Animali in pericolo di estinzione

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  1. Shagrath82
     
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    Deus ex machina
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    Il bisonte europeo (Bison bonasus) è un mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia Bovidae.

    Descrizione

    Il bisonte europeo è simile per forma e dimensioni a quello americano; se ne differenzia solo per il corpo un po' meno tozzo e per la testa meno massiccia, oltre che per altre caratteristiche meno evidenti. Un maschio adulto può arrivare a 3,50 m di lunghezza più mezzo metro di coda, 2 m di altezza al garrese e una tonnellata di peso.

    Abitudini e habitat

    Come la maggior parte dei bovini, è un animale gregario ma, anche a causa dell'ambiente forestale in cui vive, non arriva mai a formare branchi di più di qualche decina di individui. Il suo stretto parente, il bisonte americano (Bison bison), invece, abitatore di sconfinate praterie aperte, si riuniva in branchi immensi di migliaia e migliaia di esemplari ed è proprio questo suo comportamento che li rendeva comodi bersagli della caccia umana. Nel periodo compreso tra agosto e settembre i maschi si avvicinano ai branchi di femmine e ingaggiano violenti combattimenti, lanciandosi l'uno contro l'altro a testa bassa e spingendosi poi furiosamente testa a testa. La maturità sessuale viene raggiunta da entrambi i sessi già dopo il secondo anno di vita. La gestazione dura 9 mesi circa, al termine dei quali nasce un solo vitello, raramente due, del peso di circa 40 kg, e che viene allattato dalla madre oltre i sei mesi. La durata della vita è di circa 20-25 anni.
    Si nutre di cortecce, licheni e erbe.
    In natura, il bisonte europeo è praticamente privo di veri nemici naturali. È difficile che un branco di lupi riesca a isolare e abbattere qualche giovane esemplare, e l'orso, predatore solitario, difficilmente si arrischia a sottrarre un piccolo alla madre. Splendidamente adattati a resistere anche agli inverni più rigidi e nevosi, i bisonti europei si muovono con sicurezza nella coltre di neve, senza affondare troppo grazie all'ampia superficie dei loro zoccoli,

    Storia della diffusione


    Originariamente diffuso in quasi tutte le foreste d'Europa, fino alla bassa Scandinavia e alle isole britanniche, e in parte dell'Asia sud-occidentale, viveva in modo compatibile con l'uomo primitivo, che ne ha lasciato numerose testimonianze in graffiti e dipinti ritrovati in grotte spagnole e francesi. Ancora Giulio Cesare, nei suoi Commentarii, scriveva che i bisonti erano numerosi in Gallia e in Germania. Poi il progressivo disboscamento e l'accanita caccia cominciarono a provocarne la rarefazione e la successiva scomparsa in Scandinavia, Gran Bretagna, Francia e Germania, dove pare che l'ultimo bisonte sia stato ucciso nel 1755. Già a quell'epoca l'estremo rifugio del bisonte europeo era ormai ristretto alla foresta di Bialowieza, ai confini tra Polonia e Bielorussia, ma re polacchi e zar di Russia continuavano a organizzare numerose battute di caccia.
    Nel 1914 a Bialowieza erano rimasti 785 bisonti, ma furono tutti sterminati nel caos del dopoguerra, con l'ultimo esemplare abbattuto il 21 febbraio 1919.
    Fortunatamente diversi esemplari sopravvivevano in cattività in parchi e zoo. Nel 1921 il polacco Jan Sztoleman costituì la «Società internazionale per la protezione del bisonte d'Europa», e con sei individui provenienti dal parco del Duca di Hochberg in Polonia e da alcuni zoo tedeschi e svedesi costituì il primo nucleo riproduttore del maestoso bovino europeo. Il tentativo, uno dei primi di salvataggio di una specie con esemplari provenienti dalla cattività, ebbe un miracoloso successo. In un apposito recinto costruito a Bialowieza ebbe inizio la riproduzione dei bisonti e si formò una piccola mandria. Già nel 1952 fu possibile liberare i primi esemplari all'interno della foresta, dove nel 1957 si ebbe la prima nascita in libertà, e 10 anni più tardi si contavano 169 bisonti.
    Oggi i bisonti europei vivono liberi, oltre che nella foresta di Bialowieza, anche nel Parco nazionale di Biesczady in Polonia, e in alcune zone di Bielorussia, Ucraina, Lituania, con una popolazione totale di oltre 1000 individui, di cui il 69% in libertà, e nel Caucaso con circa 2200, di cui il 50% in libertà. Inoltre vi sono circa 1500 bisonti in cattività o semicattività in parchi e zoo del mondo. Ciononostante la specie è tuttora classificata minacciata (EN) nella lista rossa IUCN a differenza del «cugino» americano, di cui esistono circa 40-50.000 esemplari (erano 60 milioni).

    Stato di conservazione

    Purtroppo di questo bisonte si organizzano ogni anno delle battute di caccia anche all'interno del parco naturale che lo ospitano. Questo spesso è motivo di sommosse, proteste e discussioni tra gli statisti e le organizzazioni animaliste.


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    Edited by Shagrath82 - 14/5/2010, 14:02
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