Olimpiadi Rio 2016

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    Olimpiadi, pallanuoto: Settebello di bronzo. Montenegro battuto 12-10

    Quattro anni dopo l'argento di Londra, l'Italia resta sul podio e conquista l'8a medaglia olimpica della sua storia

    20 AGOSTO 2016 - RIO DE JANEIRO (BRA)
    Un bronzo come 20 anni fa, ad Atlanta. Il Settebello dunque resta, torna sul podio olimpico scendendo appena di un gradino, dall'argento di Londra a questo terzo posto di Rio, dopo un torneo non sempre brillantissimo ma gestito senza mai perdere la speranza di poter portare a termine la missione. La nazionale di Sandro Campagna dopo un quarto posto ai Mondiali e un Europeo deludente, raccoglie la gemma più preziosa e rinsalda una tradizione fatta ora di 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. E' la 27a medaglia azzurra anche se resta da determinare il colore di quella della pallavolo maschile. (Campagna rinnova, cambia, ma porta sempre a casa un risultato da una squadra che considerava un'outsider alla vigilia. Terzo legno olimpico di fila per il Montenegro, terzo bronzo azzurro. Che gioia.

    LA PARTITA — Valentino Gallo apre la serie di marcature a 1'25" dopo una superiorità non sfruttata; per due volte Tempesti su oppone Klikovac e Nicholas Presciutti da destra fa partite la conclusione del 2-0. L'avvio è azzurro anche se Janovic infila il 2-1 con l'uomo in più. Bodegas stringe i pugni con un pollice malandato lotta leoninamente, ma è Tempesti ad opporsi altre tre volte, davvero un giaguaro anche stavolta. Ivovic reclama più palloni, va a cercarseli pure indietro, ma la nostra difesa a "M" funziona, sincrona. Un primo tempo con pochi gol ma gradevole ed una certa supremazia azzurra. Ad inizio secondo tempo, Bodegas non sfrutta una superiorità e nell'azione successiva Janovic realizza la doppietta del 2-2. Valentino Gallo, torna mancino della differenza per il 3-2 in superiorità. Jokic e Aicardi si scontrano ai due metri, ma si lotta da ogni lato; Janovic si fa espellere, Misic si affanna a trovare spazi grazie alla nostra difesa per posizionata. Così è Aleksander Ivic a cercare e trovare la bomba del pari 3-2: ma il Montenegro è subito raggiunto da una prodezza di Pietro Figlioli (3-3). E' un Settebello pimpante e reattivo anche se incassa il 4-4 da Darko Brguljan a 32" dalla fine del secondo tempo (4-4). Ma è Christian Presciutti a 4" dalla sirena ad essere rapido nel segnare il quinto vantagggio azzurro. Ma in apertura di terzo parziale è ancora Mladan Janovic a riprendersi (5-5) e di nuovo in superiorità. Con Ivovic al pozzetto, Christian Presciutti sigla il 6-5, e il fratello Nicholas fa la sua personale doppietta dopo quella del fratello e l'Italia torna per poco sul +2, perché irrompe Klikovac che sigla il 6-7; Acardi si procura una preziosa superiorità su Paskovic, e Alessandro Nora la trasforma da posizione mancino. E' un match pallone su pallone, chi sbaglia la minima mossa paga: Misic segna il 7-8 con l'uomo in più, ma anche Valentino Gallo è impeccabile sempre da mancino per la tripletta del 9-7. Nel finale di terzo tempo, i montenegrini si affannano ma anche tre legni non li agevolano.
    Nel 4° tempo possiamo amministrare un dopio vantaggio. Darko Brguljan segna in superiorità, Christian Presciutti è astuto nel depositare dopo una ingenuità del neo entrato in porta Zdravko Radic. E Christian con Paskovic fuori segna ancora per l'11-8. Figlioli causa un rigore ma il compagno del Recco, Ivovic, tira sul palo e grazie a Tempesti: frangente fondamentale per tenere a -3 i montenegrini. Una traversa di Ivovic ci aiuta ancora ma non dopo contro l'attaccante rivale. Non in occasione della rete di Radovic a 1'57" dalla fine che si porta sul -1. Attimi concitatissimi. Ma Matteo Aicardi sfodera il 12-10 a 35" alla fine, centralmente da 6 metri. E' la rete che vale il bronzo. Bravi ragazzi, tuffatevi felici. Dopo l'argento del Setterosa è festa grande anche tra gli uomini. Viva la palombella azzurra!

    Montenegro-Italia 10-12 (1-2, 3-3, 3-4, 3-3)
    MARCATORI: 1'25" Gallo, 2'03" Nicholas Presciutti, 2'52" Janovic s.n.; 9'32" Janovic, 10'17" Gallo s.n., 14'27" Ivovic, Figlioli 14'40" Figlioli, 15'18" Darko Brguljan s.n., 15'56" Christian Presciutti s.n.; 17'35" Janovic s.n., 18'58" Christian Presciutti s.n., 19'45" Nicholas Presciutti, 20'19" Klikovac, 21'03" Nora s.n., 21'32" Misic s.n., 22'19" Gallo s.n.; 24'42" Darko Brguljan s.n., 25'08" Christian Presciutti, 26'02" Christian Presciutti, 28'30" Ivovic, 30'03" Radovic s.n., 31'25" Matteo Aicardi.
    MONTENEGRO: Scepanovic (Radic), Drasko Brguljan, Paskovic, Petrovic, Darko Brguljan, Radovic, Janovic, Cuckovic, Ivovic, Misic, Klikovac, Jokic. All. Gojkovic. I
    ITALIA: Tempesti, Di Fulvio, Gitto, Figlioli, Fondelli, Velotto, Nora, Gallo, Christian Presciutti, Bodegas, Aicardi, Nicholas Presciutti; n.e. Del Lungo. All. Campagna.
    ARBITRI: Margeta (Slo) e Naumov (Rus). NOTE: superiorità numeriche Italia 14 (6), Montenegro 15 (6). usc. 3 falli Gitto e Figlioli 4° tempo.
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    Olimpiadi, tuffi: dramma Daley, dal paradiso all'ultimo posto

    Il fuoriclasse britannico, dopo un venerdì indimenticabile con quattro 10 e un quadruplo e mezzo avanti da 103.60 da record mondiale, sbaglia tutto: 18° e fuori dalla finale della piattaforma 10 metri


    20 AGOSTO 2016 - RIO DE JANEIRO (BRA)
    Un disastro, un dramma sportivo terribile per Thomas Daley. Niente finale. Finendo ultimo. Inimmaginabile. La semifinale della piattaforma 10 metri era stata conquistata il venerdì dal campione britannico, bronzo a Londra 2012 e mai come quest'anno lanciatissimo verso l'oro. Attenzione, non solo conquistata: le eliminatorie erano state poesia pura, con un Daley mostruoso. Per il britannico un punteggio incredibile, spaziale, inarrivabile: un 571.85 che gli permetteva di mettere in chiaro che i super cinesi non avrebbero avuto vita facile. Qiu Bo arrivava a 564.75, Chen Aisen a 545.35. Il tutto condito da ben quattro 10 e un quadruplo e mezzo avanti da 103.60! I cinesi, che andavano alla grande a media di 90 punti a tuffo, sembravano in lotta solo per l'argento, con il campione uscente, lo statunitense David Boudia, lì pronto a entrare nella lotta per una medaglie. Poi...

    IL DISASTRO — Pronti, via: la semifinale di Daley è iniziata male, ed è proseguita via via peggio. Un disastro dopo l'altro, fino al 18° e ultimo posto. Eliminato. Tutti a ipotizzare un infortunio, un problema fisico. Invece no. Trattasi di crollo nervoso dopo il primo tuffo sbagliato. Tuffi sbagliati del tutto: prima rotazione da 78.40 punti, poi 54.00 punti nel triplo e mezzo avanti raggruppato con un avvitamento. La serie di 5 arrivati dai giudici per Daley erano inimmaginabili. Il terzo tuffo? Triplo indietro dalla verticale con valutazione di 47.25. Piccola rimonta nel quarto e quinto tuffo. Poi, nel sesto e decisivo, il triplo e mezzo indietro raggruppato finale, con la qualificazione alla finale ancora alla portata: il disastro completo. Era di 403.25 il punteggio finale. Ultimo. Sì, ultimo. Daley ultimo, con 168 punti in meno rispetto a venerdì. Non sappiamo se, come annunciato, quella di Rio è stata l'ultima del fuoriclasse. Forse, quando si sarà ripreso, vorrà riscattarsi. Non può finire così.

    MESSAGGIO D'AMORE — Subito è arrivato via twitter il messaggio d'amore del compagno di Daley, il regista e sceneggiatore americano Dustin Lance Black, premio Oscar nel 2008 per il film "Milk", storia del primo gay dichiarato ad essere eletto a una carica politica negli Stati Uniti. Daley aveva fatto coming out nel 2013, svelando in un video postato su YouTube di avere una relazione gay.
     
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    Olimpiadi, calcio, Nigeria di bronzo,

    Terza medaglia per gli africani, che battono 3-2 l'Honduras grazie a una doppietta del romanista Sadiq


    20 AGOSTO 2016 - MILANO
    La Nigeria salirà sul gradino più basso podio del calcio alle Olimpiadi. La squadra africana ha battuto 3-2 l'Honduras nella finale per il 3° posto, conquistando la terza medaglia olimpica della sua storia dopo l'oro di Atlanta 1996 e l'argento di Pechino 2008. Nigeria avanti al 34' col romanista Sadiq e capace nei primi 11 minuti della ripresa di piazzare il colpo del ko: prima il raddoppio di Aminu Umar, poi all'11' il 3-0 e la doppietta personale per il 19enne attaccante della Roma richiesto, tra gli altri, da Bologna e Crotone. L'Honduras, con le spalle al muro, ha reagito trovando il gol prima con Lozano al 26', poi con Pereira al 41'. La Nigeria negli ultimi minuti è riuscita a difendere il gol di vantaggio.


    Edited by C@te - 20/8/2016, 23:06
     
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    Volley, Olimpiade, finale: Brasile-Italia 3-0, azzurri d’argento

    I padroni di casa trionfano al Maracanazinho davanti al proprio pubblico e conquistando il terzo oro olimpico dopo 1992 e 2004. Italiani troppo contratti, male in ricezione e tanti errori, restano comunque in lotta fino all’ultimo

    21 AGOSTO 2016 - RIO DE JANEIRO
    BRASILE-ITALIA 3-0 (25-22, 28-26, 26-24)
    Il “miracolo” che l’Italia sia aspettava, da Renzi in giù non si verifica e per la terza volta in 20 anni l’Italia del volley perde una finale olimpica nelle schiacciate. O più correttamente la vince il Brasile con pieno merito riprendendo una striscia di successi che la vede regina dal 2002. Alla quarta finale olimpica consecutiva (dal 2004) gli uomini di Bernardinho l’allenatore al mondo forse più vincente di sempre conquistano il terzo oro olimpico per la Federazione, dopo quelli del 1992 (sull’Olanda) del 2004 (in finale con l’Italia) e adesso ancora con gli azzurri. Per l’Italia la “consolazione” di restare nell’olimpo mondiale con la 6a medaglia olimpica (3 argenti e 3 bronzi, dall’84 a oggi). Ma quell’oro continua ad essere irraggiungibile. Formazioni titolari nonostante Bernardinho temesse per le condizioni dei suoi infortunati. L’Italia comincia bene: 4-1 e ancora 6-4, ma sul 12-9 l’Italia si blocca. Il Brasile infila diverse giocate spettacolari come un muro su Zaytsev, un ace su Juantorena, e infila un parziale di 7-0, che ribalta il set, 12-16. Gli azzurri subiscono psicologicamente il sorpasso e Wallace e Lipe si esaltano assieme alla Torcida con alcune difese mirabolanti. L’Italia risale fino al 21-23, ma poi Lucarelli infila un ace che chiude il discorso. Primo set va al Brasile. Nel secondo l’Italia parte bene come nel primo, fa subito il break, resiste alla pressione brasiliana fino al 9-7, ma poi si blocca un’altra volta. Una serie di battute di Lipe (che aveva iniziato l’Olimpiade in panchina) fa il break importante: 14-11. Entra Antonov per Lanza. Due battute di Zaytsev ricuciono il gap. Ma il Brasile - con uno straordinario Bruno - non arretra di un centimetro. Battaglia di nervi, l’Italia resta attaccata alla partita con le unghie. Ma sul 22-22 prima una battuta di Bruno e poi un attacco out di Juantorena sembrano spianare la strada al Brasile. Quando una difesa di Sottile e una palla spinta di Giannelli in campo brasiliano portano al pareggio a 24. Gli italiani hanno un set ball, annulla Wallace. Altra occasione, sbaglia la battuta Giannelli. Nuovo set ball Brasile per un muro su Zaytsev. Chiude un ace di De Souza su Lanza. Italia con le spalle al muro. Nel terzo si parte punto a punto. L’Italia riesce a fare un break di due punti, ma su una contestazione perde quella frazione di lucidità e subisce due punti consecutivi (17-17). Il Brasile è ancora con il fiato sul collo agli azzurri. Mentre il Maracanazinho intona i suoi canti. Anche Giannelli sbaglia un’alzata. Blengini chiama timeout, ma l’oro dall’Italia sembra sempre più lontano. Al secondo match ball chiude Lipe con un muro.
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    Olimpiadi di livello abbastanza basso. Forse perché, in teoria, si è fatta una lotta la doping molto più spietata?
     
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    se ieri avessimo imprestato Donnarumma all'Italvolley almeno un set lo portavamo a casa visti i muri imbarazzanti :hihi:
     
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    Doping, hacker attaccano il sito Wada e denunciano: "Coperti atleti Usa a Rio"
    Nell'area "confidential", violata da hacker probabilmente russi, si accusano le sorelle Williams, la Biles e altri campioni, di essere ricorsi a certificati per giustificare valori anomali all'antidoping alla vigilia e durante l'Olimpiade di Rio

    Un'accusa pesantissima, sottile, che lascia aperte le più disparate considerazioni e tanti dubbi sulla vicenda: alcuni hacker informatici, probabilmente russi, hanno ancora una volta violato i server di siti americani. Ma stavolta, invece di Hillary Clinton, hanno danneggiato l'Agenzia Antidoping mondiale, la Wada. E poco dopo hanno sparato una bomba: diversi campioni americani hanno giustificato con certificati medici valori anomali di esami antidoping alla vigilia e durante l'Olimpiade di Rio. In sostanza avrebbero "usato regolarmente sostanze illecite giustificate da certificati di approvazione per uso terapeutico".
    williams e biles — Nomi pesanti, quelli fatti dagli hacker. Si va dalle sorelle Serena e Venus Williams, alla fuoriclasse mondiale della ginnastica Simone Biles (quattro medaglie d'oro nella ginnastica), alla star del basket Elena Delle Donne . Gli hacker hanno poi postato documenti "prelevati" nell'area "Confidential" della Wada, dove si parla di assunzione di sostanze proibite "spiegate" dagli atleti stessi con certificati medici. Nel caso della Biles si parla dell'assunzione di anfetamine "sotto ricetta".
    i certificati — La questione dei certificati medici prodotti dagli sportivi per "spiegare"alcuni valori all'antidoping è controversa. A volte i certificati sono stati accettati, altre volte no e la cosa ha portato a condanne e sospensioni dall'attività agonistica. La verità è che spesso un certificato medico che spiega la necessità dell'uso di determinate sostanze è stato usato per nascondere l'uso di sostanze dopanti. Il caso del Meldonium della Sharapova è esemplare. E adesso? Va verificato tutto. Di sicuro la Wada è chiamata a dare una risposta.
    conferme — Nel frattempo la rivelazione è stata sostanzialmente confermata. Il cuore dello scandalo sembra essere la federazione internazionale di ginnastica e in particolare il settore delle esenzioni terapeutiche. Il problema è la concessione per periodo lunghi delle esenzioni terapeutiche, e per sostanze dal valore terapeutico da dimostrare. Le sorelle Williams non sarebbero positive, ma farebbero parte della lista di esenzioni, che possono essere concesse dalle singole Agenzie Antidoping con l'avallo delle federazioni internazionali.
    agabio choc — Riccardo Agabio, presidente della federginnastica italiana, dice di essere stato sorpreso dalle rivelazioni di questa mattina. "Non ne sapevamo niente. Speriamo che tutto sia stato fatto come si deve, abbiamo la massima fiducia nella Wada". L'eventuale promozione alla medaglia di bronzo di Vanessa Ferrari? "Sarebbe bruttissimo per tutto il movimento se si accertasse il doping della Biles, speriamo davvero di no. Come se nell'atletica si scoprisse dopato Bolt, sarebbe un trauma enorme per tutto il nostro sport".
    i russi — E considerando che di fatto stiamo parlando di casi noti e non sanzionati, non va dimenticata la "guerra" scatenata dal governo russo e da Putin dopo l'esclusione della Russia dai Giochi nell'atletica e dalla Paralimpiade 2016 e 2020. Una ritorsione era attesa. Eccola.
     
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