Formula1 2022

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    Brasile F1, Magnussen e Haas pescano il jolly: che pole! La Ferrari pasticcia con Leclerc

    Nelle qualifiche di Interlagos il danese brucia sul tempo prima della pioggia Verstappen e Russell. Sainz parte 5° nella Sprint, il monegasco disputa la Q3 con le intermedie su pista non ancora bagnata e chiude senza tempo solo 10°
    Giusto Ferronato

    11 novembre - SAN PAOLO (BRASILE)
    E all'improvviso, Kevin Magnussen! Le bagnate qualifiche del GP del Brasile hanno regalato un inizio di weekend emozionante, con la clamorosa e inaspettata prima pole position della carriera del pilota danese della Haas, una delle scuderie "cenerentola" del campionato. Cenerentola, ok, ma molto scaltra, perché Kevin è stato mandato in pista per primo all'inizio della Q3 e ha spinto come un matto, in una situazione di pista che stava per passare dal semi asciutto, all'umido poi al bagnato nel giro di pochi istanti. Magnussen ha stampato il primo tempo davanti a Max Verstappen e George Russell. Poi quest'ultimo è finito nella ghiaia, la sessione è stata sospesa e alla ripresa la pioggia ha dato il via alla festa ai box Haas: nessuno avrebbe più potuto migliorare il crono di Kevin. Incredibile pole position!

    COME LA DANIMARCA—
    Una bella storia per Magnussen, che entra nell'albo d'oro dei piloti con una pole dopo un altrettanto inaspettato ripescaggio all'inizio della stagione, dopo che la Haas ha dato il benservito a Nikita Mazepin in seguito al bando ai piloti russi per l'invasione della Russia all'Ucraina. E come successe alla Danimarca del 1992, ripescata agli Europei di calcio per la guerra civile nell'ex Jugoslavia, poi clamorosamente vinti, un altro danese si è ripetuto con un successo sportivo in seguito a un ripescaggio causato da un conflitto militare: a volte i percorsi della storia propongono coincidenze clamorose.

    PASTICCIO FERRARI— Per un Magnussen e una Haas che hanno pescato con bravura e un po' di fortuna il jolly, da registrare la brutta qualifica della Ferrari. Inspiegabile la scelta di far correre a Charles Leclerc la Q3 con le gomme intermedie, in attesa di una pioggia che non sarebbe mai arrivata. Al Cavallino si è pure esitato nel richiamare il monegasco subito ai box, così il monegasco non ha potuto nemmeno segnare un tempo perché quando Russell è finito nella ghiaia, la sessione è stata interrotta e così Charles domani partirà decimo nella Sprint. Un'altra sbavatura di gestione non bella a vedersi per la Ferrari.

    PENALITÀ SAINZ— Carlos Sainz, invece, ha segnato il quinto tempo dietro a Lando Norris, domani potrà recuperare qualche posizione nella Sprint ma dovrà comunque scontare 5 posizioni di penalità in griglia per il cambio di motore. Dietro di lui Ocon, Alonso, Hamilton e Perez, gli altri due delusi di questa sessione di prove. Domani alle 16.30 le libere 2 e alle 20.30 la gara Sprint.
    I TEMPI— I tempi delle qualifiche del GP del Brasile: 1. Magnussen (Haas) 1'11"674 2. Verstappen (Red Bull) 1'11"877 3. Russell (Mercedes) 1'12"059 4. Norris (McLaren) 1'12"263 5. Sainz (Ferrari) 1'12"357 6. Ocon (Alpine) 1'12"425 7. Alonso (Alpine) 1'12"504 8. Hamilton (Mercedes) 1'12"611 9. Perez (Red Bull) 1'15"601 10. Leclerc (Ferrari) s.t. 11. Albon (Williams) 1'11"631 12. Gasly (AlphaTauri) 1'11"675 13. Vettel (Aston Martin) 1'11"678 14. Ricciardo (McLaren) 1'12"140 15. Stroll (Aston Martin) 1'12"210 16. Latifi (Williams) 1'15"095 17. Zhou (Alfa Romeo) 1'15"197 18. Bottas (Alfa Romeo) 1'15"486 19. Tsunoda (AlphaTauri) 1'16"264 20. Schumacher (Haas) 1'16"361
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    F1 Brasile, Russell fa sua la Sprint, poi Sainz e Hamilton. Verstappen, errore gomme

    Nella terza mini-gara del sabato della stagione vince l'inglese della Mercedes davanti alla Ferrari e a Lewis. L'olandese paga la scelta di correre con le medie rispetto a tutti gli altri con le soft
    Giusto Ferronato

    12 novembre - SAN PAOLO (BRASILE)
    È sicuramente stata la Sprint più emozionante vista sin qui. In Brasile George Russell ha dato spettacolo con la Mercedes, vincendo la mini-gara di 24 giri davanti alla Ferrari di Carlos Sainz e al compagno di squadra Lewis Hamilton. Un po' è anche merito della scelta (col senno del poi discutibile) della Red Bull di far disputare a Max Verstappen la corsa con la gomma media, unico insieme a Nicholas Latifi della Williams. Non è stata la scelta corretta perché le soft degli avversari hanno retto bene e al 15° giro Russell si è liberato dell'olandese che però, prima di capitolare, ha regalato tre giri di grandi difese sul rivale inglese.

    ERRORE O PREVISIONE?—
    Ma che la scelta di partire con la media non sia stata quella corretta lo hanno dimostrato anche Sainz e Hamilton, che dopo Russell hanno scavalcato la Red Bull del campione del mondo, alla fine quarto. Difficile che domani la squadra iridata commetta lo stesso errore. E anzi, aver risparmiato un treno di gomme soft per la gara fa di Verstappen l'uomo da tener d'occhio per la corsa di domani, ridimensionando quanto visto oggi a scelta ponderata in vista del GP. Se non altro tutto questo ha regalato un sabato di divertimento ai tifosi brasiliani in tribuna, che si sono goduti una corsa vera, bei duelli e non un altro monologo di Verstappen, alla fine quarto assoluto.

    CONFERMA MAGNUSSEN— Dopo l'inaspettata pole di ieri, Kevin Magnussen ha onorato la prima posizione, scattando bene e cedendo il passo a Red Bull e Mercedes dopo due giri. Il danese alla fine ha chiuso ottavo, portando a casa un bel punto. Domani Sainz scatterà settimo per via dei 5 posti di penalizzazione per il cambio del motore, mentre Charles Leclerc, scattato decimo e oggi sesto dietro a Perez, partirà in terza fila dalla quinta posizione davanti alla McLaren di Lando Norris.

    STROLL ESAGERA CON SEB— Hanno reso movimentata questa sprint anche Esteban Ocon e Lance Stroll, che hanno fatto a sportellate senza tanti complimenti coi rispettivi (e nobili) compagni di squadra, Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Ha esagerato Stroll, che si è pure beccato una penalità di 10 secondi. Domani alle 19 il GP del Brasile.
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    GP Abu Dhabi: pole di Verstappen su Perez, Ferrari in seconda fila

    Nelle qualifiche di Abu Dhabi la Red Bull conquista tutta la prima fila, con Verstappen davanti a Perez. Le due Ferrari in seconda fila, le Mercedes in terza
    Alessandro Follis

    19 novembre - ABU DHABI (EMIRATI ARABI UNITI)
    In casa Red Bull sembra tornata la pace. Ad Abu Dhabi Verstappen e Perez conquistano la prima fila chiudendo in quest'ordine, con Max che nell'ultimo tentativo ha persino offerto la scia a Checo per garantirgli di partire davanti a Leclerc, con cui si gioca la seconda posizione in campionato. Le Ferrari occupano la seconda fila, con Charles davanti a Carlos Sainz, mentre le Mercedes sembrano aver effettuato un passo indietro rispetto al Brasile e si piazzano in quinta e sesta posizione con Hamilton e Russell. Lando Norris è settimo davanti a Ocon, mentre Sebastian Vettel partirà nono per la sua ultima gara in F1 e precede Daniel Ricciardo.

    L'ULTIMA DI VETTEL—
    L'eroe di questa sessione di qualifiche è stato certamente Sebastian Vettel. Celebrato dai colleghi con caschi che omaggiano i suoi colori, il quattro volte campione del Mondo ha sfoderato una prestazione d'altri tempi che lascia intendere come avesse ancora molto da dare in termini di velocità. Alla fine chiude con il 9° tempo, eguagliando il miglior risultato stagionale in prova.

    Q2: GLI ESCLUSI— La sorpresa nel secondo segmento delle qualifiche è stata l'esclusione di Fernando Alonso, più lento di appena 28 millesimi del decimo, Ricciardo. Ocon, 9°, è qualificato. Oltre al pilota asturiano, vengono eliminati nel Q2 anche Tsunoda, Schumacher, Stroll e Zhou. Eroico Sebastian Vettel, che nella sua ultima qualifica di carriera riesce a portare l'Aston Martin in Q3 con un eccellente ottavo tempo. Anche un altro pilota in procinto di lasciare il circus, Daniel Ricciardo, è riuscito a centrare il Q3.

    Q1: GLI ESCLUSI— In un Q1 dominato dalle due Red Bull, a essere eliminati sono stati Magnussen, Gasly, Bottas, Albon e Latifi. Chiusura amara della carriera in Formula 1 per il canadese, ultimo, mentre le prime guide di Haas, Alpha Tauri e Alfa Romeo vengono battute dai rispettivi compagni di squadra meno esperti.

    LA GRIGLIA— Questa dunque la griglia per il GP di Abu Dhabi che partirà domani alle 14:
    Max Verstappen (Ola/Red Bull); Sergio Merez (Mes/Red Bull)
    Charles Leclerc (Mon/Ferrari); Carlos Sainz (Spa/Ferrari)
    Lewis Hamilton (Gbr/Mercedes); George Russell (Gbr/Mercedes)
    Lando Norris (Gbr/McLaren); Esteban Ocon (Fra/Alpine)
    Sebastian Vettel (Ger/Aston Martin); Fernando Alonso (Spa/Alpine)
    Yuki Tsunoda (Gia/Alpha Tauri); Mick Schumacher (Ger/Haas)
    Daniel Ricciardo (Aus/McLaren); Lance Stroll (Can/Aston Martin)
    Guanyu Zhou (Cin/Alfa Romeo); Kevin Magnussen (Dan/Haas)
    Pierre Gasly (Fra/Alpha Tauri); Valtteri Bottas (Fin/Alfa Romeo)
    Alexander Albon (Tha/Williams); Nicholas Latifi (Can/Williams)
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    È sempre Verstappen. Bravo Leclerc! È 2° in gara e nel Mondiale

    L'olandese della Red Bull domina l'ultimo appuntamento del campionato davanti al monegasco, che gestisce bene le gomme nella strategia a una sosta e beffa il messicano, solo terzo. Quarto Sainz, poi Russell. Ritiro per Hamilton
    Giusto Ferronato

    20 novembre - ABU DHABI (EMIRATI ARABI)
    E’ di un grande Charles Leclerc e della Ferrari il secondo posto nelle due classifiche del Mondiale F1 edizione 2022, quella piloti e quella costruttori. Ed è giusto così. Nel GP di Abu Dhabi vinto dal solito ingiocabile Max Verstappen (che a un certo punto della gara si è pure permesso di suggerire al suo muretto di dire a Sergio Perez di spingere a tutta con le gomme dure…), il sudatissimo secondo posto del monegasco davanti al messicano della Red Bull ha sancito anche il platonico, ma comunque importante secondo posto iridato.

    I VERI RIVALI—
    Meritato, perché Leclerc e la Ferrari sono stati i veri rivali della Red Bull, la rimonta della Mercedes delle ultime due gare in Messico e Brasile, qui ad Abu Dhabi, non si è confermata: George Russell, mai della partita, ha chiuso quinto dietro all’altra rossa di Carlos Sainz, Lewis Hamilton si è ritirato. E per il 7 volte iridato si chiude a 15 il numero di annate consecutive con almeno una vittoria a partire dall’esordio: per Hamilton il 2022 è ufficialmente il primo anno senza alcun successo, benché non inatteso, resta comunque clamoroso.

    HAMILTON RECORD FINITO— Verstappen aveva promesso di aiutare Perez per il secondo posto, ma alla prima curva spazi non ne ha lasciati. Nulla di polemico, visto che partiva dalla pole e ha solo conservato la testa dalla gara davanti al compagno messicano. Bagarre dietro tra Sainz e Hamilton, che è stato leggermente toccato dallo spagnolo e ha poi tagliato la chicane. Lewis ha restituito la posizione a Carlos, poi lo ha ri-superato, lasciando pensare a un’altra minacciosa giornata delle Mercedes. Nel corso della gara, però, Hamilton ha accusato problemi di potenza e alla fine si è pure ritirato. Russell non è invece andato oltre il quinto posto.

    CHARLES BRILLA— Leclerc è stato brillante perché ha saputo gestire bene la strategia a una sosta che si è delineata nel corso del GP, mentre con Perez la Red Bull ha puntato alla doppia sosta. Verstappen ha confermato tutta la sua superiorità riuscendo a gestire le gomme nella sua unica sosta, senza che mai Leclerc lo potesse avvicinare. Il monegasco, invece, ha davvero pennellato le curve riuscendo a compiere un piccolo capolavoro perché secondo i calcoli della Red Bull, Perez lo avrebbe raggiunto nel finale di gara. Solo il team campione non aveva calcolato due imprevisti: un controsorpasso di Hamilton a Checo e due doppiaggi che nel finale hanno spezzato il ritmo del messicano. Due situazioni di gara apparentemente minime, in realtà determinanti. Come determinante è stata anche la guida di Charles, con Max il più bravo oggi gestire le gomme dure nella strategia a una sosta.

    BENE SEB, MALE MICK— Il Mondiale 2022 si è chiuso con il decimo posto di Sebastian Vettel, che si è congedato dalla F1 tra mille emozioni, applausi e abbracci dei colleghi, ma anche con una prestazione vera, con un punto iridato per l’Aston Martin. Ha chiuso male, invece Mick Schumacher, che ha speronato l’incolpevole (per una volta) Nicholas Latifi e causato l’unica bandiera gialla del GP, con 5 secondi di penalità annessi. I due però sono ripartiti e non c’è stato bisogno della Safety Car. Pensando a quanto successo nel 2021, davvero tutta un’altra atmosfera.
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