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"IMAGES AND WORD" dei DREAM THEATRE
Capita che nel mondo della musica nascano dei capolavori all'improvviso, a dispetto del sound predominante e dei tempi storici. Nel 1992 nasce una di queste opere. Nulla vuol lasciar presagire il capolavoro: né il nome della band, né il contesto storico. Dopo anni in cui si era vista la parola “progressivo” essere privata della visibilità che avrebbe meritato, sopravvivendo per lo più tra le abili mani di pochi veterani fedeli ad una lunga e nobile tradizione, un gruppo ancora semisconosciuto abbe la capacità di unire il rock progressive all'heavy metal. Images and Words è un fulmine a ciel sereno: imprevisto ed imprevedibile si impone a contemporanei e posteri come modello imprescindibile di una concezione musicale della quale fissa definitivamente i caratteri fondamentali.
Otto canzoni capolavoro, otto gemme, da Pull me under, l'opener, forse la loro canzone più famosa, alla romanticissima Another day, Take the time, Metropolis part I...Tutte canzoni perfette suonate alla perfezione con l'aggiunta fondamentale della splendida voce di James LaBrie: calda e vibrante, capace di suscitare emozioni, in ogni caso non può lasciare indifferenti.
Quando la musica finisce, resta solo l'impressione di aver sfiorato per un attimo l’infinito, insieme con la consapevolezza dell’irripetibilità di una simile esperienza. Sopravvive anche la voglia di riascoltare ogni singola nota, dal principio, per provare a carpirne gli inesauribili segreti, una voglia che resiste al tempo senza mai trovare piena soddisfazione. La leggenda comincia: Images and Words getta il suo potente fascio luminoso nel mare del futuro, per illuminare la via alle nuove generazioni, e con esse ai suoi stessi creatori. La storia della musica passa anche da qui.
VOTO: 10
Line Up:
James LaBrie: Voce
John Petrucci: Chitarre
Mike Portnoy: Batteria
John Myung: Basso
Kevin Moore: Tastiere
Edited by Shagrath82 - 27/1/2019, 09:06. -
Ian Delacroix.
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L'anno della sua uscita tutti mi pigliavano per il culo.
Non li conosceva nessuno, nemmeno a Milano... ero l'unico che li ascoltava, anche se ero un darkettone e i miei amici dei metallari.
NESSUNO.
Il tempo mi ha dato ragione, quelli che mi prendevano per il culo non ridono più, adesso tutti a riempirsi la bocca su quanto siano bravi i DT, con il nome di una band diventata famosisisma.
Io i DT non li ascolto più ormai da anni (anche perchè non sono il mio genere), praticamente da quel'album...
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Per me, che li ho scoperti tardi per motivi anagrafici, sono artisticamente morti dopo il 1999, dopo lo splendido Scenes from a memory...
Gli album successivi li ho ascoltati e mi sono rifiutato di prenderli..... -
Emperor86.
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Bah...i Dream Theater sono una delle band più sovravvalutate della storia del metal. Escluse alcune canzoni...mi fanno cagare! . -
Ian Delacroix.
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CITAZIONE (Shagrath82 @ 28/6/2007, 15:40)Per me, che li ho scoperti tardi per motivi anagrafici
Mi fai sentire vecchio...
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Pure a me...cazzo!
In ogni caso, credo sia l'unico album veramente bello che abbiano mai fatto!. -
Emperor86.
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Pure a me...cazzo!
In ogni caso, credo sia l'unico album veramente bello che abbiano mai fatto!
Mai tollerati (nemmeno sopportati, proprio non li posso vedere) nemmeno nel loro cosiddetto "perido d'oro"! I dream sono il Real Madrid delle band! Tutte prime donne e tutti insopportabili in egual misura: Petrucci un idiota con una chitarra che tutti credono Dio; Portnoy che fa il figo solo perché che l'ha più grande (la batteria), LaBrie con tutti quei tremolii fastidiosissimi di voce... Molto meglio i Pain of Salvation, altroché.. -
.Pure a me...cazzo!
In ogni caso, credo sia l'unico album veramente bello che abbiano mai fatto!
Mai tollerati (nemmeno sopportati, proprio non li posso vedere) nemmeno nel loro cosiddetto "perido d'oro"! I dream sono il Real Madrid delle band! Tutte prime donne e tutti insopportabili in egual misura: Petrucci un idiota con una chitarra che tutti credono Dio; Portnoy che fa il figo solo perché che l'ha più grande (la batteria), LaBrie con tutti quei tremolii fastidiosissimi di voce... Molto meglio i Pain of Salvation, altroché.
come distruggere un mito!
Cmq, a me questo album piace. Mi ricordo che tormentavo il mio amore mettendo la cassetta (cassetta? quanti anni! Help!) mentre lui voleva ascolatare sonorità più pesanti. -
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A distanza di anni è uno dei pochi dei DT. che ascolto non dico di frequente ma almeno due o tre volte all'anno assieme ad Awake.
Il resto prende plvere. -
power of the iron.
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Il loro disco perfetto. Prog ma ancora fruibile, senza le mille pippe mentali e musicali che avrebbero infarcito coi dischi successivi.
Oggi una canzone come Another day non la farebbero, o meglio, la trasformerebbero in una suite di 24 minuti. -
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Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido
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Oggi una canzone come Another day non la farebbero, o meglio, la trasformerebbero in una suite di 24 minuti
beh, questa deriva non è recente.
Già Awake (altro disco pazzesco) aveva canzoni molto più dilatate. -
power of the iron.
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vero. Il punto di non ritorno fu Metropolis part II. -
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Dopo un esordio passato in sordina, con un cantante inadeguato, i Dream Theater diedero alle stampe Images and Words, il loro capolavoro ineguagliato. Un disco stupendo, fruibile da tutti, non solo i patiti di progressive, con brani capaci di passare in heavy rotation su MTV. Il che non è necessariamente un male, se vogliamo smettere i panni del metallaro ultradefender.
Non saranno mai i King Crimson, e nemmeno gli Iron Maiden come fruibilità. Sono progster con un bagaglio tecnico pazzesco, ma le canzoni erano ancora quasi tutte brevi e memorizzabili. Pensiamo a certe schifezze pubblicate dopo. I Dream erano una bella cosa, con un cantante che aveva una voce splendida, poi ho l'idea che tutto andò a puttane quando mollò lo storico tastierista. Però nel frattempo godiamoci questo capolavoro.. -
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Quanti anni ha questo disco? Venticinque? Mi sento vecchia.
Io il primo disco dei Dream che ascoltai fu Awake, poi presi questo nel, mmm '98 o 99. Rimasi folgorata di fronte alla voce di La Brie ed alle canzoni.
Sono perfette, ancora nella forma tradizionale di canzone, senza mille masturbazioni musicali che me li rendono insopportabili oggi come oggi.
Questi hanno tirato fuori due dischi pazzeschi e giustamente campano di rendita con quelli, consci che un trittico come Take the time, Another Day e Pull me under non lo scriveranno mai più. -
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Discone e basta .