Conference League 2022-23

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    Magia di Kouame, si sblocca Jovic: Hearts ko, la Fiorentina torna a correre

    A Edimburgo la Viola domina dando spettacolo. In gol anche Mandragora. La squadra di Italiano balza al secondo posto in classifica del gruppo A
    Lorenzo Franculli

    6 ottobre - MILANO
    Per Italiano era un esame decisivo. Una sfida da dentro o fuori. La Fiorentina in Conference League aveva strappato solo un punticino in casa col Riga e subìto una batosta a Istanbul con il Basaksehir di Okaka e Biglia (3-0). A Edimburgo, contro gli Hearts of Midlothian serviva una scintilla. E in Scozia si è accesa.

    LE SCELTE—
    Il tecnico viola recupera Milenkovic e Dodò, ma solo per la panchina. In difesa ecco allora Terzic a destra, Igor e Quarta centrali e Biraghi a sinistra. Centrocampo a tre con Bonaventura, Amrabat e Mandragora. Davanti, il tridente Kouame, Jovic e Saponara. Gli Hearts di Neilson, reduci da un pesante 0-4 dai Rangers e sesti in classifica nel campionato scozzese, si schierano col 3-4-3, che in realtà è un 5-4-1 con Shankland a fare da ariete. Una strategia attendista e prudente quella scelta Hearts che però non ha pagato. Ma il divario tecnico tra le due squadre era incolmabile.

    PARTENZA A RAZZO— Perché la Fiorentina parte a razzo. E dopo soli 4' passa in vantaggio. Terzic sulla destra rientra e col mancino scodella un cross perfetto per l'inserimento di Mandragora che di testa buca Gordon. Per l'ex Juve e Toro è la seconda rete in viola dopo quella in campionato con la Cremonese. Ma oltre al gol c'è di più. Perché è la squadra di Italiano a fare la partita e a imporre un ritmo altissimo. Per i primi 25' si gioca praticamente solo nella metà campo scozzese. Jovic fa a sportellate, corre, gioca di sponda. E tenta di pungere. Biraghi e Terzic spingono sulle fasce. E persino Igor che da dietro prova a sfondare. La sua incursione al 21' con botta da fuori col mancino, bravo Gordon a respingere, lo dimostra. Ma è tutta la Viola a girare. A dominare grazie al possesso palla e ai movimenti che portano Bonaventura e Kouame presenze fisse nell'area scozzese.

    IL RADDOPPIO— Ed è proprio l'ivoriano a spaccare la partita. Al 43', su cross radente di Biraghi, prima ci prova col tacco e poi sulla ribattuta della difesa insacca con una sforbiciata-show! Per Kouame, giocatore sempre più importante per Italiano che lo schiera sia da esterno sia da punta centrale, è il quinto gol in maglia viola, il secondo della stagione dopo quello rifilato alla Juve. Il primo tempo scivola via così, con Gollini protagonista di una sola (importante) parata allo scadere. Il portiere rimedia a una sciocchezza in area di Saponara e di piedi respinge il destro da distanza ravvicinata di Ginnelly.

    SI SBLOCCA JOVIC— Si riparte con Milenkovic al posto di Igor. Gli scozzesi cercano di reagire, ma si devono arrendere quando restano in 10 per il rosso di Neilson al 48'. Jovic scatta al di là della difesa scozzese, ma viene atterrato al limite dell'area dall'intervento scomposto del difensore degli scozzesi. Per l'arbitro Lambrechts è una chiara occasione da gol e lo espelle. La Fiorentina ora gioca più rilassata, gli Hearts con orgoglio vanno a fiammate. Ma Gollini resta disoccupato. E le occasioni (Jovic, errore da due passi e Saponara, tiro a giro alto) sono solo per la squadra di Italiano che all'80' firma il tris. Contropiede impostato dal recupero palla di Martinez Quarta che lancia Kouamé sulla destra. L'ivoriano, di prima intenzione, serve Jovic in area di rigore. Destro a porta vuota, impossibile da sbagliare. Finisce così. La Fiorentina in Europa torna a correre e si porta al secondo posto in classifica del gruppo A di Conference. Italiano ha riacceso la fiammella.
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    Gol di Scamacca e il West Ham fa festa. Pari Başakşehir, il Villarreal ne fa 5

    Seconda rete consecutiva dell'italiano, gli Hammers vedono avvicinarsi la qualificazione. I turchi, primi nel girone della Fiorentina, fanno 0-0 con il Riga. Il Nizza si impone 1-0 contro lo Slovacko grazie a una rete di Pépé, mentre il Sivasspor si fa beffare dal Ballkani: 3-4 con due gol nel recupero
    Francesco Calvi

    6 ottobre - MILANO
    Due gol fondamentali, nel giro di appena cinque giorni. Dopo il timbro di sabato in Premier League, Gianluca Scamacca trascina il West Ham con un’altra rete decisiva, messa a segno da subentrato nella terza giornata di Conference League. Gli Hammers battono l’Anderlecht (0-1) e si tengono stretta la vetta del gruppo B. Il Riga frena il Basaksehir, che torna dalla Lettonia con un pareggio senza gol: i turchi adesso hanno solo 3 punti di vantaggio sulla Fiorentina. Baena, Danjuma e Morales (tripletta) trascinano il Villareal contro l’Austria Vienna, al Nizza basta una rete di Pépé per imporsi sullo Slovacko. Vincono pure AZ Alkmaar e Partizan Belgrado, rispettivamente impegnati con Apollon Limassol e Colonia.

    GRUPPO A
    Grazie alla vittoria contro gli Hearts, la Fiorentina (4 punti) si riavvicina alla qualificazione e accorcia le distanze dal Basaksehir capolista (7 punti). In campo con il solito Okaka al centro dell’attacco, i turchi dominano in casa del Riga ma non trovano la via del gol: il punteggio finale è di 0-0.

    GRUPPO B— Il gol di sabato contro il Wolverhampton non è bastato a Gianluca Scamacca per ritagliarsi una maglia da titolare nella gara del Lotto Park. Moyes si affida Ogbonna ed Emerson Palmieri in difesa, in avanti fa spazio al tridente composto da Bowen, Antonio e Benrahma. L’algerino punge ma non segna, l’Anderlecht contrattacca con Verschaeren. All’intervallo, però, il punteggio è ancora di 0-0. Al 70’ la mossa decisiva: fuori Benrahma e Antonio, dentro Scamacca e Paquetà. Dopo nemmeno dieci minuti, Lucas serve Gianluca al centro dell’area. L’ex Sassuolo gira con il destro sul secondo palo, lì dove Crombugge non può proprio arrivare. Nei minuti finali, Areola compie un miracolo su Fabio Silva: finisce 0-1, il West Ham è primo in classifica a punteggio pieno. Nello stesso girone, il Silkeborg approfitta della sconfitta dell’Anderlecht e si porta a -1 dal secondo posto: i danesi trovano il primo risultato positivo in Conference, realizzando 5 gol contro il FCSB. Segnano Klynge, Kusk, Helenius, Thordarson e Adamsen.

    GRUPPO C—
    Baena apre le marcature al 18’, Danjuma raddoppia e Morales si esalta con una tripletta nel finale: il Villareal vince 5-0 contro l’Austria Vienna e sale a quota 9 punti in classifica, a +5 dal Lech Poznan che rimedia un pareggio senza reti contro l’Hapoel Beer Sheva.

    GRUPPO D
    Il Partizan Belgrado si prende la scena, superando in classifica Nizza e Colonia. I francesi – che avevano rimediato due pareggi nelle prime due uscite – ottengono un successo di misura in casa dello Slovacko: 0-1 con gol di Pépé. I serbi piazzano invece il colpaccio in Germania, trascinati dall’incornata vincente del giovane difensore Markovic.

    GRUPPO E
    Dnipro e Valduz pareggiano (2-2, reti di Dovbyk, Fehr, Gasser e Pikhalyonok), l’AZ ne approfitta e mette in cassaforte la qualificazione. Gli olandesi si portano due volte in vantaggio contro l’Apollon Limassol (prima con Odgaard, poi con De Wit su calcio di rigore), ma i ciprioti restano in partita grazie alle conclusioni vincenti di Joosten e Cabral. All’85’ arriva il definitivo 3-2 di Karlsson, entrato in campo da 20 minuti.

    GRUPPO F
    Terzo risultato utile in tre partite per il Djurgardens. Agli svedesi basta un colpo di testa di Danielson nel finale del primo tempo per ottenere un successo (0-1) in casa del Gent. Bene anche il Molde, scatenato (3-0) contro lo Shamrock Rovers: il tris dei norvegesi porta la firma di Brynhildsen (doppietta) e Hussain.

    GRUPPO G
    Quattro squadre a quota quattro punti. Il gruppo G regala emozioni, così come la gara tra Sivasspor e Ballkani che finisce 3-4 per gli ospiti. Ulvestad sigla l’1-0 al 1’, al 66’ è 1-3 con gol di Thaqi, Potoku e Korenica. Yesilyurt e Yatabare ristabiliscono la parità al 92’, ma al 94’ il Ballkani la spunta segnando il definitivo 3-4 con Krasniqi. Sorride anche il Cluj, trascinato da Janga (autore dello 0-1) contro lo Slavia Praga.

    GRUPPO H
    Nel confronto con il Vilnius FK, il Pyunik segna una rete per tempo – prima con Juninho, poi con Otubanjo – e aggancia il Basilea al primo posto nel girone. Gli svizzeri crollano a sorpresa nella sfida interna contro lo Slovan Bratislava, che si impone per 0-2: decisive le reti di Pauschek e Cavric.
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    Okaka show nel Başakşehir, Scuffet decisivo nel Cluj. Anderlecht, Esposito non basta

    L'attaccante italiano segna una doppietta nel girone della Fiorentina e lancia i turchi al prossimo turno. Un gol del centravanti in prestito dall'Inter non evita la sconfitta dell'Anderlecht con il West Ham, nonostante Scamacca sia rimasto a secco
    Francesco Calvi

    13 ottobre - MILANO
    Scamacca resta a secco, Sebastiano Esposito no: il suo Anderlecht, però, esce comunque sconfitto (2-1) dal match contro il West Ham. Nella quarta giornata di Conference League, gli Hammers si portano a quota 12 punti e conquistano la qualificazione aritmetica. Il Villareal soffre ma la spunta in extremis, il Basaksehir supera il Rigas grazie a una doppietta di Okaka. Crollano a sorpresa Colonia, Nizza e Az Alkmaar, sconfitte rispettivamente da Partizan, Slovacko e Apollon Limassol.

    GRUPPO A—
    L’Istanbul Basaksehir si tiene stretto il primo posto e rimane a +3 dalla Fiorentina. Nella gara contro il Rigas, i turchi schierano Biglia e Okaka dall’inizio: il match si mette in discesa già dopo 11’, quando Turuc trova l’angolino con un mancino a giro che sorprende il portiere avversario. Okaka raddoppia a fine primo tempo con un’incornata su calcio d’angolo e, nella ripresa, festeggia con un balletto la doppietta personale: un tap-in dell’ex Udinese fissa il risultato sul 3-0.

    GRUPPO B— Al London Stadium il West Ham si porta avanti dopo appena 14’, con una punizione di Benrahma che finisce nel sette. Scamacca parte dalla panchina, Ogbonna ed Emerson sono ancora titolari. L’ex juventino lascia il campo al 22’ per infortunio, l’italobrasiliano è decisivo alla mezzora con l’ottimo assist per il raddoppio di Bowen. Prima dell’intervallo i belgi si rendono pericolosi con un tiro di Sebastiano Esposito, nella ripresa Moyes inserisce Scamacca al posto di Bowen: l’ex Sassuolo si muove bene, ma non riesce a timbrare il terzo gol consecutivo in Europa. Al suo posto, va a segno proprio Esposito, con un calcio di rigore allo scadere, che l’ex Inter conquista e trasforma con freddezza. All’Anderlecht non basta, gli Hammers vincono 2-1 e festeggiano la qualificazione aritmetica. Il secondo posto del girone, invece, passa nelle mani del Silkeborg: i danesi hanno 6 punti, conquistati tra andata e ritorno contro la Steaua Bucarest. Dopo il 5-0 della settimana scorsa, è arrivata un’altra “manita” in Romania: 0-5 con reti di Kusk, Klynge, Tengstedt e Jorgensen (doppietta), che rendono la Steaua la squadra con la peggiore difesa della competizione.

    GRUPPO C — Quarta vittoria consecutiva in Conference League, qualificazione e primo posto a punteggio pieno: il Villareal di Reina e Albiol conquista la qualificazione grazie a un successo in casa dell’Austria Vienna. Gli spagnoli faticano a fare gol, ma all’87’ Jackson mette il pallone in rete sfruttando un assist con il tacco di Morales. Finisce in parità il confronto tra Hapoel Beer Sheva e Lech Poznan: 1-1, con gol di Hemed e Szymczak.

    GRUPPO D— Il Partizan Belgrado si conferma la sorpresa del girone e, dopo quattro partite, è ancora imbattuto in Europa. Nella sfida contro il Colonia, Diabate piega i tedeschi un quarto d’ora dopo il fischio d’inizio. L’incontro viene sospeso per qualche minuto a causa della scarsa visibilità determinata dal lancio di fumogeni da parte dei tifosi serbi. Ristabilito l’ordine, le squadre riprendono regolarmente a giocare e, al rientro dagli spogliatoi, il Partizan raddoppia con Ricardo Gomes. Il 2-0 finale vale il primo posto nel girone, a +3 sul Nizza sconfitto dallo Slovacko. I francesi schierano Mattia Viti dall’inizio e dopo 14’ segnano l’1-0 con Diop, “aiutato” dalla deviazione di un difensore avversario. Da lì al 90’ continuano a fioccare le occasioni da gol, ma Pepe e compagni sprecano tanto. Lo Slovacko ne approfitta e nel finale rimonta con Tomic e Reinberk.

    GRUPPO E — L’Apollon Limassol interrompe la volata dell’Az Alkmaar, arrivato a Cipro forte dei 9 punti ottenuti nelle prime tre uscite. Al 32’ Roberge porta avanti i padroni di casa con un colpo di testa, poi inizia l’assalto (ininfluente) degli olandesi. L’Apollon regge per oltre un’ora e trova la prima vittoria nel torneo. Nella gara delle 21, il Dnipro vince (1-2) in casa del Vaduz. Hamache porta avanti gli ospiti, Rastoder ristabilisce l’equilibrio, ma in pieno recupero Dovbyk regala 3 punti (e il secondo posto) agli ucraini.

    GRUPPO F— Terzo successo consecutivo in Conference League, secondo in otto giorni contro i belgi del Gent: dopo appena 45’, il Djurgardens è già avanti per 3-0 grazie alle reti di Holmberg, Wikheim e Banda. Nel secondo tempo ancora Wikheim timbra il poker, poi Depoitre e Cuypers accorciano le distanze. Al triplice fischio, il tabellone segna il punteggio di 4-2. Sorridono anche i norvegesi del Molde, secondi con 7 punti e vittoriosi in casa dello Shamrock (0-2, con marcature di Fofana ed Eriksen).

    GRUPPO G— Nel gruppo più equilibrato del torneo – quello che, dopo tre giornate, vedeva tutte e quattro le squadre a quota 4 punti – il Cluj conquista la vetta grazie a un successo (2-0) sullo Slavia Praga. La formazione allenata da Petrescu e trascinata da Scuffet, decisivo con le sue parate, passa grazie a un rigore di Deac e un colpo di testa di Yuri Matias. Da segnalare i 10 minuti di recupero assegnati dall’arbitro al termine del primo tempo per via della precedente interruzione del match, fondamentale per permettere all’ambulanza di soccorrere un tifoso rumeno, colpito da un malore. Vince anche il Sivasspor, ospite del Ballkani, che ribalta nel finale l’1-0 di capitan Thaqi: i turchi festeggiano con Arslan e Angielski, entrambi a segno da subentrati.

    GRUPPO H— Dopo la sconfitta della scorsa settimana (0-2 in Svizzera), il Basilea di Calafiori – in campo dal 1’ – ottiene un pareggio in rimonta contro lo Slovan Bratislava. Males segna lo 0-1 su calcio di rigore al 29’, poi si scatenano gli slovacchi: l’ex Pescara Weiss pareggia ancora dal dischetto, Kucka firma il 2-1 e Cavric chiude apparentemente i conti al 53’. Nel finale si rivelano decisivi i cambi del tecnico Frei, che inserisce Diouf e Zeqiri al 64’. Il primo va a segno dopo un minuto, il secondo al 72’: finisce 3-3. In serata va in scena anche il match tra Vilnius e Pyunik, vinto 2-1 dai lituani con reti di Ourega e Oliveira.
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    Fiorentina, lontano dalla Serie A si vola: 5-1 agli Hearts

    Le reti di Jovic, Biraghi, Gonzalez (doppietta) e Barak valgono la vittoria contro gli scozzesi e rinforzano il secondo posto viola nel Girone A
    Dal nostro inviato Alex Frosio

    13 ottobre - FIRENZE
    Giocasse sempre contro gli scozzesi, la Fiorentina non avrebbe il problema del gol, così conclamato in campionato. Dopo i tre a Edimburgo, la squadra di Italiano ne rifila cinque agli Hearts: otto in tutto, uno in più di quelli segnati in Serie A. Intanto, la qualificazione ai sedicesimi di Conference è cosa quasi fatta, e ci sarebbe pure la possibilità di riagganciare il primo posto, ma – di nuovo – serviranno i gol quando il Basaksehir, già qualificato, arriverà al Franchi, perché andrà sovvertito lo 0-3 in Turchia. Intanto, Italiano fa il pieno di fiducia e ritrova pedine preziose in prima linea, dando fiducia a Jovic e 90’ – con doppietta – a Nico Gonzalez.

    PIOGGIA DI GOL—
    La tensione dura 29 secondi, il tempo di smaltirla sul diagonale di Humphrys che timbra il palo interno dopo un alleggerimento sbagliato dalla Fiorentina, poi Gollini vigila sul tap-in di Grant. Il resto è tutta discesa per la Viola. Gli uomini di Italiano, passata la paura, imperversano. È un diluvio di occasioni: al 3’ Kouame stacca su cross di Biraghi, il portiere Gordon vola e devia in angolo. Proprio dal corner, battuto 2’ dopo per un infortunio al terzino destro scozzese Atkinson, matura il vantaggio: palla in movimento, cross di Biraghi e Jovic a centro area non deve nemmeno staccare, perché la marcatura di Cochrane è blanda. Già, Jovic. Italiano sceglie ancora lui, e non Cabral, al centro dell’attacco viola. Servono fiducia, minuti, ritmo partita, confidenza con la porta. E solo la partita li può dare. Il serbo risponde e in effetti è vivo. Gioca di sponda, viene incontro, smista. Ma è tutta la Fiorentina a girare. Amrabat tiene alta la riaggressione, da dietro partono passaggi-laser anche dritto per dritto per attivare la prima linea. Gli Hearts lo permettono e così le fondamenta del gioco di Italiano si vedono, su queste va però edificato il resto della struttura contro gli avversari di Serie A, che concedono un decimo degli spazi lasciati dagli scozzesi, poco più che sprovveduti. Comunque, la Viola – a dispetto degli score italiani – va al tiro quasi a ogni possesso. Al 12’ palo di Mandragora su palla sputata da angolo, al 22’ Nico Gonzalez – alla prima da titolare – guadagna una punizione dal limite dell’area che Biraghi disegna all’incrocio con il suo sinistro. Humphrys, ancora lui, alleggerisce un po’ la presione su invito di McKay, ma poi ancora Viola. Al 31’ il tris, il gol migliore per sviluppo: un tocco di Jovic attiva Kouame che si accentra, chiude l’uno-due con Barak, palla ancora a Jovic che fa sfilare vedendo l’arrivo di Gonzalez, che battezza con il mancino. Gordon al 37’ disinnesca un gran sinistro ancora di Nico ma rimanda soltanto il poker: recupero alto, Barak comanda la transizione attivando Kouame, che gli ritorna il pallone incrociato con il sinistro dal ceco. Troppa Fiorentina.

    RIPRESA DI GESTIONE— La pausa però funziona da anestetizzante. Italiano risparmia la ripresa a Jovic e Mandragora, mettendo Saponara e Duncan. E l’inizio è come quello del primo tempo. Stavolta però gli Hearts non sbagliano: McKay fa viaggiare a sinistra Halliday che svernicia Terzic e di prima va da Humphrys, più veloce di Igor, e destro in buca d’angolo. Tanto basta a entusiasmare il popolo vinaccia, i tremila edimburghesi in trasferta a Firenze. La qualità del gioco viola precipita: la Fiorentina comincia ad alzare il pallone – Kouame è il riferimento centrale -, la costruzione è meno nitida. Quindi, poche occasioni, quasi nulla. E Terzic rischia al 20’ con un retropassaggio corto, ma McKay non ne approfitta. Prima della mezzora qualche segnale di risveglio: un colpo di testa di Saponara, un sinistro troppo morbido di Nico, una testata senza veleno di Kouame. Ma la Viola si è rimessa in moto e al 33’ Saponara, innescato da una verticalizzazione di Gonzalez, viene steso in area dal pessimo Cochrane. Rigore che lo stesso Nico piazza in scioltezza per la doppietta personale e il 5-1. E Cabral? Aspetta ancora. Entra a 4’ dal novantesimo per Kouame. I gol, la Viola li ha già spremuti tutti.
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    Che Jovic, la Fiorentina batte il Basaksehir e si qualifica: 1° posto possibile

    I due gol del serbo ribaltano quello iniziale di Aleksic. La Viola ora è seconda, sotto ai turchi solo per la differenza reti negli scontri diretti, e l'ultima giornata dirà se dovrà giocare i playoff o meno
    Giovanni Sardelli

    27 ottobre - FIRENZE
    La Fiorentina rimonta, vince, e si qualifica. Non sarà facile puntare al primo posto (serve un risultato migliore con il Riga rispetto a quanto otterrà il Basaksehir in casa contro gli Hearts), ma considerando come era partito il girone, i viola possono ritenersi soddisfatti. Decisivo Jovic, autore di una doppietta capace di ribaltare il gol iniziale di Aleksic. Italiano punta sul serbo come centravanti con Kouame e Saponara a supporto. Avanzando Barak trequartista e proteggendolo con Mandragora ed Amrabat. Dodo ha il compito, anzi il dovere, di spingere. L'inizio però è tutto di marca turca con la Fiorentina che non trova ritmo e distanze ed al 15' il Basaksehir è già in vantaggio con un clamoroso errore di reparto: Aleksic si inserisce trovando uno spazio immenso centrale e battendo Gollini in uscita disperata. Da lì, però, sarà solo Fiorentina.

    DOPPIO JOVIC—
    Il gol ha infatti il potere di svegliare i viola che alzano il baricentro, guadagnano campo e iniziano a creare. Il pareggio è bellissimo con Dodo che serve Kouame (autore di un'altra grande prova) il cui cross basso viene deviato in gol da Jovic. Il serbo poi si mangia il raddoppio calciando alto da cinque metri su assist prezioso di Saponara. Nella ripresa la pressione viola è ancora più costante ed il vantaggio è una logica conseguenza con il solito Jovic (sesta rete in viola) che ribatte una corta respinta di Sengezer. La Fiorentina crede alla goleada (servono tre gol di scarto per pareggiare il punteggio dell'andata), speranza vanificata da alcuni errori davanti alla porta, clamoroso ad esempio quello di Ikone. Finisce 2-1 con la Fiorentina avanti nella competizione e che si gode uno Jovic davvero ritrovato. Per il primato, invece, servirà un mezzo miracolo.
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    Vincono Nizza e West Ham, pari Villarreal. Qualificati Djurgarden e Dnipro

    Rinviata Slovacko-Colonia. Tre punti anche per Hearts, Slavia Praga e Slovan Bratislava
    Francesco Calvi-Simone Cesarei

    27 ottobre - MILANO
    La quinta giornata di Conference League si apre con i successi di Nizza e Az Alkmaar su Partizan Belgrado e Vaduz. Tanti i pareggi: 1-1 tra Austria Vienna e Lech Poznan, 2-2 tra Anderlecht e Steaua Bucarest, stesso risultato di Villarreal-Hapoel Beer Sheva. Rinviata invece la partita tra Slovacko e Colonia, troppo fitta la nebbia scesa sullo stadio Mestsky. Tante sorprese e qualche verdetto nelle partite delle 21.

    GRUPPO A—
    Nel girone della Fiorentina la partita, inutile per la qualificazione, tra Hearts of Midlothian e Riga finisce 2-1. I padroni di casa la sbloccano dopo soli tre minuti di gioco con Shankland, che insacca a porta vuota. Meno di dieci minuti, e arriva il raddoppio firmato Halliday con un tiro da fuori deviato da un giocatore lettone. Il Riga però reagisce a al 39’ accorcia con un altro tiro da fuori, questa volta di Friesenbichler, che si infila all’incrocio.

    Hearts-Riga 2-1


    GRUPPO B— Nell'anticipo del pomeriggio, l’Anderlecht vince contro lo Steaua Bucarest e si porta a +1 dai danesi e al secondo posto nel girone. Nonostante il gol segnato a Londra contro gli Hammers, Sebastiano Esposito parte dalla panchina. Titolari, invece, l’ex romanista Diawara e l’ex laziale Hoedt. Il gol che sblocca il match lo firma Verschaeren al 38’, che segna l’1-0 con una potente girata sul cross rasoterra di Murillo. Al 60’ il neo-entrato Compagno pareggia i conti con un colpo di testa. Il nuovo vantaggio dell'Anderlecht lo firma l'ex Tottenham Jan Vertonghen, che al 75' sovrasta gli avversari e mette in rete di testa. All 82' arriva in mischia il definitivo 2-2 di Dawa, che regala un punto allo Steaua. A Londra vince ancora il West Ham che, già qualificato e certo del primo posto, supera anche il Silkeborg. Apre le marcature Lanzini, che al 24’ del primo tempo trasforma un calcio di rigore.

    Anderlecht-Steaua Bucarest 2-2

    West Ham-Silkeborg 1-0


    GRUPPO C — Il Villarreal è già aritmeticamente qualificato, ma nella sfida delle 18.45 schiaccia per 45’ l’Hapoel Beer Sheva nella sua metà campo. In vantaggio però ci vanno gli israeliani con Tomer Hemed che trasforma un calcio di rigore. Ma lo 0-1 dura pochissimo: al 57’ arriva l’1-1 di Chukwueze, bravo a trovare l’angolino con un tiro dal limite dell’area, al 70’ Danjuma realizza il 2-1 con un mancino a incrociare. Le emozioni però non sono finite: in pieno recupero Hemed trasforma il rigore del 2-2 dell'Hapoel, che tiene vive le speranze di qualificazione degli israeliani. Il Lech Poznan si tiene invece stretto il secondo posto nel girone, grazie al pareggio rimediato sul campo dell’Austria Vienna. I padroni di casa sfiorano il vantaggio nei minuti iniziali con un tiro di Teigl che colpisce la traversa, nel secondo tempo il solito Ishak, a quota 4 reti in 5 gare, sigla lo 0-1 con un tocco nell’area piccola. Al 70’ torna l’equilibrio, perché l’Austria Vienna approfitta di una disattenzione degli avversari. Keles ruba palla a un difensore, entra in area e timbra il definitivo 1-1.

    Villarreal-Hapoel Beer Sheva 2-2

    Austria Vienna-Lech Poznan 1-1


    GRUPPO D— Viti e Ramsey partono dalla panchina, ma al Nizza bastano Pèpè e l’ex juventino Lemina per vincere (2-1) contro il Partizan Belgrado all’Allianz Rivera. L’ivoriano porta i francesi in vantaggio al 29’ con un destro all’angolino basso. Il Partizan spinge in cerca del pareggio, che arriva al 74’ con Ricardo Gomes. Il gol decisivo lo segna proprio Lemina, che nel finale supera Popovic con un destro deviato da un difensore avversario . Il Nizza raggiunge così il Partizan in vetta, a quota 8 punti, mentre viene rinviato il match tra Slovacko e Colonia: la scarsa visibilità sul campo dei cechi, causata dalla nebbia, in un primo momento costringe l’arbitro a rimandare alle 20 il fischio d’inizio. Dopo appena 11’ di gioco, però, la partita viene interrotta, e poi rinviata, a causa delle lamentele dei calciatori.

    Nizza-Partizan Belgrado 2-1

    Slovacko-Colonia rinviata


    GRUPPO E—
    L’AZ Alkmaar conquista altri tre punti in casa del Vaduz, fanalino di coda del girone. Gli olandesi vincono 1-2 e restano in vetta a punteggio pieno. La prima rete è di Kerkez, che al 50’ riceve palla sulla trequarti, s’inserisce per vie centrali e, a tu per tu con il portiere avversario, non sbaglia. Il raddoppio è invece firmato dal Van Brederode, che mette il pallone sotto al 7. Risulta inutile la rete nel finale di Hasler, autore del definitivo 1-2. Nell’altra partita del girone vince il Dnipro, che passa il turno battendo l’Apollon grazie al gol di Pilkhalyonok al 39’.

    Vaduz-Az Alkmaar 1-2

    Dnipro-Apollon Limassol 1-0


    GRUPPO F— Ottavi di finale per il Djurgarden, che ribalta il doppio svantaggio contro il Molde. Apre Brynhildsen al 6’, raddoppia Kaasa al 21’, poi arriva la rimonta degli svedesi: prima dell’intervallo accorcia Edvardsen, poi ci pensano Asoro e Radetinac a ribaltare il risultato. 1-1 tra Shamrock Rovers e Gent: vantaggio dei padroni di casa al 3' con Gaffney, pari belga al 74' con Hyun-Seok.
    Molde-Djurgarden 2-3

    Shamrock Rovers-Gent 1-1


    GRUPPO G— In testa al girone c’è il Sivasspor, che batte il Cluj con un 3-0 senz'appello. A segno al 22’ Yatabare, raddoppia Gradel e chiude i conti ancora l'attaccante dei turchi al 73'. In Kosovo passa lo Slavia Praga, che batte i Ballkani 0-1 grazie al gol di Lingr al 75'.

    Sivasspor-Cluj 3-0

    Ballkani-Slavia Praga 0-1


    GRUPPO H— Succede di tutto a Basilea, tra padroni di casa e Zalgiris. Meno di venti minuti e gli svizzeri sono già 2-0: al 2’ del primo tempo Diouf segna con un bel tiro da fuori area, poi Males insacca al 18’ con un bel tiro a giro sotto la traversa. I lituani però reagiscono e prima accorciano con Oyewusi al 43' e poi la pareggiano, ancora con l'attaccante dei lituani che firma la sua doppietta al 62'. Il Basilea scivola così al secondo posto del girone, raggiunto dallo Slovan Bratislava a quota 8. Gli sloveni vincono 2-1 in casa contro il Pyunik. Vantaggio ospite al 64' con il rigore di Cociuc, poi cambia tutto in un minuto: all'84' pareggia con Kashia e meno di sessanta secondi più tardi Ramirez firma il vantaggio sfruttando un erroraccio del portiere.

    Basilea-Zalgiris 2-2

    Slovan Bratislava-Pyunik 2-1
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    Fiorentina facile in Lettonia: 3-0 al Riga ma non basta, viola secondi e ai playoff

    Barak, Cabral e la perla di Saponara chiudono il match già nel primo tempo. Il Basaksehir però vince e chiude al primo posto. I viola ora se la vedranno con una retrocessa di Europa League per andare agli ottavi
    Dal nostro inviato Fabio Bianchi

    3 novembre - MILANO
    Tutto come da programma. La Fiorentina vince facile con il tenerissimo Riga, ma anche il Basaksheir non suda con i teneri scozzesi degli Hearts, dunque viola ai playoff contro una delle retrocesse in Europa League (sorteggio lunedì) e turchi qualificati direttamente agli ottavi. Visto la facilità con cui la Fiorentina ha dominato la partita, ovvio che venga il rammarico per quel pareggio per 1-1 che ha praticamente costretto i toscani al rischio in più del playoff. Ma tant’è, la Viola è partita col diesel, in Europa come in campionato.

    SENSO UNICO—
    Comunque la Fiorentina può essere soddisfatta, perché colleziona per la prima volta tre vittorie di fila. E perché adesso sa che può contare anche su un Cabral rigenerato. Il primo round è stato a senso unico. Dopo otto minuti, Barak ha sbrigato la pratica di sbloccare la partita con una zuccata vincente sul cross di Cabral. Poi i due si sono scambiati il favore: sul corner di Venuti, Barak ha prolungato di tacco e il brasiliano ha raddoppiato in scivolata. Il Riga, poverino, si è affacciato una volta sola dalle parti di Terracciano (preferito per la prima volta anche in Europa a Gollini) e ha rischiato di segnare: gran corsa del subentrato Neres per Ilic (l’unico giocatore forse degno di nota) che di testa ha pizzicato la traversa. C’è stato il tempo, al tramonto del primo round, anche per l’esercizio di stile di Saponara, che ha firmato il 3-0 con un delizioso tiro a giro all’incrocio.

    PROVE— Il secondo round è servito a Italiano per fare anche qualche esperimento. Ha fatto entrare anche Zurkowski, che non aveva ancora in pratica mai giocato, e debuttare Distefano promettente aletta della Primavera che nell’ultima gara aveva firmato una doppietta. Fatalmente, la Fiorentina si è rilassata, mentre il tecnico Morosz ha scatenato la cavalleria che aveva in panca, prima di tutti Emerson. Così il migliore nel finale è stato Terracciano, che ha dovuto compiere due autentiche prodezze su una zuccata di Lipuscheck da due passi e un guizzo di Emerson al volo. Ma ormai il pensiero viola era già alla visita a casa Samp.
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    Jovic e Cabral mattatori a Braga: due doppiette e Fiorentina con gli ottavi in tasca

    Nell’andata dei playoff i viola vincono 4-0 in casa dello Sporting. Portoghesi in 10 dal 55’ per il rosso diretto a Tormena. Ritorno tra 7 giorni al Franchi

    16 febbraio - MILANO
    La Fiorentina si mette in tasca una larghissima fetta di ottavi in Conference League dominando il match d’andata (4-0) in casa dello Sporting Braga. Nel recupero del primo tempo il gol del vantaggio di Jovic, che legittima 45’ condotti dalla Viola, quasi sempre in controllo del match ma sin lì incapace di battere Matheus con un paio di brividi corsi da Terracciano. Il rosso diretto a Tormena al 55’ per fallaccio su serbo spiana poi la strada alla squadra di Italiano, di nuovo a segno con Jovic al 60’. Appena entrato, al 79’ Cabral fa tris con un gol capolavoro: stop, sombrero e girata nel sette. E poi concede il bis al 90’ su assist di Ikoné. Il ritorno tra una settimana al Franchi.

    CI PENSA JOVIC—
    Poco pubblico sugli spalti dello scenografico stadio portoghese, a farsi sentire sono i 1600 tifosi viola in trasferta. Italiano schiera il tridente formato da Jovic, Saponara e Gonzalez. Ed è proprio il serbo dopo 2’ a impegnare Matheus con una bella mezza rovesciata in area che il portiere respinge d’istinto. Dopo una fase di stanca, si rivede la Fiorentina in area avversaria ma Nico Gonzalez prima e Bonaventura poi vedono le conclusioni respinte dalla difesa di casa. Sugli sviluppi è poi Mandragora a sfiorare la traversa con una bella conclusione da fuori. Al 23’ erroraccio di Matheus che sbaglia il rinvio ma Saponara scivola e non riesce ad approfittare della grandissima occasione. Cresce la Viola ma il colpo di testa di Jovic è troppo centrale, col portiere che blocca in scioltezza. Arriva anche la prima chance portoghese, con l’incornata ravvicinata di Niakaté respinta d’istinto da Terracciano, il quale è graziato un attimo dopo da Ruiz, che mette fuori da un passo dopo un rimpallo fortunoso. Nel recupero (46’) il vantaggio viola: cross di Biraghi, Jovic anticipa il suo marcatore e di testa batte Matheus.

    CABRAL SCATENATO— Il giallo a Venuti dopo 4’ per un braccio alto gli costa il ritorno, vista la diffida. Al 54’ Braga in dieci: prima l’arbitro ammonisce Tormena per un’entrata col piede a martello su Jovic, ma il Var richiama del Cerro Grande e il cartellino diventa rosso. Jorge è costretto a correre ai ripari: Oliveira, difensore centrale, prende il posto del centrocampista Racic. Ma il raddoppio viola è questione di minuti: diagonale di Saponara sul quale si avventa Jovic che deve solo spingere la palla in rete per la doppietta che ipoteca già il passaggio agli ottavi. Italiano non vuol rischiare di ristabilire la parità numerica e al 68’ leva l’ammonito Venuti inserendo Dodo. Per il quarto d’ora finale il mattatore Jovic lascia il posto a Cabral. Che dopo 4’ chiude il match: riceve palla in area spalle alla porta, stop, sombrero sul difensore e girata al volo nel sette. Un capolavoro. Ma non finisce lì: all’89’ è ancora lui a firmare il poker, infilando Matheus su assist di Ikoné, regalando alla Fiorentina una bella fetta di ottavi.
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    Immobile, che capolavoro. Così la Lazio in dieci piega il Cluj e vede gli ottavi

    Perla dell’attaccante sul finire del primo tempo, espulso Patric dopo un quarto d’ora, ma i romeni non sono mai pericolosi. Il ritorno è in programma il 23 febbraio
    Nicola Berardino

    16 febbraio - MILANO
    Il ritorno al gol di Ciro Immobile riporta la Lazio alla vittoria dopo quattro partite. Con una rete del bomber prima dell’intervallo i biancocelesti si impongono sul Cluj nell’andata del playoff di Conference. Gara in salita per la squadra di Sarri che dopo 15 minuti rimane in dieci per l’espulsione di Patric. Ma questa volta la Lazio non si smarrisce e sa condurre in porto un successo pesante in vista del ritorno in Romania della prossima settimana.

    IMMOBILE GOL—
    Sarri bilancia il turnover. Tra i pali torna Maximiano. In difesa riecco Lazzari con Patric al posto dell’infortunato Romagnoli. A centrocampo si rivedono Marcos Antonio e Vecino. Petrescu mette da parte il suo 4-3-3 per arretrare Deac a metà campo. Il primo squillo è della Lazio. Scuffet è pronto a opporsi al piatto di Milinkovic da buona posizione. Al 15’ i biancocelesti restano in dieci: espulso Patric che falcia fuori area Krasniqi lanciato a rete. Inflessibile l’arbitro inglese Pawson che passa dal check del Var. Per ricompattare la retroguardia Sarri fa entrare Gila ed esce Marcos Antonio. Così la Lazio passa al 4-4-1: Immobile unico riferimento offensivo, arretrano Felipe Anderson e Zaccagni. I biancocelesti non riescono a trovare la profondità necessaria. Romeni abili e aggressivi in copertura. Al 45’ Milinkovic va troppo morbido sul pallone smistato da Felipe Anderson: controlla Scuffet. Che non può far nulla al quarto minuto di recupero quando Immobile, innescato da una punizione di Felipe Anderson, con una girata porta in vantaggio la Lazio. Il bomber torna al gol dopo 448 minuti.

    CONTROLLO LAZIALE— Dopo l’intervallo Cluj con due novità. Cvek e Petrila al posto di Boateng e Deac. Romeni che avanzano il proprio baricentro. Nuova chance pe Milinkovic: Scuffet vigila. Fuori bersaglio un colpo di testa di Felipe Anderson. Al 16’ Immobile cede il posto a Pedro e Marusic rileva Hysaj. Altri due cambi nel Cluj: Hoban per Muhar, Malele per Birligea. Al 20’ Camora salva sulla linea sul colpo di testa di Vecino. Nuovo tentativo di Milinkovic dalla distanza. Cluj vivacizzato da qualche spunto di Petrila. Al 37’ Felipe Anderson sostituito da Cancellieri, mentre Janga rileva Yeboah. Krasniqi non sfrutta uno svarione di Lazzari. Regge la difesa di Sarri. Maximiano vigila. Quattro minuti di recupero. La Lazio si ricarica con una vittoria che conta.
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    Stryger Larsen lancia il Trabzonspor, Basilea ko. Il Qarabag stende il Gent

    I turchi e gli azeri si aggiudicano il primo round dei playoff di Conference League. Pareggio senza gol tra Bodo Glimt e Lech Poznan
    Francesco Calvi

    16 febbraio - MILANO
    Otto partite e appena dieci gol, dei quali quattro realizzati dalla Fiorentina: l’andata degli playoff di Conference League si conclude con un pareggio (0-0 tra Bodo Glimt e Lech Poznan) e sei vittorie… per 1-0. Il Partizan ottiene un successo in trasferta contro lo Sheriff Tiraspol, tutte le altre vincono in casa. Nelle sfide delle 18.45, Qarabag e Trabzonspor (a segno con l’ex Udinese Larsen) si impongono su Gent e Basilea. Alle 21 arriva il turno di Lazio, AEK Larnaca e Ludogorets, che superano rispettivamente Cluj, Dnipro e Anderlecht. I match di ritorno sono in programma tra una settimana, giovedì 23 febbraio.

    TRABZONSPOR-BASILEA 1-0 —
    La gara di Trebisonda sembra una rimpatriata tra vecchie conoscenze della Serie A. Nel Basilea è titolare Calafiori, i turchi schierano Bruno Peres, Vitor Hugo e Stryger Larsen in difesa. Proprio il terzino, ex Udinese, è l’autore del gol decisivo. Entrato in campo al 46’ dopo un tempo privo di grandi occasioni, il danese arriva per primo su una respinta di Hitz e spedisce il pallone in rete. L’esultanza di Larsen, che bacia la bandiera turca, è un omaggio alle vittime del terremoto.


    QARABAG-GENT 1-0— Il primo tempo per studiarsi a vicenda, il secondo per cercare un gol pesantissimo. Prima dell’intervallo, a Baku, le squadre guidate da Qurbanov e van Haezerbrouck non regalano spettacolo. I padroni di casa sprecano la chance di cambiare la musica al 52’, quando Sheydaev si fa parare un calcio di rigore da Roef. Il portiere belga, però, non può nulla sul tiro di Leandro Andrade che, lasciato libero al centro dell’area, al 78’ fissa il risultato sull’1-0.

    BODO GLIMT-LECH POZNAN 0-0
    — Nel gruppo A di Europa League sono finiti alle spalle di Arsenal e Psv: i norvegesi sono così tornati in Conference, con la speranza di ripetere (e, magari, migliorare) gli ottimi risultati della scorsa stagione (fuori ai quarti, contro la Roma). Il Bodo schiaccia gli avversari per 45’ e subisce appena un tiro. Nella ripresa Marchwinski si divora il gol dell’1-0 per i polacchi e i norvegesi provano a sbloccarla cambiando tutto il tridente. Il Poznan, però, riesce a difendersi e alla fine conquista un pareggio prezioso.

    LUDOGORETS-ANDERLECHT 1-0 — I bulgari partono con il piede giusto, trascinati dal 21enne Igor Thiago. Il brasiliano va vicino al gol ma è in fuorigioco per due volte nei primi minuti, poi al 9’ chiude una ripartenza con un’incornata imprendibile per Verbruggen: all’intervallo, il Ludogorets è meritatamente sopra di un gol. Nel secondo tempo, l’Anderlecht spinge e schiaccia i bulgari nella loro metà campo. Non basta, perché il risultato finale è ancora di 1-0.

    SHERIFF TIRASPOL-PARTIZAN BELGRADO 0-1 — In Moldavia si gioca a porte chiuse, perché i padroni di casa temono un colpo di Stato, pilotato da Mosca, da parte dei serbi. Allenato dall’italiano Bordin, lo Sheriff convince nella prima mezzora e al 22’ colpisce una traversa con Tapsoba. Al 45’, però, è il Partizan a portarsi avanti, grazie a una conclusione del solito Ricardo Gomes, capocannoniere del campionato serbo. Il vantaggio resiste fino al triplice fischio, nonostante l’espulsione di Vujacic, che lascia i serbi in dieci dal 50’.

    AEK LARNACA-DNIPRO 1-0 — Nenad Tomovic guida la difesa dei ciprioti, che dominano per mezzora, riempiono l’area avversaria e colpiscono una traversa con Rafael Lopes. Nella ripresa il Dnipro cambia gli esterni e sogna il colpaccio in trasferta, ma l’AEK tiene botta e, all’84’, trova l’1-0 con Garcia Cabezali. Calcio di punizione dalla sinistra, palla tagliata sul secondo palo e incornata vincente del difensore spagnolo.
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    La Lazio vola agli ottavi di Conference: a Cluj basta lo 0-0

    Partita in controllo per la squadra di Sarri dopo lo l’1-0 dell’Olimpico: nella ripresa Vecino e Romero sprecano quattro occasioni nella stessa azione, negli ultimi 15’ romeni in 10

    23 febbraio - MILANO
    La Lazio passa agli ottavi di Conference League. Lo fa grazie all’1-0 dell’andata all’Olimpico ma soprattutto allo 0-0 di oggi in Romania. Una gara nella quale la squadra di Sarri è apparsa da subito in controllo, nonostante qualche spunto dei padroni di casa, comunque mai realmente pericolosi. Nella ripresa, occasioni d’oro per la Lazio: quattro conclusioni di Vecino e Romero nella stessa azione hanno fatto gridare al gol, ma Scuffet si è opposto con bravura. Negli ultimi 15’ romeni in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione di Muhar.
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    Un gol fantasma e uno "vero": ribaltone Cabral, 3-2 al Braga e Fiorentina agli ottavi

    Inizio choc con i portoghesi avanti di due gol, i viola reagisco con le reti di Mandragora e Saponara. A inizio ripresa l'arbitro sconfessa la goal-line technology e toglie la rete all'attaccante brasiliano che poi sigla il sorpasso
    Dal nostro inviato Alex Frosio

    23 febbraio - FIRENZE
    Nessuno è mai stato eliminato in Europa dopo aver vinto 4-0 in trasferta. La Fiorentina si fa sfiorare dall’ipotesi, andando sotto 2-0 dopo poco più di mezzora, poi torna in sé e dà tracce di continuità nei risultati.

    ANSIA—
    Italiano aveva chiesto un approccio adeguato per una partita "scontata" e per questo sceglie una formazione con meno rotazioni del previsto: riposano Terracciano, Amrabat e Jovic capocannoniere di Coppa, non Mandragora, Nico Gonzalez, Bonaventura. Cabral è il centravanti, Bianco davanti alla difesa, Sirigu al debutto in porta. La risposta della Fiorentina è incoraggiante, con due chance nei primi dieci minuti, sempre manovrando a sinistra: all’8’ cross di Biraghi, ponte aereo di Nico e girata alta di Bonaventura, al 10’ altro cross di Biraghi direttamente per la testa di Nico che chiama il portiere Sà all’allungo. Il Braga sì che fa ampio turnover. Sembrerebbe perché il pensiero è al campionato, invece è il tentativo di Artur Jorge di provare la clamorosa rimonta. Improvvisamente, i portoghesi sono realmente la squadra che devono essere e che non si è presentata all’andata. Veloce, tecnica, insidiosa. E al 16’ passa: Gomes sfugge a Biraghi e spara in diagonale, Sirigu allunga ma la Viola si addormenta. Perché l’azione prosegue e Castro dal limite colpisce al volo verso l’angolino. Inaspettato, scende il panico sulla Fiorentina. Frettolosa, imprecisa. Sovrastata. Al 23’ Djalò prova da fuori con il destro e Sirigu si deve allungare. Al 27’ Cabral in area salva in extremis sulla serpentina di Djalò che si prepara al tiro. Piovono fischi dal Franchi. La Fiorentina non c’è. Il Braga sì, altroché. Al 34’ il raddoppio: Banza allunga di testa, Martinez Quarta buca, Djalò stoppa e tira di destro allo stesso angolo trovato da Castro. Ancora più fischi dagli spalti del Franchi. Ora la paura quasi si può toccare. Ma la Viola finita nella buca si sveglia. Fin qui solo tanti cross, come spesso in campionato. Invece al 37’ finalmente Bonaventura propone una sovrapposizione interna a Dodò che lo serve, cutback dal fondo su cui arriva Mandragora in anticipo su Mendes. Rolly nel frattempo si è scambiato posizione con Bianco e la squadra ne ha guadagnato. L’1-2 è ossigeno che arriva dritto al cervello della Fiorentina. Che chiude il primo tempo con altre tre occasioni (ma sempre su cross): al 41’ Niakate anticipa Cabral, al 47’ Bonaventura per Nico di testa e Sa alza in angolo, al 48’ Dodò per Mandragora di testa e palla alta.

    GIALLO— Si ricomincia con il mancino Terzic al posto di Dodò a destra, da dove può rientrare per calciare con il sinistro. Così fa al 4’ per Cabral che anticipa Paulo Oliveira, Sà prova a togliere il pallone dalla linea ma l’orologio dell’arbitro vibra: gol. Ma il Var richiama il direttore di gara Bastien, che va a rivedere: ci impiega cinque minuti e alla fine dice che non è gol. Appena il gioco riprende, le immagini tv mostrano il pallone che ha oltrepassato la linea. Un pasticcio alla francese. Ma ormai la Fiorentina è tornata padrona di se stessa e della partita. Al 13’ arriva il pareggio, a questo punto meritato: break di Bonaventura, che poi va in verticale da Saponara con un passaggio pronto per essere calciato in porta, e così fa l’esterno verso il palo lontano. 2-2, Viola fuori dalla buca. Entrano Castrovilli e Ikoné per Bianco e Gonzalez. L’arbitro ne combina un’altra perché mentre ammonisce Martinez Quarta fa riprendere lo stesso il gioco e meno male che Gomes, bel peperino, si incarta davanti a Sirigu. A questo punto la Fiorentina vuole vincerla. E manca solo il gol di Cabral. Eccolo, al 38’: pallone morbidissimo di Bonaventura, il migliore in campo con tre assist, e irruzione in spaccata del brasiliano. Quarto gol di fila. Qualcuno ha detto continuità?
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    Pedro non basta, la Lazio resta al buio: l'Az Alkmaar vince 2-1 in rimonta

    All'Olimpico, per l'andata degli ottavi di finale, i biancocelesti si portano avanti al 18' grazie a un gol dello spagnolo. Gli olandesi però pareggiano al 45' con Pavlidis e segnano la rete vittoria al 62' con l'ex milanista Kerkez
    Nicola Berardino

    7 marzo - ROMA
    Scivolone casalingo per la Lazio nell’andata degli ottavi di Conference League. Successo in rimonta dell’Ak Alkmaar dopo che il gol di Pedro al 18’ aveva dato l’illusione di una gara già instradata a favore dalla formazione di Sarri. Che invece si mostra molto incerta nel gioco e troppo imprecisa al tiro: lontana dalla prestazione di venerdì che ha portato la vittoria sul campo del Napoli. Gli olandesi pareggiano prima dell’intervallo e realizzano il gol partita al 17’ della ripresa, tra errori evidenti dei biancocelesti. Ora prospettive di qualificazione decisamente complicate per la Lazio in vista del ritorno del 16 marzo in Olanda.

    PAVLIDIS RISPONDE A PEDRO—
    Sarri cambia mezza squadra rispetto alla formazione schierata al Maradona. Deve fare a meno dell’infortunato Immobile ma non rinuncia a Milinkovic e Luis Alberto da titolari. Tra i pali, spazio a Maximiano. In difesa, tornano Casale e Lazzari; Cataldi riprende il suo posto in regia; Felipe Anderson spostato al centro del tridente con l’innesto di Pedro sulla destra. Avvio arrembante della Lazio. Al 3’, Milinkovic da buona posizione non trova il tocco giusto per inquadrare la porta. Due minuti, colpo di testa del serbo: fuori. Si allungano gli olandesi: la gara si sposta a centrocampo. Al 18’, la Lazio coglie il varco per passare in vantaggio. Dalla sinistra, Zaccagni serve Pedro che a volo di sinistro fa secco Ryan da centro area. Si fa avanti l’Az Alkmaar: Maximiano anticipa Reijnders. Riparte la Lazio: colpo di Pedro respinto dal portiere. Ma la squadra di Jansen sa rendesi pericolosa: al 31’, palo su tocco di Mijnans deviato da Cataldi. I biancocelesti azionano il pressing per smorzare il ritmo degli avversari. Con la qualità del palleggio la formazione di Sarri riguadagna metri. Casale, già dolorante al ginocchio (Romagnoli in fase di riscaldamento), subisce una dura entrata di Pavlidis. Al 45’, il pareggio olandese. Milinkovic perde palla, Reijnders smista per Karlsson sulla sinistra, assist per Pavlidis che sfugge a Patric e beffa l’incerto Maximiano. Milinkovic prova a riscattarsi subito: bolide dalla distanza che timbra la traversa dopo esser stato smanacciato da Ryan.

    RIBALTONE OLANDESE — Al rientro dopo l’intervallo, c’è Romagnoli al posto di Casale. Lazio in proiezione offensiva. Buon fraseggio biancoceleste all’8’, ma è debole la conclusione di Felipe Anderson, parata da Ryan. Az ben coperto. Al 14’, rapida incursione di Luis Alberto, il tentativo di Milinkovic viene controllato da Ryan. Al 17’, il sorpasso degli olandesi. Pallone sfuggito a Pedro, si spinge Kerkez, che triangola con Karlsson e va a infilare l’indeciso Maximiano. Lazio gelata dal ribaltone dell’Az. Sarri decide due sostituzioni. Vecino e Cancellieri rilevano Cataldi e Pedro. Si rammarica la Lazio: al 28’, su una respinta di Ryan Felipe Anderson non centra la porta. Cincischia Luis Alberto in area, Odgaard può rimediare. Sul fondo un tiro di Felipe Anderson. Frenetica e imprecisa la squadra di Sarri in fase conclusiva. Al 37’, poker di cambi tra gli olandesi: ecco van Brederode, de Wit, Meerdink e Mihailovic per Pavlidis, Odgaard, Kerkez e Karlsson. La Lazio tenta vanamente di riagganciare il risultato fino all’ultimo soffio dei tre minuti di recupero, ma l’Az regge e incassa un successo importantissimo tra l’esultanza dei 500 tifosi olandesi all’Olimpico.
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    West Ham e Nizza ipotecano i quarti. Pari tra Anderlecht e Villarreal

    Gli inglesi superano in trasferta (0-2) l’AEK Larnaca con una doppietta di Michael Antonio. Francesi bravi e fortunati a Tiraspol (0-1). In bilico la sfida tra belgi e spagnoli (1-1)
    Francesco Calvi

    9 marzo - MILANO
    Una vittoria in trasferta per West Ham e Nizza, un pareggio in Belgio per il Villarreal: nelle sfide delle 18.45, le big della Conference League non tradiscono le aspettative. Gli Hammers, trascinati da Antonio (doppietta), superano 2-0 l’AEK Larnaca, mentre ai francesi basta la (fortunosa) rete di Amraoui. Gli spagnoli sfiorano il colpo in casa dell’Anderlecht, però Dreyer nella ripresa risponde a Trigueros. Alle 21 sono in programma Fiorentina-Sivasspor, Lech Poznan-Djurgardens, Basilea-Slovan Bratislava e Gent-Basaksehir.

    AEK LARNACA-WEST HAM 0-2
    I ciprioti partono bene, ma il West Ham è di un’altra categoria. Anche se in Premier faticano ad allontanarsi dalla zona-retrocessione, gli Hammers vincono senza difficoltà contro Tomovic e soci. L’AEK regge il confronto nella prima mezzora, però poco prima dell’intervallo si scatena Michael Antonio. Al 36’ il centravanti s’infila tra i difensori avversari e sblocca la partita con un colpo di testa, nel recupero raddoppia con un tiro dal limite dell’area. Il giamaicano va vicino al tris ma colpisce il palo all’inizio della ripresa, al 60’ fa posto a Scamacca. L’italiano non riesce a lasciare il segno: il match finisce 2-0 per gli inglesi, che ipotecano il passaggio del turno.

    SHERIFF TIRASPOL-NIZZA 0-1
    Più equilibrato è il confronto tra la formazione di Roberto Bordin e il Nizza. I moldavi, vittoriosi nei playoff contro il Partizan Belgrado, in avvio costruiscono svariate occasioni da gol, però concretizzano poco. Il fortunoso 1-0 dei rossoneri arriva nel recupero del primo tempo, con un cross… sbagliato da Amraoui. Al 48’ il 18enne riceve palla e prova a metterla al centro, ottenendo uno scavetto che s’insacca appena sotto la traversa. Nel secondo tempo il Nizza sfiora il raddoppio con Dante e difende il vantaggio, lo Sheriff pareggia nel finale con Akanbi, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Per accedere ai quarti, i moldavi dovranno vincere in Francia giovedì prossimo.

    ANDERLECHT-VILLARREAL 1-1
    Diawara titolare in mezzo al campo, l’Europa per riscattare una stagione fin qui deludente. I belgi sono decimi in classifica nella Jupiler League, ma dopo il successo nei playoff contro il Ludogorets sognano di arrivare in fondo in Conference. La gara è vivace, con numerose occasioni da entrambe le parti, alla mezzora il Villareal riparte in contropiede e segna l’1-0 con Trigueros. Proprio lo spagnolo, però, al 57’ regala ai padroni di casa il pallone dell’1-1: da un suo passaggio nasce la ripartenza di Amuzu, che serve Dreyer, bravo a battere Pepe Reina dal limite dell’area. Il pareggio resiste fino al triplice fischio, Anderlecht e Villareal si giocheranno tutto nel match di ritorno.
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