Serie B 2022-23

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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Immenso Coda.
    Squadra con due coglioni così.
    Per ora serie B senza un vero padrone e potremmo/dovremmo approfittarne.
    Però cazzo mi è venuto quasi un infarto oggi
     
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    Bari, solo rimpianti: la Ternana strappa lo 0-0 e resta sopra in classifica

    I biancorossi creano e sprecano: Botta colpisce una traversa, Cheddira impreciso in più occasioni
    Michele Antonelli

    28 ottobre - MILANO
    La spinta di un San Nicola infuocato, al record stagionale di presenze con oltre 38.000 tifosi, non basta al Bari per strappare i 3 punti contro la Ternana. Nell’anticipo d’alta classifica del venerdì, il secondo e il terzo attacco della B si annullano e alla fine resiste l’equilibrio. Tradotto, 0-0. La squadra di Mignani conserva, al momento, il quarto posto in solitaria, a 19 punti. Quella di Lucarelli, squalificato e sostituito in panchina dal vice Vanigli, resta terza a quota 20, a una lunghezza dal duo di testa Frosinone-Genoa.

    IL VAR ANNULLA —
    La grande novità per i padroni di casa è la presenza di Scheidler dal 1’, per sostituire l’ex di turno Antenucci (out per un problema muscolare) e affiancare Cheddira, capocannoniere della B. Lucarelli si affida al tridente formato da Favilli, Partipilo e Cassata. Il primo tempo è tutto dei padroni di casa. Dopo pochi secondi arriva lo squillo di Scheidler, seguito dalla doppia chance innescata dallo scatto di Folorunsho sulla corsia di sinistra: la conclusione di Botta è parata da Iannarilli, il destro di Cheddira sulla respinta finisce alto. Al 20’ ci riprova l’attaccante francese, all’esordio da titolare in campionato: il gol arriva, ma viene annullato dal Var per fuorigioco in partenza. Nulla di fatto: la squadra di Mignani torna a gestire il possesso, sempre all’attacco, e gli umbri resistono. Così fino all’intervallo.

    RESISTE L’EQUILIBRIO — In avvio di ripresa la Ternana è meno timida, alza il baricentro e tenta il contropiede: al 54’, il sinistro dalla distanza di Partipilo dice che c’è voglia di svoltare, ma intorno all’ora di gioco il Bari si riaccende con il solito Cheddira. L’11 biancorosso prima serve Botta, che da centro area colpisce la traversa. Poi vince un duello con Sorensen e piazza il destro, ma Iannarilli salva il risultato. Le sostituzioni, da una parte e dall’altra, non cambiano il copione. I pugliesi riprendono il possesso e costruiscono i pericoli maggiori anche nella ripresa: a un quarto d’ora dalla fine, la mischia sul corner di Botta si chiude con un bel colpo di tacco di Cheddira, neutralizzato ancora dal sempre attento Iannarilli. L’equilibrio arriva al 90’ e dura anche nei tre minuti di recupero, nonostante qualche sussulto: Bari e Ternana dividono la posta.
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    Il Frosinone vince, è in fuga. Cannavaro non esce dalla crisi, il Palermo si rialza

    La Spal di De Rossi non concede il bis: 1-1 con il Sudtirol. Il Parma vince 1-0 col Como, successi in trasferta per i siciliani e l'Ascoli. La Reggina di Pippo Inzaghi fa 1-1 a Cagliari
    Oscar Maresca

    29 ottobre - MILANO
    Il Frosinone vince e allunga sul Genoa, in campo nel pomeriggio contro il Brescia. La squadra di Grosso supera 2-1 il Cosenza ed è momentaneamente in vetta con 24 punti. La formazione di Dionigi era passata in vantaggio con Merola, poi Moro e Mulattieri hanno ribaltato il risultato. La Reggina non va oltre l’1-1 con il Cagliari e conquista un punto dopo due sconfitte consecutive. Stesso risultato per Spal e Sudtirol. Il Palermo passa a Modena: finisce 0-2, segnano Brunori dal dischetto e Valente. Vince il Parma contro il Como: 1-0, decisivo il gol di Del Prato. Successo anche per l’Ascoli al Penzo contro il Venezia: Dionisi e Collocolo firmano la terza vittoria di fila per la squadra di Bucchi. Pari senza reti tra Benevento e Pisa: Cannavaro trova un punto dopo due ko di fila.

    COSENZA-FROSINONE 1-2—
    Nei minuti iniziali le squadre si studiano, poi Mazzitelli crossa per Garritano che mette fuori di poco al 18’: prima chance della partita. Due minuti dopo, la difesa gialloblù si fa sorprendere: Marson lancia per Larrivey, Boloca lo anticipa male e serve in corsa Merola, Lucioni prova a tenerlo ma non ci riesce. L’attaccante classe 2000 corre e davanti a Turati non sbaglia: vantaggio Cosenza. Dura poco, perché Moro, già pericoloso dopo il gol degli avversari, di testa trova il pari su assist di Rohden: è il 27’. Poche occasioni fino al 70’ quando torna in vantaggio il Frosinone con Mulattieri, bravo a sfruttare il tap-in vincente nell’area piccola. Appena prima Boloca d’esterno aveva sfiorato il raddoppio, salvato sulla linea da Venturi. I gialloblù difendono il risultato e conquistano il quarto successo consecutivo.

    BENEVENTO-PISA 0-0—
    Non si sblocca la gara del Vigorito, ma le occasioni ci sono. Al 19’ La Gumina di testa ha la prima chance per i padroni di casa ma il pallone finisce fuori. Al 24’ Letizia corre sulla destra, serve Foulon largo sulla fascia opposta che colpisce: il portiere blocca in due tempi. La prima buona occasione degli ospiti ce l’ha Touré al 28’ sempre di testa, Paleari non si fa sorprendere. Nella ripresa la squadra di D’Angelo prova a portarsi in vantaggio con un tiro potentissimo dalla distanza di Beruatto che si stampa sulla traversa. Pochi lampi nel secondo tempo, succede veramente poco e la partita termina senza reti.

    CAGLIARI-REGGINA 1-1— Passano meno di 120 secondi e Lapadula sblocca la sfida dell’Unipol Domus: di testa servito da Millico su punizione segna la rete del vantaggio. L’attaccante peruviano non trovava il gol dal 10 settembre contro il Benevento. La squadra di Inzaghi attacca con Fabbian che al 10’ colpisce bene di testa. Ci provano anche Millico ed Hernani, senza trovare il pareggio. Alla fine è Gagliolo al 24’ a firmare l’1-1 di testa su calcio d’angolo battuto dallo stesso centrocampista brasiliano. Prima dell’intervallo ancora Hernani e Fabbian hanno due ottime occasioni, ma il risultato non cambia. Al 70’ Capradossi spreca di destro un buon tiro da fuori. Altare e Pereiro provano a mettere in difficoltà Ravaglia, ma il Cagliari non riesce a trovare il secondo gol.

    MODENA-PALERMO 0-2— L’episodio che cambia la gara arriva al 7’: Magnino trattiene Di Mariano in area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto ci va Brunori che non sbaglia, quarta rete stagionale per il capitano rosanero. Al 26’ Azzi di testa costringe Pigliacelli a una super parata per evitare il pareggio. Al 42’ Tremolada ci prova col mancino, il portiere degli ospiti è bravo a bloccare il pallone. Ci prova ancora il Modena con Falcinelli che trova un Pigliacelli prontissimo. Ma a pochi secondi dalla fine del primo tempo arriva il raddoppio del Palermo: Di Mariano serve bene Valente in area che calcia di prima e batte Gagno. Pigliacelli è costretto agli straordinari anche nella ripresa: al 69’ Gerli colpisce forte, ancora sicura la risposta del portiere. La formazione di Corini non si fa sorprendere e trova il successo che mancava dal 9 settembre.

    PARMA-COMO 1-0
    — È una partita ricca di emozioni. Al 15’ Corvi atterra Blanco in area, l’arbitro concede il rigore ma un silent check del Var lo annulla per fuorigioco. Blanco ci prova al 27', poi al 38’ arriva il vantaggio degli uomini di Pecchia: Del Prato di testa su cross di Estevez porta avanti i suoi. Al 42’ Cerri non riesce a sfruttare una buona occasione, Tutino in pieno recupero colpisce benissimo in area ma Ghidotti devia fuori. Bonny ha l’occasione migliore dei gialloblù nella ripresa al 70’: palla alta di pochissimo. Negli ultimi minuti Parigini e Iovine cercano il pari in extremis: il primo tiro finisce alto, il secondo è parato da Corvi.

    SPAL-SUDTIROL 1-1— La squadra di De Rossi passa subito al 3' con Meccariello di testa che firma il vantaggio dopo l’assist di Moncini. Capone e Belardinelli hanno due ottime chance a metà primo tempo, senza trovare il pareggio. Al 38’ anche D’Orazio di testa sfiora la rete dell’1-1, per lui un'altra occasione prima dell’intervallo. Il Sudtirol è vivo, parte bene e attacca anche nella ripresa: al 54’ Zaro riporta il risultato in parità di testa dopo un corner battuto da Casiraghi. Gli ospiti ci provano fino alla fine con Odogwu e Rover, entrambe le conclusioni parate da Alfonso.

    VENEZIA-ASCOLI 0-2— Sembra una gara spettacolare al Penzo, perché al 9’ Ulmann segna il suo primo gol in B ma l’arbitro annulla per tocco di mano. Poi i ritmi si abbassano e le squadre si studiano: tanta lotta in mezzo al campo fino all’intervallo. Il primo tiro nello specchio degli ospiti lo prova capitan Dionisi al 66’ e non sbaglia: vantaggio per la squadra di Bucchi. È la quarta rete in campionato per l’attaccante classe ’87. All’80’ Joronen fa un’uscita folle su Lungoyi: l’arbitro estrae il rosso. Punizione dal limite ed entra il terzo portiere Bertinato. Negli ultimi minuti arriva il raddoppio dell’Ascoli che sfrutta la superiorità numerica: Collocolo prende palla, lascia sul posto Ceppitelli e tira a giro sorprendendo il portiere avversario.
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    Il Brescia ferma il Genoa

    GENOA-BRESCIA 1-1— Il Brescia ringrazia Cistana e riacciuffa il Genoa all’ultimo minuto. Al Ferraris la vittoria rossoblù sembrava scritta, Blessin in testa insieme al Frosinone, ma niente da fare: Cistana, in mischia, sugli sviluppi di un angolo, realizza l’1-1 al 94’ e si prende gli applausi. Il Genoa, in dieci negli ultimi 15’ per il rosso a Badelj, apre i giochi al 31’ grazie a un guizzo di Jagiello, ex di turno, bravo a bucare Lezzerini con un destro da fuori su assist di Aramu. Il botta e risposta prosegue al 39’: Coda sfiora il 2-0 con il destro, mentre Bianchi - cresciuto nelle giovanili del Genoa, un gol in 7 partite in Serie A nel 2021/22 - nell’azione successiva va vicino al pari con un sinistro fuori di poco. Nella ripresa solito copione: il Brescia cerca l’1-1, il Genoa prova a uscire in contropiede. Al 77’ liguri in 10 per il rosso a Badelj, mentre al 78’ annullato un gol agli ospiti per fuorigioco di Cistana. Si rifarà. Nel finale infatti, dopo un intervento di Semper su Huard, Cistana gela Blessin con un destro in area di rigore (94'). Il Genoa si ferma dopo due successi di fila. Il Brescia, invece, non vince dal 16 settembre, ma guadagna un punto importante.
     
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    Due punti buttati e persa l'occasione di balzare in testa alla classifica da soli
     
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    Il Frosinone è un rullo, Parma stop a Palermo. Doppio pari per Cannavaro e De Rossi

    Col Perugia quinta vittoria consecutiva per la capolista. Benevento agguantato dal Bari, Cagliari raggiunto al 95’ dal Sudtirol. Senza gol Ternana-Spal e Cittadella-Modena. Il Pisa vince 3-1 contro il Cosenza, solo 1-1 tra Brescia e Ascoli
    Oscar Maresca-Gregorio Spigno

    5 novembre - MILANO
    Non si ferma più il Frosinone: quinta vittoria consecutiva. I gialloblù superano 1-0 il Perugia ultimo in classifica: decide un gol di Rohden. La squadra di Grosso allunga sul Genoa secondo, in campo lunedì contro la Reggina. È la seconda sconfitta di fila per la formazione di Castori. Al Barbera, il Palermo supera il Parma con lo stesso risultato: Marconi regala i tre punti ai rosanero. Nelle gare delle 14 succede di tutto: gol oltre il 90’, rigori segnati e sbagliati, espulsioni. Brescia e Cagliari si fanno raggiungere a tempo scaduto rispettivamente da Ascoli e Sudtirol, il Cittadella sbaglia il penalty decisivo contro il Modena e viene inchiodato sullo 0-0, Benevento e Bari lottano e si dividono la posta. Pari anche tra Ternana e Spal. Ancora un successo per il Pisa di D’Angelo: 3-1 sul Cosenza.

    BENEVENTO-BARI 1-1
    Partita forte al Vigorito, interpretata bene dai padroni di casa che però vengono beffati e non si schiodano dalla zona play-out. Vola invece il Bari, a quota 20 punti in classifica e - momentaneamente - 4° da solo. L’avvio è degli ospiti: occasione prima con Folorunsho, poi con Cheddira. Al 37’ sblocca però la squadra di Cannavaro: pallone a rimorchio per l’ex Improta, che fa un paio di passi indietro e spara all’angolino un colpo da biliardo imprendibile. In avvio di ripresa Caprile tiene in vita il Bari, con una parata miracolosa su La Gumina. Il Benevento è rientrato per chiuderla, ma al 75’ viene beffato: mani di Letizia ravvisato dal Var, rigore per il Bari e pari di Cheddira, capocannoniere solitario del campionato. Poco dopo i padroni di casa rimangono in 10 per il doppio giallo a Pastina, ma anche in inferiorità numerica spingono più degli ospiti. Il finale è 1-1.

    BRESCIA-ASCOLI 1-1
    Ha accarezzato fino all’ultimo l’idea di tornare alla vittoria, Clotet, ma a tempo scaduto è arrivata la doccia gelata: il Brescia ottiene il terzo pareggio consecutivo, ma se quello del Ferraris di Genova della settimana scorsa era apparso come una vittoria, questo sa di sconfitta. Il primo tempo fila liscio, con l’Ascoli più propositivo in fase offensiva ma con anche un Brescia attento e pronto a colpire in contropiede. Nella ripresa, ecco la svolta: Bianchi tocca per Ndoj, palla morbida in area Ascoli e colpo di testa in torsione di Ayé. Gol e 1-0. Dionisi subito dopo sfiora il pari, poi ci provano Falasco e Pedro Mendes per quello che inizia a essere un monologo ospite. Al 93’, sforzi ripagati per la squadra di Bucchi: punizione dentro, torre di Dionisi e gol di Botteghin. Il portiere del Brescia Lezzerini esagera con le proteste e lascia i suoi in 10 e senza cambi, in porta va Bisoli ma poco dopo arriva il triplice fischio.

    CITTADELLA-MODENA 0-0
    La svolta di una gara non particolarmente accesa, con i padroni di casa più pericolosi degli ospiti soprattutto in avvio, arriva a 10’ dalla fine: il terzino del Cittadella Vita si inserisce in area Modena ma viene steso, l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi si prende un attimo e poi fischia indicando il dischetto. Dagli undici metri si presenta Magrassi, ma il portiere del Modena Gagno si supera, intercetta e poi blocca, regalando ai suoi un punto che permette di galleggiare sopra la zona play-out.

    PISA-COSENZA 3-1
    La cura D’Angelo funziona. Esonerato Maran, il Pisa non perde più: anzi, vince e convince ancora. All’Arena Garibaldi, per i nerazzurri è tutto facile contro un Cosenza in caduta libera. A sbloccare è in avvio Morutan, al 12’, abile a trafiggere il portiere ospite Marson con un rasoterra preciso dall’interno dell’area di rigore del Cosenza. Gli uomini di William Viali, nuovo allenatore della squadra calabrese, provano a reagire ma la doccia gelata arriva a primo tempo praticamente scaduto: 50’ della prima frazione, mischia in area rossoblù e gol di Masucci. Al 64’ chiude tutto ancora Morutan, che ruba palla e trova l’angolo col mancino e la personale doppietta. Il Cosenza accorcia a 7’ dalla fine con D’Urso, ma è un gol che vale poco sia sotto l’aspetto della classifica che del morale: la zona retrocessione è a 2 punti di distanza.

    SUDTIROL-CAGLIARI 2-2
    Succede di tutto a Bolzano. Va avanti in apertura il Sudtirol con un grandissimo colpo di testa di Odogwu, poi la partita si accende da una parte e dall’altra. Il pari ospite arriva al 39’ con il solito Lapadula: punizione calciata bene da Viola, risposta non perfetta di Poluzzi e tap-in dell’attaccante peruviano che agguanta il pari e rilancia il morale dei suoi. Al 72’ la svolta del match: Masiello stende Lapadula, l’arbitro lascia inizialmente correre ma poi viene richiamato al Var: rigore, va Viola, gol. Finita? Macché: aveva aperto Odogwu al 7’, chiude ancora Odogwu al 94’. Parata clamorosa con un piede di Radunovic su colpo di testa di Zaro, Odogwu è lì, raccoglie la respinta corta e trova il pari. 2-2 il finale, Sudtirol 9°, Cagliari 10°.

    TERNANA-SPAL 0-0
    Si chiude a reti bianche la gara tra Cristiano Lucarelli e Daniele De Rossi. Un’occasione sprecata per i rosso-verdi, pericolosi in diverse occasioni, che vincendo avrebbero superato il Genoa al 2° posto. Sorride, invece, la Spal, capace di reggere l’urto dei padroni di casa e mantenere inviolata la porta di Alfonso. Eppure, in avvio sono proprio i bianco-azzurri a partire meglio, anche se la prima occasione se la ritrova sui piedi Cassata: Donnarumma salta il portiere avversario, in posizione defilata imbuca dentro per il centrocampista che spara a botta sicura ma viene murato da un intervento super proprio di Alfonso. Poi è ancora Donnarumma protagonista, che di testa si divora l’1-0. La Spal reagisce, ma a creare i pericoli più importanti è sempre la squadra di Lucarelli. L’ultima occasione della gara è di Moncini, che in spaccata accarezza l’idea di un gol da 3 punti ma non arriva su un pallone che avrebbe pesato un’infinità.

    FROSINONE-PERUGIA 1-0— Prima contro ultima in classifica, diciassette punti di differenza all’inizio della giornata. Allo Stirpe sono gli ospiti ad attaccare per primi: al 2’ Bartolomei prova un destro da fuori che Turati devia in angolo. Quella della squadra di Castori resta l’unica chance del primo tempo fino ai minuti finali. Le squadre si studiano e lottano in mezzo al campo, poi al 38’ Boloca con un ottimo destro da fuori impegna per la prima volta il portiere Gori. Passano appena tre minuti e arriva il vantaggio degli uomini di Grosso: Moro innesca Rohden, fa partire il sinistro e colpisce il palo ma sul rimpallo si ritrova di nuovo il pallone e batte Gori: seconda rete stagionale per il centrocampista svedese. C’è ancora tempo per un’altra chance: Garritano tira a giro al 43’, finisce fuori. Nella ripresa ci prova Moro dalla distanza al 53’, nulla di fatto. Il Perugia prova timidamente a reagire con un colpo di testa di Luperini al 68’ che anticipa Turati ma il pallone finisce alto. Al 77’ la squadra di Grosso cerca il raddoppio con Rohden e Mulattieri, il risultato però non cambia. Ancora una volta gli ospiti sfiorano il pari con Dell’Orco, colpo di testa che finisce fuori di poco. Alla fine vince il Frosinone che si porta momentaneamente a +5 sul Genoa secondo.

    PALERMO-PARMA 1-0— Di Mariano e Sohm sono i più pericolosi. L’esterno rosanero corre a sinistra e crea pericoli, il centrocampista svizzero si inserisce coi tempi giusti. Al 21’ è lui stesso a servire Tutino che si fa parare la conclusione da Pigliacelli, ma è fuorigioco. Cinque minuti dopo, Di Mariano cerca Brunori in mezzo all’area, il tiro è fuori. I padroni di casa continuano ad attaccare e i gialloblù chiudono gli spazi. Al 42’ Del Prato trova un ottimo corridoio per il solito Sohm, il portiere rosanero gli chiude lo specchio. Al Barbera il secondo tempo comincia sotto il diluvio. Brunori ha una buona occasione al 55’, Corvi mette in angolo. Sugli sviluppi arriva il cross di Valente per la testa di Marconi: è gol, vantaggio per i padroni di casa. Gli ospiti non ci stanno e al 71’ Del Prato sempre di testa da corner va vicino al pareggio. In pieno recupero Oosterwolde arriva fino al limite dell’area, nessuno lo ferma, prova il tiro che deviato finisce di poco fuori. Finisce così, secondo successo consecutivo per la squadra di Corini.
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    Reggina, 3 punti d'oro: batte il Genoa e lo aggancia al secondo posto



    Finisce 2-1: Canotto e un rigore di Hernani, dopo che Menez aveva sbagliato un altro penalty e Aramu aveva pareggiato, regalano una vittoria pesantissima a Inzaghi
    Francesco Pietrella

    7 novembre - MILANO
    Gli anti Frosinone stavolta sono in due. La Reggina di Pippo Inzaghi rifila due gol al Genoa (2-1), aggancia Blessin a 22 punti e diventa la seconda forza della Serie B proprio insieme ai rossoblù. Fabio Grosso, campione del Mondo insieme a Pippo nel 2006, è lì davanti a +5, reduce dal successo contro il Perugia.

    EMOZIONI—
    Luigi Canotto apre i giochi dopo un quarto d’ora e chiude i conti con il destino: cresciuto nelle giovanili amaranto sognando di segnare al Granillo, realizza il suo sogno 13 anni dopo l’addio. Il tutto dopo aver girato l’Italia in lungo e in largo. Il secondo gol stagionale è un destro rasoterra sotto la Sud. L’ex Juve Stabia fa tutto da solo: aggancia un pallone alto, lo stoppa e calcia forte, portando in vantaggio Inzaghi. L’1-0, però, dura solo una ventina di minuti: al 33’ Aramu anticipa Pierozzi di testa e segna il primo gol stagionale su assist di Sabelli, bravo a pescare l’ex fantasista del Venezia con il sinistro. Non è finita però, perché un paio di minuti dopo Maresca fischia il primo dei due rigori del match: Rivas salta due uomini in velocità e Bani lo strattona. Dopo un consulto Var l’arbitro convalida il penalty, ma Menez si fa ipnotizzare da Semper, all’ottavo rigore parato in carriera. Il destro è centrale, il croato non si muove e tiene a galla il Genoa.

    DI RIGORE— Il secondo tempo si apre come si era aperto il primo: al 54’ altro calcio di rigore per la Reggina per un tocco di braccio di Czyborra. Stavolta dal dischetto si presenta Hernani, che segna il classico gol dell’ex (ha giocato al Genoa la stagione scorsa, 18 presenze senza reti). Al 72’ Inzaghi cambia 2/3 dell’attacco, poi Semper salva due volte su Canotto e Gori. Nel finale la Reggina stringe i denti e si prende i tre punti. Pippo, sotto la curva con il figlio in braccio, esulta come se avesse segnato. Il Genoa non perdeva da due mesi, mentre gli amaranto tornano a vincere dopo due sconfitte e un pari. Ora tallonano insieme il Frosinone.
     
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    Il primo rigore avrebbe trovato d'accordo soltanto Cagnotto. Comunque dopo il secondo rigore, che c'era, il Genoa non ha mai, se ben ricordo, tirato in porta: molto possesso palla, ma infruttuoso, che è poi il problema principale di questa squadra. Segnamo poco e se non segna Coda son dolori. Stimo molto Blessin, ma ieri sera mi ha deluso per il suo atteggiamento remissivo per tutta la partita.
     
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    Cannavaro ribalta De Rossi, 1° sorriso col Benevento. Parma e Inzaghi ok. Palermo, che beffa

    Il Cagliari fermato sul pari dal Pisa, cuore Bari che va sotto di due reti col Sudtirol, ma chiude 2-2. Pari anche tra Modena e Perugia
    Lorenzo Pastuglia

    12 novembre - MILANO
    Soffre e va sotto nel primo tempo, poi la ribalta nella ripresa. La Reggina di Pippo Inzaghi vince 2-1 a Venezia e si rimette a caccia del Frosinone, avanti cinque punti. Sogna anche il Parma, che sale al quarto posto dopo il 3-1 in casa sul Cittadella. Senza Masiello, il Sudtirol soffre nella ripresa ma esce da Bari con un pari (2-2), nella super sfida del San Nicola. Tante le emozioni anche a Cosenza, dove i padroni di casa passano 3-2 contro il Palermo (Brunori sbaglia al 90’ un calcio di rigore). Terminano con due 1-1 Modena-Perugia e Cagliari-Pisa. Il Benevento di Cannavaro vince di rimonta per 1-2 nella sfida del Mazza contro la Spal dell’amico De Rossi. Le emozioni però non finiscono qui: alle 16.15, al Liberati, c’è Ternana-Brescia. Domenica alle 16.15, l’ultimo match pre-sosta tra Genoa-Como.

    BARI-SUDTIROL 2-2—
    Non c’è Masiello dopo le minacce social ricevute, e non c’è neanche Bisoli in panca (squalificato), ma le emozioni non mancano. Salcedo (con deviazione di Zaro) sfiora il gol, poi la risposta ospite col palo di Rover. Sudtirol che va però in vantaggio al 25': Belardinelli riesce ad arpionare la palla prima che finisca sulla linea di fondo, e sul suo cross dal limite dell’area pennella per Tait, che di testa insacca. Grave però l’errore della difesa rivale, che si ferma a protestare invece di pensare alle marcature. Il Var convalida, e lo fa anche al 37' nella rete di Odogwu. Non c’è fallo di Mazzocchi su Pucino, così ecco un altro cross di Belardinelli per il veronese, che di pallonetto areo la mette all’angolino, battendo Caprile. La squadra di Mignani non ci sta, e accorcia le distanze al 43': punizione dalla destra di Bellomo, perfetta l’inzuccata in inserimento di Di Cesare sul secondo palo. Nella ripresa, parte forte la squadra di Mignani, che prima prende la traversa con Schleider, e poi fa 2-2 col super gol di Salcedo: cross di Ricci, destro al volo del centrocampista che trafigge Poluzzi. All’81' il portiere del Sudtirol è super sulla girata ravvicinata di Antenucci, dopo l’assist dalla destra di Botta. Nel recupero non succede più nulla: la super sfida del San Nicola termina in parità.

    CAGLIARI-PISA 1-1— Il Cagliari non vince dal 15 ottobre, e l’avvio è tutto degli ospiti. Che andrebbero in vantaggio al 13', ma la girata in rete di Torregrossa viene annullata per fuorigioco dell’ex Brescia. Al 18' Lapadula davanti a Livieri non impatta bene il pallone, nel finale del primo tempo il colpo di testa di Deiola, su cross di Nandez, finisce di poco alto. Nella ripresa, quindi, la sbloccano subito i toscani (50'), ma è gravissimo l’errore di Altare: retropassaggio corto del difensore per Radunovic, ne approfitta Morutan che salta il portiere e insacca. I sardi vanno subito vicino all’1-1, con l’autogol sfiorato da Torregrossa (traversa dopo calcio d’angolo). Pari che comunque arriva al 67' con Lapadula, bravo ad anticipare Rus e a battere di testa Livieri. Un gol che esalta la squadra di Liverani, che ci prova con un tiro da lontano di Mancosu, prima che Radunovic sia miracoloso sulla sforbiciata volante di Touré. Questa è l’ultima emozione del match: all’Unipol Domus finisce 1-1.

    COSENZA-PALERMO 3-2— A Cosenza, i padroni di casa partono meglio, poi nella seconda metà di frazione esce il Palermo. E nel finale di primo tempo succede di tutto: al 41' Brunori insacca al volo di destro dopo l’assist di Di Mariano, al 46' il arriva destro al volo di Aldo Florenzi su assist di Rispoli. Alla pausa è 1-1, ma nella ripresa è ancora botta-risposta. Al 56' Rigione raccoglie la palla verticale di Voca e spiazza Pigliacelli, al 59' il bis di Brunori, dopo la sponda di testa di Nedelcearu. Nemmeno il tempo di tornare a centrocampo, che Larrivey fa 3-2: la punta rossoblu insacca di testa, su cross dalla sinistra di D’Urso. Il tutto, dopo la gran parata precedente di Marson su Di Mariano. Nel finale, i rosanero hanno la grande chance con un calcio di rigore di Brunori (fallo di braccio di Rigione), ma il portiere di casa intuisce il rasoterra alla sua sinistra e nega la tripletta all'attaccante. Nel recupero nervi e agonismo, alla fine la spunta il Cosenza.

    MODENA-PERUGIA 1-1— Provano subito a reagire gli umbri dopo i k.o. di fila contro Cittadella e Frosinone, ma Kouan calcia alto da distanza ravvicinata in avvio. Il Modena ci prova con Diaw e un tiro di Poli, prima del gol di Di Carmine al 37': Casasola si fa tutto il campo, la tocca per Bartolomei che fa filtrante per l’ex Verona, che senza guardare la mette sul secondo palo in diagonale. Sull’ultima azione del primo tempo, però, ecco il diagonale di Tremolada su assist dalla destra di Diaw, che ristabilisce la parità. Nella ripresa poche emozioni: Cittadini deve liberare dopo un retropassaggio sbagliato di Pergreffi, poi solo agonismo. Modena e Perugia non si fanno male.

    PARMA-CITTADELLA 3-1— Parte forte il Parma, e al 17' eccolo il gol di Del Prato: punizione di Estevez, torre di Valenti e destro potente del terzino alla sinistra di Kastrati. Nel finale di primo tempo, il colpo di testa di Antonucci finisce incredibilmente alto, prima che il tiro di Inglese, all’altezza del dischetto, venga deviato con il corpo da Visentin. Poco importa, perché il 2-0 arriva al 57': Sohm mette in mezzo per Drissa Camara, e il Var conferma la rete dopo l’annullamento iniziale di Volpi. Poi il 3-0 di Benedyczak, che batte il portiere rivale in uscita, e il 3-1 di Antonucci (tiro deviato da Corvi, poi in porta). Nel finale il risultato non cambia: a Parma finisce 3-1.

    SPAL-BENEVENTO 1-2— È la sfida in panchina tra i Campioni del Mondo 2006, De Rossi e Cannavaro. Ed è l’ex capitano della Roma che sorride subito al 10', per la super punizione di Esposito che si spegne all’incrocio dei pali. Gli ospiti ci provano con una rasoiata da fuori di Schiattarella (l’ex atteso della sfida), prima che un pallonetto di La Mantia finisca in rete (22'), ma il gol venga annullato per fuorigioco. Al 33' gli ospiti pareggiano con Capellini, dopo la respinta corta da punizione di Alfonso, ma anche qui la rete non è convalidata per la spinta in barriera di Improta su Murgia. Nella ripresa, Alfonso è super sul tiro da fuori dello stesso Improta, prima che gli estensi rimangano in 10 per il rosso a Peda, dopo un intervento in ritardo su Foulon. L’episodio decisivo per i campani, che raggiungono così il pari con lo stesso Capellini al 74': disimpegno sbagliato di Tripaldelli dopo un corner, il difensore di tacco insacca. E poi vanno sull’1-2 con La Gumina, che in mezzo all’area calcia di sinistro, facendo finire il pallone sotto la pancia del portiere rivale. Nel recupero la punizione di Tunjov prende la rete esterna. Al Mazza, sorride Cannavaro contro De Rossi.

    VENEZIA-REGGINA 1-2— Parte subito forte il Venezia, e il primo gol del pomeriggio è di Pohjanpalo: si piegano le mani di Ravaglia, sul suo tiro potente dai 20 metri. Al 22', Mercenaro annulla il 2-0 ai padroni di casa per fuorigioco di Andersen, dopo il tocco del giocatore per Zampano, il cui cross era stato deviato in porta da Giraudo. Al 31' va vicino al gol anche Johnsen, che supera Ravaglia con un pallonetto dal lato, ma non prende la porta. Otto minuti dopo, ecco il colpo di testa di Modolo, ma Gagliolo salva sulla linea. Il grande primo tempo dei lagunari, però, non basta. Nella ripresa pareggia subito al 55' la Reggina: tiro di Majer, Joronen tocca sul palo, Canotto fa tap-in. Poi il controsorpasso al 76' di Hernani, che viene favorito da un rimpallo e deve solo insaccare di potenza all’altezza dal dischetto di rigore. Nel finale la squadra di Inzaghi si difende e vince, proseguendo la rincorsa al Frosinone capolista.
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    Genoa-Como 1-1: continua la maledizione del Ferraris

    Il Genoa impatta anche contro il Como e in casa non riesce più a vincere.


    genoa-como

    l gol di Coda illude tutti, poi segna Cerri e il gelo torna ad avvolgere il Ferraris. Il Genoa pareggia 1-1 contro il Como, scende al terzo posto in classifica superato della Reggina e vede volare via il Frosinone ora a più sette punti. Sono così cinque i pareggi casalinghi del Grifone che in casa ha ottenuto una sola vittoria in questo campionato. Le due settimane di sosta dovranno aiutare a metabolizzare un periodo difficile in cui la squadra di Blessin ha collezionato solo due punti nelle ultime tre partite.
    Blessin piazza Frandrup a sinistra in difesa e in mediana inserisce Badelj con Strootman, in attacco invece occasione dal primo minuto per Portanova. Parte forte il Como che dopo appena tre minuti segna ma l'arbitro annulla per il tocco di mano di Cerri. Poco dopo segna anche il Genoa con Coda che però è in fuorigioco. La gara è viva, gli ospiti ci provano con il colpo di testa alto di Pargini, poi il Grifone passa con Portanova che va giù in area, per l'arbitro è rigore che Coda trasforma. Lo spartito della gara è ben diverso da quello solito visto a Marassi, il Como infatti gioca a viso aperto e spesso mette anche in difficoltà il Grifone che però rischia pochissimo dalle parti di Semper nel primo tempo. La sfida va via via spegnendosi dopo la sfuriata iniziale con i padroni di casa che controllano senza difficoltà. Al 37' buona occasione per Strootman che però trova un grande Ghidotti sulla sua strada che si ripete subito dopo anche su Dragusin. Al 41' è Semper a salire in cattedra con la parata sul tiro a colpo sicuro di un Cerri tutto solo al centro dell'area. Prima del duplice fischio c'è ancora tempo per una magia di Coda che di testa prova il pallonetto chirurgico ma il suo lob tocca la traversa.
    Nella ripresa Longo si gioca la carta Fabregas, mentre Blessin manda in campo Yeboah e Hefti al posto degli spenti Aramu e Badelj. Le occasioni latitano, le due squadre si fronteggiano tra tanto agonismo e moltissimi falli che spezzettano il gioco oltre ad innervosire un po' la partita. Al 63' brividi per il Genoa con Parigini che si lancia verso l'area rossoblu e scarica per Cerri che però da buona posizione colpisce debole e centrale. Al 67' il centravanti del Como non sbaglia, Cagnano mette in mezzo un cross preciso per la testa di Cerri che incrocia e batte Semper. Un minuto dopo cala ancora più il gelo su Marassi quando Dragusin infila in rete in mischia, ma Puscas è in fuorgioco e l'arbitro annulla. Il Genoa non riesce a trovare la scossa, i cambi di Blessin fanno scendere la qualità della squadra e si vede, le azioni offensive latitano ed è quasi il Como alla fine a prendere in mano le redini del gioco. Nel finale è ancora Ghidotti a fermare il Grifone cancellando il tocco sotto di Yeboah.

    Genoa-Como 1-1 | Tabellino e voti
    Reti: 16' Coda (rig.), 67' Cerri

    GENOA (4-2-3-1): Semper 6,5; Sabelli 5,5, Bani 6, Dragusin 6, Frendrup 6; Badelj 5,5 (46' Hefti 6), Strootman 6; Portanova 6,5 (85' Jagiello s.v.), Aramu 5 (46' Yeboah 5), Gudmundsson 5,5 (61' Yalcin 5); Coda 7 (61' Puscas 5).

    COMO (4-3-1-2): Ghidotti 7; Vignali 6, Odenthal 5,5, Solini 6, Cagnano 6,5; Arrigoni 6 (46' Fabregas 6,5), Iovine 6 (77' Da Riva s.v.), Bellemo 6; Parigini 6 (83' Blanco; Cerri 7, Cutrone 6 (77' Mancosu s.v.).

    Arbitro: Massimini di Termoli.
     
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    Altra partita buttata letteralmente nel cesso.
    Ora i punti persi cominciano ad essere troppi.
     
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    Il Cagliari esulta ma il Var annulla il ribaltone al 99' . Tonfo Genoa a Perugia, stop Bari a Como

    I sardi vanno a un passo da una super rimonta sul Frosinone nei minuti di recupero, mentre gli umbri risalgono dall'ultimo posto in classifica con una vittoria a sorpresa sulla squadra di Blessin. Palermo-Venezia chiude la giornata alle 18
    Lorenzo Pastuglia

    27 novembre - MILANO
    Va sotto, rimonta e rischia persino di perderla negli ultimi 2’ di recupero. Allo Stirpe è un pazzo 2-2 tra Frosinone e Cagliari, con i canarini che si erano illusi dopo il super gol di Roberto Insigne. Restando ora a +5 sulla Reggina di Pippo Inzaghi, fermata sul 2-2 dal Benevento di Fabio Cannavaro nell’anticipo dell’ora di pranzo. Cade 1-0 il Genoa a Perugia (altro super gol, ma di Olivieri), e i Grifoni sono così agguantati al terzo posto dal Brescia (2-0 alla Spal di De Rossi). Il Bari pareggia nel finale a Como (1-1), stesso risultato di Cittadella-Cosenza. Tra Sudtirol e Ascoli altra parità, ma per 2-2. Alla 18, la 14esima di B si chiude con la sfida del Renzo Barbera tra Palermo-Venezia. Nei due anticipi di sabato, il Modena (1-2) e il Pisa (3-1) hanno avuto la meglio su Parma e Ternana, che ha così esonerato Cristiano Lucarelli.

    FROSINONE-CAGLIARI 2-2—
    Chi pensava a una partenza forte della squadra di Fabio Grosso, rinvigorita dal pari della Reggina contro il Benevento, si sbagliava. I primi minuti sono tutti cagliaritani con un super Luvumbo. Il 77 si fa respingere un tiro da Turati al via, poi al 14’, servito da un profondo lancio dalla sinistra di Carboni, salta il portiere rivale (indecisissimo in uscita) e insacca a porta vuota. Lo svantaggio sveglia i padroni di casa, che alzano la pressione e pareggiano al 32’ con Rohdén, bravo nel battere Radunovic di testa dopo il cross di Garritano. Poco dopo, Moro si divora il gol del 2-1 a tu per tu con il portiere ospite, sparando alto dopo l’assist di Mulattieri. Ci pensa così Roberto Insigne a rimediare all’errore del compagno, e lo fa con un super gol al 67’, rientrando sul mancino dalla destra e stampando un tiro a giro che si spegne all’incrocio. Quando tutto sembrava fatto, il gol che gela il Frosinone arriva negli ultimi minuti di recupero: Mazzitelli prende il volto di Lapadula, e l’attaccante da rigore fa 2-2. Ci sarebbe il tempo per il 2-3 di Pavoletti, ma il fuorigioco in partenza dello stesso Lapadula vanifica tutto. Il match pieno di emozioni dello Stirpe finisce in pareggio.

    BRESCIA-SPAL 2-0 — Si studiano al via, poi il Brescia passa al primo affondo (14’) con Ayé, dopo un bello slalom in ara di Ndoj che, cadendo, serve il beninense. Lo stesso che al 40’ potrebbe fare bis su cross di Bisoli (palo sfiorato). Poco importa, perché 1’ dopo Mangraviti sfrutta l’involontario prolungamento di testa di Murgia in mezzo all’area, dopo calcio d’angolo, e con un colpo aereo la può mettere in rete. Nella ripresa, Andrenacci è super su un colpo di testa di Moncini, prima che Galazzi si faccia prima ipnotizzare a tu per tu con Alfonso e poi si faccia respingere la potente conclusione centrale dal portiere. Nel finale il risultato non cambia.

    CITTADELLA COSENZA 1-1 — Parte forte il Cittadella, che al 6’ prende la traversa con una super girata di Tounkara dal centro dell’area. Ma i padroni di casa trovano comunque il gol al 25’ (rivisto al Var) con Mirko Antonucci, che incrocia sul palo opposto dopo l’assist rasoterra di Tounkara. A un passo dalla fine del primo tempo, rimessa lunga di Rispoli intercettata da Brescianini, ma Kastrati devia in angolo. Nella ripresa il Cosenza ha la super occasione al 62’, ma Vaisanen colpisce la traversa dopo la punizione di Calò. Alla fine, il pari arriva comunque nel finale: in mezzo all’area Zilli pesca di testa Brignola, che calcia svirgolando con l’esterno. La palla finisce comunque in rete perché Kastrati sbaglia nella presa.

    COMO-BARI 1-1 — Al Sinigaglia, il match si accende al 24’: fallo di Folorunsho su Iovine e calcio di rigore. Dal dischetto Caprile tocca il tiro di Cerri e Alejandro Sanchez Blanco insacca a porta vuota. Ma il rigore viene tolto perché un giocatore del Como era entrato in area prima del tiro dal dischetto. I padroni di casa schiumano rabbia ma continuano ad attaccare, e la costanza paga a un passo dalla fine del primo tempo. Altro calcio di rigore: in mezzo all’area Cutrone va giù, ma l’arbitro Marchetti fischia il tocco di braccio (largo) di Pucino. Dagli 11 metri, Cerri può rifarsi dopo l’errore precedente, insaccando nell’angolino alla destra di Caprile. Nella ripresa, quindi, tante occasioni: Maiello calcia di un soffio a lato, il colpo di testa di Solini attraversa tutta la porta prima delle pericolose conclusioni di Schleider e Cutrone. Nel finale, gravissimo l’errore di Arrigoni, che stoppa col braccio largo in mezzo all’area: dal dischetto va Botta, che spiazza Ghidotti alla sua sinistra.

    PERUGIA-GENOA 1-0— Al Curi il primo tempo è più di marca Perugia, pericoloso con Bartolomei e col colpo di testa Curado. I liguri si fanno vedere con un destro di Puscas, prima che gli umbri guadagnino un calcio di rigore al 29’ per un contatto tra Santoro e Coda. Il difensore colpisce però prima la palla che l’avversario, e così, dopo diversi minuti di revisione, l’arbitro La Penna toglie il penalty col Var. Nella ripresa, le squadre si allungano e ne vengono fuori diverse occasioni: il tiro di Portanova esalta Gori, Semper salva il Genoa sul tiro di Olivieri. Lo stesso che cerca con forza il primo gol in stagione, che arriva a un quarto d’ora dalla fine: tacco in area per liberarsi di Dragusin e tiro a giro col destro che si spegne all’incrocio. Nel finale la pareggia Strootman, ma l’1-1 viene annullato dal Var per la carica su Gori di Ilsanker.

    SUDTIROL-ASCOLI 2-2— Nemmeno il tempo di partire al Druso, che l’Ascoli è già in vantaggio al 1’: cross dalla destra, sponda di Dionisi in area, e bolide di sinistro al volo di Ciciretti, che piega le mani a Poluzzi e realizza il primo gol in stagione. Dopo un avvio difficile, il Sudtirol risponde col tiro di Tait, ma Guarna mura tutto. Al 37’ Odogwu va vicino al gol, incornando un cross dalla destra, ma la palla finisce di un soffio a lato. Nella ripresa, la partita torna in equilibrio al 57’: da punizione dal limite, Nicolussi Caviglia colpisce in barriera il braccio di Ciciretti, ed è così calcio di rigore. Casiraghi calcia centrale e fa 1-1. Nel momento più importante, però, ecco il gol di Caligara che riporta in vantaggio il Picchio: il centrocampista (primo gol in stagione) arriva fino alla trequarti, poi calcia. Il destro sporco e centrale sorprende Poluzzi, ingannato però da una deviazione. Nel finale ci pensa Rover a fare 2-2: bella la girata col destro dopo una punizione, con la palla che finisce sotto le mani di Guarna (con qualche responsabilità).

    REGGINA-BENEVENTO 2-2— Nell’anticipo dell’ora di pranzo, la Reggina di Pippo Inzaghi parte subito forte, prima con una conclusione di Cicerelli e poi con quella di Canotto, deviata in angolo da Paleari. Il pressing amaranto porta i suoi frutti al 21’, quando Hernani fa 1-0 su rigore, convalidato da Zufferli con l’aiuto del Var (tocco di mano scomposto di Pastina, su cross dalla destra di Pierozzi). I campani sono lenti e compassati nel gioco, subendo spesso gli attacchi dei rivali, che portano parecchi uomini in area di rigore. E al 36’, così, arriva il 2-0: sempre Hernani, dalla destra, pesca Menez al centro dell’area, che calcia male ma colpisce involontariamente Letizia. La palla finisce così a Canotto che, spalle a Paleari (è tenuto in gioco da Capellini), lo spiazza col tacco e si prende la quarta rete di stagione. Il Benevento si fa vedere solo nel finale di frazione con un cross teso di Farias, ma Improta non riesce a impattare bene di fronte a Ravaglia.
    Nella ripresa, Cannavaro fa subito cambi per cercare la scossa: dentro Viviani, Forte ed El Kaouakibi per l’infortunato Schiatterella, Foulon e Pastina. E ci riesce, dato che i suoi giocatori accorciano al 59’ con Improta: Ravaglia è bucato dopo un calcio d’angolo e una carambola in mezzo all’area. Distanze accorciate e Inzaghi che così cerca più mobilità davanti inserendo Rivas per Cicerelli. Lo stesso che al 66’ è protagonista del generoso rigore fischiato da Zufferli, per il leggero tocco ravvicinato di Improta dopo il tiro ravvicinato in area dell’honduregno. L’arbitro annulla poi col Var dopo oltre 5’ di revisione. E per la Reggina arriva pure la beffa all’82’, quando il Benevento raggiunge il pari con Acampora. Dopo calcio d’angolo, la palla finisce a Farias che la scarica per il compagno: il tiro a giro si spegne in rete, ma il gol convalidato dal Var è molto dubbio, dato che Cappellini, a terra, è sulla traiettoria e copre la visuale a Ravaglia. Gli amaranto si svegliano troppo tardi, e nel finale Paleari è super nel colpo di testa di Rivas, mentre Hernani non riesce a girare in rete dopo corner. Nei 7’ di recupero finali si segnala solo una maxi-rissa in mezzo al campo: fallo su Letizia di Cionek, che viene ammonito così come Acampora e Camporese.
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    Squadra irriconoscibile.
    Non riesco a capire cosa sia successo.
    Perdere a Perugia è gravissimo in ogni caso.
     
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    Frosinone, pari all’ultimo respiro. Genoa ko col Cittadella e contestato. Colpo Palermo

    Sudtirol raggiunto solo al 95’. La Reggina si avvicina alla capolista passando in casa del Brescia. Ascoli-Como 3-3 tra mille emozioni. I siciliani passano a Benevento e mettono nei guai Cannavaro
    L. Pastuglia - M. Antonelli

    4 dicembre - MILANO
    E' la Reggina a uscire meglio dal 15° turno di B: la squadra calabrese vince e Brescia e accorcia le distanze dalla capolista Frosinone. La domenica di B inizia con il 3-2 del Modena nel derby contro la Spal, nell’anticipo dell’ora di pranzo. Nelle gare del pomeriggio, il Frosinone capolista rischia il crollo ma strappa in extremis un prezioso 1-1 contro il Sudtirol. Ne approfitta la Reggina, che vince 2-0 a Brescia e si porta a -3 dalla squadra di Grosso, sola in vetta con 32 punti. A Marassi, la rete di Antonucci mette k.o. il Genoa e regala il successo al Cittadella, mentre Ascoli-Como si chiude con un pirotecnico 3-3. Cosenza-Perugia e Bari-Pisa terminano senza reti. Il Palermo passa 1-0 al Vigorito, contro il Benevento, grazie a un guizzo di Brunori.

    SUDTIROL-FROSINONE 1-1
    Nella parte iniziale del primo tempo, si vede di più il Sudtirol. Prima una punizione dalla sinistra di Caviglia vede Odogwu mancare la deviazione sotto porta. Poi la risposta di Insigne porta Poluzzi alla super parata all’incrocio, quindi al 24’ il gol di De Col, che di testa la deve solo piazzare nell’angolo alla sinistra di Turati, dopo il cross di Rover. Il Frosinone tenta di fare gioco ma è poco incisivo negli ultimi metri. Nella ripresa i gialloblu provano ad alzare la pressione e al 61’ Insigne, su punizione, centra in pieno il palo a Poluzzi battuto. Nel finale, è assedio del Frosinone che schiaccia il Sudtirol in area: mentre Frabotta, solo di fronte al portiere rivale, calcia incredibilmente a lato poco prima del 90’. Alla penultima azione, il pari di Monterisi che fa scattare la festa ospite: Insigne dalla sinistra, piattone di Szyminski e tap-in del numero 30.

    GENOA-CITTADELLA 0-1— Nei primi 25’ il Genoa va vicino al gol con Aramu e Strootman, ma Kastrati è in giornata di grazia e devia entrambi i tiri in angolo. Nel finale di frazione, poi, il Cittadella chiede rigore dopo il contatto prolungato in area tra Bani e Magrassi, che cade per primo. Per Pairetto non c’è però nulla, e anche il Var conferma. Così come fa per il gol di Antonucci che sblocca il risultato al 62’: dalla destra Danzi serve la punta che col destro la mette sul secondo palo, ed è tenuto in gioco da Hefti. I rossoblù cercano subito la reazione rabbiosa con Gudmundsson, servito da Coda, ma Kastrati mura in uscita. In un finale al cardiopalma, altro brivido per il Cittadella: Cassandro sottoporta rischia l’autorete in deviazione, ma la palla finisce in corner. Poi l’occasione mostruosa divorata da Tounkara, che in contropiede a tu per tu con Semper la manda fuori. Quindi, ancora un super Kastrati sul tiro ravvicinato di Yalcin. Finisce 1-0, tra i fischi e i cori dei tifosi genoani contro giocatori e l’allenatore Blessin.

    BRESCIA-REGGINA 0-2
    — Parte forte la Reggina e va subito in vantaggio con Fabbian al 4’, per il primo gol del pomeriggio: cross dalla sinistra di Rivas, terzo tempo del centrocampista di proprietà dell’Inter e palla in rete. Il Brescia subisce così il colpo e il raddoppio: sponda area di Fabbian per l’inserimento in area di Menez, che con un tocco sotto scavalca Andrenacci. Il portiere delle Rondinelle è super nel finale dei primi 45’: prima la respinta sul tiro da fuori di Hernani, poi mura da vicino il mancino di Rivas. Lo stesso vale per Colombi che in due tempi blocca l’insidioso tiro di Ndoj, evitando l’anticipo di Moreo. Nella ripresa è ancora pericoloso Hernani al 61’, ma il suo tiro a giro esce di poco. Così, ecco i cambi di Inzaghi che spezzettano il ritmo del gioco. Nell’ultimo quarto d’ora, i tiri di Viviani e Canotto non impensieriscono i portieri.

    ASCOLI-COMO 3-3— Al Del Duca pari ed emozioni a non finire. Pronti, via e l’Ascoli è subito in vantaggio al 6’: angolo dalla destra di Falasco, mischia in area dopo la torre di Collocolo e Cerri devia col ginocchio nella sua porta, a pochi centimetri dalla linea. Per i bianconeri c’è però poco tempo per esultare, perché una dormita difensiva permette a Iannou di servire Mancuso dentro l’area (17’), che dalla sinistra infila in diagonale sul secondo palo. Il gol carica la squadra di Longo e intimorisce quella di Bucchi, così al 29’ arriva 2-1 dei lombardi: sempre Mancuso — dimenticato da Simic e per lui doppietta dopo tre mesi di digiuno — la piazza di testa sul secondo palo dopo il cross dalla destra di Cutrone. Nel finale di primo tempo, l’Ascoli va vicino al 2-2 con una girata di Gondo (entrato per l’infortunato Dionisi) che si spegne di poco al lato. L’attaccante, però, viene espulso al 20’ della ripresa per un brutto fallo sulla gamba destra di Vignali, deciso da Chiffi dopo il consulto con il Var. La mazzata non colpisce però i marchigiani, che al 73’ pareggiano con Ciciretti sfruttando la fase di rilassatezza degli avversari: Falasco dalla sinistra per il trequartista, che controlla con il mancino e di punta beffa Ghidotti. Blanco (appena entrato) fa 2-3 al 79’ in scivolata su assist di Ghidotti, all’83’ ci pensa poi Simic nel realizzare il definitivo 3-3 con un’incornata all’incrocio da angolo.

    BARI-PISA 0-0— Poche emozioni e tanto equilibrio al San Nicola nel primo tempo. Al 30’ Antenucci, servito da Scheidler, calcia di mancino trovando l’opposizione di Livieri, ma l’arbitro Cosso aveva già fermato tutto per fuorigioco. A inizio ripresa, si accende finalmente la partita: cross in mezzo di Botta, Rus cerca l’anticipo su Antenucci in scivolata colpendo in faccia Scheidler, che, con porta sguarnita e Livieri a terra, manda involontariamente fuori. Nell’azione seguente, Di Cesare salva in scivolata un pericoloso cross dalla sinistra, indirizzato al centro dell’area per Tramoni. Il Pisa chiede quindi un rigore che poteva starci al 55’: Caprile esce a vuoto e centra in pieno la faccia di Idrissa Touré (episodio molto simile a quello tra Szczesny e Messi in Polonia-Argentina), ma si continua. Al 76’, il secondo giallo a Rus per un pestone su Folorunsho, e poco dopo il Bari, caricato dalla superiorità numerica, trova una traversa con Pucino, in seguito a un corner di Maiello. I pugliesi sono sfortunati anche all’85’, con un’altra traversa di Benedetti.

    COSENZA-PERUGIA 0-0— A Cosenza, meglio il Perugia nel primo tempo, vicino al gol con un tiro di Di Carmine (di poco alto) e con un filtrante di Sgarbi per Kouan, che da ottima posizione trova la respinta di Marson. Nel finale super occasione per Paz, che solo dentro l’area tenta un tiro di controbalzo finito però fuori. Nella ripresa, da angolo, non si capiscono Curado e Gori, ma Larrivey da posizione angolata non inquadra la porta (66’). Simile discorso due minuti prima nell’area calabrese, con Vaisanen che colpisce di petto ma beffa quasi il suo portiere. Nel finale, l’ultima azione è un palo di Calò, dopo una serpentina in area umbra e un tiro di esterno destro che si stampa sul palo.

    SPAL-MODENA 2-3— Nell’anticipo dell’ora di pranzo, al Mazza i ritmi sono bassi nella prima parte di gara, con la sensazione però che il gol possa arrivare da entrambe le parti. Le combinazioni dalla sinistra di Celia per La Mantia sono sempre pericolose, sia all’8’ (colpo di testa centrale della punta), che al 19’ con un controbalzo parato in due tempi da Gagno. La risposta della squadra di Tesser però era già arrivata con un pericoloso cross del vivace Tremolada sulla trequarti di destra, che spiazza Alfonso ma finisce di un soffio a lato. Nel finale di frazione la gara si accende: al 35’ il rosso di Diaw, che chiede un rigore che non c’è in area e poi (provocato) tira una manata in faccia a Esposito, poi la girata al volo di Proia respinta col ginocchio ancora da Gagno. In pieno recupero, La Mantia sul primo palo tenta di spazzare il cross da angolo dello stesso Tremolada, ma la svirgolata spiazza tutti e finisce in rete. A fine primo tempo, tra i nervi, è 1-0 Modena. Nella ripresa, De Rossi cerca la scintilla e toglie l’ammonito Meccariello per l’ex Ascoli Maistro, ma la prima ghiottissima occasione è di un Modena sempre vivace: il triangolo Tremolada-Armellino-Tremolada, davanti ad Alfonso, non si chiude per l’intervento di Dalle Mura. Tra i padroni di casa entrano anche Tripaldelli e Tunjov, che con due palloni toccati riporta la luce alla Spal: al 58’ pennella l’assist dell’1-1 per la testa di Moncini (dormita in copertura di Oukhadda) — di nuovo in rete (con doppietta finale) dopo quattro partite all’asciutto — al 70’ il tiro da fuori a lato di poco. Tesser si copre con Ponsi, Magnino e Cittadini, e se per diversi minuti il Modena non attacca più, cercando le ripartenze, proprio in una di queste si riporta in vantaggio con una perla di Falcinelli: l’ex Stella Rossa con un doppio passo si beve Valzania e col mancino scarica forte, in diagonale, sul primo palo. La Spal potrebbe rifarsi con un rigore al 77’, ma con l’aiuto del Var l’arbitro Miele annulla giustamente perché Tripaldelli cerca il contatto su Magnino prima di cadere. Nel finale, gol negato al Modena per la carica di Pergreffi su Alfonso, dopo una punizione di Gerli. Poi le ultime due emozioni: Oukhadda viene stesso in area da Tripaldelli e Marsura spiazza Alfonso dagli 11 metri. Nell’ultima azione, quindi, Moncini anticipa Gagno su cross di Rauti e fa 2-3. Ma per un De Rossi in difficoltà non basta.

    BENEVENTO-PALERMO 0-1— Delicata sfida di bassa classifica al Vigorito, con le due squadre invischiate nella zona playout. La squadra di Cannavaro crea un paio di pericoli dalle parti di Pigliacelli poco prima dell’intervallo: il bolide dal limite di Acampora, a centimetri dal palo, è il brivido maggiore. La gara si accende in avvio di ripresa con un lampo del Palermo: Brunori, in ripartenza, trafigge Paleari con il destro che vale l’1-0 (54’). L’altra cartolina della partita arriva un quarto d’ora dopo: è protagonista ancora il "9" rosanero, che da metà campo prova il gol dell’anno e centra il palo, andando a un passo dal raddoppio. I giallorossi alzano la pressione nel finale: il pari viene solo sfiorato con Improta, mentre Soleri sciupa il match point a tu per tu con Paleari, in pieno recupero. Il risultato non cambia, Corini agguanta tre punti d’oro.
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Olé, altro disastro.
    Per il momento solo il calendario con due aprtite ravvicinate salva Blessin
     
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