PAT GARRET&BILLY THE KID

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    PAT GARRET&BILLY THE KID
    Nuova e insolita versione della storia di William Bonney, alias Billy the Kid (1859-81), e del suo ex amico Pat Garrett, che lo uccise. È l'ultimo western di Peckinpah che – rielaborando due personaggi storici, e insieme leggendari, della frontiera – ne racconta ancora una volta il tramonto. La fine di un'amicizia coincide qui con la fine di un'epoca e dei suoi valori in un'atmosfera di struggente malinconia che non scade mai nel patetico né nel moralismo, soltanto a tratti scossa da scoppi di violenza. Ballata triste dal ritmo ampio e lento cui s'accordano le musiche e le canzoni di Dylan, tra cui la bellissima “Knockin' on Heaven's Door”, il film fu sconciato, mutilato e rimontato dai boss della M-G-M e, come al solito, non compreso dalla critica americana, quasi sempre ottusa nei confronti di Peckinpah. È di recente apparsa in cassetta un'edizione del director's cut (montaggio del regista). Peckinpah, come al solito, ebbe contrasti e divergenze con i produttori che massacrarono quasi tutte le sue opere in sede di montaggio. "Bloody" Sam racconta una vicenda con i toni della tragedia greca, dove solo i vecchi sanno morire con onore, mentre i giovani sono piegati alle regole del profitto o muoiono stupidamente.
    Stupenda la colonna sonora firmata da Bob Dylan: la celeberrima "Knocking to the heaven door" fu scritta proprio per questo film...e penso che questo basti già a inquadrare che sorta di capolavoro ci troviamo di fronte...

    Edited by Shagrath82 - 5/3/2022, 21:02
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  2. ryoga82
     
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    Mai visto hai la videocasetta da prestarmi?
     
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    Putroppo no...l'ho visto su Sky l'altro mese...
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    Scheda che andrebbe rifatta per questo capolavoro di Sam Bloody Peckinpah.
    Western crepuscolare e stupendo, uno dei miei preferiti
     
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    eh hai voglia se ne dovrei risistemare di schede
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    Era il 1973, più di cinquant'anni fa, quindi.
    Bob Dylan non pubblica un vero album dal 1970 e, per qualcuno, è morto musicalmente ma forse anche fisicamente: come essere sicuri che non sia deceduto nell'incidente in moto avvenuto il 29 luglio del 1966 e che i successivi album non siano stati realizzati da un impostore?
    Poi arriva la notizia che esce un nuovo disco: si intitola "Pat Garrett & Billy the Kid" ed è la colonna sonora del film omonimo diretto da Sam Peckinpah.
    Peckinpah comincia a preparare il film nel ’72.
    E' reduce dal successo di "Getaway" ma a livello personale non è un bel periodo e i problemi con l’alcol sono sempre più seri (qualche anno dopo arriverà anche la droga).
    Kris Kristofferson viene scelto per il ruolo di Billy nonostante sia decisamente troppo adulto (ha 36 anni, mentre il Kid ne aveva poco più di 20 quando fu ucciso), e anche se ha già fatto qualche ruolo al cinema è più famoso come cantante.
    E' lui a proporre Dylan per la colonna sonora, ma, come è ormai noto, il regista non sapeva minimamente chi fosse Bob Dylan!
    Kristofferson organizza un incontro tra i due, e alla rude richiesta di Peckinpah: "Così sei un cantante, eh? Beh, fammi sentire qualcosa", Dylan, probabilmente messo sull'avviso da Kristofferson, accenna alla chitarra quello che diventerà la Main title del film.
    Peckinpah si commuove, lo assume e gli offre persino un ruolo, neanche così secondario: sarà Alias, "Alias e basta", dice (giusto per non usare davvero il suo nome), il maniscalco che assiste alla fuga di Billy e si unisce alla sua banda.
    In una scena, ironicamente anche il personaggio di Pat Garrett gli chiede chi è, e Dylan, o meglio, Alias risponde: "Che razza di domanda!".
    Per quella colonna sonora il cantautore scrive "Knockin’ on Heaven’s Door", che diventerà una delle canzoni più famose e più amate del suo repertorio, ma Peckinpah non la vuole!
    Ora, il regista ha i suoi problemi, ma qui fa ragionamenti sensati: non è che la canzone non gli piaccia, ma è convinto che tutti usciranno dal cinema fischiettandola, anziché pensare al triste destino toccato a Billy.
    E non ha tutti i torti: le cose andranno proprio così, perché il produttore, Gordon Carroll, la inserisce nel film a forza, sulla meravigliosa scena della morte dello sceriffo interpretato da Slim Pickens, una delle sequenze più belle di tutta la storia del cinema western, che sottolinea come poche altre cose tutta la dimensione crepuscolare verso cui quel genere si stava avviando.
    Nel copione di Rudy Wurlitzer c’era anche un altro tassello dylaniano.
    In una scena in cui si assite ad un confronto tra Pat Garrett e Billy the Kid, Garrett avvisa l'(ex)amico che stanno per nominarlo sceriffo; Billy fa un commento sarcastico: "How does it feel?" ("Che effetto fa?"), considerando che si è venduto a tutto quello che combatteva, e Garrett gli risponde: "Time have changed" ("I tempi sono cambiati").
    "How does it feel?" è la frase con cui inizia ogni ritornello di "Like a Rolling Stone", mentre "Times have changed" rimanda a "The Times They Are-a-Changin'", due delle più famose canzoni di Bob Dylan.
    Probabilmente Peckinpah ne era inconsapevole ma, al netto di tutto questo, gira un film memorabile, dove non sbaglia un'inquadratura e dove ogni immagine sembra rappresentare nella maniera più perfetta possibile un mondo concreto, pieno di polvere, sangue e dolore, ma offrendo allo stesso tempo la testimonianza della sua definitiva scomparsa.

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