Genitorialità

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    Madre, donna, lesbica. What else?

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    CITAZIONE (**AlenA** @ 19/10/2015, 17:40) 
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    Come forse saprete (e se non lo sapete ve lo ricordo io) il 25 agosto io e Amanda siamo diventate madri. Ora a distanza di qualche mese è tempo di un primo bilancio. E di come nulla, per quanto tu abbia letto, partecipato a corsi pre-parto, chiesto consigli, possa prepararti ad essere genitore.
    Premesso che la mia prima esperienza, dopo l'emozione in sala parto (e un leggero malessere che mi stava facendo svenire) è stata di panico e terrore, visto che Stefano, il maschietto, era sparito dalla nursey per sottoporlo a fototerapia senza dirci nulla. Della serie, iniziamo bene.
    No, la cosa che ho notato maggiormente è che da madre, oltre all'amore verso i miei tesorini, è la responsabilità. Non c'è nulla al mondo che ti dia così tante responsabilità e ti metta con le spalle al muro come un figlio (figuriamoci quando sono due).
    Mi sentivo, anzi, mi sento in colpa, ogni mattina che vado al lavoro (non avendoli partoriti io ed essendo un'estranea per la legge italian non ho diritto a maternità o permessi retribuiti), mi mancano terribilmente. Il problema è che Amanda a casa sclera da sola con le due pesti, e quindi quando torno a casa io sono spesso scintille :lol: (della serie "ciao amore, come stai?" "come cazzo vuoi che sto? Dammi una mano invece di cazzeggiare"). Insomma, sarà scontato, ma essere genitori non è facile, e ciò che va bene per una magari non va bene per l'altra.
    Però ho notato che ci sono cose che poche madri hanno il coraggio di ammettere. Forse per paura di passare per cattive madri, non saprei. Ancora oggi c'è la visione della mamma felice e serena che è felice col suo pupo e tutto il resto attorno a lei non conta. E a me sta cosa sembra una cagata, scusate.
    Dato che a scrivere faccio pena e sono una grezza ragioniera fissata con l'ordine, butto giù un elenco su alcuni aspetti della maternità/genitorialità che nessuno ti dice PRIMA!

    Allattamento: mai visto così tante fanatiche su questo argomento. premesso che ci hanno fatto a tutte due balle così sui vantaggi dell'allattamento naturale, di come sia completo eccetera eccetera. Certamente è gratis ed è comodo: tiri fuori una tetta ed op, è fatta. Peccato che se ne hai due a volte il latte non basti, oppure vogliamo parlare della gioia delle ragadi, o del fatto che una madre, se non riesce ad allattare al seno, si senta una merda, si stressi e vada in paranoia? Quando magari dai loro il biberon e c'è sempre la furba che ti guarda con commiserazione "ah, gli dai il latte artificiale? Poveri bambini". A parte che integriamo, ma vorrei anche far presente che togliere il sangue dalla bocca del bambino o togliere manciate di capelli alla donan che ami che sta perdendo causa stress non è il massimo.
    Poi c'è l'altra assurdità: l'allattamento a richiesta. Praticamente ogni volta che il bambino piange, devi mettergli una tetta in bocca (cavoli, a saperlo in passato ehm..). Piange dodici volte al giorno? Tu attaccali dodici volte. Forse sono io fatta male, ma a me sembra una cagata che toglie ogni possibilità alla amdre di fare qualcosa a casa. Poi non credo che un bambino pianga solo se ha fame, no?

    Baci:
    Non quelli che diamo noi ai pupi, ovvio, ma quelli dei parenti, amici o smeplici conoscenti. Già m'incazzavo se qualcuno voleva toccare la pancia ad Amanda quando era incinta, ora che magari qualcuna voglia spupazzarli così, tanto per, mi manda in bestia accecata dalla gelosia.

    Buoni propositi: Sapete quelle cose che si dicono ad ogni Capodanno per l'anno nuovo? Ecco, credo che ogni madre ne abbia fatti prima di essere genitore. Tipo "mai a letto con noi", "non parlerò mai con la vocina da deficiente", "li nutrirò solo con cibi bio e vieterò schifezze" "mai davanti alal tv". Ecco, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, sappaitelo.

    Cacca:
    No, seriamente, ma quanta ne producono?

    Coliche: vera e propria piaga d'Egitto universale. Spesso non c'è rimedio. Ciò che ha funzionato con il figlio di tua cognata, amica, vicina di casa, su di te quando eri bambina, su tuo figlio non funziona manco per il cazzo (finesse). Anzi, se possibile, peggiora la situazione. O magari nella nostra situazione funziona su una e non sull'altro (quindi uno disperato che piange c'è sempre, e magari l'altra lo segue a ruota). O magari una volta forse funziona, e la volta successiva no. Il problema vero non è la perdita di sonno, ma che è straziante sentirli piangere disperati. Tu vorresti solo che smettessero, magari prenderti tu il male pur di farli star tranquilli. Ogni pianto è una coltellata nel cuore. :cry:

    Depressione: la famigerata depressione post partum. Un po' di baby blue è normale, sono gli ormoni che ti sballano completamente. Amanda i primi giorni piangeva spesso, pensando di essere una cattiva mamma (così, senza motivo). Nella maggior parte dei casi passa da sola, però occhio ai sintomi. Se non passano andate dal emdico o portatela anche a forza. Non bisogna avere paura di chiedere aiuto. C'è ancora oggi la senzazione che se una neomamma parli della depressione venga vista come un'aliena, quasi a dire "ma come, sei mamma, la cosa più bella del mondo, come fai ad essere depressa?"

    Divertimenti: Ecco. Forse sono un po' fondamentalista, am sento qualche mamma lamentarsi che non può più uscire la sera con le amiche da quando sono madri. Premesso che forse se sei madre hai qualche responsabilità, però è innegabile che la vita sociale sparisca nei primi mesi (forse anche anni). Perché ho i nani si lasciano dai nonni/zii/tate, oppure portare bambini piccoli al ristorante è una tortura per loro e per gli altri commensali.

    Dormire: Ecco, seriamente. Non capirete mai cosa sia la stanchezza finché non vi sparate qualche notte in bianco passata a cullarli disperate eprché non risucite a capire perché non dormano. Avrà fame? le coliche? Avrà avuto in incubo? Il problema è che ogni bambino è storia a se, e ovviamente i rimedi che funzionano su uno che ti sono stati elogiati da qualche altra mamma non funzionano manco di striscio sui tuoi figli.

    Educazione: Torniamo al discorso sopra dei buoni propositi. Spero di non fare troppe cagate un domani, però mai dire mai. Più che altro, spero di sbagliare in buona fede e di non crescere dei selvaggi. Anche perché per strada osservo delle scene che mi spingono a considerare Erode un benefattore dell'umanità. Ah, se mi trincererò dietro la frase "ma sono bambini" sparatemi, vi prego.
    In ogni caso, educare è difficile e faticoso, su questo credo siamo tutte e tutti d'accordo.

    Esibizionismo: No, non pensate male, intendo dire che forse l'esibizionismo dei figli sia la cosa più diffusa e anche terribile. Mi rendo conto che spesso pure io rpesa dall'entusiasmo parlerei per ore dei miei figli, ma magari dall'altra parte l'interesse possa essere anche prossimo allo zero.

    Genitori: cominci a capire di più i tuoi genitori, ora che lo sei anche tu. E non aggiungo altro.

    Gatti: Per non farci amncar enulla abbiamo pure un gatto. Sento molti genitori preoccupati di cosa possa far eun gatto ai propri figli. Preoccupatevi di cosa possano fare i figli ad un gatto, piuttosto :P

    Lavoro: A parte che essere genitori è già di per sé un lavoro, non avreste mai creduto di sentire la mancanza del vostro lavoro. Credo sia normale. Amanda si sentiva una madre terribile per questa cosa. Tenendo conto che spesso una donna a casa oltre che i bambini deve cercare di tenere un minimo vivibile la casa, magari hai studiato, sei una grandissima professionista, eri stimata e rispettata nel tuo lavoro, con la nascita del figlio diventi unicamente una mamma. Hai due laure e un post doc? Non importa, sei allo stesso livello della ragazzina con la terza media che segue i reality come fossero i nuovi vangeli. Ovviamente devi essere pure felice di tutto questo e guai a lamentarsi. Credo sia normale che una donna voglia tornare al lavoro per riaffermare la propria persona e professionalità. Poi diciamoci la verità: il lavoro spesso è rilassante rispetto alla cura di bambini piccoli :hihi:

    Mamme: altro che l'unione fa la forza. Spesso le altre mamme sono delle serpi velenose. Cleopatra avrebbe dovuto farsi mordere da una mamma frustrata, altro che aspide. Come spesos le amicizie tra donne sono minate da gelosia e cattiveria, anche le mamme tra di loro possono raggiungere die livelli di perfidia micidiale. Ovviamente in generale sono tutte felicissime, perfettine, organizzate, onniscenti. E tu ti senti una merdina. Ovviamente spesso dispensano consigli non richiesti. Si potrebbe fare un topic apposta sui vari tipi di mamme, dalla super organizzata, a quella fissata coi cibi bio, i prodotti fatti in casa alla superorganizzata.
    In generale consiglio di fottersene altamente. Anche di fronte a perle di saggezza come
    -"ah, non hai partorito, quindi non sei una vera madre" (le madri adottive ringraziano)
    -"ma anche se non sono tuoi gli vuoi bene lo stesso?" (no, li odio e vorrei gassarlo -.-')
    -"che peccato che tu non possa allattare, non sai cosa ti perdi. Io lo allatterò fino ai tre anni, ho deciso"
    -"ah come faranno i bambini senza un padre" (è un problema che affronteremo per tempo, a che cmq un pochino mi angustia, ma in ogni caso, chi cazzo sei? ci siamo conosciute un quarto d'ora fa)
    -"ma se siete lesbiche come farete a crescere un maschio?" (sono due mesi che penso a questa frase e non l'ho ancora compresa)
    -"io per farlo dormire gli do un po' di valium" (no, un attimo...)
    -"mica vorrai svezzarlo già a sei mesi?" (no, pensavo a sei anni)
    -"hai due gemelli? Poveretta" (detto con un tono come se avessi detto che ho tre mesi di vita causa leucemia)
    -"mio figlio camminava a sei mesi e ha iniziato a parlare a tre mesi. I tuoi?"(e ti senti madre di due ritardati).
    A proposito: la vera selzione sulle amicizie secondo me si fa con la nascita dei figli. Amcihe senza figli che sono disposte a stare a casa accontentandosi di un caffé pur di vederti sono da tenere strette. Quelle che "eh, ma non esci mai da quando sei amdre, che palle!" le aspetterai al varco quando sarà il loro turno :shifty:

    Nanna: vedi dormire e piangete

    Nonni: sempore siano benedetti. Che siano i vostri genitori o suoceri, siate sfacciate e chiedete aiuto senza ritegno. Anche solo per dormire.

    Omogenitorialità:
    situazione aprticolare la nostra, come forse saprete. Io mi sento madre in tutto e per tutto, ma per la legge non sono nulla. Non importa quanti pannolini abbia cambiato, quante poppate col biberon, quanto amore, paure, errori e soddisfazioni abbia profuso. Inoltre le coppie come le nostre saranno sempre sotto la lente d'ingrandimento. Con i soliti soggetit printi a giudicare. Avremo figli maleducati? "Eh, per forza, con quelle lì." Saranno geni ed andranno benissimo a scuola? "Eh, poveri bambini, non socializzano molto, colpa di quelle lì."
    Immagino che per molti il fatto che i nostri figli abbiano dua madri sia un abominio. Pace, cercherò di dormire lo stesso la notte.

    Pappa: A breve toccherà anche a noi lo svezzamento. Quindi entreremo nel tunnel delle pappine, omegenizzati, frullati, con mille pareri, spesso non richiesti. Noi sentiremo cosa avrà da dire la pediatra e cercheremo di regolarci col buon senso. Spero.

    Pediatra: sceglier eil pediatra ideale dovrebbe essere una cosa importante. A Torino sappiate che con la penuria di pediatri sul territorio dovrete accontentarvi dell'unico pediatra libero che risucirete a trovare

    Pianto: avevo letto da qualche parte che la selezione anturale ha reso il pianto del neonato così forte e fastidioso per obbligare la madre ad accudire il cucciolo. Mazza che culo.

    Sesso:
    Quelle che dicono "tanto torna tutto come prima" (prima di cosa? del menarca?) oppure "tanto il sesso non me lo ricordo più", se ne sentono di cotte e di crude, spesso molte esagerazioni. Ne bene e nel male. Diciamo che spesso con la stanchezza l'ultima cosa che ti viene in mente è di fare del sesso. Poi ci sono situazioni come

    sei nel letto, hai sonno ma non troppo. Magari ci si bacia e pensi "wow, stasera alla grande". Cominci anche a spogliarti e senti:
    - ngé
    No, dai, magari era solo un vagito, vediamo se si riaddormenta
    - ngeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeé
    Seguito dall'altra/o, perché i gemelli sono molto uniti e vogliono spesos fare le stesse cose.


    Secondo me lo fanno apposta. Hanno paura che i genitori facendo l'amore gli concepiscano un fratellino o sorellina. Nel nostro caso dovremmo forse spiegar loro che non corrono di questi rischi?

    Sorriso: Potete essere dure e determinate quanto volete. Appena vostro figlio vi sorriderà non capirete più nulla. Sapevatelo. Ho il sospetto, però che se approfitteranno per circa 30-40 anni di questa cosa.

    Vacanze: vacanze coi figli piccoli: vi farò sapere quest'estate. Sappaite solo che noi per uscire ed andare dai miei suoceri ci mettiamo un'ora e mezza. Sicuramente sentendo altri pareri amncano strutture adeguate per famiglie. In ogni caso credo che in futuro il campeggio sarà la soluzione più gettonata (anche per mero risparmio)

    Vezzeggiativi: Si ritorna a "buoni propositi". Tipo mai vocine sceme, o altre cagate. Ovviamente torno dal lavoro, non mi tolgo nemmeno la giacca e me li prendo in braccio tubando "come stanno i miei patatoni? tut tut tut" (mettere versi scemi con la bocca). Loro paiono apprezzare però.

    Mi rendo conto che a tratti sembro un po' cinica, ma mi sembrava giusto far passare il seguente emssaggio: essere genitori è bellissimo, ma è difficile. Diffidate dei quadretti stile mulino bianco, e di chi tesse solo elogi. Il bello dell'essere genitore è che hai la responsabilità di una nuova vita e dovrai educare e far crescere tuo figlio, renderlo indipendente e fargli rpendere il suo psoto nel mondo. Una missione difficilissima. Quindi è giusto avere paura, chiedere aiuto ed essere sincere.

    Edited by C@te - 6/1/2016, 12:15
     
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    -"che peccato che tu non possa allattare, non sai cosa ti perdi. Io lo allatterò fino ai tre anni, ho deciso"

    abbiamo qui una foto della simpatica e furba mammina...

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    Bellissimo topic C@te.
    Io ho allattato per sei mesi, poi ho smesso con lo svezzamento. Non capisco chi allatta oltre l'anno di età.
    La depressione è una cosa serissima, eppure è ancora molto sottovalutata. Mio marito era terrorizato che potessi ammalarmi di depressione, e mi metteva ancora più ansia. Però almeno mi coccolava ed aiutava :wub:
    In generale posso consigliarti di farvi aiutare, ed affidarvi all'istinto.

    P.s. Lo spoiler alla voce "sesso" mi ha fatto morire :lol:

    CITAZIONE (necronomicon @ 6/1/2016, 12:45) 
    CITAZIONE
    -"che peccato che tu non possa allattare, non sai cosa ti perdi. Io lo allatterò fino ai tre anni, ho deciso"

    abbiamo qui una foto della simpatica e furba mammina...

    (IMG:https://i.imgur.com/obd9pFL.jpg)

    :ride:
     
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    -"io per farlo dormire gli do un po' di valium" (no, un attimo...)

    No, infatti, racconta :hihi:
     
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    CITAZIONE (£ady @ 8/1/2016, 21:03) 
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    -"io per farlo dormire gli do un po' di valium" (no, un attimo...)

    No, infatti, racconta :hihi:

    ahahah. si chiacchierava cn alcune mamme al parco, ed è venuto fuori il discorso che non dormivano. E lei candidamente mi ha detto questa cosa
     
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    Oddio questa è folle
    In ogni caso bellissimo post, grazie :wub:
     
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    Io voglio sperare che la mamma che rifila il valium in realtà sia così stupida che da al pupo valeriana o altre cagate naturali ma manco sa pronunciare il nome.
     
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    Ecco perché sono una “madre all’antica” e me ne vanto

    L’altro giorno, mentre ero al parco con mio figlio, una mamma mi ha chiesto se quest’anno lo avrei mandato al Nido, la mia risposta è stata: “no, lo manderemo direttamente alla materna. Anche quest’anno sta con me, è ancora molto piccolo (ha 19 mesi)”. Il suo commento, con aria gelosa e maligna, è stato “sei proprio una madre all’antica“.
    Ebbene sì, lo sono e me ne vanto.

    La mia vita senza mio figlio non aveva senso. Io per averlo ho sfidato il destino, la scienza e anche la sfiga. Per me essere madre è vivere mio figlio 24 ore al giorno, seguirlo in ogni suo progresso, esserci sempre per lui, curarlo nei minimi dettagli e anche nelle futilità.

    Sono fiera di non essermi mai persa neppure un sorriso di mio figlio, di non averlo “scaricato” a baby sitter o a parenti per farmi un week end di relax o per andare al cinema. Per me, e per mio marito, fare le cose senza mio figlio non ha senso. Perché la nostra felicità è lui e ci sentiamo completi solo inseme a lui. Per questo lo abbiamo tanto desiderato.

    Ci sono madri che dopo 2, 3, 4 o 5 mesi dal parto decidono di lasciare il proprio bambino al Nido. Io non sarei mai riuscita a farlo, sarei morta di dolore e di preoccupazione. Ci sono donne che fanno figli con la facilità con la quale si fanno i biscotti, e con la stessa facilità li mollano ogni week end ai suoceri per “prendere aria” e “riposarsi” un po’. Mi chiedo perché queste donne abbiano deciso di essere madri. Saranno quelle che oggi si definiscono “madri moderne”, che non rinunciano alla carriera, che non rinunciano a loro stesse, che mantengono una autonomia anche dopo la maternità. Io non sono così. Io sono come era mia nonna e mia madre. Per me andare al parrucchiere o dall’estetista lasciando mio figlio da qualche parte non ha davvero senso. E’ un pomeriggio sprecato. Passare anche solo 1 ora lontana da lui per me significa privarmi dei suoi sorrisi, di un suo piccolo gesto nuovo, della possibilità di guardarlo, proteggerlo. Perché io sono follemente innamorata di mio figlio e davvero felice solo quando sono insieme a lui.

    Pochi giorni fa leggevo della manager di Yahoo, Marissa Mayer, che, incinta di due gemelli, si vantava di essere assente dal lavoro solo per 15 giorni a “causa” della gravidanza. La prima cosa a cui ho pensato è “ma chi l’ha obbligata ad avere dei figli?”. Nel 2015 credo non sia difficile per una donna evitare una gravidanza che ti “distrae” dal lavoro. Questo è un caso estremo ma conosco moltissime donne che si vantano di lasciare i figli con chiunque pur di ritornare presto al lavoro o di andare a seguire la propria lezione di yoga. Sono donne che poi decidono di avere anche il secondo e terzo figlio magari, e ce la fanno anche. Per me sono donne che non hanno la stoffa per essere madri. E ora insultatemi e ditemi che sono all’antica, io però ero presente quando mio figlio ha fatto i primi passi, quando ha detto per la prima volta “mamma“, quando ha scoperto sapori e suoni nuovi. Mio figlio va a dormire solo se prima ha avuto cinque minuti di coccole con me. Mio figlio si sente sereno e tranquillo quando si gira e mi vede. Mio figlio sa che io sono sempre dietro di lui, sempre, e che non lo lascio mai da solo! Io per lui ci sono sempre, non mi è stato raccontato dalla maestra del Nido quando ha scoperto l’acqua o la sabbia. Lo ha fatto insieme ha me, e poi mi ha sorriso, è venuto da me e mi ha abbracciato forte. E questa per me è l’unica cosa che conta!

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    "I genitori iperprotettivi creano danni psicologici permanenti nei figli". La ricerca su 5000 volontari nati nel 1946

    "L'iperprotettività dei genitori verso i figli, soprattutto durante il periodo dell'infanzia e della crescita, può causare loro dei danni psicologici permanenti da adulti". A mettere in guardia le mamme e i papà dall'essere troppo apprensivi è una nuova ricerca, pubblicata sul Journal of Positive Psychology, una delle più vaste su questo tema. Gli studiosi hanno seguito più di 5000 persone fin dalla loro nascita, nel 1946: dall'analisi è emerso che i partecipanti cresciuti senza genitori troppo "opprimenti" erano proprio quelli che risultavano avere il punteggio più alto in sondaggi riguardanti la felicità e il loro benessere generale.

    Se è noto da tempo quanto l'infanzia abbia profondi effetti sulla crescita di un individuo, la ricerca è una delle prime a "calcolare" sul lungo periodo l'impatto di alcuni comportamenti da parte dei genitori. Al contrario di alcuni studi precedenti, secondo i quali i figli con legami molto stretti con madri e padri sono più predisposti a creare una relazione forte con il partner, dagli esperimenti condotti dai ricercatori della University College London è emerso che i più "infelici" erano proprio i volontari che, intervistati all'età di circa quarant'anni, ricordando l'infanzia descrivevano la mamma e il papà come iperprotettivi.

    "Un controllo costante, psicologico, sui bambini può limitare la loro indipendenza e può, infine, farli sentire meno capaci di regolare il proprio comportamento in base alle situazioni", spiegano gli studiosi. Invadere la loro privacy o prendere decisioni al posto loro può aumentare il bisogno da parte del piccolo di una o di entrambe le figure genitoriali. Ma ciò non significa lasciare fare ai figli ciò che più vogliono: nessuna ripercussione a livello psicologico c'è stata sui bambini ai quali i genitori ogni tanto vietavano di uscire fuori a giocare.

    "I genitori sono vitali per il benessere mentale delle future generazioni - spiega l'autore dello studio, il professor Mai Stafford della Medical Research Council’s Lifelong Health and Ageing unit dell'università inglese -. Da questo punto di vista bisognerebbe ridurre le pressioni economiche e di altro tipo sulle mamme e sui papà, in modo che possano dedicarsi a creare una relazione migliore con i loro figli, senza eccessi".

    così, giusto per ricordarlo. Odio le mammine ansiose iperprotettive
     
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    1) Quando torni a casa la sera:
    A - Faccio sesso
    B - Gioco, leggo, scrivo, guardo film, mi dedico ad attività che mi rendano un uomo migliore
    C - Non torno a casa la sera: aperitivo, localino, rimorchio assicurato
    D - Cosa vuol dire "casa?"

    2) Pensi che nella vita sia importante:
    A - Il sesso
    B - Costruire, superare i limiti, arrivare ad essere uomini completi e soddisfatti
    C - Divertirsi, il mio motto è "carpe diesis", come diceva Leopoldo il Grande
    D - Cosa vuol dire "vita?"

    3) La tua ragazza/tua moglie:
    A - Scopa da Dio
    B - E' affascinante, efficiente, sa completarmi
    C - Dovrebbe radersi i peli sotto le ascelle
    D - Cosa vuol dire "ragazza"?

    4) Per quanto riguarda tua carriera lavorativa:
    A - Mi impedisce di scopare dalle 9 alle 18
    B - Faccio un lavoro che mi piace, guadagno discretamente, ho del tempo per me
    C - "Carriera"? Ma non è una roba da vecchi?
    D - Cosa vuol dire "riguarda"?

    5) Nella vita non potresti mai rinunciare a:
    A - Il sesso
    B - Non mi freghi: ci sono momenti nella vita in cui è necessario rinunciare a tutto
    C - Le canne
    D - Cosa vuol dire "non"?


    Se hai dato la maggioranza di risposte A:
    Non porti il problema, probabilmente la tua ragazza è già incinta.

    Se hai dato la maggioranza di risposte B:
    Sei maturo e determinato, hai un ottimo feeling con la tua lei, senti che ti manca qualcosa. Lanciati. Se aspetti il momento giusto, il momento giusto non attiva mai. (ATTENZIONE: i creatori di questo test ti pregano di indirizzare altrove le tue future maledizioni notturne).

    Se hai dato la maggioranza di risposte C:
    Forse è il caso che tu rifletta bene, o che tu adotti direttamente un venticinquenne.

    Se hai dato la maggioranza di risposte D:
    Questo test era per adulti. E non usare il PC di nascosto.


    Il test è stato offerto da: tappini per le orecchie "Ora basta!". Perché anche tuo figlio ha bisogno del tuo riposo.
     
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Il test è stato offerto da: tappini per le orecchie "Ora basta!". Perché anche tuo figlio ha bisogno del tuo riposo.

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