Conference League 2021-22

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    rischiamo di dover pure fare un turno in più :facepalm:
     
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    Roma, tris al Cska Sofia e primo posto (con l'aiuto ucraino)

    La doppietta di Abraham e il gol di Mayoral di tacco decidono il match in Bulgaria (3-2 il finale per i giallorossi). La squadra di Mourinho scavalca in testa il Bodo che pareggia contro lo Zorya e vola direttamente agli ottavi di finale
    Andrea Pugliese

    9 dicembre - SOFIA (BUL)
    Serviva l’aiuto dello Zorya e l’aiuto è arrivato. La Roma vince per 3-2 in casa del Cska Sofia e si aggiudica il suo girone di Conference League proprio grazie al pareggio per 1-1 degli ucraini in casa con i norvegesi del Bodo Glimt, che vanno così agli spareggi con le squadre che scenderanno dall’Europa League. La Roma, invece, si qualifica direttamente per gli ottavi di finale, centrando così il suo obiettivo iniziale. Vittoria meritata quella dei giallorossi a Sofia, con doppietta di Abraham e gol di Mayoral. Un po’ di ansia nel finale, quando il Cska si rifà sotto e lancia l’ultimo disperato assalto, alla ricerca del pareggio. Tutto vano però, vince la Roma.

    DOPPIETTA DECISIVA —
    Mourinho conferma il 3-5-2 con cui va avanti oramai da un mese. Le novità assolute sono Bove in mediana e Mayoral come spalle d’attacco di Abraham. E proprio le due punte giallorosse sono quelle che graffiano la partita, con i gol che nel primo tempo portano avanti la Roma. Abraham (in sospetto fuorigioco) segna al 15’ a porta vuota, su bell’assist di Karsdorp. Mayoral insacca invece il 2-0 al 34’, dopo una bella iniziativa personale di Bove rifinita dalla parte opposta da Vina e conclusa proprio dallo spagnolo con un pregevole tacco al volo. Più in generale, però, la Roma gestisce la partita dall’inizio alla fine, anche a causa di un livello francamente troppo mediocre da parte del Cska Sofia. Così la Roma chiude i primi 45 minuti con il 61,4% di possesso palla e un bilancio parziale di 7-1 nel computo dei tiri. Karsdorp spinge bene a destra, in mezzo Cristante, Veretotut e Bove gestiscono bene il pallone e vincono molti duelli in un campo difficilissimo. Il Cska, invece, si fa vivo dalle parti di Fuzato solo in un’occasione, al 40’, quando Yomov prima si calcia sul piede lo stop decisivo e poi recupera la palla, mettendo in mezzo un pallone su cui Ibanez si frappone però con la mano. E prima del fischio finale c’è anche l’occasione per il 3-0, ancora con Mayoral, che se la costruisce benissimo ma la spreca alta a tu per tu con Busatto.

    ALLUNGO E BATTICUORE— Nella ripresa la Roma controlla la partita, avendola sempre saldamente in mano. L’obiettivo è arrivare alla fine con i tre punti, ma anche evitando infortuni. Così dopo appena 8 minuti del secondo tempo arriva anche il 3-0, con l’ennesimo pallone lavorato da Karsdorp in proiezione offensiva e Abraham che non lascia scampo a Busatto. Sul 3-0 allora Mourinho manda dentro prima Villar per Bove e poi cambia tutte e due le punte (Zaniolo e Shomurodov per Abraham e Mayoral). I giri del motore giallorosso inevitabilmente si abbassano, con Mourinho che punta a gestire il risultato e il Cska Sofia che trova il gol del 3-1 al 30’ con Catakovic, entrato poco prima al posto di Vion. L’obiettivo di uscire però senza preoccupazioni si vanifica al 40’, quando Zaniolo deve lasciare il campo per un problema muscolare alla coscia destra. Poi il batticuore finale, con il 3-2 di Wildschut (complice una paperona di Fuzato) e l’ultimo disperato assalto del Cska Sofia, con la Roma a difendere una vittoria che vale l’accesso diretto agli ottavi.
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    Partizan e Randers agli spareggi, prima vittoria per il Cluj

    Avanti serbi e danesi, eliminati Anorthosis, Jablonec e Flora Tallinn
    Matteo Nava

    9 dicembre - MILANO
    Se a Sofia la Roma porta a termine il suo compito senza grosse difficoltà contro il Cska, in Ucraina lo Zorya Luhansk onora l’ultima partita della competizione e fa l’assist ai giallorossi per il primo posto: 1-1 con il Bodo/Glimt e norvegesi secondi. Negli altri gironi “pomeridiani” accedono agli spareggi anche Partizan Belgrado e Randers, eliminando Anorthosis, Jablonec e Flora Tallinn: le altre posizioni erano già cristallizzate. In campo dalle 21 i gruppi E, F, G e H, tranne Tottenham e Rennes.

    GRUPPO A
    Già tutto deciso da due settimane nel primo raggruppamento della Conference League, con il Lask Linz aritmeticamente in testa e quindi agli ottavi di finale e il Maccabi Tel-Aviv, secondo, diretto ai playoff contro una ”retrocessa” dall’Europa League. Le partite dell’ultima giornata non sono quindi uno show da mani nei capelli, ma gli austriaci confermano la propria supremazia: Husein Balic e Keito Nakamura, con un gol per tempo, spianano la strada al 3-0 sull’Hjk Helsinki, Andreas Gruber nel finale lo omologa. Tanti sbadigli invece in casa dei campioni di Armenia dell’Alashkert, che si prendono almeno il primo punto di questa esperienza pareggiando 1-1 con il Maccabi: vantaggio al 79’ di Dejan Boljevic, pari israeliano di Eylon Almog a un minuto dalla fine.

    Classifica: Lask Linz 16 punti, Maccabi Tel-Aviv 11, Hjk Helsinki 6 e Alashkert 1.

    GRUPPO B
    Nessun favore da parte del primissimo Gent, che liquida 1-0 il Flora Tallinn e lo estromette dalla competizione: per i belgi è Gianni Bruno a inizio ripresa a inferire il colpo del ko alla squadra della capitale estone. L’affare "secondo posto" resta quindi prerogativa di Partizan Belgrado e Anorthosis Famagosta, con i serbi che pareggiano difendendo i due punti di vantaggio della vigilia: Mirko Milovanovic porta avanti i padroni di casa al 20’, Lazaros Christodoulopoulos su rigore fissa il risultato sull’1-1 alla mezz’ora. Ciprioti terzi ed eliminati.

    Classifica: Gent 13 punti, Partizan Belgrado 8, Anorthosis Famagosta 6 e Flora Tallinn 5.

    GRUPPO C
    Con il successo della Roma in casa del Cska Sofia sùbito sui binari giusti, le pressioni sono immediatamente sulle spalle del Bodo/Glimt, chiamato a difendere il primo posto. Yehor Nazaryna al 18’ porta però in vantaggio lo Zorya Luhansk e i norvegesi sono costretti a inseguire: l’autorete di Vitali Vernydub al 68’ pare facilitare la rimonta, ma il sorpasso non arriva e gli scandinavi cedono così la vetta del girone alla Roma. Giallorossi agli ottavi di finale, Bodo/Glimt ai playoff.

    Classifica: Roma 13 punti, Bodo/Glimt 12, Zorya Luhansk 7 e Cska Sofia 1.

    GRUPPO D
    Lo scherzetto è servito. In Europa non si può sottovalutare nessuno, nemmeno gli avversari di turno che non hanno mai vinto e sono già condannati all’eliminazione. La lezione questa volta l’ha imparata sulla propria pelle lo Jablonec, inciampato 2-0 in casa del Cluj: Gabriel Debeljuh a fine primo tempo e a fine ripresa sorprende i cechi con una doppietta e regala al club romeno la prima vittoria nel girone. Con questi presupposti, ai danesi del Randers non serve nemmeno fare punti e l’1-0 in Olanda è sufficiente per accedere agli spareggi: l’Az Alkmaar era già certo del primo posto, ma ha vinto grazie al guizzo di Thijs Oosting all’88’.

    Classifica: Az Alkmaar 14 punti, Randers 7, Jablonec 6 e Cluj 4.
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    Che culo. Vittoria sofferta contro delle pippe ma almeno siamo primi e ci scampiamo un turno
     
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    Slavia e Bodo, che colpi. Leicester e Marsiglia blindano la qualificazione

    I cechi sbancano il campo del Fenerbahce. Clamoroso show dei norvegesi in casa del Celtic (3-1). Il Leicester prima rischia e poi dilaga, mentre i francesi regolano il Qarabag
    Matteo Lignelli

    17 febbraio - MILANO
    Lo Slavia Praga sorprende il Fenerbahce a Istanbul, anche se un gol di Ferdi nel finale evita ai turchi un passivo pesante tenendo in bilico la qualificazione. Pure il Leicester si fa spaventare dai danesi del Randers, che pareggiano a fine primo tempo, però alla fine s’impone con un poker. La sorpresa più grande, allora, è il Bodo Glimt, capace di vincere 3-1 a Celtic Park. Ha vita più semplice, invece, il Marsiglia contro il Qarabag grazie a una doppietta di Milik in tre minuti. Sono alcuni risultati dell’andata dei playoff di Conference League, gare in cui si incrociano le terze classificate della fase ai gironi dell’Europa League e le seconde della nuova coppa continentale. Il ritorno è fissato per giovedì prossimo, 24 febbraio. A quel punto sapremo chi raggiungerà agli ottavi le prime di ogni gruppo, tra cui la Roma di Mourinho.

    FENERBAHCE-SLAVIA PRAGA 2-3
    Il gol di Ferdi a sette minuti dalla fine salva il Fenerbahce dallo spettro di un’eliminazione pesante visto che i turchi non raggiungono gli ottavi di una coppa europea dalla stagione 2015-'16. Lo Slavia Praga si era portato in vantaggio a fine primo tempo dopo il palo (quasi) da fuori di Plavsic e la rete di Benjanim Traore che si ritrova la porta tutta per sé. Il Fener trova il pari alla ripartenza con Pelkas, ma due errori clamorosi in difesa rovesciano ancora il match. Al 62’ colpisce Oscar Dorley da fuori, però con il portiere lontano dai pali, e subito dopo Lingr, entrato all’intervallo. La rete finale dei padroni di casa riapre tutto, soprattutto perché la regola del gol in trasferta è stata abolita.

    MIDTJYLLAND-PAOK 1-0
    Non c’è ruggine nell’ingranaggio dei danesi nonostante siano fermi, almeno per quanto riguarda i match ufficiali, dal 12 dicembre. Dopo venti minuti, infatti, ci pensa Joel Andersson a portare in vantaggio il Midtjylland, che nella sua storia non aveva mai giocato così tante gare in Europa in una singola stagione. Alla fine la sua rete basta e avanza per prendersi il primo round, ma non è un risultato che può far star tranquilli in vista del ritorno in casa del Paok.

    PSV-MACCABI TEL AVIV 1-0
    È un gol di Cody Gakpo, su assist di Mauro Junior, dopo soltanto undici minuti a decidere l’andata dei sedicesimi di Conference tra Psv e Maccabi Tel Aviv. Gli olandesi, reduci dall’Europa League dove hanno affrontato un girone abbastanza complesso con Monaco e Real Sociedad, non trovano mai il raddoppio che avrebbe permesso di mettere già un piede negli ottavi di finale del nuovo torneo.

    RAPID VIENNA-VITESSE 2-1
    Da quando è finita la pausa invernale il Rapid Vienna ha fatto fatica, eppure nella notte europea vince 2-1 contro il Vitesse, sfrecciando veloce, come vorrebbe farci credere il suo nome, già nei primi minuti. Ne passano 15 e si trova in doppio vantaggio grazie ai gol di Druijf, 24enne olandese in prestito dall'AZ Alkmaar, e Grüll. Al 65’ esce per Stojkovic per doppio giallo e il Vitesse ne approfitta per accorciare. Verdetto ancora in bilico per gli olandesi, arrivati ai playoff dopo che il Covid aveva fermato il Tottenham di Antonio Conte, impendendo la possibile rimonta nel gruppo.

    LEICESTER-RANDERS 4-1
    Al 45’ tutto quello che è successo è perfettamente in linea con leggi del calcio. Il Leicester domina, va in vantaggio con Ndidi (23’) e poi sbaglia di tutto. Avrebbe l’occasione di raddoppiare, addirittura triplicare, ma non ci riesce. Così non appena Amartey spreca di testa l’ultima chance del primo tempo, dall’altra parte arriva l’incredibile pareggio del Randers. Segna Vito, lasciato libero in area, dopo un pallone perso da Albrighton sulla sinistra. Il 2-1 degli inglesi, meritato, arriva a cinque minuti dall’inizio della ripresa ed è firmato da Barnes. Daka allunga ancora, mentre è di Dewsbury-Hall (poi uscito per un problema) il definitivo 4-1. Che significa, salvo tonfi clamorosi al ritorno, ottavi di finale. Prima di andare sotto la doccia, una breve invasione di campo.

    CELTIC-BODO GLIMT 1-3

    Continua a sorprendere il Bodo Glimt, che era riuscito a vincere per 6-1 contro la Roma nella fase a gironi. Su una delle rivelazioni di questa stagione europea sbatte anche il Celtic, per di più a casa propria. Il primo gol è di Espejord dopo 7 minuti, lo segue al 55’ Amahl Pellegrino. Quando gli ospiti accorciano (al 79’) con Maeda, il Bodo trova il modo di allontanarsi ancora, segnando subito con Vetlesen. I gol in trasferta non varranno più doppio (in caso di parità), ma il 3-1 di Celtic Park non sarà facile da ribaltare in Norvegia.

    MARSIGLIA-QARABAG 3-1
    Crolla dopo una quarantina di minuti la resistenza del Qarabag, che è primo in campionato in Azerbaigian e ha disputato una buona fase a gironi, ma sul piano tecnico non regge il confronto con il Marsiglia di Sampaoli, a cui bastano tre minuti per segnare due volte (dal 41’ al 44’) con l’ex Napoli Milik. Nel finale accorcia Kady, finché Payet (92’) non fa compiere ai francesi un deciso passo verso il prossimo turno.

    SPARTA PRAGA-PARTIZAN 0-1
    Gara in bilico per quasi 80 minuti, però la notte europea non conosce pareggi. Nello Sparta Praga resta a secco Hložek, talentino (19 anni) della nazionale ceca che interessa già a diversi club più importanti, e allora nel finale è Menig a sbloccare il risultato e portare avanti il Partizan. In vista di un confronto che, in ogni caso, la prossima settimana si prospetta altrettanto equilibrato.
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    Leicester e Marsiglia avanti sul velluto: agli ottavi anche Partizan, Bodo Glimt e Psv

    I norvegesi danno seguito alla favola eliminando il Celtic e i tifosi esultano con le bandiere dell'Ucraina
    Matteo Lignelli

    24 febbraio - MILANO
    Leicester, Marsiglia e Partizan Belgrado confermano i successi dell'andata, superano i playoff e sono le prime squadre a conquistare gli ottavi di Conference League, un traguardo a suo modo storico dato che la nuova coppa europea è alla sua prima edizione. Insieme a loro ci sono il Psv (1-1 col Maccabi) e soprattutto i norvegesi del Bodo Glimt, la vera favola della competizione, capace di battere sia all'andata che al ritorno (2-0) il Celtic, ben più esperto sulla scena internazionale. Durante i festeggiamenti sugli spalti i tifosi di casa sventolano bandiere dell'Ucraina in segno di vicinanza al popolo invaso dalla Russia. Domani, venerdì 25 febbraio, alle 13 il sorteggio del prossimo turno, in cui si rivedranno la Roma e le altre vincenti della fase a gironi, pronte per essere sorteggiate come teste di serie. Dalle 21 sono invece in programma le ultime tre sfide.

    RANDERS-LEICESTER 1-3
    Non che ci fossero molti dubbi dopo il 4-1 dell'andata, ma al Leicester bastano cento secondi per andare in vantaggio in casa dei danesi del Randers e assicurarsi il passaggio agli ottavi di Conference League. Inizia Barnes, lasciato libero di avanzare e calciare sulla corsia sinistra dell'area di rigore. Un 3-0 che conferma le ambizioni degli inglesi nel torneo, considerato che in Premier League le Foxes non se la passano bene e in Fa Cup sono stati eliminati dal Nottingham Forest, club di Championship. "Abbiamo l'opportunità di andare lontano, vogliamo essere i primi ad alzare questo trofeo" conferma il portiere Schmeichel, autore di un errore a sei minuti dal termine che regala ai danesi la gioia del gol (Odey). Sul finale del primo, invece, avrebbe potuto fare poco sulle due occasioni di Kehinde (in fuorigioco) e Vito, ma entrambi calciano a lato da pochi metri. E allora chiude i conti Maddison con una doppietta da urlo: punizione perfetta dalla sinistra al 70'; ancora un destro a giro da fuori, però sull'altro palo, subito dopo.

    QARABAG-MARSIGLIA 0-3 — Avanza pure il Marsiglia, che si facilita la vita con una rete di sinistro di Gueye, servito da Payet, dopo nemmeno un quarto d'ora. Ad arrotondare il successo (3-0) contro gli azeri del Qarabag ci pensano nel finale Guendouzi e il ventenne La Fuente, con assist di Under. Un bottino soddisfacente, se si considera anche il 3-1 casalingo dell'andata, per la formazione di Sampaoli, un'altra per la quale la Conference diventa un obiettivo reale. Nel primo tempo i locali sarebbero anche riusciti a trovare il pari con Ibrahima Wadji, ma dopo qualche minuto, tra proteste e ammonizioni, il gol viene annullato. In panchina l'ex Napoli Milik, oggi ai francesi e decisivo all'andata con una doppietta.

    BODO GLIMT-CELTIC 2-0 — Nel freddo della Norvegia altra impresa del piccolo Bodo Glimt, che dopo il 6-1 rifilato alla Roma nei gironi continua a stupire in Conference. Stavolta il Celtic non segna nemmeno una rete e fa una fatica tremenda a imporsi, andando in svantaggio dopo nove minuti con il gol di Solbakken. Vetlesen al 69' manda in porta il pallone della tranquillità.

    PARTIZAN-SPARTA PRAGA 2-1 — All'andata la sfida era stata in bilico fino a una decina di minuti dalla fine, in casa, però, il Partizan è di tutt'altra pasta e in venticinque minuti chiude i conti con una doppietta di Ricardo Gomes, in gol al 7' e poi anche poco più tardi, lasciato solo su calcio d'angolo. Mentre nella ripresa viene espulso. Lo Sparta Praga accorcia all'85' con Hlozek e prova a chiudere in bellezza.

    MACCABI TEL AVIV-PSV 1-1
    — Grazie all'uno a zero di una settimana fa il Psv evita i supplementari e festeggia l'accesso gli ottavi in una gara complessa, sbloccata da entrambe solo nel finale e sospesa per alcuni minuti dopo il lancio di un oggetto sul terreno di gioco, fortunatamente senza conseguenze. Non segna Zahavi, punta del Psv e storico marcatore del Maccabi, ma il giovane Vertessen (84') dieci minuti dopo il suo ingresso. Saborit pareggia al 91' quando il tempo per un'eventuale rimonta è ormai svanito.
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    Colpaccio Roma in casa del Vitesse: decide un gol di Oliveira (che poi viene espulso)

    I giallorossi ipotecano i quarti grazie a un gol del portoghese a fine primo tempo: è il terzo successo di fila per 1-0
    Chiara Zucchelli

    10 marzo - MILANO
    Alla vigilia di Vitesse-Roma due erano gli obiettivi della squadra di Mourinho: vincere e non riportare a casa giocatori infortunati, viste le pessime - a dir poco - condizioni del terreno dello stadio Gelredome di Arnhem. Entrambi sono stati centrati: nessuno si è fatto male e la Roma ha vinto 1-0 (terzo sorriso di fila) grazie alla rete allo scadere del primo tempo di Sergio Oliveira, poi espulso ad un quarto d’ora dal termine. Gli uomini di Mourinho, quindi, incassano l’andata degli ottavi di Conference League e ipotecano il passaggio del turno anche se al ritorno, tra una settimana all’Olimpico, non bisognerà dare niente per scontato (e, oltre a Oliveira, mancherà anche Mancini, squalificato).

    PERICOLO —
    Soprattutto perché il Vitesse, nel primo tempo, spinto dal pubblico (tutto ok nei 90’ per l’ordine pubblico) riesce ad essere pericoloso. Letsch schiera i padroni di casa con il 3-5-2 in cui Openda e Grbic creano parecchi pericoli a Rui Patricio, Mourinho risponde facendo più turnover di quello previsto alla vigilia: fuori Smalling e dentro Ibanez, sulle fasce ci sono Maitland e Vina, in mezzo al campo con Mkhitaryan ci sono Oliveira e Veretout. Il Vitesse parte meglio, al minuto 8 super parata di Rui Patricio su Openda che infila in velocità i due centrali, al 14’ gol annullato agli olandesi per fuorigioco: assist di Whittle, Grbic batte Rui ma è nettamente al di là della linea. Al 34’ il portiere portoghese si addormenta e manda il pallone sui piedi di Grbic, ma Openda a porta spalancata tira in curva. Mancini impreca e sveglia i compagni che, effettivamente, da quel momento cambiano marcia.

    GOL E ROSSO — Prima Zaniolo conquista un angolo su combinazione con Mkhitaryan, sull’azione successiva Abraham calcia fuori di un soffio grazie alla deviazione di Houwen (che l’arbitro non vede, come molte altre, ma non c’è il Var) e al 46’ arriva il gol decisivo: tiro di Vina, il pallone arriva a Zaniolo (100 in giallorosso stasera) che la controlla e poi la passa a Oliveira. Il portoghese in girata segna e manda la Roma in vantaggio al riposo. Nel secondo tempo Mou toglie i due terzini e Veretout e inserisce Cristante, Karsdorp e El Shaarawy e la Roma gioca molto meglio. Il gol del raddoppio non arriva - l’occasione più pericolosa è di Abraham su errore di Rasmussen -, Zaniolo esce dopo un’ora e sembra non gradire troppo, tanto da andare diretto negli spogliatoi, Mancini su delizioso assist di Pellegrini di testa spedisce sopra la traversa e alla Roma non resta che controllare, anche se in 10 per i due gialli in 10’ che costano l’espulsione a Oliveira. Finisce con i mille del settore ospiti in festa e Rui Patricio costretto a “parare” qualche oggetto in arrivo dalla curva dei tifosi del Vitesse.
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    Manita del Feyenoord, poker dello Slavia Praga. E Kurtic lancia il Paok contro il Gent

    Olandesi e cechi trionfano in grande stile contro Partizan Belgrado e Lask Linz, mentre i bianconeri passano di misura contro i belgi
    Salvatore Malfitano

    10 marzo - MILANO
    La Conference League entra nel vivo con gli ottavi di finale, ma lo Slavia Praga e il Feyenoord si candidano già per un posto al turno successivo, dopo le vittorie pesanti rispettivamente su Lask e Partizan Belgrado. Quella degli olandesi, poi, ha un'importanza ancora maggiore essendo arrivata in trasferta. Successo di misura invece per il Paok, che batte il Gent grazie alla rete di Kurtic.

    PAOK-GENT 1-0
    Succede poco a Salonicco, dove il Paok riesce comunque ad avere la meglio sul Gent. L'unico tiro degno di nota del primo tempo è un sinistro centrale di Akpom, che viene parato senza troppe difficoltà da Roef. Il portiere dei belgi però non può nulla sulla punizione calciata da Kurtic al 58', deviata in modo decisivo da Castro-Montes che lo mette fuori causa. De Sart prova a guidare la riscossa subito dopo con una conclusione secca sul primo palo, ma Paschalakis è attento e non si fa sorprendere. I greci non hanno alcun interesse ad alzare il ritmo e la gestione del vantaggio si rivela piuttosto facile fino al fischio finale.

    SLAVIA PRAGA-LASK LINZ 4-1— Un risultato netto a Praga, eppure non mancano i rimpianti per lo Slavia che avrebbe potuto chiudere con un punteggio anche più ampio. Protagonista della gara è Yira Sor, che domina nel primo tempo: è lui a sbloccarla dopo soli tre minuti, scaricando un destro potente su cui però Schlager si oppone davvero male. Al 21' il nigeriano sfiora la doppietta svirgolando il pallone a pochi passi dalla porta, ma si rifà al 29': scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere e deposita il raddoppio a porta vuota. La ripresa non sembra differente dal primo tempo, lo Slavia Praga spinge e crea molto, colpisce un palo con Ba e una traversa con Olayinka. Come spesso accade, però, gli errori si pagano e al 67' Balic accorcia le distanze con un preciso destro a giro da fuori area. Nel finale i cechi costruiscono un divario più che meritato, andando a segno prima con Olayinka (83'), preciso a trovare lo spiraglio davanti alla porta, e poi con Traoré (85') che batte Schlager di testa.

    PARTIZAN BELGRADO-FEYENOORD 2-5— Spettacolo ed emozioni a Belgrado, nella sfida tra Partizan e Feyenoord. Al 13' passano in vantaggio i serbi, col piazzato di Natcho dal limite che però si infortuna al momento della conclusione. Sette minuti e gli ospiti pareggiano: splendida azione di prima, la conclude Toornstra con un tiro preciso che tocca il palo e finisce in rete. Vujacic ha la chance di riportare avanti il Partizan ma sotto porta devia alto sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel finale di primo tempo annullato un gol ad Aursnes, che però sembrava regolare: in Conference League non c'è il Var e Mariani si fida del fuorigioco chiamato da Bindoni. Pochi secondi dall'inizio del secondo tempo e il Partizan trova la rete: Jovic, che aveva sostituito Natcho, si avventa su un pallone vagante in area e la sua rasoiata non lascia scampo a Bijlow. Il nuovo vantaggio dura poco, al 51' infatti Dessers sfrutta il bel tocco di Sinisterra e calcia al volo: Popovic tocca, ma non basta. Dopo il 2-2, il Feyenoord aumenta i giri. Al 64' la rimonta è completa, con la bella conclusione all'incrocio di Geertruida, bravo a farsi trovare pronto in area. Arriva quindi il turno di Sinisterra di iscriversi alla festa e lo fa in grande stile: il colombiano stoppa di petto e tira al volo da fuori area, mettendo la palla dove Popovic non può arrivare (70'). C'è tempo anche per la rete che ipoteca la qualificazione: Dessers davanti al portiere serve di tacco Toornstra, bravo a seguire l'azione e appoggiare senza opposizioni al 77'. Per il capitano degli olandesi sono i primi gol stagionali in Europa.
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    Esposito-gol, ma Milik stende il Basilea. Ok il Leicester, 8 gol tra Psv e Copenaghen

    L'ex Napoli trascina il Marsiglia. Kurtic firma la vittoria del Paok sul Gent, a Eindhoven uno spettacolare 4-4. Goleade di Slavia Praga e Feyenoord, vince anche il Bodo/Glimt
    Salvatore Malfitano

    10 marzo - MILANO
    La Conference League entra nel vivo con gli ottavi di finale, ma lo Slavia Praga e il Feyenoord si candidano già per un posto al turno successivo, dopo le vittorie pesanti rispettivamente su Lask e Partizan Belgrado. Molto bene anche il Leicester, che guadagna un doppio vantaggio sul Rennes, mentre il Marsiglia pur dominando vince di misura sul Basilea: Esposito infatti, con la sua prima rete nella competizione, ha risposto alla doppietta di Milik, arrivato a 18 gol in stagione. Pareggio pirotecnico a Eindhoven tra Psv e Copenhagen, che termina 4-4. Passa nel finale il Bodo/Glimt sull’Az Alkmaar, mentre Kurtic decide la sfida tra Paok e Gent in favore dei greci.

    PAOK-GENT 1-0
    Succede poco a Salonicco, dove il Paok riesce comunque ad avere la meglio sul Gent. L'unico tiro degno di nota del primo tempo è un sinistro centrale di Akpom, che viene parato senza troppe difficoltà da Roef. Il portiere dei belgi però non può nulla sulla punizione calciata da Kurtic al 58', deviata in modo decisivo da Castro-Montes che lo mette fuori causa. De Sart prova a guidare la riscossa subito dopo con una conclusione secca sul primo palo, ma Paschalakis è attento e non si fa sorprendere. I greci non hanno alcun interesse ad alzare il ritmo e la gestione del vantaggio si rivela piuttosto facile fino al fischio finale.

    SLAVIA PRAGA-LASK LINZ 4-1— Un risultato netto a Praga, eppure non mancano i rimpianti per lo Slavia che avrebbe potuto chiudere con un punteggio anche più ampio. Protagonista della gara è Yira Sor, che domina nel primo tempo: è lui a sbloccarla dopo soli tre minuti, scaricando un destro potente su cui però Schlager si oppone davvero male. Al 21' il nigeriano sfiora la doppietta svirgolando il pallone a pochi passi dalla porta, ma si rifà al 29': scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere e deposita il raddoppio a porta vuota. La ripresa non sembra differente dal primo tempo, lo Slavia Praga spinge e crea molto, colpisce un palo con Ba e una traversa con Olayinka. Come spesso accade, però, gli errori si pagano e al 67' Balic accorcia le distanze con un preciso destro a giro da fuori area. Nel finale i cechi costruiscono un divario più che meritato, andando a segno prima con Olayinka (83'), preciso a trovare lo spiraglio davanti alla porta, e poi con Traoré (85') che batte Schlager di testa.

    PARTIZAN BELGRADO-FEYENOORD 2-5— Spettacolo ed emozioni a Belgrado, nella sfida tra Partizan e Feyenoord. Al 13' passano in vantaggio i serbi, col piazzato di Natcho dal limite che però si infortuna al momento della conclusione. Sette minuti e gli ospiti pareggiano: splendida azione di prima, la conclude Toornstra con un tiro preciso che tocca il palo e finisce in rete. Vujacic ha la chance di riportare avanti il Partizan ma sotto porta devia alto sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel finale di primo tempo annullato un gol ad Aursnes, che però sembrava regolare: in Conference League non c'è il Var e Mariani si fida del fuorigioco chiamato da Bindoni. Pochi secondi dall'inizio del secondo tempo e il Partizan trova la rete: Jovic, che aveva sostituito Natcho, si avventa su un pallone vagante in area e la sua rasoiata non lascia scampo a Bijlow. Il nuovo vantaggio dura poco, al 51' infatti Dessers sfrutta il bel tocco di Sinisterra e calcia al volo: Popovic tocca, ma non basta. Dopo il 2-2, il Feyenoord aumenta i giri. Al 64' la rimonta è completa, con la bella conclusione all'incrocio di Geertruida, bravo a farsi trovare pronto in area. Arriva quindi il turno di Sinisterra di iscriversi alla festa e lo fa in grande stile: il colombiano stoppa di petto e tira al volo da fuori area, mettendo la palla dove Popovic non può arrivare (70'). C'è tempo anche per la rete che ipoteca la qualificazione: Dessers davanti al portiere serve di tacco Toornstra, bravo a seguire l'azione e appoggiare senza opposizioni al 77'. Per il capitano degli olandesi sono i primi gol stagionali in Europa.

    LEICESTER-RENNES 2-0— Vince senza produrre il massimo sforzo, il Leicester, imponendosi al King Power Stadium contro il Rennes. Parte meglio la squadra di Genesio, che crea pericoli con Laborde e Bourigeaud. Gli inglesi crescono col passare dei minuti e alla mezzora sbloccano la gara: Barnes scappa bene a sinistra, guadagna il fondo e sul suo tocco arretrato arriva Albrighton che calcia forte sotto la traversa. Le Foxes guadagnano terreno, gestiscono il possesso e rischiano pochissimo. Anche senza metterci troppa intensità, al 90’ il Leicester segna un gol pesantissimo nell’ottica del doppio confronto. Albrighton stavolta serve l’assist al subentrato Iheanacho, che è preciso a piazzarla sul secondo palo.

    MARSIGLIA-BASILEA 2-1— Rimpianti enormi per il Marsiglia, che domina in lungo e in largo ma affronterà il ritorno con un solo gol di vantaggio. I francesi spingono fin dai primi minuti. Under all’8’ sfiora il gol con un sinistro a giro che si stampa sul palo. Poco dopo è Payet ad avere una ghiotta occasione da pochi metri, ma trova solo l’esterno della rete. Al quarto d’ora, Pelmard prova ad anticipare col piede una palla alta, colpendo Guendouzi: è calcio di rigore. Della battuta si incarica Milik, che opta per il cucchiaio e non sbaglia. Il polacco sigla anche il raddoppio al 68’: Rongier guida la transizione e va al tiro, la respinta di Lindner è corta e l’ex Napoli ne approfitta ribadendo in rete (68’). Il Marsiglia sembra in controllo, ma il Basilea ha il guizzo sull’asse della Primavera interista composto da Males ed Esposito: il primo lancia, il secondo controlla e infila Mandanda con un preciso diagonale al 79’. La squadra di Sampaoli rischia anche un clamoroso autogol, con Rongier che sorprende con un retropassaggio di testa il proprio portiere, bravissimo a smanacciare il pallone destinato in porta.

    PSV EINDHOVEN-COPENAGHEN 4-4— Gara non adatta ai deboli di cuore a Eindhoven, dove Psv e Copenhagen regalano un grande spettacolo. I danesi passano in vantaggio dopo sei minuti: Boving colpisce il palo, ritorna in possesso del pallone e serve Johannesson, freddo a saltare Drommel e segnare. Al 21’ il pari della squadra di casa, con la girata di testa di Gakpo imparabile per Grabara. L’equilibrio dura un solo giro di lancette: Falk approfitta di un errore in fase di impostazione e serve Biel, che entra in area e sigla il raddoppio. Madueke ha la palla del pareggio, ma da pochi passi non punisce il Copenhagen (32’), che allora allunga: l’ex Genoa Lerager sfrutta una marcatura approssimativa su calcio d’angolo per battere ancora il portiere del Psv al 43’. Gli olandesi non mollano e rientrano in partita ad inizio ripresa con Doan, che colpisce al volo sempre gli sviluppi di una palla inattiva (50’). Due minuti dopo, ancora gli ospiti vicini al gol, con il colpo di testa di Vavro che termina di poco a lato. La squadra di Schmidt si divora il pareggio al 62’, direttamente da calcio di rigore causato dal fallo di mani di Ankersen: Gakpo dal dischetto sceglie l’angolo alla destra di Grabara, il portiere intuisce e para. L’attaccante si fa perdonare al 70’, quando ribatte in rete l’ennesimo miracolo del portiere, stavolta su Gotze. L’ultima parola però ce l’ha il Copenhagen: altro errore in uscita del Psv, ne approfitta Biel che recupera il pallone, salta un avversario e calcia sul secondo palo dove Drommel non può opporsi (78’). Ma non è finita. All’85’ Gakpo stavolta ispira e serve alla perfezione il taglio di Zahavi che colpisce di testa in corsa e fissa il punteggio sul 4-4.

    BODO/GLIMT-AZ ALKMAAR 2-1—
    Il Bodo/Glimt si conferma una delle squadre da battere di questa Conference League, superando anche l’Az Alkmaar. Le fasi iniziali sono di studio, con gli olandesi che tengono meglio il campo e non a caso creano la prima occasione. Alla mezzora Pavlidis viene trovato alla perfezione tra le maglie della difesa, ma il destro del greco si ferma sul palo. Al 39’ però passa il Bodo/Glimt: Sampsted si invola sulla destra, il suo cross è fatto apposta per la testa di Pellegrino che deve soltanto spingere in rete il vantaggio. Al 59’ ancora i norvegesi molto pericolosi: Espejord cerca l’angolo alla sinistra di Vindhal che però è bravo ad allungarsi; sulla respinta c’è Pellegrino che però spara alto sopra la traversa. L’Az non si lascia scoraggiare e trova il pareggio al 73’ con Aboukhlal, che apre alla perfezione il piatto a centro area sull’ottimo suggerimento di Sugawara. A tempo scaduto il Bodo piazza il sorpasso su un calcio di rigore dubbio. Solbakken non trema dagli undici metri, il portiere tocca anche il pallone ma il tiro è troppo potente.
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    Il Vitesse fa tremare Mou, la Roma si qualifica con un gol di Abraham al 90'

    Gli olandesi avevano riaperto il discorso qualificazione con un gran gol di Wittek, ma all'ultimo secondo l'attaccante ha trovato la rete che trascina i giallorossi ai quarti di Conference League
    Chiara Zucchelli

    17 marzo - ROMA
    La semifinale di Champions nel 2018, quella di Europa League nel 2021, almeno i quarti di Conference nel 2022: la Roma, da Di Francesco a Mourinho, passando per Fonseca, si regala ancora una volta una primavera di scontri diretti in ambito europeo. Stavolta, però, con tanta fatica e sofferenza: all’Olimpico, infatti, finisce 1-1 contro il Vitesse nel ritorno degli ottavi della terza coppa continentale e a salvare i giallorossi ci pensa, all’ultimo secondo, ancora una volta Tammy Abraham. Gol numero 21 al primo anno in giallorosso per lui, come Montella e Batistuta, unico vero giocatore imprescindibile per Mourinho.

    SPETTRO SUPPLEMENTARI—
    Il suo colpo di testa sotto la Sud al 90’, dopo un assist di Karsdorp, spedisce la Roma ai quarti al termine di una partita in cui è il Vitesse a giocarsela meglio. Gli olandesi difendono, aspettano, addormentano la gara, e a mezzora dal termine passano in vantaggio con uno splendido sinistro al volo dal limite dell’area, su assist di Dasa, di Wittek. Il tiro per Rui Patricio è imparabile, la Roma vede (a tre giorni dal derby) lo spettro dei supplementari e di un’eliminazione che sembrava impensabile al momento del sorteggio e invece, ancora una volta, arriva Abraham a risolvere tutto. God save Tammy, per Mourinho e per tutti i quarantamila dell’Olimpico che, a tratti, fischiano la squadra e i giocatori (Zaniolo, Veretout e Maitland-Niles) al momento dei cambi, ma poi esultano perché l’avventura europea può continuare.

    I TITOLARI— E pensare che Mou, proprio come aveva detto alla vigilia, mette in campo praticamente tutti i big. Non ci sono Mancini e Oliveira, squalificati, riposano Karsdorp e Zalewski sulle fasce (al loro posto Maitland e Vina) e, in mezzo al campo, rifiata Cristante, con Veretout insieme a Mkhitaryan e Pellegrini. Che per la Roma sarebbe stata una serata complicata si intuisce subito: i giallorossi sbagliano tanti palloni in appoggio, il Vitesse dopo 3’ sfiora il gol su punizione battuta da Grbic e inizia a credere nell’impresa quando la Roma va al piccolo trotto. Palloni per Abraham e Zaniolo ne arrivano pochi, tiri ancora meno (nel primo tempo giusto una conclusione di Veretout di poco a lato) e nella ripresa il copione non cambia fino al 62’: Pellegrini perde palla, pallone a Dasa che serve Wittek e super gol sotto al settore ospiti dove sono sistemati gli 800 tifosi del Vitesse.

    SUPER TAMMY — Qualche attimo di tensione (provano a sfondare il cordone degli steward), poi tutto torna alla normalità e si torna a pensare al campo: Mourinho inserisce El Shaarawy e Felix, in tribuna (Totti compreso) si soffre, ma il gol sembra non arrivare perché la Roma impatta sul muro del Vitesse. I supplementari sembrano inevitabili fino al gol di Abraham che spedisce la Roma ai quarti di finale. Finisce con l’Olimpico in festa e il pensiero ai prossimi tre giorni: domani c’è il sorteggio europeo, domenica il derby.
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    Avanti Leicester, Psv, Marsiglia, Bodo Glimt, Paok, Lask e Feyenoord

    I norvegesi eliminano l'Az Alkmaar ai supplementari, l'Olympique bissa a Basilea il 2-1 dell'andata. Tutto facile per l'Eindhoven a Copenaghen
    Francesco Calvi

    17 marzo - MILANO
    In attesa dei sorteggi dei quarti di finale, in programma domani alle 15 a Nyon, la Conference League scopre le squadre che, ad aprile, si giocheranno l’accesso alle semifinali. Nelle sfide delle 18.45, ottengono la qualificazione Leicester, Psv Eindhoven, Bodo Glimt e Marsiglia. Le Foxes escono sconfitte in casa del Rennais (2-1), ma passano il turno per effetto del 2-0 dell’andata. Insieme a Vardy&Co festeggia pure l’OM, vittorioso a Basilea con le reti di Cengiz Under e Rongier. Mentre il Psv domina il Copenaghen 4-0 con reti di Zahavi (doppietta), Gotze e Madueke, gli altri olandesi dell’AZ Alkmaar si arrendono ai supplementari contro il Bodo Glimt: per i norvegesi, risulta decisivo Sampsted al 106’. Alle 21 sono scese in campo – oltre alla Roma - Slavia Praga, Feyenoord e Paok Salonicco, che nel doppio confronto si sono rispettivamente affermate su Lask, Partizan Belgrado e Gent. I cechi perdono in Austria (4-3) ma passano grazie alle realizzazioni di Olayinka, Bah e Sor, il Feyenoord batte i serbi con Dessers, Nelson. 2-1, infine, per il Paok: i greci esultano con Josè Crespo, ex difensore di Bologna e Verona.

    RENNES-LEICESTER 2-1
    In seguito al ko (0-2) subito all’andata, i francesi partono forte per puntare alla rimonta: all’8’ Bourigeaud triangola in area con Terrier e batte Schmeichel con una conclusione rasoterra. I padroni di casa concedono poco agli avversari, amministrando il vantaggio e cercando lo spunto per il raddoppio: nel primo tempo il Leicester riesce solo una volta ad andare al tiro, al 16’ con Barnes. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Rodgers pareggia con Fofana, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce di testa per l’1-1. A un quarto d’ora dalla fine, Flavien Tait prova invano a riaccendere le speranze del Rennes, realizzando il 2-1 con un tiro dal limite. La vittoria però non basta, al fischio finale gli inglesi festeggiano il passaggio del turno.

    BASILEA - OLIMPIQUE MARSIGLIA 1-2— In Svizzera il Marsiglia, forte del 2-1 della scorsa settimana, tenta subito di chiudere il discorso-qualificazione. Nei primi 10’, Lindner salva due volte il Basilea respingendo i tiri di Bakambu e Gueye. Il portiere austriaco è il migliore della prima frazione: al 27’ chiude ancora la porta a Bakambu, al 35’ para il rigore calciato da Harit. Nel secondo tempo, dopo un’occasione sciupata da Burger al 57’, il Basilea passa in vantaggio con Ndoye, che con un’incornata va a segno sfruttando il cross di Sebastiano Esposito. Nell’ultimo quarto d’ora la ribalta però il Marsiglia, che al 75’ trova il pareggio con Cengiz Under. Il raddoppio francese arriva il pieno recupero con Rongier, che calcia in porta dal limite, fissando il risultato del match sul definitivo 1-2.

    COPENHAGEN-PSV 0-4— Dopo il rocambolesco 4-4 di Eindhoven, gli ospiti strappano un pass per i quarti di finale realizzando due gol per tempo: al 10’ Mario Gotze serve in area Zahavi, che calcia all’angolino segnando l’1-0. Al 38’ l’ex Bayern timbra il tabellino, deviando in porta il pallone offertogli da Philipp Max. Nella seconda frazione, Bardahji e Lerager mancano l’appuntamento con l’1-2: il PSV prende fiducia e dilaga negli ultimi 10’, grazie alle reti di Zahavi – che insacca a porta vuota – e Madueke, autore del definitivo 0-4.

    AZ ALKMAAR - BODO GLIMT 2-2— Dodici minuti di fuoco nella prima frazione, poi i tempi supplementari. Sconfitti 2-1 in Norvegia, gli olandesi passano in vantaggio al 18’ con Pavlidis, che piazza il pallone alla sinistra di Haikin. Dopo il pareggio del Bodo, arrivato al 26’ con Pellegrino, al 30' ancora Pavlidis, a due passi dal portiere, appoggia in rete e segna il 2-1. Dopo due chance sprecate proprio dal greco, al 71’ l’AZ colpisce il palo con Karlsson, che all’84’ va di nuovo vicino al gol senza successo. La sfida prosegue allora per altri 30’ e alla fine a spuntarla è il Bodo grazie alla rete di Alfons Sampsted.

    FEYENORD-PARTIZAN BELGRADO 3-1— Dopo il 5-2 ottenuto in Serbia, i padroni di casa vincono pure il ritorno degli ottavi. Dopo mezzora priva di occasioni da entrambe le parti, il Feyenoord spinge sull’acceleratore: al 34’ colpisce un palo con Til, al 35’ passa in vantaggio con Dessers ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 45’ l’attaccante belga realizza l’1-0, deviando in porta la conclusione di Toornstra e beffando Stevanovic. Il raddoppio degli olandesi arriva all’ora di gioco con Nelson, un minuto più tardi il Partizan accorcia con Ricardo Gomes che centra l’angolino con un tiro dal limite. La ciliegina sulla torta la mette Linssen segnando il 3-1 al 90’.

    GENT-PAOK 1-2— Dopo il successo ottenuto in Grecia, il Paok si afferma pure in Belgio, dove al 20’ Jose Crespo – ex difensore di Verona e Bologna – batte il portiere dopo una mischia in area di rigore. Il Gent prova a rientrare in partita e, dopo un tentativo con Samoise al 37’, pareggia al 40’ con un colpo di testa di Depoitre. All’inizio della seconda frazione, i belgi sfiorano il 2-1 prima con Samoise, poi con Okumu e Depoitre. Al 77’ il Paok torna però avanti con Douglas, che su assist di Vieirinha infila Roef per il definitivo 2-1.

    LASK-SLAVIA PRAGA 4-3
    — 4-1 all’andata, 3-4 al ritorno. Lo Slavia Praga accede ai quarti senza troppi problemi, nonostante la sconfitta in Austria rimediata allo scadere. Al 5’ il Lask è pericoloso con un tiro di Balic all’angolino, parato da Mandous. Al 24’ – due minuti dopo la rete sfiorata con un’incornata da Bah – Olayinka realizza la rete del vantaggio mandando il pallone sotto il sette. Al 36’ Wiesinger pareggia, ma l’1-1 dura appena un minuto: servito in area da Sor, ancora Bah incrocia con precisione e riporta avanti lo Slavia. Nel secondo tempo Horvath e Nakamura sciupano le chance di pareggiare, al 62’ Sor segna il tris battendo Schlager. Subito dopo, il Lask si scatena: complice l’espulsione di Plavsic all’85’, Wiesinger, Gruber e Schmidt firmano la rimonta per il 4-3, che tuttavia non basta per accedere ai quarti.
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    Partitaccia contro il Vitesse, ma almeno potremo avere l'occasione di subire l'eliminazione da parte del Bodo
     
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    Girandola di emozioni tra Feyenoord e Slavia Praga: è 3-3 col pari ceco al 95'

    Olandesi in vantaggio ma poi sotto 1-2. Rimonta e sorpasso prima di subire la rete del definitivo pari da Ibrahim Traoré
    Francesco Calvi

    7 aprile - MILANO
    Mentre Roma, Marsiglia e Leicester scaldano i motori, Feyenoord e Slavia Praga si inseguono, rimontano e alla fine pareggiano nel primo match dei quarti di finale di Conference League. In attesa di conoscere i risultati delle “big”, impegnate questa sera, nel pomeriggio i cechi hanno sfidato i biancorossi di Arne Slot, in un match in cui non sono di certo mancati i colpi di scena: il gol decisivo porta la firma di Ibrahim Traoré, autore al 95’ della rete del definitivo 3-3.

    RIMPIANTO FEYENOORD—
    Sul prato del De Kuip, gli olandesi evitano la sconfitta ma escono dal campo con l’amaro in bocca. In vantaggio dopo 10’ con Sinisterra, Linssen e compagni mancano clamorosamente il raddoppio con Kocku, che prima colpisce una traversa e poi manda di poco al lato. Lo Slavia risponde con le percussioni di Olayinka, il più pericoloso nel primo tempo, che al 41’ realizza il pareggio e dà il via alla rimonta dei suoi. Nella ripresa, gli ospiti alzano infatti il ritmo in cerca dell’1-2, che arriva al 67’ con Sor. Il Feyenoord non ci sta e ribalta ancora il risultato, portandosi sul 3-2 grazie alle conclusioni di Senesi e Kocku. Il boato del pubblico, galvanizzato dall’inaspettata rimonta, dura però pochi minuti: allo scadere del recupero lo Slavia si rialza e trova il 3-3 con l’ivoriano Traoré.
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