MotoGP stagione 2022

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    MotoGP Malesia: pole a Martin su Bastianini. Bagnaia cade ed è 9°, Quartararo 12° e fratturato

    Succede di tutto nella penultima pole della stagione con Jorge che dà alla Ducati la 15a pole. Pecco prima passa dalla Q1, poi scivola nell'ultimo tentativo. Giù anche Espargaro, 10°, Quartararo perde l'occasione, sofferente alla mano lesionata dopo una caduta in FP4
    dall'inviato Paolo Ianieri

    22 ottobre - SEPANG (MALESIA)
    È la tensione la grande protagonista nella penultima qualifica della stagione, in Malesia, con tutti i tre che si giocano il Mondiale preda della pressione: cade due volte Francesco Bagnaia, nel finale di una FP3 che lo spedisce in Q1, e poi nell’ultimo tentativo della Q2, quando provava ad andare all’assalto della pole position. Cade Fabio Quartararo sul finire della FP4, rimediando una brutta botta alla mano sinistra che lo condiziona nei 15’ decisivi: per lui si tratta di una contusione traumatica al terzo dito, con frattura della base, ma è stato dichiarato 'fit to race'. Cade, infine, anche Aleix Espargaro nel suo ultimo giro veloce. E così, alla fine di una qualifica rocambolesca, a partire davanti a tutti è Jorge Martin, che con un giro mostruoso, 1’57”790, si lascia alle spalle Enea Bastianini e Marc Marquez, con lo spagnolo della Pramac che dà alla Ducati la pole position numero 15 della stagione. Con un Marco Bezzecchi ancora in gran spolvero, 4° davanti ad Alex Rins e al compagno Luca Marini e con finalmente Franco Morbidelli che si fa vedere, 7° su Maverick Viñales ma con due long lap penalty da scontare domani in gara per avere ostacolato Bagnaia e Marquez in FP3, i tre che domani si giocheranno il titolo sono invece dietro: il migliore è proprio Bagnaia, 9° davanti a Espargaro. Quartararo, invece scatterà solo 12° alle spalle di Joan Mir. E se la velocità fatta vedere da Pecco dovrebbe permettere al pilota della Ducati di risalire, soprattutto per El Diablo la gara di domani si annuncia difficilissima.

    GUERRA DI NERVI—
    Che fosse una qualifica vibrante e carica di tensione lo si è capito già in Q1, con Bagnaia a fare la lepre non solo davanti al solito Marquez, ma anche alle altre Honda di Pol Espargaro e Alex Marquez. Il ritmo superiore di Pecco, però, lo ha messo subito al sicuro, con un 1’58”645 ottenuto già nel primo tentativo e non più battuto. Alle sue spalle, invece sembrava potesse passare la tagliola il suo compagno Jack Miller, 2° nel primo tentativo, ma caduto alla curva 3 del secondo giro lanciato quando, con Bagnaia fermo ai box, era diventato lui il riferimento di Marquez. Che senza la Ducati davanti è comunque riuscito a prendersi il secondo tempo davanti a Brad Binder e proprio a Miller.

    MOTOGP GP MALESIA, I TEMPI DELLA QUALIFICA— I tempi della qualifica della MotoGP in Malesia (primi 12)
    Jorge Martin, Ducati Pramac 1'57.790
    Enea Bastianini, Ducati Gresini 1'58.246
    Marc Marquez, Honda 1'58.454
    Marco Bezzecchi, Ducati VR46 1'58.490
    Alex Rins, Suzuki 1'58.575
    Luca Marini, Ducati VR46 1'58.579
    Franco Morbidelli, Yamaha 1'58.654
    Maverick Viñales, Aprilia 1'58.766
    Francesco Bagnaia, Ducati 1'58.862
    Aleix Espargaro, Aprilia 1'58.935
    Joan Mir, Suzuki 1'59.145
    Fabio Quartararo, Yamaha 1'59.215
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    MotoGP Malesia: Bagnaia trionfa a Sepang, ma Quartararo è 3°. Il Mondiale si decide a Valencia

    Pecco Bagnaia vince con determinazione il GP di Malesia davanti a un veloce Bastianini, che lo difende per gran parte della gara. Gran terzo posto di Quartararo, mentre Bezzecchi è 4°. Aleix Espargaro solo 11°, a rischio il podio in campionato
    Luca Frigerio

    23 ottobre - MILANO
    A Sepang, nel GP Malesia di MotoGP, Bagnaia fa tutto quello che deve fare: parte a fionda dalla nona piazza, gira in seconda posizione e, dopo la caduta in solitaria di Martin, balza al comando e gestisce la gara con cautela e determinazione fino al traguardo, dove transita sotto alla bandiera a scacchi in prima posizione. Una gara impeccabile quella di Pecco, che viene coperto da un determinato Enea Bastianini. Il pilota del team Gresini ha provato a giocarsi la vittoria, ma il numero 63 era altrettanto veloce e aveva bisogno di quei 25 punti, che però non gli sono valsi il titolo con una gara di anticipo. Infatti, Quartararo si guadagna una terza posizione sudatissima: deve lottare con i nervi, con il suo dito rotto e anche con un Bezzecchi infiammato per più di metà gara. Poi il francese cambia ritmo e mantiene salda la terza posizione. Ora è a meno 23 punti da Bagnaia e tiene aperto il campionato che si giocherà all'ultima gara sul circuito di Valencia, dove tutto può succedere.

    GARA DI ATTESA—
    A Sepang la lotta per il campionato ha messo a dura prova i nervi dei due contendenti al titolo. Bagnaia determinato fin dal via, Quartararo all'inseguimento con il suo dito rotto. L'italiano e il francese hanno mantenuto le distanze per tutta, con il 63 che è montato in prima posizione dopo la scivolata in solitaria di Jorge Martin al giro 7. Pecco amministra, rimane concentrato e, nel frattempo, si deve guardare le spalle da un velocissimo Enea Bastianini, che rimane li incollato al codone del connazionale fino al giro 11, quando decide di passare. Pecco non molla e alla fine ritorna in testa per portare a casa punti importanti per il campionato.

    BEZZECCHI SCATENATO— Mentre Quartararo gestisce la gara dalla terza piazza con oltre un secondo di vantaggio, dietro si lotta per la quarta piazza: i protagonisti sono Marc Marquez, Mir e Bezzecchi. L'italiano sembra averne di più e in pochi giri si mette dietro i due spagnoli e parte all'inseguimento del francese, limando decimi importanti ad ogni tornata. Al giro 13 il Rookie della MotoGP è incollato al codino di Quartararo, che non sembra riuscire a trovare un passo per difendersi. Il distacco arriva fino a 3 decimi, ma a cinque giri dalla fine l'alfiere della Yamaha cambia marcia e guadagna importanti decimi per arrivare fino al traguardo in terza piazza. Una gara sudatissima e tesissima per il numero 20, che però riesce a tenere aperta la lotta per il titolo. Deludente la gara di Aleix Espargaro, solo undicesimo: lo spagnolo nelle ultime gare è sembrato molto in difficoltà, un po' per la sua Aprilia un po' per il morale. Ora è quarto a pari punti con Enea Bastianini. A Valencia vedremo una doppia sfida per il campionato.

    MOTOGP MALESIA: CLASSIFICA GARA— Ecco l'ordine di arrivo della gara della classe regina al termine della gara sul circuito di Sepang:
    1. Bagnaia (Ducati)

    2. Bastianini (Ducati)

    3. Quartararo (Yamaha)

    4. Bezzecchi (Ducati)

    5. Rins (Suzuki)

    6. Miller (Ducati)

    7. M. Marquez (Honda)

    8. B. Binder (Ktm)

    9. Zarco (Ducati)

    10. Morbidelli (Yamaha)

    MOTOGP MALESIA: CLASSIFICA CAMPIONATO— La situazione di campionato al termine del GP in Malesia:

    1. Bagnaia (Ducati) 258 punti

    2. Quartararo (Yamaha) 235

    3. Bastianini (Ducati) 211

    4. A. Espargaro (Aprilia) 211
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    dai Pecco...
     
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    MotoGP Valencia, Bagnaia scatta 8°, Quartararo 4°. Martin batte Marquez

    In qualifica brilla la Ducati Pramac dello spagnolo, che va in pole davanti a Marquez e a Miller, pure scivolato. Fabio con la Yamaha è in seconda fila, Pecco in terza. Aleix Espargaro 10° e Bastianini 13°
    dall'inviato Massimo Brizzi

    05 novembre - VALENCIA (SPAGNA)
    Jorge Martin in pole a Valencia, Francesco Bagnaia 8° in griglia e il suo rivale Fabio Quartararo quarto: ecco i principali i verdetti della qualifica del GP di Valencia della MotoGP. Qui dove si gioca la doppia partita mondiale, per il gradino più alto, fra Bagnaia e Quartararo, divisi da 23 punti, e per il gradino più basso, con Aleix Espargaro che deve difendere il punto di vantaggio su Enea Bastianini, il sabato del Ricardo Tormo premia il francese della Yamaha e lo spagnolo dell'Aprilia. Vantaggio non incolmabile, nulla di definitivo, ma un piccolo abbrivio verso la gara. L'assenza di Quartararo dalla prima fila è un buon cuscinetto per Bagnaia, non brillantissimo, ma centrato sul suo obiettivo iridato, mentre Aleix Espargaro, sull'Aprilia, è 10°, tre caselle davanti a Bastianini, solo 13° dopo essere stato estromesso dalla Q2 per una caduta in Q1.

    CINQUINA MARTIN —
    Jorge Martin coglie la quinta pole di stagione: in 1:29.621 lo spagnolo della Ducati Pramac precede Marc Marquez, molto contento di aver portato la sua Honda a 0.205 dalla partenza al palo, e Jack Miller, terzo a 0.213 dopo essere anche scivolato nella fase clou della qualifica. Seconda fila per Quartararo, come detto (+0.279), poi 5° Alex Rins (+0.319), che vuole chiudere l'avventura Suzuki con un altro scatto di orgoglio e 6° Maverick Vinales (+0.334), con l'Aprilia che nel Mondiale costruttori vuole difendere i 5 punti di vantaggio del secondo posto che ha sulla Yamaha. A chiudere i dieci: 7. Brad Binder (+0.418); 8°, appunto, Bagnaia (0.428); 9. Johann Zarco (+0.481) e 10. Aleix Espargaro (+0.503).

    PECCO PRUDENTE, MA C'È— Bagnaia ha iniziato con il 'braccino' nel senso che dopo il primo time attack era 12°, poi ha raddrizzato la situazione cogliendo una posizione abbastanza tranquillizzante con una Ducati apparsa abbastanza nervosa nelle sue mani. Deve tenere i nervi saldi, conscio che le pedine che possono frenare Quartararo, obbligato a vincere, nello scacchiere della gara ci sono: parliamo delle altre due Desmosedeici in prima fila, ma anche della voglia di ben figurare di Marc Marquez.

    Q1 FATALE A BASTIANINI— Promossi dalla Q1 Maverick Vinales (Aprilia, 1:30.090) e Alex Rins (Suzuki, 0.036), con Alex Marquez che ha un problema tecnico e Pol Espargaro che cade alla 2, come Bastianini, terzo a 67 millesimi dallo spagnolo della Suzuki, ma scivolato in modo improvvido e costretto alla rincorsa dalla tredicesima piazzola della griglia. Così gli altri italiani: Franco Morbidelli scatterà 16°, Marco Bezzecchi 18° davanti a Fabio Di Giannantonio.

    LE LIBERE4— Nelle Libere4, non funzionali per lo schieramento, miglior tempo di Miguel Oliveira (1:30.762) davanti a Quartararo (0.234), Martin (+0.282), Pol Espargaro (0.289) e Zarco (0.310), con Bagnaia 11° a mezzo secondo senza rischiare.
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    MotoGP Valencia, Bagnaia campione del mondo con la Ducati! La gara a Rins

    Il piemontese chiude nono con la sua Desmosedici e festeggia il secondo titolo piloti della casa di Borgo Panigale. La Suzuki lascia la MotoGP vincendo con lo spagnolo, davanti a Binder e Martin. Quartararo lotta ma è quarto. Bastianini, 8°, terzo nella classifica piloti

    Dall'inviato Massimo Brizzi

    06 novembre - VALENCIA (SPAGNA)
    La scimmia e il canguro. La Ducati si leva dalle spalle il peso di un’attesa lunga 15 anni e grazie a Francesco Bagnaia festeggia il suo secondo titolo piloti in MotoGP, a tre lustri dal suo unico trionfo legato al genio ribelle dell’australiano Casey Stoner, nel 2007. A Valencia, sede dell’ultimo GP del 2022 stappa la casa di Borgo Panigale celebra il nono posto di Pecco che vale il traguardo tanto agognato. Gara vinta da Alex Rins sulla Suzuki, che si impone davanti a Brad Binder e Jorge Martin, successo molto simbolico proprio nel giorno dell'addio della casa di Hamamatsu dal Mondiale, e titolo a Bagnaia, che si è levato un macigno dalle spalle. Il ruolo di favorito, +23 alla viglia, la consapevolezza di potersi accontentare di un 14° posto per mettersi in testa la corona, la pattuglia di Desmosedici pronte a togliere al rivale Fabio Quartararo l’unica posizione a lui utile, la vittoria, potevano giocare un brutto scherzo ai nervi di Pecco. Il ducatista, però, ha gestito la corsa con maturità ed è riuscito nel suo intento: il suo è un piazzamento, ma ha i colori dell'iride.

    TENSIONE—
    La pressione di Bagnaia si è vista, normale per chi lotta per certi traguardi e vede a un passo il coronamento dei sacrifici di una vita, e nel week end la sua tensione era palpabile: 17° nelle Libere1, 9° nelle Libere2 e nella combinata dei tempi delle Libere3, 8° in griglia e sempre a inseguire il rivale della Yamaha. Il francese ha fatto il suo alla grande, sempre davanti a Bagnaia a mettersi in condizione di creare pressione e indomito ad arrendersi. Il solco da colmare era però troppo ampio anche per la sua poderosa falcata, anche se a Quartararo va l'onore delle armi. Bagnaia ha retto alla pressione, in gara ha deciso di accettare all'inizio la lotta con il rivale per tenere alta la tensione emotiva, salvo poi gestire con attenzione, sfruttando il cuscinetto che l’aritmetica gli concedeva. Il nono posto finale gli è sufficiente a coronare il sogno. Dopo un avvio di stagione incerto, 1 punto in due gare, e tante cadute, 5 di cui 4 per sua responsabilità, Pecco ha fatto quadrato attorno alle sue doti, ha iniziato a vincere con perentorietà, 7 centri, erodendo punti e certezze al francese della Yamaha proprio quando il divario pareva impossibile. Onore al merito: applausi.

    LA GARA— In gara Pecco parte bene, sesto, mentre davanti Rins lotta con Martin, Marquez e Miller. Al 2. giro i due contendenti vanno al duello diretto, con un contatto fra di loro, seguito da sorpasso e contromossa. Nessun calcolo di Bagnaia che si mette davanti al francese, salvo essere ripassato al 5. giro. La schermaglia fa il gioco del ducatista, con il quartetto di testa che ha 2"5 su Quartararo, obbligato a vincere per sperare. Rins detta il passo, Martin non è lontano, Miller regge e Marquez cade alla curva 8: la Honda resta così l'unica Casa a non aver vinto un GP quest'anno. A metà gara Quartararo è quarto mentre Bagnaia è passato da Brad Binder e Joan Mir e deve contenere Miguel Oliveira. Binder, 18° giro, scavalca Quartararo e va a caccia dei primi tre. Bastianini passa Bagnaia, Miller cade, chiudendo mestamente la sua avventura in Ducati e c'è tempo solo per la passerella finale. Una è di Rins e della Suzuki, l'altra di Bagnaia.

    TRICOLORE IN ORBITA— 15 anni dopo Stoner, l’unico titolo piloti della Ducati; 13 dopo Rossi, l’ultimo titolo di un italiano in MotoGP; 50 dopo l’ultima accoppiata di moto e pilota italiani campioni, con Giacomo Agostini su MV Augusta, il tricolore sventola possente. È impugnato da Bagnaia e Ducati, sventolato dal loro gruppo plasmato attorno al genio di Gigi Dall’Igna, al fervore del team manager Davide Tardozzi e alla misura del d.s. Paolo Ciabatti, oltre che alla qualità di una squadra compatta e vincente. Onore pure all’Aprilia, a proposito di tricolore, che perde però, sia il terzo posto fra i piloti a vantaggio di Enea Bastianini (8°), sia il secondo fra i costruttori, andato alla Yamaha: fatali la caduta di Aleix Espargaro e il k.o. di Maverick Vinales che macchiano la parte finale di una stagione in cui Noale è stata a lungo protagonista. Sipario pure per la Clinica Mobile, eccellenza italiana fondata 45 anni fa dal Dottor Claudio Costa che lascia questo paddock dopo aver salvato tanti campioni e soprattutto per la Suzuki, che saluta con dignità sulla pista su cui solo due anni fa festeggiava il titolo piloti con Joan Mir. Il destino può riservare anche gratitudine. Vale per Hamamatsu e per Borgo Panigale.
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