-
.
"STADIUM ARCADIUM" dei RED HOT CHILI PEPPERS
“BloodSugarSexMagik” doveva essere un doppio album studio, ma la casa discografica si oppose. I Red Hot Chili Peppers hanno avuto la meglio con Stadium Arcadium. La prima cosa che viene in mente è: ma chi si credono di essere? Gli Smashing Punkins?
Dico questo perché le due ore di musica presenti in “Stadium Arcadium” sono tante, troppe.
La mano di John Frusciante è qui evidente, al punto che, non a torto, si potrebbe considerare il disco un figlio diretto di quel “Shadows Collide Wih People” uscito ormai 4 anni fa. Non solo Frusciante, comunque. Flea e Chad Smith non erano mai stai così protagonisti dai tempi di “Californication”.
Il primo disco (intitolato “Jupiter”), aperto con “Dani California”, offre alcune delle composizioni migliori del gruppo da anni a questa parte. Accanto alle scialbe “Snow Hey Oh” e “Charlie”, si fa notare “Stadium Arcadium”, ballatona acustica in linea di tradizione con “My Friends” e “Otherside”.
I colpi migliori sono stati sparati subito e nel caricatore dei californiani rimane ben poco, e quel poco sono pallottole spuntate. Indolori e ordinarie si susseguono rapide le 14 tracce del secondo cd (intitolato “Mars”), lasciando un retrogusto sciapo. E dire che quella "Desecration Smile" messa lì ad aprire le danze non prometteva male: una marcetta country arricchita dei fiori e dei colori della California, un ritmo incalzante e una melodia semplice. Nella mezz'ora successiva, invece, succede ben poco: gli scossoni arrivano quando si risentono in versione definitiva i brani "Ready Made" e “21st Century" che erano stati presentati dal vivo l'anno scorso. Le prime impressioni che si erano avute erano purtroppo quelle giuste: "Ready Made" è un polpettone hard-rock (che a me ha fatto tornare in mente i defunti Creed) "21st Century" è un divertissment di Frusciante, che infarcisce di effetti e accordi una melodia pop su cui Anthony Kiedis ninnaneggia.
In conclusione, “Stadium Arcadium” rappresenta, nel complesso, il tentativo di riscossa di una band spacciata e data per morta . Il gioco riesce a metà, ma va riconosciuto a questi ultra quarantenni di essere arrivati al nono album da studio con ancora la voglia di raccontare qualcosa (non importa cosa) a qualcuno (non importa chi).
VOTO: 5.5
Line Up:
Anthony Kiedis: Voce
Michael Balzary (Flea): Basso
John Frusciante: Chitarra
Chad Smith: Batteria. -
^Julia Kendall^.
User deleted
In effetti, secondo me, il loro lavoro migliore rimane californication...
Questo mi ha deluso parecchio!. -
.
Sono d'accordo con te... . -
ryoga82.
User deleted
quoto . -
.BlAckDrAgon..
User deleted
Sono morti dopo Californication...
Qualche sussulto, qua e là, in By the way e Stadium arcadium, ma nulla di più.... -
.
Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido
- Group
- Progressive
- Posts
- 77,696
- Location
- PD
- Status
- Offline
CITAZIONE (.BlAckDrAgon. @ 25/9/2007, 21:49)Sono morti dopo Californication...
Qualche sussulto, qua e là, in By the way e Stadium arcadium, ma nulla di più...
Quoto!
. -
+++RedPassion+++.
User deleted
quoto tutti . -
Blackvampires1986.
User deleted
Mamma mia che disco di merda.
E pure doppio. -
.
e pensa che dopo hanno fatto di peggio . -
.
Amarissima verità, purtroppo.
. -
.
Ogni volta che ascolto qualcosa e mi chiedo: cosa è questa spazzatura? La risposta è sempre la stessa: i Red Hot Chili Peppers.
“I’m forever near a stereo saying, ‘What the fuck is this garbage?’ And the answer is always the Red Hot Chili Peppers.”
Nick Cave anno 2007 su “Stadium Arcadium” dei RHCP. -
..