Formula1 2021

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    F1, Strapotere Verstappen, sua la pole davanti a Norris. Delusione Ferrari

    Sarà ancora una volta Max Verstappen a partire davanti a tutti nel Gran Premio di Austria, nono appuntamento della stagione. In prima fila a sorpresa la McLaren numero 4 di Norris. Entrambe le Ferrari fuori dalla Q3 con Sainz 11° e Leclerc 12°
    Salvatore Amoroso

    3 luglio - MILANO
    Sessione combattutissima quella che consegna Max Verstappen davanti a tutti. Il pilota olandese partirà in pole per la terza volta consecutiva dopo i GP di Francia e Stiria. Completa la prima fila un sorprendente Lando Norris su McLaren davanti a Sergio Perez, terzo. Solamente quarto tempo per Lewis Hamilton, fresco di rinnovo con la Mercedes fino al 2023. Delusione per le Ferrari, entrambe escluse dalla Q3.

    BATTAGLIA GIÀ DALLA Q1—
    Scintille già dalla prima sessione di qualifiche, con distacchi estremamente ridotti con i primi 10 piloti entro un secondo. Dopo l'ultimo tentativo Max Verstappen fa segnare il miglior tempo davanti ai sorprendenti Norris e Alonso. Settimo tempo per Antonio Giovinazzi, meglio del compagno di squadra Kimi Raikkonen, primo degli esclusi dalla Q2 insieme a Esteban Ocon, Nicholas Latifi, e le Haas di Mick Schumacher e Nikita Mazepin. In Q1 è stata quella di Carlos Sainz la miglior Ferrari, con il 6° tempo dietro alla Mercedes di Valtteri Bottas.

    Q2 FATALE PER LE FERRARI— Seconda sessione di qualifiche che parte con gomma gialla, la rossa di sette giorni fa del GP di Stiria (Pirelli ha portato le mescole più morbide per il secondo appuntamento al Red Bull Ring). Sessione dominata dall'incertezza con la maggior parte dei piloti decisi a fare il tempo negli ultimi minuti. Il miglior tempo va ancora una volta a Max Verstappen davanti alle Mercedes di Hamilton e Bottas. Colpo di scena all'ultimo tentativo, con entrambe le Ferrari escluse dalla Q3, con Sainz 11° e Leclerc 12°. Fuori dalla lotta per la pole anche la Mclaren di Ricciardo e Fernando Alonso, costretto ad abortire il suo ultimo tentativo dopo essere stato ostacolato da Sebastian Vettel (che rischia la penalità di tre posizioni in griglia) all'ultima curva, 15° Giovinazzi.

    GP AUSTRIA, I TEMPI DELLE QUALIFICHE—
    1. Max Verstappen (Ola - Red Bull) 1'03"720
    2. Lando Norris (GB - McLaren) +0.048
    3. Sergio Perez (Mes - Red Bull) +0.270
    4. Lewis Hamilton (GB - Mercedes) +0.294
    5. Valtteri Bottas (Fin - Mercedes) +0.329
    6. Pierre Gasly (Fra - AlphaTauri) +0.387
    7. Yuki Tsunoda (Giap - AlphaTauri) +0.553
    8. Sebastian Vettel (Ger - Aston Martin) +0.850
    9. George Russell (GB - Williams)+0.871
    10. Lance Stroll (Can - Aston Martin)+0.898
    11. Charles Leclerc (Mon - Ferrari)
    12. Carlos Sainz (Spa - Ferrari)
    13. Daniel Ricciardo (Aus - McLaren)
    14. Fernando Alonso (Spa - Alpine)
    15. Antonio Giovinazzi (Ita - Alfa Romeo)
    16. Kimi Raikkonen (Fin - Alfa Romeo)
    17. Esteban Ocon (Fra - Alpine)
    18. Nicholas Latifi (Can - Williams)
    19. Mick Schumacher (Ger - Haas)
    20. Nikita Mazepin (Rus - Haas)
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    Grande Lando, anche se mi aspetto una sua gara come la settimana scorsa, con una macchina veloce sul giro secco ma lenta sul passo gara
     
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    GP Austria: assolo di Verstappen al GP Austria, Hamilton 4° e Sainz 5°

    Vittoria del pilota Red Bull davanti a Bottas e Norris. Hamilton perde punti importanti per il campionato, 10 secondi di penalità per Perez
    Matteo Solinghi
    @TeoSic58

    4 luglio - MILANO
    Back-to-back al Red Bull Ring per la Formula 1 e back-to-back di vittorie per Max Verstappen, che fa sua anche la seconda gara sul tracciato di Zeltweg. Il Gran Premio d’Austria evidenzia lo strapotere Red Bull-Honda, con un Max Verstappen capace di imporre un ritmo insostenibile per tutti gli altri, Mercedes in primis. La prima Freccia d’Argento al traguardo è quella di Valtteri Bottas, autore di un’ottima gara. Completa il podio un monumentale Lando Norris, protagonista del weekend con una seconda posizione in Q3 e una gara gestita da pilota maturo. E se non fosse per la penalità di 5” nelle battute iniziali...

    F1, GP AUSTRIA: LA PARTENZA—
    Partenza pulita per Max Verstappen, che mantiene il comando della gara davanti a Lando Norris, Sergio Perez, le due Mercedes con Hamilton 4° e Bottas 5° e le due AlphaTauri. Nel traffico di centro gruppo a farne le spese è Esteban Ocon, che in curva 3 viene schiacciato in un panino tra due monoposto ed è costretto al ritiro. Safety car e ripartenza al cardiopalma, con una lotta da brividi tra Norris (5 secondi di penalità) e Perez che vede il pilota della Red Bull finire nella sabbia in curva 4: il messicano rientra in decima posizione, davanti a Charles Leclerc che nel frattempo, con gomma gialla, era stato lucido a scavalcare Russell e Sainz (gomma bianca) nel traffico del primo giro. Nelle tornate iniziali Hamilton rimane a zona Drs da Norris, mentre Verstappen scappa con un passo gara di mezzo secondo più veloce di tutti. Pittano presto le AlphaTauri: Tsunoda al 13° giro, Gasly al 14°, lo stesso del sorpasso di Leclerc su Perez con un intelligente incrocio di traiettoria in curva 4. Il monegasco tenta la rimonta, mentre Hamilton si prende la seconda posizione su Norris sfruttando il Drs dopo curva 3, ma Verstappen è lontano 10 secondi.

    F1, GP AUSTRIA: STRATEGIE E SPORTELLATE— Al 26° giro è già tempo di doppiaggi per Verstappen, forte di un vantaggio notevole su Hamilton, Norris e Bottas, mentre il terzetto Ricciardo-Leclerc-Perez — staccato di oltre 20” da Bottas — segue a distanza. Di questi tre il primo a fermarsi è Ricciardo, che rientra dietro Gasly: nella tornata successiva è Lando Norris a fermarsi, che sconta la penalità del non-contatto con Perez e perde la posizione su Bottas. Al 32° giro si ferma Hamilton: 2”2 di pit e caccia a Verstappen. Il box Red Bull risponde per le rime, con un cambio gomme velocissimo per l’olandese che rientra in pista con 13” di vantaggio sul campione del Mondo in carica. Tutti montano le dure (che per questo weekend corrispondono alla mescola C3), con Perez che si riprende la posizione su Leclerc grazie al pit. Sainz sale fino alla quinta posizione, merito della strategia di partire con la bianca, mentre Gasly (6°) rallenta il terzetto Ricciardo-Perez-Leclerc. Al 41° giro di curva 4 si ripropone quanto visto nelle battute iniziali di gara, questa volta con Perez nei panni di Norris e Leclerc in quelli di Perez: attacco all’esterno del ferrarista, difesa con le unghie e con i denti del messicano che va a toccare il monegasco e a portarlo nella sabbia; la direzione gara punisce Perez con 5” di penalità. Dopo 6 giri il duello si ripropone, con Leclerc che va a prendersi l’esterno di curva 6 e Perez lo chiude di nuovo sulla sabbia: altri 5” per Sergio. Carlos Sainz si ferma al 49° giro e rientra in nona posizione dietro a Tsunoda, liberandosi del giapponese con effetto immediato e mettendosi all’inseguimento del compagno di squadra distante 8”.

    F1, GP AUSTRIA: IL FINALE— Ordine di scuderia in casa Mercedes: Bottas diventa 2°, Hamilton al 53° giro perde la posizione su Norris in curva 6 e rientra per montare un altro set di gomme bianche. Il britannico rientra 4° a 21” dal pilota McLaren. Al 61° giro Max Verstappen rientra per l’ultimo cambio gomme: inutile andar lunghi e rischiare di concludere la gara con un treno di pneumatici molto consumato, meglio evitare problemi e — visto il vantaggio di quasi mezzo minuto su Bottas — entrare e montare quattro slick nuove, anche per prendersi il punto del giro veloce. Scambio di posizioni per i ferraristi, con Sainz che si prende la settima piazza forte della gomma gialla. Alonso si prende la decima posizione su Russell a 3 giri dalla bandiera a scacchi. Max Verstappen trionfa davanti a Bottas e Norris, Hamilton 4°.

    F1, GP AUSTRIA: L’ORDINE D’ARRIVO— 1. Max Verstappen (Red Bull)
    2. Valtteri Bottas (Mercedes)
    3. Lando Norris (McLaren)
    4. Lewis Hamilton (Mercedes)
    5. Carlos Sainz (Ferrari)
    6. Sergio Perez (Red Bull)
    7. Daniel Ricciardo (McLaren)
    8. Charles Leclerc (Ferrari)
    9. Pierre Gasly (AlphaTauri)
    10. Fernando Alonso (Alpine)
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    Peccato per Norris, vittima di una penalità carogna
     
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    F1 Sprint Race: vince Verstappen, sarà lui in pole a Silverstone. Hamilton 2°, poi Bottas e Leclerc

    La prima Qualifica sprint della storia della F1 è stata vinta dall’olandese della Red Bull che ha bruciato al via il rivale della Mercedes. La Ferrari in seconda fila, incidente Russell-Sainz che retrocede fino all’11° posto
    Giusto Ferronato

    17 luglio - SILVERSTONE (INGHILTERRA)
    È di Max Verstappen la vittoria della prima Qualifica sprint della storia della F1. A Silverstone l’olandese della Red Bull ha così guadagnato i tre punti della vittoria e la pole position del GP di Gran Bretagna che si correrà domani alle 16.

    La gara sprint di oggi, esperimento che potrebbe diventare strutturale l’anno prossimo e quest’anno sarà replicato a Monza e in Brasile, ha definito lo schieramento della gara di domani: secondo posto per Lewis Hamilton, terzo per Valtteri Bottas e quarto per la Ferrari di Charles Leclerc. È andata male a Carlos Sainz, che in un contatto con George Russell è finito fuori pista e ha chiuso 11° (l’incidente è sotto investigazione).

    Il decimo Gran Premio stagionale si corre sul tracciato di Silverstone (qui le statistiche mentre a quest'altro link gli orari del weekend): grazie al gioco F1 2021 (disponibile dal 16 luglio) sviluppato da EA che usiamo per la prima volta andiamo alla scoperta dei segreti della pista. Tante le curve ad alta percorrenza, come le prime due, ma anche la 9, la Copse, che porta alla sezione più tecnica e divertente del tracciato, la serie di curve dalla 10 alla 14 dove i piloti saranno sottoposti ad una forza G laterale considerevole. L'impianto frenante non è messo particolarmente sotto stress (qui le principali staccate). Tanti gli episodi che si ricordano su questa pista: dalla vittoria di Michael Schumacher transitando in corsia box nel 1998 e scontando la penalità all'ultimo giro al contatto Vettel-Verstappen nel 2019, passando per l'ex sacerdote irlandese ed invasore di pista del 2003 a Lewis Hamilton che nel 2020 arriva al traguardo praticamente su tre ruote

    EMOZIONI DA RIVEDERE— A conti fatti le emozioni sono state minime, l’esperimento di Liberty Media andrà certamente analizzato. Certo, qualche scossa è arrivata. Verstappen al via ha beffato Hamilton e questo gli ha dato la possibilità di vincere e centrare l’ottava pole della carriera, ponendo le basi per una gara da protagonista anche domani. Mentre la qualifica secca aveva mostrato un Hamilton più veloce. Sorride certamente Fernando Alonso, che con la gomma soft nuova è stato autore di un fantastico primo giro, ha guadagnato 6 posizioni e alla fine ha chiuso 7° con l’Alpine. Assai meno bene è andata a Sergio Perez (uscito di pista e alla fine ritirato) e Carlos Sainz (contatto con Russell sotto investigazione ma al traguardo 11°). Il primo mini bilancio conferma un po’ quello che si era immaginato alla vigilia: errori ed incidenti, con questo format, vanno assolutamente evitati e si pagano pesantemente sullo schieramento della gara della domenica.

    ORDINE D’ARRIVO QUALIFICA SPRINT— Questo l’ordine d’arrivo della Qualifica sprint:
    1. Verstappen (Red Bull) 17 giri
    2. Hamilton (Mercedes) a 1”4
    3. Bottas (Mercedes) a 7”5
    4. Leclerc (Ferrari) a 11”2
    5. Norris (McLaren) a 24”1
    6. Ricciardo (McLaren) a 30”9
    7. Alonso (Alpine) a 43”5
    8. Vettel (Aston Martin) a 44”4
    9. Russell (Williams) a 46”6
    10. Ocon (Alpine) a 47”3
    11. Sainz (Ferrari) a 47”7
    12. Gasly (AlphaTauri) a 48”7
    13. Raikkonen (Alfa Romeo) a 50”6
    14. Stroll (Aston Martin) a 52”1
    15. Giovinazzi (Alfa Romeo) a 53”2
    16. Tsunoda (AlphaTauri) a 53”5
    17. Latifi (Williams) a 55”1
    18. Schumacher (Haas) a 1’08”2
    19. Mazepin (Haas) a 1’17”6
    20. Perez (Red Bull) rit.
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    una strana sensazione mi ha lasciato questa sprint race
     
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    Silverstone, Hamilton fa fuori Verstappen e trionfa. Leclerc beffato al penultimo giro!

    Incidente al primo giro tra l’inglese e l’olandese della Red Bull che si ritira. Lewis penalizzato di 10 secondi rimonta e piega la Ferrari del monegasco, terzo Bottas. Mondiale riaperto
    Giusto Ferronato

    18 luglio - SILVERSTONE (INGHILTERRA)
    Lewis Hamilton ha vinto il GP di Gran Bretagna, decima prova del Mondiale 2021. L’inglese della Mercedes ha preceduto la Ferrari di Charles Leclerc e il compagno di squadra Valtteri Bottas. Sarà ricordata come la gara del contatto tra Hamilton e Max Verstappen al primo giro, costato il ritiro all’olandese della Red Bull e 10 secondi di penalità al campione del mondo della Mercedes, che nonostante la sanzione è riuscito a rimontare e prendersi 25 punti che riaprono completamente il Mondiale.
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    ci sarebbe tanto da dire...
     
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    Senza aiutini non vince il negretto eh?
     
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    Spa, vince la pioggia: GP farsa di 2 giri e punti a metà. Verstappen ne recupera 5 a Hamilton


    L’acqua battente non permette la disputa del GP del Belgio: si è provato alle 18.17 dietro alla Safety Car ma non c’erano le condizioni di visibilità. Ordine d’arrivo con punteggio dimezzato
    Giusto Ferronato

    29 agosto - SPA (BELGIO)
    La pioggia ha fermato la F1. Troppa acqua a Spa e il GP del Belgio non è andato in scena, un vero peccato. Perché la pseudo-gara dietro alla Safety Car durata 2 giri prima della bandiera rossa e partita dalla corsia box alle 18.17, tre ore e 17 minuti dopo il programmato via delle 15, non si può definire una gara. Si è fatto per poter avere un risultato, visto che, da regolamento, un ordine d’arrivo è stato stilato con punteggio dimezzato. Ma in realtà non c’è stata gara. E resta l’immagine un po’ imbarazzante di una direzione gara che ha deciso di far disputare tre giri dietro alla Safety Car pur sapendo che le condizioni di visibilità erano identiche a quelle delle 15. Dal punto di vista del pubblico, insomma, una farsa.

    LA VITTORIA DI MAX—
    Per la cronaca la vittoria è dunque andata a Max Verstappen, che si porta a casa 12,5 punti e ne recupera 5 a Lewis Hamilton, terzo dietro a George Russell. In pratica, nell’impossibilità di correre per ragioni di sicurezza, è stato valorizzato l’ordine d’arrivo delle qualifiche di ieri. E quindi la situazione è tutto sommato andata a vantaggio di Verstappen, che ha rosicchiato punti a Hamilton praticamente senza correre. Non i possibili 7 di una gara a punteggio pieno, ma comunque 5 e senza usurare il motore, un bel risparmio visto che la Red Bull era già dall’Ungheria alla terza power unit in uso rispetto alla Mercedes. Tra i due George Russell, che clamorosamente porta a casa il primo podio della carriera con la Williams. L’ordine d’arrivo dei primi 10 è completato da Daniel Ricciardo, Sebastian Vettel, Pierre Gasly, Esteban Ocon, Charles Leclerc con la Ferrari (ottavo), Nicholas Latifi e Carlos Sainz con la seconda rossa.

    QUANTA PIOGGIA— La perturbazione sulle Ardenne che da giorni ha scaricato pioggia abbondante anche se a intermittenza, quest’oggi, insomma, non ha mollato la presa per tutto il giorno, proprio quello più importante. E così la direzione gara, dopo un ritardo di 25 minuti, ha potuto solo far partire le monoposto dietro alla Safety Car, constatare che le condizioni di visibilità non c’erano e iniziare un’estenuante attesa, nella speranza che si aprisse una finestra meteo favorevole. Ci si è dati inizialmente il tempo limite delle 3 ore a partire dalla partenza programmata, le 15, per partire e chiudere l’evento entro le 18. Poi alle 17 la decisione degli steward di interrompere il tempo limite delle ore 18 e aspettare un miglioramento per provare a disputare un GP della durata di almeno un’ora.

    ORE 18.44, LA GARA NON RIPARTE— Il pomeriggio è così trascorso tra caffè caldi per riscaldarsi ai box, commissari di pista che si sono messi a giocare a bocce, qualche pilota sdraiato per riposarsi, partite a carte, scambio di palleggi con un pallone tra i meccanici ai box della Pirelli, mezzi degli organizzatori per provare a spazzare l’acqua sull’asfalto… Tutto nell’attesa di un miglioramento delle condizioni meteo che consentisse almeno di disputare qualche giro di gara. Che si è fatto, ma dietro a Safety Car e per soli 2 giri, giusto il tempo per dire di averci provato fino all’ultimo e sostanzialmente per poter avere anche un ordine d’arrivo. Perché alle 18.44 è arrivata la definitiva decisione: “La gara non riparte”.

    PEREZ FUORI E POI DENTRO— Storia nella storia l’incidente di Sergio Perez nel giro di allineamento tradizionale. Il messicano ha perso il controllo della sua Red Bull sulla pista allagata ed è finito contro le barriere. Per lui gara finita prima di iniziare? No perché nella lunga attesa seguita, i meccanici del team di Milton Keynes si sono dati da fare per le riparazioni e hanno rimesso a posto la macchina. E’ iniziata così una discussione tra Red Bull e direzione gara per riammettere Perez, basandosi sulla constatazione che la gara non era ancora iniziata. Dopo un consulto al regolamento, il direttore di corsa Michael Masi ha dato ragione alla scuderia e riammesso Perez, consentendogli di partire dalla corsia box. Ma gli eventi hanno vanificato il grande lavoro dei meccanici. Prossima gara, si spera, domenica prossima a Zandvoort, in Olanda.
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    F1 GP Olanda: Verstappen in pole manda in delirio Zandvoort. Ma Hamilton è incollato

    Nelle qualifiche del GP di casa il pilota della Red Bull precede l’inglese di soli 38 millesimi. Poi Bottas, Gasly e le due Ferrari. Ottimo Giovinazzi, settimo con l’Alfa Romeo davanti alle Alpine
    Giusto Ferronato

    4 settembre - ZANDVOORT (OLANDA)
    Marea arancione in delirio a Zandvoort: c’è Max Verstappen in pole position nel GP d’Olanda. Davanti alla muraglia di tifosi accorsi in massa per acclamarlo, l’idolo di casa ha spinto la sua Red Bull davanti a tutti nelle qualifiche del 13° appuntamento stagionale, molto delicato per i destini di questo appassionante campionato. Verstappen, alla decima pole della carriera, vuole agganciare e magari superare in classifica Lewis Hamilton: domani avrà la sua occasione. Avversari permettendo, naturalmente, a cominciare dalle due Mercedes, visto che lo stesso Hamilton, staccato di soli 38 millesimi, non molla proprio niente. Poi c’è Bottas davanti a Pierre Gasly e alle due Ferrari.

    MAX E LEWIS, SFIDA SERRATA—
    Verstappen ha messo una serie ipoteca sul risultato finale, anche perché la sua Red Bull è sembrata volare. Ma Hamilton non ha intenzione di lasciargli strada libera, domenica si annuncia una prima curva incandescente. Buona prova delle Ferrari, che hanno piazzato Charles Leclerc e Carlos Sainz in terza fila. Ma super protagonista azzurro è il nostro Antonio Giovinazzi, che fa il suo miglior risultato in qualifica in F1 piazzandosi in settima posizione con l’Alfa Romeo davanti alle due Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso. Decimo Daniel Ricciardo con la McLaren, che ha Lando Norris solo 13°.

    Q2, SBATTONO LE WILLIAMS— In Q2 si scatena Verstappen in 1’09”071 davanti alla Ferrari di Leclerc. Poi Gasly e Hamilton. A 4 minuti dalla fine, bandiera rossa per un incidente di Russell poco prima della 14: l’inglese ha perso la Williams in accelerazione e col posteriore in testacoda è andato a sbattere contro le barriere. È ripartito subito tornando ai box ma alla ripresa della sessione è stato tradito da Latifi. Il compagno di squadra è uscito in curva 11 in testacoda e la direzione gara ha messo fine alla sessione con 1’38” ancora da disputare. Eliminati Russell, Stroll, Norris, Latifi e Tsunoda.

    Q1, FUORI PEREZ— In Q1 miglior tempo di Verstappen davanti alla Williams di Latifi. Bene le due Ferrari di Leclerc e Sainz, riuscito a tornare in pista in tempo dopo il grandioso lavoro dei suoi meccanici che hanno rimesso in sesto la sua SF21 dopo l’incidente in curva 3 nelle libere del mattino. L’escluso eccellente di Q1 è stato Sergio Perez, che non festeggia bene il rinnovo di contratto con la Red Bull. Il messicano si è fatto sorprendere dalla grande evoluzione dell’asfalto e ha chiuso col 15° tempo, il primo degli esclusi. Fuori anche Sebastian Vettel, che ha rischiato un tamponamento a Mazepin nell’ultimo tentativo veloce. Fuori anche Robert Kubica, che ha sostituito il positivo al Covid Kimi Raikkonen e le Haas di Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Domani il GP alle ore 15.

    I TEMPI DELLE QUALIFICHE— I tempi delle qualifiche del GP d’Olanda:
    1. Verstappen (Red Bull) 1’08”885
    2. Hamilton (Mercedes) 1’08”923
    3. Bottas (Mercedes) 1’09”222
    4. Gasly (AlphaTauri) 1’09”478
    5. Leclerc (Ferrari) 1’09”527
    6. Sainz (Ferrari) 1’09”537
    7. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’09”590
    8. Ocon (Alpine) 1’09”933
    9. Alonso (Alpine) 1’09”956
    10. Ricciardo (McLaren) 1’10”166
    11. Russell (Williams) 1’10”332
    12. Stroll (Aston Martin) 1’10”367
    13. Norris (McLaren) 1’10”406
    14. Latifi (Williams) 1’11”161
    15. Tsunoda (AlphaTauri) 1’11”314
    16. Perez (Red Bull) 1’10”530
    17. Vettel (Aston Martin) 1’10”731
    18. Kubica (Alfa Romeo) 1’11”301
    19. Schumacher (Haas) 1’11”387
    20. Mazepin (Haas) 1’11”875
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    si prospetta una gara piena di interruzioni
     
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