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"LIKFERD" dei WINDIR
Esce nel 2003 il terzo e ultimo album di inediti di Valfar e compagni, Likferd (Funerale) segna il chiusura anticipata della breve carriera di una delle band viking norvegesi più promettenti in ambito scandinavo.
Nella copertina dell'album compare un bellissimo artworks di fine ottocento in cui un anziano viene aiutato a salire su una barca sulla quale vi è una bara ricoperta dalla bandiera norvegese; quindi già a priori, senza aver ascoltato l'album, si riesce già ad immaginare quali linee sonore e liriche percorreranno i Windir: solennità e tristezza su tutte, quasi ad anticipare inconsciamente la tragedia che li colpirà pochi mesi più tardi.
Likferd si apre con Resurrection of the Wild, un intro solenne e funereo che glissa poi lasciar spazio a una batteria rullante e a un Valfar che alterna linee vocali pulite a graffianti. La traccia che segue è Martyrium, la hit dell'album, la più melanconica di Likferd e caratterizzata da riff di chitarra poco potenti e da un coro tetro e cerimoniale che accompagna Valfar ad intervalli precisi. Despot e Blodssvik sono le tracce più interessanti del disco; la prima è veloce e potente mentre la seconda sorprende per la musica iniziale, un intro lento e cadenzato da una batteria che fa da sfondo per un atmosfera creata alla tastiera che ben presto ci porta nel cuore della canzone, caratterizzata da continui cambi di velocità ed improvvise esplosioni di batteria che insieme a chitarre con riff talvolta ripetitivi lasciano spazio a tastiere e violini che definiscono Blodssvik come la traccia più sorprendente dell'album (si ricordi Journey to the End). Fagning è la classica traccia Windir con batteria veloce che si calma improvvisamente per far spazio a violini e cori di gusto folkloristico.
On the mountain of Goats, Daude (coverizzata poi da Enslaved per la compilation Valfar, Ein Windir) e la violenta Ætti Mørkna concludono Likferd nel migliore dei modi, con Dauden che smorza la tristezza a scapitod di una maggior melodia che talvlta può ricordare i Taake di Over Bjoergvin Grateer Himmerik in cui i cori rappresentano costanti utilizzate spesso. Ætti Mørkna è la più sinfonica di Likferd, un ottimo outro per un album al cui apice ha regnato la malinconia. Si chiude qui un ciclo, dopo Arntor e 1184 i Windir si sciolgono a causa della morte di Valfar a cui poi dedicheranno un concerto al Rockfeller Stadium di Oslo che verrà incluso nel DVD Sognametal in cui l'enorme fratello Bakke prendera in prestito l'eredità vocale di Valfar.
A differenza dei Finntroll, che nonostante perdite fondamentali come la morte del leader Somnium e l'abbandono forzato del vocalist katla hanno saputo continuare la loro carriera, i Windir si sono fermati, colti da un senso di smarrimento a cui non hanno saputo far fronte.
E così una delle band Viking più promettenti lasciano il loro miglior ricordo con Likferd.
VOTO:8.5
Line Up:
Valfar (R.I.P.): Voce, Chitarra, Basso
Sture Dingsøyr : Chitarra
Hváll : Basso
Strom : Chitarra
Righ : Violino, Tastiere
Steingrim : Batteria
Edited by Shagrath82 - 6/4/2023, 22:14. -
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Bella la copertina...fa molto incisione de "I Promessi sposi!" . -
Emperor86.
User deleted
Un capolavoro...punto! . -
.CITAZIONE (Kitty81 @ 24/4/2007, 16:27)Bella la copertina...fa molto incisione de "I Promessi sposi!"
Quel ramo del Lago di Como!
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Disco pazzesco, che compie vent'anni.
Che peccato per la morte di Valfar
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.CITAZIONEChe peccato per la morte di Valfar
però è morto da vero blackster. -
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Molto grim e frostibben .