Formula1 2021

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    F1 GP Azerbaigian, Leclerc e la Ferrari volano in pole! Battuti Hamilton e Verstappen

    Il monegasco fa un gran giro e con la scia delle Mercedes centra la seconda pole di fila dopo Montecarlo. Gasly quarto, Sainz quinto (con incidente nel finale)
    Giusto Ferronato

    5 giugno - BAKU (AZERBAIGIAN)
    Un grande giro e una scia delle Mercedes sfruttata in pieno rettilineo: questo il mix perfetto con cui Charles Leclerc si è preso la pole position del GP dell’Azerbaigian, bissando quella di Montecarlo di due settimane fa. Ma stavolta non ha sbattuto nel finale e quindi domani il monegasco scatterà davanti a Lewis Hamilton e Max Verstappen godendosi in pieno l’impresa, senza timori legati all’affidabilità della sua SF21.

    RISCATTO LECLERC— Dunque Leclerc si è subito riscattato dopo l’incidente di Montecarlo e domani avrà una bella occasione di regalare punti importanti al Cavallino. Dovrà guardarsi da un Hamilton che non si arrende mai, malgrado una Mercedes non perfetta, e dallo stesso Verstappen, che, come a Montecarlo, non ha potuto effettuare un ultimo tentativo veloce con la sua Red Bull. Sesto Norris, settimo Perez, poi Tsunoda, Alonso e Bottas.

    Q2 SUL FILO, POI RICCIARDO SBATTE— In Q2 duello fantastico sul filo dei millesimi. Le Red Bull di Verstappen e Perez si sono messe al comando davanti a Hamilton e hanno finito racchiuse in soli 9 millesimi. Vicinissimi anche Tsunoda e Leclerc. La sessione si è però conclusa con un minuto e 30 in anticipo per un incidente di Daniel Ricciardo in curva 3: bandiera rossa per rimuovere la McLaren e sessione terminata per l’impossibilità di lanciarsi prima della bandiera a scacchi. Eliminati così Vettel, Ocon, Ricciardo, Raikkonen e Russell.

    Q1, CURVA 15 FATALE A STROLL E GIOVINAZZI— La Q1 è stata bloccata dopo pochi minuti per un incidente di Lance Stroll che ha pagato anche lui pesante dazio alla curva 15, in questo weekend davvero “maledetta”: il canadese è andato lungo nella frenata a sinistra e ha colpito le barriere distruggendo la sospensione anteriore destra, per lui qualifiche finite e amarissima eliminazione. Alla ripresa stesso identico problema per Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo. Il pugliese è andato lungo in frenata e prima che potesse porvi rimedio, la sua Alfa era già indirizzata contro le barriere: pure per lui anteriore destro distrutto e macchina sul carro attrezzi.

    LANDO INVESTIGATO— Doppia bandiera rossa e investigazione per Lando Norris sulla seconda: dopo le qualifiche sapremo se l’inglese ha commesso un’infrazione colpevole. La doppia interruzione ha sicuramente infastidito i piloti, cui è stato spezzato il ritmo. Alla fine il miglior tempo della frazione lo ha stabilito Hamilton davanti alle Red Bull di Verstappen e Perez. Eliminati Latifi (Williams), Schumacher (Haas), Mazepin (Haas), Stroll e Giovinazzi.

    I TEMPI DELLE QUALIFICHE— I tempi delle qualifiche a Baku:
    1. Leclerc (Ferrari) 1’41”218
    2. Hamilton (Mercedes) 1’41”450
    3. Verstappen (Red Bull) 1’41”563
    4. Gasly (AlphaTauri) 1’41”565
    5. Sainz (Ferrari) 1’41”576
    6. Norris (McLaren) 1’41”747
    7. Perez (Red Bull) 1’41”917
    8. Tsunoda (AlphaTauri) 1’42”211
    9. Alonso (Alpine) 1’42”327
    10. Bottas (Mercedes) 1’42”659
    11. Vettel (Aston Martin) 1’42”224
    12. Ocon (Alpine) 1’42”273
    13. Ricciardo (McLaren) 1’42”558
    14. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’42”587
    15. Russell (Williams) 1’42”758
    16. Latifi (Williams) 1’43”128
    17. Schumacher (Haas) 1’43”158
    18. Mazepin (Haas) 1’44”238
    19. Stroll (Aston Martin)
    20. Giovinazzi (Alfa Romeo)

    I TEMPI DELLE LIBERE 3— 1. Pierre Gasly (AlphaTauri) 1'42"251
    2. Sergio Perez (Red Bull) 1'42"595
    3. Lewis Hamilton (Mercedes) 1'42"697
    4. Charles Leclerc (Ferrari) 1'42"778
    5. Carlos Sainz (Ferrari) 1'43"006
    6. Lando Norris (McLaren) 1'43"011
    7. Fernando Alonso (Alpine) 1'43"080
    8. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) 1'43"244
    9. Esteban Ocon (Alpine) 1'43"294
    10. Daniel Ricciardo (McLaren) 1'43"557
    11. Vettel (Aston Martin) 1'43"585
    12. Lance Stroll (Aston Martin) 1'43"682
    13. Valtteri Bottas (Mercedes) 1'43"745
    14. Raikkonen (Alfa Romeo) 1'43"826
    15. Max Verstappen (Red Bull) 1'43"984
    16. Nicholas Latifi (Williams) 1'44"054
    17. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1'44"113
    18. George Russell (Williams) 1'44"434
    19. Schumacher (Haas) 1'45"282
    20. Nikita Mazepin (Haas) 1'45"711
    I TEMPI DELLE LIBERE 2— Questi i tempi di FP2 a Baku
    1. Perez (Red Bull) 1’42”115
    2. Verstappen (Red Bull) 1’42”216
    3. Sainz (Ferrari) 1’42”243
    4. Leclerc (Ferrari) 1’42”346
    5. Gasly (AlphaTauri) 1’42”534
    6. Alonso (Alpine) 1’42”693
    7. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’42”941
    8. Norris (McLaren) 1’43”018
    9. Ocon (Alpine) 1’43”020
    10. Tsunoda (AlphaTauri) 1’43”130
    11. Hamilton (Mercedes) 1’43”156
    12. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’43”220
    13. Ricciardo (McLaren) 1’43”298
    14. Stroll (Aston Martin) 1’43”812
    15. Vettel (Aston Martin) 1’43”881
    16. Bottas (Mercedes) 1’44”184
    17. Russell (Williams) 1’44”557
    18. Mazepin (Haas) 1’45”563
    19. Schumacher (Haas) 1’46”095
    20. Latifi (Williams) 1’46”983

    I TEMPI DELLE LIBERE 1— I tempi delle FP1 a Baku:
    1. Verstappen (Red Bull) 1’43”184
    2. Leclerc (Ferrari) 1’43”227
    3. Sainz (Ferrari) 1’43”521
    4. Perez (Red Bull) 1’43”630
    5. Ricciardo (McLaren) 1’43”732
    6. Gasly (AlphaTauri) 1’43”757
    7. Hamilton (Mercedes) 1’43”893
    8. Norris (McLaren) 1’43”996
    9. Alonso (Alpine) 1’44”777
    10. Bottas (Mercedes) 1’44”891
    11. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’44”943
    12. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’45”092
    13. Stroll (Aston Martin) 1’45”234
    14. Tsunoda (AlphaTauri) 1’45”384
    15. Vettel (Aston Martin) 1’45”415
    16. Ocon (Alpine) 1’45”446
    17. Russell (Williams) 1’45”452
    18. Latifi (Williams) 1’45”774
    19. Schumacher (Haas) 1’46”899
    20. Mazepin (Haas) 1’46”945
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    Da quanto visto tra libere e qualifiche mi sa se ne vedranno di safety car in pista
     
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    Azerbaigian, vince la Red Bull, ma con Perez. Verstappen e Hamilton k.o! Ferrari, Leclerc 4°

    A Baku clamoroso epilogo di un GP pieno di colpi di scena, con partenza da fermo a 2 giri dalla fine per il ritiro di Max. Lewis sbaglia in frenata e chiude 15°. Trionfa il messicano su Vettel e Gasly
    Giusto Ferronato

    6 giugno - BAKU (AZERBAIGIAN)
    Cinque giri alla fine del GP dell’Azerbaigian, Max Verstappen ha in pugno la corsa e imbocca il rettilineo d’arrivo, è quasi fatta, ma… La sua Red Bull improvvisamente si intraversa, la gomma posteriore sinistra si è appena afflosciata, non c’è più possibilità di controllo. E’ questo l’incredibile colpo di scena che ha stravolto l’esito della sesta prova del Mondiale. Contro ogni pronostico è stato Sergio Perez a salire sul gradino più alto del podio di un GP che è rimasto in bilico fino alla bandiera a scacchi. Per rimuovere la vettura di Verstappen, infatti, la direzione gara ha neutralizzato la corsa e deciso per una partenza da fermo che ha rimesso tutto in discussione, con soli 2 giri di gara da completare. Lewis Hamilton, che era secondo, non ha rinunciato alla clamorosa opportunità di prendersi la vittoria. Ma allo start, messo il muso davanti a Perez, ha sbagliato incredibilmente la frenata ed è finito nella via di fuga di curva: per lui solo 15° posto e primo posto in classifica per Verstappen salvo. Con la Red Bull tutta a festeggiare Checo Perez, al secondo successo della carriera, il primo con la sua nuova squadra.

    BRAVO VETTEL—
    Sul podio un ottimo Sebastian Vettel, autore di una gara finalmente solida con l’Aston Martin e il solito positivo Pierre Gasly con l’AlphaTauri, bravo a respingere l’assalto finale di Charles Leclerc con la Ferrari. Il monegasco, che partiva dalla pole, è riuscito a difendersi per pochi giri prima di essere scavalcato dalle Red Bull e dalla Mercedes, che torna a casa scornata, anche considerando il 12° posto di Bottas. Se non altro per il campionato costruttori è stato importante per la Ferrari aver preceduto la McLaren di Lando Norris, quinto davanti a Fernando Alonso e a Yuki Tsunoda . Per Carlos Sainz ottavo posto davanti a Daniel Ricciardo e a Kimi Raikkonen che porta un punto all’Alfa Romeo. Undicesimo Antonio Giovinazzi.

    IL PRIMO VIA— Allo start Leclerc ha mantenuto la vetta davanti a Hamilton e Leclerc, ma sul traguardo del terzo giro l’inglese ha infilato la Ferrari in rettilineo portandosi al comando. Dietro un contatto tra Stroll e Mazepin ha costretto il russo al pit stop anticipato e sempre al secondo giro è tornato ai box per ritirarsi Esteban Ocon con l’Alpine, tradito dal cedimento del motore. Leclerc ha cercato di non perdere contatto con Hamilton, ma purtroppo per lui la Red Bull è tornata prepotente da dietro: al 7° e all’8° giro Verstappen e Perez hanno passato la Ferrari del monegasco sul rettilineo d’arrivo. La Ferrari ha così deciso di rientrare e al 9° e 10° giro hanno cambiato le gomme prima Leclerc poi Sainz, che nel giro di uscita è finito in una via di fuga, forse tradito dalle gomme fredde. Per sua fortuna è ripartito ma perdendo molte posizioni.

    IL PRIMO PIT— Il giro dei pit stop per il gruppo di testa (tutti per montare gomma dura) è arrivato presto: lo ha inaugurato la Mercedes, fermando Hamilton e Bottas all’11° giro, ma l’inglese ha avuto una piccola esitazione per evitare l’unsafe release e il ritardo gli è costato parecchio. Al 12° e al 13° giro, infatti, Verstappen e Perez hanno sostato e sono usciti dai box davanti alla Mercedes del campione del mondo, un momento potenzialmente decisivo del GP. In questa fase è rimasto al comando della gara Sebastian Vettel, che è andato con gomma soft fino al 17° giro, quando ha cambiato le gomme ed è rientrato 7° dietro a Verstappen, Perez, Hamilton Stroll, Gasly e Leclerc, che alla sosta ha perso la posizione da Gasly.

    I COLPI DI SCENA — Gara decisa? A Baku non si può mai pensarlo, e difatti ecco il primo colpo di scena: al 31° giro, in pieno rettilineo d’arrivo, Stroll ha perso il controllo della sua Aston Martin, verosimilmente per il cedimento della posteriore sinistra, ed è andato a sbattere contro il muretto a sinistra. Per fortuna nessuna conseguenza per il canadese, ma gara neutralizzata con Safety Car. Pit stop per Alonso, Giovinazzi, Russell e Schumacher (cui è però stata avvitata male l’anteriore destra, costringendolo a fermarsi per essere riportato a spinta in piazzola). Ripartenza al 36° giro ed emozioni alla prima curva, con le Red Bull abili a non farsi sorprendere da Hamilton e Vettel invece prontissimo a infilare la Ferrari di Leclerc per il 5° posto. Il tedesco, però, non si è fermato e ha infilato poche curve dopo anche l’AlphaTauri di Gasly. Poi a 5 giri dalla fine il secondo colpo di scena, quello decisamente più clamoroso, col ritiro di Verstappen e la seconda ripartenza da fermo. Sei gare e decisamente non ci si annoia.

    F1 GP AZERBAIGIAN, CLASSIFICA DI GARA— Ecco la classifica di gara ed i distacchi del GP dell’Azerbaigian:
    1. Sergio Perez (Red Bull)
    2. Sebastian Vettel (Aston Martin) +1”385
    3. Pierre Gasly (AlphaTauri) +2”762
    4. Charles Leclerc (Ferrari) +3”828
    5. Lando Norris (McLaren) +4”754
    6. Fernando Alonso (Alpine) +6”382
    7. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) +6”624
    8. Carlos Sainz (Ferrari) +7”709
    9. Daniel Ricciardo (McLaren) +8”874
    10. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) +9”576
    11. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) +10”254
    12. Valtteri Bottas (Mercedes) +11”264
    13. Mick Schumacher (Haas) +14”241
    14. Nikita Mazepin (Haas) +14”315
    15. Lewis Hamilton (Mercedes) +17”668
    16. Nicholas Latifi (Williams) +42”379.

    CLASSIFICA DI CAMPIONATO F1— Qui, invece, la classifica di campionato piloti dopo la gara di Baku:
    1. Max Verstappen (Red Bull) 105 punti
    2. Lewis Hamilton (Mercedes) 101
    3. Sergio Perez (Red Bull) 69
    4. Lando Norris (McLaren) 66
    5. Charles Leclerc (Ferrari) 52
    6. Valtteri Bottas (Mercedes) 47
    7. Carlos Sainz (Ferrari) 42
    8. Pierre Gasly (AlphaTauri) 31
    9. Sebastian Vettel (Aston Martin) 28
    10. Daniel Ricciardo (McLaren) 26
    11. Fernando Alonso (Alpine) 13
    12. Esteban Ocon (Alpine) 12
    13. Lance Stroll (Aston Martin) 9
    14. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 8
    15. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 1 16. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) 1
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    F1 GP Francia, super pole di Verstappen. Hamilton è lì: 2°. Ferrari, ottimo Sainz: 5°

    Nelle qualifiche di Le Castellet si scatena l’olandese della Red Bull che non lascia scampo alle Mercedes. Poi Perez. La miglior rossa è quella dello spagnolo, Leclerc scatta 7°
    Giusto Ferronato

    19 giugno - LE CASTELLET (FRANCIA)
    Max Verstappen di un altro pianeta. L’olandese della Red Bull si è preso la pole del GP di Francia con la sua Red Bull che su gomma soft ha mostrato di avere un grande passo. Battute le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Poi c’è Sergio Perez, a conferma della qualità delle due monoposto che si stanno giocando il Mondiale.

    BRAVO SAINZ—
    Ottimo quinto posto per Carlos Sainz con la Ferrari. Lo spagnolo ha messo in fila Gasly (AlphaTauri), Leclerc (Ferrari), Norris (McLaren), Alonso (Alpine) e Ricciardo (McLaren). Una sessione importante per Carlos che ha mostrato un ottimo rendimento dalle terze libere fino all’ultimo giro della Q3: essere il primo degli altri non è banale. Finora la Ferrari ha prevalso nel duello con AlphaTauri, McLaren e Alpine, ma bisogna completare l’opera in gara.

    SBATTE TSUNODA— In Q1 bandiera rossa dopo pochi minuti per un testacoda di Tsunoda, che ha perso la sua AlphaTauri dopo essere passato sul cordolo di curva 1: la sua monoposto si è girata ed è andata a picchiare (non molto forte) dal lato del retrotreno contro le barriere in uscita di curva 2. Il giapponese ha provato a reinserire la marcia per ripartire, ma non c’è stato verso e la sua sessione è finita così.

    MICK, QUALIFICAZIONE AMARA— Rimossa la sua monoposto, la sessione è ripartita con un super Verstappen che ha rifilato due decimi abbondanti a Hamilton e mezzo secondo a Perez. L’eliminato eccellente è stato Lance Stroll, anche penalizzato dall’incidente di Mick Schumacher nel finale che ha congelato la sessione. Il tedesco è andato in testacoda e ha sbattuto contro le barriere causando la bandiera rossa. Il figlio del sette volte iridato si è qualificato alla Q2 col 14° tempo, una prima volta che vale per le statistiche ma è assai poco memorabile, perché ovviamente non ha potuto prendervi parte. In Q2 miglior tempo delle Mercedes davanti alle Red Bull e a Sainz. Eliminati Ocon, Vettel, Giovinazzi, Russell e ovviamente Schumacher.

    COSÌ AL VIA DEL GP DI FRANCIA (ORE 15)— I tempi delle qualifiche del GP di Francia:
    1. Verstappen (Red Bull) 1’29”990
    2. Hamilton (Mercedes) 1’30”248
    3. Bottas (Mercedes) 1’30”376
    4. Perez (Red Bull) 1’30”445
    5. Sainz (Ferrari) 1’30”840
    6. Gasly (AlphaTauri) 1’30”868
    7. Leclerc (Ferrari) 1’30”987
    8. Norris (McLaren) 1’31”252
    9. Alonso (Alpine) 1’31”340
    10. Ricciardo (McLarern) 1’31”382
    11. Ocon (Alpine) 1’31”736
    12. Vettel (Aston Martin) 1’31”767
    13. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’31”813
    14. Russell (Williams) 1’32”065
    15. Schumacher (Haas) 1’32”942
    16. Latifi (Williams) 1’33”062
    17. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’33”354
    18. Mazepin (Haas) 1’33”554
    19. Stroll (Aston Martin) 2’12”584
    20. Tsunoda (AlphaTauri) s.t.
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    Sorpasso al penultimo giro! Verstappen trionfa in Francia e allunga su Hamilton

    Bellissima sfida tra l’olandese della Red Bull e l’inglese della Mercedes che si arrende solo alla fine. Terzo Perez, quarto Bottas. Ferrari deludente: Sainz 11°, Leclerc 16°
    Giusto Ferronato

    20 giugno - LE CASTELLET (FRANCIA)
    Vince Max Verstappen, e siamo 3-3! Da Le Castellet un altro splendido verdetto per questo Mondiale 2021, sempre più incandescente grazie alla super sfida tra l’olandese della Red Bull e Lewis Hamilton, che oggi ha lottato al solito come un leone, ma non ha potuto nulla contro Max. Il sorpasso decisivo nel GP di Francia a due giri dalla fine, con Hamilton che ha portato le gomme dure fino al termine della loro vita, mentre la Red Bull, con una strategia a due soste, ha gestito splendidamente il GP. Forse rischiando qualcosa. Ma con un Verstappen al volante i calcoli sono più facili e Max li ha rispettati magnificamente, gestendo la gomma più fresca, rimontando giro dopo giro e piazzando il graffio finale contro un rivale che ha comunque ceduto con onore. Il Mondiale ringrazia, anche perché oggi si è visto che tra Red Bull e Mercedes non c’è una vettura realmente dominante, la prospettiva che la sfida duri fino alla fine è elettrizzante. Peccato che non sia della partita la Ferrari, oggi senza ritmo e fuori dalla zona punti con Sainz 11° e Leclerc 16°. Sul podio Sergio Perez con la seconda Red Bull davanti a Valtteri Bottas e alle due McLaren di Norris e Ricciardo. Le Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen al 15° e 17° posto.

    EMOZIONI ALLO START—
    Molto emozionante lo start, con Verstappen in fallo in curva 1: l’olandese (questo l’unico neo della sua gara) è andato lungo e Hamilton ne ha ovviamente approfittato per portarsi al comando. Bottas e Perez hanno mantenuto la posizione e dietro di loro ugualmente Sainz seguito da Gasly, mentre Leclerc, inizialmente passato da Alonso, si è subito ripreso infilando lo spagnolo per il 7° posto. Molto bravo Ricciardo in staccata su Norris a prendersi la nona posizione.

    Hamilton, Verstappen e Bottas hanno allungato il ritmo aprendo un solco con il resto del gruppo, seguiti solo da Perez che al 12° passaggio aveva circa 8 secondi dalla testa. Più staccato il gruppo guidato dalla Ferrari di Sainz, a 20” dopo 12 giri. Poca bagarre in verità in questa fase: la monotonia è stata spezzata al 12° giro quando Alonso, in difficoltà con le gomme, è stato infilato dalle due McLaren e dall’Aston Martin di Vettel. Poi al 14° giro il primo pit stop della gara, purtroppo Ferrari: Leclerc, in crisi col degrado della media, dopo essere stato passato da Ricciardo, è stato inevitabilmente richiamato ai box per montare la dura.

    UNDERCUT VERSTAPPEN— Ma la mossa non si è rivelata cattiva, perché non appena hanno sostato Sainz e Gasly, il monegasco si è ritrovato davanti. Undercut riuscito e premonitore anche per quello che sarebbe successo di lì a poco anche nel gruppo di testa. Bottas è stato il primo a sostare, seguito il giro dopo da Verstappen. Mossa azzeccata dalla Red Bull che in un colpo solo ha mantenuto la posizione sul finlandese e l’ha poi guadagnata su Hamilton. Un undercut mancato da Bottas su Verstappen decisivo a suo modo: Lewis si è infatti fermato il giro successivo e si è ritrovato di un soffio dietro a Max in curva 1. Controsorpasso! E Hamilton furibondo a caccia del rivale. Al centro, intanto, problemi per Leclerc, che è stato risucchiato da Norris, Ricciardo e Sainz. Gara difficile per la Ferrari, che nella fase clou della gara non ha proprio avuto passo.
    IL GRAN FINALE— Davanti, invece, grande gioco di gestione gomme. Hamilton ha cercato di mettere pressione a Verstappen che però ha gestito la prima posizione senza dare all’inglese finestre per un attacco. Poi, a 20 giri dalla fine, Max, dopo aver guadagnato 2 secondi su Lewis, con un po’ di degrado sulle gomme anteriori, ha anticipato la sosta per montare le medie. Un’altra mossa azzeccata dalla Red Bull. Verstappen, con gomme fresche, ha rimontato giro dopo giro, ma soprattutto è stato bravo a non esagerare con l’usura. Perché Hamilton, a quel punto senza più alternative, si è giocato il tutto per tutto restando fuori con le sue dure. Riuscendo a farsi passare da Verstappen solo al penultimo giro. Tutto calcolato dalla Red Bull? Contro uno come Hamilton non si può dire. Una cosa si può dire, vince la F1: il campionato è più aperto che mai.
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    Incredibilmente la Red Bull ha azzeccato la strategia per una volta
     
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    GP Stiria, pole di Verstappen: battuti Bottas e Hamilton. Male le Ferrari: Leclerc 7°, Sainz 12°

    Nelle qualifiche di Zeltweg l’olandese della Red Bull imprendibile precede le due Mercedes. Il Cavallino attardato: il monegasco in quarta fila, Sainz 12° eliminato in Q2
    Giusto Ferronato

    26 giugno - ZELTWEG (AUSTRIA)
    Max Verstappen continua col vento in poppa. L’olandese e la Red Bull vogliono capitalizzare il grande momento di forma e oggi sulla pista di casa di Zeltweg hanno conquistato la pole position. Curiosamente è anche la prima in assoluta per la Red Bull, che qui non ci era ancora riuscita. Averlo fatto in questa stagione non è comunque casuale perché indica l’importanza del momento: la RB16B è attualmente superiore alla Mercedes, in pista e in classifica. Domani Verstappen, alla sesta pole della carriera, ha l’occasione di imprimere un’altra piccola spallata al campionato.

    LEWIS NON MOLLA—
    Certo Lewis Hamilton e la Mercedes non molleranno. Lewis scatterà al fianco del rivale, e darà battaglia come a Le Castellet. Ma le qualifiche di oggi, già dopo il primo giro veloce del Q3, avevano fatto capire che l’1’03”841 di Max fosse difficilmente raggiungibile. E difatti le W12 non sono riuscite a stare sotto l’1’04”. Valtteri Bottas ha chiuso 2° ma per il testacoda in pit lane di ieri sarà penalizzato di 3 posizioni e partirà quinto dietro al compagno di squadra, a Lando Norris con la McLaren e a Sergio Perez con l’altra Red Bull. Ottimo Pierre Gasly con l’AlphaTauri, che ha battuto la Ferrari di Charles Leclerc, settimo davanti a Yuki Tsunoda (penalizzato di 3 posizioni per aver ostacolato Bottas), Fernando Alonso con l’Alpine e Lance Stroll con l’Aston Martin. Carlos Sainz con l’altra rossa è stato invece eliminato in Q2 e scatterà 12° dietro alla Williams del solito George Russell.

    COSÌ LA Q1 E LA Q2— In Q1 miglior tempo di Verstappen davanti a Bottas e a Norris. Eliminato a sorpresa Ocon con l’Alpine, mentre Nichoas Latifi ha sfiorato la qualificazione alla Q2 col 16° tempo, a soli 6 decimi dal miglior tempo di Verstappen, a testimonianza di una sessione tiratissima. Bravo Giovinazzi a entrare in Q2, mentre non ce l’ha fatta Raikkonen, pure autore di un errore con traiettoria larga nella ghiaia nel secondo tentativo veloce. In Q2 scatenato Sergio Perez, miglior tempo davanti a Norris e Gasly. Poi Verstappen, Bottas e Hamilton. Qualificato anche Alonso con Tsunoda e la Ferrari di Leclerc. Non ce l’ha invece fatta Sainz, eliminato con Russell, Ricciardo, Vettel e Giovinazzi.

    I TEMPI DELLE QUALIFICHE— Questi i tempi delle qualifiche del GP di Stiria:
    1. Verstappen (Red Bull) 1’03”841
    2. Bottas (Mercedes) 1’04”035*
    3. Hamilton (Mercedes) 1’04”067
    4. Norris (McLaren) 1’04”120
    5. Perez (Red Bull) 1’04”168
    6. Gasly (AlphaTauri) 1’04”236
    7. Leclerc (Ferrari) 1’04”472
    8. Tsunoda (AlphaTauri) 1’04”514**
    9. Alonso (Alpine) 1’04”574
    10. Stroll (Aston Martin) 1’04”708
    11. Russell (Williams) 1’04”671
    12. Sainz (Ferrari) 1’04”800
    13. Ricciardo (McLaren) 1’04”808
    14. Vettel (Aston Martin) 1’04”875
    15. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’04”913
    16. Latifi (Williams) 1’05”175
    17. Ocon (Alpine) 1’05”217
    18. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’05”429
    19. Schumacher (Haas) 1’06”041
    20. Mazepin (Haas) 1’06”192

    *Bottas penalizzato di tre posizioni
    ** Tsunoda penalizzato di tre posizioni
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    GP Stiria, Verstappen trionfa e allunga su Hamilton. Ferrari: Sainz 6° e Leclerc 7°

    L’olandese della Red Bull vince l’ottava gara del Mondiale davanti alle Mercedes di Lewis e Bottas. Quarto Perez. Le rosse non sfigurano
    Giusto Ferronato
    @giustoferronato

    27 giugno - ZELTWEG (AUSTRIA)
    Un altro diretto in faccia alla Mercedes, che non intende mollare la corona, ma adesso un po’ barcolla. Sull’A1 Ring di Zeltweg Max Verstappen e la Red Bull picchiano ancora duro e dopo il trionfo di Le Castellet ecco il successo nel GP della Stiria. Altri 6 punti guadagnati a Lewis Hamilton e ora dopo 8 gare il distacco aumenta a 18. E domenica prossima si replica su questa stessa pista, con la concreta prospettiva di un bis. Sul podio la seconda Mercedes di Valtteri Bottas, mentre Sergio Perez è giunto quarto. La Ferrari? Sesta e settima con Carlos Sainz e Charles Leclerc, entrambe dietro alla McLaren di Lando Norris. La scelta di assettare la SF21 per la gara ha pagato, ma peccato per il contatto al via di Charles con Gasly, che ha costretto il monegasco alla sosta immediata, la lotta con la McLaren sarebbe stata ben diversa. Finire doppiati non è mail positivo, ma in questo momento Red Bull e Mercedes fanno un altro sport.

    COSÌ LA PARTENZA—
    Allo start ottimo avvio di Verstappen che ha chiuso Hamilton che a sua volta ha chiuso Perez, che aveva saltato Norris all’esterno. L’inglese della McLaren ne ha approfittato per recuperare la terza posizione. Dietro, invece, subito problemi per Leclerc, che si è toccato con Gasly e ci ha rimesso l’ala anteriore, tornando così ai box per la riparazione: per il ferrarista gara immediatamente compromessa. Ma ancora peggio è andata a Gasly, che invece si è dovuto ritirare con la posteriore sinistra e l’intera sospensione andate. Si è invece destreggiato bene Alonso, che si è ritrovato 7° dietro a Bottas e Stroll. All’11° giro bellissimo sorpasso di Perez ai danni di Norris in fondo a curva 3, importante per regalare alla Red Bull il terzo posto, immediatamente seguito al giro dopo da Bottas, che è riuscito a scavalcare la McLaren per la quarta posizione. Verstappen e Hamilton hanno invece allungato in testa, staccando di 15 secondi Perez: tra i due 3 secondi di margine con Max in controllo sul campione del mondo inglese. In mezzo gara serratissima: al 20° giro da Stroll (6°) a Leclerc (16°) 11 macchine in 10 secondi.

    RIMONTA LECLERC— Leclerc con gomma dura ha recuperato un paio di posizioni su Giovinazzi e Ocon al 24° e 25° giro, mentre al 27° passaggio Perez ha pittato montando le dure, seguito subito da Tsunoda. Non veloce il pit stop del messicano (4”8), così la Mercedes ne ha approfittato per passargli davanti con Bottas. Non così per Verstappen, che è tornato ai box al 30° giro, uno dopo Hamilton, e alla ripartenza si è trovato nettamente davanti all’inglese. Problemi invece per Russell, che alla sua sosta ha perso molto tempo mentre i meccanici gli sistemavano un problema idraulico. Problema irrisolto, perché dieci giri dopo l’inglese si è dovuto ritirare. Grande ugualmente la prova dell’inglese, che in qualifica è riuscito a fare ancora una volta miracoli malgrado una macchina nettamente inferiore. La Mercedes e il sedile di Bottas, ormai, lo aspettano con pieno merito.

    MAX DOMINA— Davanti Verstappen ha continuato a controllare Hamilton, mentre al 42° giro Sainz ha effettuato la sua sosta ripartendo settimo, un ottimo GP per il ferrarista. Al 43° brivido: Leclerc ha passato Raikkonen per il 12° posto, ma il finlandese, una volta superato, ha cambiato traiettoria toccando con l’ala anteriore la posteriore destra del monegasco. Enorme il rischio foratura corso dalla Ferrari per la poco calibrata manovra di Kimi. Intanto Sainz davanti ha dato battaglia: rientrato dalla sosta ha attaccato e passato Stroll al 45° giro, andandosi a prendere il sesto posto. Leclerc è invece entrato in zona punti passando Vettel, facendo divertire anche coi sorpassi su Tsunoda, Alonso e Stroll per il 7° posto dietro al compagno di squadra. Peccato per il contatto con Gasly al via.

    LA LOTTA PER IL GIRO VELOCE— Al 55° giro mossa Red Bull, che richiamato Perez ai box per mettergli gomme più fresche e tentare l’assalto al giro veloce, che ricordiamo vale un punto e fino a quel momento del GP era assegnato a Hamilton. Perez è stato puntualmente il più rapido nei due giri successivi. Ma, gara nella gara, la Mercedes ha reagito e fatto la stessa scelta con Hamilton al 70° giro, il penultimo. Lewis è così andato a riprendersi il punticino sulla bandiera a scacchi, dove Verstappen è transitato per primo in scioltezza, a testimonianza di un grande momento per la Red Bull, al momento la più veloce. Si lotta punto su punto, e domenica si replica ancora qui. E finalmente non ci si annoia.

    ORDINE D’ARRIVO— Questo l’ordine d’arrivo del GP della Stiria, ottava prova del Mondiale 2021:
    1. Verstappen (Red Bull)
    2. Hamilton (Mercedes) a 35”7
    3. Bottas (Mercedes) a 46”9
    4. Perez (Red Bull) a 47”4
    5. Norris (McLaren) a 1 giro
    6. Sainz (Ferrari) a 1 giro
    7. Leclerc (Ferrari) a 1 giro
    8. Stroll (Aston Martin) a 1 giro
    9. Alonso (Alpine) a 1 giro
    10. Tsunoda (AlphaTauri) a 1 giro
    11. Raikkonen (Alfa Romeo) a 1 giro
    12. Vettel (Aston Martin) a 1 giro
    13. Ricciardo (McLaren) a 1 giro
    14. Ocon (Alpine) a 1 giro
    15. Giovinazzi (Alfa Romeo) a 1 giro
    16. Schumacher (Haas) a 2 giri
    17. Latifi (Williams) a 2 giri
    18. Mazepin (Haas) a 2 giri
    19. Russell (Williams) rit.
    20. Gasly (AlphaTauri) rit.

    Questa la classifica piloti del Mondiale dopo 8 GP:

    1. Max Verstappen (Ola) 156 punti
    2. Lewis Hamilton (GB) 138
    3. Sergio Pérez (MES) 96
    4. Lando Norris (GB) 86
    5. Valtteri Bottas (FIN) 74
    6. Charles Leclerc (MON) 58
    7. Carlos Sainz Jr (SPA) 50
    8. Pierre Gasly (FRA) 37
    9. Daniel Ricciardo (AUS) 34
    10. Sebastian Vettel (GER) 30
    11. Fernando Alonso (SPA) 19
    12. Lance Stroll (CAN) 14
    13. Esteban Ocon (FRA) 12
    14. Yuki Tsunoda (GIA) 9
    15. Kimi Räikkönen (FIN) 1
    16. Antonio Giovinazzi (ITA) 1

    Classifica costruttori

    1. Red Bull-Honda 252 punti
    2. Mercedes 212
    3. McLaren-Mercedes 120
    4. Ferrari 108
    5. AlphaTauri-Honda 46
    6. Aston Martin-Mercedes 44
    7. Alpine-Renault 31
    8. Alfa Romeo Racing-Ferrari 2
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    ed anche questo GP le Ferrari hanno fatto cagare
     
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    El Psy Kongroo

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    ma sarà così tutto l'anno
     
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