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Beh, un classico! -
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Mi stai facendo venire l'acquolina in bocca!!!
Ma una volta non li avevi scritti anche in piemontese? -
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Una vera prelibatezza!!! -
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Ahhhh! Le mitiche strumptruppen!!!
Le adoro! -
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Beh, no...tanto di movimento ne faccio!!!
Solo non fa bene all'amore! -
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E allora? -
.CITAZIONEA scorfanetto pustoloso....
???? Non so perchè, ma a me fa ridere! -
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cavoli....allora vado subito. Cmq, già il rpimo episodio era solo simpatico. Il secondo è proprio una boiata! -
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Gli ultimi due sono andato a vederli...molto belli! -
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A me è piaciuto, devo dire che non se le mica cavata male per essere il suo primo romanzo giallo! -
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In effetti.... -
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"TOXICITY" dei SYSTEM OF A DOWN
‘Toxicity’ è un grande album, bisogna dirlo subito. E già che siamo leviamo di mezzo anche i paragoni stilistici, che in tanta benemerita esplosione di bizzarrie non mantiene granchè senso. Continuiamo a levare: tocca all’unico sassolino del lotto critico. Il gruppo ha guadagnato dei punti in controllo, in precisione. Un aspetto non propriamente negativo ma che qualche punto di fascino “anarchico” lo fa perdere rispetto all'album precedente. E abbiamo finito con le pulci, è ora di godersi il disco. Quarantaquattro minuti di dinamica pura, distillata dai maestri di nemmeno sappiamo quanti generi diversi, citiamo Fantomas (‘Bounce’) e Morbid Angel (‘Needles’) con l’unico subdolo intento di incuriosire. Esplosioni di punk, hardcore, il temutissimo metal della nuova specie, (sì, il terrbile numetal!) perversioni ritmiche pseudo-folk, tossiche invettive politiche, piogge di emotività che prendono strade inaspettate, metafore-meteore fra il viola lancinante e il verde. Davvero di tutto: si sentono addirittura gli Slipknot, il riffing di scuola svedese (death, si). Un continuo dimenarsi, un continuo stupire e una invereconda capacità di fare tutto questo nello schema (elastico, ma pur sempre tale) della canzone. Canzone, di quelle che si cantano. Cosa vorranno mai fare questi System Of A Down? Conquistare il mondo? Non ce ne importa, ma al di là dei gusti avranno il merito di mettere definitivamente in chiaro chi ci fa e chi ci è. Stile, temperamento, fuoco. Irripetibile.
VOTO: 9.5
Edited by Shagrath82 - 2/4/2019, 19:58 -
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Ora carico la recensione di Toxicity.... -
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"VULGAR DISPLAY OF POWER dei PANTERA 
Senza ombra di dubbio, 'Vulgar Display Of Power' è il disco che meglio rappresenta i Pantera, con un Phil Anselmo ancora dotato di una voce estremamente versatile e soprattutto potente(nei dischi successivi, complici diversi stravizi, non si ripeterà a questi livelli, limitando spesso il proprio range vocale), con un Dimebag Darrell ispiratissimo nei suoi riff e assoli di precisione chirurgica e con Vinnie Paul che impreziosisce il lavoro con passaggi ben calibrati sulla doppia cassa, poi imitati da molti batteristi a seguire.
Nel periodo in cui spopolava il grunge, con 'Vulgar Display Of Power' i Pantera sono arrivati sul mercato ed hanno immediatamente dato una scossa non indifferente al metal, riportandolo nei piani alti delle classifiche. Con il suo suono pesante, che alterna sfuriate di puro thrash ('Fuckin Hostile' su tutte) a riff potenti e dinamici come l'attacco dell'opener 'Mouth for war' o 'Walk', forse la loro canzone più famosa, la band ha ridato la voglia di scapocciare a milioni di ragazzini imberbi, troppo spesso persi nella depressione di Kobain e soci.
Non va comunque sottovalutata l'abile mano di Terry Date dietro la consolle che conferisce al lavoro una potenza e un impatto sonoro devastante, tirando fuori il meglio da ciascun strumento.
Se vi piace chiamatelo Groove Metal, o altrimenti scegliete il termine che preferite. L'importante è che si traduca in 'Vulgar Display Of Power'.
VOTO: 9 :bananadance0af.gif:
Edited by Shagrath82 - 19/11/2019, 14:01 -
.CITAZIONEsono un grande creativo!!!
Nel senso che sei un grande chef, da tre stelle michelin?
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