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cazzo sì
non è un disco estremo, ma è molto piacevole. -
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È boh, strano.
Un black metal abbastanza melodico (relativamente al genere eh, non pensate a motivetti allegri) che si distacca nettamente dai classici dogmi del black metal norvegese, quello true...
Non saprei, alcune composizioni mi sembrano interessanti, altre mi sembrano nate a metà, come se non sapessero bene dove andare a parare.. -
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Interessante, non conoscevo questa band (o forse si, hanno tutti i nomi simili). Ho ascoltato l'album due volte, non mi soffermo sui singoli pezzi ma sull'insieme: è un black metal che va liscio dall'inizio "quasi" fino alla fine, le tracce dal '52 in poi non mi sono piaciute perché le chitarre mi fanno pensare a gli Iron Maiden confusi, e questo mi fa cagare. Le melodie sono piuttosto ricercate, se hanno fatto altri album con questo stile mi piacerebbe ascoltarli. Aggiungo che nel black metal per me è raro trovare album che mi fanno godere dalla prima traccia all'ultima (oltre agli album dei gruppi storici), questo purtroppo non rientra nella categoria, ciò non toglie che lo riascolterei volentieri. . -
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Un disco che con gli anni è diventato di culto. I Naglfar li si conosceva per Vittra. Magari il disco non lo avevi, ma almeno di nove e sostenere con tutte le tue forze che erano "mitici" e seminali lo dovevi fare.
Che poi il disco è bello, anche se non lo ritengo quel capolavoro che tutti reputano, anche perché non ha dato alcun seguito. Non ha fatto scuola purtroppo. Infatti dalla Svezia in ambito black usciranno solo gruppi super tamarri o che menano come ossessi (vedi Marduk) Poteva andare peggio, tipo la Finlandia.
Rimane un ottimo disco, non immortale, sicuramente degno di quei gruppi black della seconda ondata. -
Spellbound.
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È veramente bellissimo questo disco! I Nagflar sono uno di quei gruppi che lasciano il segno e "Vittra" mi ha trasmesso le stesse sensazioni di "Storm of the light's bane" dei Dissection! Pur essendo molto melodici nell'ambito black metal, riescono comunque a trasmettere all'ascoltatore sensazioni oscure e gotiche particolarissime ed è questo secondo me il vero obiettivo da raggiungere per una band black che si rispetti. . -
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Per me si tratta di un discreto disco, qualche riff buono c'è, manca la furia iconoclasta del vecchio black metal.
Sinceramente non ho capito perché venga considerato come un disco di culto. -
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Che belli quegli anni, quando ci si stupiva che un disco black bello proveniva da una nazione che non fosse la Norvegia.
I Naglfar mettono quel tanto di melodia per distinguersi dai loro cugini norvegesi, senza però pompare in epicità od atmosfere fatte con le tastiere (vedi Dimmu Borgir ed Emperor). Rimangono come sound meno ostico ma ancora abbastanza violento da poter spaventare il 99% degli ascoltatori occasionali.
Stranamente la loro proposta non è stata imitata, si passò poi direttamente al punk crust o al black n' roll.. -
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Riascoltato dopo tanti anni, secondo me è un ottimo disco non invecchiato bene, o cmq rispetto all'entusiasmo nato intorno a questo disco era lecito aspettarsi di più
(Nota: entusiasmo conosciuto a posteriori leggendo varie recensioni su riviste e su siti).
Rimane un disco piacevole di black melodico, ma poco altro.. -
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Carino e poco più.
Non mi ha entusiasmato e credo sia invecchiato male, un po' come i dischi dei limbonic Art.. -
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Non male quest'album. A livello tecnico i Naglfar dimostrano di saperci fare veramente, con un buon drummer e uno scream azzeccato. In merito alle canzoni, secondo me le prime 6 sono tutte favolose: ''Enslave The astral Fortress'' è un capolavoro! Sinceramente le canzoni della seconda parte del disco mi hanno convinto meno, ma rimane un album bello sopratutto invecchiato molto bene. . -
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Disco che leggo è piaciuto quasi a tutti.
Sinceramente a parte un apio di canzoni mi ha lasciato totalmente indifferente. Troppo poco furioso e violento per essere back, troppo poco melodico per risultare d'atmosfera.. -
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Semplicemente il loro capolavoro e probailmente uno dei migliori dischi di black metal melodico mai pubblicato.
Disco che non ebbe il successo meritato, ma a quei tempi usciva troppa roba buona od ottima contemporaneamente, per molti era impossibile stare dietro a tutto e tutti.
Però a testimonianza della loro bravura il disco è diventato un cult.
Emerging From Her Weepings è una gemma. -
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Naglfar – Vittra (Reissue) (2023)
Tracklist:SPOILER (click to view)01 - As the Twilight Gave Birth to the Night (Re-issue 2023)
02 - Enslave the Astral Fortress (Re-issue 2023)
03 - Through the Midnight Spheres (Re-issue 2023)
04 - The Eclipse of Infernal Storms (Re-issue 2023)
05 - Emerging From Her Weepings (Re-issue 2023)
06 - Failing Wings (Re-issue 2023)
07 - Vittra (Re-issue 2023)
08 - Sunless Dawn (Re-issue 2023)
09 - Exalted Above Thrones (Re-issue 2023)
10 - 12th Rising (Demo Version, Re-issue 2023)QUOTERelease Name: Naglfar – Vittra (Reissue) (2023)
Size: 116.4 MB
Genre: Metal
Quality: 320Kbps
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