I siti protetti dell'Unesco della Thailandia

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    Sito archeologico di Ban Chiang



    Ban Chiang ((TH) บ้านเชียง) è un sito archeologico del distretto di Nong Han, nella provincia di Udon Thani, in Thailandia. È inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO fin dal 1992.
    Scoperta nel 1957, si fece molta pubblicità grazie all'appariscente vasellame colorato di rosso. I primi scavi vennero fatti nel 1967 e portarono alla luce numerosi scheletri e offerte funerarie in bronzo. Vennero rinvenuti anche frammenti di riso che hanno dimostrato l'esistenza di insediamenti agricoli risalenti all'età del bronzo. Le tombe più antiche non contengono bronzo e sono eredità della cultura neolitica, le più recenti invece sono dell'età del ferro.
    I primi artefatti dovuti alla termoluminescenza risalgono al 4420 a.C.-3400 a.C., il che la renderebbe la più antica cultura del mondo ad aver raggiunto l'età del bronzo. Con gli scavi del 1974-75 è stato recuperato abbastanza materiale da permettere l'esame con il metodo del carbonio-14, che ha spostato la datazione delle tombe al periodo 2100 a.C.-200 d.C. L'età del bronzo iniziò verso il 2000 a.C., come mostrato da frammenti di bronzo. Gli oggetti in bronzo comprendono braccialetti, anelli, cavigliere, cavi ed aste, punte di lancia, asce, ganci, spade e piccole campane.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 09:58
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    Città storica di Ayutthaya e città storiche associate



    Ayutthaya (nome completo: Phra Nakhon Si Ayutthaya, in thailandese พระนครศรีอยุธยา; altrove viene scritta come "Ayudhya") è il capoluogo della provincia di Ayutthaya in Thailandia. Nel 2000 contava 65000 abitanti.
    Attualmente le rovine della città antica formano il cosiddetto "Parco Storico di Ayutthaya", che è uno dei Patrimoni dell'umanità riconosciuti dall'UNESCO.

    Etimologia


    Il nome di Ayutthaya deriva dalla città di Ayodhya in India, luogo di nascita di Rama nel Ramayana (thai, Ramakien).

    Geografia

    Ayutthaya Si trova su di un'isola alla confluenza di tre fiumi: Chao Phraya, Pasak e Lopburi, circa a 70 km a nord della capitale Bangkok. L'isola è il risultato di una sedimentazione secolare. Nel XIV secolo si trovava nei pressi del Golfo del Siam.

    Storia


    Dopo un primo insediamento dei Khmer, il principe Ramathibodi I estese la città e, nel 1351, la fece diventare capitale del proprio regno, dopo essere fuggito qui da Lopburi a causa di un'epidemia di varicella e vaiolo. All'inizio del XV secolo Ayutthaya era una potente città. Per 400 anni la città venne governata da questa dinastia. I 35 re che si susseguirono controllarono grandi parti del Siam, ed estesero continuamente la capitale.
    A partire dal XVI secolo i commercianti europei arrivarono in città contribuendo a riportare la città all'antico splendore architettonico. Durante i suoi anni migliori Ayutthaya fu una metropoli con tre palazzi reali, 375 templi e 94 porte di ingresso alla città, protetta da 29 fortezze difensive. Francesi, portoghesi, britannici, olandesi e giapponesi vissero nei suoi distretti urbani, separati dai circa 1 000 000 di siamesi. Gli europei possedevano proprie chiese, tra cui la cattedrale di San Giuseppe del XVIII secolo, tuttora esistente.
    Venivano intessute relazioni commerciali con Cina, Giava, Malesia, India, Ceylon, Persia, Giappone, Portogallo, Francia, Olanda e Inghilterra. L'enorme sviluppo dell'architettura, della pittura e della letteratura è un chiaro indice di prosperità. L'oro era il metallo più usato; per le rilegature dei libri, per i dipinti, per gli edifici (molti stupa erano ricoperti d'oro).
    Inizialmente la città era difesa con palizzate barriere in terra, potenziate nel 1550 con mura in mattoni. Subì vari asedi da parte dei birmani nel corso della storia, prima di essere conquistata, sacheggiata il 7 aprile 1767 e quasi completamente distrutta. Ayutthaya non si riprese più da questo disastro, e passò poco tempo prima che re Phuttayodfa Chulalok (in seguito chiamato Rama I) spostasse la capitale a Bangkok, dove si trova un copia del palazzo distrutto. Questa copia è nota con il nome di Palazzo Grande.
    La città in seguito venne ricostruita più ad est rispetto alla sua posizione originale.

    Attrazioni

    * Museo nazionale di Chao Sam Phraya: Museo nel centro storico della città con oggetti di valore trovati durante studi archeologici.
    * Centro di studi storici di Ayutthaya: L'attuale edificio venne progettato da architetti Thai e giapponesi, e viene utilizzato come centro studi archeologico per Ayutthaya. Contiene anche un museo ed una biblioteca di discreto livello.
    * Palazzo Chandra Kasem: A partire dal XVI secolo venne usato come residenza da re Naresuans
    * Wang Luang: Ex palazzo del periodo di re Boromatrailokanat (1448-1488), oggi è aperto al pubblico insieme al padigione Trimuk.
    * Wat Mahathat: Fu il centro rituale della città. Le rovine ammirabili oggi derivano dall'opera di restauro effettuata da re Prasat Thong. Il prang di 46 metri è uno degli edifici più imponenti dell'antica capitale.
    * Wat Na Phra Men: Si trova sulla riva opposta del fiume rispetto al palazzo reale. Contiene usa statua del Buddha la cui testa viene fatta risalire a re Prasat Thong (metà del XVII secolo).
    * Wat Phanan Choeng: Tempiocon una delle più grandi e antiche statue del Buddha dello Stato.
    * Wat Phra Ram: Contiene un'elegante stupa del XIV/XV secolo.
    * Wat Phra Sri Sanphet: È il tempio più bello dlla città. Si trova subito a sud dell'antico palazzo. È composto da tre grandi stupa, risalenti alla famiglia di re Rama Thibodi II e del padre, vissuti nel XV secolo. I Viharn ed i Mondops annessi vennero distrutti dai birmani. Una delle due statue del Buddha alte 10 metri, il Phra Buddha Lokanart, probabilmente creata da re Rama I, è stata restaurata. Ora si trova nella parte orientale del Viharn presente al Wat Pho di Bangkok.
    * Wat Phu Khao Thong: Contiene uno stupa. Il re birmano Bayinnaung vi si stabilì dopo la prima conquista avvenuta nel 1569.
    * Wat Ratchaburana: Tempio costruito durante il regno di Chao Sam Phraya (Boromarajathirat II) con un Prang armonioso; la sua cripta è visitabile e mostra lavori in stucco. L'oro rinvenuto in questo luogo può essere ammirato presso il museo nazionale Chao Sam Phraya.
    * Wat Suwan Dararam: Tempio reale risalente agli ultimi anni di Ayutthaya.
    * Wat Yai Chai Mongkon: Tempio molto antico con uno stupa risalente a re Naresuans (1590-1605).

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 09:59
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    Città storica di Sukhothai e città storiche associate



    Il Parco Storico di Sukhothai racchiude le rovine di Sukhothai, capitale del Regno di Sukhothai nel tredicesimo e quattordicesimo secolo, in quello che adesso è il nord della Thailandia. Si trova nei pressi dell'attuale città di Sukhothai, capitale dell'omonima provincia.
    Le mura cittadine formano un rettangolo lungo due chilometri circa sull'asse est-ovest e 1,6 chilometri su quello nord-sud. Al centro di ogni lato si trova un portone. All'interno ci sono le rovine del palazzo reale e di 26 templi, il più grande dei quali è quello di Wat Mahathat.
    Il parco è curato dal Fine Arts Department of Thailand con la supervisione dell'UNESCO che l'ha dichiarato patrimonio dell'umanità. Il parco viene visitato da migliaia di visitatori all'anno, i quali possono ammirare gli antichi Buddha, i palazzi e le rovine dei templi. Il parco può essere girato comodamente in bici o a piedi.
    La protezione dell'area venne annunciata la prima volta nel Volume 92, Sezione 112 della Gazzetta Reale il 2 agosto 1961. Nel 1976 venne approvato il progetto di recupero, e nel luglio 1988 venne ufficialmente aperto. Il 12 dicembre 1991 venne dichiarato patrimonio dell'umanità, insieme ai vicini parchi di Kampang Phet e di Si Satchanalai.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 09:59
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    Santuario della vita selvatica di Thungyai



    Il Santuario della vita selvatica di Thungyai (in lingua thailandese, เขตรักษาพันธุ์สัตว์ป่าทุ่งใหญ่นเรศวร) è un'area protetta della Thailandia. È situata a cavallo tra la parte settentrionale della provincia di Kanchanaburi e quella meridionale della provincia di Tak. Il santuario della vita selvatica venne creato il 24 aprile 1974. Venne in seguito dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, in coppia con il santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng.

    Storia

    Re Naresuan del Regno Ayutthaya per due volte (nel 1590 e nel 1605) stabilì la sua base nel santuario prima dell'invasione di Birmania. In seguito il sito prese il nome di Thungyai Naresuan, che significa "I grandi campi di Naresuan".
    L'area è da sempre pressoché disabitata. Le boscose colline non favoriscono l'agricoltura, e la zona è ancora infestata dalla malaria. Questo problema ha permesso, ironicamente, un perfetto isolamento dall'uomo ed il conseguente mantenimento dell'habitat. Per questo motivo, molte delle specie animali selvatiche tipiche del sud-est asiatico possono essere trovate qui, incluse alcune rare come le tigri.

    Clima


    Il santuario appartiene alla zona tropicale o sub-tropicale. La temperatura media oscilla tra i 15-35 gradi in estate, 20-33 nella stagione delle piogge, e 10-29 in quella asciutta. La caduta annua di pioggia è di 2.000 ml.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 10:01
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    Santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng



    Il Santuario della vita selvatica di Huai Kha Khaeng (thai: ห้วยขาแข้ง) è un'area protetta della Thailandia. Si trova nelle provincie di Kanchanaburi, Tak e Uthai Thani. Venne dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1991, assieme al confinante Santuario della vita selvatica di Thungyai. Huai Kha Khaeng copre un'area di 257 464 ettari.

    Storia

    Il santuario venne istituito il 4 settembre 1972 con un area di 1 019 375 rai. È stato ampliato due volte; IL 21 maggio 1986 venne portato a 1 609 150 rai, ed il 30 dicembre 1992 a 1 737 587 rai.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 10:02
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    Complesso forestale di Dong Phayayen



    Dong Phayayen ((TH) ดงพญาเย็น, Giungla del Signore di Ghiaccio) è una catena montuosa della Thailandia centrale. È un'estensione dei monti Phetchabun, e segna il confine tra la valle del fiume Chao Phraya e l'altopiano Khorat del nord-est. Ha una lunghezza di circa 230 chilometri, e prosegue con il nome di monti Cardamom verso sud, e di monti Dângrêk ad est.
    Le montagne sono bagnate a nord da numerosi affluenti del Mun, mentre il lato sud dal Prachinburi. L'area ha un'altitudine che spazia da 100 a 1.351 mslm, ed il Khao Rom è la collina più alta. Su queste montagne sono locati numerosi parchi nazionali, il più famoso dei quali è il Khao Yai, che è anche il più antico parco thailandese. Altri parchi sono il Ta Phraya al confine con la Cambogia, il Thap Lan, il Pangsida, il Phra Phutthachai ed il Dongyai Wildlife Sanctuary. Messi insieme coprono un'area di 6.155 km² di aree protette.
    Nel 2005 le foreste di Dong Phayayen furono inserite dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 10:03
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    Parco nazionale di Khao Yai



    Il Parco nazionale di Khao Yai ((TH) เขาใหญ่) è un parco nazionale tailandese. Si trova per la maggiorparte nella provincia di Nakhon Ratchasima (Khorat), ma sconfina anche in quelle di Saraburi, Prachinburi and Nakhon Nayok. Fu uno dei primi parchi nazionali dello Stato, inaugurato il 18 settembre 1962. Il principale fondatore fu Boonsong Lekakul, uno dei 20 conservazionisti più famosi della Thailandia.
    Il parco è il secondo della Thailandia per dimensione, e copre un'area di 2.168 chilometri quadri, incluse foreste di piante sempreverdi e praterie. La sua altitudine varia dai 400 ai 1000 mslm. Il parco ospita 3.000 specie di piante, 320 di uccelli e 67 di mammiferi, compresi orsi tibetani, elefanti indiani, gaur, tigri, gibboni, sambar, Muntjak indiani, cuon e maiali selvatici. Le sue Cascate comprendo quella di Heo Narok alta 80 metri.
    Recenti studi sulle forme di vita selvagge hanno mostrato che gli animali presenti, in particolare le poche tigri, vengono impattate dall'attività umana vicino al centro del parco. Queste scoperte non hanno impedito al governo di continuare a fornire concessioni per questi lavori.
    Il parco è spesso meta di turisti provenienti dall'Isan, da Bangkok ed oltre, sobbarcandosi viaggi di oltre 50 Km di terreni accidentati.
    Nel 1984 il parco venne incluso tra i parchi protetti dall'ASEAN, mentre il 14 luglio 2005, insieme con altri parchi situati sui monti Dong Phayayen, venne inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità. Le terre adiacenti al parco hanno subito un rapido sviluppo vedendo la costruzione di hotel di lusso e campi da golf. Alcuni di questi complessi limitano il movimento di migrazione degli animali, e riduco la possibilità futura d'ampliamento del parco. Il prezzo per la visita è di 400 baht per gli stranieri, e 20 per i tailandesi.

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    Edited by Shagrath82 - 30/6/2013, 10:04
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    Complesso forestale di Kaeng Krachan

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    Complesso forestale di Kaeng Krachan è il nome di un sito patrimonio dell'umanità dell'UNESCO in Thailandia. Copre le aree dei parchi nazionali di Kaeng Krachan, Kui Buri, Chaloem Phrakiat Thai Prachan e Mae Nam Phachi Wildlife Sanctuary, nelle province di Ratchaburi, Phetchaburi e Prachuap Khiri Khan della Thailandia occidentale, al confine del paese con la Birmania. Il sito è stato iscritto nella lista del patrimonio dell'umanità nel 2021.

    Descrizione
    Si trova lungo il versante thailandese della catena montuosa del Tenasserim, parte di un crinale montuoso nord-sud di granito e calcare che scende lungo la penisola malese. Situato all'incrocio tra i regni faunistici e floreali dell'Himalaya, dell'Indocina e di Sumatra, il sito ospita una ricca biodiversità. È dominato da foreste sempreverdi, semi-sempreverdi secche e sempreverdi umide, con alcune foreste miste di latifoglie, montane e decidue di dipterocarpi. Nel sito sono state segnalate numerose specie di piante endemiche e in via di estinzione a livello globale, che si sovrappongono a due Important Bird Areas (IBA) ed è noto per la sua ricca diversità di avifauna, tra cui otto specie minacciate a livello globale. Il sito ospita il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis), il licaone asiatico (Cuon alpinus), il Banteng (Bos javanicus), l'elefante asiatico (Elephas maximus), la tartaruga gialla allungata (Indotestudo elongata) e la specie in via di estinzione Tartaruga gigante asiatica (Manouria emys), oltre a molte altre specie vulnerabili di uccelli e mammiferi. Sorprendentemente, ospita anche otto specie di felini: la tigre in via di estinzione (Panthera tigris) e il gatto pescatore (Prionailurus viverrinus), il leopardo quasi minacciato (Panthera pardus) e il gatto dorato asiatico (Catopuma temminckii), il vulnerabile leopardo nebuloso (Neofelis nebulosi) e il gatto marmorizzato (Pardofelis marmorata), nonché il gatto della giungla Felis chaus) e il gatto leopardo (Prionailurus bengalensis).

    Questioni sui diritti umani
    Il sito è stato iscritto nella lista del patrimonio dell'umanità nel 2021 durante la 44ª sessione estesa del Comitato del Patrimonio Mondiale, tra le polemiche che circondano la campagna, di lunga data, del governo per spostare, con la forza, il popolo indigeno S'gaw Karen di Bang Kloi dal suo villaggio a Kaeng Krachan NP, che ha coinvolto anche l'omicidio dell'attivista Porlajee Rakchongcharoen nel 2014. Giorni prima dell'iscrizione, un gruppo di relatori speciali per il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite aveva esortato il Comitato del patrimonio mondiale a rinviare la nomina a causa delle continue violazioni dei diritti, ma la stessa è stata approvata con il sostegno di Cina e Russia, tra gli altri paesi. Il governo thailandese aveva precedentemente avanzato due candidature per il sito, la prima nel 2016.
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    Antica città di Si Thep e suoi monumenti Dvaravati associati



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    Il parco storico di Si Thep (in thailandese อุทยานประวัติศาสตร์ศรีเทพ) è un parco archeologico situato nel sottodistretto di Si Thep, nella provincia di Phetchabun, in Thailandia. Protegge l'antica città di Si Thep (o Sri Thep), un sito che fu abitato dal III-V secolo d.C. circa fino al XIII secolo e in cui sono stati rinvenuti reperti di culture della tarda preistoria che vanno dalla civiltà Dvaravati all'epoca d'oro dell'Impero Khmer.
    Si Thep fu una delle più grandi città-stato conosciute che emersero nella regione delle pianure della Thailandia Centrale nel primo millennio, ma fu abbandonata intorno al periodo in cui le città di lingua Thai di Sukhothai e più tardi di Ayutthaya emersero come nuovi centri di potere nel bacino del fiume Chao Phraya.
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