Serie B 2022-23

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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Secondo me sconfitta immeritata, ma squadra meno brillante del solito.
    Resto dell'idea che a noi manchi un bomber di categoria
     
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    Brescia e Reggina al comando, il Cagliari passa a Benevento. Parma ko con la Ternana

    Il Sudtirol batte un Como in piena crisi, il Frosinone perde col Cittadella nel recupero. Le rondinelle vincono sul campo del Modena. Domani Spal-Venezia
    Michele Antonelli-Gregorio Spigno

    10 settembre - MILANO
    Brescia e Reggina appaiate in vetta alla classifica. Il verdetto della quinta giornata di serie B - nonostante in corso adesso ci sia ancora Perugia-Ascoli - è questo. Con l’1-2 conquistato a Modena, la squadra di Clotet aggancia la Reggina di Pippo Inzaghi in testa e si regala una settimana da capolista: decidono i gol di Aye e Moreo, che ribaltano l’inziale vantaggio gialloblù firmato Bonfanti. Un lampo di Canotto regala alla Reggina l’1-0 contro il Pisa all’Arena Garibaldi e la vetta. Al Vigorito, i gol del grande ex Gianluca Lapadula e di Luvumbo valgono tre punti fondamentali per il Cagliari contro il Benevento, mentre il guizzo di Corrado nel finale firma il 3-2 in rimonta della Ternana al Tardini, con il Parma. Vittoria al fotofinish per il Cittadella, che nel recupero passa sul Frosinone grazie all’1-0 firmato da Beretta. A Cosenza, vince di misura anche il Bari, grazie a un colpo di testa del solito Cheddira. Niente da fare per il Como, che nel finale cade in casa per 2-0 contro il Sudtirol.

    PISA-REGGINA 0-1
    All’Arena Garibaldi la prima palla gol è per la squadra di Inzaghi. Cross di Majer per Fabbian, che ci prova di testa a due passi dalla porta: risponde Nicolas in tuffo. Al 28’, azione da manuale dei calabresi: il lancio di Menez spacca la difesa, Canotto si inserisce alle spalle della difesa, controlla con il petto e batte Nicolas con il destro per il vantaggio amaranto. La Reggina è di nuovo pericolosa a fine primo tempo con il suggerimento ancora di Menez per Rivas: il “99” non trova la conclusione vincente. La squadra di Maran cerca la reazione e ci prova con Tramoni, che al 65’ conclude a giro dal limite dell’area: risposta plastica di Colombi. L’1-0 resiste fino al novantesimo: la Reggina vince di misura e vola in testa alla classifica.

    BENEVENTO-CAGLIARI 0-2— Botta e risposta in avvio, poi pochi sussulti nel primo tempo del Vigorito. Padroni di casa pericolosi dopo 2’, con il bel sinistro di Acampora: Radunovic risponde in tuffo e toglie la palla dall’incrocio. Tre giri di orologio e il Cagliari risponde con l’azione avviata da Mancosu, che innesca il taglio di Lapadula in area, che non arriva alla deviazione per un soffio. Il morso dell’ex arriva nella ripresa: al 54’, Mancosu verticalizza per Lapadula, che di sinistro batte Paleari e fa 1-0, senza esultare. Al 58’ si complica la partita della squadra di Liverani, che resta in dieci per il secondo cartellino giallo rimediato da Obert, per un’entrata in ritardo su Acampora. All’83’ il Cagliari raddoppia con il sinistro di Luvumbo, che non lascia scampo a Paleari. Il Var conferma il 2-0, che chiude il match.

    COSENZA-BARI 0-1— Primi brividi in avvio, con il calcio di rigore concesso al Bari per un fallo di mano in area di Rigione, su cross di Antenucci (5’). Sul dischetto va l’attaccante molisano, ma il penalty finisce alto. Al 34’ l’occasione clamorosa è per la squadra di Dionigi: lancio con il contagiri di Brescianini per Brignola, che parte dalla destra in campo aperto ma sciupa tutto sul più bello, con un sinistro impreciso. Il Bari passa nel recupero della prima frazione con il solito Cheddira. Traversone di Ricci e colpo di testa in avvitamento, letale per Matosevic. È il gol partita: il Bari vince ancora e si piazza momentaneamente al quinto posto.

    COMO-SUDTIROL 0-2— Poche emozioni ed equilibrio nell’avvio del Sinigaglia: al 17’ il primo vero squillo è di Cutrone, con una bella conclusione dal limite dell’area, deviata in angolo da Poluzzi. Il primo tempo si chiude senza reti. La partita dei lombardi si complica a inizio ripresa con l’espulsione di Da Riva (subentrato ad Arrigoni), per un brutto intervento a gamba alta su Belardinelli. Il Sudtirol trova il meritato vantaggio al 79’ con il colpo di testa in inserimento di Mazzocchi, bravo a battere Ghidotti su cross di Casiraghi. Proprio Casiraghi chiude la partita dal dischetto all’87’, con un destro che spiazza Ghidotti. Finisce 0-2 per la squadra di Bisoli, crisi nera per il Como.

    PARMA-TERNANA 2-3— La partita si sblocca intorno alla mezz’ora: Inglese crossa in mezzo e Coulibaly anticipa Ansaldi, ma Del Prato è il più rapido sulla respinta a centro area e trafigge Iannarilli per il vantaggio gialloblù. Il Parma va a un passo dal raddoppio al 43’, con il calcio di punizione di Vazquez che sfiora l’incrocio dei pali. La squadra di Lucarelli trova il pari al 48’, con Coulibaly bravo a concretizzare l’assist al bacio di Mantovani. L’1-1 dura poco: al 51’ è pericoloso ancora Vazquez, che semina la difesa e serve a Inglese un pallone solo da spingere in rete: 2-1. La Ternana non ci sta e al 67’ trova il pari con Donnarumma, scaltro a sfruttare l’errore in chiusura di Romagnoli per battere Buffon a due passi dalla porta. Gli ospiti completano la rimonta con la rete di Corrado all’86’. Al Tardini vince la Ternana 3-2.

    CITTADELLA-FROSINONE 1-0— Ritmi subito alti al Tombolato: al 19’ la grande chance è per Lucioni, che sfiora la traversa in acrobazia. Al 44’ è pericoloso il Cittadella: Antonucci serve Tounkara in area, ma il “9” non trova il tocco giusto per pochi centimetri: prodigioso il salvataggio di Turati. Chance gigantesca per il Frosinone al 58’, in contropiede: Lukic trova la deviazione da posizione ravvicinata, ma la grande risposta di Kastrati tiene il risultato fermo sullo 0-0. Il Cittadella passa nel recupero (92’), con il tap-in di Beretta, più veloce di tutti nel rubare il tempo alla difesa gialloblù per mettere a segno l’1-0 finale.

    MODENA-BRESCIA 1-2— Un’ora di ritardo causa problemi tecnici con il VAR, doppia sostituzione di arbitri (dovevano esserci Abbattista e Rocca, hanno diretto Prontera e Marchi) poi si va con 100 minuti di battaglia. Al Braglia, Modena e Brescia danno il via ad una partita gradevole, che vede i padroni di casa sbloccare il punteggio al 18’: clamoroso errore del Brescia, con Jallow che regala il pallone a Panada e apre la strada alla ripartenza del Modena. Bonfanti, servito sulla destra, con un diagonale perfetto buca Lezzerini e fa 1-0. Il vantaggio però dura poco, perché al 24’ pareggia il Brescia con Ayé: sponda di Moreo per il francese che a pochi passi dalla porta ringrazia e sigla il pari. La prima frazione si chiude con un pari che vede il Modena recriminare qualcosa di più. La svolta arriva poco dopo l’ora di gioco: al 61’ ribalta tutto il Brescia. Moreo, già autore di un assist, firma il sorpasso completamente indisturbato con un bel colpo di testa. Poco dopo viene assegnato un calcio di rigore al Modena poi revocato dal VAR per posizione irregolare di Diaw. L’assalto del Modena non si arresta e gli animi si surriscaldano. L’arbitro concede 8’ di recupero con i padroni di casa a trazione completamente anteriore e il Brescia che prova a chiuderla in ripartenza. E al 99’ lo fa: erroraccio del portiere Gagno che prima regala palla a Flavio Bianchi e poi lo stende: rigore, gol di Bianchi, 1-3. Brescia primo.
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    Super Bari, che colpo a Cagliari. Reggina, tris e 1° posto. Palermo ko a Frosinone

    Sorpresa in Sardegna, la squadra di Pippo Inzaghi continua a convincere. Siciliani sconfitti. Vince fuori il Parma ad Ascoli. Al Como non basta l'assist di Fabregas e la doppietta di Cutrone, pari show con la Spal. Terminano 1-1 le gare tra Sudtirol e Cosenza e tra Venezia e Pisa
    Lorenzo Pastuglia

    17 settembre - MILANO
    La Reggina risponde subito al successo del Brescia, con il quale condivide nuovamente la testa della classifica con 15 punti . Al Granillo, la squadra di Pippo Inzaghi cala il tris contro il Cittadella, con le reti di Gagliolo, Fabbian e Gori. Sogna anche il Frosinone, che batte di misura in casa il Palermo e sale al terzo posto in classifica con 12 punti. Il Bari passa nel finale con il solito Cheddira, decretando la prima sconfitta casalinga per il Cagliari di Liverani. Cade anche l’Ascoli in casa contro il Parma, che passa per 3-1. Pari tra Venezia-Pisa e tra Sudtirol-Cosenza.

    ASCOLI-PARMA 1-3
    Dopo Perugia, l’Ascoli cade ancora: in casa contro il Parma di Gigi Buffon. Sotto il diluvio del Del Duca, Tutino porta in vantaggio i suoi, sfruttando la respinta corta di Salvi. Un gol che stordisce i bianconeri, poi sotto 0-2 per il raddoppio di Roberto Inglese. L’attaccante raccoglie il filtrante di Camara, e superando in allungo Baumann deve solo spingerla in rete di destro. I marchigiani devono quindi fare i conti anche con l’infortunio del secondo portiere, arrivato come svincolato dal Lugano. Con Leali out per la rottura dell’ulna contro il Cittadella, in porta c'è il 37enne Guarna. Nella ripresa, la squadra di Pecchia controlla e la chiude al 66’ col gol di Man, bravo a fare slalom in area rivale e mettere la palla nell’angolino opposto. Il primo gol di stagione di Lungoyi (79’) sveglia troppo tardi l’Ascoli: Mendes va vicino al 2-3, poi la possibile autorete di Circati viene evitata da un super Buffon.

    CAGLIARI-BARI 0-1
    All’Unipol Domus partita bloccata e noiosa per tutto il primo tempo, con Radunovic e Caprile rimasti per lo più a guardare i propri compagni. Nella ripresa qualche scintilla in più. Prima l’occasione sprecata da Botta in contropiede, poi il super gol di Cheddira al 77’, bravo nel controllare di petto sull'assist di Goldaniga e a superare con un pallonetto l’uscita del portiere rivale. Nel finale, espulso per gli ospiti Raffaele Pucino all’84’, il forcing dei sardi in superiorità numerica, porta però solo un palo in pieno recupero di Pavoletti, su cross di Deiola. Per la squadra di Liverani è il primo k.o. casalingo.

    COMO-SPAL 3-3
    Match spettacolare quello del Sinigaglia. Bastano 8’ perché la partita decolli: la sblocca subito Maistro, che con un tiro angolato trova il secondo gol stagionale, dopo quello segnato contro il suo ex Ascoli. Vantaggio che dura solo 4’, perché Cutrone (primi due gol in stagione) trova il pari. Il legno di Mancuso nel finale non impedisce il 2-1 dell’ex Milan, dopo 24 secondi dall’inizio della ripresa: assist di Fabregas per la punta, che defilata sulla destra trova una grande conclusione in grado di battere Alfonso. Dopo il pari di testa di Moncini al 59’ su cross di Tripaldelli, il 3-2 di Ioannou al 72’. Sembrava finita, ma in pieno recupero, dopo un’azione confusissima, arriva il mezzo esterno da fuori di Esposito che s'infila sotto all’incrocio.

    FROSINONE-PALERMO 1-0
    Allo Stirpe è gara combattuta, prima che Moro la sblocchi al 44’ non senza poca fortuna. Caso aggira la difesa del Palermo e la serve dentro per l’ex attaccante del Catania, che calcia male ma trova la deviazione di Buttaro, mettendo fuori causa Pigliacelli. Nella ripresa inizia in pressione la squadra di Corini, che ci prova con un tiro di Di Mariano, prima del palo del Frosinone sempre con Caso. Nel finale super occasione per Segre su assist del vivace Di Mariano, ma il colpo di testa, finisce a lato.

    REGGINA-CITTADELLA 3-0

    Missione compiuta per la Reggina, chiamata a rispondere alla vittoria in extremis del Brescia sul Benevento di ieri sera. La squadra di Pippo Inzaghi raggiunge i lombardi in vetta alla classifica, sfruttando gli spazi a campo aperto lasciati dal Cittadella. La sblocca Gagliolo di testa al 22’, spingendo in rete una punizione dalla destra di Majer. Nella ripresa il 2-0 all’ora di gioco di Giovanni Fabbian, al terzo gol in stagione. Il classe 2003 di casa Inter approfitta dell’assist dalla sinistra di Jérémy Ménez e la spinge in porta. Una rete prima annullata dall’arbitro Maggioni per la posizione dell’ex attaccante di Roma e Milan, poi convalidata dal Var. Tounkara potrebbe accorciare le distanze, ma il suo tiro, a Colombi battuto, finisce sulla traversa. Così ci pensa il tap-in di Gori, su assist di Pierozzi, a chiudere il risultato sul 3-0.

    SUDTIROL-COSENZA 1-1
    Al Druso, partono meglio i padroni di casa, che dopo il forcing iniziale trovano il vantaggio al 22’. La firma è di Matteo Rover, bravo a raccogliere il lungo lancio di Ogodwu, entrato in area dalla sinistra (dopo un grande stop a seguire), per poi battere Matosevic. Nella ripresa i calabresi fanno gioco e il pressing viene premiato al 77’ dal gol di Kornvig: appena entrato, il suo tiro da fuori si spegne nell’angolino. Nel finale, la super serpentina del centrocampista in prestito dallo Spezia finisce nei pressi di Merola, anticipato però da Poluzzi. Tra Sudtirol e Cosenza è parità.

    VENEZIA-PISA 1-1
    Come a Como, tra Venezia e Pisa è botta e risposta a pochi minuti dalla fine del primo tempo: la sbloccano al 40’ i padroni di casa con la girata all’incrocio di Novakovich, la pareggia dopo 4’ Gliozzi, bravo a lasciare sul posto Ceccaroni. A venti minuti dal termine, l’ingenuità di Ionita, che si becca il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Nel finale possibile penalty per la squadra di Javorcic per un contatto in area tra Ceccaroni e Barba, ma il Var dice di no.
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    Il Brescia non si ferma più: Bianchi beffa il Benevento all'ultimo respiro

    In attesa della Reggina, gli uomini di Clotet volano a +3 in vetta alla classifica grazie alla quarta vittoria di fila. Decide il classe 2000 con un gol al 92'
    Oscar Maresca

    16 settembre - MILANO
    L’immagine perfetta della partita è la corsa sfrenata di Flavio Bianchi al 92’, che scavalca i cartelloni pubblicitari e va ad abbracciare i tifosi sotto la Curva Nord. Il Brescia supera il Benevento in pieno recupero: decide il destro preciso e potente dell’attaccante classe 2000, alla terza rete stagionale. La squadra di Clotet non si ferma, conquista la quarta vittoria consecutiva e allunga sulla Reggina: primo posto solitario con 15 punti, almeno per una notte. Domani gli uomini di Inzaghi affrontano il Cittadella. Ci provano fino all’ultimo i sanniti a difendere il risultato, ma devono arrendersi nel recupero e così arriva la seconda sconfitta consecutiva dopo il k.o. col Cagliari.

    POCHE OCCASIONI—
    Buon ritmo nei primi minuti, ma le occasioni sono poche. Il Benevento ci prova al 6’ con Foulon che innesca Forte, il rimpallo favorisce Acampora: tiro deviato in angolo. Il centrocampista classe ’94 è ancora pericoloso, nell’azione successiva ci riprova e impegna Lezzerini costretto a respingere in bagher. La prima chance dei padroni di casa ce l’ha Moreo al 12’: colpo di testa largo. Letizia e il solito Acampora si danno da fare sulle fasce, corrono e provano a servire in mezzo Simy e Forte. Al 17’ Karacic trova in mezzo all’area Benali, l’ex Crotone è da solo ma non colpisce bene di testa. Al 29’ è Letizia con un gran tiro a costringere Lezzerini agli straordinari. Al 40’ Glik atterra in area Benali, proteste dei giocatori ma l’arbitro Gualtieri non concede il rigore. Prima dell’intervallo Karic è costretto a uscire per infortunio, al suo posto entra Koutsoupias.

    BIANCHI DECISIVO— La prima occasione pericolosa del Brescia la crea al 49’ Moreo di testa, Veseli anticipa l’intervento del portiere e mette in angolo. Fino al 60’ la squadra di Clotet tiene palla e gestisce il gioco, ma ai padroni di casa manca l’ultimo passaggio. Addirittura, Paleari fa la sua prima parata al 64’: Ndoj crossa per Moreo, buono il colpo di testa e ottima la risposta del portiere. Brivido per i sanniti al 67’: contropiede di Galazzi, Paleari corre fuori dalla sua area ma l’attaccante tira rasoterra fuori. Animi tesi negli ultimi minuti: l’arbitro ammonisce Glik per un fallo, poi Acampora per proteste. Ndoj tira una buona punizione all’85, ancora Paleari respinge e difende il risultato. Il lampo che accende e decide la partita del Rigamonti arriva al 92’: Flavio Bianchi, entrato al 72’ al posto di Moreo, dal limite dell’area fa partire il destro che buca la porta avversaria. Tre punti fondamentali per la squadra di Clotet che guadagna il primo posto in classifica, aspettando la risposta della Reggina di Inzaghi.
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    Al Genoa basta il gol di Jagiello



    GENOA-MODENA 1-0— Fatica, maledettamente il Genoa di Alexander Blessin. Ma passa e ottiene la prima vittoria al Ferraris di questo campionato: contro il Modena finisce 1-0, decide il gol di Jagiello, arrivato in chiusura di primo tempo. Ottima azione del reparto offensivo del Grifone (una delle poche) con Coda, Yalcin e soprattutto Portanova, che di tacco libera lo spazio per il destro del polacco che vale tre punti. Una partita non particolarmente bella da vedere, in cui è il Genoa a partire meglio con gli ospiti comunque attenti in fase difensiva e pronti a ripartire. Pronti via e Portanova, imbeccato da Yalcin, si ritrova subito sul mancino la palla del vantaggio ma la spreca sparando sopra la traversa. Poi è il Modena a sfiorare il gol, dopo un’ottima azione personale di Diaw che si lancia nello spazio ma al momento del tiro si lascia ipnotizzare da Martinez. Il primo tempo non regala altre emozioni, se non per il gol di Jagiello. Nella ripresa non cambia il copione e le occasioni restano poche, se non per un palo colpito da Pajac da una ventina di metri e un bel sinistro di Aramu su cui Gagno si supera. Il Genoa patisce caldo e stanchezza, il Modena nel finale sembra averne di più ma non crea particolari pericoli. E Blessin può respirare. Rossoblù a quota 11 in classifica, Modena nelle sabbie mobili a 3.
     
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    Vittoria soffertissima.
    Fatichiamo troppo a segnare anche se vedo un discreto gioco.
     
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    La Reggina crolla a Modena, goleada Bari, bene Parma e Genoa

    Poker del Venezia contro il Cagliari. Altro ko del Palermo, sconfitto in casa dal Sudtirol. La Ternana conquista tre punti in casa del Cittadella
    Lorenzo Pastuglia

    1 ottobre - MILANO
    Volevano continuare la loro marcia in vetta, ma Reggina e Brescia cadono malamente contro Modena e Bari. I ragazzi di Pep Clotet (mai in campo) escono dal San Nicola con un pesante 6-2, gli amaranto di Pippo Inzaghi perdono di misura al Braglia. C’è così l’aggancio in vetta della squadra di Mignani, grazie a uno scatenato Cheddira e ai suoi numeri da urlo (sette gol, tre assist in sette match di B, al suo primo anno nella categoria). Ripresa da incubo per il Cagliari di Liverani, che va in vantaggio e poi cade in casa per 4-1 contro un super Venezia. Di misura anche le sconfitte di Palermo — in casa contro il Sudtirol (grave l’errore del portiere Pigliacelli) — e del Cittadella (0-2 Ternana). Tra Parma e Frosinone scintille e un 2-1 finale. Ci pensano Coda e Gudmundsson a dare la vittoria al Genoa, in casa della Spal. Ora tutti al Curi: alle 16.15 c’è Perugia-Pisa, la sfida dei neoallenatori Silvio Baldini (uscito in estate dal Palermo) e Luca D’Angelo (al ritorno da allenatore per i toscani).

    BARI-BRESCIA 6-2—
    La sblocca subito al 7’ Michael Folorunsho, dimenticato dalla difesa ospite e bravo a incornare sul cross dalla destra di Bellomo. Gli ospiti provano a raddrizzarla con Bisoli, prima del possibile 2-0 sprecato al limite da Cheddira. L’attaccante si rifà però al 26’, fornendo l’assist di testa a Bellomo, posizionato sul secondo palo, che di potenza insacca. Per il Brescia si fa mentalmente più dura dopo il gol annullato dal Var di Ayé (in fuorigioco) e il 3-0 di testa al 43’ dello stesso Cheddira. La squadra di Pep Clotet è irriconoscibile anche in avvio, e si becca il quarto gol ancora della punta marocchina, bravo a realizzare con un tocco sotto su Lezzerini. Per il poker di Antenucci, da punizione (quarto gol in campionato per lui), basta aspettare il 68’. Nel finale, c’è spazio anche per i gol di Scheidler — che deve solo spingere in porta l’assist da due passi di Salcedo — e di Olzer (super tiro, di potenza, all’incrocio). Di Moreo il definitivo 6-2.

    CAGLIARI-VENEZIA 1-4— Cade malamente in casa il Cagliari di Liverani, tornato in panchina dopo la perdita della moglie Federica. La prima mezzora è tutta del Venezia, che va vicinissima al gol con il tiro a giro di Zampano (di un soffio al lato) e col palo interno di Pohjanpalo. A sorpresa però la sblocca una sassata di Mancosu da punizione al 38’, sporcata leggermente dall’attaccante finlandese. Nemmeno il tempo di ripartire nella ripresa, che il vivacissimo Pohjanpalo pareggia di testa, in terzo tempo, su angolo di Cuisance. Il gol della rimonta per i lagunari arriva al 64’, col tap-in di Cheryshev dopo la respinta corta di Radunovic. Nemmeno il tempo di mettere la palla a centrocampo, che il russo fa tris con un potente tiro al volo dalla sinistra. Una mazzata per il Cagliari, che prende anche la quarta rete all’82’ con Haps, bravo di sinistro dopo il filtrante in verticale dello stesso Cheryshev.

    CITTADELLA-TERNANA 0-2— Dopo il derby umbro contro il Perugia, la Ternana fa bis in casa del Cittadella. Prima mezzora avara di grandi occasioni, poi al 34’ ci pensa Palumbo a sbloccare il risultato. Il sinistro del numero 5, che aveva ricevuto dopo un calcio d’angolo dalla sinistra, si insacca lentamente in rete. Favilli (in fuorigioco) tocca leggermente, ma il gol è convalidato dal Var perché Tounkara tiene tutti in gioco. Nella ripresa un nervoso Cittadella ci prova insistentemente, ma nel finale arriva il 2-0 di Coulibaly, che batte Kastrati al volo al centro dell’area.

    MODENA-REGGINA 1-0— Salva la panchina Attilio Tesser, grazie alla vittoria del suo Modena per 1-0 sulla capolista Reggina. Mentre il Brescia andava in svantaggio a Bari, alla squadra di Inzaghi è stato annullato in avvio un gol con De Chiara, che insacca di sinistro dal limite dell’area, ma costringe al fuorigioco attivo Majer (posizionato oltre la linea della difesa, di fronte a Gagno). La rete tolta innervosisce i calabresi, che continuano a provarci nei primi 45’ senza sbloccare il match. Il Modena torna meglio in campo nella ripresa, e al 65’ passano con Diaw, bravo di testa, all’indietro, nello spiazzare Colombi sul secondo palo. Nel finale è assedio della Reggina, che va vicino al gol in diverse occasioni grazie a un vivace Menez e alle parate di Gagno. Il portiere è infine miracoloso anche sul tiro a giro di Santander.

    PALERMO-SUDTIROL 0-1— Dopo il ko contro il Frosinone, il Palermo cade anche contro il Sudtirol. Partono forti i siciliani al via, ma la dormita di Pigliacelli porta in vantaggio gli ospiti: aspetta troppo nel disimpegno il portiere di casa, che rinvia colpendo in pieno Ogodwu, facendo così finire la palla in rete. Nel finale di primo tempo ottima l’occasione per Brunori, che raccoglie il pallonetto di Stulac ma spara al volo sopra la traversa, appena davanti a Poluzzi. Nella ripresa, tolto giustamente un rigore ai rosanero per la simulazione in area di Elia, dopo il tocco di Berra. I tentativi della squadra di Corini non portano risultati, il Sudtirol passa così al Barbera.

    PARMA FROSINONE 2-1— Gioca meglio il Frosinone di Fabio Grosso nel primo tempo, mettendo più volte in difficoltà gli avversari (Buffon ottimo in uscita su Mulattieri). Il Parma resiste nei momenti di difficoltà, e, dopo averci provato con Inglese e Oosterwolde, la sblocca a un soffio dal fischio dell’intervallo. Camara viene steso da Frabotta, ed è calcio di rigore: Tutino è così bravo a spiazzare Turati alla sua sinistra. Per i padroni di casa si tratta del nono gol nei primi 45’: il miglior attacco di B nei primi tempi. Per il difensore in prestito dalla Juve, invece, è una giornata “no”, dato che a inizio ripresa tocca di mano il colpo di testa di Valenti. Altro rigore, stavolta battuto da Man: meno perfetto (palla su entrambi i pali), ma comunque in rete. Dopo una rissa a centrocampo, espulso Fabio Grosso (per aver tirato giù Oosterwolde) e ammoniti per condotta antisportiva Garritano e Tutino. Ci sarebbe poi il 3-0 di Inglese, ma è annullato per fuorigioco, così gli ospiti riaprono il match nel finale con Moro: bravo ad aggirare Buffon e a metterla in rete di spaccata, dopo l’assist di Mazzitelli. Nel finale emozioni e tanto nervosismo: rosso per Hainaut, ma il risultato non cambia.

    SPAL-GENOA 0-2— Dopo il successo del Ferrari contro il Modena, il Genoa vince anche in trasferta contro la Spal. Dopo un pressing iniziale più convinto dei liguri, la sblocca il tiro dello scorso bomber di B, Massimo Coda, che ha tutto il tempo per controllare in area, caricare e sparare sul secondo palo: Dickmann non può controllare, mandando la palla in rete. Grossa la dormita dei ferraresi, che pareggiano al 56’ prima che il Var annulli: Zanellato è nettamente in fuorigioco, dopo il tiro di Valzania respinto da Martinez. Nel finale, espulso Meccariello dopo il check del Var, che interviene con un bruttissimo piede a martello su Jagiello. Quindi, il 2-0 finale di Gudmundsson, servito da Coda e che batte Alfonso di destro.
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    Bene. Vittoria importantissima, quasi uno scontro diretto.
     
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    Genoa e Cagliari non si pungono e i liguri falliscono la vetta solitaria




    Finisce 0-0. Col punto conquistato la squadra di Blessin aggancia in testa a quota 15 Reggina, Bari e Brescia: nella ripresa le due occasioni più importanti sono di Coda

    Il big match dell’ottava giornata si chiude con pochi sussulti e senza reti. Nel venerdì sera di Marassi, Genoa e Cagliari pareggiano 0-0, con un punto a testa più utile ai liguri che ai sardi. La squadra di Blessin sale a quota 15 e aggancia per ora Reggina, Bari e Brescia in testa alla classifica. Gli uomini di Liverani, ora a 11 punti, restano noni in attesa delle gare del weekend.

    EQUILIBRIO —
    Le due squadre arrivano con animi opposti e si vede soprattutto all’inizio: prima della sosta, il Genoa ha centrato i 3 punti nella trasferta di Ferrara contro la Spal (0-2), la squadra di Liverani è invece reduce dalla sonora sconfitta casalinga contro il Venezia (1-4). Il primo tempo è a due facce. Il Genoa prende in mano la gara, che si accende nei primi 20’ con un paio di spunti del solito Coda e due conclusioni dal limite di Gudmundsson. Al 18’, il destro a giro dell’islandese scheggia il palo. Il Cagliari poi prova ad alzare il baricentro e si fa vivo dalle parti di Martinez con il grande ex Lapadula, che sfrutta l’errore in chiusura di Pajac e sfiora il vantaggio con un bel sinistro a fil di palo. I ritmi si abbassano con il passare dei minuti e la frazione si chiude sul colpo di testa di Bani, bravo a svettare sul piazzato di Aramu dalla trequarti. Pallone fuori di poco.

    CODA NON BASTA — Il copione cambia in avvio di ripresa. I sardi provano a fare la partita, ma davanti non incidono. A metà frazione, è Coda ad avere le due chance più clamorose della gara nel giro di due minuti. Al 70’, l’attaccante campano è il più lesto a raccogliere in area la respinta di Radunovic, su cross di Pajac, ma il piattone a botta sicura centra Aramu. Due minuti dopo, ci riprova mirando il secondo palo: stavolta è l’intervento del portiere serbo a salvare il risultato. A un quarto d’ora dalla fine, gli ospiti si fanno pericolosi con la discesa sulla destra di Di Pardo, che mette in mezzo per Deiola: il capitano non trova l’impatto giusto e sciupa tutto. Il duello tra Coda e Radunovic si ripropone all’84’, con un buon sinistro dal limite del centravanti. Nulla di fatto, il punteggio non si sblocca. Finisce con un punto a testa. E con qualche rimpianto per il Genoa.
     
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    Coda sarebbe da ammazzare ma è troppo fondamentale per noi.
    Ci serve un bomber di categoria, e comunque da nobile retrocessa ci siamo, al momento, calati molto meglio nella realtà della serie B che il Cagliari
     
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    Colpo Bari a Venezia, Ternana scatenata, pari per Brescia e Parma. Modena, rimonta vincente

    I pugliesi ottengono la quarta vittoria consecutiva, mentre il Palermo non riesce a rialzarsi
    Oscar Maresca

    8 ottobre - MILANO
    Il Bari rischia a Venezia, ma il solito Cheddira regala la vittoria ai suoi. La squadra di Mignani mantiene la vetta con 18 punti in attesa della Reggina impegnata nel derby calabrese con il Cosenza. Al Penzo Antenucci firma il vantaggio, Ceccaroni risponde e l’attaccante classe ’98 chiude i giochi su rigore. La Ternana domina contro il Palermo: vince 3-0. Segnano Partipilo in rovesciata, Palumbo da fuori e Raul Moro in pieno recupero. Il Brescia non va oltre l’1-1 contro il Cittadella: Antonucci pareggia i conti dopo la rete di Ayé. Il Modena vince in extremis contro l’Ascoli al Del Duca: finisce 1-2, decide la rete di Diaw. Pari senza gol tra Pisa e Parma.

    VENEZIA-BARI 1-2
    Haps decide di accendere la partita all’11’ quando porta a spasso la difesa biancorossa, ma non trova né il passaggio né il tiro. Al 15’ Ricci fa partire un sinistro da venticinque metri, che finisce fuori. Buone occasioni da entrambe le parti fino all’intervallo, ma la scena cambia all’inizio del secondo tempo: Bellomo parte in contropiede e serve velocemente Cheddira, l’attaccante tocca per Antenucci in area che batte Joronen e trova il vantaggio. I padroni di casa restano in partita, anche se Joronen è costretto agli straordinari per evitare il raddoppio del Bari. Al 70’ arriva l’1-1 firmato Ceccaroni di testa su calcio d’angolo di Cuisance. Cheddira è incontenibile negli ultimi minuti, corre verso l’area e Joronen lo atterra: è rigore. L’attaccante classe ’98 va dal dischetto e non sbaglia: ottavo gol stagionale. Per lui anche un assist in partita. È il quarto successo di fila per la squadra di Mignani.

    TERNANA-PALERMO 3-0— La squadra di Lucarelli prova a mettere in difficoltà gli avversari fin dai primi minuti. Al 2’ Capuano va vicinissimo al vantaggio con un bel colpo di testa. Quattro minuti più tardi Coulibaly spreca una grande occasione mandando alto il pallone. Giocano meglio i padroni di casa, al 22’ è ancora Palumbo servito da Partipilo a far partire un mancino sul secondo palo che finisce fuori di pochissimo. I rosanero rispondono con Saric al 29’, ma Elia non trova il pallone. Manca la chance dell’1-0 anche Donnarumma al 38’ servito da Corrado. Partipilo è il più pericoloso nella ripresa, sfiora la rete al 50’ e la trova sette minuti più tardi su cross perfetto di Palumbo, l’attaccante in rovesciata fa impazzire i tifosi e porta avanti la Ternana. C’è tempo anche per il 2-0 segnato da Palumbo con un gran tiro dalla distanza. Dilagano i padroni di casa, sempre in controllo della partita, con il tris in pieno recupero di Raul Moro. Quarta vittoria consecutiva per gli uomini di Lucarelli, terzo k.o. di fila per il Palermo.

    ASCOLI-MODENA 1-2— Nei primi 20’ succede poco al Del Duca. Poi al 26’ arriva il primo gol: Falasco batte un calcio di punizione, serve Botteghin sul filo del fuorigioco che fa la sponda per Dionisi e firma la rete del vantaggio: confermata dopo il check del Var. L’attaccante classe ’87 è ancora pericoloso qualche minuto più tardi: al 38’ Gondo serve un cross nell’area, ancora Dionisi di testa colpisce ma il portiere devia in corner. Botteghin è tra i migliori dei suoi e sul corner successivo sfiora il raddoppio di testa. Gli uomini di Tesser partono meglio nella ripresa, al 55’ trovano la rete del pareggio con Falcinelli: controllo in corsa per l’attaccante su lancio di Gerli che col sinistro supera Guarna. Al 74’ Bellusci rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. I padroni di casa soffrono e il Modena la ribalta all’89’ con Diaw: riparte in contropiede e supera il portiere avversario. L’attaccante era andato vicinissimo al raddoppio pochi minuti prima.

    BRESCIA-CITTADELLA 1-1 — Nei primi minuti si lotta tanto in mezzo al campo. La prima vera occasione dei padroni di casa è il vantaggio firmato da Ayé di testa dopo una punizione precisa di Galazzi: vantaggio per gli uomini di Clotet. Al 38’ gli ospiti provano a reagire con Carriero, buona la conclusione ma Lezzerini si fa trovare pronto. La squadra di Gorini cerca il pari nella ripresa con Visentin che spara alto al 49’. Gli ospiti non sbagliano al 69’ con un gran gol di Antonucci: l’attaccante controlla sulla respinta di Adorni e fa partire un sinistro potente che si insacca alle spalle di Lezzerini.

    PISA-PARMA 0-0— I gialloblù accendono subito la partita con due ottime occasioni capitate a Man e Inglese: tra il 12’ e il 15’ il portiere Nicolas salva il risultato. Si ripete al 17’ su un’altra buona chance del solito Inglese. Al 27’ la migliore occasione dei toscani ce l’ha Gliozzi che di testa sul cross di Sibilli colpisce la traversa. Poco prima dell’intervallo Beruatto prova il gol del sabato con un tiro da beach soccer: palleggia, fa partire un cross che diventa un tiro e si stampa all’incrocio dei pali. Non si sblocca la gara nella ripresa: Valenti e Inglese provano a impensierire ancora Nicolas ma il risultato non cambia. Touré ha una grande occasione al 67’, supera Chichizola ma Valenti fa un gran recupero sulla linea. Ansaldi ci prova all’88’ da fuori, ancora Nicolas con un’altra super parata mantiene la gara sullo 0-0.
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    Frosinone, tris a Venezia e aggancio a Bari e Reggina in vetta

    Al Penzo finisce 1-3 in rimonta: vantaggio dei veneti nel primo tempo con Cheryshev, poi nella ripresa il pari di Lucioni, quindi dopo l’espulsione di Ceccaroni chiudono la serata Mulattieri e Borrelli
    Michele Antonelli

    14 ottobre - MILANO
    Il Frosinone c’è e lo ribadisce. Al Penzo, la squadra di Grosso vince 3-1 in rimonta contro il Venezia e vola al momento in testa alla classifica con Bari e Reggina, in attesa del weekend. Il venerdì di B si apre con la rete di Cheryshev, che illude i lagunari (ancora a secco di successi in casa). Nella ripresa, Lucioni, Mulattieri e Borrelli griffano la rimonta gialloblù.

    ACUTO CHERYSHEV —
    Squadre compatte e pochi spunti nella prima frazione. I lagunari cercano di fare la partita e al 21’ la chance del vantaggio arriva sulla testa di Pohjanpalo, ben servito dal traversone di Cheryshev: palla alta. Il Frosinone è ben messo in campo e ci prova in ripartenza, ma al 42’ passano i padroni di casa grazie alla qualità del duo Cuisance-Cheryshev: il velo del francese sul cross basso di Zampano è un invito a nozze per l’ex Villarreal e Valencia, che di sinistro batte Turati e fa 1-0. Il russo, alla prima gara da titolare, trova il terzo gol in campionato dopo la doppietta contro il Cagliari.

    RIMONTA — Il primo cambio di Grosso è forzato, ma fa svoltare la partita: fuori Caso e dentro Mulattieri. L’attaccante, in prestito dall’Inter, è subito pericoloso intorno all’ora di gioco, lavorando in area il suggerimento di Cotali: sulla conclusione di Rohden è prodigioso l’istinto di Joronen. La squadra di Javorcic reagisce con i tentativi di Andersen, tra le braccia di Turati, e soprattutto di Cheryshev, poco preciso nel sinistro al volo. Poi, la legge inesorabile: gol sbagliato, gol subito. Al 70’, tutto torna in equilibrio grazie alla girata di testa di Lucioni, bravo a sfruttare il corner al bacio di Frabotta per l’1-1. La gara del Venezia si complica ancor di più a un quarto d’ora dalla fine, con l’espulsione di capitan Ceccaroni per doppia ammonizione. Quindi l’assedio gialloblù: prima Joronen salva sul tiro al volo di Borrelli, poi non può nulla sulla zampata da rapace di Mulattieri, che a 5’ dalla fine sfrutta il servizio perfetto ancora di Frabotta e concretizza la rimonta. Sussulto dei padroni di casa nel finale, con il palo centrato da Crnigoj. In pieno recupero, il lancio di Zampano manda a rete Borrelli per il tris. Sorride il Frosinone, secondo k.o. consecutivo per il Venezia.
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    Colpo Parma con la Reggina, la Ternana ribalta Cannavaro e va in vetta. De Rossi parte con un pari. Tonfo Bari

    I calabresi, battuti per 0-2, lasciano la testa della classifica alla squadra di Lucarelli, che vince 3-2 a Benevento recuperando il doppio svantaggio. Dionisi e Simic lanciano l'Ascoli nella trasferta di Bari: i marchigiani tornano alla vittoria dopo 5 partite
    Lorenzo Pastuglia - Francesco Pietrella

    15 ottobre - MILANO
    Il Bari perde 2-0 in casa contro l’Ascoli e lascia la vetta alla Ternana: i ragazzi di Cristiano Lucarelli, ora a 19 punti, battono in rimonta il Benevento di Fabio Cannavaro e si portano in testa alla classifica (3-2). Quinto successo di fila e settimana d'oro. Cadono Reggina e Brescia invece, sconfitte rispettivamente da Parma (2-0) e Cagliari (2-1). Sale il Genoa di Blessin, 2-1 in dieci al Cosenza, 18 punti come Reggina, Bari e Frosinone. La prima di De Rossi in Serie B, invece, finisce in parità: 0-0 della Spal a Cittadella. Altro pari, ma spettacolare e pieno di eurogol, è il 3-3 tra Palermo e Pisa. Chiude un super Modena: terza vittoria di fila e 5-1 in casa al Como di Moreno Longo, penultimo a 6 punti. Domani Perugia-Sudtirol, ultima gara del weekend (16,15).

    BENEVENTO-TERNANA 2-3
    Dopo il tocco morbido di Partipilo, sventato da Paleari, sono i padroni di casa a trovare il gol con un tiro di Tello dai 25 metri: palla prima sul palo, poi addosso allo sfortunatissimo Iannarilli. Partipilo quindi si divora un’altra rete, prima del rigore di La Gumina confermato dal Var: dal dischetto l’ex Empoli spiazza il portiere rivale e fa 2-0 al 38’. Nel finale di primo tempo Karic dal limite potrebbe fare tris, prima che la Ternana accorci il risultato con Sorensen al 58’ (di testa, a porta sguarnita). Gli ospiti avevano trovato poco prima anche un altro gol, da corner con l’inzuccata di Donnarumma, annullato però perché sul cross di Palumbo la palla era uscita. La squadra di Lucarelli va comunque a mille, tanto che prima fa 2-2 al 73’ (girata dal limite dell’area di Pettinari) e poi la ribalta con un sinistro al limite di Di Tacchio all’81’. Gli umbri ora sognano: scavalcano la Reggina e (in attesa del Bari) sono primi a quota 19.

    CAGLIARI-BRESCIA 2-1
    Nella prima parte di gioco, il Brescia non c’è all’Unipol Domus, e il Cagliari allunga subito. Un disastro la manovra dei lombardi nell’1-0: il rinvio di Lezzerini finisce prima su Papetti e poi su Mancosu, che serve nell’area piccola Luvumbo. Il colpo aereo di Falco rimanda il 2-0 giusto di qualche minuto: ci pensa Deiola (tra i migliori e al 33’) a insaccare davanti alla porta, dopo l’assist dalla destra di Di Pardo. Nel secondo tempo, Lezzerini salva in spaccata un possibile autogol (77’) che stava nascendo dopo il retropassaggio di Huard, mentre Olzer accorcia al 90’ con un sinistro che batte Radunovic. Nel finale, Bisoli chiede rigore per un leggerissimo tocco di braccio di Di Pardo, ma l’arbitro Chiffi lascia proseguire. Vince Liverani, il Brescia oramai non lo fa più dal 16 settembre.

    CITTADELLA-SPAL 0-0
    A Cittadella è una prima parte di gara avara di occasioni: si registra solo l’occasione al 1’ di Antenucci, lasciato libero davanti ad Alfonso, ma che calcia alto. Poi tanti duelli in campo, uno però finisce con un’espulsione: bruttissimo l’intervento di Danzi sulla caviglia di Esposito al 44’, che poteva finire molto peggio. Alla fine il capitano riesce a proseguire col match, mentre il centrocampista di casa si prende il secondo giallo e finisce sotto la doccia in anticipo. Anche nella ripresa, poche emozioni. Un calcio di punizione di Esposito si spegne non lontano dal palo di Kastrati, nel finale quindi arriva il secondo rosso per il Cittadella di Branca. La prima di De Rossi finisce in parità.

    COSENZA-GENOA 1-2
    A Cosenza, la gara si infiamma in sei minuti: prima Coda su rigore (mano di Rigione) fa 1-0 al 31’, poi tre minuti dopo arriva il secondo giallo a Bani per fallo su Nasti. I grifoni non accusano comunque la botta, anzi, ci pensa l’esperto Strootman, al volo da fuori, a trovare il 2-0. Quando tutti erano pronti agli spogliatoi, l’arbitro Baroni concede un rigore dubbio ai padroni di casa (rivisto col Var) per il calcio al volo di Panico su Sabelli: Butic accorcia dal dischetto. Un gol che carica il Cosenza, tornato in campo nel secondo tempo con un altro piglio, ma la giocata del pari non arriva. Il Genoa di Blessin può volare al quinto posto.

    MODENA-COMO 5-1
    I gol sono gli stessi, come gli interpreti, cambia solo il lato dell’angolo. Tremolada calcia, capitan Pergreffi insacca da vero bomber d’area di rigore. Così il Modena trova l’allungo sul Como nel primo tempo, segnando due reti tra l’11’ e il 23’. L’ex Cosenza poi potrebbe fare tris proprio da angolo, prima del 3-0 di Armellino di testa (41’) non respinto bene da Vigorito. Per il centrocampista è il primo gol in stagione, per Diaw invece il quarto, e guarda caso ancora su bellissimo corner di Tremolada, appena di rientro dalla pausa. Per il Como è proprio una giornata “no”: il gol di Cutrone del possibile 4-1 viene annullato dal Var, per fuorigioco della punta su assist di Mancuso. E addirittura arriva il quarto gol subito da calcio d’angolo. L’assist non è più di Tremolada, ma di Duca, che serve al centro Pergreffi : il capitano fa la sponda, e Magnino deve solo spingere in rete. Lo stesso Cutrone riesce comunque a trovare il gol della bandiera, calciando al volo sul tocco morbido di Cerri. Per il Modena è il terzo successo di fila, dopo quelli con Reggina e Ascoli.

    PALERMO-PISA 3-3
    Vietato perdere ancora dopo i tre k.o. con Frosinone, Sudtirol e Ternana. Il Palermo lo sa e approccia bene alla gara, tanto da trovare il gol con Di Marino, bravo a battere Nicolas dopo la spizzata di Brunori. Ma quando i rosanero stavano controllando, al 25’ arriva la magia impossibile di Idrissa Touré, destro naturale ma capace col mancino di tirare a giro all’incrocio. Pigliacelli può solo guardare, ma poi esulta al 47’, quando il suo compagno Elia trova il 2-1. Su assist del sempre ottimo Brunori (tunnel a Barba), l’attaccante classe 1999 in prestito dall’Atalanta deve solo piazzare di destro. E fa anche 3-1 di esterno destro al 57’ (convalidato dal Var), scaricando un potente tiro da fuori su assist di Mateju. Nemmeno il tempo di respirare, che il Pisa accorcia sette minuti dopo con Gliozzi: una rete a porta vuota, dopo il miracolo che Pigliacelli aveva fatto sul primo tiro di Tramoni. Quest’ultimo, al 78’, trova il primo gol in stagione con un tiro meraviglioso sotto l’incrocio, calciando in girata (all’indietro) di destro e di controbalzo. L’ultima emozione è un palo di Luca Vido: al Barbera finisce 3-3.

    PARMA-REGGINA 2-0
    Come a Cittadella, un primo tempo di pochissime emozioni. I ducali ci provano con il colpo di testa di Inglese, gli amaranto con Fabbian e col tiro di Canotto, in area di rigore. A inizio secondo tempo, la gara si sblocca col super gol di Oosterwolde al 51’, bravo a farsi tutto il campo, dopo aver vinto un contrasto con Di Chiara, e a insaccare di sinistro in diagonale (male però Colombi). La squadra di Pippo Inzaghi tenta la reazione, ma subisce il gol del k.o. di Lautaro Valenti al 75’, che deve spingere in rete dopo la scucchiaiata di Vazquez e l’assist di Tutino. Al Tardini, il Parma riparte dopo il pari con il Pisa.

    BARI-ASCOLI 0-2
    Il Bari perde la vetta e l’imbattibilità. Al San Nicola decidono Simic e Dionisi, arrivato 115 reti in Serie B. I bianconeri non vincevano dal 27 agosto, mentre i pugliesi arrivavano da 4 vittorie di fila. In un match con più ammonizioni che emozioni - quattro gialli per i pugliesi e altrettanti per l’Ascoli -, i ragazzi di Bucchi strappano tre punti fondamentali. Pronti, via ed è subito Bari: al 7’ Antenucci non trova la porta con il sinistro, poi ci riprova a fine primo tempo, ma nonostante un rimpallo favorevole spedisce fuori da ottima posizione (44’). La ripresa è un via vai di interruzioni continue, cambi e cartellini gialli (8). Al 61’ Pucino ci prova su punizione, destro alto. Al 65’ un episodio chiave. Dionisi insacca di testa sugli sviluppi di una punizione, ma Rutella annulla dopo aver rivisto tutto al Var. Il motivo? Un fuorigioco di Quaranta che interferisce con l’azione. Pochi rimpianti però, perché l’Ascoli trova l’1-0 al 78’ grazie a Simic, bravo a spedire in porta un pallone vagante dopo gli sviluppi di un angolo. Il raddoppio arriva al novantesimo e porta la firma di Dionisi: il bomber bianconero controlla, salta l’uomo e calcia forte sul primo palo. Game, set, match. L'Ascoli chiude in 10 per l'espulsione di Gondo direttamente dalla panchina, ma porta a casa una vittoria fondamentale.
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    Vincere una gara così, in dieci in trasferta è un grande segnale.
    Strootman segna un Eurogol
     
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    Genoa, rimonta e vetta: Ternana piegata da super Coda. Cinquina della Spal, Frosinone gode al 92'. Altro ko per Cannavaro

    I rossoblù, sotto a Terni, la ribaltano nel finale e si prendono il primato insieme al Frosinone (che abbatte il Bari). De Rossi decolla, Inzaghi perde col Perugia. Benevento in crisi nera
    Lorenzo Pastuglia- Oscar Maresca

    22 ottobre - MILANO
    Colpo del Genoa al Liberati. Contro la Ternana è sotto 1-0 fino al 76’, poi ribalta il risultato in due minuti con la doppietta di Coda. La squadra di Blessin vince e aggancia il Frosinone in vetta a 21 punti. Stop per Partipilo e compagni dopo cinque successi di fila. Nelle gare delle 14, gli uomini di Grosso superano il Bari (in 10 per oltre 70’ dopo il rosso a Bellomo) con la zuccata di Borrelli. Al Rigamonti, Brescia e Venezia non vanno oltre l’1-1. Dopo il pari a Cittadella, la prima in casa di Daniele De Rossi è da sogno. La sua Spal è una furia sul Cosenza: finisce 5-0. Il ritorno in panchina di Castori è vincente, il Perugia supera 3-2 la Reggina e rompe la striscia negativa di quattro k.o. consecutivi. Seconda sconfitta per il Benevento di Cannavaro: il Como vince 2-1 in casa. Successo anche per il Sudtirol di Bisoli (settimo risultato utile) contro il Parma: la decide Nicolussi Caviglia.

    TERNANA-GENOA 1-2
    È un primo tempo ricco di occasioni al Liberati. Parte meglio la squadra di Blessin con Aramu che al 5’ prende le misure dalla distanza, Iannarilli si fa trovare pronto. Non si fa attendere la risposta dei padroni di casa: Partipilo crea problemi alla difesa avversaria sulla destra, anche Favilli ha una buona chance al 9’. Sugli sviluppi di un angolo Aramu serve di tacco Coda, l’attaccante prova il tiro ma il portiere non si fa superare. Al 33’ arriva il vantaggio della Ternana, ci pensa Partipilo ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Sorensen che aveva servito il compagno di testa. Gli uomini di Lucarelli sono ancora pericolosi con Falletti e prima dell’intervallo trovano la rete dell’1-0 al 43’: stavolta è tutto regolare. Diakité cerca Cassata, che fa la sponda per Favilli e colpisce di testa sottoporta: gol dell’ex per il classe ’97. Il Genoa prova subito ad accorciare le distanze nella ripresa: al 45’ Cassata prova il destro al volo che finisce alto. Ancora i rossoblù con Aramu al 62’ che di sinistro impegna Iannarilli. Al 71’ è il turno di Strootman, entrato al posto di Frendrup: il centrocampista fa partire un gran tiro da fuori, parato. Nell’azione successiva Iannarilli non blocca il pallone e atterra Coda in area: è rigore. L’attaccante classe ’88 non sbaglia e pareggia i conti. Gli ospiti la ribaltano in due minuti col solito Coda: supera Sorensen e con un ottimo tocco sotto batte il portiere. Il Genoa centra il sesto risultato utile consecutivo tra campionato e Coppa Italia.

    FROSINONE-BARI 1-0— In avvio, i padroni di casa provano a condurre una gara senza troppi sussulti, prima del rosso di Bellomo al 20’: gamba troppo alta quella del centrocampista su Lucioni. Dopo la revisione del Var, l’arbitro Perenzoni decide per il rosso. Il Bari non ci sta ed è comunque pericoloso, prima con una super azione individuale di Cheddira (respinge Turati), poi con Folorunsho, ma il tiro dai 25 metri dell’italo-nigeriano si spegne a lato. Nella ripresa, miracolo di Caprile sul tiro al volo di Frabotta. Il gol comunque arriva a un passo dalla fine: cross del centrocampista in prestito dalla Juve, Borrelli di testa la insacca e fa scoppiare di gioia lo Stirpe.

    REGGINA-PERUGIA 2-3 — Ci provano subito i ragazzi di Inzaghi, ma lo sbloccano gli umbri al 18’ con il solito Melchiorri (in gol anche una settimana fa contro il Sudtirol). Strizzolo non tocca la palla (sarebbe stato fuorigioco), mentre la punta marchigiana mette in rete di fronte a Colombi (gol convalidato dal Var dopo una lunga attesa). Gli amaranto cercano il pari con Menez e Majer, gli ospiti sono pericolosi con Bartolomei e ancora Strizzolo (dopo una ripartenza dalla propria metà campo). A pochi minuti dall’intervallo, arriva la traversa di Hernani su punizione dalla sinistra. Nella ripresa, doppia parata di Gori prima del secondo giallo a Santoro (fallo su Pierozzi). Nel momento di grande difficoltà del Grifo, arriva il fallo in area di Cionek su Melchiorri: calcio di rigore e ancora la punta fa 2-0 spiazzando di potenza Colombi. La Reggina tenta di riaprirla, ma il tris biancorosso arriva al 73’ con il neoentrato Di Serio, dopo essere sfuggito a Cionek. Il finale è scopettante: gli amaranto accorciano con Gori all’80’, poi arriva il 2-3 di Fabbian sette minuti dopo. L’ultimo brivido è di Cicerelli, che colpisce la parte alta della traversa su punizione. La Reggina di Inzaghi è ora quarta in classifica, il Perugia resta ultimo ma momentaneamente aggancia il Pisa

    SPAL-COSENZA 5-0 — Il primo gol della gestione De Rossi è di Moncini, che al 10’ devia in porta un tiro da fuori di Maistro. Il Var conferma e così gli estensi sono in vantaggio. Per il 2-0 basta poi aspettare il 22’, con Dickmann che anticipa Panico e di testa batte Matosevic, su cross di Tripaldelli. Una giornata nera per il centrocampista dei calabresi, che a inizio ripresa devia in porta il 3-0 dopo il tiro-cross dalla destra ancora di Dickmann. Al 57’ la Spal dilaga con Maistro, che sfrutta il pasticcio difensivo tra Vaisanen e il suo portiere: l’ex Ascoli deve così solo mettere in rete a porta vuota. Il 5-0 è invece di Peda su corner di Esposito. Pochi minuti prima, invece, era stato annullato un gol a Rigione: fuorigioco dopo un calcio di punizione.

    SÜDTIROL-PARMA 1-0 — Dopo quasi una mezzora combattuta a Bolzano, la sblocca la perla di Nicolussi Caviglia: un tiro pazzesco, quello dell’ex Perugia, che la manda diretta all’incrocio. I ducali tentano il pari con un colpo di testa di Franco Vazquez su angolo di Ansaldi, ma Poluzzi risponde presente. Nella ripresa, l’italo-argentino ci prova a giro su punizione dal limite, ma la palla sfiora il palo e si spegne a lato. Per la squadra di Pecchia si mette male al 78’, quando Oosterwolde si becca il secondo giallo dopo il fallo su Nicolussi Caviglia. Nel finale il risultato non cambia. Per Bisoli è seconda vittoria e settimo risultato utile di fila, da quando è subentrato a Leandro Greco.

    BRESCIA-VENEZIA 1-1— L’avvio è tutto nero-arancio-verde, con Zampano, Haps e Pohnjanpalo che sfiorano il vantaggio. L’1-0 arriva comunque, ma per mano dei padroni di casa con Ndoj al 31’, bravo a ricevere da Ayé e in girata battere Joronen. I lagunari non ci stanno e potrebbero pareggiare nella ripresa per due volte con Pohnjanpalo, ma prima una torsione di testa (incrocio dei pali), poi una deviazione dopo il tiro di Cheryshev, non sortiscono gli effetti sperati. Nel finale il pari di Crnigoj, con un destro all’angolino.

    COMO-BENEVENTO 2-1— Segna subito la squadra di Moreno Longo: ci pensa Cerri al 4’, sfruttando l’errore in possesso di Leverbe. Palla rubata dall’ex Cagliari, che a tu per tu con Paleari non sbaglia. Nemmeno il tempo di esultare, che all’8’ proprio il difensore ospite la agguanta subito su angolo di Ciano, insaccando con un preciso colpo di testa. I corner sono un incubo per i padroni di casa, che a Modena avevano subito ben quattro gol dalla bandierina. Ma il solito Cerri fa comunque 2-1 al 22’: è super in torsione di testa, su assist di Chajia. Nel finale della prima parte, Vigorito vola e devia fuori una bella girata di Improta. Nella ripresa, i campani ci provano ma non riescono a sfondare. Al Sinigaglia finisce 2-1.
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