Ciclismo: topic unico

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    Giro d'Italia, Milano incorona Contador. L'ultima tappa è di Keisse



    Niente volata in corso Sempione, i velocisti vengono beffati dall'attacco del belga che precede Durbridge sul traguardo. Passerella per lo spagnolo, che conquista la 98ª edizione della corsa Gazzetta: sul podio Fabio Aru e Mikel Landa

    31 maggio 2015 - Milano
    Dopo 21 tappe e 3486 chilometri il 32enne spagnolo Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) ha vinto il 98° Giro d'Italia. A Milano, al termine dell'ultima frazione della corsa rosa (Torino-Milano, 178 km, vinta da Iljo Keisse) la maglia rosa ha preceduto di 1'53" in classifica generale il 24enne sardo Fabio Aru (Astana). Sul terzo gradino del podio a 3'05" è salito il 25enne basco Mikel Landa (Astana).
    Contador ha vinto la corsa rosa senza trionfare in alcuna tappa, seguendo lo stesso copione del successo al Giro 2008. Per lo spagnolo si tratta del settimo trionfo nei grandi Giri: due Tour (2007, 2009), due Giri (2008, 2015) e tre Vuelta (2008, 2012, 2014). Contador aveva fatto suoi anche il Tour 2010 e il Giro 2011, successi cancellati però dalla giustizia sportiva per il caso clenbuterolo.

    percorso finale segnato da oltre 50 forature - l'attacco buono lo portano via due pistard: il 24enne australiano Luke Durbridge (Orica GreenEdge) e il 32enne belga Iljo Keisse (Etixx-QuickStep). Le squadre dei velocisti si svegliano tardi e non riescono a chiudere sui due attaccanti. Durbridge e Keisse arrivano a disputarsi il testa a testa finale con alcuni secondi di vantaggio sul gruppo: allo sprint, Keisse beffa Durbridge. Il gruppo, regolato da Roger Kluge (Iam), arriva dopo 9".

    le maglie — Il 26enne Giacomo Nizzolo (Trek) ha vinto la maglia rossa della classifica a punti. Il re della montagna è invece il 32enne siciliano Giovanni Visconti (Movistar), che a Milano ha indossato la maglia azzurra. Indiscussa l'assegnazione della maglia bianca del miglior giovane, indossata da Fabio Aru (Astana).

    arrivo — 1. Iljo KEISSE (Bel, Etixx-QuickStep) 178 km in 4h18'37"; 2. Luke DURBRIDGE (Aus); 3. Roger KLUGE (Ger) a 9"; 4. Porsev (Rus); 5. Nizzolo; 6. Mezgec (Slo); 7. Viviani; 8. Hofland (Ola); 9. Appollonio; 10. Favilli.

    classifica — 1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo); 2. Fabio ARU (Astana) a 1'53"; 3. Mikel LANDA (Spa, Astana) a 3'05"; 4. Amador (C.Rica) a 8'10"; 5. Ryder Hesjedal (Can) a 9'52"; 6. Konig (R.Cec) 10'53"; 7. Kruijswijk (Ola) a 11'21"; 8. Caruso a 12'08"; 9. Geniez (Fra) a 15'41"; 10. Trofimov (Rus) a 16'41".
     
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    Tour, Vincenzo Nibali: "Sono indietro, questione di sfortuna"

    Il vincitore del Tour 2014 prende 1'28 da Froome e 1'24" da Contador. "Le gambe non c'entrano, quando è caduto Hansen sono rimasto indietro"

    "Abbiamo inseguito tutto il giorno. Sono rimasto indietro dopo la caduta di Adam Hansen quando non ho capito bene cosa sia successo. Ma sono riuscito a rimanere in piedi. Ho perso terreno lì (a meno 50 km dall'arrivo, ndr) e per giunta ho pure forato (a 25 km, ndr). Quando si corre in bici queste cose succedono. Giornata no? È stata questione di sfortuna, non di gambe. Questo è il ciclismo: bisogna saper accettare anche queste cose". Così, ai microfoni di RaiSport, alla fine della odierna seconda tappa del Tour de France 2015, il messinese Vincenzo Nibali. Il ciclista dell'Astana, vincitore nel 2014 della corsa gialla, ha perso parecchio terreno rispetto agli altri due favoriti della vigilia per il successo finale, ovvero il britannico Chris Froome (più 1'28") e lo spagnolo Alberto Contador (più 1'24").

    martinelli — Alla sorte si appella anche il ds dell'Astana, Giuseppe Martinelli: " Ci sono state mille rotonde, è capitato che alla fine è scivolato come molti altri. Peccato, in quel momento Vincenzo si è trovato da solo e non è riuscito a chiudere. Oggi si può dire che siamo stati sfortunati. In classifica generale è un minuto che ci peserà sulle spalle. Ma il giro è ancora lungo, magari tra qualche giorno non ce ne ricorderemo più".
     
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    Tour, Froome in giallo dopo la maxi carambola

    Sul Muro di Huy successo di Purito Rodriguez, il capitano Sky secondo. Settimo a 11" Vincenzo Nibali. Cancellara coinvolto nella carambola

    06 luglio 2015 - Milano
    La caduta, i ritiri, la neutralizzazione. La grande vittoria di Purito Rodriguez sul Muro di Huy (settimo e nono Vincenzo Nibali e Nairo Quintana a 11", 12esimo Alberto Contador a 18"); e la conquista della maglia gialla da parte di Chris Froome. Sono stati i colpi di scena della terza tappa del Tour, Anversa-Huy, 159,5 km, con finale sul traguardo consueto della Freccia Vallone.

    la carambola — Il primo colpo di scena è avvenuto a circa 58 km dall'arrivo. In un tratto di rettilineo, mentre il gruppo si stava avvicinando ad andatura sostenuta alla fuga di giornata, una carambola è stata innescata dal francese William Bonnet della Fdj. Una ventina di corridori è finita a terra. Tra questi anche Fabian Cancellara, che apparso molto dolorante è poi risalito in bicicletta. Chi ha terminato la Boucle nella campagna fiamminga invece sono stati lo stesso Bonnet, la maglia bianca Tom Dumoulin e l'australiano Simon Gerrans. Coinvolti nella caduta anche Matthews, Teklehaimanot, Henderson, Van Summeren, Ten Dam, Pozzato e Rui Costa. Ma di lì a poco si è presentato uno scenario inedito. Con tutte le ambulanze a disposizione della corsa che prestavano soccorso ai corridori caduti, il direttore del Tour, Christian Prudhomme ha neutralizzato la gara. Il tutto non senza discussioni accese tra gli Astana e Sky che volevano proseguire e i Movistar che volevano lo stop. Ad un certo punto ci si è proprio fermati. Passata una decina di minuti la corsa è ripartita, dopo la Cote de Bohaissau (quello che doveva essere il primo Gpm del Tour numero 102) prima a ranghi compatti e poi a ritmo agonistico.

    finale — Sull'ascesa finale del Muro di Huy si è poi combattuta la battaglia per il successo di tappa e la leadership nella generale. Joaquin Rodriguez si è ripetuto sullo Chemin des Chappelles, dove ha vinto la Freccia Vallone nel 2012, conquistando la tappa: l'attacco decisivo dello spagnolo, che sul braccio sinistro aveva i segni evidenti della caduta del giorno precedente, si è consumato negli ultimi 200 metri. Rodriguez ha anche conquistato la maglia a pois degli scalatori. Secondo Chris Froome che ha condotto in testa la prima parte dell'ascesa e poi, una volta superato da Rodriguez e Gallopin, ha rilanciato, nonostante un rapporto troppo agile, conquistando il secondo posto e soprattutto la testa della generale, a danno di Tony Martin, per un solo secondo. Il britannico è nuovamente in giallo esattamente due anni dopo la conquista della prima maglia gialla dell'edizione numero 100 del Tour che poi ha vinto a Parigi: ma in quel caso la tappa era l'ottava visto che la corsa era iniziata il 29 giugno.

    distacchi — Per quanto riguarda gli uomini di classifica Vincenzo Nibali ha terminato settimo a 11" da Rodriguez, Nairo Quintana nono con lo stesso tempo e Contador 12esimo a 18" dal vincitore. In termini di secondi il siciliano dell'Astana ne prende altri 17 dal capitano Sky. Pesantissimo il dazio pagato da Fabian Cancellara arrivato sul traguardo con oltre 11' di ritardo.
    fuga — Per i primi 100 km circa, fino al capitombolo, sono stati in fuga Ryan Nauleau (Europcar), Martin Elmiger (Iam), Jan Barta (Iam), Serge Pauwels (MTN Qhubeka).

    omaggio — Un momento particolarmente toccante della frazione si è vissuto a Meensel-Kiezegem, dopo 47,5 km dal via di Anversa, nel Brabante fiammingo, dove è nato Eddy Merckx. Il Cannibale, 70 anni, ha assistito emozionato al passaggio del gruppo insieme a Bernard Hinault, 50 anni: i due hanno vinto complessivamente 10 Tour, cinque a testa. Il programma prevedeva anche la scopertura nel paese natale di una statua dedicata al campione belga.

    domani — Martedì 7 la quarta tappa parte in Belgio da Seraing e arriva a Cambrai in Francia dopo 223,5 km senza particolari difficoltà altimetriche ma con sette sezioni di pavé della Parigi-Roubaix di cui sei raggruppate in poco oltre 30 km, nella parte finale della frazione (l'ultima è a 13,5 km dal traguardo) per un totale di 13 km di fondo lastricato.

    arrivo — 1. Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha) in 3h26'54" alla media di 46,3 km/h; 2. Froome (Gb);. 3. Vuillermoz (Fra) a 4"; 4. D. Martin (Irl) a 5"; 5. Gallopin (Fra) a 8"; 6. Van Garderen (Usa) a 11"; 7. Nibali ; 8. S. Yates (Gb); 9. Quintana (Col); 10. Mollema (Ola); 11. Valverde (Spa); 12. Contador (Spa) a 18"; 16. Peraud (Fra) a 24"; 19. Uran (Col) a 34"; 26. T. Martin (Ger) a 40".

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) 339,3 km in 7h11'37"; 2. T. Martin (Ger) a 1"; 3. Van Garderen (Usa) a 13"; 4. Gallopin (Fra) a 26"; 5. Van Avermaet (Bel) a 28"; 6. Sagan (Slk) a 31"; 7. Uran (Col) a 34"; 8. Contador (Spa) a 36"; 9. Thomas (Gb) a 1'03"; 10. Stybar (R.Cec.) a 1'04"; 13, Nibali a 1'38"; 16. Valverde (Spa) a 1'51"; 17. Quintana (Col) a 1'56"; 18. Rodriguez (Spa) a 2'00".
     
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    Tour de France, doppietta di Tony Martin, tappa e maglia



    Decisivo l'attacco del tedesco a 3,3 km dall'arrivo che ha sorpreso il gruppo dei migliori. I big tutti insieme, a parte Pinot che ha perso 3’23”. Nibali vince il premio della combattività

    07 luglio 2015 - Milano
    Tony Martin ha vinto la quarta tappa del Tour, Seraing-Cambrai, 223,5 km, la più lunga della Boucle: sette settori di pavé per 13,3 km complessivi sulle pietre, con quelli più tosti (6) raggruppati negli ultimi 46 km. Ma nonostante i ripetuti attacchi, non è stato il pavé a decidere quest'anno la tappa, che si è svolta quasi totalmente all'asciutto. Decisivo è stato l'affondo di Martin sull'asfalto a 3,3 km dall'arrivo, che ha sorpreso il gruppo in cui c'erano, tra gli altri, Nibali, Froome, Contador, Quintana, Van Garderen e Gallopin. Il tedesco della Etixx Quick Step ha fatto valere le sue doti di cronoman e sul traguardo di Cambrai ha preceduto il gruppo di 3”, con John Degenkolb secondo e Peter Sagan terzo. Panzerwagen, questo il nickname di Martin, ha vinto con la bicicletta di Matteo Trentin: infatti a 16 km dall'arrivo ha forato e ha dovuto fare un cambio volante con il compagno di squadra. E poi è riuscito a rientrare sul gruppo di testa, a fronte di uno sforzo immane, prima di conquistare tappa e maglia. Per lui è il quinto successo al Tour. Ma è la prima volta che indossa la maglia gialla, strappata a Chris Froome che lo precedeva in classifica di un solo secondo.

    i Fab Four — Nibali è stato il più aggressivo sulle pietre. Ha testato gli avversari nel settore di pavé numero 5 (a 40,5 km dall'arrivo) insieme al compagno di squadra Boom, con Stybar e Vanmarcke in scia. Si è ripetuto nel settore numero 3 prendendo anche qualche rischio in un tentativo di sorpasso ai danni di Tony Gallopin. E nell’ultimo ci ha provato di nuovo. Alla fine, non a caso, ha vinto il premio della combattività. Nei settori di pavé sono sempre rimasti nel gruppo dei migliori anche gli altri big della classifica Nairo Quintana, Alberto Contador e Chris Froome, quest’ultimo particolarmente efficace soprattutto nel finale. Sono tutti arrivati nel gruppo a 3" dal vincitore insieme anche a Gallopin e Tejay Van Garderen. Giornata da dimenticare per Thibaut Pinot , terzo lo scorso anno a Parigi, che a causa di un problema alla bici accusato nell'ultimo tratto di pavé, mentre era nel gruppo di testa, è poi arrivato al traguardo 68esimo con 3'23" di ritardo.

    la fuga — A lungo in fuga sono stati Lieuwe Westra (Astana), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Perrig Quémeneur (Europcar) e Frédéric Brun (Bretagne-Séché Environnement): hanno avuto fino a oltre 8 minuti di vantaggio sul gruppo.
    domani — Mercoledì 8 quinta tappa Arras-Amiens di 189,5 km, frazione senza grandi difficoltà altimetriche ma tutt'altro che piatta con continui saliscendi. Il via è alle 12.45. La frazione rende omaggio ai combattenti della prima guerra mondiale con il passaggio davanti al cimitero di Notre Dame de Lorette (km 14,5) e il sacrario della Grande Guerra (km 99,5).

    arrivo — 1. Tony Martin (Ger, Etixx - Quick-Step) in 5h28'58"; 2. Degenkolb (Ger) a 3"; 3. Sagan (Slk); 4. Van Avermaet (Bel); 5. Boasson Hagen (Nor); 6. Bouhanni (Fra); 7. Guarnieri; 8. Gallopin (Fra); 9. Stybar (R.Cec.); 10. Coquard (Fra); 15 Nibali a 3"; 17. Froome (Gb); 19. Contador (Spa); 23. Quintana (Col); 24, Van Garderen (Usa);
    generale — 1. Tony Martin (Ger, Etixx - Quick-Step) in 12h40'26"; 2. Froome (Gb) a 12"; 3. Van Garderen (Usa) a 25"; 4. Gallopin (Fra) a 38"; 5. Sagan (Slk) a 39"; 6. Van Avermaet (Bel) a 40"; 7. Uran (Col) a 46"; 8. Contador (Spa) a 48"; 9. Thomas (Gb) a 1'15"; 10. Stybar (R. Cec) a 1'16"; 13 Nibali a 1'50"; 16. Valverde (Spa) a 2'03"; 17. Quintana (Col) a 2'08"; 18 Rodriguez (Spa) a 2'12". .
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    Tour de France, bis di Greipel in volata

    Il tedesco vince allo sprint la frazione da Arras a Amiens, 189,5 km. Secondo nuovamente Sagan, terzo Cavendish. Cimolai nono, migliore italiano. Martin rimane in maglia gialla con 12" su Froome

    08 luglio 2015 - Milano
    Il vento e le cadute sono stati protagonisti della quinta tappa del Tour de France, Arras-Amiens di 189,5 km. All'arrivo c'è stata la prima volata a ranghi compatti di questa Boucle, vinta da André Greipel, che ha bissato il successo di Zelande. Il tedesco ha beffato Peter Sagan nuovamente secondo (che però nella generale recupera 6"), uscendo sul lato sinistro della carreggiata e trionfando. Terzo Mark Cavendish che nello sprint è rimasto chiuso due volte , è riuscito a trovare il varco negli ultimi 200 metri ed è stato superato dal tedesco. Il velocista dell'Isola di Man però a 67 km dall'arrivo ha forato e ha poi dovuto recuperare i 40" di ritardo dalla testa. Sul traguardo quarto Alexander Kristoff, nono Davide Cimolai, migliore degli italiani. Tony Martin rimane in maglia gialla con 12" di vantaggio su Chris Froome: sono arrivati rispettivamente 22esimo e 28esimo con lo stesso tempo di Greipel.
    tempaccio — Il vento e l'acqua però hanno segnato la frazione prima dello sprint. Il gruppo si è spezzato in due a poco meno di 80 km dall'arrivo quando poco prima di una svolta a 90 gradi che quindi cambiava la direzione del vento, Tinkoff e Bmc hanno accelerato provocando la frattura. A circa 25 km dall'arrivo si è verificata una caduta nella parte posteriore del primo gruppo in cui è rimasta coinvolta una ventina di corridori tra cui Luca Paolini.
    bouhanni — Periodo sfortunato per Nacer Bouhanni che si è dovuto ritirare dopo una caduta in gruppo al km 12, coinvolti anche i compagni si squadra Florian Senechal e Luis Mate che sono risaliti in bici. Lo sprinter della Cofidis era arrivato sesto nella tappa del pavé, nonostante gli acciacchi rimediati dalla caduta al campionato nazionale dello scorso 28 giugno. Ha concluso il suo tour in ambulanza reggendosi il polso destro. Prima del via della tappa il manager della squadra Yvon Sanquer aveva messo in guardia i suoi che le condizioni del tempo avrebbero cambiato i loro piani.

    omaggio — La tappa era dedicata al ricordo dei caduti durante la prima guerra mondiale con il passaggio davanti a sette cimiteri e sacrari: Chris Froome e Peter Kennaugh hanno reso omaggio ai caduti del Commonwealth con la deposizione di una corona di fiori. I corridori della Orica GreenEdge invece hanno indossato una fascia nera al braccio in memoria dei caduti australiani.

    domani — Giovedì 9 sesta tappa Abbeville-Le Havre di 191,5 km, quasi interamente nell'entroterra e nel dipartimento della Senna Marittima. Il percorso prevede quattro Gpm di quarta categoria. La parte finale urbana nella città portuale è in piano, salvo il chilometro e mezzo finale in salita con una pendenza media del 7%.

    arrivo — 1. Andre Greipel (Ger, Lotto-Soudal) 189,5 km in 4h39'00"; 2. Sagan (Slk); 3. Cavendish (Gb); 4. Kristoff (Nor); 5. Boasson Hagen (Nor); 6. Degenkolb (Ger); 7. Demare (Fra); 8. Coquard (Fra); 9. Cimolai; 10. Van Avermaet (Bel); 19. Nibali; 20. Scarponi; 22. Tony Martin (Ger); 27. Valverde (Spa); 28. Froome (Gb); 32. Van Garderen (Usa); 34. Quintana (Col); 35. Gallopin (Fra); 40. Contador (Spa); 43. Rodriguez (Spa); 48. Uran (Col).

    generale — 1. Tony Martin (Ger, Etixx-Quick-Step) in 17h19'26"; 2. Froome (Gb) a 12"; 3. Van Garderen (Usa) a 25"; 4. Sagan (Slk) a 33"; 5. Gallopin (Fra) a 35"; 6. Van Avermaet (Bel) a 40"; 7. Uran (Col) a 46"; 8. Contador (Spa) a 48"; 9. Thomas (Gb) a 1'15"; 10. Stybar (R. Cec.) a 1'16"; 13. Nibali a 1'50"; 16. Valverde (Spa) a 2'03"; 17. Quintana (Col) a 2'08"; 18. Rodriguez (Spa) a 2'12".
     
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    Tour de France, Martin clavicola fratturata, verso il ritiro

    All'ultimo chilometro la maglia gialla e Vincenzo Nibali coinvolti in una caduta. Dopo Cancellara, un altro leader verso il ritiro. Scatto vincente del ceco Stybar, della Etixx-Quick Step

    09 luglio 2015 - Milano
    Zdenek Stybar ha conquistato la sesta tappa da Abbeville a Le Havre, 191,5 km con un'azione negli ultimi 500 metri. Ma la notizia di giornata è un'altra e si è consumata al termine di una frazione tutto sommato fin lì tranquilla. Nell'ultimo km, in salita c'è stata una caduta che ha coinvolto Tony Martin e Vincenzo Nibali. La maglia gialla era sulla parte sinistra della carreggiata vicino alle transenne quando ha mosso la testa a destra come spaventato forse dal gesto di uno spettatore, ha sbandato sempre sulla destra, Warren Barguil che a sua volta ha buttato giù Vincenzo Nibali. Il siciliano dell'Astana è ripartito e poi ha passato da solo il traguardo in piedi sui pedali 92esimo. Se l'è vista molto peggio il tedesco della Etixx Quick Step che ha picchiato la spalla sinistra. Subito Martin ha lamentato un forte dolore. Poi è risalito in bici e ha passato il traguardo 174esimo scortato da Kwiatkowski e Vermote. Si è poi sottoposto ai raggi x. "Clavicola fratturata" ha twettato il tedesco. Avendo tagliato il traguardo conserva la maglia gialla. La Etixx Quick Step non ha ufficializzato il ritiro e si è riservata la decisione nelle ore successive alla radiografia. Quintana, anche lui coinvolto nella reazione a catena, ha tagliato il traguardo 33esimo con il gomito destro sanguinante, Chris Froome è arrivato centodecimo. Martin rimane in maglia gialla per la neutralizzazione scattata per la caduta entro i tre km. Se domani, come appare molto probabile, non sarà al via sarà il capitano di Sky, secondo in classifica generale a 12", a vestire la maglia gialla.

    sagan secondo — Per quanto riguarda il risultato sul traguardo di Le Havre è arrivato secondo per la terza volta in questa Boucle Peter Sagan, terzo Bryan Coquard. Davide Cimolai arrivato ottavo è stato il migliore degli italiani. L'ultimo chilometro e mezzo della tappa era in salita con una pendenza al 7%: la strada poi spianava in parte nei 600 metri finali.

    chiarimento — Dopo il traguardo c'è stato un chiarimento tra Nibali e Froome. Infatti in un primo momento il siciliano era molto arrabbiato: pensava che a provocare la caduta fosse stato il capitano Sky. Froome lo ha raggiunto al pullman dell'Astana per parlare. "Ci siamo chiariti, sto bene, c'è da recuperare qualche escoriazioni ed un po' di colpi, non è mai piacevole andare giù con il resto del gruppo sopra", ha rassicurato Nibali.

    la fuga — Durante la frazione sono stati tre gli uomini in fuga: Perrig Quémeneur (Europcar), Kenneth Van Bilsen (Cofidis) e Daniel Teklehaimanot (MTN-Qhubeka). Partiti subito hanno avuto fino a 12'20" di vantaggio sul gruppo. L'eritreo della formazione sudafricana ha conquistato tutti e tre i Gpm andando a guadagnarsi la maglia a pois di re della montagna, classifica che il 26enne si è già aggiudicato al Giro del Delfinato.

    bramati — Nella giornata a due facce per la Etixx Quick Step c'è anche da registrate una sanzione che riguarda il ds Davide Bramati. Non è infatti passata inosservata la sua per la vittoria di Tony Martin nella quarta tappa immortalata da una videocamera a bordo dell'ammiraglia. Il ds della formazione belga era alla guida dell'auto senza cintura di sicurezza e per questo è stato sanzionato dall'organizzazione con un giorno di sospensione scontato durante la sesta tappa. Bramati ha twettato: "Nella foga del momento ho commesso un errore. Non ho allacciato la cintura. Lezione imparata. Non accadrà più".

    domani — Venerdì 10 settima tappa Livarot-Fougères, 190,5 km, tappa praticamente piatta attraverso la bassa Normandia ad esclusione di un Gpm di quarta categoria posto 12,5 km dopo il via. Il via è stabilito alle 12.50. L'arrivo di Fougères è ideale per velocisti.

    arrivo — 1. Zdenek Stybar (R. Cec.) 191,5 km in 4h53'46" alla media di 39,1 km/h; 2. Sagan (Svk) a 2"; 3. Coquard (Fra); 4. Degenkolb (Ger); 5. Van Avermaet (Bel); 6. Gallopin (Fra); 7. Boasson Hagen (Nor); 8. Cimolai; 9. Simon (Fra); 10. Izagirre (Spa); 11. Kristoff (Nor); 13. Rodríguez (Spa); 15. Valverde (Spa); 16. Contador (Spa); 17. Uran (Col); 33. Quintana (Col); 40. Van Garderen (Usa); 92. Nibali; 110. Froome (Gb).

    generale — 1. Tony Martin (Ger, Etixx-Quick Step) in 22h13'14"; 2. Froome (Gb) a 12"; 3. Van Garderen (Usa) a 25"; 4. Sagan (Svk) a 27"; 5. Gallopin (Fra) a 38"; 6. Van Avermaet (Bel) a 40"; 7. Uran (Col) a 46"; 8. Contador (Esp) a 48"; 9. Stybar (R. Cec.) a 1'04"; 10. Thomas (Gbr) a 1'15"; 13. Nibali a 1'50"; 16. Valverde (Spa) a 2'03"; 17. Quintana (Col) a 2'08"
     
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    Tour de France, Cavendish batte Greipel



    Il velocista dell'Isola di Man ha preceduto il rivale tedesco. Terzo Peter Sagan. Chris Froome in maglia gialla

    Mark Cavendish ha colto il successo agognato nella settima tappa da Livarot a Fougeres, 190,5 km. Nella volata a ranghi compatti il velocista dell'Isola di Man ha battuto Andre Greipel che è uscito prima. Terzo Peter Sagan che grazie anche agli abbuoni è salito al secondo posto nella generale. Quarto John Degenkolb, quinto Alexander Kristoff. Davide Cimolai nono è stato il migliore degli italiani al traguardo. Per la Etixx-Quick Step è il terzo successo in questa Boucle dopo le tappe conquistate da Tony Martin e Zdenek Stybar. Con lo stesso tempo del vincitore sono arrivati 23esimo Vincenzo Nibali e 24esimo Chris Froome che è tornato in maglia gialla con 11" di vantaggio sullo slovacco della Tinkoff. Nairo Quintana è arrivato 46esimo.

    la fuga — Anche in questa frazione la fuga è partita subito. Sono andati in testa Kristjian Durasek (Lampre-Merida), Luis Angel Maté (Cofidis), Anthony Delaplace e Brice Feillu (Bretagne-Séché Environnement) e Daniel Teklehaimanot (MTN). Proprio l'eritreo, titolare da ieri della maglia a pois, ha incrementato il vantaggio nella classifica degli scalatori vincendo l'unico gpm di giornata, la cote di Canapville, a 12,5 km dal via.

    contador — Alberto Contador, 60esimo sul traguardo di Fougeres con lo stesso tempo di Cavendish, è stato protagonista di una caduta, insieme a Robert Gesink della LottoNL, nel tratto di trasferimento dal foglio firma al km 0.

    martin operato — Ad Amburgo è stato operato Tony Martin caduto nel finale della sesta tappa, per la frattura riportata alla clavicola sinistra. Adesso per lui sono in programma due settimane di stop. "Ho fatto una grande prima parte del Tour, con una grande squadra intorno a me. Un sogno si è avverato. Seguirò il resto del Tour dalla tv in ospedale", ha detto il tedesco della Etixx-Quick Step.
     
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    10/a tappa, crollano Nibali e Contador. Froome vince e ha le mani sul Tour
    Il capitano sky attacca a 6,4 km dall'arrivo. Solo Quintana prova a resistere. Nibali si stacca a 10,6 km dall'arrivo, Contador alza bandiera bianca a 7 km

    14 luglio 2015 - Milano
    La legge di Chris Froome ha dominato la salita finale della decima tappa del Tour de France, Tarbes-La Pierre Saint Martin, 167 km. Il capitano Sky ha messo il primo sigillo sui Pirenei nella giornata in cui Nibali potrebbe di fatto dire addio al sogno del bis in giallo quest'anno. E Contador potrebbe fare lo stesso con la doppietta Giro-Tour. Male anche Van Garderen. A tutto vantaggio del protagonista indiscusso della giornata.

    l'ascesa finale — La salita finale hors categorie, con l'arrivo inedito a La Pierre Saint Martin, a quota 1.610 metri, era lunga 15,3 chilometri, la pendenza media del 7,4 per cento con punte al 10,8 nel secondo chilometro e poi un altro tratto particolarmente duro dal sesto al nono. Il britannico, al primo successo in questa Boucle, ha salutato la compagnia a 6,4 km dal traguardo alzandosi sui pedali e staccando quelli che erano rimasti con lui. Ha provato a rispondere Nairo Quintana (da segnalare Valverde in versione gregario di lusso che nella prima parte della salita ha provato a punzecchiare i rivali) che a meno di un km ha ceduto il secondo posto ad un Richie Porte in rimonta che ha tagliato il traguardo a 59". Vincenzo Nibali è stato il primo tra i grandi a staccarsi, quando mancavano 10,6 km al traguardo, dopo meno di 5 km dall'inizio dell'ascesa, ed è poi arrivato sul traguardo con 4'25" di ritardo. Con il siciliano sono saliti regolari Rigoberto Uran e Joaquin Rodriguez per una parte dell'ascesa. Alberto Contador, che ha resistito di più nel gruppo di Froome, si è staccato a 7 km dal traguardo, poco prima dell'attacco decisivo del capitano Sky ed è arrivato sul traguardo con 2'50" di ritardo. Froome ha impiegato 40'39" per percorrere l'ultima salita, alla velocità media di 22,583 km/h, una vam di 1674, 390 watt di potenza media.
    nibali

    fuga — La fuga di giornata è stata composta da due elementi, Kenneth Van Bilsen della Cofidis che ha vinto i tre gpm di terza categoria prima della salita finale e Pierrick Fedrigo della Bretagne. Hanno avuto un vantaggio massimo di 15 minuti. Il francese del team transalpino è stato ripreso a 11,5 km dall'arrivo.

    maglie — Con i 50 punti della classifica degli scalatori in palio sul traguardo, 25 dell'HC raddoppiati perché finale di tappa, Froome è anche diventato il nuovo titolare della maglia a pois. La maglia verde della classifica a punti invece è tornata sulle spalle di Andre Greipel che ha vinto lo sprint per il terzo posto del traguardo intermedio. Quintana è il titolare della bianca della classifica dei giovani.

    domani — Mercoledì 15, 11esima tappa, la Pau-Cauterets, km 188, con il Col d’Aspin (scollinamento al km 117, lunghezza 12 km al 6,5%), il mito Tourmalet (km 147, lunghezza 17,1 km al 7,3%, HC) dal versante di La Mongie dove vinse Ivan Basso nel 2004, e l’arrivo a Cauterets (6,4 km al 5%).

    arrivo — 1. Chris Froome (Gb) 167 km in 4h22'07" alla media di 38,2 km/h; 2. Porte (Aus) a 59"; 3. Quintana (Col) a 1'04"; 4. Gesink (Ola) a 1'33" 5. Valverde (Spa) a 2'01" 6. Thomas (Gb) a 2'01"; 7. A. Yates (Gb) a 2'04". 8. Rolland (Fra); 9. Gallopin (Fra) a 2'22"; 10. Van Garderen (Usa) a 2'30"; 11. Contador (Spa) a 2'50"; 21. Nibali a 4'25"; 28. Uran (Col) a 5'54"; 34. Rodriguez (Spa) a 6'07".

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 35h56'09"; 2. Van Garderen (Usa) a 2'52"; 3. Quintana (Col) a 3'09"; 4. Valverde (Spa) a 4'01"; 5. Thomas (Gb) a 4'03"; 6. Contador (Spa) a 4'04"; 7. Gallopin (Fra) a 4'33"; 8. Gesink (Ola) a 4'35"; 9. Barguil (Fra) a 6'12"; 10. Nibali a 6'57"; 12. Uran (Col) a 7'22"; 16. Rodriguez (Spa) a 10'09".
     
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    Siamo alle comiche. Distacchi abissali come ai tempi di Amstrong. Passi Contador che ha il Giro alle spalle, ma gli altri? Nibali, Uran, Pinot, Bardet, van Garderen, Quintana, Valverde, Mollema. Tutti ricnoglioniti? Lo Sky Team sembrava la US Postal dei tempi di Amstrong.
    Cmq, Tour finito, a meno che pizzichino qualcuno all'antidoping.
    Un grande in bocca al lupo a Basso
     
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Tour: Majka re del Tourmalet, Nibali cede altri 50"

    Il 25enne polacco coglie il terzo successo alla Boucle. Il siciliano dell'Astana tiene il passo dei migliori fino a 3 km dal traguardo quando non ce la fa a reagire ad un'accelerazione di Mollema
     
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    Tour, Cummings beffa i francesi, primo successo di un team africano
    Il 34enne britannico beffa i francesi Pinot e Bardet e festeggia il Mandela Day. Froome fa meglio tra i big. Quintana sale al secondo posto nella generale, Nibali all'ottavo

    18 luglio 2015 - Milano
    Doppia vittoria britannico-africana per il Mandela Day, l'anniversario della nascita di Nelson Mandela. Il britannico Stephen Cummings della Mtn Qhubeka ha vinto la quattordicesima tappa Rodez-Mende, 178,5 km. E Chris Froome, passaporto britannico, ma crescita e cuore africano, ha prevalso nella battaglia tra i big (che ha visto Nibali in luce solo nella prima parte del duello) per la classifica generale che esce cambiata dalla frazione con Quintana secondo. A spingere il capitano Sky forse anche il "disgusto" per l'urina lanciata da uno spettatore. Per quanto riguarda la parte strettamente sportiva per il doppio duello di frazione e classifica è stata fondamentale l'ultima salita, la cote de la Croix Neuve, 3 km dal 10,1% con scollinamento a circa 1.500 metri dal traguardo al termine di una tappa in cui la fuga è stata nobile (con Sagan, Uran, Van Avermaet) e nervosa; e il gruppo non si è preoccupato più di tanto.

    cummings — Il corridore della Mtn Qhubeka, alla prima stagione nella formazione sudafricana, ha regalato la prima vittoria al Tour ad una squadra del grande continente. Il 34enne, che nel 2012 ha vinto una tappa alla Vuelta, ha beffato i due francesi Thibaut Pinot e Romain Bardet arrivati secondo e terzo. Cummings ha passato i due francesi che erano in testa alla gara una volta scollinato a 1,3 km dall'arrivo ed è poi stato imprendibile per i rivali connazionali. Quarto un ritrovato Rigoberto Uran, quinto Peter Sagan.

    i big — Appunto la salita finale ha anche fornito motivi d'interesse per la battaglia tra i big, vinta da Froome, che erano nel gruppo a oltre 5 minuti dal plotoncino di testa e quindi senza ambizioni per la vittoria di frazione ma con un occhio attento alla generale . Sulla cote de la Croix Neuve sono partiti Quintana, Nibali e Valverde. Il siciliano ha rilanciato sul colombiano ma poi ha dovuto mollare. Contador è salito controllato e punzecchiato da Valverde che prima dello scollinamento gli è scattato avanti dopo uno scambio di alcune parole tra i due. Froome, rimasto nel finale per la prima volta in questo Tour senza compagni di squadra, invece ha raggiunto il colombiano e ha scollinato con lui. Sono arrivati insieme sul rettilineo finale dove ha prevalso il capitano Sky che è arrivato ventesimo a 4'15" da Cummings. Cambia la generale con Froome in maglia gialla, Quintana secondo ma che cede un secondo ed ora è a 3'10", Van Garderen che perde 40" ed è a 3'32". Nibali risale di una posizione: ora è ottavo a 8'17".

    hollande — Visita al Tour del presidente della Repubblica Francois Holland, dopo quella di alcuni giorni fa del primo ministro Rafael Valls, che è arrivato sulla cote de Sauveterre, ha applaudito la fuga e poi è salito in macchina con il direttore della corsa Christian Prudhomme.

    morabito crack — Ha chiuso il suo Tour all'inizio della tappa odierna Steve Morabito: lo svizzero della Fdj è finito a terra al km 5 in un caduta in cui sono stati coinvolti altri corridori. Ha riportato la frattura della clavicola sinistra e sarà operato domenica.

    domani — Domenica 19 la quindicesima tappa, Mende-Valence, 183 km. Si parte in salita verso il primo gpm di giornata, la cote de Badaroux (3a categoria) il cui traguardo è posto a 9,5 km dal via. Subito dopo però si continua a salire e poi si prosegue attorno ai 1000 metri di quota prima di arrivare ad altri due gpm nell'arco di 4 km; sono il col du Bez e il col de la Croix de Bauzon entrambi di 4a categoria. Segue una discesa di 19,5 km. Al km 126,5 della tappa, a 56,5 dall'arrivo, è posto l'ultimo e più impegnativo gpm di giornata: è il col de l'Escrinet, 2a categoria, lunghezza 7,9 km, pendenza media al 5,8%. Una volta scesi dall'asperità è tutta pianura fino all'arrivo. Da segnalare che circa 500 metri prima del traguardo di Mende i corridori affrontano una rotonda.

    arrivo — 1. Steve Cummings (Gb, Mtn Qhubeka) in 4h23'43"; 2. Pinot (Fra) a 2"; 3. Bardet (Fra) a 3"; 4. Uran (Col) a 20"; 5. Sagan (Svk) a 29"; 6. Gautier (Fra) a 32"; 7. Plaza (Spa); 8. Jungels (Lus); 9. Castroviejo (Spa); 10. S. Yates (Gb) a 33"; 16. Van Avermaet (Gb) a 2'12"; 20. Froome (Gb) a 4'15"; 21. Quintana (Col) a 4'16"; 22. Valverde (Spa) a 4'19"; 23. Contador (Spa) 4'34"; 24. Nibali a 4'45"; 25. Van Garderen (Usa) a 4'55"; 27. Gallopin (Fra) a 5'06".

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 56h02'19"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Van Garderen (Usa) a 3'32"; 4. Valverde (Spa) a 4'02"; 5. Contador (Spa) a 4'23"; 6. Thomas (Gb) a 4'54"; 7. Gesink (Ola) a 6'23"; 8. Nibali a 8'17"; 9. Gallopin (Fra) a 8'23"; 10. Mollema (Ola) a 8'53"; 12. Bardet (Fra) a 13'10"; 17. Pinot (Fra) a 30'57"; 19. Rodriguez (Spa) a 31'45".
     
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    Tour, Froome: "Uno spettatore mi ha tirato addosso urina"

    Il leader della classifica generale si dice "disgustato" da quanto accaduto. "Nessuno merita questo trattamento. Alcuni media non si stanno comportando in maniera professionale"

    18 luglio 2015 - Milano
    Urina e insulti all'indirizzo di Chris Froome. È lo stesso capitano Sky a raccontare l'episodio avvenuto durante la 14esima tappa del Tour, Rodez-Mende, dopo la fine della frazione: "A circa 50, 60 km dalla fine uno spettatore mi ha tirato un contenitore con urina e mi ha urlato "dopato". Sono disgustato. Questo non è sport. Noi lavoriamo estremamente duro per fare ciò che facciamo. E questo è irrispettoso. Alcune cronache della corsa non sono professionali. E penso che è questo che ha portato all'incidente di oggi".

    UNA MINORANZA — "Il pubblico del ciclismo - ha proseguito Froome - è stupendo, sono certo si tratta solo di una minoranza di persone, ma ricordo a tutti che stiamo svolgendo il nostro lavoro e loro dovrebbero semplicemente godersi lo spettacolo, sorridere e applaudire. Questo gesto non ha nulla a che vedere con lo sport". Anche Richie Porte ha detto che martedì ha preso un colpo da parte di uno spettatore nella parte finale della salita di La Pierre Saint Martin
     
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    Tour de France, Greipel vince una volata regale

    Il tedesco coglie il terzo successo in questa Boucle davanti a John Degenkolb, Alexander Kristoff e Peter Sagan. Invariate le prime dieci posizioni della generale

    19 luglio 2015 - Milano
    Andre Geipel ha colto la terza vittoria al Tour de France, centrando la quindicesima tappa, Mende-Valence, di 183 km. La frazione si è conclusa con una volata regale. Il tedesco, con un'accelerazione micidiale negli ultimi 250 metri, ha preceduto il connazionale John Degenkolb, Alexander Kristoff e Peter Sagan che negli ultimi 50 metri ha compiuto una grande rimonta, non sufficiente però per risalire oltre la quarta piazza. Nono Davide Cimolai migliore degli italiani. Invariate le prime dieci posizioni della classifica generale con Chris Froome in maglia gialla e Nairo Quintana secondo a 3'10"; Vincenzo Nibali è sempre ottavo a 8'17".

    fughe e distacchi — Quella che sembrava una tappa intermedia è iniziata con circa 16 km di salita e con Purito Rodriguez nella prima fuga. Quando Purito è rientrato nel gruppo maglia gialla, dopo 37 km si è composta la fuga nobile a nove con: Thibaut Pinot (Fdj), Michael Rogers e Peter Sagan (Tinkoff), Adam Yates (Orica), Lars Bak (Lotto Soudal), Simon Geschke (Giant), Michal Kwiatkowski e Matteo Trentin (Etixx) e Ryder Hesjedal (Cannondale). Davanti i sette corridori superstiti della fuga sono stati ripresi a 40 km. Nel frattempo ci ha provato Matteo Trentin nella discesa dall'ultimo gpm del col de Escrinet, che ha tentato l'azione da lontano. L'italiano ha poi fatto un tratto di strada con Ryder Hesjedal: i due sono stati ripresi dal gruppo a 29,5 km dall'arrivo. E da quel punto il gruppo è rimasto compatto fino alla volata.

    funambolo — Lungo la discesa dal Col de l'Escrinet, a circa 47 km dall'arrivo, grosso rischio per Michal Kwiatkowski: il campione mondiale si è trovato uno spartitraffico davanti che ha saltato riuscendo a tenere in piedi la bicicletta nonostante una vistosa scodata.

    il lancio della borraccia — Episodio differente quello accaduto durante il cambio di bici di Peter Sagan che a circa 37 km dal traguardo ha forato mentre lo seguiva una moto di ripresa della televisione. Dalle immagini non si capisce se il mezzo della tv abbia in qualche modo ostacolato lo stop del campione slovacco o comunque lo abbia sfiorato durante la frenata. Potrebbe aver ritardato le operazioni di assistenza. Di sicuro, un volta che Sagan è stato assistito dall'ammiraglia Tinkoff, ha cambiato la bici ed è ripartito. Faustino Munoz, il meccanico di Contador, ha lanciato una borraccia all'indirizzo della moto.

    domani — Lunedì 20 sedicesima tappa Bourg de Peage-Gap di 201 km, l'ultima tappa intermedia prima del giorno di riposo che prelude alle frazioni alpine. I primi 48 km sono poco ondulati. Inizia poi un lungo falsopiano fino alla prima salita ufficiale della giornata, il Col de Cabre, scollinamento a 71 km dall'arrivo, seconda categoria, lunghezza 9,1 km alla media del 4,6%. Il percorso prosegue ondulato fino alla seconda salita di giornata, il col de Manse con scollinamento a 12 km dall'arrivo, lunghezza 8,9 km al 5,6%. Segue una picchiata verso Gap con una discesa che addolcisce le pendenze negli ultimi due km dove sono presenti due rotonde.

    arrivo — 1. Andre Greipel (Ger, Lotto Soudal) 183 km in 3h56'35"; 2. Degenkolb (Ger); 3. Kristoff (Nor); 4. Sagan (Svk); 5. Boasson Hagen (Nor); 6. Navardauskas (Lit); 7. Laporte (Fra); 8. Matthews (Aus); 9. Cimolai; 10. Vachon (Fra); 21. Van Avermaet (Bel); 23. Froome (Gb); 25. Van Garderen (Usa); 30. Nibali.

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 59h58'54"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Van Garderen (Usa) a 3'32"; 4. Valverde (Spa) a 4'02"; 5. Contador (Spa) a 4'23"; 6. Thomas (Gb) a 4'54"; 7. Gesink (Ola) a 6'23"; 8. Nibali a 8'17"; 9. Gallopin (Fra) a 8'23"; 10. Mollema (Ola) a 8'53"; 12. Bardet (Fra) a 13'10"; 16. Talansky (Usa) a 22'18"; 17. Pinot (Fra) a 30'57"; 19. Fuglsang (Dan) a 35'26"; 21. Rodriguez (Spa) a 36'06".
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