Ciclismo: topic unico

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    Tour, a Gap vince Plaza. Brivido Thomas, Nibali strappa 28" a Froome



    Lo spagnolo della Lampre vince a Gap. Il siciliano attacca e strappa 28" a Froome. Thomas sbatte contro un palo in discesa, ma ne esce illeso

    Due tappe in una: davanti la fuga prima a 24 poi a 23; a 20 minuti, ai piedi dell'ultima salita, gli uomini di classifica regolati da Nibali. E poi i brividi dell'ultima discesa. La sedicesima tappa Bourg de Péage-Gap di 201 km è stata vinta dal 35enne Ruben Plaza della Lampre al primo successo in carriera al Tour de France. Ha preceduto Peter Sagan, quinto secondo posto in questa Boucle, terzo giorno all'attacco sin dall'inizio dela tappa. Sul traguardo di Gap terzo Jarlison Pantano. Plaza ha portato l'attacco decisivo sulla ultima salita, il col de Manse (seconda categoria) con scollinamento a 12 km dall'arrivo, lunghezza 8,9 km al 5,6% e poi lunga picchiata verso l'arrivo. E in discesa lo spagnolo ha tenuto la bici in piedi nonostante una scodata paurosa. Sagan ha reagito con un poco di ritardo e poi anche lui ha fatto i numeri in discesa, spesso accucciato sul tubo orizzontale mentre pedalava, ma è arrivato a 30": il campione slovacco si è battuto comunque il pugno sul petto sul traguardo.

    brividi — Brividi di vario genere nel gruppo dei big: sempre nell'ultima ascesa, mentre Plaza arrivava, i big si sono punzecchiati. E ha avuto la meglio Vincenzo Nibali che è partito sulle ultime rampe e poi in discesa è stato imprendibile per gli altri arrivando 24esimo a 17'44" dal vincitore di tappa e soprattutto rosicchiando 28" nella classifica generale. Gli altri big sono arrivati con lo stesso tempo, Contador in testa, a 18'12" dal vincitore di frazione. Ma un vero spavento lo ha provocato un incidente in discesa nel gruppo maglia gialla. All'entrata di una curva sulla destra Warren Barguil ha sbagliato l'inserimento e ha spinto fuori strada Geraint Thomas che è finito in un fosso non prima di battere il casco contro un palo. Fortunatamente il britannico è risalito in bici e ha terminato regolarmente la frazione 34esimo a 18'50". In classifica generale Froome rimane in maglia gialla con 3'10" su Quintana e 3'32" su Van Garderen.

    le fughe — Al via della tappa è subito partita una fuga consistente (la media della prima ora è stata di 53,6 km/h, complice il vento a favore), prima di 29 elementi, poi di 24, che fino a poco dopo il traguardo volante, vinto da Sagan, è stata divisa in due tronconi. Poi i due plotoncini si sono ricongiunti a 96 km dall'arrivo. Della testa hanno fatto parte, oltre a Sagan, Thomas Voeckler, Adam Hansen, Edvald Boasson Hagen, Matteo Trentin al secondo giorno consecutivo nella fuga, Jarlison Pantano, Thomas De Gendt. I primi a muoversi sono Adam Hansen e Marco Haller che sono stati ripresi sull'ultima salita di col de Manse.

    ritiri — Da registrare due ritiri eccellenti: Greg Van Avemaet, che ha vinto la 13esima tappa Muret-Rodez, non partito che è corso a casa dalla moglie che sta per dare alla luce un bambino che ha deciso di anticipare i tempi; Chris Froome invece ha perso un uomo importante come il campione britannico Peter Kennaugh che si è ritirato in corsa.

    riposo — Domani secondo e ultimo giorno di riposo del Tour a Gap prima del quartetto di tappe alpine che attende i corridori.

    arrivo — 1. Ruben Plaza Molina (Spa, Lampre) in 4h30'10"; 2. Sagan (Svk) a 30"; 3. Pantano Gomez (Col) a 36"; 4. Geschke (Ger) a 40"; 5. Jungels (Ola); 6. Riblon (Fra); 7. Teklehaimanot (Eri) a 53"; 8. De Gendt (Bel) a 1'00"; 9. Mate Mardones (Spa) a 1'22"; 10. Voeckler (Fra); 23. Trentin a 8'44"; 24. Nibali (Ita) a 17'44"; 25. Contador (Spa) a 18'12"; 28. Froome (Gb)K; 29. Valverde (Spa); 30. Van Gerderen (Usa); 32. Quintana (Col); 34. Thomas (Gb) a 18'50".

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 64h47'16"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Van Garderen (Usa) a 3'32"; 4. Valverde (Spa) a 4'02"; 5. Contador (Spa) a 4'23"; 6. Thomas (Gb) a 5'32"; 7. Gesink (Ola) a 6'23"; 8. Nibali a 7'49"; 9. Mollema (Ola) a 8'53"; 10. Barguil (Fra) a 11'03"; 11. Gallopin (Fra) a 12'02"; 12. Bardet (Fra) a 13'10"; 13. Frank (Svi) a 14'23"; 16. Pantano (Col) a 17'04"; 26. Sagan (Svk) a 47'46"; 27. Rodriguez (Spa) a 48'30".
     
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    Tour, la prima volta di Geschke. Froome controlla, Contador cede 2'17"

    Il 29enne tedesco si aggiudica la frazione con un attacco da lontano. Tra i big sprint finale tra Quintana (che lo vince) e la maglia gialla. Il capitano Tinkoff cade e nelle generale perde terreno

    22 luglio 2015 - Milano
    Ha costruito il successo a circa 50 km dall'arrivo. Simon Geschke ha vinto la 17esima tappa Digne les Bains-Pra Loup, 161 km. Tra gli uomini di classifica Nairo Quintana è quello che ha fatto meglio; Alberto Contador paga pegno di 2'17" nella generale per una caduta, Vincenzo Nibali cede 15". Si conclude così il primo atto del quartetto alpino del Tour de France.

    il vincitore — Per il 29enne tedesco della Giant Alpecin è la prima vittoria in un grande giro, agguantata andandosene da solo prima della salita regina della frazione sulle Alpi, il col d'Allos. Geschke è scattato dal gruppo di testa subito dopo il traguardo volante di Beauvezer. Ha vinto davanti ai ritrovati Andrew Talansky e Rigoberto Uran. Quarto Thibaut Pinot protagonista di una scivolata in discesa dal col d'Allos, mentre era secondo quando in curva ha toccato l'asfalto con la pedivella sinistra: è subito ripartito ma ha perso due posizioni.

    i big — La vera battaglia tra i big è iniziata nella salita del col d'Allos con il forcing imposto da Michele Scarponi che ha fatto selezione. In discesa con un gruppetto composto da Froome, Quintana, Valverde, Nibali a finire in terra è stato Alberto Contador che ha picchiato la gamba sinistra e ha perso 2'17". Nibali, Froome, Quintana e Valverde sono saliti regolari fino all'ultimo km dal traguardo di Pra Loup quando il colombiano della Movistar è partito e il capitano Sky gli è andato dietro. La volata è stata poi vinta dal colombiano. Nella generale Froome rimane in maglia gialla con Quintana a 3'10". Nibali cede altri 15" ma sale di posizione; è settimo a 8'04". Entra nella top ten Mathias Frank (quinto di tappa), ora ottavo a 8'47" e protagonista di un attacco all'inseguimento di Geschke sul col d'Allos.

    ritiri — Il cambio di posizione del siciliano è dovuto al ritiro eccellente quello di Tejay Van Garderen che prima di abbandonare era terzo nella generale. Lo statunitense, colpito da un'attacco influenzale è rimasto indietro dall'inzio della tappa. A circa 70 km dall'arrivo è sceso dalla bicicletta e in lacrime è salito sull'ammiraglia. Altro ritiro eccellente quello del campione del mondo strada Michal Kwiatkowski.

    domani — Domani la 18ª frazione, 186,5 km da Gap a Saint Jean de Maurienne. Le salite di giornata sono ben sette. La penultima ascesa è il Col du Glandon un hors categorie: sono 21,7 km al 5,1%, ma la pendenza media inganna: ci sono alcuni tratti in discesa e, soprattutto, una parte centrale oltre il 9% che si farà sentire nelle gambe. Negli ultimi 13 km, la strada inizia ad avvitarsi in una serie suggestiva di tornanti. Sono i famosi "lacets" di Montvernier (3,4 km all'8,2%), i lacci che possono far cadere la maglia gialla, anche perché dalla cima al traguardo mancano solo 10 km.

    arrivo — 1. Simon Geschke (Ger, Giant) 161,0 km in 4h12'17" alla media di 38,3 km/h; 2. Talansky (Usa) a 32"; 3. Uran (Col) 1'01"; 4. Pinot (Fra) a 1'36"; 5. Frank (Svi) 1'40"; 6. Kruijswijk (Ola) a 2'27"; 7. Roche (Irl) a 3'02"; 8. Castroviejo (Spa) 3'04"; 9. Pauwels (Bel) 3'05"; 10 A. Yates (Gb) a 3'21"; 12. Teklehaimanot (Eri) a 4'50"; 18. Quintana (Col) a 7'16"; 20. Froome (Gb); 21. Valverde (Spa) a 7'23"; 22. Nibali a 7'31"; 24. Thomas (Gb) a 8'18"; 31. Contador (Spa) a 9'33"; 36. Romain Bardet (Fra) 10'10".

    generale — 1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 69h06?49"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Valverde (Spa) a 4'09"; 4. Thomas (Gb) a 6'34"; 5. Contador (Spa) a 6'40"; 6. Gesink (Ola) a 7'39"; 7. Nibali a 8'04"; 8. Frank (Svi) a 8'47"; 9. Mollema (Ola) a 11'47"; 10. Barguil (Fra) a 13'08"; 11. Bardet (Fra) a 16'04"; 12. Talansky (Usa) a 16'25"; 13. Sanchez (Spa) a 17'52"; 14. Rolland (Fra) a 18'37"; 15. Pauwels (Bel) a 20'07".
     
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    Tour, Bardet fugge e vince. I big si punzecchiano



    Il 24enne francese al primo successo alla Boucle dopo 40 km da solo. I capitani Astana e Tinkoff scattano. Ma poi gli uomini di classifica arrivano insieme

    Con un'azione simile a quella con cui ha vinto la quinta tappa del Delfinato lo scorso giugno, Romain Bardet si è aggiudicato la 18esima frazione del Tour de France, Gap-Saint Jean de Maurenne, 186,5 km, sette gpm. Qualche sussulto è c'è stato grazie a Alberto Contador e Vincenzo Nibali con attacchi sulla salita del col du Glandon.

    il vincitore — Molto spettacolo lo ha concesso il vincitore della frazione che ha attaccato poco prima dello scollinamento della salita più dura, appunto il Col du Glandon (HC, 21,7 km al 5,1%), ha guadagnato in discesa guidando alla perfezione la bici e ha vinto dopo circa 40 km di cavalcata solitaria. Ma, tra il Glandon e il traguardo, ha dovuto affrontare gli spettacolari 18 tornanti dei Lacets de Montevenier. Bardet ha colto il primo successo in carriera alla Boucle, il secondo stagionale, il quarto in carriera. A lui è anche andato il premio del più combattivo. Secondo Pierre Rolland che ha tentato di recuperare tardivamente partendo a 7,5 km dall'arrivo. Terzo Winner Anacona. Quinto Jackob Fuglsang a 59" nonostante sulla penultima salita sia caduto forse a causa di un contatto con una moto. Sul traguardo è arrivato ottavo Damiano Caruso, a 1'50" da Bardet, migliore degli italiani, a lungo nel gruppo degli attaccanti.
    i big — Lungo la salita del Glandon sia Nibali che Contador hanno provato qualche attacco stoppato rispettivamente da Alejandro Valverde e Nairo Quintana. Ci ha provato nuovamente Contador sui Lacets de Montvenier. Sono poi arrivati tutti in gruppo a 3'02". Invariate quindi le prime posizioni della classifica generale con Bardet che è entrato nella top ten al decimo posto a 12'52" dalla maglia gialla.
    purito — Nella prima parte della tappa Purito Rodriguez è stato scatenato vincendo i primi cinque gpm. Ma lo spagnolo della Katusha ha pagato sul col du Glandon. A lui comunque va la testa della classifica dove è a parità di punteggio, 68, con Bardet.
    domani — Venerdì 24 luglio da Saint Jean de Maurienne si riparte in direzione La Toussuire: tappa corta (138 km) ma nervosa. Si scala subito l'inedito Col de Chaussy (15,4 km al 6,3%), poi si incontra la dura scalata al Croix de Fer, gpm Hors Catégorie a 2.067 metri di altezza. La salita è divisa in due parti: la prima di 8 km tra il 7 e l'8%, poi una spianata al 3% di 3 km che anticipa la seconda parte più dura. Tra l'11° e 14° km, pendenze in doppia cifra. Discesa spezzata dal Col du Mollard (2ª cat.), la salita finale a La Toussuire è di 18 km al 6,1%, con le prime rampe subito "cattive" intorno al 9%.

    arrivo — 1. Romain Bardet (Fra, Ag2r) in 5h03'40"; 2. Rolland (Fra) a 33"; 3. Anacona (Col) a 59"; 4. Jungels (Ola); 5. Fuglsang (Dan); 6. Pauwels (Bel) a 1'01"; 7. Gautier (Fra) a 1'50"; 8. D. Caruso (Ita); 9. Talansky (Usa) a 1'55"; 10. Barguil (Fra) a 3'02"; 11. Gesink (Ola); 12. Froome (Gb); 13. Valverde (Spa); 14. Thomas (Gb); 15. Contador (Spa); 16. Frank (Svi); 17. Quintana (Col); 18. Nibali; 19. Scarponi; 20. Sanchez (Spa).

    generale — 1. Christopher Froome (Gb, Sky) in 74h13'31"; 2. Quintana (Col) a 3'10"; 3. Valverde (Spa) a 4'09"; 4. Thomas (Gb) a 6'34"; 5. Contador (Spa) a 6'40"; 6. Gesink (Ola) a 7'39"; 7. Nibali a 8'04"; 8. Frank (Svi) a 8'47"; 9. Mollema (Ola) a 12'06"; 10. Bardet (Fra) a 12'52"; 11. Barguil (Fra) a 13'08"; 12. Talansky (Usa) a 15'18"; 13. Rolland (Fra) a 16'02"; 14. Pauwels (Bel) a 18'06"; 15. Sanchez (Spa) a 18'11".
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    Tour de France, Nibali straordinario sulle Alpi: attacca e arriva in solitaria
    Lo Squalo incanta nella 19ª tappa con arrivo a La Toussuire: dopo 60 km all'attacco, trionfa con 44'' su Quintana e 1'14'' su Froome. Per la prima volta, la maglia gialla perde terreno dal colombiano, che ora è a 2'38'' nella generale. Domani decisiva l'Alpe d'Huez

    24 luglio 2015 - Milano
    Il sigillo e la rinascita, accade tutto il 24 luglio, una data ormai chiave per Vincenzo Nibali. Esattamente un anno fa, lo Squalo scalava in maglia gialla le rampe dell'Hautacam per il timbro definitivo sul Tour. Oggi l'impresa della riscossa dopo una prima settimana di difficoltà. Il successo arriva, splendido, orgoglioso, cattivo a La Toussuire, al termine di una tappa dura ed emozionante. È il suo quinto centro nella Grande Boucle, il messinese se l'è conquistato a modo suo, con una giornata tutta all'attacco, sin dalla prima salita. Lo scatto decisivo, però, è arrivato a 60 km dal traguardo, quando ne mancavano 10 alla vetta del terribile Col de la Croix de Fer. Ripreso Rolland, Nibali lo ha poi staccato sull'ultima ascesa a La Toussuire e si è involato da solo verso il più dolce dei traguardi. Dietro è stata battaglia: Quintana ha infiammato la corsa ai 5 km dall'arrivo, staccando per la prima volta Chris Froome. Al traguardo, Nibali rifila 44'' al colombiano. La maglia gialla è terza a 1'14'' dallo Squalo, 30'' dopo Nairo. In classifica generale, Nibali risale così al quarto posto a 6'44'' da Froome e a 1'19'' dal podio; 2'38'' invece il distacco che separa il leader del Tour da Quintana. Terzo sempre Valverde a 5'25'', ma lo spagnolo ha mostrato segni di cedimento nel finale accusando 2'25'', come Contador. Insomma, in 138 km di tappa si sono concentrate tutte le emozioni che forse erano mancate nelle precedenti frazioni alpine.

    la tappa — Immagine inconsueta all'avvio: sotto i 35° di Saint Jeanne de Maurienne, le squadre sono tutte sui rulli per il riscaldamento. Lo impone la partenza tutta in salita verso il Col du Chaussy: 15,4 km al 6,3% che preoccupano non poco gli uomini di classifica. E, infatti, i fuochi d’artificio si vedono subito. Sulla spinta delle accelerate di Rodriguez e Peraud, si forma una fuga di una ventina di elementi. Tra i big, il primo a dare gas è Contador, seguito da Valverde. Poi parte anche Vincenzo Nibali, che mette subito in chiaro i suoi piani di giornata. I tre si ricongiungono ai fuggitivi, Froome allora dà fondo alla squadra per colmare lo svantaggio. La ricongiunzione avviene poco prima dello scollinamento: la maglia gialla però perde Geraint Thomas (al traguardo avrà 22' di ritardo), che si stacca, e viene scortata dal solo Poels.

    SQUALO ALL’ATTACCO — Sulla successiva discesa fino alle prime rampe della temibile Croix de Fer nasce una nuova gara. Si rimescolano le carte con una nuova fuga di 21 elementi, ma sono i 22 km di salita al gpm Hors Catégorie a far saltare la corsa. Rolland prende l’iniziativa e si porta al comando, l’Astana detta il passo nel gruppo dei migliori, mentre i fuggitivi vengono riassorbiti. A 8 km dalla vetta, il momento decisivo: Froome si ferma per un guaio meccanico, Nibali piazza lo scatto decisivo e si lancia all’inseguimento del francese dell’Europcar. Sul Col du Mollard, terza salita del menù, il distacco diminuisce e in cima avviene il ricongiungimento. Quando i due approcciano l’ultima salita verso La Toussuire, il vantaggio dalla maglia gialla è di 1’54’’. Il capolavoro dello Squalo si completa sui 18 km della salita di La Toussuire. L’ultima volta che il Tour era transitato su queste rampe, nel 2012, proprio Rolland aveva trovato il successo. Stavolta, però, il francese dell’Europcar non regge il ritmo di Nibali e, quando mancano 16 km alla vetta, si stacca. Vincenzo si alza sui pedali, rilancia la velocità, pedala regolare e rotondo mentre il vantaggio dalla maglia gialla supera i 2 minuti. Dietro, la battaglia si accende negli ultimi 5 km: Quintana scatta deciso, Froome prova a frullargli alla ruota ma non riesce a ricucire. Saltano Contador e Valverde. Mentre lo Squalo va a cogliere il suo quinto successo alla Boucle, Quintana arriva secondo dopo 44'' e, a sua volta, ne rifila 30'' a Froome, terzo. Valverde e Contador arrivano a 2’25’’.

    domani — Domani la 20ª tappa, l'ultima del quartetto alpino e la penultima del Tour prima della passerella sui Campi Elisi. Si va da Modane alla mitica Alpe d'Huez: 21 tornanti in 13,8 km all'8,1%. In cima alla storica salita, conosceremo il vincitore del Tour. Prima però, in una tappa molto corta di soli 110,5 km, si salirà di nuovo in cima alla Croix de Fer, dal versante opposto rispetto a quello scalato nella 19ª tappa: altra ascesa Hors Catégorie che si farà sentire nelle gambe al momento di scalare l'Alpe.

    arrivo — Così l'arrivo della 19ª tappa: 1. Vincenzo NIBALI (Astana) 138,0 km in 4h22'53'', media di 31,5 km/h; 2. Quintana (Col) a 0'44''; 3. Froome (Gb) a 1'14''; 4. Pinot (Fra) a 2'26''; 5. Bardet (Fra) a 2'26''. 6. Valverde (Spa) a 2'26''. 7. Mollema (Ola) a 2'26''. 8. Gesink (Ola) a 2'26''. 9. Contador (Spa) a 2'26''. 10. Sanchez (Spa) a 2'26''. 11. Rolland (Fra) a 2'35''. 12. Talansky (Usa) a 4'17''. 13. Plaza (Spa) a 4'53''. 14. Frank (Svi) a 5'02''. 15. Majka (Pol) a 5'02''.
    generale — La classifica dopo 19 tappe: 1. Chris FROOME (Gb); 2. Quintana (Col) a 2'38''. 3. Valverde (Spa) a 5'25''. 4. Nibali a 6'44''. 5. Contador (Spa) a 7'56''. 6. Gesink (Ola) a 8'55''; 7. Frank (Svi) a 12'39''. 8. Mollema (Ola) a 13'22''. 9. Bardet (Fra) a 14'08''. 10. Rolland (Fra) a 17'27''.
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    Quintana ci prova sull'Alpe d'Huez, Froome si difende: il Tour è suo

    Tappa a Pinot, secondo il colombiano che con un'azione meravigliosa rifila 1'20'' alla maglia gialla, ma non è sufficiente. Sfortunato Nibali, fermato da una foratura: chiude quarto nella generale. Domani la passerella parigina

    25 luglio 2015 - Milano
    Thibaut Pinot conquista la 20ª tappa del Tour de France, con arrivo sulla mitica Alpe d'Huez. Ma è la battaglia tra i big di classifica ad incendiare i 110,5 km di tappa: Quintana scatta tre volte sulle rampe della storica salita. Al terzo tentativo Froome non regge e il colombiano in maglia bianca prende il volo. Arriva secondo a 18'' da Pinot. La maglia gialla, però, resiste, sale regolare e contiene il distacco: al traguardo Froome ha 1'20'' di ritardo da Nairo (aveva un capitale di 2'38'' alla partenza) e può festeggiare il suo secondo Tour de France. Domani la passerella sui Campi Elisi. Sfortunato Nibali, che fora all'imbocco dell'Alpe e deve inseguire: arriva con Contador a 3'30'' da Pinot, a 1'52'' da Valverde, che così conserva il terzo posto nella generale.
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    Vuelta, la prima maglia rossa è di Peter Velits (Bmc)

    I distacchi della cronosquadre di 7,4 km da Puerto Banus a Marbella non saranno validi per la generale e nessuno dei favoriti ha rischiato

    22-8-2015 - MARBELLA (SPAGNA)
    Peter Velits è la prima maglia rossa della Vuelta, che ha conquistato al termine della cronosquadre inaugurale di 7.4 km da Puerto Banus a Marbella, i cui tempi non sono validi per la classifica generale. Il 30enne slovacco è stato infatti il primo a tagliare il traguardo per la Bmc, il team che ha vinto la prova. La Bmc, che è campione del mondo in carica della specialità, ha beffato per 1” la Tinkoff-Saxo di Peter Sagan, chiudendo in 8’10”, alla media di 54,3. I favoriti, da Nibali a Froome, da Aru a Quintana e Valverde, non hanno preso rischi. Terza piazza di giornata per la Orica, sempre a 1”. Qui alla Vuelta nella Bmc c’è anche il nostro Alessandro De Marchi.

    RISULTATI: 1.BMC 7,4 km in 8’10”6, media 54,321; 2. Tinkoff-Saxo a 1”; 3. Orica-GreenEdge a 1”; 4. LottoNL-Jumbo a 8”; 5. Etixx-Quick Step a 10”; 6. Trek a 11”; 7. Lotto Soudal a 18”; 8. Caja Rural a 18”; 9. Movistar a 24”; 10. Cofidis a 27”; 11. Iam a 27”; 12. Lampre-Merida a 27”; 13. Astana a 30”; 14. Mtn-Qhubeka a 30”; 15. Colombia a 33”; 16. Fdj a 44”; 17. Katusha a 54”; 18. Ag2r a 1’; 19. Giant-Alpecin a 1’07”; 20. Sky a 1’11”; 21. Cannondale-Garmin a 1’20”; 22. Europcar a 2’15”.

    quest'anno si preannuncia una Vuelta interessante.
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    Vuelta, trionfa Chaves Nibali, sfortunato, a 1’38”

    Sul primo arrivo in salita della corsa spagnola fa festa il colombiano della Orica. Il siciliano, caduto ai meno 28 km, paga nel finale lo sforzo fatto per rientrare

    Esteban Chaves, 25enne colombiano della Orica, ha vinto la seconda tappa della Vuelta, arrivo in salita dopo 158 km al Caminito del Rey, ed è il nuovo leader della corsa spagnola. Così alle sue spalle: Dumoulin (Ola, Giant) a 1”, Roche (Irl, Sky) a 9”. Poi Daniel Martin a 14”, Rodriguez e Quintana a 26”, Froome a 30”, Valverde e Moreno a 31”. Decimo a 37” Fabio Aru, primo italiaon. Vincenzo Nibali è stato sfortunato: caduto a 28 km dalla fine, si è sforzato per rientrare e ha pagato nel finale. Con gli abbuoni, ha perso 1’38” da Chaves. E’ andato purtroppo a casa Matteo Pelucchi, vittima anche lui di una caduta.
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    Clamoroso: Nibali espulso dalla Vuelta!

    Un video inchioda il siciliano, che si è attaccato alla macchina dell’Astana quando era attardato dopo la caduta


    23 agosto 2015 - MILANO

    Giornata nera per Vincenzo Nibali alla Vuelta: il 30enne siciliano, caduto, era arrivato al traguardo a 1’38” (abbuoni compresi) dal vincitore Chaves, a circa 1’ dai rivali per la generale. Ma la mazzata vera è arrivata alle 20.45: Nibali è stato espulso dalla giuria per essersi attaccato alla macchina dell’Astana mentre era in fase di recupero.

    IL CASO - La decisione è stata comunicata in serata dal presidente di giuria, Bruno Valcic. E’ stato espulso anche il d.s. Alexander Shefer che guidava la macchina Astana. Il team resterà due giorni con una sola macchina in corsa. “Le immagini erano evidenti, le avete viste anche voi”, ha fatto sapere la giuria. Stefano Zanini, altro d.s. Astana, ascoltato dai giudici, aveva chiesto clemenza chiedendo di applicare la sanzione massima (10 minuti) prevista dal regolamento ma lasciando Nibali in corsa. E’ la prima volta in carriera che il siciliano non concluderà un grande giro.
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    Vuelta, doppietta Astana: e Aru va in maglia rossa

    Nel tappone trionfa Mikel Landa, il sardo è secondo ed è il nuovo leader. Froome, caduto a inizio tappa, arriva staccato. Paulinho colpito da una moto: polemica, Tinkov minaccia il ritiro della squadra

    02-09-2015 - MILANO
    Mikel Landa ha vinto l’undicesima tappa della Vuelta, la frazione regina della zona di Andorra. Ed è stata una giornata davvero trionfale per l’Astana, perché oltre al successo del basco è arrivato secondo un grande Fabio Aru: il 25enne sardo ha staccato tutti i migliori sulla salita finale, attaccando a oltre sei chilometri dalla fine, ed è diventato il nuovo leader della corsa. Sul traguardo, Landa ha preceduto il compagno Aru di 1’22”. Terzo Boswell (Sky), poi la coppia della Katusha Moreno-Rodriguez. Male Valverde e Quintana.

    casi — Niente da fare per Chris Froome, caduto a inizio tappa (e poi autore di una bestemmia in italiano in diretta) e arrivato staccato. Ci saranno polemiche anche per il caso di Sergio Paulinho. La Tinkoff-Saxo ha segnalato che il portoghese è stato colpito da una moto della televisione (al compagno Sagan qualche giorno fa era capitata la stessa cosa) e il patron Oleg Tinkov ha minacciato di lasciare la corsa.

    arrivo — 1. Mikel Landa (Spa) in 4h34'54"; 2. Aru a 1'22"; 3. Boswell (Usa) a 1'40"; 4. Moreno (Spa) a 1'57"; 5. Rodriguez (Spa) a 1'59"; 6. Majka (Pol) a 2'10"; 7. Nieve (Spa); 8. Chaves (Col) a 2'59"; 9. Dumoulin (Ola); 10. Rosa a 3'02".

    classifica — 1. Fabio ARU 43n12’19”; 2. Rodriguez (Spa) a 27”; 3. Dumolin (Ola) a 30”; 4. Majka (Pol) a 1’28”; 5. Chaves (Col) a 1’29”; 6. Valverde (Spa) a 1’52”; 7. Moreno (Spa) a 1’54”; 8. Nieve (Spa) a 1’58”; 9. Quintana (Col) a 3’07”; 10. Mentijes (Saf) a 4’15”.
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    Vuelta: vince Rodriguez, Aru resta leader per 1”
    A Sotres.Cabrales, quindicesima frazione della gara iberica, si impone lo spagnolo della Katusha e Fabio cede terreno nel finale

    Joaquin Rodriguez, 36enne spagnolo della Katusha, ha vinto la quindicesima tappa della Vuelta, arrivo in salita dopo 176 km a Sostres.Cabrales. Fabio Aru ha conservato la maglia rossa di leader per 1” nonostante un calo nel finale. Secondo Majka, terzo Dani Moreno. Più staccato l’olandese Dumoulin, arrivato a 49” da Rodriguez. E lunedì, terzo e ultimo arrivo in quota di fila a Ermita de Alba.Quiros. "Purito ha fatto una bella azione nel finale - ha spiegato Aru -, è partito di forza. Complimenti a lui, ma per ora per noi va bene così: abbiamo la maglia e ci sono ancora tante tappe. Domani arrivo duro, ma la tappa sarà dura anche nella parte centrale, più di oggi. Ci sarà da faticare, vediamo…".
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    Aru è uno specialista nel perdere le orse a tappe
     
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    CITAZIONE (Emperor86 @ 7/9/2015, 08:10) 
    Aru è uno specialista nel perdere le orse a tappe

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    Vuelta, Dumoulin domina: crono e maglia. Ma Aru c'è: secondo a 3''

    L'olandese della Giant conquista la prova contro il tempo di Burgos rifilando 1'04'' a Bodnar, secondo. Bella prova del sardo, che contiene il distacco a 1'53'' e ora ha 3'' di distanza dalla nuova maglia rossa nella generale

    09 settembre 2015 - Milano
    Come da pronostico, Tom Dumoulin domina in 46'01'' la cronometro di Burgos (38,7 km), 17ª tappa della Vuelta, davanti al polacco Bodnar (lasciato a 1'04'') e conquista così la maglia rossa. Ma Fabio Aru c'è: il sardo ha contenuto il distacco dall'olandese a 1'53'' ed ora è secondo nella generale a soli 3'' di ritardo. Sprofonda al terzo posto invece l'ex leader Purito Rodriguez, che becca 3'06'' dal cronoman della Giant ed ora ha un ritardo di 1'15''. Per Majka, 2'38'' il distacco a cronometro: il polacco lascia il podio ed è quarto a 2'22''. Si sorride in casa Movistar con le prestazioni di Valverde e Quintana: il colombiano è arrivato sesto a 1'33'', nella generale balza al quinto posto a 2'53'', davanti al compagno di squadra Valverde. Lo spagnolo fa ancora meglio, fermando il cronometro a 1'08'' da Dumoulin, terzo tempo assoluto.

    domani — Dopo la sfida a cronometro, la Vuelta torna tra le montagne. La 18ª tappa, 204 km da Roa a Riaza, presenta 3 gpm: due di terza categoria, il più insidioso è l'ultimo, il Puerto de la Quesera, di prima categoria. Lo scollinamento avviene a 13 km dal traguardo, poi è tutta picchiata fino all'arrivo.

    arrivo — 1. Tom DUMOULIN (Ola, Giant) 37,8 km in 46'01" (media di 50,46 km/h); 2. Bodnar (Pol) a 1'04"; 3. Valverde (Spa) a 1'08"; 4. Kiryenka (Blr) a 1'31"; 5. Coppel (Fra) a 1'32"; 6. Quintana (Col) a 1'33"; 7. Sicard (Fra) a 1'36"; 8. Oliveira (Por) a 1'38"; 9. Cummings (Gb) a 1'40"; 10. Aru (Ita) a 1'53"; 17. Majka (Pol) a 2'38"; 22. Pozzovivo (Ita) a 2'46"; 30. Rodriguez (Esp) a 3'06''.

    generale — 1. Tom DUMOULIN (Ola, Giant); 2. Aru a 3''; 3. Rodriguez (Spa) a 1'15"; 4. Majka (Pol) a 2'22"; 5. Quintana (Col) a 2'53"; 6. Valverde (Spa) a 3'15"; 7. Chaves (Col) a 3'30"; 8. Moreno (Spa) a 3'46"; 9. Nieve (Spa) a 4'10"; 10. Meintjes (Saf) a 6'51"
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    In teoria può farcela, però resto dubbioso
     
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