Serie B 2021-22

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    CITAZIONE (-Mordor- @ 7/5/2022, 19:20) 
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    Maggio beffa il Cosenza: il playout d'andata è del Vicenza

    La squadra di Baldini ha vinto 1-0 davanti al pubblico di casa grazie ad una rete al 90' dell'ex napoletano. Un gol per parte è stato annullato dalla Var. Venerdì 20 maggio la gara di ritorno
    Oscar Maresca

    12 maggio - MILANO
    La terza rete è quella giusta. Dopo un gol per parte annullato dall’arbitro, al 90’ ci mette lo zampino Christian Maggio. Il Vicenza supera il Cosenza grazie alla rete dell’ex Napoli bravo a mettere in porta il pallone dopo una grande giocata di Dalmonte. Ora la squadra di Baldini affronterà il ritorno al San Vito-Marulla, in programma venerdì 20 maggio, con due risultati su tre a disposizione: non valgono i gol in trasferta. Il direttore di gara nel primo tempo ha annullato una rete a Caso per aver rubato palla a De Maio partendo da posizione di fuorigioco. Nella ripresa Diaw ha superato Matosevic, ma cadendo ha poi toccato il pallone con un braccio.

    NERVI TESI—
    Cori e fumogeni biancorossi al fischio d’inizio: diecimila i tifosi al Romeo Menti. Parte meglio il Cosenza: al 2’ Caso impegna Contini che smanaccia. I problemi iniziano subito per gli ospiti, al 7’ Boultam è costretto a uscire per un problema muscolare: al suo posto Vallocchia. Il duello più esaltante è quello a sinistra tra Lukaku e Bittante, l’ex Lazio punta più volte l’avversario cercando il fondo. Cavion ha due ottime chance dalla distanza e al 27’ centra pure la traversa. La reazione degli uomini di Bisoli arriva poco dopo. Al 31’ Caso ruba palla a De Maio, supera la difesa e batte il portiere. L’arbitro Maresca chiamato al Var annulla la rete del vantaggio perché l’attaccante partito in fuorigioco ha disturbato l’azione del difensore. Nervi tesi in campo e fuori, il direttore di gara estrae due cartellini rossi e un giallo verso la panchina del Cosenza. Nel recupero del primo tempo Venturi prova l’acrobazia in area dopo il corner, ma la difesa fa muro.

    GOL AL 90’— Le due squadre non si risparmiano. Al 51’, prima Caso e poi Diaw provano a sbloccare la partita con due occasioni. Dieci minuti più tardi è Ranocchia dal limite a cercare il tiro a giro, che finisce tra le mani di Matosevic. Al 70’ è ancora la corsa di Lukaku a creare problemi ai difensori avversari, il belga trova Diaw in area che cadendo mette la palla in porta. L’attaccante tocca con un braccio il pallone prima che finisca in rete, l’arbitro annulla anche questa dopo un silent check. È assedio biancorosso negli ultimi venti minuti. La difesa del Cosenza si chiude e respinge ogni attacco. Al 79’ Baldini manda in campo Meggiorini per aumentare il peso offensivo. Prima era entrato anche Dalmonte, al 90' è proprio lui a superare con un doppio tunnel Vaisanen in area e sulla linea ci pensa Maggio a fare gol. Successo fondamentale per i biancorossi in vista del ritorno al San Vito-Marulla. In caso di parità dei risultati nei 180’ sarà salva la squadra meglio classificata, cioè quella di Bisoli.
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    Ci pensa sempre Lapadula: scatto Benevento, il Pisa ora può solo vincere

    L'attaccante, al terzo gol nelle ultime tre partite, decide anche l'andata della semifinale playoff. Adesso ai campani basterà non perdere sabato all'Arena Garibaldi per giocarsi la promozione in A con Brescia o Monza
    Michele Antonelli

    17 maggio - MILANO
    La decide ancora lui, Gianluca Lapadula. Il bomber del Benevento, al terzo centro consecutivo, è l’uomo copertina dell’andata delle semifinali playoff contro il Pisa, al Vigorito. A 5’ dalla fine, il "9" sblocca il match alla prima vera palla utile e regala l’1-0 alla squadra di Caserta, in una partita bloccata per lunghi tratti dalla paura di non perdere. Sabato il ritorno all’Arena Garibaldi.

    EQUILIBRIO—
    Avvio timido del Pisa, fino all’intervallo ci prova soprattutto il Benevento senza incidere. Il primo squillo è una sassata di Calò, pericoloso con un bel destro dalla distanza dopo 5’. La soluzione da fuori è la preferita dalle "Streghe" e intorno al quarto d’ora si fa vedere Insigne: troppo debole il sinistro rasoterra, bloccato senza problemi da Nicolas. Più interessante, al 20’, il destro a giro di Glik dal limite dell’area, sugli sviluppi di un corner dalla destra. Gli uomini di Caserta trovano la via della rete al 28’, con il colpo di testa di Barba, ma il guardalinee alza la bandierina: fuorigioco del difensore e risultato inchiodato sullo 0-0. L’occasione più importante arriva nel recupero: mischia in area dei toscani e pallone sul destro di Lapadula, che manca la girata.

    ANCORA LAPAGOL— Qualche guizzo in più nella ripresa. Il Pisa si fa subito vivo dalle parti di Paleari al 50’: Beruatto crossa di rabona dalla destra, Puscas di testa non trova il tocco giusto per il vantaggio. Il Benevento risponde: sul ribaltamento di fronte Insigne ci prova in rovesciata dopo l’uscita poco sicura di Nicolas. Al 57’ altra buona occasione per i nerazzurri con il destro di Sibilli, parato senza problemi. Dubbi in area al 68’: le "Streghe" chiedono il calcio di rigore per un contatto in area tra Touré e Calò, l’arbitro Prontera lascia proseguire. Nel finale subentra la stanchezza e si abbassano i ritmi. A 10’ dalla fine si fa vedere Lapadula: il sinistro da buona posizione viene parato da Nicolas. Prove generali di 1-0. Cinque minuti dopo, l’attaccante non manca l’appuntamento con la prima vera palla gol del match, trafigge Nicolas con il destro, da rapace, e mette a segno il gol partita. Il primo round va al Benevento, ma l’accesso alla finale si decide sabato alle 18 all’Arena Garibaldi. Per andare in finale al Benevento basterà non perdere.
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    Monza, la finale è più vicina. Gytkjaer affonda il Brescia con una doppietta

    La squadra di Corini parte forte, segna con Moreo e sfiora il 2-0. Il danese fa 1-1 prima dell'intervallo e raddoppia su rigore. Domenica Stroppa può anche perdere con un gol di scarto per giocarsi la A contro Pisa o Benevento
    Francesco Pietrella

    18 maggio - MILANO
    L’amuleto del Monza arriva dalla Danimarca e segna solo gol pesanti. I ragazzi di Stroppa si prendono il primo round della semifinale playoff di Serie B e ringraziano Christian Gytkjaer, autore della doppietta decisiva che ribalta il Brescia al Rigamonti (2-1) e mette i biancorossi con un piedino in finale. Portafortuna dal cuore nordico e i capelli biondi. Quando segna lui il Monza non perde mai. È così dall’anno scorso, il primo in Italia dopo i tre passati in Polonia a bucare portieri, 17 reti in due stagioni e nessuna sconfitta. I compagni festeggiano e lui si prende la scena in attesa del ritorno, in programma al Brianteo il 22 maggio alle 21.

    DUE GOL—
    Neanche il tempo di mettersi in campo che il Brescia è già in vantaggio. Al 7’ Tramoni parte palla al piede per vie centrali. Arrivato ai venti metri cerca il corridoio per Palacio partito largo a destra, ma Carlos Augusto, nel tentativo di intercettare la sfera, la devia in modo involontario verso Moreo, che approfitta del regalo e buca Di Gregorio con un gran sinistro da posizione defilata. Bel gol sotto l’incrocio, il decimo in stagione. Il Monza cerca di organizzare la rimonta, ma nel frattempo il Brescia perde due uomini della difesa per infortunio in 5’: al 25’ fuori Huard (commozione cerebrale), alla mezzora Sabelli, uscito in lacrime (si sospettava la frattura di una vertebra, ma gli accertamenti a cui è stato sottoposto in ospedale l'hanno escluso); al loro posto dentro Pajac e Bertagnoli. Il pari arriva al 44’ con il primo dei due guizzi di Gytkjaer. Carlos Augusto parte da sinistra, si accentra e calcia forte in porta. Il tiro è insidioso, Joronen respinge, ma la palla finisce sui piedi di Ciurria, che serve il danese a porta vuota per il pareggio. Galliani e Berlusconi esultano. Avranno modo di ripetersi nel secondo tempo.

    MONZA— Corini manda subito in campo Jagiello al posto di Tramoni, ma la partita la fa il Monza. Dopo un sinistro da fuori di Pajac al 55’, neutralizzato da Di Gregorio, Barberis e compagni trovano il 2-1 un minuto dopo. Machin si traveste da Totti e trova un corridoio quasi impossibile per Dany Mota, che dribbla Joronen e cade in area. Aureliano non ha dubbi: contatto con il portiere finlandese, calcio di rigore. Gytkjaer, freddo come le sue origini impongono, spiazza il numero uno di Corini e sale a 11 reti in stagione. Joronen, tra l’altro, ha anche la nomea di pararigori, avendo neutralizzato 15 penalty in carriera. Il Brescia accusa il colpo e fa entrare Flavio Bianchi, decisivo contro il Perugia con un gol e un assist, ma stavolta nessun guizzo. Al 70’ Leris va vicino al 2-2, ma calcia addosso a Di Gregorio. Dopo la solita girandola di cambi e l’assalto dei padroni di casa (dopo il match Cellino ha messo tutti in silenzio stampa), il Monza porta a casa una vittoria fondamentale. Appuntamento al 22 maggio per il ritorno.
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    Larrivey eroe di Cosenza: calabresi salvi, retrocede il Vicenza

    Nel ritorno del playout, i calabresi ribaltano lo 0-1 dell'andata grazie a una doppietta dell'attaccante argentino
    Francesco Pietrella

    20 maggio - MILANO
    Il San Vito Marulla ci ha messo l’amore. Ha accolto il Cosenza con cori, striscioni, fumogeni. Lo stadio diventa bolgia e l’entusiasmo dà il via al successo. Il resto lo fanno i ragazzi di Bisoli, salvi ai playout grazie a due gol di Joaquin Larrivey (2-0). I rossoblù restano in B, il Vicenza retrocede nonostante la vittoria dell’andata.

    ZILLI—
    Il primo tempo è tutto dei veneti. Il Cosenza non calcia mai in porta, gli uomini di Baldini creano di più: al 9’ Matosevic devia con la mano un sinistro a giro di Ranocchia dalla distanza, poi Lukaku strozza troppo il sinistro qualche minuto dopo. Palla larghissima (12’). Tra il 23’ e il 27’ ci prova il solito Diaw, la prima volta con un destro in sforbiciata e la seconda di testa, senza trovare il vantaggio. I primi 45’ finiscono così, ma nella ripresa è il Cosenza a fare la partita. Chissà cosa avrà detto Bisoli nell’intervallo. Caso e compagni tornano in campo con un altro piglio e vanno in vantaggio dopo venti secondi. Il tutto grazie al neo entrato Massimo Zilli, 19 anni, l’uomo del gol vittoria contro il Cittadella che ha mandato i rossoblù ai playout. Su un cross dalla sinistra di Liotti, l’ex punta della Lazio colpisce di testa e costringe Contini a una respinta corta. Larrivey si avventa sul pallone e segna a porta vuota. Settimo gol in stagione. Arriverà anche l’ottavo.

    EL BATI— Baldini non ci sta e fa entrare il tandem d’attacco Da Cruz-Meggiorini, il tutto dopo un’altra chance pericolosa del Cosenza. Al 54’ Caso salta un paio di uomini e conclude col sinistro da posizione defilata, ma Contini para. Il raddoppio arriva una decina di minuti dopo: tocco con la mano di Brosco dopo una traversone dalla sinistra e calcio di rigore. Sul dischetto va Larrivey, 37 anni, nessuna voglia di smettere, che blinda la partita siglando il 2-0 (67'). L’ex Cagliari si toglie la maglia e va dai suoi tifosi a prendersi i meritati applausi. Arrivato a gennaio dall’Universidad de Chile, “El Bati” ha segnato 8 reti in 17 partite tra regular season e playout. L’uomo salvezza. All’80’, poi, Bisoli gli concede la standing ovation facendo entrare Vallocchia. Il Vicenza prova il miracolo degli ultimi minuti, ma stavolta non è cosa. Cosenza ancora in B per il quinto anno di fila. A fine partita la squadra va a festeggiare sotto la curva. Nessuno vuole lasciare lo stadio.
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    Mi verrebbe da dire meglio così, troppe pretese e squadra in mano a tutta la stagione ad uno che ha fallito la promozione con una corazzata
    Si faccia pulizia e si riparti meglio piuttosto di un altro anno in B ad arrancare
     
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    Il Monza rimonta il Brescia: si giocherà la serie A contro il Pisa


    22 maggio - MILANO
    Sarà il Monza ad affrontare il Pisa nella finale dei playoff di Serie B. Giornata indimenticabile per Berlusconi e Galliani che, poche ore dopo lo scudetto vinto dal Milan, possono festeggiare anche uno storico traguardo per la loro attuale creatura. Consapevoli che c’è ancora da fare, ma anche che adesso la A è più vicina e che possono scacciare via un po’ della delusione maturata dopo aver mancato la promozione diretta. All’U-Power Stadium, contro il Brescia, finisce 2-1 come all’andata, con Mancuso e D’Alessandro che ribaltano il vantaggio iniziale di Tramoni. Fondamentale la rete di Mancuso, arrivato a gennaio dall’Empoli che aveva trascinato alla promozione un anno fa, capace di segnare un minuto dopo aver messo piede in campo, scacciando via la paura per il finale di gara. Domenica tornerà in Toscana, all’Arena Garibaldi di Pisa, con la sua nuova squadra per provare a centrare lo stesso traguardo. Prima, però, c’è il match d’andata, in programma giovedì alle 20.30.

    LA REGOLA DEL 7—
    Assenze da entrambe le parti, con Corini che recupera Huard e Karacic e azzecca le scelte iniziali. In avvio, infatti, il suo Brescia gira meglio, è più aggressivo e schiaccia i padroni di casa, mettendo in moto lo strano marchingegno del destino che lo porta a segnare proprio al 7’ di gioco, esattamente come all’andata. Stavolta non è Moreo, ma Tramoni a raccogliere su calcio d’angolo una sponda di Leris e lasciar andare una bordata d’esterno destro. Di Gregorio aveva appena salvato due volte il risultato, ma non può farci niente. Lo schiaffo sveglia il Monza, che in un primo tempo vivace risponde subito con una conclusione da fuori di Carlos Augusto. Poi Joronen toglie dai piedi di Mota un’occasione sotto porta (14’) e un minuto dopo anche Gytkjaer, di testa, sfiora il pareggio. Finché col passare dei minuti i brianzoli non cominciano a fare fatica in costruzione. La punizione di Huard, alta di poco, è la sirena che spedisce tutti negli spogliatoi.

    CI PENSA MANCUSO— La ripresa si apre con una botta di Mazzitelli (recuperato per la serata) che si stampa sulla traversa. È lui che al 57’ fa spazio a Machin per provare a intensificare la qualità del palleggio in mezzo al campo. Di là Leris cerca l’angolino destro. Poco dopo l’ora di gioco arrivano anche le prime sostituzioni di Corini: Jagiello e Palacio al posto di van de Looi e Tramoni. Il cambio giusto, però, lo azzecca Stroppa inserendo Mancuso per Dany Mota. Al primo pallone toccato, su assist di Gytkjaer, l'attaccante anticipa Joronen con la punta ed esulta (70’). È la firma del bomber pescatore, uno che sa aspettare il momento giusto per segnare una rete che può riscattare una stagione avara di gol. Per il Brescia, che a questo punto dovrebbe mettere insieme altre due reti, la salita inizia a sembrare bella tosta. L’assalto finale non si concretizza mai e sull'ultimo ribaltamento di fronte D’Alessandro la chiude al 94'.
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    Il Monza vola, ma Berra al 93' fa 2-1. La promozione in A si decide domenica a Pisa

    Nella finale d'andata, all'U-Power Stadium, grande prova della squadra di Stroppa, ma i toscani trovano in pieno recupero il gol che tiene accesa la speranza. Ritorno all'Arena Garibaldi di Pisa domenica sera

    Matteo Lignelli

    26 maggio - MILANO
    Il Monza è a 90 minuti da una storica promozione in Serie A. In un U-Power Stadium pieno zeppo, con quasi diecimila tifosi presenti, la squadra di Giovanni Stroppa si aggiudica per 2-1 la finale d’andata dei playoff di Serie B. In vantaggio già dopo nove minuti col solito Dany Mota, i brianzoli trovano i trovano il raddoppio con Gytkjaer, che va in gol un quarto d’ora dopo il suo ingresso in campo. Resta però qualche rammarico per la rete subita nel finale. Il Pisa rincorre da subito e fa a lungo la partita, ma con qualche errore di troppo a ridosso della porta di Di Gregorio, riuscendo a segnare solo negli ultimi secondi con Berra. Una rete, quella dei nerazzurri toscani, decisiva per rimanere in vita in vista della gara di ritorno, domenica all’Arena Garibaldi: per festeggiare una nuova promozione dopo 32 anni dovranno vincere con almeno con due gol di scarto. In caso di parità, infatti, si andrà ai supplementari ed eventualmente ai rigori visto che entrambe hanno chiuso al terzo posto con 67 punti.

    SUBITO IL MONZA—
    Stroppa lancia Dany Mota insieme a Ciurria là davanti, con Gytkjaer e Mancuso, gli uomini che avevano segnato i gol per la finale, in panchina. Una scelta che paga visto che i due attaccanti dei brianzoli dialogano e trovano la rete già dopo nove minuti. Il primo raccoglie un lancio dalla difesa e inizia l’azione, poi allarga per Ciurria e vola in area per chiudere l’azione. D’Angelo conferma gli undici che avevano battuto il Benevento con Lucca al posto di Torregrossa, ma il problema di precisione dei suoi ragazzi non è localizzato: è una questione di squadra. Inizia Marin che al 21’ non centra la porta su un cross di Beruatto. E allora di là i padroni di casa sfiorano il 2-0 con un’azione simile a quella del vantaggio iniziale. Nella seconda parte del primo tempo, però, è soprattutto il Pisa a spingere. Al 33’ splendido traversone di Lucca su cui Puscas non arriva per un soffio. Due minuti dopo l’attaccante rumeno viene messo davanti alla porta da Birindelli, ma non controlla la palla e di prima spara alto. L’ultima occasione finisce sui piedi di Benali, che duetta con Puscas però neanche lui riesce a trovare lo specchio della porta.

    RIAPERTA ALL'ULTIMO— La ripresa inizia con un tiro (murato) di Carlos Augusto nato da una bella giocata di Machin, ma soprattutto con la stessa intensità che resiste dal primo minuto. Anzi, in avvio i ritmi sono folli. In pochi secondi Lucca sciupa davanti alla porta anziché servire Puscas, dall’altra parte del campo Nicolas fa un miracolo sul taglio in area di Barberis. Al 57’ Stroppa manda in campo il vichingo Gytkjaer e D’Alessandro per Ciurria e Mazzitelli. Il Pisa continua ad attaccare, ma senza incidere davvero e allora anche D’Angelo prova a cambiare qualcosa inserendo Siega e Sibilli, per il trequartista Benali e Mastinu a centrocampo. È subito Sibilli ad accendersi, saltare un difensore e colpire il palo (63’), mentre al 71’ ecco pure Torregrossa (per Puscas) e Gucher (per Marin). Alla lunga a produrre effetti, però, sono i cambi del Monza. Al 74’ D’Alessandro mette in mezzo per Mota, neutralizzato da un Nicolas ancora strepitoso, ma sulla ribattuta c’è Gytkjaer pronto a segnare il 2-0. Il Monza gestisce alla grande fino al 93’, quando si lascia infilare di testa dal neo entrato Berra. Un lampo che riapre tutto.
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    Monza, storica prima volta in A. Va sotto 2-0 a Pisa poi rimonta, rischia, ma dopo 120' fa festa

    I lombardi vinco 4-3 all’Arena Garibaldi. Dopo la rete di Gytkjaer sembra fatta, ma Mastinu regala ai toscani il 3-2 che vale i supplementari. Poi però Marrone e ancora Gytkjaer regalano alla squadra di Stroppa la prima promozione nella massima serie in 110 anni
    Michele Antonelli

    29 maggio - MILANO
    Il calcio dei grandi ora è realtà. Per la prima volta in 110 anni di storia, il Monza è in Serie A. Dopo un avvio shock (sotto di due reti dopo 9’) e una partita folle, tra sorpassi e controsorpassi, la squadra di Stroppa vince 4-3 contro il Pisa ai supplementari, nel ritorno della finale playoff all’Arena Garibaldi Romeo Anconetani. L’uomo del destino è Christian Gytkjær, entrato a 20’ dalla fine dei regolamentari e autore di una doppietta che sa di promozione, dopo la rete già messa a segno nel successo per 2-1 della partita d’andata.

    AVVIO ESPLOSIVO—
    Il Pisa sfrutta il fattore campo e parte a razzo: dopo 40” Beruatto crossa dalla sinistra, Pirola lascia scorrere e Torregrossa ne approfitta per deviare in rete e freddare Di Gregorio. Uno a zero. Nemmeno un minuto e la finale torna in equilibrio. Gli uomini di Stroppa accusano il colpo e al 9’ ecco il raddoppio: calcio d’angolo dalla sinistra, palla in movimento, cross ancora di Beruatto e colpo di testa vincente di Hermannsson, che brucia la difesa. Il pressing infuocato della squadra di D’Angelo mette gli ospiti all’angolo nei primi venti minuti. Poi il Monza viene fuori e rientra in partita grazie al destro al limite dell’area di Machín, bravo a incastonare il pallone sotto il sette. Proteste dei padroni di casa per un tocco di mano di Carlos Augusto nell’azione, ma il Var conferma: 2-1, tutto regolare. Cambia l’inerzia. Altro episodio da controllo video al 27’: Mazzitelli lancia dalla destra, Birindelli scivola in chiusura e tocca il pallone con il braccio, anticipando Mota Carvalho, altrimenti lanciato a rete. Mariani estrae il giallo, la panchina brianzola scatta in piedi e chiede il rosso. Il check conferma la decisione. Al riposo è 2-1.

    COLPO SU COLPO— Avvio moderato e meno vivace nella ripresa. Il primo brivido arriva al 53’, con il sinistro di Carlos Augusto dalla distanza. Palla alta. Cinque minuti dopo altra occasione biancorossa con il calcio di punizione di Barberis dalla destra: reattivo Nicolas sulla respinta. Qualche minuto di ragionamento per il Pisa. Poi, intorno all’ora di gioco, Puscas ha la palla che vale una stagione: lancio dalla difesa, intervento fuori tempo di Marrone, controllo e destro piazzato che si stampa sulla traversa. Primi cambi della sfida al 66’: D’Angelo richiama in panchina Torregrossa e Siega per far spazio a Lucca e Mastinu. Al 72’ è tempo di movimenti anche per Stroppa: fuori Ciurria e dentro Gytkjær, a segno nella partita d’andata. Proprio il danese, al 79’, riceve palla da D’Alessandro (entrato due minuti prima al posto di Mazzitelli) e gela Nicolas e l’Arena Garibaldi con il destro, per il 2-2 che sembra un punto e basta in chiave promozione. Ma il Pisa non ci sta e la riprende al 90’ con Mastinu, altro uomo dalla panchina, che non lascia scampo a Di Gregorio con un bel sinistro al volo dal limite dell’area. Tre a due per i padroni di casa alla fine dei tempi regolamentari: si va ai supplementari in virtù della regular season, con le due squadre appaiate a quota 67 punti al termine del campionato.

    UNO-DUE DA SERIE A— Il tira e molla non si ferma. Al 96’ il Monza rimette un piede in Serie A grazie al colpo di testa di Marrone, che sorprende la difesa toscana e insacca di testa per il 3-3. Il Pisa stavolta non reagisce e la squadra di Stroppa trova il poker ancora con Gytkjær, l’uomo del destino, che sfrutta l’errore in disimpegno di Birindelli e, solo davanti a Nicolas, non sbaglia il pallone più pesante. Quello del 4-3. È la rete che chiude i giochi e fa la storia, è un gol che per il Monza ha il sapore della A.
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    Vicenza retrocesso e Padova che non va in B.
    Manco una gara del genoa mi vedrò :(
     
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    CITAZIONE (stefchoen @ 17/6/2022, 21:24) 
    Vicenza retrocesso e Padova che non va in B.
    Manco una gara del genoa mi vedrò :(

    Potete andare in C l'anno prossimo
     
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    CITAZIONE (Symphony of death @ 17/6/2022, 21:40) 
    CITAZIONE (stefchoen @ 17/6/2022, 21:24) 
    Vicenza retrocesso e Padova che non va in B.
    Manco una gara del genoa mi vedrò :(

    Potete andare in C l'anno prossimo

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