Europa League 2021-22

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    Europa League, l’Uefa ha deciso di escludere lo Spartak Mosca di Vanoli

    In arrivo l’ufficialità della decisione in seguito all'invasione in Ucraina, era l’unica squadra russa rimasta in corsa nella manifestazione. Il Lipsia va così direttamente agli ottavi

    28 febbraio - MILANO
    L’Uefa ha deciso di escludere dall’Europa League lo Spartak Mosca. L’ufficialità della decisione ancora non c’è, ma dovrebbe arrivare in giornata. La squadra allenata da Paolo Vanoli (ex giocatore di Serie A tra Parma, Fiorentina e Bologna), che si è seduto sulla panchina moscovita a metà dicembre dopo l’esonero di Rui Vitoria, e dell’ex ala dell’Inter Victor Moses avrebbe dovuto affrontare il Lipsia ai sedicesimi il 10 marzo con ritorno una settimana dopo, questa decisione vede quindi approdare i tedeschi direttamente ai quarti. Lo Spartak Mosca era l’unica squadra russa rimasta in corsa in Europa League.
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    Paqueta fa volare il Lione. Eintracht, che colpo in casa del Betis

    Due vittorie esterne negli anticipi: con un gol dell'ex Milan i francesi battono il Porto in trasferta, i tedeschi vincono 2-1 a Siviglia

    Davide Amato

    9 marzo - MILANO
    Il fattore campo si rivela ininfluente nei primi due ottavi di Europa League. Il Lione vince a Oporto (0-1), l’Eintracht Francoforte fa lo stesso a Siviglia (1-2). L’uomo copertina dei francesi è un ex Milan, il brasiliano Paquetá, che esulta due volte in altrettanti minuti: la prima per il gol decide la gara, la seconda per il rigore inizialmente concesso per un suo fallo e poi revocato dall’arbitro. Resta a bocca asciutta il Porto di Conceicao (che aveva fatto fuori la Lazio nello scorso turno): l'1-1 di Mbemba viene annullato al 95' per offside. Al Villamarin cade il Betis Siviglia. Succede tutto nel primo tempo. Kostic firma vantaggio dei tedeschi, Fekir pareggia, ma due minuti dopo Kamada mette il sigillo sull’andata dell’ottavo di coppa.

    PORTO-LIONE 0-1
    Al do Dragão si sfidano le due squadre che hanno eliminato la Juventus nelle ultime edizioni di Champions League: il Porto nel 2020/21, il Lione nel 2019/20. La gara comincia con il duro testa contro testa tra Pepe e Paquetá (che gioca sulla trequarti con Faivre, ex obiettivo del Milan): i due calciatori, entrambi a terra dopo lo scontro, hanno bisogno di qualche minuto di cure, per poi riprendere la partita con un turbante in testa. Primo tempo vivace. Occasioni su entrambi i fronti. Il Porto crea i presupposti per l’1-0: Lopes salva su Vitinha (11’) e Pepê (32’). L’occasione più nitida capita sui piedi di Toko Ekambi, ma il camerunese del Lione spara a lato a porta semi spalancata e portiere quasi battuto (38’). I francesi spingono nella ripresa: dopo i tentativi di Dembele (53’) e Paquetá (54’), il Lione la sblocca. Il vantaggio lo segna l’ex Milan Paquetá, che di mancino batte Costa su assist di tacco di Dembele (60’). Gol convalidato dopo il check al Var. Al 62’ lo stesso Paquetá tocca di mano nella sua area, l’arbitro inizialmente concede il rigore, poi vede le immagini e cambia idea. Il Porto prova ad alzare il ritmo nel finale, inserisce Galeno al minuto 80 (il brasiliano è il capocannoniere della competizione, con 6 gol, a pari merito con Toko Ekambi) ma al 97’ è comunque costretto ad alzare bandiera bianca. In realtà i portoghesi un gol lo segnano, al 95', con Mbemba, ma la rete del congolese (su assist di Martinez) è annullata per offside.

    BETIS-EINTRACHT 1-2
    La partita, diretta dal fischietto italiano Marco Guida, si sblocca al 14’. Quello che avrebbe dovuto essere un traversone dalla sinistra di Kostic si trasforma in una parabola che beffa Bravo e finisce in rete. Al 30’ una scintilla di Fekir rimette in parità l’incontro: il francese si accentra dalla destra e con un sinistro a giro nell’angolino basso trafigge Trapp. Passa un attimo e i tedeschi tornano avanti: Lindstrom approfitta di un disimpegno sbagliato da Gonzalez e serve a Kamada, libero a centro area, la palla del raddoppio. La ripresa si apre con il possibile tris della squadra di Glasner, ma Borré si fa parare da Bravo il rigore concesso per fallo di mano in area di Ruibal (51’). Nei minuti successivi Bravo tiene a galla i suoi e, tra il 64’ e il 67’, respinge due volte su Borré. Al 77’ Trapp fa lo stesso su Canales. Nel finale dentro Tello (77’) e gli ospiti Hauge (73’) e Lammers (86’), tutte ex conoscenze del calcio italiano (mentre Pezzella è in campo dal 1’ per gli andalusi). L’ultima emozione è lo squillo di Kostic al 93’: Bravo chiude la porta. La decima della Bundesliga batte la quinta della Liga.
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    Super Muriel e Malinovskyi, il primo round è dell'Atalanta: 3-2 al Leverkusen

    Nell'andata degli ottavi i nerazzurri vanno subito sotto, poi ribaltano, ma il gol di Diaby tiene in vita le speranze qualificazione dei tedeschi tra una settimana nel ritorno
    Marco Guidi

    10 marzo - MILANO
    Il primo round va all'Atalanta, ma ci sarà da soffrire per difendere il punto di vantaggio in Germania giovedì prossimo, nel ritorno degli ottavi di Europa League. Perché il 3-2 con cui la banda di Gasperini supera il Leverkusen al Gewiss ha restituito ai nerazzurri i gol di Muriel (doppietta), e poteva pure essere più largo, ma ha anche confermato qualche amnesia pericolosa.

    SCELTE—
    Gasperini rilancia Malinovskyi e Muriel dal 1', in difesa preferisce Djimsiti a Palomino e in mediana schiera in contemporanea Koopmeiners, De Roon e Freuler, con il secondo leggermente più arretrato dei due compagni in un 3-5-2 che si trasforma spesso in 3-1-4-2. Sulle corsie corrono Hateboer e Zappacosta. I tedeschi utilizzano il loro classico 4-2-3-1. In attacco c'è Alario, data l'assenza di Schick: in pratica, tutte e due le squadre sono senza i loro bomber di riferimento, il ceco e Zapata. In più, il Leverkusen ha il genietto Demiraby squalificato.

    ARANGUIZ ON FIRE— Non parte male l'Atalanta, molto aggressiva e vogliosa. Il Bayer, invece, pare più compassato. A sbloccarlo, ci pensa una meravigliosa punizione di Aranguiz al 9' che si stampa sul palo. Per i tedeschi ha l'effetto della sveglia, mentre alla Dea vengono i brividi. Così, due minuti dopo, su invito di Wirtz lo stesso Aranguiz aggiusta la mira dai sedici metri e piazza la palla dove Musso non può arrivare. L'Atalanta barcolla vistosamente per 10', con il Leverkusen a scandire ritmi e musica della partita.

    RISCOSSA— Ma quando meno te lo aspetti, ecco il sussulto nerazzurro. Anzi, il doppio sussulto, perché in 3' la Dea capovolge completamente le sorti della gara. Al 23' Freuler strappa di forza un pallone dai piedi di Diaby, mettendo in moto Malinovskyi: scambio delizioso con Muriel e sinistro di fino dell'ucraino per il pareggio. E poi al 25' è Toloi a rubare palla a centrocampo, innescando Malinovskyi bravo a mandare in porta Muriel, chirurgico con il sinistro nel battere Hradecky. L'uno-due tramortisce i tedeschi che escono improvvisamente dalla partita. L'Atalanta, dal canto suo, comincia a martellare e prima dell'intervallo Hradecky dice di no a Muriel (39'), Koopmeiners (42') e Zappacosta (44').

    DOMINIO, MA...— Si pensa che la campana di fine primo tempo possa dare la possibilità a Seoane di curare le ferite ai suoi, ma quando inizia il secondo round, il Leverkusen si presenta ancora peggio di prima. C'è letteralmente una sola squadra in campo, l'Atalanta. E il 3-1 di Muriel, servito ancora da Malinovskyi nello spazio aperto dei due centrali (Tah e Tapsoba decisamente poco in serata...), è la logica conseguenza. Lo sarebbe anche il poker nerazzurro, non fosse per le parate di Hradecky: pazzesca quella al 57' sul tocco ravvicinato di Muriel, comunque salvifiche le due su Toloi e Hateboer subito dopo. Seoane capisce che avanti così e si rischia la goleada, così toglie Alario, una punta, per inserire Kossonou, un difensore. Pare un controsenso, ma al 65' il Leverkusen dal nulla accorcia le distanze: Djimsiti è ingenuo nel contrasto con Diaby, che poi dal limite indovina il sinistro a giro all'angolino lontano, dove Musso non può arrivare. Una beffa per la piega che aveva preso il match, ma nella folle serata del Gewiss ci sta tutto. Nel finale l'Atalanta ci prova ancora, anche con i neoentrati Boga e Miranchuk, ma il punteggio non cambia più. È una bella vittoria, ma con una piccola nota di amarezza, perché il conto del soggiorno tedesco a Bergamo poteva essere decisamente più salato. E tra una settimana a Leverkusen il Bayer può provare a farla pagare alla Dea.
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    Munir-gol, il Siviglia batte il West Ham. Il Barça non sfonda, solo 0-0 con il Galatasaray

    I Rangers ipotecano il passaggio ai quarti di finale liquidando 3-0 la Stella Rossa, il Monaco cade 2-0 in casa dello Sprting Braga
    Francesco Calvi

    10 marzo - MILANO
    Prima la vittoria del Siviglia con El Haddadi, poi i successi di Rangers, Atalanta, Braga e lo 0-0 del Barcellona. Nell’andata degli ottavi di finale di Europa League – fatta eccezione per i blaugrana - vincono tutte le squadre di casa, che si portano così avanti nella sfida per strappare un biglietto per l’accesso ai quarti. L’Atalanta passa grazie alle reti di Malinovskyi e il ritrovato Muriel (doppietta), per gli scozzesi risultano decisivi, invece, i gol Tavernier e Morelos. Solo un pareggio per i catalani contro il Galatasaray, mentre al Braga bastano le marcature di Abel Ruiz e Carvalho per battere il Monaco.

    SEVILLA-WEST HAM 1-0
    Il primo round del match tra le squadre di Lopetegui e Moyes lo vincono gli spagnoli, in campo allo Stadio Sanchez Pizjuàn alle 18.45. Privi degli infortunati Suso, Fernando, Lamela, Rekik, Diego Carlos e Papu Gomez, ai padroni di casa basta El Haddadi per andare a giocare il ritorno in Inghilterra con due risultati su tre a disposizione. Dopo 4 minuti proprio il marocchino si rende pericoloso, inserendosi con i tempi giusti per un colpo di testa che finisce di un soffio al lato della porta. Poco dopo, il West Ham risponde con un’incornata di Vlasic ma Bono si fa trovare pronto e respinge. Allo scoccare della mezzora, proprio il croato tenta una rasoiata dal limite dell’area, il portiere del Siviglia gli chiude però la porta deviando in corner. All’inizio del secondo tempo, sono imprecise le conclusioni - una per parte - di Soucek ed En-Nesyri, al 60’ arriva il vantaggio degli andalusi con El Haddadi: Acuna crossa dalla destra su calcio di punizione, il pallone finisce dall’altra parte dove c’è il 26enne che, libero di calciare, supera Areola con un destro al volo indirizzato verso il secondo palo. Nel finale di partita, doppio brivido per gli spagnoli, vicini al raddoppio con Ocampos. Jesus Navas riesce, invece, a murare il destro di Lanzini (West Ham), che sembrava diretto in porta. 1-0 il risultato finale per il Siviglia, la prossima settimana gli Hammers saranno costretti a cercare la rimonta per passare il turno.

    RANGERS-STELLA ROSSA 3-0— Gli scozzesi dominano nel confronto con la squadra di Stankovic, che schiera Piccini dal 1’ e lascia invece in panchina l’altro italiano Filippo Falco. Dopo 3 minuti sono proprio gli ospiti a trovare il gol con un destro a giro di Katai, poi annullato per posizione irregolare dell’assistman Ivanic al momento del passaggio. Il brivido del possibile svantaggio dà una scossa ai Rangers, che al 10’ si portano avanti con Tavernier, per effetto di un calcio di rigore concesso per fallo di Srnic ai danni di Kent. Al quattordicesimo minuto, l’arbitro Gozubuyuk annulla un’altra rete per fuorigioco di Katai. Passa un giro d’orologio, e arriva il 2-0 di Morelos: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone finisce dalle parti del colombiano, che spedisce di prima intenzione con il destro alle spalle di Borjan. Dopo i due gol irregolari, al 24’ ancora Katai ha l’occasione di accorciare le distanze dagli undici metri: McGregor riesce però a parare il suo tiro dal dischetto, mantenendo il doppio vantaggio dei suoi. All’inizio del secondo tempo arriva il tris di Balogun, che sfrutta il corner di Tavernier per saltare più in alto di tutti, ipotecando così la qualificazione dei suoi.

    BRAGA-MONACO 2-0— Un gol in apertura e uno allo scadere, per vincere la gara d’andata e giocare con maggiore serenità la sfida di ritorno nel Principato di Monaco. Abel Ruiz approfitta di un rimpallo in seguito al tiro di Rodrigo Gomes per fare suo il pallone e calciare in rete dopo 3’, superando Nubel e regalando ai suoi l’1-0. Proprio Gomes sfiora il raddoppio dopo dieci minuti, mentre Vanderson e Ben Yedder provano a rispondere per il Monaco: i loro tiri, però, non fanno tremare Matheus. Tra il 30’ e il 35’, Zwayer annulla due gol degli ospiti per fuorigioco: le reti di Gelson Martins e Ben Yedder sono viziate da posizione irregolare. Nel mezzo, al 32’ Horta (Braga) sfiora il 2-0 con un bolide dalla distanza che il portiere del Monaco riesce a deviare al lato. Nel secondo tempo sono ancora gli ospiti a spingere in cerca dell’1-1, Gelson Martins per due volte spreca l’occasione di pareggiare, prima trovando la parata di Matheus e poi sfiorando la traversa. A un minuto dalla fine dei tempi regolamentari, il neo-entrato Carvalho firma il raddoppio con un colpo di testa, premiando il traversone di Fabiano dalla destra. Alla squadra di Clement serviranno dunque tre gol di vantaggio, la prossima settimana, per riuscire a passare il turno, dopo la sconfitta rimediata in casa dello Sporting.

    BARÇA-GALATASARAY 0-0— Dopo il successo nei sedicesimi contro il Napoli, Xavi Hernandez non ingrana negli ottavi d’andata, rimediando solo uno 0-0 nella partita del Camp Nou contro il club turco. In campo con il tridente composto da Traoré, Ferran Torres e Depay, i blaugrana dominano nel possesso palla, senza però bucare la difesa giallorossa. Risale al 28’ il primo brivido del match, quando Depay cerca il gol direttamente da calcio di punizione, trovando però la pronta respinta di Inaki Pena. Dieci minuti dopo, arriva la risposta del Galatasaray con Akturkoglu, ma il suo tiro dal limite finisce di poco sopra la traversa. Il portiere ospite devia pure le conclusioni di Depay – in chiusura del primo tempo – e Busquets – al 59’ -, nell’ultima mezzora il Barça alza il ritmo e ci riprova con Jordi Alba, Dembelè e De Jong, che colpisce il palo. Al 68’ Torrent si gioca la carta Bafatembi Gomis, che dopo meno di dieci minuti firma il clamoroso vantaggio: in seguito a un check del VAR, però, l’arbitro Bastien annulla la rete per fuorigioco di un calciatore turco durante l’azione che ha portato al gol. Il pareggio a reti inviolate di Barcellona rimanda dunque ogni verdetto alla sfida di ritorno, in programma per giovedì 17 marzo allo stadio Turk Telekom di Istanbul.
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    Musso para tutto, Boga segna: l'Atalanta passa a Leverkusen e vola ai quarti

    Il portiere salva due volte miracolosamente su Diaby lanciato a rete, l'ex Sassuolo in contropiede al 91' firma il successo e dopo il 3-2 dell'andata sul Bayer la Dea si qualifica. Domani il sorteggio. Infortunio muscolare per Toloi
    Dal nostro inviato Andrea Elefante

    17 marzo - LEVERKUSEN (GERMANIA)
    L'Atalanta resiste a Leverkusen e con Boga in contropiede al 91' sbanca Leverkusen per il successo che vale i quarti dopo quello per 3-2 dell'andata. Fondamentale Musso, autore di due grandi parate su Diaby. Secondo tempo di grande sofferenza ma anche di notevole solidità difensiva prima della rete liberatoria dell'ex Sassuolo.

    LA PARTITA—
    La prima occasione è per Daby, solo davanti a Musso, ma il portiere della Dea resta in piedi e respinge col braccio. Nell'azione si fa male Toloi, sostituito da Djimsiti. E' l'Atalanta comunque a far la partita coi tedeschi che giocano di rimessa. Al 35' Muriel ha una buona palla in area ma è defilato e non ha compagni da servire, il suo tiro viene rimpallato in angolo. Al riposo è 0-0. Avvio di ripresa e ancora Diaby si trova solo davanti a Musso che come nel primo tempo salva ancora la porta bergamasca. E' poi Arànguiz a sprecare da buona posizione. Ma ora il Leverkusen è stabilmente nella metà campo avversaria. La difesa dell'Atalanta resiste. E al 91' è Boga in contropiede a chiudere i conti qualificazione.
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    Europa League: Barcellona ai quarti con Rangers e Braga. Lione e Eintracht ok, il West Ham ribalta il Siviglia

    I blaugrana passano 2-1 in rimonta in casa del Galatasaray e vanno avanti. Promosse anche Rangers e Braga
    Salvatore Malfitano

    17 marzo - MILANO
    Tutto come previsto, in Europa League. Le indicazioni delle gare d’andata si confermano anche al ritorno. Il Barcellona vince in rimonta a Istanbul, rispondendo bene allo svantaggio iniziale firmato da Marcao. Il West Ham ribalta l’esito del primo atto ai supplementari col Siviglia grazie a Yarmolenko, serve l’overtime anche all’Eintracht Francoforte per conquistare la qualificazione all’ultimo istante sul Real Betis: nessuna delle due andaluse dunque potrà giocare la finale del Pitzjuan nella propria città. Il pareggio di Lione qualifica i francesi ai danni del Porto, allo stesso modo il Braga sblocca presto l’incontro ed esce indenne dal Louis II, facendosi raggiungere dal Monaco soltanto a tempo scaduto. Serata ricca di rimpianti per la Stella Rossa di Stankovic, che accarezza il sogno della rimonta nel primo tempo contro i Rangers ma spreca troppo e il 2-1 non basta. Il Lipsia, qualificato d’ufficio dopo l’esclusione dello Spartak Mosca, completa il quadro dei quarti di finale insieme all’Atalanta.

    GALATASARAY-BARCELLONA 1-2— Il pareggio del Camp Nou e lo svantaggio iniziale non intimidiscono il Barcellona, che conquista vittoria e qualificazione a Istanbul. Il Galatasaray sfiora il vantaggio dopo sei minuti, quando Gomis calcia a colpo sicuro ma trova l’opposizione provvidenziale di Jordi Alba. La risposta dei catalani arriva al 9’ col diagonale di De Jong, perfettamente trovato in profondità da Busquets, che però termina di poco a lato. I turchi sbloccano l’incontro al 28’: su un calcio d’angolo da destra Marcao brucia Ferran Torres e di testa in tuffo batte Ter Stegen. Negli spogliatoi, tuttavia, si rientra sul pari grazie alla perla di Pedri, che ne mette a sedere due in area prima di calciare forte sul primo palo (37’). In pieno recupero Aubameyang scheggia la parte alta della traversa, dopo aver preso bene il tempo a centro area. L’ex Arsenal non perdona in apertura di ripresa: al 49’ Inaki Pena compie due interventi miracolosi in rapida successione, sul terzo tentativo dell’attaccante da distanza ravvicinata non può nulla. Van Aanholt ci prova dalla distanza e spaventa i blaugrana con un gran sinistro, alto (60’). La squadra di Xavi prende il controllo della gara, ma non la chiude e soffre nel finale quando il Galatasaray spinge alla ricerca del pari, che non arriva. Orsato è costretto anche a fermare il gioco per alcuni minuti, poco prima del 90’, per il lancio di alcuni oggetti provenienti dagli spalti nei confronti di Jordi Alba.

    MONACO-BRAGA 1-1— Solida prova del Braga, che se la cava agevolmente con un pari in casa del Monaco dopo la vittoria dell’andata. I portoghesi non si chiudono, anzi, spingono fin dai primi minuti. Al 3’ il piazzato di Ricardo Horta si spegne sul fondo a pochi centimetri dal palo, ma è un errore di Nubel a ipotecare la qualificazione degli ospiti. Il tiro di Abel Ruiz al 19’ infatti è tutt’altro che irresistibile, il portiere lascia scoperto il primo palo e l’intervento è goffo. Rischia poco, la squadra di Carvalhal, e Aguilar sfiora anche il raddoppio nei minuti conclusivi. Tardiva la rete a tempo scaduto di Disasi, a segno di testa sull’angolo battuto da Golovin, che evita la sconfitta ma non l’eliminazione.

    STELLA ROSSA-RANGERS 2-1— Tre reti da rimontare, un’impresa ai limiti dell’impossibile per la Stella Rossa, che però ha avuto le occasioni per crederci davvero. Al 10’ le distanze sono subito ridotte: morbida la marcatura scozzese su un calcio d’angolo, Ivanic ha tutto il tempo di controllare e calciare in porta. Il Marakàna si infiamma, due minuti dopo il centrocampista ha la chance per raddoppiare ma il 40enne McGregor si distende e para. Un’altra palla gol capita sui piedi di Pavkov, che a tu per tu col portiere avversario calcia malissimo e mette a lato. Appena la spinta dei serbi cala d’intensità, i Rangers ne approfittano: Kent triangola con Kamara e scappa in velocità, la conclusione è deviata e Borjan è fuori causa sull’1-1 (56’). Le offensive della squadra di Stankovic sono meno convinte e ordinate, gli scozzesi gestiscono bene fino al terzo minuto di recupero: il fallo di Kamara su Falco provoca un calcio di rigore, che Nabouhane non fallisce. Vittoria comunque amara, per la Stella Rossa, che spreca tanto ed esce dalla competizione.

    LIONE-PORTO 1-1— Niente ribaltone, per il Porto, che non va oltre il pareggio sul campo del Lione. Sembra mettersi subito in discesa per i francesi, perché al 12’ Dubois lancia in profondità Dembélé e l’attaccante è bravissimo a trovare l’angolo lontano anticipando in uscita Diego Costa. Lo stesso asse si ripropone qualche minuto dopo, con l’esterno al cross e il francese a colpire di testa, con la palla che finisce alta. Al minuto 27 la parità è ristabilita grazie alla pregevole esecuzione del brasiliano Pepe, che gira al volo trovando l’incrocio sul traversone di Vieira. La squadra di Bosz mantiene comunque l’iniziativa del gioco, i portoghesi si affidano alle ripartenze. Il Porto insegue i supplementari, manda dentro Taremi ed Evanilson ma a sfiorare la rete è l’altro Pepe (l’ex Real Madrid), che al 77’ sugli sviluppi di un calcio di punizione sfodera un gran destro a volo che finisce a pochi centimetri dal palo. Gli ospiti si riversano nella metà campo avversaria, lasciando molti spazi alle ripartenze del Lione. Su una di queste nel finale Paquetà e Aouar si ostacolano per calciare a porta vuota, sbagliando un gol clamoroso. Poco male, comunque: per lo 0-1 dell’andata passano i francesi.

    WEST HAM-SIVIGLIA 2-0— Il finale sembra scritto, a qualificare il West Ham dopo 120 minuti è l’ucraino Andriy Yarmolenko. Al London Stadium è praticamente un monologo degli Hammers, che dettano i ritmi della partita. Fornals si rende pericoloso in apertura, il suo tiro però viene respinto. Al 27’ l’unica vera occasione degli andalusi, con Areola chiamato ad un grande intervento in controtempo su En-Nesyri. Due minuti dopo Antonio ha la palla del vantaggio, ma si fa ipnotizzare da Bono che invece non può far molto quando al 39’ Soucek svetta sul secondo palo e trova la parabola perfetta per pareggiare i conti. La ripresa comincia sulla falsariga del primo tempo: Soucek e Rice si fanno vedere dalle parti del portiere avversario, Lanzini lo impegna molto più seriamente al 62’ ma il marocchino ribatte due volte le conclusioni ravvicinate del centrocampista. Il Siviglia si scuote, Corona ha un’ottima occasione ma spara alto. I novanta minuti dunque non bastano a decretare la squadra qualificata, ai supplementari è sempre Soucek a creare apprensione sulle palle alte, come al 98’ quando il suo colpo di testa ravvicinato trova solo l’esterno della rete. Il West Ham ne ha di più e al 112’ conquista i quarti di finale: Carmona calcia da fuori, Bono respinge e sul tap-in il più veloce è Yarmolenko, che segna ma chiaramente turbato per il conflitto ucraino non esulta.

    EINBTRACHT FRANCOFORTE-REAL BETIS 1-1— L’Eintracht Francoforte va oltre la sfortuna e le occasioni sprecate, avendo la meglio di un coraggioso Real Betis ad un soffio dai calci di rigore. I tedeschi, nonostante il risultato dell’andata, rinunciano ad un atteggiamento attendista, per cercare immediatamente il gol della tranquillità. Ci vanno vicinissimi al quarto d’ora, quando Knauff taglia verso la porta e coglie di sorpresa la difesa spagnola ma il suo piattone si stampa sulla traversa. L’Eintracht mantiene il baricentro alto, affonda quando può senza forzare. Al 65’ Juanmi impegna per la prima volta Trapp, colpendo di testa dopo la grande azione personale di Joaquin. La risposta arriva subito dopo, con Kostic che colpisce il secondo legno della serata direttamente da calcio d’angolo. Il Real Betis aumenta i giri col passare dei minuti e alla fine agguanta la rete che vale i supplementari: Fekir sfonda a sinistra, sul suggerimento al centro si avventa Borja Iglesias sul primo palo che infila Trapp. Questo gol manda la sfida ai supplementari e l’unica occasione della mezzora addizionale sembra essere ancora dell’attaccante spagnolo: è lui ad intercettare il tiro deviato di Laines, ma il suo colpo di testa si ferma contro la traversa al 108’. La gara ormai è indirizzata ai rigori, ma all’ultimo istante Hinteregger mette la testa sulla punizione di Kostic; l’uscita di Rui Silva è sciagurata e la palla finisce in rete, sancendo la qualificazione dell’Eintracht.
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    Lipsia-Atalanta 1-1, gol di Muriel e autogol di Zappacosta

    Una magia al 17’ lancia i bergamaschi ma nella ripresa arriva il pareggio tedesco. Musso para un rigore ed è decisivo nel finale. Ritorno giovedì prossimo a Bergamo
    dal nostro inviato Andrea Elefante

    7 aprile - LIPSIA (GERMANIA)
    Tutto aperto, tutto da decidere fra una settimana al Gewiss. Ma l’Atalanta esce bene dalla Red Bull Arena di Lipsia, alla fine di 90’ molto belli, particolarmente intensi nel finale, quando la prudenza lascia posto al coraggio e i due assetti si sfilacciano un po’, lasciando spazi che le due squadre hanno la forza di aggredire fino alla fine. Due legni per parte, più dominio dell’Atalanta, che paga un breve scollamento che porta all’1-1 del Lipsia, ma non accusa il colpo, torna ad assediare i tedeschi, ma alla fine rischia almeno due volte il gol della beffa. Soprattutto pesando le occasioni è giusto il pareggio, alla fine. E Gasperini si “consola” per aver ritrovato Zapata, anche se è forte il rischio di aver perso Freuler, uscito al 21’ della ripresa per un problema muscolare.

    LE SCELTE—
    Tedesco risolve i due dubbi della vigilia preferendo Klostermann a Simakan e confermando André Silva, che non lo aveva convinto nell’ultima partita e dunque era insidiato nei suoi pensieri dallo svedese Forsberg: al suo fianco Nkunku e alle loro spalle, da trequartista, Olmo, una vecchia conoscenza dell’Atalanta dai tempi del debutto in Champions League a Zagabria, nel 2019. Gasperini sceglie la difesa a quattro e un’Atalanta di “assaltatori”, con una sola punta di ruolo, Muriel, e a supporto Pessina e Pasalic: lo stesso assetto della trasferta ad Atene con l’Olympiacos, ma allora al posto del colombiano c’era Malinovskyi. Al fianco di Freuler c’è Koopmeiners che ha licenza di avanzare in aggressione su Kampl, mentre De Roon è deputato a “imprigionare” Olmo a tutto campo, con Demiral e Palomino che si dedicano alle due punte.

    PRIMO TEMPO— Tedesco non aveva fatto pretattica: il Lipsia “aspetta” l’Atalanta, sperando di trovare spazi per colpire in ripartenza. Nei primi 10’ l’Atalanta deve trovare le misure: dopo meno di 3’ Palomino è già costretto ad un giallo su Nkunku e al 7’ e il Lipsia dopo 7’ può approfittare del primo - non sarà l’unico - errore in uscita dell’Atalanta per correre verso la potta: lo fa Nkunku ma il suo tiro è centrale e Musso non ha problemi. Anche Gasperini ha un piano: aggredire alto il Lipsia, cercare di non farlo ragionare, trovare buchi nelle sue coperture. Funziona, dopo 17’, ma è soprattutto un capolavoro personale di Muriel a spezzare l’equilibrio: su pallone recapitato da Zappacosta, il colombiano “vede” un buco fra Klostermann e Heinrichs, punta Gulàcsi, evita il ritorno di Orbàn e inventa un tiro meraviglioso per l’1-0. Il Lipsia incassa il colpo: deve cambiare per forza atteggiamento, ma lo fa con poca lucidità, senza trovare illuminazioni da Olmo, asfissiato da De Roon, e spesso ricorrendo a lanci lunghi che non trovano né Nkunku né André Silva: l’unica occasione, per il portoghese, è dopo un regalo di Pessina, ma il suo tiro finisce sul palo. Nel frattempo (21’) l’Atalanta era andata vicina al 2-0 ancora con un sinistro non lontano dal palo di Muriel dopo dribbling secco a rientrare. E un’altra occasione per il raddoppio arriva pochi secondi prima del riposo, con uno-due Pasalic-Freuler, concluso dal croato - in caduta - sul palo esterno.

    SECONDO TEMPO— Il Lipsia deve ringraziare Gulàcsi che si allunga bene per deviare il possibilissimo 2-0 di Muriel e Demiral che cade nella tentazione di un tocchetto su Nkunku, che lo beffa in sterzata: è rigore, ma ci pensa San Musso a parare il tiro di André Silva e, ancora più miracoloso, il successivo tap in di Orbàn. Musso però cade subito dopo (13’), con Zappacosta che per anticipare Orbàn mette alle spalle del proprio portiere. C’è il rischio di pagare psicologicamente il colpo, ma l’Atalanta, corretta da Gasperini con Scalvini, che va a centrocampo, Boga e Zapata riparte come se nulla fosse. Scalvini ha la chance giusta ma mira alto un quasi rigore, Koopmeiners colpisce il palo subito dopo, poi un colpo di testa di Demiral, su cross di Koopmeiners, finisce fuori di poco. La sfuriata nerazzurra si esaurisce così, da lì in poi è più Lipsia, anche se Koopmeiners ha un’ultima chance. Ma prima, per due volte, il Lipsia va vicinissimo al 2-1: prima con un tuffo di testa di Szoboszlai respinto dalla traversa, ancora con una ripartenza dell’ungherese murata da Musso e infine con un tiro a colpo sicuro di Mukiele in mischia e da distanza ravvicinatissima, respinto sulla linea da Demiral. Ma sarebbe stata una beffa.
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    Certo che prendere gol subito dopo un rigore parato...
    E alla fine si sono salvati con Demiral che ha veramente parato (di gamba) un gol fatto
     
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    Vince solo il Braga sui Rangers. Il Barça non sfonda a Francoforte. West Ham-Lione 1-1

    I ragazzi di Xavi non riescono a vincere in Germania nonostante la superiorità numerica nel finale. Pareggio d'oro per il West Ham, in 11 contro 10 per un tempo
    Davide Amato

    7 aprile - MILANO
    Il Barcellona imita l’Atalanta e pareggia 1-1 in Germania. Stesso risultato a Londra, dove il Lione non approfitta dell’uomo in più per metà incontro e sbatte contro un caparbio West Ham. L’unica vittoria dell’andata dei quarti di finale di Europa la fa registrare il Braga: 1-0 interno sui Glasgow Rangers. I blaugrana di Xavi non sfondano sul campo del Francoforte: svantaggio ad inizio ripresa, ma poi rientrano in partita e guadagnano la superiorità numerica senza riuscire ad approfittarne. Al London Stadium, invece, il West Ham gioca un tempo in dieci contro undici (rosso a Cresswell prima dell’intervallo): i londinesi la sbloccano con Bowen, una decina di minuti dopo Ndombele pareggia ma i francesi non vanno oltre. A Braga l’unica rete arriva nel primo tempo, segnata da Ruiz dopo che i due Horta avevano sfiorato il vantaggio per la squadra sorpresa del torneo.

    EINTRACHT-BARCELLONA 1-1
    I blaugrana di Xavi, schierati con il tridente Traore-Aubameyang-Torres, ci provano fin da subito con Torres (4’) e Aubameyang (19’) ma la palla esce in entrambi i casi. I tedeschi difendono con efficacia e al 39’ recriminano per un presunto rigore: Jovanovic, dopo un check al Var, giudica come regolare il contatto tra Busquets e Borré. La ripresa si apre con la doccia fredda per il Barcellona: al 48’ Knauff spedisce all’incrocio, con un bolide d’esterno dalla distanza, il vantaggio del Francoforte. Sull’onda dell’entusiasmo, al 50’, Lindstrom sfiora il raddoppio. Il Barcellona pesca dalla panchina e guadagna il pareggio al 60’: l’azione parte sull’asse Dembele-De Jong, entrambi subentrati, poi c’è il doppio triangolo tra l’olandese e Torres, che manda il pallone alle spalle di Trapp. Dal 78’ Eintracht in dieci per il rosso a Tuta (il secondo giallo è dovuto ad un fallo su Pedri) ma il risultato non cambia più: in totale è 67% del possesso per i catalani, ma più tiri nello specchio per i tedeschi (5 a 3). Il pass per la semifinale lo si staccherà il 14 aprile al Camp Nou di Barcellona.

    WEST HAM-LIONE 1-1
    Al 16’ ci prova l’algerino Benrahma ma il portiere del Lione, Lopes, gli dice di no. Prima del riposo l’episodio che svolta un incontro bloccato: Dembele, lanciato in campo aperto, costringe Cresswell al fallo da ultimo uomo al limite dell’area inglese, provocando l’espulsione (rosso diretto) del difensore del West Ham (45+3’). Eppure, ad inizio ripresa, il primo gol del match lo segnano i londinesi: guizzo vincente di Bowen con la deviazione determinante di Boateng, che manda fuori causa Lopes (52’). Per Bowen, rientrato da un infortunio, è il secondo gol consecutivo dopo quello di domenica all’Everton in Premier. Il Lione, forte della superiorità numerica, pareggia al 66’, poco dopo l’ingresso di Toko Ekambi, capocannoniere di questa Europa League: Ndombele si inserisce tra le maglie della difesa avversarie e da distanza ravvicinata insacca. Nei venti minuti finali l’equilibrio regge e, dopo otto minuti di recupero, a sorridere sono i londinesi di mister Moyes (28% del possesso palla totale e tre tiri nello specchio della porta contro i quattro degli avversari), rappresentati dalla grinta di Dawson, che stringe i denti nonostante un infortunio, e della punta Antonio, difensore aggiunto per i suoi. Si deciderà tutto, tra una settimana, in Francia alla Groupama Stadium.
    La sintesi della vittoria per 1-0 del Braga sui Rangers Glasgow nell'andata dei quarti di finale di Europa League: decide Abel Ruiz al 40'.
    Braga-Rangers 1-0, gol e highlights

    BRAGA-RANGERS 1-0— Le prime occasioni sono di stampo portoghese nel segno dei fratelli Horta: al 25’ Ricardo colpisce il palo e poi, al 26’, al termine di un’azione insistita, Andre segna, complice una deviazione di Tavernier, ma il gol è annullato dall’arbitro italiano Massa, dopo un check al Var, per fallo di Fabiano su Jack. Nel finale i portoghesi mettono la freccia: al 40’ ci pensa Abel Ruiz ad avventarsi su una palla sporcata da Balogun e trafiggere McGregor con una rosoiata. I Rangers non brillano e si rendono pericolosi solo al 71’ (non tireranno mai nello specchio della porta avversaria per tutto il match): colpo di testa di Goldson e palla a lato. Non succede più nulla fino alla fine: la squadra di Carvalhal può festeggiare la vittoria nel primo round e guardare con fiducia alla trasferta scozzese di Glasgow. Lì, ad Ibrox, si determinerà chi sfiderà in semifinale la vincente di Atalanta-Lipsia.
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    Atalanta, niente impresa. La doppietta di Nkunku manda in semifinale il Lipsia

    Dopo il pareggio dell'andata, la Dea cade al Gewiss Stadium 2-0 sotto i colpi dell'attaccante francese
    Dal nostro inviato Andrea Elefante

    14 aprile - BERGAMO
    Il sogno dell'Atalanta s'infrange al Gewiss Stadium. In semifinale di Europa League ci va il Lipsia di Domenico Tedesco: 2-0 per i tedeschi il finale. La Dea va sotto dopo 18': è Nkunku, solo in area, a infilare Musso. I bergamaschi accusano il colpo, cercano di reagire ma non riescono ad affondare. L'ingresso di Muriel nel secondo tempo dà la scossa. Ma non basta, il muro dei tedeschi regge. E nel finale, all'87' il rigore realizzato da Nkunku, doppietta per lui, spegne tutte le speranze della Dea.
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    Barça flop, passa l'Eintracht! West Ham show, Rangers avanti col fiatone

    Il ritorno dei quarti regala due sorprese al Camp Nou e a Lione. Gli scozzesi eliminano il Braga. Le semifinali: West Ham-Eintracht e Lipsia-Rangers

    Francesco Calvi

    14 aprile - MILANO
    Fatte le semifinali di Europa League: West Ham-Eintracht Francoforte e Lipsia-Rangers Glasgow. Il ritorno dei quarti di Europa League regala sorprese. Clamorose. Tre vittorie in trasferta, tre ribaltoni inaspettati: è successo all’Atalanta, ma pure al Barça e al Lione. Dopo il ko di Gasperini - in campo nel pomeriggio contro il Lipsia - anche i catalani e i francesi sono usciti sconfitti dalle sfide contro Eintracht (2-3) e West Ham (0-3). A piegare la squadra di Xavi ci pensano Kostic (doppietta) e Borrè, i blaugrana si svegliano in pieno recupero ma le reti di Busquets e Depay non bastano per riaprire il discorso-qualificazione. Per gli Hammers vanno a segno Dawson, Rice e Bowen. Prosegue fino ai supplementari, infine, la sfida tra i Rangers di Aaron Ramsey e il Braga: al 101’ Roofe segna il gol decisivo, regalando il passaggio del turno agli scozzesi.

    BARCELLONA-EINTRACHT 2-3

    Pazzesco al Camp Nou dopo l'1-1 di Francoforte. I tedeschi, trascinati da Kostic - vecchio pallino di mercato della Lazio – spazzano via i sogni europei di Xavi. Il 29enne sblocca il match dopo 4’ trasformando un penalty concesso per fallo di Garcia, poi dà via al contropiede che porta al raddoppio. La firma sullo 0-2 è di Rafael Borrè, che con una cannonata dalla distanza batte Ter Stegen. L’Eintracht sfiora il tris già nella prima frazione, il Barça invece spreca con Araujo e con Aubameyang. La ciliegina sulla torta arriva al 67’, quando Kostic, servito da Kamada, entra in area e incrocia sul secondo palo. Nella ripresa, l’arbitro Dias ferma due volte il gioco per ricorrere al Var: nel primo caso non assegna un rigore ai blaugrana, nel secondo annulla per fuorigioco l’1-3 di Busquets. In compenso, al termine dei 90’, i catalani hanno a disposizione 9’ di recupero per provare la clamorosa remuntada. La sfiorano grazie alle reti di Busquets – a segno al secondo tentativo - e Depay (calcio di rigore). Dopo il 2-3 dell’olandese, però, non c’è più tempo per giocare. Il risultato complessivo, alla fine, è dunque di 2-4.

    LIONE-WEST HAM 0-3
    Il Lione di Emerson e Paqueta si deve arrendere di fronte alla potenza degli Hammers, avanti di due gol già dopo 45’. Succede (quasi) tutto nel finale del primo tempo: al 38’ la sblocca Dawson con un colpo di testa su assist di Fornals, pochi minuti più tardi Rice timbra il 2-0 con una conclusione dal limite dell’area. A inizio ripresa, Bowen sfrutta una distrazione della difesa avversaria per inserirsi centralmente e siglare il definitivo 0-3: il prossimo step è la semifinale, dove la squadra di Moyes dovrà affrontare proprio l’Eintracht Francoforte.

    RANGERS-BRAGA 3-1
    Sarebbero potuti essere gli avversari dell’Atalanta. Invece, si giocheranno l’accesso alla finale con il Lipsia di Tedesco. I Rangers dell’ex juventino Aaron Ramsey eliminano il Braga con un netto 3-1, dopo aver perso 1-0 l’andata in Portogallo. Dopo 2’ gli scozzesi sono già avanti con una rete di capitan Tavernier, passano pochi istanti e Roofe mette la firma sul 2-0, poi annullato per un fallo di mano. Al 42’, i Rangers sembrano già avere la qualificazione in tasca: il Braga rimane in dieci per l’espulsione di Tormena, Tavernier raddoppia su rigore e firma il 2-0. A riaccendere le speranze dei portoghesi ci pensa David Carmo con un’incornata nel finale, ma nei supplementari la superiorità numerica si fa sentire. Al 101’ Roofe realizza il definitivo 3-1, impossibile da rimontare per il Braga che, a un quarto d’ora dalla fine, deve fare i conti pure con un altro cartellino rosso.
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    L'Eintracht non si ferma più: 2-1 in casa del West Ham. Il Lipsia beffa i Rangers all'85'

    Altra impresa della squadra di Glasner che vince a Londra grazie a Knauff e Kamada. Scozzesi sconfitti nel finale dal sinistro di Angeliño
    Salvatore Malfitano

    @malfitoto

    28 aprile - MILANO
    Non dovrebbe essere più una sorpresa, dopo la vittoria in casa del Barcellona, eppure l’Eintracht Francoforte continua a stupire. La squadra di Glasner conferma le proprie ambizioni europee trovando un successo pesantissimo in casa del West Ham, affrontato a viso aperto e superato con merito e fortuna. Molto diverso ciò che succede a Lipsia, dove i tedeschi riescono a battere i Rangers soltanto nel finale con una prodezza di Angeliño, dopo una gara per larghi tratti tutt’altro che spettacolare.

    WEST HAM-EINTRACHT 1-2—
    Questione di centimetri, che sanciscono la sconfitta del West Ham e l’ennesima impresa dell’Eintracht Francoforte. Partenza a razzo, perché l’equilibrio si rompe dopo nemmeno un minuto. Santos Borré si stacca sulla trequarti e dalla sinistra vede il movimento di Knauff: il cross è perfetto per la testa dell’esterno, che non sbaglia e firma il vantaggio dei tedeschi. La risposta degli Hammers arriva intorno al quarto d’ora, con Bowen che si propone perfettamente in profondità ma a tu per tu con Trapp colpisce il palo. È soltanto il preludio al gol, che arriva al 21’: sugli sviluppi di un calcio di punizione, perfetta la sponda di Zouma raccolta da Antonio per il pareggio. L’Eintracht crea molto a sinistra con Kostic e Kamada, mentre a destra Knauff è pericolosissimo come al 38’, quando calcia da buona posizione in area senza inquadrare la porta grazie al buon contenimento di Cresswell. Gli ospiti non si accontentano del pari e nella ripresa tornano avanti. Splendida azione a ridosso del limite, con Sow che si inserisce e conclude, Trapp è bravissimo a distendersi ma non può nulla sul tap-in di Kamada (54’). Moyes manda dentro Benrahma e l’algerino si fa notare subito con un gran tiro da fuori che sfiora il palo. Lo colpisce, invece, al 79’ il giapponese dell’Eintracht che va vicino alla doppietta con un destro a giro leggermente deviato che non avrebbe lasciato scampo al portiere. Il West Ham prova ad avere l’ultima parola, il gesto tecnico di Bowen meriterebbe l’esito migliore, ma la sua rovesciata nel recupero si stampa sulla traversa e con lei anche le speranze di evitare la sconfitta.

    LIPSIA-RANGERS 1-0
    Il muro scozzese crolla soltanto nel finale, per tutto il primo tempo non succede praticamente nulla alla Red Bull Arena. La squadra di Van Bronckhorst lascia l'iniziativa ai tedeschi, che fanno tanto possesso palla - oltre il 73% nei primi 45 minuti - ma non creano occasioni. Il gioco stagna, perché i Rangers rinunciano anche alle ripartenze e il Lipsia non riesce a trovare lo spiraglio tra le linee compatte degli avversari. Le formazioni così rientrano negli spogliatoi senza aver mai tirato in porta. La partita si stappa nella ripresa, fin da subito: cominciano gli scozzesi, con l’azione personale di Kent che produce però soltanto un pericoloso tiro-cross rasoterra. Si sveglia di rimando anche la squadra di Tedesco, con la conclusione forte ma centrale di Nkunku dal limite che trova la respinta di un attento McGregor (53’). Il francese, implacabile in questa stagione, sbaglia poi clamorosamente al 70’ quando sfonda di potenza in area, salta il portiere e calcia alto. La pressione del Lipsia dà i propri frutti all’85’: la difesa dei Rangers allontana un calcio d’angolo dalla destra, la palla arriva sul sinistro di Angeliño che scarica un preciso fendente al volo, per il primo gol personale dello spagnolo in Europa League che decide la semifinale d'andata.
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    Europa League, i Rangers a sorpresa in finale: a Siviglia sfideranno l'Eintracht

    Gli scozzesi ribaltano lo 0-1 dell'andata e piegano il Lipsia 3-1. I tedeschi, dopo aver vinto a Londra, si impongono anche al ritorno (1-0) contro il West Ham, in dieci dal 17' (espulso Cresswell)
    Francesco Calvi

    5 maggio - MILANO
    Siviglia la prossima tappa, la Coppa come obiettivo: a contendersela saranno i Rangers di Glasgow e l’Eintracht Francoforte. Scozzesi e tedeschi vanno avanti in Europa League, vincendo le semifinali di ritorno contro Lipsia e West Ham. Dopo il successo nei quarti contro l’Atalanta - e quello per 1-0 di una settimana fa - Dani Olmo e compagni crollano (3-1) in Scozia, piegati dal solito Tavernier, decisivo insieme a Kamara e Lundstram. Gli Hammers, già sconfitti 2-1 a Londra, perdono 1-0 (rete di Borre) dopo l’ingenuità di Cresswell, espulso al 17’ per un fallo sull’ex milanista Hauge. Nella finale del 18 maggio, Eintracht e Rangers proveranno a portare a casa il secondo trofeo europeo della loro storia: i primi hanno vinto una Coppa UEFA nel 1980, i secondi una Coppa delle Coppe nel 1972.

    EINTRACHT-WEST HAM 1-0
    Prima gli scontri - e i feriti - nelle strade della città, poi la sconfitta sul campo del Francoforte che è valsa l’eliminazione dall’Europa League. La trasferta in Germania non lascerà bei ricordi ai tifosi del West Ham, che pagano a caro prezzo un’ingenuità di Cresswell in avvio di partita. Appena 17’ dopo l’inizio della gara, infatti, il terzino inglese stende Hauge, involato verso la porta. L’arbitro estrae il giallo, ma dopo un check al VAR opta per un’espulsione che pone fine ai sogni degli Hammers. Dieci minuti più tardi l’Eintracht va infatti a segno con Borre, freddissimo a girare in porta il cross di Knauff. Gli inglesi rispondono con i tentativi di Soucek e Antonio, ma N’Dicka respinge sulla linea di porta una conclusione del giamaicano. Nella ripresa l’Eintracht cerca il raddoppio con Sow, Kamada e Kostic, mentre il West Ham è vittima del nervosismo: la squadra di Moyes non riesce a segnare e l’allenatore è espulso per proteste a 12’ dalla fine.

    RANGERS-LIPSIA 3-1
    Un lampo di Nkunku e tanto, tantissimo Rangers. Fulminanti nei primi 25’, attenti e determinati nella ripresa, gli scozzesi strappano il pass per la finale trascinati dal terzino Tavernier. Dopo la doppietta rifilata al Braga nel ritorno dei quarti di finale, il 30enne mette il suo timbro anche nella gara contro il Lipsia, spingendo in rete al 19’ il cross rasoterra di Kent. Dopo cinque minuti arriva il raddoppio di Kamara - che calcia con il piattone sfruttando una sponda in area di rigore -, il Lipsia non riesce a svoltare nonostante i guizzi di Dani Olmo. Una punizione dello spagnolo, a fine primo tempo, colpisce in pieno volto il mediano Aribo, sostituito da Sakala nella seconda frazione. Dopo una parata decisiva di McGregor, al 70’ Nkunku segna al volo la rete del 2-1, che regalerebbe ai tedeschi l’accesso ai supplementari. Un tiro di Lundstram, che ribatte in rete dopo un errore dei difensori avversari, mette però definitivamente fine al sogno della squadra del gruppo Red Bull.
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