[SCHEDA] Vasco Rossi

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    AUGUSTA TAURINORUM

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    Vasco_Rossi_2



    Paese: 20px-Flag_of_Italy.svg Italia
    Genere: Rock
    Periodo: 1977

    Biografia

    Vasco Rossi nasce a Zocca (MO), paese dell'Appennino tosco-emiliano tra Modena e Bologna, il 7 febbraio 1952. Il nome gli è stato dato dal padre Giovanni Carlo, di mestiere camionista, in omaggio a un omonimo compagno di prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale. Trascorre un'infanzia serena, circondato dall'affetto della sua famiglia, mostrando un carattere timido.
    Il mestiere di autotrasportatore del padre lo porta a trascorrere un paio d'anni della sua prima giovinezza a Siniscola, come da lui stesso confermato durante un suo concerto a Cagliari del 2010.
    Fin da bambino, su decisione della madre Novella Corsi, casalinga appassionata di musica, viene iscritto a scuola di canto dal maestro Bononcini e inizia ad appassionarsi al mondo della musica. A 13 anni vince l'Usignolo d'oro, una manifestazione canora modenese, nata per contrastare lo Zecchino d'oro, mentre a 14 anni entra a far parte del suo primo gruppo musicale, chiamato "Little Boys", nome successivamente trasformato in "Killer"; del gruppo fa parte anche Marco Gherardi, che più volte sarà compagno di avventura di Vasco.
    Nel 1967, ottenuta la licenza media, la famiglia lo iscrive all'istituto dei salesiani San Giuseppe a Modena, per conseguire il diploma. L'esperienza in collegio si rivela traumatica: i tutori, infatti, si mostrano molto severi e Vasco inizia ad avere un carattere ribelle, che lo porta ad essere poco propenso alle rigide regole dell'istituto; inoltre, lega poco con i compagni di collegio, che tendono a isolarlo e schernirlo per le sue origini di paese. È un periodo che segnerà profondamente il carattere di Vasco Rossi: il pessimo rapporto con i salesiani, influenzerà il suo rapporto con le figure ecclesiastiche, mentre sviluppa una sorta di complesso per le sue origini montanare, con cui impara a convivere col tempo, senza riuscire a superarlo del tutto perfino in età adulta. Scappa due volte, rifugiandosi a casa di una zia a Bologna, e, in seguito alla seconda fuga, il padre lo iscrive all'Istituto Tecnico Commerciale «Tanari» del capoluogo emiliano, dove alloggia presso la casa della zia e dove consegue il diploma.
    Vasco viveva a Bologna in un periodo di particolare fermento sociale, quando divampa la contestazione studentesca, e la città è particolarmente coinvolta. Appoggia le posizioni anarchiche, anche se non si distingue per la partecipazione alle lotte politiche, cui resta fondamentalmente indifferente. È molto affascinato, invece, dal mondo del teatro, tanto che matura il sogno di iscriversi al DAMS per frequentare il corso di Teatro alternativo. Ma il padre non approva l'idea, pertanto, nell'autunno del 1972 si vede costretto ad iscriversi a Economia e commercio all'Università di Bologna. Pochi mesi prima, aveva aperto, insieme a Marco Gherardi, suo amico di infanzia, un piccolo locale, il "Punto Club", nei pressi di Zocca, che più tardi diventerà una vera e propria discoteca; in questo primo periodo viene utilizzato come base per organizzare feste ed eventi, e Vasco si spende per l'organizzazione con discreti risultati.
    Rossi si trasferisce dalla casa della zia per andare a vivere presso una casa in affitto, sempre a Bologna, insieme a due amici, e decide di prendere seriamente l'impegno universitario; tuttavia, dopo un buon inizio, si lascia sedurre dalla turbolenza della Bologna di quegli anni. Continua a restare sempre piuttosto ai margini della lotta politica; frequenta poi il Teatro Evento di Bologna, per il quale firmerà qualche regia e qualche presenza come attore; e, infine, si fidanza con Paola Panzacchi, una convinta femminista, iniziando una storia d'amore molto difficile, da cui uscirà "con le ossa rotte". Inoltre, amplia notevolmente la sua cultura musicale: oltre agli italiani Lucio Battisti, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, ascolta molto rock anglosassone, soprattutto i Rolling Stones.
    Nel 1974, abbandona definitivamente Economia e Commercio, e si iscrive a Pedagogia, più affine alle sue inclinazioni, ma abbandonerà gli studi a otto esami dalla laurea. L'anno successivo si trasferisce a Modena, per risparmiare sull'affitto, dividendo l'appartamento con altri amici.
    Il 1975 è un anno storico per la sua formazione: convinto dall'idea dell'amico Marco Gherardi, fonda "Punto Radio", una Radio libera sul modello delle centinaia che nascevano in quegli anni in Italia, destinata a servire il pubblico dell'Appennino tosco-emiliano. Diventerà famoso un programma da lui condotto, "Il Muretto", in cui con un contatto attivo con gli ascoltatori svilupperà tematiche sulla vita e sulla filosofia che si riveleranno importanti per il suo futuro discografico. L'esperienza della radio è decisiva per la carriera di Vasco Rossi. Prima di tutto, gli dà la possibilità di maturare come show man, visto che Rossi sarà uno dei principali dee-jay sia dei programmi radiofonici sia delle serate speciali che la radio organizzerà presso le principali discoteche dell'Emilia-Romagna e, in secondo luogo, gli darà l'opportunità di conoscere una serie di persone fondamentali nella sua futura carriera, come Riccardo Bellei, Gaetano Curreri, Maurizio Solieri, Massimo Riva, allora giovanissimo, e Red Ronnie, che allora lavorava per la BBC, un'altra radio libera di Bologna. È proprio nelle serate-evento organizzate dalla radio nei locali emiliani che Vasco Rossi, per la prima volta, imbraccia la chitarra e canta al pubblico alcune canzoni, comprese alcune scritte da lui stesso.
    Sotto la spinta dei suoi amici, tra i quali Gaetano Curreri, leader degli Stadio, incide nel 1977 il suo primo 45 giri, Jenny/Silvia contenente i brani Jenny (una sorta di bozza di Jenny è pazza) e Silvia, per l'etichetta Borgatti Music, che fino ad allora aveva curato la produzione e distribuzione di dischi legati al genere "liscio". L'anno successivo esce invece il suo primo album, ...Ma cosa vuoi che sia una canzone..., pubblicato a tiratura nazionale, ma praticamente venduto solo in Emilia-Romagna. L'album è di stampo cantautorale, ancora distante dalla linea rock adottata da Vasco negli anni a venire.
    Il suo secondo album viene pubblicato nel 1979 con il titolo Non siamo mica gli americani. Il disco ottiene più successo rispetto del precedente, anche se in fatto di vendite non è niente di eclatante. L'album resterà famoso soprattutto perché contiene la canzone Albachiara, destinata a diventare uno dei maggiori successi di Vasco e pezzo conclusivo di gran parte dei suoi concerti.
    La prima apparizione di Rossi in televisione è datata 10 gennaio 1979, quando partecipa come concorrente alla trasmissione 10 Hertz condotta da Gianni Morandi. Alla fine del programma, Vasco canta La strega (la diva del sabato sera).
    Il 31 ottobre 1979 il padre Giovanni Carlo muore stroncato da un infarto mentre era intento a compiere una manovra a bordo del suo camion. È uno shock terrificante per Vasco, che in un primo momento, soffrendo di sensi di colpa per aver intrapreso una professione così diversa da quella del padre, pensa addirittura di abbandonare il mondo della musica.
    Nel 1980 esce il terzo album, Colpa d'Alfredo. Neanche questo album ottiene molto successo di vendite, questa volta a causa della censura da parte di alcune radio della canzone che dà il titolo all'album in quanto ritenuta volgare ed offensiva in alcune parti del testo.
    Lo stesso anno nasce la collaborazione tra Vasco e la Steve Rogers Band, destinata ad accompagnarlo sul palco fino al 1987.
    La popolarità di Vasco Rossi, che inizia a farsi conoscere anche a livello nazionale, cresce in seguito a una sua esibizione dal vivo, durante la nota trasmissione televisiva Domenica In. In questa occasione canta il brano Sensazioni forti.
    « ... Sensazioni sensazioni sensazioni, sempre più forti! Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere! »
    (da Sensazioni forti, 1980)

    La sua esibizione viene ampiamente criticata dal giornalista Nantas Salvalaggio (che sarà, nel testo della futura hit Vado al massimo, definito da Vasco "quel tale che scrive sul giornale") che, in un suo articolo sul settimanale Oggi, si scaglia contro il cantante e contro la RAI, colpevole di ospitare nel suo più popolare programma della domenica un simile esempio di "ebete, cattivo e drogato".
    Il rocker ed il suo staff protestano nei confronti del giornalista, ma l'inconveniente, nei fatti, aumenta il nascente mito del Blasco, soprannome nato d'altronde in quel periodo.
    È con il quarto album che inizia ad arrivare il successo, Siamo solo noi viene pubblicato nel 1981 e, tuttora, viene considerato uno dei migliori lavori del cantante; la canzone che dà il titolo all'album verrà più volte identificata come un vero e proprio "inno generazionale", tutt'oggi attuale per i suoi fans. « ...Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa... Siamo solo noi, che non abbiamo vita regolare, che non ci sappiamo limitare... Siamo solo noi, quelli che non han più rispetto per niente, neanche per la mente... Siamo solo noi, quelli che poi muoiono presto, quelli che però è lo stesso... »
    (da Siamo solo noi, 1981)


    È di quegli anni la sua prima esibizione in piazza, precisamente nella Piazza Maggiore di Bologna su iniziativa di Bibi Ballandi, il suo primo manager.
    L'esperienza che cambia radicalmente la carriera di Vasco Rossi è la partecipazione al Festival di Sanremo. Nonostante il festival della canzone italiana non appartenga all'orizzonte artistico del rocker, Vasco Rossi e il suo entourage decidono di sfruttare la crescente popolarità del cantante facendolo partecipare all'importante vetrina offerta dalla RAI.
    Così, nel 1982, Vasco partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Vado al massimo. La performance del rocker di quell'anno fa scalpore: Vasco abbandona il palco con il microfono nella tasca della giacca. Collegato col filo all'amplificatore, il microfono cade, creando panico tra il pubblico in sala e tra i conduttori dello show tv.
    Fu lo scalpore che proprio il rocker di Zocca voleva creare per distinguersi dagli altri partecipanti di una manifestazione a suo tempo forse troppo austera. La canzone, come già detto prima, contiene un'ironica risposta a Nantas Salvalaggio, il giornalista che due anni prima lo aveva criticato ferocemente sulle pagine del settimanale Oggi e che viene apostrofato come "quel tale che scrive sul giornale".
    Nell'aprile dello stesso anno esce l'album omonimo, che resterà in classifica per sedici settimane.
    L'anno seguente. Vasco si presenta di nuovo a Sanremo con Vita spericolata. La canzone diventerà uno dei classici della musica italiana (così come Siamo solo noi) e raggiunge lo stesso anno il 6º posto nella classifica dei 45 giri,entra in finale, ma si classificherà al penultimo posto nella graduatoria del Festival. Fece scalpore la performance offerta agli spettatori del Teatro Ariston: all'attacco dell'ultimo ritornello Vasco saluta e abbandona il palco, lasciando il playback a terminare la canzone. « ...E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky al "Roxy Bar", o forse non c'incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai... »
    (da Vita spericolata, 1983)

    Segue l'uscita dell'album Bollicine. È il sesto album in sei anni, quello che consacra definitivamente Vasco Rossi a icona del rock italiano: resta in classifica per 35 settimane, e si piazza come quinto album più venduto dell'anno.[26] L'ironica canzone Bollicine, farcita di slogan e frasi ad effetto (con chiari riferimenti all'uso della cocaina), vince il Festivalbar '83, e il tour per promuovere l'album è un trionfo. È sicuramente uno dei periodi di massimo successo dal punto di vista musicale, ma non dal punto di vista umano: secondo alcuni biografi, in quel periodo Vasco sta veramente andando al massimo: è farmaco-dipendente, vive come se fosse sempre su un palco, non dorme per giorni interi mentre continua ad assumere anfetamina e Lexotan, tanto da costringere il manager Guido Elmi ad annullare vari concerti.
    All'inizio del 1984, esce la prima raccolta live: Va bene, va bene così, che resterà in classifica 33 settimane di cui 8 al primo posto. Ma il 20 aprile dello stesso anno, il rocker viene fermato in una discoteca nei pressi di Bologna e arrestato. Dopo una perquisizione in un casolare di Casalecchio, dove abita insieme ad altri componenti della sua band, Rossi consegna spontaneamente 26 grammi di cocaina ai carabinieri. Trascorre 22 giorni di prigione (di cui 5 in isolamento) presso il carcere di Rocca Costanza a Pesaro, con l'accusa di detenzione di cocaina e spaccio non a scopo di lucro. Nei giorni di detenzione riesce a liberarsi dalle anfetamine, nonostante la sua situazione psicofisica rimanga piuttosto precaria. Del panorama musicale italiano soltanto Fabrizio De André e Dori Ghezzi danno pieno sostegno al cantante, visitandolo in carcere. Il 12 maggio Rossi ottiene la libertà provvisoria. Il processo lo scagiona dall'accusa di spaccio, ma lo condanna a due anni e otto mesi con la condizionale, per detenzione di sostanze stupefacenti.
    Di lì a poco, nel 1985, Vasco pubblica l'album Cosa succede in città, considerato secondo certi aspetti l'album della rinascita. Sebbene contenga canzoni storiche poi divenute pilastri delle composizioni di Vasco, secondo la critica l'album è tecnicamente perfetto ma per i testi ed i contenuti viene considerato un album piuttosto "fiacco", anche a causa delle vicende che lo precedettero, tanto che secondo alcune persone vicine a Rossi l'album non soddisfece completamente né Vasco né Elmi. Ciò nonostante, l'album resta in classifica per 29 settimane.
    L'anno seguente, diventa padre per la prima volta e per due anni sparisce completamente. Qualcuno parla di esaurimento nervoso, ma è un periodo in cui Vasco ricerca se stesso e rivede vecchi amici di infanzia.
    Nel 1987 Vasco torna sulla scena pubblicando C'è chi dice no, che resterà in classifica 38 settimane, di cui 12 in testa. Il successo è tale che perfino Adriano Celentano lo vuole ospite in RAI. Lui inizialmente accetta, salvo poi cambiare idea il giorno prima della trasmissione facendo infuriare i vertici dell'emittente televisiva, che minacciano di bandirlo per sempre da ogni trasmissione. Ma Rossi a questo punto della sua carriera può ampiamente permetterselo, tanto che il sempre crescente successo di spettatori costringe il cantante ad abbandonare i palazzetti per orientarsi verso spazi più ampi: inizia l'epoca degli stadi.
    Il 1º luglio 1988 viene nuovamente arrestato mentre da solo a bordo della sua BMW 750 procede zigzagando sulla A14 con a bordo un grammo di cocaina, uno sfollagente e una pistola lanciagas. Viene prontamente rilasciato tra le guardie carcerarie e i fan che gli chiedono abbracci e autografi.
    Nel 1989, prima dell'uscita dell'album Liberi liberi realizzato per conto della EMI, Rossi rompe definitivamente con Guido Elmi e la Steve Rogers Band ritrovandosi praticamente da solo con Maurizio Lolli. Senza Solieri e Riva, parte comunque il "Liberi Liberi Tour", il cui grande successo porta alla pubblicazione dell'album live Fronte del palco (1990).
    Il 6 dicembre 1989 viene condannato ad un'ammenda di 2 milioni e 800 000 lire in seguito all'infelice episodio del 1984.
    L'anno successivo vengono organizzati in rapida successione (10 e 14 luglio) due concerti rispettivamente negli stadi San Siro a Milano e Flaminio a Roma, che fanno registrare presenze record. Una parte del concerto di Milano viene pubblicata nell'album Vasco live 10.7.90 San Siro. Vasco Rossi diventa il primo artista italiano a raccogliere un numero di fan così ampio, riuscendo dove allora solo le stelle straniere si erano avvicinate.
    Diventato padre per la seconda volta, il cantante fa uscire l'album Gli spari sopra (1993) col quale vincerà 10 dischi di platino (suo record di vendite tutt'oggi imbattuto). L'album fu preceduto dal singolo "Gli spari sopra", mini-CD che contiene, oltre ad alcune versioni alternative de L'uomo che hai di fronte e Delusa con riferimenti alle allora "Ragazze di Non è la Rai", anche l'inedito Se è vero o no, canzone che non fu inserita nell'album Gli spari sopra. Nel 1994, regala agli iscritti al suo fan club ufficiale un CD contenente l'inedita Senza parole.
    Nel 1995 il rocker è di nuovo a San Siro con un doppio concerto evento, Rock sotto l'assedio, contro la guerra in Jugoslavia. Sul palco sono ospitati gruppi musicali, di etnie diverse, fatti giungere clandestinamente dalla zona della guerra con l'aiuto di collaboratori come il fotoreporter Massimo Sciacca e l'organizzatore Enrico Rovelli. In questa occasione canta per la prima volta Generale di Francesco De Gregori, cantautore che da sempre è un suo riferimento, interpretandola nel proprio inconfondibile stile rock. Vasco promuove la serata come occasione di riflessione contro la violenza della guerra, ma molti giornalisti polemizzeranno con lui per non avere devoluto l'incasso alla causa jugoslava. Vasco con Maurizio Lolli e Mirco Bezzi realizza un sito internet, il primo in Italia per un artista musicale, dedicato a raccogliere le testimonianze di reporter dalle zone di guerra intercettate sulla nascente rete di comunicazione, e le biografie dei gruppi musicali che si esibiscono.
    Nel 1996 pubblica l'album Nessun pericolo... per te, contenente una canzone, Gli angeli, dedicata all'amico Maurizio Lolli morto di cancro ai polmoni e il cui video (una produzione colossale di 600 milioni di lire) viene diretto da Roman Polański. Il video viene messo a disposizione su internet, un evento abbastanza inusuale per quegli anni, cosicché Vasco diventa un precursore del tempo e dei nuovi sistemi tecnologici che avanzano. La canzone viene distribuita in un singolo a forma triangolare a tiratura limitata. La forma del cd singolo potrebbe essere un chiaro omaggio all'attributo femminile, al quale spesso Vasco fa riferimento con gesti inequivocabili nei suoi concerti e nello specifico nella canzone Rewind, la cui musica è scritta per lui dall'amico di sempre Gaetano Curreri leader degli Stadio.
    Nel 1997 esce Rock, una raccolta di vecchi pezzi riarrangiati, che porterà il cantante ad esibirsi nell'ex stabilimento Italsider di Bagnoli, nell'ambito della prima edizione del Neapolis Rock Festival. Quell'anno Rossi è presente come autore al Festival di Sanremo (in coppia con Gaetano Curreri e Roberto Ferri) con ...E dimmi che non vuoi morire scritta per Patty Pravo, insignita del premio della critica. Sempre per il Festival di Sanremo, nel 1999 scrive la canzone Lo zaino cantata dagli Stadio.
    Nel 1998 esce Canzoni per me, in cui, tra le altre, riprende anche vecchie canzoni, scritte all'inizio della carriera e mai pubblicate. In quel periodo trionfa al Festivalbar '98 ottenendo la sua seconda vittoria in tale competizione, con Io no, e ottiene per la prima volta la Targa Tenco nella categoria "miglior album dell'anno".
    Il 1998 è un anno storico per la carriera di Vasco Rossi: il disco non porta, infatti, com'era abitudine, una nuova tournée, ma viene deciso di tenere un unico concerto, accettando la proposta di essere headliner della prima edizione dell'Heineken Jammin' Festival a Imola.
    Alla serata partecipano 130.000 persone, segnando un evento nell'intera storia della musica italiana: il successo di Vasco diviene di massa, e il rocker di Zocca viene universalmente riconosciuto come la star della musica italiana contemporanea.
    La serata viene immortalata nel video Rewind e relativo album live Rewind nel 1999, a cui fa seguito il Rewind tour.
    A pochi giorni dalla partenza del tour, viene a mancare per un'overdose di eroina, l'inseparabile "compagno di avventure" Massimo Riva, chitarrista della band e autore-coautore di una buona parte del repertorio musicale di Vasco. A partire dal Rewind tour, il rocker di Zocca ricorderà l'amico scomparso in ogni concerto, dopo aver cantato il brano Canzone. « Nessuno muore mai completamente, qualcosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi. Viva Massimo Riva... »

    Nel 1999, esce il singolo La fine del millennio, i cui proventi vengono devoluti all'associazione onlus per il recupero dei tossicodipendenti, fondata dai parenti di Massimo Riva. La copertina riprende il Cristo bendato di una immagine di scena tratta dal "Teatro delle orge e dei misteri" dell'austriaco Hermann Nitsch.
    Nel 2000, si ricompone la collaborazione con Patty Pravo, alla quale l'artista dedica un tributo con il brano scritto per lei Una donna da sognare, titolo anche dell'album, nel quale c'è la firma di Vasco Rossi (che è anche produttore del cd) anche nella delicata Una mattina d'estate, condotta al successo dalla Pravo al Festivalbar di quell'anno.
    Sempre quell'anno Vasco firma come coautore il testo della canzone La tua ragazza sempre, portata al Festival di Sanremo da Irene Grandi, che si piazza in seconda posizione. La collaborazione con Irene Grandi si consoliderà negli anni: nel 2003, Vasco firmerà per la cantante fiorentina il brano Prima di partire per un lungo viaggio.
    Il 2001 è l'anno di Stupido hotel e anche del terzo Festivalbar vinto con la canzone Ti prendo e ti porto via.
    Nel 2002 esce la prima raccolta pubblicizzata come ufficiale dalla EMI di brani in versione originale e rimasterizzati, Tracks, che contiene al suo interno la reinterpretazione di Generale di Francesco De Gregori, cantata durante il tour "Rock sotto l'assedio" del 1995 e mai pubblicata prima. All'uscita della raccolta fa seguito il triplo concerto evento tenutosi di nuovo a San Siro nel 2003 e dal quale sarà tratto il DVD Vasco Rossi @ S.Siro 03, non seguita, però, da una traccia audio. La reinterpretazione di Generale rappresenta una sorta di risposta e ringraziamento alla versione di Vita spericolata incisa da De Gregori nel 1993 e inclusa nel suo album Il bandito e il campione.
    Nel 2004 esce l'album Buoni o cattivi, registrato tra Bologna e Los Angeles, e successivamente venduto anche negli Stati Uniti. Il disco risulterà il più venduto in Italia nel 2004. All'album seguirà il Buoni o Cattivi Tour, articolatosi in due estati e che tocca gran parte degli stadi italiani, bissandoli dove richiesto e facendo registrare il tutto esaurito. Inoltre, il 24 settembre dello stesso anno, ha voluto regalare ai suoi fan un concerto gratuito tenutosi a Catanzaro (nel quartiere Germaneto), di fronte a 400.000 persone (record di presenze). Lo stesso Vasco ha ribattezzato questo evento "Vascstock". Vasco in questa occasione si dimostrò attento all'ambiente, perché questo concerto fu ad "emissioni zero": infatti il cantante dichiarò che sarebbero stati piantati tanti alberi quanti ne fossero serviti per riequilibrare le emissioni di CO2 dovute all'energia elettrica necessaria per alimentare il concerto.
    L'11 maggio 2005 lo IULM di Milano conferisce a Rossi la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione, per essere «stato protagonista di una vera rivoluzione musicale che ha anche significativi connotati sociali e relazionali [...] introducendo uno stile espressivo, unico e insuperato, con temi del privato che fanno parte del tessuto sociale e arrivano direttamente a colpire la sensibilità dei giovani. I suoi concerti sono eventi di eccezionale portata emotiva e aggregativa.[...]», un "pezzo di carta" che Vasco esibisce con emozione e fierezza dedicandolo alla madre e ai suoi studi universitari a suo tempo interrotti.
    Il 9 settembre 2005 esce È solo un rock'n'roll show, doppio DVD, lanciando così il concetto di movieclip, in cui tutte le canzoni di Buoni o cattivi si intrecciano in un lungo videoclip di oltre due ore.
    Tre mesi dopo, il 2 dicembre 2005, esce Buoni o cattivi Live Anthology 04.05, un cofanetto comprensivo di doppio cd e triplo dvd che documenta il grande successo del "Buoni o cattivi tour" del 2004 e del 2005.
    Nel 2005 ritorna a Sanremo come ospite per la serata finale, in segno di riconoscenza al festival che gli aveva offerto una vetrina importante nonostante i magri piazzamenti allora riconosciuti, quando la sua carriera era ancora agli albori. Questa volta il pubblico lo accoglie con entusiasmo e Vasco risponde cantando l'introduzione di Vita spericolata, introdotto da Maurizio Solieri alla chitarra, e l'hit del 2004 Un senso. Dopo la performance pronuncia poche parole contro la legge anti-fumo (legge 3/2003) varata dal ministro Sirchia ed esce di scena, sottraendosi all'abituale intervista del conduttore Paolo Bonolis ai suoi ospiti.
    Il 17 dicembre 2005 Vasco torna a Zocca, la sua città natale, dove gli amici d'infanzia e tutta la comunità hanno organizzato un tributo in suo onore. Per l'occasione viene allestita anche una mostra fotografica.
    Vasco Rossi ha sostenuto nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006 la lista della Rosa nel Pugno (concedendo l'utilizzo della canzone Siamo solo noi come colonna sonora dello spot del partito) e ha finanziato la coalizione L'Unione. È la prima volta che il rocker prende una posizione politica netta: in passato si era limitato a mostrare simpatia per le lotte abolizioniste di Marco Pannella, acquisendo la tessera del partito dei Radicali e prestando, nei primi anni '80, il suo volto ad alcune campagne antiproibizioniste. Alle elezioni per il Presidente della Repubblica del 2006, alla seconda e terza votazione il cantante ottiene in entrambe le occasioni 1 voto.
    Sempre nel 2006, Vasco annuncia pubblicamente di non cedere più i diritti delle sue canzoni per gli spot pubblicitari diventate per sua stessa ammissione un errore e per molti dei suoi fan delle emozioni che non considerano giusto commercializzarle in quel sistema.
    Il 19 gennaio 2007 esce il singolo Basta poco. Per volontà del cantautore non è venduto in alcun negozio e può essere ascoltato esclusivamente tramite radio oppure scaricato dal web o dal portale di una nota azienda telefonica. Il nuovo singolo fa registrare il record italiano di download legali, oltre centomila a distanza di due giorni dall'uscita del brano.
    L'11 maggio 2007 Vasco Rossi pubblica un mini CD, Vasco Extended Play, contenente Basta poco, la versione "original demo" della stessa, il video con i personaggi disegnati da suo figlio Luca e una reinterpretazione de La compagnia, scritta da Mogol e Carlo Donida, portata al successo da Marisa Sannia nel 1969 e reinterpretata nel 1976 da Lucio Battisti: si tratta di un brano a cui Vasco si è dichiarato molto legato e che ha reinterpretato in chiave rock.
    Il 23 novembre 2007 esce il DVD [email protected], registrato durante le due date del 27 e 28 giugno del Vasco live Tour 2007 nello stadio romano.
    Il 28 marzo 2008 esce Il mondo che vorrei, ventunesimo album del cantautore (quindicesimo in studio). Il mondo che vorrei è anche il nome del primo brano estratto da questo album, che viene lanciato in radio il 14 marzo e in tutti gli oratori della diocesi di Milano il 16 marzo, il brano entra subito al primo posto della classifica digitale Fimi. L'album raccoglie subito un enorme successo di critica e di vendite: il 3 aprile 2008 viene annunciata sul suo sito ufficiale la cifra di 400.000 album venduti in soli 2 giorni.
    Nel maggio del 2008 è stato nominato cittadino onorario della città di Genova dal Sindaco Marta Vincenzi, in quanto ha omaggiato i genovesi regalando loro quella che è stata la "data 0" del Vasco.08 Live in concert. Inoltre, ha ricevuto a titolo onorifico la tessera che dà libero accesso agli oratori della diocesi di Genova.
    Nell'estate del 2008 prosegue il tour, iniziato a Genova, negli stadi delle principali città italiane. In sole 24 ore dall'apertura delle prevendite vennero venduti 120.000 biglietti, costringendo gli organizzatori ad aggiungere ulteriori date per le tappe di Milano, Roma, Ancona e Salerno.
    Vasco si esibisce anche all'Heineken Jammin' Festival di Mestre il 21 giugno 2008. Oltre alle canzoni del nuovo disco, Vasco regala ai fans brani come T'immagini e La noia.
    Il 5 luglio 2008, tramite il suo sito ufficiale, Vasco annunciò un ritorno sul palco a settembre, per la seconda parte della tournée, la cui data zero si è svolta il 5 settembre a Teramo.
    A fine anno, secondo i dati SIAE, Vasco detiene il primato della musica dal vivo grazie al record di presenze registrato nelle diciotto date del tour 2008.
    Il 13 marzo 2009 esce Il mondo che vorrei live, il primo concerto rock registrato in alta definizione Blu-ray durante il doppio concerto tenutosi allo Stadio Dall'Ara di Bologna il 19 e il 20 settembre 2008.
    La prima apparizione live di Vasco Rossi del 2009 ha avuto luogo in occasione del ventennale del Concerto del Primo Maggio a Roma, a 10 anni di distanza dalla sua prima partecipazione. L'esibizione è durata circa cinquanta minuti, nel corso della quale sono state proposte dieci canzoni tra cui Un ragazzo di strada, brano del 1966 scritto da I Corvi,cantato per la prima volta da Vasco Rossi.
    Il 6 ottobre 2009 ha iniziato una tournèe indoor in giro per l'Italia e l'Europa, a 13 anni di distanza dall'ultimo tour al chiuso datato 1996, il Nessun Pericolo Per Te Tour. Durante questi concerti ha presentato un nuovo brano inedito intitolato Ad ogni costo, cover della hit dei Radiohead, Creep. Da notare l'anomalia della data sarda, unico concerto del tour previsto all'aperto.
    Il 27 novembre 2009 esce l'album Tracks 2 - Inediti & rarità, che contiene 3 inediti (tra cui proprio Ad ogni costo, Ho fatto un sogno e Sto pensando a te), Sally cantata interamente da Vasco ad una tappa del Europe Tour 2009, sei tracce live tratte dal "Nessun pericolo per te tour" del 1996 e tre cover suonate negli anni dal vivo una sola volta, ovvero Il tempo di morire, Un ragazzo di strada e Amico fragile). In poco più di una settimana l'album ottiene quattro dischi di platino.
    Nello stesso mese la Sony ha prodotto SingStar Vasco Rossi, gioco per PlayStation 2 e PlayStation 3.
    Successivamente viene pubblicato il secondo singolo appartenente al nuovo album, Sto pensando a te, trasmesso nelle radio a partire dal 18 dicembre del 2009.
    Il 10 marzo 2010 è uscito un numero di Topolino dove Vasco si trasforma nel Comandante Brasko, un cantante amatissimo dal pubblico che si è ritirato dai palchi e cui Zio Paperone chiede di risollevare le sorti della manifestazione canora più importante di Paperopoli, quella al Teatro Arroston. All'interno si può trovare un'intervista allo stesso Vasco dove parla della passione per Topolino. La storia, ideata da Vincenzo Mollica, è sceneggiata da Fausto Vitaliano, mentre i disegni sono di Giorgio Cavazzano.
    Nello stesso mese decide di investire sulla rivista di critica letteraria Satisfiction, divenendone editore.
    Il 22 giugno 2010 è uscito in edizione limitata l'album Vasco London Instant Live 04.05.2010 registrato appunto il 4 maggio 2010 all'Hammersmith Apollo di Londra. Questa data, segna un evento importante nella carriera del rocker, in quanto si tratta del suo primo concerto in Gran Bretagna.
    2011-2012: "Vivere o niente", "Questa storia qua" e "L'altra metà del cielo"
    Il 7 luglio 2010, tramite la sua pagina di Facebook, Vasco ha dichiarato di avere già pronto un nuovo album che uscirà nel 2011. Il 29 novembre, sempre tramite il suo Facebook, comunica che insieme a Gaetano Curreri ha scritto il quinto singolo di Noemi Vuoto a perdere; il brano è anche la colonna sonora di Femmine contro maschi di Fausto Brizzi.
    Il 1º febbraio 2011 è stata annunciata l'uscita del nuovo album di inediti fissata per il 29 marzo; il 7 marzo è stato annunciato il nome del nuovo lavoro: Vivere o niente. Il primo singolo estratto, pubblicato il 7 febbraio (giorno del cinquantanovesimo compleanno di Vasco Rossi), si intitola Eh... già. Il disco balza subito in testa alle classifiche di vendita. Il secondo singolo è Manifesto futurista della nuova umanità, in rotazione dal 6 maggio 2011 in Italia.
    Il 15 aprile viene presentata, dal sovrintendente Staphane Lissner, la stagione 2011-2012 de "La Scala" di Milano, con le musiche e la drammaturgia a firma di Vasco utilizzate per la produzione L'altra metà del cielo, spettacolo incentrato sulla figura femminile e sui giovani. La "prima" doveva avere luogo il 31 marzo 2012, con successive sette repliche, ma è stata rinviata di tre giorni per uno sciopero dei lavoratori.
    L'11 giugno prende il via dall'Heineken Jammin Festival a Mestre, il tour Vasco Live Kom 011. Il tour prevede quattro concerti nel giro di pochi giorni allo stadio di San Siro e due repliche allo Stadio Olimpico. Durante l'ultima data a Milano, il rocker è stato obbligato ad accorciare la scaletta, iniziando con un evidente ritardo, causa un forte mal di schiena che nonostante le cure del caso non accennava a passare.
    Il 26 giugno, in un'intervista a Vincenzo Mollica per il TG1, parlando del suo futuro ha dichiarato che modificherà il suo modo di rapportarsi con il pubblico, in particolare ha affermato: «è felicemente conclusa la mia straordinaria attività di rockstar» e che «questa [quella in corso in quel momento] è l'ultima tournée di questo tipo». In questo periodo viene pubblicato il libro Vasco complete canzoniere.
    Il 18 luglio decide di farsi ricoverare in una clinica privata nei pressi di Bologna, per verificare la natura del mal di schiena che lo assilla. Dagli esami si scopre che la causa del dolore, deriva da una costola fratturata. Inoltre approfitta della permanenza nella clinica per fare un check-up completo.
    Il 23 luglio viene annunciata l'uscita di un film-documentario sulla sua vita, artistica a privata, diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti, dal titolo Questa storia qua e in uscita il 7 settembre. È stato proiettato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia ed in contemporanea in oltre 200 sale facendo registrare il tutto esaurito già in prevendita. Dal film viene estratto il singolo I soliti, in rotazione nelle radio dal 29 agosto.
    Il 22 agosto, dopo una visita medica concordata alla clinica Villalba, i medici che seguono le sue condizioni di salute lo obbligano ad un riposo assoluto di almeno sessanta giorni, che ha provocato l'annullamento delle ultime quattro date del Vasco Live Kom '011: Torino, Udine, Bologna e Avellino.
    Il 24 novembre è uscita in editoria un'altra sua biografia, La versione di Vasco, con 80.000 copie; dopo tre giorni il libro è andato in ristampa con altre 50.000. Il libro si è piazzato subito al primo posto nella sezione sezione "varia" o "saggistica", mentre ha occupato la quarta posizione nella classifica generale. I proventi delle vendite sono andati ad una comunità di don Ciotti.
    Il 9 dicembre, solo ed esclusivamente su iTunes, è uscita una speciale versione dell'album Vivere o niente, denominata Vivere o niente - Kom.011 Edition, contenente, oltre all'album in studio, anche un cd con 13 brani registrati durante una tappa del Vasco Live Kom '011. Il 31 marzo 2012 invece è stato pubblicato l'album L'altra metà del cielo contenente alcune tra le più famose canzoni di Rossi dedicate alle donne riarrangiate per l'esecuzione sul palco de La Scala; l'album ha raggiunto subito la prima posizione fra le vendite. Il 4 aprile, alla "prima" de L'altra metà del cielo, ci sono stati sei minuti di applausi finali.
    Dal 9 giugno al 14 luglio si è svolta una mostra sulle opere di Vasco in 3D, dal titolo Notte Rossi, presso il Palazzo Isolani di Bologna. Nel frattempo viene pubblicata la canzone La Luna, scritta per Patty Pravo con Gaetano Curreri e uscita ufficialmente il 15 giugno.
    A giugno il suo storico chitarrista Maurizio Solieri parla del rapporto tra lui e Vasco in un'intervista cui segue una risposta di Vasco che, tramite il suo profilo ufficiale di Facebook, risponde a Solieri con vari argomenti professionali, facendo intendere la fine del decennale rapporto di collaborazione.

    Discografia

    1978 - ...Ma cosa vuoi che sia una canzone... (Lotus LOP 12802)
    1979 - Non siamo mica gli americani (Lotus LOP 12804)
    1980 - Colpa d'Alfredo (Targa Italiana, TAL 1401)
    1981 - Siamo solo noi (Targa TAL 1404)
    1982 - Vado al massimo (Carosello, CLN 25095)
    1983 - Bollicine (Carosello, CLN 25101)
    1985 - Cosa succede in città (Carosello, CLN 25109)
    1987 - C'è chi dice no (Carosello, CLN 25121)
    1989 - Liberi liberi (EMI Italiana)
    1993 - Gli spari sopra (EMI Italiana)
    1996 - Nessun pericolo... per te (EMI Italiana)
    1998 - Canzoni per me (EMI Italiana)
    2001 - Stupido hotel (EMI Italiana)
    2004 - Buoni o cattivi (EMI Italiana)
    2008 - Il mondo che vorrei (EMI Italiana)
    2011 - Vivere o niente (EMI Italiana)
    2012 - L'altra metà del cielo (EMI Italiana)
    Live
    1984 - Va bene, va bene così (Carosello, CLN 25105) - con un inedito
    1990 - Fronte del palco (EMI Italiana) - con un inedito
    1990 - Vasco live 10.7.90 San Siro (EMI Italiana)
    1999 - Rewind (EMI Italiana)
    2005 - Buoni o cattivi Live Anthology 04.05 (EMI Italiana)
    2009 - Tracks 2 - Inediti & rarità (EMI Italiana) - con tre inediti
    2010 - Vasco London Instant Live 04.05.2010 (EMI Italiana)
    2011 - Vivere o niente (Kom.011 edition)
    Raccolte ufficiali
    1997 - Rock (BMG Ricordi)
    2002 - Tracks (EMI Italiana)

    Edited by C@te - 9/7/2014, 16:06
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    Edited by Shagrath82 - 28/6/2014, 12:21
     
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    Agli esordi aveva carisma...Ora è solo un vecchio ex tossico ed alcolizzato con legioni di fans che pendono dalle sue labbra per ogni cagata che dice e/o scrive
     
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    Vasco, vi racconto la mia svolta metal

    'Sono un duro che dura'. Domani show all'Olimpico di Roma

    (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "A forza di fare rock duro è inevitabile finire nel metal, è una evoluzione naturale". Vasco Rossi sta mettendo a punto lo show che debutterà domani, 25 giugno, all'Olimpico di Roma e che sarà replicato giovedì e il 30 giugno per poi approdare per 4 sere a San Siro a Milano il 4, 5, 9 e 10 luglio. "Questo è il Vasco di oggi - dice il Komandante - sono un duro che dura. Sono tornato in forma e dopo due anni in cui la gente era impegnata a vedere come stavo, torno più duro che mai".
     
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    CITAZIONE (Spellbound @ 26/6/2014, 20:51)
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    Vasco, vi racconto la mia svolta metal

    'Sono un duro che dura'. Domani show all'Olimpico di Roma

    (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "A forza di fare rock duro è inevitabile finire nel metal, è una evoluzione naturale". Vasco Rossi sta mettendo a punto lo show che debutterà domani, 25 giugno, all'Olimpico di Roma e che sarà replicato giovedì e il 30 giugno per poi approdare per 4 sere a San Siro a Milano il 4, 5, 9 e 10 luglio. "Questo è il Vasco di oggi - dice il Komandante - sono un duro che dura. Sono tornato in forma e dopo due anni in cui la gente era impegnata a vedere come stavo, torno più duro che mai".

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    "In occasione di Vota la Voce '95, ci fu uno scontro con Vasco Rossi piuttosto pesante e spiacevole. Era la prima volta che c'incontravamo. Mentre saliva sul palco, con il suo incedere tipico, incrociò il mio sguardo e disse: 'Ecco quello che mi vuol far le scarpe...'.
    Rimasi malissimo ma non replicai. Vasco cantò, ovviamente suscitando il delirio della piazza. Quando mi rivide, accanto alla scaletta che conduceva al palco, si lanciò contro di me, urlando: 'Hai capito adesso chi è il numero uno? L'hai capito? Te lo devi mettere in testa: il numero uno sono io.'
    Lo guardai, limitandomi a rispondere: 'Vasco, sei veramente fuori'."


    Piero Pelù - Perfetto Difettoso (2000)

    Siamo un paese di dannati provinciali. In America gli artisti collaborano, duettano, si aiutano e si spingono a vicenda. In Italia ognuno cura il proprio metro quadro di edera, senza neppur salutare il vicino, anzi sputando oltre il muretto appena quello si volta. Eppure dovrebbero capire che le collaborazioni spesso lasciano il segno: Liga-Jova-Pelù con "Il mio nome è mai più", Mina e Celentano con un album da un milione di copie, e prima ancora il Banana Republic tour di Dalla e De Gregori o De Andrè con la PFM.

    Niente da fare... Vasco litiga con Ligabue (ne avevamo parlato qui), Morandi finisce in tribunale con De Gregori, Neffa discute via social con Emma, le due sorelle Bertè si scannano tra loro e potrei andare avanti per ore. Infatti non è mica finita qui.
    Una ventina d'anni fa l'edizione di "Vota la Voce" fu foriera di aneddoti stravaganti. Uno tra tutti? Piero Pelù dei Litfiba andava in giro con la carcassa di un televisore: la mise sulla testa alla conduttrice Alba Parietti, mandandola su tutte le furie.
    E poi si incontrò/scontrò con Vasco Rossi, che evidentemente vedeva i Litfiba come una minaccia per la sua leadership nel rock nostrano.

    "Alla cena dopo lo spettacolo, sotto un orrendo tendone, mi sentii tuttavia in dovere di parlargli, per spiegargli che nessuno di noi si sentiva, o si era mai sentito, in competizione con lui. Nessuno doveva dimostrare nulla, ognuno aveva la sua storia, il suo percorso. Mi sembrava pazzesco potesse pensare che io volessi cancellarlo o prendere il suo posto, per il semplice fatto che, in ogni mondo, c'è posto per tutti. Vasco sembrò capire e disse: 'Hai ragione, non è come a scuola, anche se ognuno ha la sua pagella'.
    Me ne andai convinto che non avesse capito un cazzo. Per fortuna, quando, al Festivalbar del 1999 ci fu l'occasione di riparlarne, sembrava più sobrio e non fu difficile spiegarci. Ne sono felice perchè Vasco è una persona vera e coerente."

    Piero Pelù - Perfetto Difettoso

    No, mi sa che Vasco rimase della sua idea, visto il clippino dedicato al frontman dei Litfiba poco tempo fa:
    "Lo osservi un attimo. E pensi che ancora non hai capito se canta per scherzo e fa del rock per caso, o se in fondo si diverte soltanto... per sesso! Certo non hai ancora capito un suo testo. Tutti quegli ululati poco funzionali e tutte quelle gratuite distorsioni vocali continue, che sottomettono il significato delle parole al solo fine dello spettacolo e della recitazione, sono tanto lontani dalla tua concezione di canzone e di musica rock." Vasco Rossi

    Io spero che il buon Vasco, durante quella edizione di "Vota la Voce", avesse bevuto un bicchierino di troppo, altrimenti non si spiega come potesse vedere nel gruppo toscano degli antagonisti. Lo dice lui stesso nel clippino qui sopra: diverso il sound, diversissimo il cantato tra lui e Pelù, agli antipodi il modo di approcciarsi a livello letterario. Non amo queste schermaglie di bassa lega, alla fine è la musica a dover parlare. Tutto il resto un senso non ce l'ha...
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  14. Fabriman94
     
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    Vasco è veramente una persona di merda, oltre che un "musicista" mediocre.
     
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    Ma no! Lui è Blascoooo!!! Ehhhh!!! Ohhhh!
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