Motogp stagione 2023

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    Mugello MotoGP, Bagnaia e Ducati re della Sprint. Battuto Bezzecchi. Marini 5°

    Nella mini gara del sabato il campione del mondo della rossa domina davanti al connazionale del Team VR46 e alle Pramac di Martin e Zarco
    dall'inviato Massimo Brizzi

    Il primo round del Mugello, la Sprint Race, va a Pecco Bagnaia, che batte Marco Bezzecchi in una gara vissuta con l’ansia di un acquazzone incombente. Per fortuna le nuvole cariche di pioggia hanno retto ed evitato ulteriori palpitazioni, oltre a quelle regalate dai contendenti negli 11 giri della gara del sabato. Successo dunque di Bagnaia, che regola il suo rivale, Bez, battuto, ma non vinto: il trionfo gli vale un piccolo allungo nel Mondiale, da 1 a 4 punti, ribadisce la sua caratura e sottolinea il duello in atto con l’alfiere del team VR46.

    POKERISSIMO—
    Sul tavolo verde del Mugello la Ducati cala un pokerissimo, pari alle cinque Desmosedici che tagliano nell’ordine ai primi cinque posti il traguardo, con Jorge Martin terzo a chiudere il podio con la moto del team Pramac. Lo spagnolo, anche in testa alla gara quando nelle prime battute si sono viste delle gocce di pioggia, regola di poco, 57 millesimi, il compagno Johann Zarco, arrivato a 1” da Bagnaia. Distacchi davvero serrati. Il quinto è Luca Marini, ripromosso quarto in griglia dopo la restituzione del tempo in Q2, bravo a resistere al dolore alla mano fratturata in Francia e autore di una gara orgogliosa sotto gli occhi del fratello Valentino Rossi, appena reduce dal successo nella Road to Le Mans. Cinque Ducati ai primi 5 posti: che nessuno si offenda a Borgo Panigale se si parla quasi di monomarca...

    LE CARENATE— Il primo non ducatista è un ex, Jack Miller, sesto con la Ktm facendosi largo con spallate a Marc Marquez, che lo segue in classifica, settimo, senza riuscire ad andare oltre i limiti della sua Honda nemmeno quando si sono viste delle gocce d’acqua, il suo terreno preferito. A punti l’Aprilia di Aleix Espargaro, ottavo sul dolore del tallone infortunato nella caduta in bici del giovedì, ed Enea Bastianini, altro incerottato, ma bravo a raccogliere il suo primo punto nel Mondiale con una spalla ancora non al 100%.

    FABIO E BRAD INDIETRO— Fuori dai punti Fabio Quartararo, decimo con una Yamaha con cui Franco Morbidelli è solo 16°, e Brad Binder, undicesimo dopo essere pure stato sanzionato con un Long Lap Penalty per una collisione alla prima curva dopo il via che spedisce Alex Marquez nella ghiaia. Altrimenti le Ducati in fila potevano forse essere sei…

    LA GARA— La gara è convulsa nelle prime battute, con lo scatto di Bagnaia al via, seguito da Marc Marquez e Jorge Martin, che si affaccia in testa appena fanno capolino alcune gocce di pioggia, scatenatasi a secchiate pochi minuti dopo la bandiera a scacchi. Dietro sgomitano tutti, con carenate fra Miller-Marquez, ma pure Quartararo-Binder e il sole a fendere i nuvoloni, incombenti invece su alcune parti della pista. Bezzecchi prova a insidiare Bagnaia, ma Pecco non gliene dà la possibilità, facendo la differenza soprattutto alla Bucine: è lì che guadagna quel margine che poi conserva nel resto della pista. Primo round a Bagnaia, quindi, ma il match resta aperto: Bezzecchi è al centro del ring mondiale, saldo sulle gambe, e non pare tipo da voler gettare la spugna facilmente.

    INFORTUNI HONDA: RINS DOPO MIR— Momentaccio, infine, per la Honda: oltre a Joan Mir 'unfit to race' per una lesione al mignolo rimediata nella caduta venerdì, la casa di Tokko deve fronteggiare pure un infortunio ad Alex Rins. Lo spagnolo del team Lcr, caduto, è stato elitrasportato a Firenze per accertamenti alla gamba.
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    MotoGP Mugello, poker Ducati da favola: Bagnaia domina, poi Martin, Zarco e Marini

    Pecco, campione del mondo uscente, trionfa nel GP Italia e allunga nel Mondiale. Bezzecchi dietro, caduto Marc Marquez
    Dall'inviato Massimo Brizzi

    11 giugno 2023
    Bottino pieno. Francesco Bagnaia issa la sua bandiera tricolore sul Mugello, ispirato dalla Pattuglia Acrobatica che dipinge il cielo della pista toscana prima del via, e dopo la Sprint Race conquista pure la vittoria nel GP d’Italia. Il campione del mondo domina dal primo giro, allunga nel Mondiale e fa gonfiare il petto alla Ducati: la casa di Borgo Panigale, infatti, dopo la cinquina della gara sprint cala il poker, il primo della sua storia in un GP della top class, monopolizzando le prime quattro posizioni con un podio completato dalle Pramac ‘Divina Commedia Edition’ di Jorge Martin, secondo, e Johann Zarco, terzo.

    DERBY MANCATO—
    La Ducati lucida la sua argenteria sulla pista di casa, completata dal quarto posto di Luca Marini (team VR46), veloce e stoico a resistere al problema alla mano fratturata in Francia, sottolinea la sua supremazia e vive una giornata perfetta. È solo mancato l’atteso duello italiano al vertice del Mondiale fra Bagnaia e Marco Bezzecchi: il pilota della VR46 infatti è solo ottavo, mai protagonista nella lotta di vertice e alle prese con una moto che non è riuscito a gestire. Nel Mondiale il primo rivale di un Bagnaia sempre più forte e consapevole della sua superiorità resta lui, ma il distacco è ora salito a 21 punti, con Jorge Martin insidioso a 24.

    DOPO LE DESMOSEDICI...— Alle spalle delle Desmosedici ecco le Ktm di Brad Binder, quinto dopo essere ben risalito da 10. in griglia, e Jack Miller, settimo dopo aver fatto scintille solo in avvio. In mezzo al ‘panino’ Ktm ecco l’Aprilia di Aleix Espargaro, sesto con un guizzo finale dopo un week end di dolore al tallone per la caduta in bici del giovedì. Enea Bastianini, pure lui non al top della condizione fisica, raccoglie il nono posto davanti alle Yamaha di Franco Morbidelli e Fabio Quartararo. Se Iwata non ride, la Honda piange: già priva di Joan Mir e Alex Rins, operato a Firenze per la frattura di tibia e perone rimediate nella caduta del sabato, incassa pure la caduta di Marc Marquez, che scivola alla Bucine nel disperato tentativo di restare attaccato al treno Ducati per il podio. Punti italiani, infine, per l'Aprilia, con il 12° di Mavericjk Vinales e Fabio Di Giannantonio, 14° sulla Ducati Gresini.

    LA GARA— Il tempo di lasciare la prima curva a Miller e Bagnaia guadagna subito la testa della corsa, mentre alle sue spalle emerge la Pramac, decisamente in versione Paradiso, di Martin. Il gruppo si snoda senza intoppi anche se un dritto di Alex Marquez alla San Donato crea scompiglio, ma senza collisioni. Pochi giri e la coppia Bagnaia-Martin, con una differente scelta di gomme al posteriore (media per Pecco, soft per lo spagnolo) allunga e Marc Marquez termina la sua gara al 5. giro nella sabbia della Bucine: altra caduta per lo spagnolo e ulteriore amarezza per la Honda. Il duo di testa ha un altro passo, mentre fra Marini, Alex Marquez e Zarco è aperta la lotta per il podio. Lo spagnolo cade alla seconda curva, Marini inizia ad accusare un inevitabile calo fisico e Zarco comincia la sua solita progressione. Il francese mostra il lato luciferino della sua Ducati Pramac e dopo aver passato Marini punta il compagno Martin, a sua volta teso alla caccia di Bagnaia. Pecco però resiste: il vantaggio di 1"2 del penultimo passaggio è sufficiente. A sigillare il terzo successo stagionale e un dominio che al momento pare inattaccabile.
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    Grande Bagnaia.
    Partito e li ha lasciati tutti indietro.
    Mondiale che sta diventando una monomarca. I marquez senza moto manco in piedi riescono a stare
     
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    Sachsenring, Martin superbo nella Sprint Race: vittoria davanti a Bagnaia. 4° Marini

    Nella gara del sabato lo spagnolo della Ducati Pramac domina, precedendo il leader del Mondiale e Miller. Ai piedi del podio Marini, che chiude davanti a Zarco e Binder. 7° Bezzecchi, male Marc Marquez: 11°
    Massimo Brizzi

    17 giugno 2023
    Prestazione superba di Jorge Martin nella Sprint Race del sabato sulla pista tedesca del Sachsenring: lo spagnolo della Ducati Pramac si impone con autorevolezza, rifilando 2"4 a Pecco Bagnaia, sempre leader del Mondiale, e 3"2 alla Ktm di Jack Miller. Bravo Luca Marini, quarto dopo una strenua resistenza contro Brad Binder, sesto alle spalle di Johann Zarco che lo passa proprio nell'ultimo giro. Settimo posto anonimo per Marco Bezzecchi, nona l'Aprilia con Aleix Espargaro. Crisi per gli iridati Marc Marquez, 11°, e Fabio Quartararo, 13°.

    SORPASSO AUDACE—
    È stata una manovra straordinaria, per tempismo e audacia, a far maturare il successo di Jorge Martin e a legittimarne una prestazione scintillante: al 4. giro lo spagnolo, in uscita della famigerata curva Waterfall, si è buttato all'interno, con le ruote sul cordolo, per passare in un colpo solo, alla staccata della curva 12, Bagnaia e Miller in aperta battaglia dallo spegnimento dei semafori. È lì che Martin ha colto l'attimo e preso l'abbrivio decisivo, involandosi con ritmo insostenibile per tutti fino alla bandiera a scacchi: per lui successo numero 2 dell'anno nella Sprint Race, dopo quello di Le Mans, e secondo posto nel Mondiale a 21 punti da Bagnaia. Pecco ha disputato una gara intelligente, sgomitando in avvio con un tenace Miller e poi cogliendo la migliore posizione possibile contro un avversario che ne aveva di più: il campionato resta saldamente nelle sue mani anche se Martin ha velocità e irriverenza per dargli fastidio.

    BRAVO MARINI— Il podio premia Miller e la Ktm, sesta anche con Brad Binder, mentre il 4° posto evidenzia la solidità di Luca Marini, capace di resistere per buona parte dei 15 giri della sprint Race agli assalti del sudafricano, poi infilato all'ultimo passaggio da una carenata 'sospetta' di Johann Zarco. Il francese della Pramac chiude quinto, la sua manovra è considerata un 'incidente di gara' e viene in parte risarcito dalla grande paura del giorno prima, travolto da Marc Marquez alla prima staccata.

    CRISI MARQUEZ E QUARTARARO— A punti le Ducati di Bezzecchi (VR46), settimo, meno esplosivo di altre volte e ora terzo nel Mondiale a -27 da Bagnaia, e di Alex Marquez (Gresini), mentre l'Aprilia raccoglie il punto del 9° posto di Aleix Espargaro e la caduta di Maverick Vinales alla prima curva. Retrovie amare per gli iridati Marc Marquez, solo 11° dopo le tre cadute in qualifica sulla pista dove vanta 11 vittorie in carriera, e Fabio Quartararo, 13° con una Yamaha sempre più enigmatica. Domani, ore 14 il GP.

    MOTOGP SPRINT RACE SACHSENRING, L'ARRIVO— MotoGP GP Germania, ordine di arrivo della Sprint Race:
    Jorge Martin, Ducati Pramac
    Francesco Bagnaia, Ducati 2.468
    Jack Miller, KTM 3.287
    Luca Marini, Ducati VR46 5.487
    Johann Zarco, Ducati Pramac 5.538
    Brad Binder, KTM 6.289
    Marco Bezzecchi, Ducati VR46 6.956
    Alex Marquez, Ducati Gresini 9.261
    Aleix Espargaro, Aprilia 9.691
    Enea Bastianini, Ducati 9.715
    Marc Marquez, Honda 10.828
    Fabio Di Giannantonio, Ducati Gresini 10.905
    Fabio Quartararo, Yamaha 11.366
    Augusto Fernandez, GasGas Tech3 12.593
    Franco Morbidelli, Yamaha 12.905
    Miguel Oliveira, Aprilia RNF 13.837
    Takaaki Nakagami, Honda Lcr 14.505
    Raul Fernandez, Aprilia RNF 28.959
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    Sachsenring, Martin piega Bagnaia in volata. Cinque Ducati ai primi 5 posti

    Lo spagnolo della Pramac batte l'iridato dopo un emozionante duello e una gara intensa. A podio Zarco, che precede Bezzecchi e Marini con le Desmosedici VR46
    Massimo Brizzi

    Bottino pieno. È quello che raccoglie Jorge Martin che vince il GP Germania della MotoGP sul circuito del Sachsenring, facendo il bis della Gara Sprint. Successo però molto più palpitante e quindi significativo di quello del sabato per lo spagnolo della Ducati Pramac, che piega solo in volata, appena 64 millesimi, il leader del Mondiale Pecco Bagnaia, con cui ha duellato per tutta la corsa. A chiudere il podio l'altra Pramac di Johann Zarco, a precedere le Desmosedici VR46 di Marco Bezzecchi e Luca Marini per una storica cinquina di Borgo Panigale in top class: al Mugello le Ducati ai primi posti erano quattro, qui la casa italiana ha alzato ancora l'asticella.

    CAMPIONATO APERTO—
    Se la Ducati monopolizza il Mondiale, il campionato però è aperto: Jorge Martin in Germania dimostra di avere, oltre alla velocità e personalità da sempre riconosciutegli, anche quella lucidità che può fare la differenza. Lo spagnolo vince una gara durissima, condotta quasi sempre sempre al comando, dopo essersi ripreso una leadership che Bagnaia tiene per soli tre giri. Quando al 21. giro Pecco passa infatti al comando, si immagina che possa condurre in porto la sua quarta vittoria stagionale, ma lì Jorge estrae il coniglio dal cilindro con il sorpasso decisivo alla staccata della curva 12 del 24. giro, costruito magistralmente nella picchiata della Waterfall. È in quel tratto di pista che si decide la sfida, con l'audacia di prendersi la scia in uscita, nel cambio di direzione, e affondare sui freni nella staccata successiva. Botta e risposta e successo per Martin, che nel finale chiude ogni varco, c'è anche una toccata alla fine del penultimo giro, e resiste all'indomabile Bagnaia.

    IL MONDIALE— Il successo porta adesso Martin a 16 punti da Bagnaia nel Mondiale, mentre Bezzecchi va a -34. La partita iridata pare circoscritta a questi nomi, anche perché Brad Binder, prima quarto in campionato con l' 'intrusa' Ktm, cade malamente quando era terzo ed è scavalcato nella classifica mondiale da Zarco, autore di una solida progressione premiata con il podio.

    MILLER È IL MOHICANO— Se Binder è l' 'intruso' di un Mondiale targato Ducati, il suo compagno Jack Miller è l'ultimo dei Mohicani non in sella a una Desmosedici: il suo sesto posto impedisce infatti a Borgo Panigale di vedere tutte le sue moto ai primi otto posti! A completare la top-10 del Sachsenring, infatti ci sono: 7. Alex Marquez (team Gresini); 8. un Enea Bastianini (Ducati) in ascesa; 9. Fabio Di Giannantonio (Gresini) che sfodera una buona prestazione e 10. Miguel Oliveira con l'Aprilia RNF.

    LA GARA— La gara, senza Marc Marquez, il ‘padrone di casa’, fermato dalla caduta nel warm up (la quinta del week end), in cui ha riportato la frattura del primo dito della mani sinistra che lo ha indotto, benché ‘fit to race’, a non assumere rischi soverchi con una moto che nemmeno il suo talento riesce a domare, è stata logorante per il caldo ma molto spettacolare. Miller ha provato il guizzo in avvio prima di lasciare il palcoscenico a Martin e Bagnaia che hanno retto la scena alla grande con un duello eccellente. Alle loro spalle è risalito bene Zarco, specialista delle rimonte e autore di un gran sorpasso alla curva 11 su Marini, c'è stata la conferma del livello delle team VR46, con le Ktm che hanno fatto il possibile. Il livello della Ducati, che al Sachsenring aveva vinto una sola volta, nel 2008 con Casey Stoner, sta oscurando (o abbagliando, dipende dai punti di vista) tutto. Gara amara per la Yamaha: il vincitore dell'anno scorso, Fabio Quartararo, è solo 13. alle spalle del compagno Franco Morbidelli. Passo da gambero davvero inquietante.

    MOTOGP GERMANIA, ORDINE DI ARRIVO— Queste le prime dieci posizioni nel GP Germania di MotoGP:
    Jorge Martin (Spa) Pramac Ducati 40'52"449
    Francesco Bagnaia (Ita) Ducati +0"064
    Johann Zarco (Fra) Pramac Ducati +7"013
    Marco Bezzecchi (Ita) VR46 Ducati +8"430
    Luca Marini (Ita) VR46 Ducati +11"679
    Jack Miller (Aus) KTM +11"904
    Alex Marquez (Spa) Gresini Ducati +14"040
    Enea Bastianini (Ita) Ducati +14"859
    Fabio di Giannantonio (Ita) Gresini Ducati +17"061
    Miguel Oliveira (Por) Rnf Aprilia +19"648

    MOTOGP, LA CLASSIFICA MONDIALE— Questa la situazione del Mondiale MotoGP 2023 dopo sette gare:
    Francesco Bagnaia (Ita) Ducati 160 punti
    Jorge Martin (Spa) Pramac Ducati 144
    Marco Bezzecchi (Ita) VR46 Ducati 126
    Johann Zarco (Fra) Pramac Ducati 109
    Brad Binder (Saf) KTM 96
    Luca Marini (Ita) VR46 Ducati 89
    Jack Miller (Aus) KTM 79
    Fabio Quartararo (Fra) Yamaha 57
    Aleix Espargaro (Spa) Aprilia 55
    Maverick Vinales (Spa) Aprilia 53
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    Assen, tris italiano su Ducati in qualifica: pole di Bezzecchi, poi Bagnaia e Marini

    In qualifica è dominio tricolore, con il pilota della VR46 a precedere Pecco e il compagno Marini. 4° Quartararo, 6° e 7° posto per le Aprilia di Aleix Espargaro e Vinales
    Dall'inviato Mario Salvini

    24 giugno - ASSEN (OLANDA)
    Davanti sempre il Bez. Davanti sempre e solo la Ducati. Davanti solo l’Italia, solo Tavulia, solo il Ranch. Tutta l’eredità di Valentino Rossi abbinata a quel missile alato che hanno congegnato a Borgo Panigale. In pole c’è ad Assen c’è Marco Bezzecchi che era stato il più veloce in tutte e due le sessioni di ieri e che oggi si è confermato. Dietro di lui Pecco Bagnaia, che rispetto al Bez soffre un po’ di più nel T1. Ma è lì, in prima fila. Se, come sembra, il 2023 sarà una questione Pecco-Bez-Jorge c’è questo da dire, che Bezzecchi e Martin ogni tanto retrocedono, Bagnaia no, mai. Come del resto è anche giusto: il campione è lui e dei tre è quello con più esperienza. Terzo tempo per Luca Marini, all’ottava partenza in prima fila in top class, quinta di questa stagione, a riprova della continuità trovata. Marini che però si è fatto una scivolata sull’asfalto, alla curva 8.

    IL GUIZZO DI BEZ—
    “Mi trovo bene qui, perché nei curvoni veloci vado molto meglio che nelle curve lente”, aveva spiegato il Bez venerdì. E oggi ha illustrato il concetto. La sola cosa che gli era mancata, fin qui, quest’anno, era la pole. Ora è arrivato anche lì, come non gli riusciva dall’anno scorso in Thailandia. E anche la prima fila non era molto nelle sue corde. Non la trovava dall’Argentina. “Spero di non dover partire troppo indietro, perché se no recuperare diventa durissima”, aveva detto il Bez arrivando qui giovedì. Ecco no, non succederà.

    MARTIN DI RINCORSA— Al contrario Jorge Martin ieri ha detto: “Di diverso adesso c’è che resto sulla moto, non cado più”. E’ nell’intervista sulla Gazzetta di oggi. Ma non è vero: lo spagnolo della Pramac è caduto in Q2, peraltro in modo strano, a velocità ridotta, e comincerà la sua rincorsa a Bagnaia (e la sua difesa dal Bez) dalla dodicesima piazzola. Non sarà facile.

    MARQUEZ E HONDA NON PERVENUTI— Continua invece la discesa agli inferi di Marc Marquez. Partito dalla Q1 per via del triste venerdì terminato con l’ennesima caduta (dopo le 5 del Sachsenring), ha denunciato una volta di più tutte le sue difficoltà quando in una fase di transizione ha rallentato, si è portato fuori traiettoria, ma lo ha fatto guardandosi alle spalle, per controllare se qualcuno stesse arrivando dietro di lui, senza accorgersi che di fronte, ancora più lento, aveva Enea Bastianini. Inevitabile il tamponamento: Marc a terra, la sua Honda ancora spezzata. Ha detto tutto l’espressione del suo manager Ken Kawauchi, sconsolato. Anche perché non è solo questione di Marquez, è proprio tutta la Honda che non è pervenuta.
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    Super Bezzecchi nella Sprint Race di Assen. Secondo posto per Bagnaia

    Il pilota della Ducati VR46 si impone davanti a Pecco dopo una gara in assoluto controllo. Il podio di Binder, terzo, gli viene tolto per track limits e viene ereditato da Quartararo. Le due Aprilia a punti
    Massimo Brizzi

    24 giugno - MILANO
    Marco Bezzecchi lascia il segno nel sabato di Assen: dopo la pole si impone anche nella Sprint Race, piegando la resistenza di Pecco Bagnaia, che lo accompagna sul mini podio in seconda posizione. Terzo al traguardo Brad Binder, sulla Ktm, ma la posizione gli viene tolta per 'track limits' con 3" di penalizzazione: ne approfitta quindi Fabio Quartararo, a podio con la Yamaha davanti all'Aprilia di Aleix Espargaro. Per il sudafricano della Ktm c'è il 5° posto. Nel Mondiale Bezzecchi si porta a 31 punti da Bagnaia, ma resta terzo in classifica.

    LA GARA—
    Il primo spunto al via è di Bezzecchi, ma Bagnaia forza il passaggio e va in testa tallonato da Binder. Poche curve e Bez si lancia all’inseguimento di Pecco, mentre a centro gruppo si vedono le solite schermaglie con Quartararo quarto, Martin dietro e le Aprilia in zona punti. La svolta arriva al 4. giro: Bagnaia va largo, Bezzecchi ne approfitta, lo passa e allunga con decisione. Nonostante un po’ di elastico il pilota della Ducati VR46 non trema mai: Bagnaia nel finale, infatti, più che mettere nel mirino il leader della gara deve guardarsi le spalle da Brad Binder. Il sudafricano della Ktm, come detto, viene sanzionato con 3” per aver oltrepassato i limiti della pista e così sul mini podio ‘Sprint’ va Fabio Quartararo: per il francese, zoppicante per una storta in allenamento con annessa frattura dell'alluce, e la Yamaha è una buona boccata di ossigeno. Bene l’Aprilia, con Alex Espargaro quarto in scia a Quartararo grazie a una seconda parte di gara di buon livello, e Maverick Vinales, settimo.
    Ancora Marc Marquez protagonista in negativo nelle qualifiche del Gp di Assen di MotoGp. Il pilota spagnolo ha tamponato Enea Bastianini, mettendo entrambi fuorigioco. Guarda il video

    A punti Jorge Martin, sesto con la Ducati Pramac e scivolato ora a 21 punti da Bagnaia nel Mondiale; Enea Bastianini, ottavo, autore di una ottima rimonta dal 18° posto in griglia e in ascesa di affiatamento con la sua Desmosedici ufficiale; Alex Marquez, nono con la Ducati Gresini. Piccola amarezza per Luca Marini, sanzionato con gli stessi 3” di Binder e passato quindi dall’8° al 10° posto. Maluccio Jack Miller, 11° con la Ktm; male Johann Zarco, 13° sulla Ducati Pramac; malissimo Marc Marquez, 17°: lo spagnolo, dolorante, ha navigato nelle retrovie con la Honda senza rischiare. Per la prima volta Marc ha dato la triste sensazione di aver tirato i remi in barca.

    MOTOGP, SPRINT RACE ASSEN: ORDINE DI ARRIVO— Ecco l'ordine di arrivo della Sprint Race ad Assen: 1. Bezzecchi (Ducati VR46) 13 giri in 20'09"174; 2. Bagnaia (Ducati) a 1"2; 3. Quartararo (Yamaha) a 1"8; 4. A. Espargaró (Aprilia) a 2"2; 5. Binder (KTM) a 4"5; 6. Martín (Ducati Pramac) a 5"; 7. Viñales (Aprilia) a 5"8; 8. Bastianini (Ducati) a 10"; 9. A. Marquez (Ducati Gresini) a 10"; 10. Marini (Ducati VR46) a 10"5; 15. Morbidelli (Yamaha) a 19"5; 16 Savadori (Aprilia) a 19"6.

    CLASSIFICA MONDIALE— Così il Mondiale MotoGP dopo la Sprint Race: 1. Bagnaia (Ita) 169; Martin 148; Bezzecchi 138; Zarco 109; Brad Binder 101; Marini 89; Miller 79; Quartararo 64; A. Espargaro 61.
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    Assen, Bagnaia vince e allunga nel Mondiale. Podio per Bezzecchi e l'Aprilia

    L'iridato della Ducati si impone sulla Desmosedici VR46 di Bez e su Aleix Espargaro e si porta a +35 su Martin, 5°. Quarto Binder, retrocesso di una posizione dopo il traguardo
    Massimo Brizzi

    25 giugno - MILANO
    Convincente successo di Pecco Bagnaia nel GP di Olanda della MotoGP. Ad Assen l'iridato della Ducati si impone per la quarta volta stagionale, precede, dopo una gara quasi sempre al comando, Marco Bezzecchi (Ducati VR46) e Aleix Espargaro (Aprilia), molto bravo con una moto danneggiata nell'aletta anteriore, e allunga nel Mondiale: ora è a +35 su Jorge Martin, quinto con la Ducati Pramac e a +36 sullo stesso Bezzecchi. Ai piedi del podio Brad Binder, 4° con la sua Ktm retrocesso di una posizione dopo aver tagliato il traguardo per 'track limits'.

    PECCO, CHE SUPERIORITÀ—
    Sempre Ducati, quindi, anche nell’Università della moto, per il settimo successo stagionale di una Desmosedici. Il sigillo di Bagnaia arriva con una prestazione impeccabile, stando quasi sempre al comando e gestendo alla perfezione, sia il consumo delle gomme, sia i rivali. O presunti tali. Sì, perché Pecco ribadisce costanza, velocità e gestione, rimarcando la sua implacabilità, mentre alle sue spalle si alternano i contendenti, in gara prima Binder, poi Bezzecchi, e si fa fatica, in certe giornate, a trovarne un vero rivale. La classifica dice ovviamente Martin e Bezzecchi, ma Bagnaia, ora terzo italiano di sempre per successi in top class, alla pari di Andrea Dovizioso e dopo Valentino Rossi e Giacomo Agostini, pare avere un altro passo, forte di una consapevolezza superiore.

    TRIS DI MOTO ITALIANE— Nella giornata della doppietta italiana, Bagnaia-Bezzecchi, stesso arrivo del sabato, ma a posizioni invertite, c’è anche la tripletta tricolore con due Ducati e un’Aprilia, brava a tornare sul podio dopo quello del GP iniziale in Portogallo: alla vigilia delle ferie l’inno di Mameli risuona prepotentemente sul Mondiale. A chiudere la top-10 ci sono infatti anche le Desmosedici di Alex Marquez (Gresini), sesto, e Luca Marini (VR46), settimo. Ottavo Takaaki Nakagami (Lcr) a cercare di salvare l’onore della Honda orfana di Marc Marquez, nono Franco Morbidelli (Yamaha) e decimo Augusto Fernandez (GasGas).

    LA GARA— Avvio di gara nel segno di Binder che con la soft al posteriore va in testa, poi Bagnaia passa al comando (3. giro) mentre il pallottoliere delle cadute si aziona: masticano infatti la polvere Jack Miller, a terra alla prima curva del 2° giro, forse per aver esagerato con la soft al posteriore; Fabio Quartararo e Johann Zarco, agganciatisi prima della chicane (3° giro); Maverick Vinales (4° giro); Enea Bastianini (7° giro); Fabio Di Giannantonio (19° giro) quando era buon nono. Dopo un terzo di gara la lotta per la vittoria pare ristretta al trio Bagnaia-Binder-Bezzecchi, con tanta attesa per il consumo delle gomme. A 10 giri dalla fine Bez passa Binder e prova a ricucire su Pecco, mentre Binder deve guardarsi dall’Aprilia di Aleix Espargaro e da Martin, tesi alla caccia del podio. Bezzecchi deve mollare perché Bagnaia ne ha di più, mentre Binder taglia da terzo il traguardo, ma perde il podio per un passaggio fatale sul verde alla curva 8. Bollicine quindi per l’Aprilia a sigillare una trionfale giornata per l’Italia.
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    MotoGP Catalogna Sprint, Espargaro leone con l'Aprilia. Sul podio Bagnaia e Vinales

    Le moto italiane monopolizzano i posti d'onore della minigara spagnola del Montmelò, impressionante la prova di forza di Aleix che stacca Pecco da metà gara
    Massimo Brizzi

    2 settembre - MILANO
    Con il Montmelò aveva un conto aperto dal GP dell'anno scorso e adesso ha saldato il suo debito. Aleix Espargaro vince la Sprint MotoGP del sabato del GP di Catalogna, fa volare un'Aprilia che piazza sul podio anche Maverick Vinales e cancella la delusione per l'errore del 2022. Un anno fa sbagliò i calcoli della distanza di gara, iniziò a festeggiare con un giro di anticipo e vide trasformare un eccellente 2° posto in un modesto 5°. Secondo Bagnaia che con la sua Ducati si tiene la posizione dopo un duello entusiasmante con Maverick Vinales. Nove moto italiane ai primi dieci posti, con la sola Ktm di Binder, quarto, in mezzo a Ducati e Aprilia, in una stagione dominata dalle marche tricolore. Traditi subito da problemi di aderenza il campione del mondo 2021 Fabio Quartararo e il compagno di team Franco Morbidelli (Yamaha), caduto Pol Espargaro (GasGas).
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    MotoGP, Aprilia da impazzire: storica doppietta in Catalogna. Espargaro vince su Vinales


    Nella gara caratterizzata dal pauroso incidente al primo via che ha coinvolto Bagnaia, le moto di Noale chiudono con il loro primo storico uno-due in Top-Class. Terza la Ducati di Martin, ora a 50 punti da Pecco nel Mondiale

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    3 settembre - MILANO
    L'incidente pauroso al via, con la carambola innescata da Enea Bastianini, poi Pecco Bagnaia travolto da una Ktm, quindi la ripartenza e una sinfonia Aprilia. In un GP Catalogna della MotoGP da cuori forti la casa di Noale va in paradiso con una storica doppietta. Primo Aleix Espargaro che completa il suo week end perfetto dopo il successo nella Sprint Race del sabato, secondo il compagno Maverick Vinales, per la gioia del team guidato da Massimo Rivola. Sul podio anche una Ducati, quella Pramac di Jorge Martin. Ai primi sei posti altrettante moto italiane, con l'altra Pramac di Johann Zarco quarta, l'Aprilia Rnf di Miguel Oliveira al quinto posto e la Ducati Gresini di Alex Marquez al sesto.

    APRILIA IN CONTROLLO—
    Una gara palpitante, vissuta con l'adrenalina dell'incidente al primo via che ha portato alla bandiera rossa e al ricovero in ospedale dei due piloti Ducati ufficiali, Bagnaia con una lesione alla gamba da accertare, e Bastainini, con una frattura al malleolo, si regge sul duello fra le due Aprilia. Vinales si sbarazza rapidamente di Martin, il più lesto al semaforo e fa gara da front runner fino a 4 giri dalla fine. Lì il suo compagno, che per tutta la gara gli sta alle costole facendo un po' di elastico, rompe gli indugi: staccata sapiente alla prima curva e leadership in tasca. A quel punto della gara, con pochi giri davanti e le mescole che non ne hanno più, il 'Capitano' dell'Aprilia è lanciato verso il successo nel "suo giardino", la pista di Montmelò, a 2 km dalla sua casa natia di Granollers. L'impresa riesce, amplificata dai petardi dei tifosi spagnoli in festa, e dalla doppietta Aprilia, il primo storico uno-due di Noale in MotoGP. Al netto della sfortuna di Bagnaia, che resta in vetta al Mondiale con 50 punti di margine su Martin, il momento di forma palesato dalla coppia Espargaro-Aprilia in Catalogna è da evidenziare. Come la crescita della squadra veneta, ormai assoluta protagonista della griglia.

    LA GARA— Alle spalle della coppia di testa, Martin fa sua la battaglia per il terzo posto dopo aver regolato, sia Oliveira, in crescita pure lui con il team satellite di Noale, sia il compagno Zarco. Benino Fabio Quartararo, settimo con una Yamaha che trova un po' di ossigeno davanti a Jack Miller con una Ktm non brillante e che incassa pure la caduta di Brad Binder. Bello il gesto del sudafricano che va al Centro Medico per accertarsi delle condizioni di Bagnaia, che aveva accidentalmente investito alla prima partenza. Indietro le Ducati VR46 di Luca Marini (11°) e Marco Bezzecchi (12°), che chiudono alle spalle di Augusto Fernandez e Fabio Di Giannantonio. Marc Marquez è 13° con una Honda che resta in crisi e precede Franco Morbidelli e Takaaki Nakagami. Bollicine e coriandoli per l'Aprilia, con la testa alle condizioni di Bagnaia e Bastianini, sotto esame a Barcellona dopo una gara da cuore in gola. Tanto in pista quanto in ospedale.

    La sintesi del GP di Catalogna: vince Espargaro su Vinales in una gara condizionata del tremendo incidente al primo giro di Francesco Bagnaia
    MotoGP, GP Barcellona: gli highlights della gara. Spaventoso incidente per Bagnaia

    GP CATALOGNA MOTOGP: ORDINE DI ARRIVO— GP Catalogna MotoGP, la classifica
    Aleix Espargaro, Aprilia 38:56.159
    Maverick Viñales, Aprilia +0.377
    Jorge Martin, Ducati Pramac +2.831
    Johann Zarco, Ducati Pramac +4.867
    Miguel Oliveira, Aprilia RNF +7.529
    Alex Marquez, Ducati Gresini +10.590
    Fabio Quartararo, Yamaha +10.821
    Jack Miller, KTM +10.880
    Augusto Fernandez, GASGAS Tech3 +12.889
    Fabio Di Giannantonio, Ducati Gresini +13.280
    Luca Marini, Ducati VR46 +16.491
    Marco Bezzecchi, Ducati VR46 +16.561
    Marc Marquez, Honda +21.616
    Franco Morbidelli, Yamaha +23.108
    Takaaki Nakagami, Honda LCR Honda +26.740

    MOTOGP, CLASSIFICA MONDIALE— Questa la classifica del campionato MotoGP 2023 dopo il GP Catalogna:
    Bagnaia (Ita/Ducati) 260
    Martin (Spa/Ducati Pramac) 210
    Bezzecchi (Ita/Ducati VR46) 189
    Binder (Saf/Ktm) 166
    A. Espargaro (Spa/Aprilia) 154
    Zarco (Fra/Ducati Pramac) 141
    Marini (Ita/Ducati VR46) 125
    Vinales (Spa/Aprilia) 113
    Miller (Aus/Ktm) 104
    A. Marquez (Spa/Ducati Gresini) 102
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    Misano, urlo Martin: sua la Sprint Race. 2° Bezzecchi, 3° un ottimo Bagnaia

    Lo spagnolo della Ducati Pramac si impone nella gara del sabato davanti alla Desmosedici VR46 di Bez e all'iridato, autore di un'eccellente gara corsa sul dolore. 4° Pedrosa

    Massimo Brizzi
    Giornalista
    9 settembre - MILANO
    Brinda Jorge Martin nella Sprint Race del GP di San Marino, ma festeggia anche Pecco Bagnaia. Lo spagnolo della Ducati Pramac, scattato dalla pole-record, si impone infatti nella gara del sabato, precedendo la Desmosedici VR46 di Marco Bezzecchi e quella del team factory di Bagnaia, ottimo terzo dopo una corsa di sofferenza per i postumi dell'incidente in Catalogna, investito dalla Ktm di Binder. Gara di orgoglio e tenacia per i due piloti italiani ancora doloranti, Bagnaia alla gamba, Bezzecchi alla mano, per le cadute rimediate a Montmelò: il riminese della VR46 prova a intralciare il passo sontuoso dello spagnolo, ma si inchina al suo ritmo decisamente superiore; l'iridato difende stoicamente il suo terzo posto, respingendo nel finale gli assalti delle Ktm. La sua tenacia gli vale 7 punti utili in un Mondiale in cui Martin si avvicina, restando però alla robusta distanza di 45 lunghezze.

    PEDROSA DA APPLAUSI—
    Ai piedi del podio applausi per le due Ktm, con Dani Pedrosa eccellente wild card a precedere il titolare Brad Binder. Lo spagnolo brilla come fatto in prova, tenta l'affondo a Bagnaia nel finale, ma deve respingere al contempo l'attacco del compagno sudafricano: il suo 4° posto resta una gemma, che fa brillare la classe del 37 enne spagnolo, molto più di un collaudatore di lusso. Sesta l'Aprilia di Maverick Vinales, che in prova aveva mostrato un ritmo decisamente più promettente.

    LA GARA— Al via lo scatto premia Jorge Martin, con Bagnaia che passa di forza all’esterno della prima curva Bezzecchi con una manovra autorevole che non tradisce titubanze legate a una condizione fisica chiaramente non ottimale. Al 2. giro un errore di Pecco fa passare Bez che prova il forcing verso lo spagnolo della Pramac: il generoso tentativo del riminese si ferma a 4 giri dal termine, quando un’indecisione lo ricaccia a troppa distanza da Martin. Lo spagnolo, sempre autorevole dalla prima curva, diventa così imprendibile e va a prendersi la terza Sprint Race stagionale, lucidando una condizione di forma temibile in chiave iridata. Bagnaia chiude sul podio una gara di carattere: Pedrosa arriva a ringhiargli sul codone nel finale, ma nello stesso tempo lo spagnolo deve respingere l’assalto del ‘titolare’ Binder, vivace e spregiudicato per tutta la gara, con annessa carenata a Vinales. Le due Ktm arrivano in scia sul traguardo e precedono Vinales, Luca Marini (Ducati VR46) e un Aleix Espargaro (Aprilia) ripresosi dalla botta alla testa nella caduta del giorno prima. Alex Marquez (Ducati Gresini) con il 9. posto chiude la zona punti vincendo il derby in famiglia con il fratello Marc, decimo. Attardati Fabio Quartararo (13°), Johann Zarco (14°) e Jack Miller (15°), mentre gli altri italiani terminano ancora più indietro: 17° Fabio Di Giannantonio, 18° Franco Morbidelli e 20° Michele Pirro. Domani si replica, con un GP che si prospetta torrido.

    MOTOGP GP MISANO SPRINT RACE, LA CLASSIFICA— MotoGP Sprint Race GP San Marino, ordine di arrivo (primi 15, i primi 9 a punti):
    Martin, Ducati Pramac
    Bezzecchi, Ducati VR46 +1.445
    Bagnaia, Ducati +4.582
    Pedrosa, KTM +4.772
    Brad Binder, KTM +4.931
    Viñales, Aprilia +6.062
    Marini, Ducati VR46 +6.519
    Aleix Espargaro, Aprilia +7.893
    Alex Marquez, Ducati Gresini +9.264
    Marc Marquez, Honda +11.318
    Raul Fernandez, Aprilia RNF +13.365
    Oliveira, Aprilia RNF +13.788
    Quartararo, Yamaha +14.243
    Zarco, Ducati Pramac +14.154
    Miller, KTM +17.421

    MOTOGP, LA CLASSIFCA MONDIALE DOPO LA SPRINT RACE DI MISANO— Così il Mondiale dopo la Sprint Race del GP di San Marino (prime 5 posizioni)
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    Bagnaia 267
    Martin 222
    Bezzecchi 198
    Binder 171
    Aleix Espargaro 156
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    Martin vince a Misano davanti a Bezzecchi. Bagnaia stringe i denti ed è terzo

    Lo spagnolo della Ducati Pramac domina dalla prima curva, precedendo Bez e Pecco: adesso è a -36 in classifica da lui. Eccellente 4° Pedrosa, wild card con la Ktm, davanti all'Aprilia di Vinales. Marc Marquez buon 7°
    Massimo Brizzi

    10 settembre - MILANO
    Il castello di San Marino regge, ma è sotto attacco. A Misano il dolorante Pecco Bagnaia replica la stoica gara del sabato con un terzo posto di spessore che gli consente di limitare i danni in classifica: a vincere il GP è ancora Jorge Martin sulla Ducati Pramac, precedendo Marco Bezzecchi, Bagnaia e Dani Pedrosa per un arrivo in fotocopia della Sprint Race. La conferma dei valori del giorno prima lascia quasi inalterata la classifica mondiale, ma con un indizio importante: Bagnaia è sempre leader, ma il suo vantaggio su Martin è ora di 36 punti, meno di quelli messi in palio da un week end completo di gara (37: 12 al sabato, 25 la domenica), con Bezzecchi a -65. Pecco resta saldamente padrone del proprio destino, e la gara di Misano ne conferma lo status di campione, ma non potrà vivere di rendita di fronte all'incalzante ritmo dello spagnolo della Pramac, arrivato al secondo successo stagionale e in grande stato di forma.

    CUORE BAGNAIA—
    In giallo per ricordare uno degli storici colori della Ducati, Bagnaia stringe i denti, regge per due terzi di gara in seconda posizione, con leciti interrogativi legati alla sua tenuta fisica alla distanza dopo l'ematoma rimediato alla gamba destra investita da Brad Binder in Catalogna. Con il dolore che aumenta in misura direttamente proporzionale al passare dei giri, Bagnaia perde un po' di ritmo, lascia il secondo posto a Bezzecchi e punta solo a difendere un prezioso podio dall'arrembante Dani Pedrosa. Il 37enne spagnolo, collaudatore di lusso di Mattighofen, dà una lezione di classe a tutti: è lui il migliore delle Ktm, con i titolari Jack Miller e Brad Binder finiti a terra, anche se il sudafricano dopo la scivolata riesce comunque a chiudere 14°.

    LA CRONACA— Al via Martin scatta in testa e Bagnaia, come nella Sprint, passa subito Bezzecchi (con leggera toccata) per cercare di insidiarlo: al suo attacco all’ultima curva del primo giro lo spagnolo replica chiudendo la porta. Lì inizia un duello fra le tre Ducati con distacchi ravvicinati e le Ktm in agguato: Binder si autoelimina e Pedrosa si avvicina, ma non riesce mai a insidiare il trio di Desmosedici che detta il passo. A metà gara Martin, impeccabile e in testa dalla prima all'ultima curva, dà lo strappo decisivo: porta il margine di vantaggio a 1" e Bagnaia non ha le forze per replicare. Ci prova Bezzecchi, anche lui non al meglio per la mano sinistra infortunata nella caduta multipla in Catalogna, ma liberatosi di Pecco alla Quercia non ha il passo per insidiare il successo dello spagnolo.

    RIECCO MARQUEZ— Da segnalare le cadute di Joan Mir (l'ennesima della stagione con la Honda), Pol Espargaro e l'incidente fra un Jack Miller in involuzione netta e Michele Pirro, contatto finito sotto investigazione, ma soprattutto la prova di Marc Marquez. L'otto volte iridato disputa la migliore gara dell'anno con la scelta, controcorrente rispetto alla media, della gomma soft al posteriore e termina 7° alla vigilia di un test chiave con la Honda. Marc cede nel finale a Miguel Oliveira, sesto, quando quasi assaporava la possibilità di attaccare anche Maverick Vinales per il 5°. Restando in casa Aprilia, c'è il modesto 12° posto di Aleix Espargaro, vincitore in Catalogna, che vanifica le sue chance con una brutta partenza. A completare la top-10: 8° Raul Fernandez, bravo con l'Aprilia RNF; 9. Luca Marini e 10° Johann Zarco, il compagno di Jorge Martin. Quello che ha dominato il week end con una consapevolezza di forza notevole. Appuntamento in India, la prossima gara, per riprendere ad armi pari, leggasi di condizioni fisiche, un duello iridato che può diventare appassionante: Bagnaia e Martin, per differenti ragioni, lo meritano.

    La classifica del GP di San Marino della MotoGP
    Martin, Ducati Pramac 41:33.421
    Bezzecchi, Ducati VR46 +1.350
    Bagnaia, Ducati +3.812
    Pedrosa, KTM +4.481
    Viñales, Aprilia +10.510
    Oliveira, Aprilia RNF +12.274
    Marc Marquez, Honda +13.576
    Raul Fernandez, Aprilia RNF +14.091
    Marini, Ducati VR46 +14.982
    Zarco, Ducati Pramac +15.484
    Alex Marquez, Ducati Gresini +15.702
    Aleix Espargaro, Aprilia +15.878
    Quartararo, Yamaha +15.898
    Binder, KTM +23.778
    Morbidelli, Yamaha +24.579
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    Sprint Race al Buddh Circuit: vince Martin su Bagnaia. Bezzecchi 5° dopo un incidente

    Nella gara del sabato si impone lo spagnolo della Pramac davanti a Pecco e Marc Marquez. Bez risale dopo essere stato centrato alla prima curva dal compagno Marini, ritirato. 4° Binder, 6° Quartararo. Nel Mondiale Bagnaia a +33 su Jorge

    Massimo Brizzi
    23 settembre - MILANO
    Jorge Martin spunta dopo il diluvio, ma Pecco Bagnaia si difende al meglio. Nella Sprint Race del GP d’India, partita con oltre un’ora e mezzo di ritardo per l’acquazzone che ha imposto un’attenta verifica della pista da parte dei piloti, oltre a una suppletiva sessione sul bagnato di 15’, il pilota della Ducati Pramac affonda ancora il colpo: quarta vittoria nella gara del sabato e un ulteriore piccolo spillo infilato nelle certezze iridate di Bagnaia. Il leader del Mondiale regge il colpo, solido secondo, vede il suo margine scendere da 36 a 33 punti, ma sa di avere di fronte un rivale molto in forma.

    PODIO MARQUEZ—
    Terzo Marc Marquez, in ripresa con la Honda, davanti a Brad Binder (Ktm) e Marco Bezzecchi: il poleman della Ducati VR46 chiude 5° in rimonta dopo essere stato centrato al via dal compagno Luca Marini. Visto il passo che aveva, Bez poteva tranquillamente giocarsi un risultato importante: peccato. A punti anche: 6° Fabio Quartararo (Yamaha), 7° Jack Miller (Ktm), 8° Maverick Viñales (Aprilia) e 9° Raul Fernandez (Aprilia RNF).

    PRIMA CURVA FATALE— La prima curva è un gorgo che spaventa per le recenti scottature dei grovigli al via e infatti molto della Sprint Race si decide lì: Marini sbaglia la frenata e centra il poleman Bezzecchi, che resta in piedi e riparte, mentre più indietro Stefan Bradl fa lo stesso e coinvolge nella carambola Pol Espargaro e Augusto Fernandez. Davanti Martin, partito molto bene e transitato in testa alla prima curva, ha un ritmo imprendibile: Bagnaia gli resta a distanza per tutta la corsa e alla fine ottiene il massimo delle sue possibilità. Alle loro spalle chiude Marc Marquez, che nel momento in cui si intensificano le voci di un suo passaggio alla Ducati Gresini dal 2024 sfodera una buona prestazione, resistendo al tentativo di rimonta di Binder. Bez fa spettacolo, risale la corrente e chiude 5°, con molti rammarichi sulle sue potenzialità in una gara senza il contatto iniziale. Schegge del vecchio Quartararo, 6°, mentre l’Aprilia raccoglie solo 2 punti con Vinales e la caduta di Aleix Espargaro. A terra Joan Mir, dopo un avvio interessante, e Johann Zarco, mentre gli italiani sono più indietro: 10° Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini), 14° Michele Pirro (Ducati) e 15° Franco Morbidelli (Yamaha). Domani la replica, sempre alle 12 e sempre su distanza ridotta, 21 giri invece di 24. Giove Pluvio permettendo.

    MOTOGP GP INDIA SPRINT RACE, ORDINE DI ARRIVO— Ecco l'arrivo della Sprint Race del GP d'India (primi nove):
    Martin, Ducati Pramac 19'18.836
    Bagnaia, Ducati 1.389
    Marc Marquez, Honda 2.405
    Brad Binder, KTM 2.904
    Bezzecchi, Ducati VR46 3.266
    Fabio Quartararo, Yamaha 4.327
    Miller, KTM 7.172
    Vinales, Aprilia 8.798
    Raul Fernandez, RNF Aprilia 10.530
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