Superman

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,409
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline

    Il passato fetish di Superman



    Superman un eroe per settant’anni al servizio della comunità ma finora pochi sapevano che tra i suoi nemici compaiono anche ragazze armate di frusta e vestite con succinti abiti di lattice nero.

    L’imbarazzante lato oscuro di uno dei supereroi americani più amati è stato svelato dallo storico del fumetto Craig Yoe, che ha appena dato alle stampe “Secret Identity: The Fetish Art of Superman’s Co-creator Joe Shuster”. Il volume raccoglie storie pubblicate negli anni ’50 quando Shuster, uno degli ideatori di Superman, era in gravi difficoltà economiche.

    I personaggi ritratti in questa serie di albi somigliano in maniera impressionante a Superman e alla sua compagna Lois Lane, anche se i loro nomi non compaiono mai nelle tavole.

    Secondo Yoe, accusato da alcuni fan di Shuster di voler rovinare la reputazione del fumettista, «queste pubblicazioni mostrano quanto grande fosse il suo talento, e allo stesso tempo rivelano come Joe dovesse essere disperato in quel periodo. È una scoperta molto significativa per la storia del fumetto».
    Web
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,409
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Superman è un marziano, anche se del marziano non c’ha niente, e cade a caso sulla Terra lanciato dai suoi genitori nel tentativo di salvarlo dall’esplosione del suo pianeta natale. Naturalmente non finisce in India in un villaggio depresso, non cade in provincia di Vicenza, non atterra a Torre Spaccata a Roma. Atterra in una fattoria negli Stati Uniti. Che culo. Fosse precipitato in una favela brasiliana sarebbe diventato uno spacciatore di crack, invece, atterra in una fattoria isolata e i genitori, nonostante si accorgano che ha dei poteri speciali, non pubblicano le foto del loro marmocchio su Instagram con la didascalia “Il nostro piccolo eroe”, ma decidono di nasconderlo. Perché? Non si capisce, ma non è l’unica cosa a essere inspiegabile nella storia di Superman.
    Per esempio gli stessi poteri di Superman: per quale legge della fisica se passi da un pianeta all’altro dovresti acquisire il dono del volo e non morire soffocato per l'incapacità di respirare quel tipo di aria? Anche la famigerata super forza sembra non avere una spiegazione logica, visto anche che anatomicamente Clark sembra identico a un essere umano. Per non parlare del raggio laser dagli occhi che presupporrebbe quantomeno un generatore d’energia impiantato nei bulbi oculari, e invece niente, così, quasi magia. Ma basta pensare che Superman è stato creato in America per comprendere che agli americani non servono spiegazioni, anche perché non riuscirebbero a capirle. Solo così si può comprendere tanta affezione a un personaggio così ridicolo. Intendo Trump naturalmente, Superman almeno è immaginario e innocuo.
    Insomma, sto ragazzino che alza i trattori con un braccio, cresce in questa zona che ricorda tanto la Tuscia, e spesso, mentalmente, quando lo leggo mi piace farlo parlare con l'accento viterbese. Me lo immagino mentre combatte il vicino di terra che vuole impedirgli di piantare un ciliegio perché le fronde sconfinerebbero, urlare “Che t’inculi n’somaro!”. Ma no, sarebbe troppo reale, e la realtà, si sa, non piace a nessuno.
    Quindi niente. Superman cresce come allevato dagli amish, puro e semplice, con i genitori che gli impongono il crocifisso e il presepe. E questo farebbe sospettare che sul serio Superman sia atterrato in provincia di Vicenza.
    Ora, sappiamo tutti cosa ci faremmo noi, persone normali, se avessimo dei superpoteri come lui, no? Ci proclameremo dominatori del mondo e via a vivere come il Re Sole circondati dal lusso e da schiave lascive. Ma lui no. Lui, sentite bene: VA A LAVORARE. Cioè tu sei l’uomo più forte della Terra e dicidi di LAVORARE. Va bene la fantasia, ma cazzo così la storia non si regge in piedi. Però per fortuna sua è un fumetto americano, e gli americani hanno l’età mentale di un bambino di dieci anni con problemi di apprendimento, e quindi nessuno si stupisce, per questo a loro questa cosa sembra del tutto plausibile. Naturalmente non si vede mai Superman che legge gli annunci sul giornale, che si fa il profilo Linkedin, che invia curriculum gonfiati, che fa le sue prime esperienze come cassiere della Lidl di Biella. No, lui passa da raccogliere le pannocchie a giornalista professionista in uno dei quotidiani più importanti della sua città. Un po’ come è successo a Mario Giordano.
    Superman, non si capisce bene per quale ragione, e in controtendenza con l’etica contemporanea che ci vuole tutti esposti ventiquattro ore su ventiquattro, deve nascondere la sua identità. Per farlo si mette degli occhiali. Che culo vivere negli Stati Uniti circondato da obesi rincoglioniti.
    E niente, annoiato da quel contratto a tempo indeterminato, decide di combattere il male, ma alla maniera degli americani, cioè come dare dei superpoteri a Mario Adinolfi. La sua nemesi, Lex Luthor, è uno infinatamente più intelligente di lui che giustamente non sopporta la fortuna di questo idiota e tenta di ostacolarlo in ogni modo. Ho sempre tifato Lex Luthor perché l’ho sempre visto come un baluardo della ragione rispetto all’imbecillità dilagante. Ma forse solo io lo vedo così.
    Superman ha un punto debole, la criptonite, che è un materiale spaziale anche se, sempre senza spiegazioni, pullano rocce di criptonite un po’ ovunque pure sulla Terra, come fossero merde di cani sui marciapiedi, tanto che chiunque negli scontri con Superman a un certo punto la tira fuori.Ma poi lui si salva uguale per una di quelle ragioni senza troppe spiegazioni, che tanto gli americani non si fanno troppe domande, perché sono bambini di dieci anni con problemi di apprendimento.
    Alla fine Superman ci insegna che non importa chi sei, non importa dove sei nato, non importa se sei dotato, cosa fai, o cosa dici. L'importante è che ti leggano solo degli imbecilli.

    trovata su un gruppo Fb dedicato ai fumetti
    Web
     
    Top
    .
1 replies since 14/4/2009, 13:23   62 views
  Share  
.