Formula1 2023

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    Pioggia, incidenti ed emozioni: a Montecarlo Verstappen vince e va in fuga. Indietro le Ferrari

    L'olandese della Red Bull trionfa a Monaco davanti ad Alonso e a Ocon con l'Alpine. Poi le Mercedes di Hamilton e Russell davanti a Leclerc, Gasly e Sainz
    Giusto Ferronato

    Due GP a Montecarlo, uno asciutto e uno bagnato: ma alla fine li ha dominati sempre lo stesso pilota, Max Verstappen. L’olandese e la Red Bull hanno danzato tra i muretti diventati insidiosi dal giro 52, quando è arrivata la pioggia: quarta vittoria del 2023 conquistata e fuga iridata ufficialmente iniziata, visto che Sergio Perez, che partiva dal fondo, oggi ha chiuso solo 16°. Niente da fare per Fernando Alonso, che con l’Aston Martin le ha provate tutte per beffare Max. Anche azzardando un cambio gomme con le slick quando è iniziata la pioggia, mossa che la Red Bull e Verstappen non hanno scaltramente copiato (altro messaggio di forza alla concorrenza). Per l’ex ferrarista, comunque, un prestigioso secondo posto che conferma un inizio di stagione favoloso. C’è un pezzettino di gloria anche per Esteban Ocon, terzo con l’Alpine che ritrova un po' il sorriso anche perché ha messo dietro le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell. Per la Ferrari gara difficile: sesto posto per Charles Leclerc e ottavo per Carlos Sainz.

    PACCHETTO D'ACCIAIO—
    Verstappen e anche Red Bull, dicevamo, un pacchetto d’acciaio. L’olandese ha passeggiato per tutta la prima frazione della gara, portando a spasso Alonso che rispetto a lui aveva montato le gomme dure. Con le medie il campione del mondo è arrivato a 50 giri e una decina di secondi sullo spagnolo, un autentico dominio. La gara è stata per certi versi incredibile, perché né sull’asciutto né sul bagnato ci sono stati incidenti che hanno richiesto l’ingresso della Safety Car. Ma la Red Bull ha dominato anche quando c’è stata la bagarre della pioggia, arrivata improvvisa al giro 52, quando Verstappen aveva 9 secondi su Alonso e 31 su Gasly, tutti ancora non entrati ai box per la loro prima sosta. Alonso ha azzardato le slick, Verstappen ha invece continuato per capire le reali condizioni della pista e, pur procedendo molto lentamente, ha potuto optare per le gomme intermedie e vincere così la gara con 27 secondi sullo spagnolo, costretto a una seconda sosta per montare le gomme da bagnato. Grande guida di Max che non ha sbattuto malgrado la pista diventata scivolosissima, grande freddezza ai box Red Bull nella gestione del momento. Questo pacchetto, al momento, è il migliore e lo si capisce anche e soprattutto dalla gestione dei momenti concitati che in un GP sono spesso decisivi.

    ROSSE IN DIFFICOLTÀ— Peccato per la Ferrari, che con Leclerc era risalita al terzo posto prima dell’arrivo della pioggia. Sainz, partito quarto, ha sbattuto su Ocon al giro 12, rovinando l’ala anteriore: per lo spagnolo alla fine ottavo posto dietro a Pierre Gasly. Nella delicata fase dei pit stop sul bagnato le rosse sono entrate dopo tutti gli altri, forse un’esitazione che è costata cara. Ma è anche vero che la pioggia è arrivata dopo aver effettuato il primo pit stop e questo non ha aiutato. Alla fine Leclerc e Sainz hanno chiuso dietro alle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, che non hanno brillato ma hanno portato a casa buoni punti. Hanno chiuso la zona punti le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri. Undicesimo posto per l’Alfa Romeo di Bottas davanti a De Vries e al compagno di squadra Zhou. Domenica prossima si torna in pista a Montmelo’.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d'arrivo del GP di Monaco:
    1. Verstappen (Red Bull) 78 giri in 1h48'51"980, media 143.452 km/h

    2. Alonso (Aston Martin) a 27"9

    3. Ocon (Alpine) a 36"990

    4. Hamilton (Mercedes) a 39"062

    5. Russell (Mercedes) a 56"284

    6. Leclerc (Ferrari) a 1'01"890

    7. Gasly (Alpine) a 1'02"362

    8. Sainz (Ferrari) a 1'03"391

    9. Norris (McLaren) a 1 giro

    10. Piastri (McLaren) a 1 giro

    11. Bottas (Alfa Romeo) a 1 giro

    12. De Vries (AlphaTauri) a 1 giro

    13. Zhou (Alfa Romeo) a 1 giro

    14. Albon (Williams) a 1 giro

    15. Tsunoda (AlphaTauri) a 2 giri

    16. Perez (Red Bull) a 2 giri

    Giro più veloce: il 33° di Hamilton (Mercedes) in 1'15"650, media 158.799 km/h

    CLASSIFICHE IRIDATE— Queste le classifiche del Mondiale piloti dopo 6 gare:
    1. Verstappen (Ola) punti 144

    2. Perez (Mes) 105

    3. Alonso (Spa) 93

    4. Hamilton (GB) 69

    5. Russell (GB) 50

    6. Sainz (Spa) 48

    7. Leclerc (Mon) 42

    8. Stroll (Can) 27

    9. Ocon (Fra) 21

    10. Gasly (Fra) 14

    Marche:

    1. Red Bull punti 249

    2. Aston Martin 120

    3. Mercedes 119

    4. Ferrari 90

    5. Alpine 35

    6. McLaren 17

    7. Haas 8

    8. Alfa Romeo 6

    9. AlphaTauri 2

    10. Williams 1
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    GP Spagna, Verstappen fa quello che vuole: dominio su Hamilton e Russell. Sainz è 5°

    L'olandese della Red Bull domina anche la settima prova iridata a Montmelo' precedendo le Mercedes. Male la Ferrari, con lo spagnolo preceduto anche da Perez. Leclerc (11°) fuori dalla zona punti
    Giusto Ferronato

    Max Verstappen a passeggio anche a Montmelo’. L’olandese della Red Bull ha dominato il GP di Spagna e conquistato la quinta vittoria stagionale, che gli consente di allungare ulteriormente in classifica su Sergio Perez, oggi comunque capace di limitare i danni: partiva 11° ed è arrivato quarto, a dimostrazione dello strapotere di questa Red Bull. Verstappen è arrivato invece a quota 40 vittorie, a una soltanto da un mito come Ayrton Senna. Ma del resto Max merita che inizino gli accostamenti coi grandi di questo sport: per i numeri, ma anche perché il due volte iridato ha un tale livello di guida e sicurezza da poter permettere alla sua squadra strategie di gara e gestione dei GP mirate. Come oggi, quando del gruppo di testa è stato l’unico a poter partire con gomma media.

    UNA GARA A PARTE —
    Max e la Red Bull hanno fatto anche oggi una gara a parte. Togliendo i dominatori della stagione, l’applauso lo merita certamente la Mercedes, che inizia a mostrare come le modifiche alla monoposto inizino a dare i loro frutti. Il secondo e il terzo posto di Lewis Hamilton e George Russell (che partiva 12° e ha chiuso davanti a Perez) sono un risultato di prestigio, il team di Stoccarda ha dato un bel segnale sulla pista che da sempre certifica il valore delle monoposto. E probabilmente la proietta a ruolo di vice Red Bull di questo campionato. Un ruolo che sperava di poter recitare la Ferrari. Ma il quinto posto di Carlos Sainz, che partiva secondo ma è stato risucchiato in gara da Hamilton e da due piloti che partivano in 11esima e 12esima posizione, non è qualcosa da festeggiare, soprattutto alla luce delle numerose novità di pacchetto portate in questa gara. Aver preceduto le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso è una magrissima soddisfazione. Charles Leclerc, partito dalla pit lane, ha chiuso 11°, fuori dalla zona punti.

    LA PARTENZA— Allo start Verstappen è riuscito a tenere la testa malgrado una mescola di “svantaggio” rispetto ai rivali. L’olandese è stato l’unico del gruppo di testa a scegliere di partire con le medie ma questo non gli ha impedito di mantenere il comando alla prima curva, benché aggredito dalla Ferrari di Carlos Sainz. Max ha tenuto la prima posizione dalla pole e da lì ha poi sostanzialmente gestito la gara a piacimento, supportato da una monoposto che gli ha consentito di tenere i rivali a distanza con la certezza di essere il pilota che avrebbe potuto fermarsi sempre dopo tutti i primi inseguitori, cosa puntualmente verificatasi.

    IL MESSAGGIO DI MAX— La strategia di gara su due soste ha visto Verstappen effettuare le sue sempre dopo gli avversari, in totale sicurezza. Peccato per il crollo della gomma media di Sainz dopo la prima sosta, è stato quello il momento in cui la Ferrari ha iniziato a cedere terreno sulle Mercedes. Anche l’ultimo stint su gomma dura non ha migliorato le cose e Sainz è stato ripreso anche dalla Red Bull di Perez. Invece davanti Verstappen si è divertito. Gli è stata data anche una bandiera bianco-nera di avvertimento per un taglio di cordolo, cosa che non gli ha impedito di andare a fare il giro più veloce per prendersi nel finale anche il punto addizionale che in quel momento apparteneva, guarda caso, a Perez. Il messaggio è chiaro, non c’è davvero niente per nessuno.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d'arrivo del GP di Spagna:
    1. Verstappen (Red Bull), 66 giri in 1h27'57"940, alla media di 209.560 km/h

    2. Hamilton (Mercedes) a 24"090

    3. Russell (Mercedes) a 32"389

    4. Perez (Red Bull) a 35"812

    5. Sainz (Ferrari) a 45"698

    6. Stroll (Aston Martin) a 1'03"320

    7. Alonso (Aston Martin) a 1'04"127

    8. Ocon (Alpine) a 1'09"242

    9. Zhou (Alfa Romeo) a 1'11"878

    10. Gasly (Alpine) a 1'13"530

    11. Leclerc (Ferrari) a 1'14"419

    12. Tsunoda (AlphaTauri) a 1'15"416

    13. Piastri (McLaren) a 1 giro

    14. De Vries (AlphaTauri) a 1 giro

    15. Hulkeneberg (Haas) a 1 giro

    16. Albon (Williams) a 1 giro

    17. Norris (McLaren) a 1 giro

    18. Magnussen (Haas) a 1 giro

    19. Bottas (Alfa Romeo) a 1 giro

    20. Sargeant (Williams) a 1 giro

    Giro veloce: il 61° di Verstappen in 1'16"330, media 219.641 km/h
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    mamma mia che pena.
    ad anche quest'anno si vince l'anno prossimo
     
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    GP Canada, che Verstappen: 41 vittorie come Senna! Poi Alonso, Hamilton e due belle Ferrari

    Nell'ottava gara della stagione nuova vittoria dell'olandese della Red Bull che precede Aston Martin, Mercedes e le rosse di Leclerc e Sainz

    Giusto Ferronato
    18 giugno 2023
    Max Verstappen vola, due fuoriclasse come Fernando Alonso e Lewis Hamilton lo possono solo guardare raggiungere un mito come Ayrton Senna a 41 vittorie in F1. E poi ci sono le Ferrari che finalmente si sono rimesse a correre. In estrema sintesi è questa la morale di un GP del Canada forse poco emozionante, ma molto combattuto. Il campione del mondo olandese, infatti, non si è potuto distrarre un solo secondo per tenere a bada l’Aston Martin e la Mercedes di due piloti da 9 Mondiali vinti in 2. Ma la realtà è che Max in questo momento è in controllo assoluto della sua Red Bull, delle situazioni di gara, dei rivali, dell’intero campionato. Aver raggiunto Senna (pur con più gare a disposizione del mito brasiliano) la dice lunga sui record che di questo passo si accinge a riscrivere.

    BELLE FERRARI—
    In questo giorno importante per Max, è bello sottolineare che della lotta di testa hanno fatto parte anche Charles Leclerc e Carlos Sainz, con una Ferrari SF-23 finalmente competitiva con entrambe le mescole di gomma, forse la notizia più importante per i tecnici di Maranello arrivata da Montreal. È vero, le rosse alla fine hanno solo minacciato le posizioni del podio, non è una vittoria. Però è un ritorno alla competitività sul passo gara che lascia finalmente ben sperare. Aver preceduto la seconda Red Bull di Sergio Perez non è un risultato da disprezzare. Settimo un ottimo Alex Albon con la Williams, bravissimo a precedere Ocon con l’Alpine, Stroll con l’Aston Martin e Valtteri Bottas con l’Alfa Romeo.

    LA PARTENZA— Alla partenza Verstappen è scattato bene seguito dalla Mercedes di Hamilton, abile a partire meglio di Alonso, accodatosi all’inglese e in difesa anche contro la seconda Mercedes di Russell. Quinto Ocon davanti a Hulkenberg, seguito da Piastri, Norris e dalla Ferrari di Leclerc, che si è liberato della Williams di Albon. Dietro questo gruppetto, duello serrato tra Perez e Sainz, col messicano che è riuscito a tenere la posizione. Il primo momento movimentato è arrivato al 13° giro, quando Russell è andato a picchiare con la posteriore destra in uscita dalla chicane di curva 9. Detriti in pista e Safety Car schierata, con il gruppetto di testa e praticamente tutti i piloti ai box per il cambio gomme. Non le Ferrari di Leclerc e Sainz, rimasti in pista con le medie (la strategia differente rispetto a tutti è piaciuta), Perez, Magnussen e Bottas. Verstappen, Hamilton e Alonso, però, si sono comunque allungati rispetto alle rosse, mentre la direzione gara ha messo sotto investigazione Hamilton per uscita pericolosa dalla piazzola box proprio in faccia ad Alonso. Alla fine però, nessuna infrazione rilevata.

    L'ATTACCO DI ALONSO— Fernando si è comunque rifatto al 23° giro, quando in fondo al rettilineo che porta ai box ha infilato Hamilton grazie al Drs. Fernando è stato anche bravo a difendersi dal contrattacco successivo di Lewis e a tenere la seconda posizione. La Ferrari in questa fase ha corso bene, restando con Leclerc e Sainz a 7 e 9 secondi dalla vetta, sempre con le medie montate alla partenza. Al 35° contatto tra De Vries e Magnussen che però sono riusciti a ripartire, mentre i meccanici della Ferrari erano subito pronti ad approfittarne qualora fosse stata schierata la Safety Car. Al 38° giro sosta per Perez, seguito al 40° e al 41° dalle rosse di Sainz e Leclerc. Ha reagito subito la Mercedes, che ha richiamato Hamilton per la sua seconda sosta. E così anche l’Aston Martin, che ha richiamato Alonso. E quindi il turno di Verstappen, che ha montato le medie al 42° passaggio.

    SEGNALI FERRARI— A tre quarti gara, dunque, Max ha corso con le medie, Alonso con la dura, Hamilton con la media, le Ferrari con la dura e Perez con la media, decisamente una situazione di grande diversità tra i primi 6. Verstappen ha ha comunque tenuto Alonso a 5 secondi, con Hamilton a 9 e le Ferrari a 12 e 15 al 51° giro. È in questa fase che Perez con gomma media non è riuscito a raggiungere le Ferrari, segnali di competitività ritrovata per le rosse. I valori in pista, però, non sono cambiati fino alla bandiera a scacchi. Il Mondiale è sempre più nelle mani di Verstappen, che dà proprio l’impressione di portare a spasso tutti i rivali. I quali, però, stanno arrivando.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d'arrivo GP del Canada, ottava gara del Mondiale 2023:
    1. Verstappen (Red Bull) 70 giri in 1h33'58"248, alla media di 194.910 km/h

    2. Alonso (Aston Martin) a 9"5

    3. Hamilton (Mercedes) a 14"1

    4. Leclerc (Ferrari) a 18"6

    5. Sainz (Ferrari) a 21"5

    6. Perez (Red Bull) a 51"0

    7. Albon (Williams) a 1'00"8

    8. Ocon (Alpine) a 1'01"6

    9. Stroll (Aston Martin) a 1'04"4

    10. Bottas (Alfa Romeo) a 1'04"4

    11. Piastri (McLaren) a 1'05"1

    12. Gasly (Alpine) a 1'05"2

    13. Norris (McLaren) a 1'08"3

    14. Tsunoda (AlphaTauri) a 1'13"4

    15. Hulkenberg (Haas) a 1 giro

    16. Zhou (Alfa Romeo) a 1 giro

    17. Magnussen (Haas) a 1 giro

    18. De Vries (AlphaTauri) a 1 giro

    Giro veloce il 70° di Perez in 1'14"481, media 210.786 km/h

    CLASSIFICHE IRIDATE— Queste le classifiche iridate dopo il GP del Canada:

    1. Verstappen (Ola) punti 195

    2. Perez (Mes) 126

    3. Alonso (Spa) 117

    4. Hamilton (GB) 102

    5. Sainz (Spa) 68

    6. Russell (GB) 65

    7. Leclerc (54)

    8. Stroll (Can) 37

    9. Ocon (Fra) 29

    10. Gasly (Fra) 15

    Marche

    1. Red Bull punti 321

    2. Mercedes 167

    3. Aston Martin 154

    4. Ferrari 122

    5. Alpine 44

    6. McLaren 17

    7. Alfa Romeo 9

    8. Haas 8

    9. Williams 7

    10. AlphaTauri 2
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    F1 Austria Sprint: Verstappen implacabile, Sainz terzo dietro Perez

    L'olandese si prende anche la minigara del sabato con la Red Bull e domani partirà in pole nel GP. Leclerc solo dodicesimo
    Giusto Ferronato
    Giornalista
    1 luglio - ZELTWEG (AUSTRIA)
    Max Verstappen implacabile anche nella Sprint. In Austria non si ferma la marcia del campione del mondo che ha vinto la seconda minigara del sabato di questa stagione. Dopo la pole di ieri, Max è riuscito a evitare le insidie della pista bagnata su cui si è corso e soprattutto dell’attacco portatogli dal compagno di squadra Sergio Perez, che oggi ha cercato di fare il colpaccio sin dal via. I due sono arrivati a stretto contatto, ma Verstappen ha sistemato subito le cose, prendendosi la testa della gara immediatamente. Poi come un martello ha piazzato un colpo dietro l’altro e con 24 giri Sprint se n’è andato a prendersi la vittoria e gli 8 punti che spettano al 1° classificato.

    POLEMICO MAX—
    Un po’ polemico Verstappen alla fine via radio. L’olandese, infatti, infilato alla prima curva dopo la partenza, ha contrattaccato Perez sul rettilineo che porta a curva 2 e qui è stato chiuso a destra dal compagno di squadra. Checo ha spiegato di non aver visto Max, il quale, però non ha gradito e si è lamentato a fine gara col team. Versatappen ha comunque preso la testa tirando una gran staccata a Perez, che non ha potuto controbattere.

    BRAVO SAINZ— Sul podio un ottimo Carlos Sainz con la Ferrari, che su questa pista conferma di trovarsi e guidare a meraviglia. Lo spagnolo ha preceduto le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, a loro volta finite davanti alla Haas di Nico Hulkenberg, per lunghi tratti della gara in seconda posizione dietro a Verstappen. Il tedesco ha approfittato del duello nelle prime curve tra l’olandese e Perez per prendere la seconda posizione e tenerla finché le sue gomme hanno retto. Alla fine i suoi 3 punti valgono come una vittoria.

    SOFFRE LECLERC— Sprint difficile per Charles Leclerc, che è dovuto scattare dalla nona posizione per via di una penalità nella Shootout (impeding a Piastri). Il monegasco ha lottato a lungo con Ocon e Norris, ma alla fine ha dovuto cedere la posizione anche a Hamilton. Alla fine 12° posto per il ferrarista. Ultimo posto per le due Alfa Romeo di Zhou e Bottas, che al via ha tentato l’azzardo di partire con le gomme da asciutto. La mossa non ha pagato perché già nel giro di allineamento si è reso conto che l’asfalto era troppo bagnato per quella scelta. Domani alle 15 il GP vero e proprio.
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    F1 GP Austria, Max Verstappen vince anche la gara. Seconda la Ferrari di Charles Leclerc

    L'olandese campione del mondo completa uno storico poker nel weekend austriaco: pole, shootout, sprint e GP. Podio Perez, quarta l'altra rossa di Sainz
    Giusto Ferronato

    2 luglio - ZELTWEG (AUSTRIA)
    Si è pure fermato a due giri dalla fine per mettere le soft e andarsi a prendere il punto del giro più veloce della gara! Eccezionale Max Verstappen, un pilota che con in mano questa Red Bull fa letteralmente quello che gli pare. L’olandese ha vinto, anzi, dominato, il GP d’Austria, una gara che lo lancia sempre più verso il terzo titolo mondiale e che ha visto finalmente protagonista la Ferrari. Certo, il secondo posto di Charles Leclerc non è un piazzamento per cui esaltarsi, anche perché quando il tuo avversario ti fa un pit stop in faccia per fare il giro veloce significa che bisogna ancora lavorare. Ma la SF-23 ha lottato con onore, ha confermato la buona gestione delle gomme vista in Canada e questo lascia ben sperare per le prossime 13 gare in calendario. Sergio Perez, che ha rimontato dal fondo dello schieramento, ha dovuto sudare per avere ragione di Carlos Sainz, che oggi ha fatto davvero divertire, con sorpassi aggressivi a Norris e Hamilton e tre giri di grandi difese contro Perez.

    RISALE ANCHE LA MCLAREN—
    Ottimo quinto posto per Lando Norris con una McLaren che ha dato segnali di risveglio. Da rivedere, invece le Aston Martin, che hanno visto Fernando Alonso solo al 6° posto e le Mercedes, con Lewis Hamilton 7° e anche penalizzato per superamento dei limiti di pista. Russell ha rimontato fino all’ottavo posto davanti a Gasly con l’Alpine e Lance Stroll con la seconda Aston Martin. Solo 11 piloti rimasti a pieni giri, da Ocon 12° a Magnussen (19°) sono stati tutti doppiati.

    DOMINIO MAX— Verstappen, in ogni modo, è stato di un’altra categoria. L’altro simbolo del suo strapotere di questa gara è stata la gestione dei pit stop. Quando è stata schierata la Virtual Safety Car per il ritiro di Hulkenberg, infatti, la Red Bull ha addirittura potuto decidere di non fermarsi, restando in pista con la gomma media, mentre tutti gli altri montavano la gomma più fresca. Una mossa per certi aspetti sorprendente, ma non se si guida una Red Bull del genere e ci si chiama Verstappen. Erano evidentemente consapevoli in Red Bull della propria forza. Così l’iridato ha ritardato la sosta, e quando è rientrato dietro alle Ferrari, è andato a riprenderle entrambe con le gomme dure, passando prima Sainz e poi Leclerc, che è rimasto quindi in testa dal 26° al 36° giro. Un dominio totale, che gli ha consentito poi di restare davanti dopo la seconda sosta e infine di permettersi anche il pit stop finale per prendersi il giro veloce, ovviamente per toglierlo a Sergio Perez. Giù il sipario. Ma la Ferrari è piaciuta, ha davvero imboccato la direzione giusta? Il GP a Silverstone della prossima settimana fornirà nuove risposte.
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    GP Silverstone, Norris sogna ma Verstappen lo gela: pole di Max! Ferrari, Leclerc 4° e Sainz 5°

    Emozionanti qualifiche del GP di Gran Bretagna con l'olandese che sulla bandiera a scacchi precede le McLaren di Lando e di Piastri, poi le rosse e le Mercedes
    Giusto Ferronato

    8 luglio - SILVERSTONE (INGHILTERRA)
    Max Verstappen continua imperterrito la sua marcia. Nessuno riesce a fermare l'olandese della Red Bull, scatenato anche nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna. Sua la pole position di Siverstone, la quinta consecutiva, la numero 27 della carriera. Niente da fare per tutti i rivali a cominciare dalle McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, splendide al secondo e terzo posto davanti alle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Poi ci sono le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Un po' deludente Fernando Alonso, nono con l'Aston Martin battuto da un sempre più sorprendente Alexander Albon. Gasly decimo con l'Alpine. Un altro disastro per Sergio Perez, invece, eliminato al termine della Q1, beffato nel passaggio tra pista asciutta a pista umida.

    MCLAREN A SORPRESA—
    Il pubblico di Silverstone è impazzito quando Norris e Piastri hanno tagliato il traguardo davanti alle due Ferrari, per gli inglesi rivedere la McLaren in pole sulla pista di casa sarebbe stato un evento. Il problema è che là dietro stava arrivando come un jet il dominatore del campionato, per nulla intenzionato a lasciare strada: 1'26"720 a 1'26"961, unici due piloti sotto l'1'27" e per la McLaren, dopo tanti problemi, è una prima fila che vale come una vittoria.

    OCCHIO AL PASSO— Le Ferrari hanno confermato le buone cose viste nelle libere e sicuramente non si aspettavano due McLaren così in palla. Domani però sarà un'altra storia e le rosse puntano sicuramente al secondo posto. Le SF-23 dovranno però guardarsi dalle Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton, che sul passo gara Leclerc ha già detto saranno molto pericolose. Da segnalare un episodio che riguarda Verstappen, che ha passato Russell in regime di bandiera gialla apparsa però appena dopo aver affiancato l'inglese, la direzione gara non è intervenuta. Quindicesimo Bottas con l'Alfa Romeo, De Vries penultimo ma probabilmente verrà penalizzato per unsafe release in Q1. Domenica alle 16 il via della gara.

    I TEMPI DELLE QUALIFICHE— Queste le qualifiche del GP di Gran Bretagna: 1. Verstappen (Red Bull) 1'26"720 2. Norris (McLaren) 1'26"961 3. Piastri (McLaren) 1'27"092 4. Leclerc (Ferrari) 1'27"136 5. Sainz (Ferrari) 1'27"148 6. Russell (Mercedes) 1'27"155 7. Hamilton (Mercedes) 1'27"211 8. Albon (Williams) 1'27"530 9. Alonso (Aston Martin) 1'27659 10. Gasly (Alpine) 1'27"689 11. Hulkenberg (Haas) 1'28"896 12. Stroll (Aston Martin) 1'28"935 13. Ocon (Alpine) 1'28"956 14. Sargeant (Williams) 1'29"031 15. Bottas (Alfa Romeo) 1'29"798 16. Perez (Red Bull) 1'29"968 17. Tsunoda (AlphaTauri) 1'30"025 18. Zhou (Alfa Romeo) 1'30"123 19. De Vries (AlphaTauri) 1'30"513 20. Magnussen (Haas) 1'32"378
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    GP Silverstone, vince ancora Verstappen su Norris e Hamilton. Male le Ferrari: Leclerc 9°, Sainz 10°

    In Inghilterra domina l'olandese della Red Bull, alla settima vittoria su 10 gare della stagione. Ottimo secondo posto dell'inglese della McLaren che precede il 7 volte iridato della Mercedes. Le rosse lontane
    Giusto Ferronato

    9 luglio - SILVERSTONE (INGHILTERRA)
    Il GP di Gran Bretagna è durato 5 giri, il tempo per Max Verstappen di riprendersi dall’avvio a razzo di Lando Norris, mettersi nella scia della McLaren e andare a prendersi la settima vittoria di questo 2023. Sette vittorie su 10, 10 vittorie su 10 per la Red Bull, che tra due settimane può eguagliare le 11 vittorie su 11 della super McLaren del 1988, numeri che parlano di un dominio e suonano come una sentenza definitiva per questo campionato. Il pubblico di Silverstone, che ieri aveva sognato per pochi secondi la pole di Norris, è stato gelato da Verstappen una seconda volta, anche se per questa splendida McLaren era un po’ impensabile credere di poter impensierire l'olandese per la vittoria. Ma le monoposto di Woking sono le vincitrici morali di questo weekend perché Norris ha preceduto Lewis Hamilton e Oscar Piastri (quarto) ha tenuto dietro George Russell. Battere le Mercedes a Silverstone è davvero un bel risultato ed è bello e doveroso ricordare che dietro a questa risalita c’è anche il lavoro del nostro Andrea Stella, che da quest’anno guida la scuderia di Woking da team principal.

    FERRARI AMARA—
    Per un italiano che sorride ce ne sono tanti vestiti di rosso che purtroppo anche oggi masticano amaro. Le Ferrari purtroppo non hanno mantenuto le aspettative dopo le buone qualifiche di sabato e alla fine Charles Leclerc, che era partito quarto, si è dovuto accontentare del nono posto dietro a Sergio Perez (6°), Fernando Alonso e Alex Albon. Ha pesato in negativo la strategia a due soste e forse sarebbe stato meglio qualcosa di più conservativo dopo il via, quando dalla quarta posizione con gomma media il monegasco stava controllando Russell, partito con le soft.

    MANCANZA DI PASSO— Ma al di là di quello che si sarebbe potuto fare livello di strategia, purtroppo la realtà è che Leclerc nelle prime fasi non è riuscito a tenere il passo delle McLaren, che si sono incollate agli scarichi di Verstappen. Il doppio cambio gomme ha fatto il resto. E la conferma dei problemi di passo della SF-23 si è avuta anche con Carlos Sainz junior, che ha chiuso decimo malgrado una sosta in meno del compagno di squadra. Sembra che questa macchina sia destinata ad andare forte in base alle piste, Silverstone coi suoi velocissimi curvoni in appoggio era un test molto atteso e il Cavallino non ha passato l’esame. Ci sarà ancora da lavorare molto.

    MAX IN CONTROLLO— Verstappen e la Red Bull hanno preso la testa della gara e hanno gestito il passo degli inseguitori, mai in affanno, nemmeno dopo quello start in cui Norris ha sfilato Max alla prima curva. L’iridato è stato bravissimo a difendersi dall’assalto iniziale di Piastri, ha assestato il ritmo ed è andato a prendere Lando. La gara si è un po’ rianimata quando Magnussen si è ritirato col motore in fiamme. La Safety Car ha spinto i primi alla sosta, che ha riavvicinato le Mercedes alle McLaren. Le vetture di Stoccarda hanno montato soft e medie, Norris e Piastri si sono difesi alla grande con le dure. Prossima gara tra due settimane in Ungheria.
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    GP Ungheria: pole di Lewis Hamilton, battuto Verstappen di 3 millesimi! Ferrari, Leclerc 6°

    Bellissima qualifica all'Hungaroring con l'inglese della Mercedes che dopo due stagioni ritrova la prima posizione. Terzo e quarto posto per le McLaren di Norris e Piastri
    Giusto Ferronato

    22 luglio - BUDAPEST (UNGHERIA)
    Nona pole position in Ungheria, record assoluto su un unico tracciato, la numero 104 della carriera. Dopo due anni di digiuno in qualifica, Lewis Hamilton è tornato protagonista della Formula 1 regalando emozioni all’Hungaroring: il sette volte iridato ha fatto ritrovare (almeno il sabato) il sorriso alla Mercedes e regalato emozioni al pubblico della F1, bruciando di soli 3 millesimi l’attuale re del Circus, quel Max Verstappen che domani cercherà in ogni modo di rifarsi. Appuntamento alle 15, per vedere il duello alla prima curva tra i due grandi rivali, l’ennesima rivincita tra i due piloti più vincenti della storia recente. Hamilton non partiva dalla pole dal GP d’Arabia del 2021, proprio l’anno dell’infuocato finale di stagione contro Max. Che domani avrà dalla sua il vantaggio della solita grande macchina, ma non potrà affatto sottovalutare il rivale di una Mercedes che davvero, a livello tecnico, non molla mai.

    FERRARI SPENTA—
    Nel giorno del ritorno in vetta del 7 volte iridato, purtroppo, bisogna segnalare ancora una volta una Ferrari spenta. Charles Leclerc ha lottato come un leone ma non è andato oltre il sesto posto, preceduto dalle due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri e dalla sorprendente Alfa Romeo di Zhou Guanyu. Alfa che ha completato l’ottima giornata con Valtteri Bottas in settima posizione, nientemeno che davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso e alla Red Bull di Sergio Perez. Decimo Nico Hulkenberg con la Haas. Partirà 11° Carlos Sainz junior con la seconda rossa: per lui amara eliminazione in Q2.

    TRAPPOLA Q1— La Q1 è quella che ha destato più curiosità perché disputata, secondo il nuovo format, con l’obbligo di mescola hard per tutti. E in effetti il rimescolamento di valori si è visto perché la necessità di mandare in temperatura la mescola più dura ha creato non pochi problemi a diversi team. Le Ferrari sono riuscite a fare il tempo per qualificarsi a 3 minuti dalla fine della sessione, terminata con l’Alfa Romeo di Guanyu Zhou il più veloce davanti alle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Ma le attese sorprese non sono mancate. Sono cadute subito nella “trappola” le Mercedes, con Hamilton che è riuscito a fare il tempo all’ultimo tentativo e George Russell che è stato invece eliminato col 18° tempo. Fuori anche Albon (Williams), Tsunoda (AlphaTauri), Magnussen (Haas) e Sargeant (Williams). Qualificato con l’ultimo tempo il rientrante Daniel Ricciardo, comunque più veloce di Tsunoda, un bel risultato per l’australiano.

    SAINZ FUORI IN Q2— In Q2 gomme medie per tutti e subito un problema per Verstappen, che si è visto cancellare il suo miglior tempo per superamento dei track limits in curva 5. L’olandese ha così dovuto puntare sul secondo tentativo, stavolta buono e chiuso al secondo posto dietro a Lando Norris. L’inglese della McLaren alla fine ha preceduto Hamilton e Max, mentre non ha passato il taglio la Ferrari di Carlos Sainz, eliminato sulla bandiera a scacchi, ironia della sorte, proprio da Leclerc, passato col sesto tempo. Colpaccio delle due Alfa Romeo che hanno piazzato in Q3 sia Bottas (quarto), sia Zhou (nono). Dentro per un soffio Fernando Alonso, decimo. Domani alle 15 il via del GP.
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    GP Ungheria, settima di fila per Verstappen! Red Bull da paura: eguagliata la McLaren 1988

    L'olandese scatenato anche all'Hungaroring: brucia Hamilton al via e domina davanti a Norris e Perez. Per il team iridato 11esima vittoria consecutiva da inizio stagione, eguagliato il primato del team di Woking. Ferrari in sordina: Leclerc e Sainz al 7° e 8° posto
    Giusto Ferronato

    23 luglio - BUDAPEST (UNGHERIA)
    Nemmeno Lewis Hamilton è riuscito anche solo a infastidire la marcia inarrestabile di Max Verstappen. Super Max ha bruciato al via il rivale inglese della Mercedes e ha conquistato con facilità il GP d’Ungheria, l’11° GP di una stagione 2023 che si appresta a diventare la stagione dei record di casa Red Bull. Oggi il team di Milton Keynes ha eguagliato lo storico primato del 1988 che apparteneva alla mitica McLaren Honda di Ayrton Senna e Alain Prost, quello delle 11 vittorie consecutive dall’inizio dell’anno. La Red Bull è la seconda squadra a riuscirci, ma con la concreta prospettiva di diventare, domenica prossima a Spa, la prima a vincerne 12 nello stesso anno (12 di fila le ha già vinte se si considera la vittoria nell'ultimo GP dell'anno scorso). Ci riuscirà? Con un Verstappen che gioca con gli avversari come a gatto col topo è difficile pensare che domenica il nuovo record non sarà riscritto.

    FERRARI SPENTA—
    Onore a Verstappen e alla Red Bull, due macchine che rasentano la perfezione. Curioso che il record della McLaren sia stato raggiunto proprio davanti a una monoposto di Woking, quella di Lando Norris, bravo a stare davanti alla seconda Red Bull, quella di Sergio Perez. Lewis Hamilton ha chiuso ai piedi del podio, quarto davanti a Oscar Piastri. Bella la gara del giovane australiano, sempre più convincente. Sesto posto per la Mercedes di George Russell, settimo per la Ferrari di Charles Leclerc e ottavo per Carlos Sainz con la seconda rossa. Per Maranello un weekend lontano da quelle che sulla carta erano buone aspettative, la conferma che tra ricerca della prestazione e nuovi sviluppi non si è ancora trovato il bandolo della matassa.

    ILLUSIONE LEWIS— Aveva un po’ illuso la pole di Hamilton di ieri. Allo start, infatti, un ottimo spunto di Verstappen ha fatto guadagnare l’interno al campione del mondo che ha staccato davanti a Lewis alla prima curva. Ma per contrastare l’olandese, Hamilton ha lasciato la porta aperta e sulla destra è stato un fulmine Oscar Piastri a infilarsi, seguito anche da Lando Norris, che due curve dopo ha attaccato e passato il 7 volte iridato. Non è mancato un incidente a centro gruppo, con Zhou (penalizzato di 5 secondi per la manovra) che ha tamponato Ricciardo che a sua volta ha toccato Ocon che ha colpito Gasly: disastroso ritiro per le due Alpine. Sainz invece, scattato con gomma soft, è stato bravo a rimontare in poche curve dall’11° posto al sesto dietro a Leclerc e davanti ad Alonso e Perez. Le sue gomme soft hanno retto fino al 15° giro, quando è rientrato ai box per montare le dure.

    RITMO MARTELLANTE— Insomma, situazione ideale per Verstappen, che ha preso la testa della gara con una certa facilità e si è ritrovato senza Hamilton nei paraggi, beffato dalle due McLaren. Max ha così iniziato la sua progressione micidiale, costante, martellante: Piastri gli è rimasto relativamente vicino nei primi 5 giri, ma poi il distacco si è sempre più dilatato, arrivando a 8 secondi al 17° giro, quando Hamilton, dalla quarta posizione, è rientrato ai box per montare le dure ripartendo ottavo davanti a Ricciardo. La McLaren ha reagito subito e sostato con Norris, seguita dalla Ferrari che però con Leclerc ha avuto problemi alla posteriore sinistra. Per il monegasco disastroso rientro in pista in 11esima posizione dietro a Sainz e Stroll.

    LE SOSTE— Il giro dei pit stop ha favorito Norris, che in pratica non ha solo marcato Hamilton, ma pure fatto undercut a Piastri, chiamato al 19° giro ai box e ripartito esattamente dietro al compagno di squadra, una vera disdetta visto che era secondo. Finalmente al 23° giro ecco il turno di Verstappen, che ha montato le dure rimanendo al comando con 3 secondi su Perez (ancora senza soste) e 5 su Norris. Nella tornata successiva ecco il pit stop di Perez, che è uscito esattamente tra le due Ferrari. Non per molto, però, perché Checo al 27° giro ha affiancato Sainz in fondo al rettilineo d’arrivo e lo ha passato, lanciandosi all’inseguimento di Russell, in questa fase l’unico senza pit stop effettuati. Il giro dopo ecco l’attacco all’inglese della Mercedes e sorpasso a segno. Una difesa feroce quella di Russell, che poi si è fermato per la sua sosta ripartendo 14°. Al 35° giro, esatta metà gara, la situazione ha così visto Verstappen davanti a Norris di 10 secondi, a Piastri di 17, a Hamilton di 23, a Perez di 26 e alle due Ferrari di Sainz e Leclerc di 35 e 36 secondi. Ma quel che è peggio (per i rivali) è che Max ha costantemente allungato su tutti gli inseguitori, portando i distacchi più avanti di altri 5 secondi ciascuno nei successivi 5 giri. Davvero una macchina.

    IMPLACABILE MAX— Al giro 42 seconda sosta per Piastri e Perez (gomme medie), seguiti il giro dopo da Leclerc (dura). Poi ecco Norris e Sainz. Perez al 48° giro ha attaccato e passato Piastri, con una difesa molto dura in curva 3 perché non ha lasciato praticamente spazio all’australiano che ha provato in contrattacco all’esterno. Nello stesso momento è stata comunicata la penalità di 5 secondi a Leclerc per eccesso di velocità in corsia box al secondo pit stop, un’altra legnata sulla già difficile gara del monegasco. Al 52 sosta per Verstappen e graduatoria invariata per la vetta, con Max che ha proseguito implacabile fino al traguardo, rifilando 33 secondi a Norris, 37 a Perez, 39 a Hamilton e oltre un minuto a tutti gli altri. Undici gare se ne sono andate, ne mancano altre 11, la Red Bull e tutti gli avversari possono probabilmente iniziare già a pensare al 2024.
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    Uhhh accidenti a Spa altra doppietta RedBull.
    La notizia è vedere una Ferrari sul podio
     
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    GP Olanda, grande pole di Verstappen! Battuti Norris e Russell. Ferrari, Sainz sesto

    L'olandese è l'unico a scendere sotto l'1'11" e conquista la leadership della prima fila davanti alla McLaren. Exploit di Albon quarto con la Williams davanti ad Alonso. Leclerc sbatte in Q3 e partirà nono
    Giusto Ferronato

    26 agosto - ZANDVOORT (OLANDA)
    Inarrestabile Max Verstappen. L'olandese non ha dato scampo ai rivali nemmeno nelle qualifiche del GP d'Olanda, che ha dominato con un giro dei suoi, unico pilota a scendere (e di tanto) sotto la barriera dell'1'11". Mezzo secondo rifilato alla McLaren di Lando Norris, 7 decimi alla Mercedes di George Russell, 8 all'incredibile Williams di Alexander Albon. Ma soprattutto 1"3 al compagno di squadra Sergio Perez che ha la sua stessa macchina. Quindi avere la Red Bull conta, ma occorre saperla portare a questi livelli. Questo è oggi Max Verstappen, arrivato alla pole numero 28 della carriera, l'ottava del 2023.

    CON LA PIOGGIA E CON IL SOLE— E dire che la pioggia annunciata che avrebbe potuto rimescolare un po' le carte è effettivamente arrivata. Tra la Q1 e la Q3 la pista si è però progressivamente asciugata e dopo due sessioni con gomma intermedia, la Q3 si è disputata su pista asciutta e Max non ha sbagliato nessuna delle tre fasi. Un po' quello che ieri ha ammesso anche Carlos Sainz: "La verità è che quest'anno non stanno commettendo errori, oltre a essere veloci". E dunque solo applausi al campione del mondo che domani vuole completare l'opera davanti al pubblico arancione che sta riempiendo le tribune e aspetta solo l'ennesimo trionfo del suo campione.

    SENZA RIVALI— Difficile trovare un vero rivale di Verstappen-Red Bull in questo fine settimana. La Ferrari purtroppo scatterà solo dalla terza fila col sesto posto di Carlos Sainz e dalla quinta col nono di Charles Leclerc, in enorme difficoltà a tenere in traiettoria la SF-23. Il monegasco ha parlato di aver accusato tanto sottosterzo, ma anche sovrasterzo, a conferma delle difficoltà trovate. In Q3 ha concluso malamente contro le barriere, ma è difficile accusarlo anche perché lui in qualifica cerca sempre di andare oltre il limite per guadagnare qualche posizione, guidando oltre i problemi della macchina, che nemmeno più in qualifica riesce almeno a limitare i danni. L'unica certezza è che su una pista su cui è difficile sorpassare, domani il Cavallino non parte in buona posizione.

    BENE LA MCLAREN— Da rimarcare ancora una volta la prestazione delle McLaren, che hanno messo Norris in seconda posizione, e della Mercedes, terza con George Russell mentre Lewis Hamilton è crollato in Q2, eliminato col 13° tempo. Non bene le due Alfa Romeo, eliminate in Q1 con Zhou (16°) e Bottas (19°), mentre il sostituto di Daniel Ricciardo, Liam Lawson, ha chiuso ultimo. Incidente in Q3 anche per Logan Sargeant che ha sbattuto contro le barriere dopo aver segnato il momentaneo secondo tempo. Ci ha pensato Albon a tenere alto l'onore del team di Grove che torna finalmente nelle prime posizioni. Domani alle 15 il via del GP.
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    GP Olanda, incontenibile Verstappen! Battuti Alonso e Gasly. Ferrari, Sainz 5° e Leclerc ritirato

    L'olandese della Red Bull trionfa anche in casa, nona vittoria di fila e record di Vettel eguagliato. Soffrono le rosse che limitano i danni con lo spagnolo
    Giusto Ferronato
    Giornalista
    27 agosto - ZANDVOORT (OLANDA)
    Solo il maltempo riesce a interromperlo. Poi anche le nuvole e la pioggia si ritirano, le gare ripartono e lui riprende da dove aveva terminato, restando al comando fino alla bandiera a scacchi. Anche il GP d’Olanda è finito tra gli artigli di Max Verstappen, che davanti al suo pubblico ha festeggiato la nona vittoria consecutiva del 2023 che gli consente di eguagliare il record assoluto della F1 che apparteneva a Sebastian Vettel. Domenica prossima a Monza Max può diventare l’unico con 10 GP di fila vinti. Grandi numeri per un pilota e un team, la Red Bull, che oltre a essere i più veloci sanno minimizzare ogni tipo di errore e dunque dominano con merito.

    SUPER MAX—
    E sì che questo campionato, come dimostra anche il podio di oggi, non sarebbe poi così scontato senza questo tipo di prestazioni di altissimo livello. Dietro a Max non ha chiuso infatti Sergio Perez, che di Verstappen ha la stessa macchina. Bensì il solito intramontabile Fernando Alonso con la ritrovata Aston Martin e un combattivo Pierre Gasly che riporta un po’ il sorriso all’Alpine. Perez ha chiuso quarto, soprattutto per l’errore nel finale quando è arrivato il diluvio che ha costretto la direzione gara a fermare il GP anche perché Zhou è andato contro le barriere con la sua Alfa Romeo. E’ proprio Verstappen a saper gestire tutti i momenti, anche come oggi, quando la pioggia arrivata dopo il via e poi alla fine, ha fatto di tutto per creare scompiglio. Verstappen non si è mai scomposto, vittoria strameritata.

    FERRARI IN DIFFICOLTÀ— La Ferrari ha chiuso con il quinto posto di Carlos Sainz junior, bravo a lottare sempre guidando oltre i problemi di una macchina che questo fine settimana non è stata la migliore alleata dei piloti del Cavallino. Charles Leclerc si è ritirato dopo un contatto con Piastri all’inizio, in cui Charles ci ha rimesso l’ala e non solo, non ritrovando più il ritmo. Ora le rosse guardano a Monza tra 7 giorni con l’obiettivo di fare il solito miracolo sulla pista di casa. Ma contro questo Verstappen e questa Red Bull ne servirà uno davvero grosso. Dietro a Sainz hanno chiuso Lewis Hamilton, Lando Norris, Alex Albon, Oscar Piastri ed Esteban Ocon.
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    METEO PAZZO— La gara è stata come detto molto condizionata dal meteo, con la pioggia caduta subito dopo lo spegnimento dei semafori che ha sparigliato le carte. Alcuni sono rientrati subito, in particolare Perez e Leclerc (i meccanici della rossa in questo frangente in difficoltà con le gomme non ancora pronte all’arrivo del monegasco). Verstappen ha proseguito seguito da Russell e Norris, che sono rimasti in pista anche dopo, quando invece l’olandese è rientrato, e così si sono rovinati la gara. Poi Verstappen ha facilmente rimontato su Perez e lo ha passato al pit stop successivo. Ma quando aveva la gara in pugno è arrivato un altro diluvio, con l’incidente a Zhou che ha spinto la direzione gara all’interruzione a 7 giri dalla fine. La ripartenza dietro alla Safety Car non ha però cambiato il finale, malgrado Alonso abbia cercato di stare incollato al re d’Olanda della F1, che poi dopo il traguardo ha scambiato due chiacchiere col re d’Olanda vero, venuto per vedere la gara e ovviamente congratularsi con questo suo suddito davvero speciale.
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    Monza, pole Ferrari con Sainz! Battuto Verstappen di 13 millesimi. Leclerc terzo

    Emozionante qualifica del GP d'Italia con lo spagnolo che brucia il campione olandese di un soffio. Poi il monegasco davanti a Russell
    Giusto Ferronato
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    2 settembre - MONZA
    Se l’è meritata, Carlos Sainz junior! E’ stato lui a far esplodere il pubblico di Monza centrando la pole position del GP d’Italia per la gioia dei tifosi Ferrari che non aspettavano altro. Venerdì e sabato è stato Sainz a svolgere un lavoro perfetto migliorando un passo alla volta la sua SF-23. E alla fine è stato lui a piegare la resistenza dell’inarrestabile Max Verstappen, che con la sua Red Bull si è però fermato a 13 millesimi dallo spagnolo. Che qualifica! E per Sainz è anche una piccola grande investitura perché per la prima volta batte in qualifica a Monza Charles Leclerc, che si è dovuto accontentare della terza posizione, a soli 67 millesimi dal compagno di squadra, a dimostrazione dello straordinario equilibrio di questa battaglia per la pole. Ma insomma, la Ferrari (almeno qui a Monza) c’è e domani si giocherà le sue chance.

    CHANCE DI VITTORIA—
    Quante possibilità di vittoria ha la Ferrari? Difficile dirlo. Perché la Red Bull anche questo weekend è stata velocissima e soprattutto sul passo gara si esprime sempre al massimo. Le Ferrari però vogliono regalare ai propri tifosi una domenica di festa e Monza è sempre una gara talismano, chissà che l’incantesimo delle sole vittorie Red Bull del 2023 non si spezzi proprio qui. Le altre non sembrano della partita. George Russell scatterà dalla quarta posizione, Sergio Perez dalla quinta davanti ad Albon, Piastri, Hamilton, Norris e Alonso, un po’ deludente al decimo posto.

    COSÌ LA Q1— Che per Verstappen non sarebbe stata una passeggiata si era capito in Q1, alle prese con un problema al primo tentativo: in curva 7 l’olandese ha superato i limiti di pista e il suo tempo gli è stato cancellato. Stesso destino per Fernando Alonso. Max è stato così costretto a sparare il suo colpo nel secondo giro veloce e pur rischiando ancora in curva 7, ha centrato il miglior tempo. Che ha resistito fino alla fine. Battuti il solito Albon, Leclerc, Tsunoda, Perez, Sargeant e Sainz. Non hanno invece passato il taglio Zhou (Alfa Romeo), le Alpine di Gasly e Ocon, la Haas di Magnussen e l’Aston Martin Martin di Stroll.

    BRIVIDO— Al termine della mini sessione un brivido per i ferraristi: messaggio della direzione gara e investigazione di Leclerc e Sainz, che non avrebbero rispettato il tempo sul giro massimo previsto prima delle qualifiche, disposizione introdotta per evitare le situazioni di traffico. Il rischio era una penalità in griglia di partenza ma al termine della Q3 la conferma che non c’era stato nulla di irregolare. In Q2 è stato ancora Verstappen il più veloce, precedendo di 40 millesimi la rossa di Leclerc e quella di Sainz. Quarto Perez davanti ad Albon e alle Mercedes di Hamilton e Russell. Non hanno passato il taglio le AlphaTauri di Tsunoda e Lawson, la Haas di Hulkenberg, l’Alfa Romeo di Bottas e la Williams di Sargeant. Poi la Q3, col miglior tempo di Leclerc, migliorato subito dopo da Verstappen e migliorato ancora di più da Sainz, per il boato rosso dalle tribune. E chissà domani se…
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    F1 GP Italia, Verstappen si prende anche Monza. Doppietta Red Bull, Ferrari terza con Sainz

    Max ha passato Carlos dopo un terzo di gara, poi non c'è stata storia. Anche Perez sul podio, quarto Leclerc, poi le Mercedes


    Giusto Ferronato
    Giornalista
    3 settembre - MONZA
    Monza, la F1 e il grande pubblico della Ferrari ai piedi di Max Verstappen, il primo uomo della storia della F1 a vincere 10 GP consecutivi. Il tempio della velocità è stato il luogo ideale per conquistare il record che è una celebrazione dello strapotere della Red Bull, la macchina più veloce di questo ciclo tecnico. Il team di Milton Keynes è arrivato alla vittoria numero 14 su 14 GP disputati di questo 2023, altro che “effetto Monza 1988”: la possibilità che le due vetture blu le vincano tutte è sempre più concreta. Al termine di questo campionato ne mancano 8, sarebbe un altro record clamoroso. E chissà se ripetibile.

    CHE PRIMATO—
    Di sicuro passerà un bel pezzo prima che qualcuno possa eguagliare il primato di Verstappen, anche perché l’olandese promette lui stesso di migliorarlo ancora, a partire dal prossimo appuntamento di Singapore. Oggi Max se l’è vista con una Ferrari velocissima in rettilineo, ma ha saputo aspettare il momento giusto e portare l’attacco non appena le gomme di uno strepitoso Carlos Sainz junior hanno iniziato a scivolare. Si sapeva che sarebbe stata una questione di attesa, il Toro ha aspettato che il Cavallino iniziasse a zoppicare per la folle corsa e, appena a tiro, l’ha infilzato. Sono bastati 15 giri e la gara è praticamente finita lì.

    SAINZ LEONE— Verstappen se n’è andato, ha effettuato il suo pit stop e ha vinto, avvicinando sempre di più il terzo strameritato titolo. Dietro di lui è stata lotta solo per le posizioni del podio. Sainz, autore di un grandissimo weekend, si è difeso come ha potuto contro Sergio Perez, la cui Red Bull alla fine ha fatto la differenza. Poi da Charles Leclerc, che negli ultimi 5 giri lo ha fatto ammattire. Il monegasco voleva quel podio che conosce bene, immerso nel pubblico di ferraristi. Ma lo voleva anche Carlos e alla fine per lo spagnolo, un leone in questo weekend, è un giusto premio.

    BEL PUNTO ALFA ROMEO— Quinto e sesto posto per le Mercedes di Russell e Hamilton, penalizzato per un contatto con la McLaren di Oscar Piastri. Settimo Albon con la Williams davanti a Lando Norris, Fernando Alonso e Valtteri Bottas con l’Alfa Romeo, felice per aver salutato l’Italia in zona punti. Unici due ritirati Esteban Ocon con l'Alpine e Yuki Tsunoda con l'AlphaTauri. Da segnalare che il giapponese si è piantato poco prima della Parabolica, parcheggiando nell'erba durante il giro di allineamento: la rimozione della sua monoposto è costata un ritardo di 15 minuti della partenza.
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