L'angolo medico: la ginecologia

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    King of Darkness

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    CITAZIONE
    La ginecologia è una branca della medicina che si occupa talvolta della fisiologia, ma soprattutto della patologia inerenti all'apparato genitale femminile. È il corrispettivo dell'andrologia, la scienza che si occupa invece della fisiologia e delle disfunzioni dell'apparato riproduttore e urogenitale maschile.
    Storia
    Datato attorno al 1800 a.C., il papiro ginecologico di Kahun è il più antico testo medico conosciuto. Fu rinvenuto a El-Lahun da Flinders Petrie nel 1889, fu tradotto la prima volta da Francis Llewellyn Griffith nel 1893 e pubblicato in The Petrie Papyri: Hieratic Papyri from Kahun and Gurob. Il papiro contiene 35 diversi paragrafi relativi alla salute femminile, come ad esempio le malattie ginecologiche, la fertilità, la maternità e la contraccezione. Non descrive interventi chirurgici ne le prognosi. L'utero viene spesso visto come la fonte di disturbi che si manifestano in altre parti del corpo.
    Il Corpus Hippocraticum contiene diversi trattati ginecologici risalenti al IV e V secolo a.C. Il trattato ginecologico Gynaikeia di Sorano di Efeso (I-II secolo) è arrivato fino a noi.
    James Marion Sims è considerato il padre della ginecologia. Tuttavia il suo lavoro fu spesso oggetto di controversie per l'utilizzo di schiavi per sviluppare le procedure.

    Figura professionale e campo d'azione

    Si avvale della figura professionale del medico specializzato in ginecologia e ostetricia detto medico ginecologo, che si occupa della donna in tutte le fasce d'età, dalla pubertà, nel periodo fertile, in menopausa e nella postmenopausa. La ginecologia si occupa anche delle problematiche legate alla sfera riproduttiva ed alle tecniche di fecondazione assistita.
    Terapie
    Come con tutte le specialità chirurgiche, la ginecologia può impiegare terapie mediche o chirurgiche (o molte volte, entrambe), a seconda della natura esatta del problema che stanno trattando. La gestione medica pre e post operatoria, spesso impiegano molte terapie cure farmacologiche standard, come gli antibiotici, diuretici, antipertensivi, e antiemetici. Inoltre, i ginecologi fanno uso frequente di farmaci con azione modulante sugli ormoni (ad esempio clomifene citrato e contraccettivi ormonali) per il trattamento di disturbi del tratto genitale femminile che sono sensibili agli ormoni dell'ipofisi e/o gonadici. La chirurgia, tuttavia, è il cardine della terapia ginecologica. Per ragioni storiche e politiche, i ginecologi non sono stati precedentemente considerati "chirurghi", anche se questo punto è sempre stato fonte di qualche polemica.[senza fonte] I progressi moderni della chirurgia, sia generale che ginecologica, tuttavia, hanno eliminato molti elementi una volta rigidi di distinzione. L'aumento di sub-specialità della ginecologia di natura principalmente chirurgica (per esempio l'uroginecologia e l'oncologia ginecologica) hanno favorito l'identificazione dei ginecologi come chirurgi. A riprova di questo mutato atteggiamento, i ginecologi sono ora ammessi nella American College of Surgeons, e molti fra i più recenti testi di chirurgia includono capitoli, almeno generici, sulla chirurgia ginecologica. Alcune delle operazioni più comuni eseguite dai ginecologi includono:

    Dilatazione e raschiamento (rimozione del contenuto uterino per vari motivi, terapeutici, come il completamento di un parziale aborto spontaneo, o diagnostici, per valutare lo stato dell'endometrio, ad esempio in caso di sanguinamento uterino refrattario alla terapia medica).
    Isterectomia (asportazione dell'utero)
    Ovariectomia bilaterale (asportazione delle ovaie)
    Legatura delle tube
    Isteroscopia
    Diagnostica laparoscopia - usata per diagnosticare e curare le fonti di dolore pelvico e addominale, forse la tecnica più famosa tra quelle usate per fornire una diagnosi di certezza di endometriosi.
    Laparotomia esplorativa: può essere utilizzata per studiare il livello di progressione della malattia benigna o maligna, o per valutare e riparare i danni agli organi pelvici.
    Vari trattamenti chirurgici per l'incontinenza urinaria.
    Trattamento chirurgico del prolasso degli organi pelvici, compresa la correzione di cistocele e rettocele.
    Appendicectomia: spesso eseguita per rimuovere aree di endometriosi dolorosa o a scopo profilattico (per evitare una appendicite acuta) durante una isterectomia o un taglio cesareo.[senza fonte] Può anche essere eseguita come parte di un intervento di asportazione di carcinoma ovarico.
    Procedure di escissione cervicale (comprese le tecniche di criochirurgia) per la rimozione della superficie della cervice contenente cellule pre-cancerose che sono state individuate in precedenza sul Pap test.

    Reparto di ginecologia e ostetricia

    Il "Reparto Medico di Ginecologia e Ostetricia" è presente in quasi tutti gli ospedali di maggiore importanza ed è cosi composto:

    Sala parto; dove il ginecologo, affiancato da ostetrici e infermieri, porta a compimento un parto od un'operazione chirurgica di carattere ginecologico.
    Reparto maternità, dove le pazienti attendono sia prima che dopo il parto, restando lì per una manciata di giorni.
    Sala delle incubatrici (o "alveare"), dove i bambini appena nati vengono messi in un'incubatrice fino alla loro partenza dall'ospedale.

    La formazione dello specialista

    In Italia, per apprendere l'attività di medico ginecologo, dopo la laurea in medicina e chirurgia, si accede alla specializzazione in ginecologia e ostetricia.
    Dopo di che, si può accedere al corso di perfezionamento in ginecologia oncologica, in cui specialista, detto oncologo ginecologico, si concentra su tutti i tumori dell'apparato riproduttore femminile.


    CITAZIONE
    LA PRIMA VISITA GINECOLOGICA

    Spesso la visita ginecologica è motivo di ansia ed anche di un certo nervosismo, specialmente se è la prima volta che si va a fare questo tipo di visita, per cui è importante che il medico metta subito a proprio agio la paziente e la faccia rilassare fin dall’inizio del colloquio creando un rapporto sereno.

    PER QUALE MOTIVO SI VA DAL GINECOLOGO?

    Ecco le motivazioni più frequenti:

    Controlli periodici, prevenzione, Pap Test;
    Disturbi del ciclo mestruale quali: irregolarità, dolori mestruali, mancanza di ciclo, emorragia ecc.;
    Necessità di contraccezione;
    Rapporti a rischio, timore di gravidanza, richiesta delle pillola del giorno dopo, richiesta di IVG;
    Infiammazioni, vaginiti, malattie sessualmente trasmesse;
    Algie Pelviche, dolore nei rapporti;
    Per una gravidanza;
    Perché si desidererebbe cercare una gravidanza e si vorrebbe qualche consiglio e/o rassicurazione che non ci siano impedimenti per avere figli;
    Perché la gravidanza tarda ad arrivare;
    Per problemi al seno (dolorabilità, noduli, cisti, mastopatia, secrezioni dal capezzolo, cisti );
    Per disturbi legati alla menopausa;

    A QUALE ETÀ SI DOVREBBE INIZIARE AD ANDARE DAL GINECOLOGO?
    Non c'è un età stabilita, di norma dal ginecologo bisognerebbe andare appena si iniziano ad avere rapporti. Alcune ragazze chiedono se eventualmente sia il caso di andarci poco prima di aver deciso di avere rapporti: ritengo sia un’ottima cosa fare così, infatti, in tal modo, si può essere rassicurate e iniziare la propria attività sessuale, in particolare si può programmare una valida contraccezione, al fine di evitare la paura di gravidanze indesiderate.

    CI SONO SITUAZIONI IN CUI E' UTILE CONSULTARE UN GINECOLOGO, ANCHE SE NON SI PENSA NELL'IMMEDIATO, DI AVERE RAPPORTI?
    Si! Per esempio tutte quelle situazioni in cui il ciclo mestruale dà problemi perchè troppo doloroso, troppo abbondante o troppo scarso, oppure molto irregolare. Anche le infiammazioni ai genitali esterni sono causa frequente di consultazione ginecologica.

    QUANDO E’ NECESSARIO RICORRERE AL GINECOLOGO ANCHE IN ETA’ INFANTILE?

    Si tratta di situazioni per lo più rare, legate a sospette alterazioni dello sviluppo dell'apparato genitale femminile, disfunzioni ormonali, sospetto di cisti ovariche, infiammazioni genitali o uro-genitali che recidivano frequentemente alla terapia, tumefazioni addominali ed infine situazioni traumatiche che possono provocare talvolta lesioni anche nella zona genitale.

    FINO A CHE ETÀ SI VA DAL GINECOLOGO?
    Sia la menopausa che la post menopausa e la senilità sono momenti delicati per la donna, perché in tale epoca possono insorgere diverse patologie, come ad esempio l'osteoporosi, nonchè alcuni tumori, quali ad esempio il Ca Mammario ed il Ca Endometriale. Per cui il fatto che una donna non abbia più le mestruazioni, non significa affatto che non debba ugualmente controllarsi.

    CON QUALE FREQUENZA OCCORRE ANDARE DAL GINECOLOGO?
    Molte donne pensano: “non ho alcun disturbo, perchè devo andare dal ginecologo"?
    Purtroppo non basta andare dal ginecologo ogni volta che si presenta un problema di salute che può essere legato alla sfera genitale femminile. Occorre sempre tenere a mente un concetto molto importante che è quello della prevenzione.

    COSA VUOL DIRE FARE PREVENZIONE?
    Prevenire efficacemente, da quando si comincia ad avere rapporti sessuali significa:
    Andare almeno una volta all'anno dal ginecologo, anche se apparentemente si sta bene, anche dopo la menopausa, quando non si hanno più le mestruazioni.
    In gravidanza invece è opportuno andare dal ginecologo almeno una volta al mese.

    QUALI SITUAZIONI LE DONNE DEVONO CERCARE DI PREVENIRE?
    Ci sono diverse situazioni che la donna ha bisogno di prevenire, per esempio deve:

    Prevenire le gravidanze indesiderate, solo con un serio programma di contraccezione si possono prevenire e quindi evitare tante interruzioni volontarie di gravidanza.
    Prevenire le malattie sessualmente trasmesse. Alcune di queste possono dare anche problemi di infertilità o addirittura innescare delle reazioni organiche capaci, se non adeguatamente trattate, di sviluppare una neoplasia.
    Prevenire i tumori della sfera genitale femminile: Il cancro del collo dell'utero insorge proprio nelle donne giovani, solo con un efficace prevenzione possiamo vincere questa malattia nonché tutte le altre neoplasie dell'apparato genitale femminile quali: Tumori delle mammelle, Tumore delle ovaie, Tumore dell’endometrio.

    Occorre quindi cercare in ogni modo di prevenire qualsiasi malattia o condizione morbosa in quanto prevenire è sempre meglio che curare!

    Comunque si deve tener presente che ogni prevenzione parte dal presupposto che venga adottato un adeguato STILE DI VITA cioè:

    stando attenti a quanto e come si mangia,
    evitando assolutamente alcool e fumo,
    facendo una adeguata attività fisica

    Senza questi semplici accorgimenti non possiamo sperare in una vita piena di salute e benessere! Se manca questa base importantissima non dobbiamo erroneamente credere che esistano “pillole miracolose” che ci facciano star bene!

    Tutto deve, come sempre, partire da noi stessi, dalla nostra volontà. Dobbiamo decidere di mangiare in maniera sana, di non fumare e non bere alcoolici e di fare esercizio fisico per mantenere efficiente il nostro corpo e soprattutto la nostra mente che sta bene quando il corpo sta bene. Questo non deve essere visto come un sacrificio o una punizione ma deve essere il NOSTRO MODO DI VIVERE.

    (A questo proposito se vuole può scaricare il file riguardante lo stile di vita da adottare e gli screening a cui è indicato sottoporsi).

    IN COSA CONSISTE UNA VISITA GINECOLOGICA?
    Per prima cosa il medico ti fa accomodare ed inizia a fare alcune domande (le domande che ti vengono poste sono molto importanti, si chiamano anamnesi). Il medico raccogliendo l'anamnesi acquisisce informazioni importanti sia sul motivo della visita che su precedenti malattie ed eventuali interventi chirurgici subiti.
    L'Anamnesi è fondamentale per la visita ed il successivo programma diagnostico e terapeutico.

    OCCORRE UNA PREPARAZIONE PARTICOLARE PER FARE UNA VISITA GINECOLOGICA ?
    Non occorre nessuna preparazione particolare: ovviamente sapendo di doversi sottoporre a visita ginecologica conviene curare al meglio la propria igiene corporea cosa che in situazioni di visita urgente non è possibile. Il medico è comunque già abituato per esperienza a visitare persone nelle condizioni più disparate quindi non farà caso più di tanto alle vostre condizioni di igiene.

    SI PUÒ FARE LA VISITA GINECOLOGICA CON LE MESTRUAZIONI?
    In situazioni di urgenza, nelle metrorragie o in caso di minaccia d'aborto, la visita viene fatta tranquillamente anche con le perdite ematiche.
    Se invece la visita ginecologica viene effettuata in apparente buona salute per prevenzione o controllo e si prevede di effettuare il pap test è opportuno effettuare la visita quando non si è mestruate, anche perchè il sangue interferisce con la buona riuscita dell’esame.
    Nei casi dubbi conviene sempre chiedere allo specialista.

    TOILETTE E SPOGLIATOIO
    Il medico una volta conclusa la sua anamnesi, invita la paziente a spogliarsi per effettuare la visita.
    Di solito nello studio ginecologico c'è un angolo protetto da un paravento o una piccola stanza dove la paziente può spogliarsi con comodità, solitamente c'è anche una sedia ed un appendiabiti.

    COME VESTIRSI PER LA VISITA GINECOLOGICA?
    Al fine di evitare inutili perdite di tempo e complicazioni, se fosse possibile, sarebbe meglio andare a visita vestite in modo semplice e pratico, evitare anche gonne troppo strette che sarà poi necessario togliere per poter eseguire la visita. Si tratta comunque di indicazioni relative, basta affidarsi al buon senso ed allo spirito pratico.

    BISOGNA ANDARE IN BAGNO A SVUOTARE LA VESCICA?
    E’ opportuno effettuare la visita a vescica vuota, salvo diverse indicazioni del medico.
    In alcuni studi medici c'è una toilette interna, ciò evita la seccatura di doversi rivestire per andare alla toilette in caso di necessità.

    LA VISITA GINECOLOGICA COMPRENDE

    La visita medica generale
    L'esame ginecologico vero e proprio associato spesso ad un controllo ecografico

    Ciascun medico, tuttavia, in base alle proprie abitudini o esigenze, potrebbe ritenere opportuno, eseguire la visita diversamente, in maniera più semplice o più approfondita, con rilievi e controlli diversi, non descritti in questo esempio.

    LA VISITA MEDICA GENERALE
    E' buona norma cominciare la visita medica generale con la rilevazione della pressione arteriosa, del peso, dell'altezza, il polso ed il ritmo del respiro.
    Si passa poi all'esame fisico generale, con la paziente in piedi, prima frontalmente e poi posteriormente, il medico osserva le caratteristiche costituzionali, le simmetrie, le cicatrici, i nei, la regolarità della colonna vertebrale, importante determinare la presenza di scoliosi o lordosi nonchè situazioni di artrosi della colonna, che possono essere causa di algie pelviche.
    Si valuta la disposizione del sistema pilifero, la quantità di peli, la disposizione del pannicolo adiposo. Anche le smagliature devono essere valutate e non soltanto ai fini estetici, poichè possono essere correlate anche a disfunzioni ormonali. Viene valutata poi la presenza di capillari e di vene varicose, specialmente nella zona degli arti inferiori. Si passerà quindi ad esaminare il cuore, i polmoni, gli occhi, le orecchie, il naso, la gola ed i capelli. Particolare attenzione dovrà essere rivolta all'esame del collo ed, in particolare, della regione tiroidea alla ricerca di ingrossamenti o noduli o irregolarità.
    Vanno osservati con attenzione anche i linfonodi del collo, delle ascelle e dell'inguine, questo perchè una loro alterazione potrebbe essere correlata a malattie sessualmente trasmesse o neoplasie.
    Sempre con la paziente in piedi il medico pone le dita al livello inguinale, ed invita la stessa a tossire per determinare la presenza di eventuali ernie inguinali.
    Per quanto riguarda le mammelle e la pelvi il loro esame è importante e verrà descritto a parte.

    Come si vede il medico, sia esso ginecologo o di altre specialità, non può prescindere da un esame medico generale, questo perché qualsiasi patologia può essere correlata con altre parti dell'organismo.

    Il medico dovrà essere quindi anche un buon osservatore, meticoloso, scrupoloso e dotato di senso clinico. Ovviamente giocano un ruolo fondamentale anche la sua preparazione e l'esperienza clinica.

    Il paziente deve collaborare, nel suo interesse, con il medico nel corso della visita.

    Alcune donne spesso chiedono al medico se può evitare la visita ginecologica o un esame da lei ritenuto "fastidioso". Ogni medico però dovrebbe essere messo nelle migliori condizioni per fare una buona diagnosi. La paziente una volta informata dal medico della necessità di un determinato accertamento clinico o strumentale, ha il diritto di rifiutarsi, però corre il rischio che "non si riesca a capire la causa del suo male" o come accade in certi casi che il medico possa fare una diagnosi non esatta.

    Il rapporto tra medico e paziente è sostanzialmente un rapporto di fiducia . Non c'è cosa peggiore di una situazione in cui il paziente sia diffidente e non abbia fiducia nel proprio medico; quel medico anche se bravo non riuscirà mai a curare efficacemente quella paziente. In caso venga meno il rapporto di fiducia e’ bene che il paziente si rivolga ad un altro medico ed il medico stesso in questi casi dovrebbe invitare la paziente a consultare un altro collega.

    L'ESAME GINECOLOGICO.
    Il momento della visita ginecologica rappresenta, specialmente le prime volte, un momento di notevole ansia per la paziente.
    Il medico deve cercare di prevenire ed alleviare tale condizione di ansia, mantenendo un contatto rassicurante con la paziente cercando di essere anche un pò psicologo, parlando durante la visita, controllando che la posizione assunta sia confortevole, fornendo alla paziente spiegazioni su ciò che si sta per fare.
    Di fronte a pazienti "molto ansiose" è preferibile cercare di "distrarle" durante la visita, semplicemente conversando di altri argomenti, magari rompendo il ghiaccio con qualche battuta spiritosa.
    Nel caso di pazienti interessate allo svolgimento della loro visita, il medico può mostrare loro, per esempio, la propria visita con uno specchio, oppure l'ecografia o la colposcopia con un monitor.
    Come accennato prima, l'esame ginecologico sarà tanto più utile quanto maggiore sarà il rilassamento e la cooperazione della paziente. Il medico inoltre dovrà eseguire le sue manovre sempre con delicatamente osservando le reazioni della paziente. Talvolta può essere utile invitare la stessa a respirare profondamente.
    Sul lettino da visita ginecologica si sale semplicemente sedendovisi. Una volta sdraiate sul lettino, bisogna portare il bacino il più avanti possibile e porre le gambe, divaricandole, sui gambali.

    Lo specialista inizia di solito l'esame ginecologico con l'Ispezione.

    Inizia intanto osservando se sull'addome ci sono cicatrici da pregressi interventi chirurgici quali ad esempio: appendicite, taglio cesareo ecc; viene valutata la normalità della cicatrice ombelicale, Infine si osserva se ci sono tumefazioni evidenti della parete addominale.

    L'ispezione dei genitali esterni:
    Il ginecologo osserva la morfologia dei genitali esterni controllando se ci sono malformazioni, se ci sono cicatrici (es. da parto), infiammazioni, tumefazioni ecc ecc..
    Dopo aver chiesto alla paziente di tossire e di sforzarsi come per evacuare, il medico accerta che non ci siano eventuali prolassi di utero e/o delle pareti vaginali (anteriore e posteriore), nonché perdita involontaria di urina.
    Divaricando le grandi labbra si mettono in evidenza le piccole labbra. Di queste si valutano colorito ed eventuali alterazioni.
    L' imene si mette in evidenza facendo tossire la paziente. In certi casi si deve stabilire se integro o no, la sua forma ed il suo stato di elasticità.

    Costituiscono infine oggetto di osservazione:
    L'aspetto del clitoride
    Il meato urinario
    Lo sbocco delle ghiandole vaginali
    La presenza di secrezioni vaginali e rettali
    La zona perineale
    L'ano

    Lo Speculum
    Lo speculum serve al ginecologo per vedere all'interno della vagina. E' costituito da due valve che possono divaricarsi, può essere di metallo o di plastica a perdere. Esistono speculum di varie misure che talora possono essere introdotti anche attraverso un imene intatto, in soggetti che non hanno avuto rapporti. l'Introduzione dello speculum viene fatta a valve chiuse con la donna in posizione ginecologica. Si divaricano le grandi e piccole labbra e si introduce lo speculum attraverso l'orificio vulvo-vaginale. Talora è opportuno lubrificare lo strumento. Si aprono le valve e si procede all'osservazione, posizionando il raggio luminoso di una lampada da visita. Il ginecologo può così esaminare la superficie del collo uterino (cervice), i fornici vaginali e le pareti vaginali. In tal modo si possono diagnosticare erosioni, infiammazioni, polipi, lacerazioni sospette, formazioni patologiche, secrezioni, valutazione del periodo ovulatorio, ecc ecc.

    Esplorazione Vaginale (esplorazione addomino pelvica)
    L'esplorazione vaginale rappresenta la parte più importante dell'esame ginecologico, può essere eseguita solo nelle donne che hanno avuto rapporti.
    Nelle vergini, (imene intatto) l'esame ginecologico viene eseguito per via rettale (descritto in seguito).
    L'esplorazione vaginale deve essere eseguita con delicatezza, in modo da essere confortevole per la paziente e per il medico che potrà apprezzare tutti i dettagli necessari durante la visita.
    Dopo aver calzato i guanti, il ginecologo divarica con una mano le grandi e le piccole labbra ed introduce delicatamente, dopo averlo lubrificato, l'indice dell'altra mano, se i genitali sono ampi, anche il medio, fino a raggiungere il collo uterino (la portio) ed i fornici (fondo della vagina).
    L'altra mano viene appoggiata sull'addome inferiore e serve ad apprezzare gli organi pelvici (utero ed annessi) che vengono sospinti, dal dito introdotto in vagina, verso l'addome. Annessi: vuol dire ovaie e tube.

    In alcuni casi è utile anche eseguire una esplorazione rettale (esame rettale, visita proctologica)
    Di solito non occorre nessuna preparazione ed in mani esperte, non è un esame fastidioso. E' utile prima di procedere, tranquillizzare la paziente spiegando che l'esame non darà alcun fastidio ed il motivo per cui si procede all'esplorazione rettale.

    L'esplorazione rettale è utile per valutare la presenza di:

    Emorroidi
    Ragadi Anali
    Condilomi sessualmente trasmessi (HPV)
    Polipi
    Prevenzione e diagnosi precoce di cancro del retto.

    L'esame rettale viene eseguito al posto di quello vaginale, nelle donne che non hanno avuto rapporti o in quelle situazioni in cui l'esplorazione vaginale riesce impossibile (agenesia o atresia vaginale, sinechie ecc) o difficile (vaginismo). L'esplorazione rettale può anche essere un utile complemento della visita ginecologica.

    L'esplorazione rettale, in ginecologia, combinata con la palpazione addominale, permette di apprezzare la parete posteriore del corpo uterino, la presenza nello spazio del douglas, degli annessi, o di eventuali neoformazioni o raccolte, i legamenti utero sacrali, ed, in particolare, i parametri, che possono essere esaminati molto agevolmente dal dito introdotto nel retto.
    L'esame rettale permette così di confermare o meno i dati ottenuti dal riscontro vaginale e di chiarire l'estensione di un eventuale endometriosi o neoplasia, specie in corrispondenza dello spazio retto vaginale e dei parametri.

    Con l'esplorazione rettale si può facilmente esaminare:

    La parete posteriore dell'utero
    le aree annessiali
    I legamenti utero sacrali
    Il cavo del Douglas
    la zona ano rettale
    lo spazio retto vaginale

    L'esplorazione rettale è particolarmente utile in caso di:

    Spiccata Retroversoflessione uterina
    In ginecologia oncologica
    Nella sterilità ed infertilità (endometriosi)
    Nella sindrome aderenziali
    Valutazione post partum delle suture vaginali profonde

    L'esplorazione rettale sostituisce l'esame vaginale in caso di:

    Pazienti vergini
    Vaginismo

    Come si vede la visita rettale è un esame utile e non così fastidioso come si potrebbe credere e può dare molte ed interessanti informazioni.
    Ricordiamo infine che uno dei segni della presenza del virus HPV al livello anale sia maschile che femminile, è proprio la comparsa di microcondilomi.

    La visita ginecologica prosegue facendo sedere la paziente, sempre sul lettino, ed eseguendo la VISITA SENOLOGICA mediante:

    ISPEZIONE
    PALPAZIONE

    infine il ginecologo insegna alla paziente i modi ed i tempi dell’ autopalpazione delle mammelle.

    La palpazione e l’autopalpazione del seno non si possono considerare direttamente una prevenzione.

    Purtroppo con la palpazione si possono scoprire solo noduli di circa 1 cm di diametro, questo vuol dire che la fase clinica di un tumore inizia relativamente tardi con la comparsa di sintomi diretti o indiretti. Persino la registrazione di piccolissimi tumori con la mammografia non è una reale diagnosi precoce. Così è comprensibile che il carcinoma del seno al momento della sua diagnosi in molti dei casi non è più una malattia locale. Spesso ci sono già delle metastasi, il che vuol dire che si tratta di una malattia sistemica.

    Anche facendo queste premesse si deve tenere presente che l'autocontrollo mensile e la visita clinica fatta dal medico sono importanti, pratiche, convenienti, e sempre possibili per lo screening dei tumori delle mammelle.
     
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    la visità peggiore in assoluto. Però per la salute questo ed altro.
    Sopratutto perché io l'autopalpazione del seno non riesco proprio a farla :(
     
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    CITAZIONE (_Katia_ @ 30/8/2013, 14:47) 
    la visità peggiore in assoluto. Però per la salute questo ed altro.

    vero.
     
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  4. francesca1991
     
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    io devo ancora farla la mia prima visita :hihi:
     
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    CITAZIONE (francesca1991 @ 16/9/2013, 13:37) 
    io devo ancora farla la mia prima visita :hihi:

    male.
    Se hai rapporti una visita di controllo la devi fare :sapientone:
     
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    CITAZIONE (Kitty81 @ 16/9/2013, 17:19) 
    CITAZIONE (francesca1991 @ 16/9/2013, 13:37) 
    io devo ancora farla la mia prima visita :hihi:

    male.
    Se hai rapporti una visita di controllo la devi fare :sapientone:

    :quoto:
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    Sì, infatti. Se non sei più vergine fisicamente la visita non è poi così terribile
     
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    CITAZIONE (stefchoen @ 17/9/2013, 08:06) 
    Sì, infatti. Se non sei più vergine fisicamente la visita non è poi così terribile

    io l'ho fatta da vergine, assolutamente atroce :serio:
     
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  9. francesca1991
     
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    scusate la domanda stupida...ma chi è vergine, come fa a fare la visita?
     
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    CITAZIONE (francesca1991 @ 24/9/2013, 13:51) 
    scusate la domanda stupida...ma chi è vergine, come fa a fare la visita?

    Se deve fare il pap test si infila lo stesso senza danneggiare l'imene.
    Per una visita interna, la classica colposcopia, devono infilarti un dito nell'ano e premono sulla vescica. Che poi è la cosa più fastidiosa, perché devo premere più a fondo
     
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    CITAZIONE (Kitty81 @ 17/9/2013, 14:15) 
    CITAZIONE (stefchoen @ 17/9/2013, 08:06) 
    Sì, infatti. Se non sei più vergine fisicamente la visita non è poi così terribile

    io l'ho fatta da vergine, assolutamente atroce :serio:

    io tempo di perdere la verginità e l'anno dopo ero già incinta, quindi ho fatto la mia prima visita già incinta :hihi:
     
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  12. Rotten Rossonero
     
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    Il ginecologo per le donne è un pò come un confessore, in quella stanza si raccontano problemi ma anche segreti, cose che nessuno conosce. Giovani e meno giovani si mettono a nudo in tutti i sensi, raccontando la loro parte più intima, quella che non confidano neanche al proprio uomo. Molto spesso nelle loro parole c'è anche del dolore, che non è solo fisico ma anche psicologico. E il ginecologo raccoglie tutto questo e fornisce consigli, che non sono solo legati all'aspetto fisico-patologico. E ci sono alcuni consigli che questi medici tengono stretti all'interno delle quattro mura della loro sala visite. Quali sono? Ve ne sveliamo alcuni:

    - No alla depilazione prima di un appuntamento - E' normale prestare particolare attenzione alla propria igiene personale prima di andare dal ginecologo. Tra le cose da evitare prima di una visita, però, troviamo la depilazione delle parti intime. Ci si deve spogliare, certo, e un'eccessiva peluria può anche infastidire durante l'esame della zona pubica, ma il dottore, in caso di rossore, potrebbe non riuscire a comprendere se si tratta di un'infezione, di una semplice irritazione o della conseguenza di una depilazione. Per avere maggiori feed su una diagnosi, meglio andare al naturale.


    - Peso e libido - Un ginecologo non necessariamente deve esprimere il proprio parere sull'eventuale sovrappeso della paziente. Ci sono però casi in cui, legati ai chili di troppo, insorgono dei problemi di libido: una donna abbondante può anche essere riluttante nel mostrarsi nuda al proprio compagno, tendendo anzi a respingerlo. In questi casi il ginecologo suggerirà una dieta non particolarmente rigida per cercare di far riacquistare alla donna in questione un po' di fiducia in se stessa, ritrovando così una vita sessuale appagante.


    - Rimanere incinta dopo i 40 anni - Quante volte dai ginecologi si saranno recate donne con problemi di fertilità, che richiedono una terapia ormonale perchè hanno voglia di diventare madri. Molte di queste hanno superato la fatidica soglia dei 40 anni e per loro non è facile ammettere che non hanno grandissime possibilità di farcela. Ma ormai siamo bombardati da notizie di mamme over 50 che, grazie al supporto medico, sono riuscite a esaudire il loro sogno. Essere avanti con gli anni non vuol dire aver perso del tutto la fertilità, provare non costa nulla.


    - Partorire senza dolore - Partorire senza provare dolore non deve essere assolutamente una vergogna o un atto visto come puramente egoistico. Molti ginecologi sono d'accordo rispetto a questa idea e propongono, quasi sussurrando, l'epidurale alle proprie pazienti. E' efficace, sicura e poi ammettiamolo: non serve soffrire come eroine epiche per dare alla luce un bambino con il parto naturale.



    - Un giocattolo sessuale dovrebbe essere obbligatorio - Alcuni pazienti trovano strano che un medico possa raccomandare l'uso di giocattoli sessuali. Ma è una raccomandazione di puro buon senso soprattutto in età avanzata, quando gli estrogeni tendono a diminuire, con una naturale riduzione della sensibilità del clitoride. L'utilizzo di un sex toy può aiutare a stimolare i sensi, soprattutto, dicono taluni esperti, dopo i 35 anni. Non si deve provare alcuna vergogna e se si riesce a coinvolgere il partner, andrà di sicuro ancora meglio.



    - Niente orgasmo? E' colpa sua - Quando le pazienti si lamentano che non riescono a raggiungere l'orgasmo, tendono a incolpare il proprio partner. Non è vero, ognuno è artefice del proprio destino e deve saper riconoscere e comunicare le cose che lo attraggono di più. La comunicazione all'interno della coppia, anche nel sesso, è fondamentale, per sapersi dare piacere a vicenda, il massimo possibile.
     
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    CITAZIONE (Rotten Rossonero @ 20/5/2014, 08:03) 

    Questo in un mondo ideale. Poi ci sono ginecologi ignoranti come bestie
     
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  14. Blackvampires1986
     
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    6 cose da dire al tuo ginecologo
    La visita ginecologica rappresenta un appuntamento molto importante per la donna e andrebbe effettuata regolarmente, anche in assenza di anomalie, con periodicità annuale o biennale.
    Un incontro che dà la possibilità di confrontarsi con una persona di fiducia, verificare il proprio stato di salute e far luce su dubbi o anomalie. Alcuni piccoli disturbi, infatti, a volte possono celare problematiche più complicate ed è per questo che è fondamentale parlare sinceramente e senza imbarazzo con il proprio ginecologo: il dialogo in questo caso rappresenta un grande strumento di prevenzione. Nella nostra gallery vediamo alcuni esempi.

    Insoliti dolori addominali o perdite

    Se avvertite dolori addominali insoliti, soprattutto se al basso ventre, gonfiore persistente con pressione pelvica, perdite ematiche, bruciori, fastidi o prurito alle parti intime è importante informare subito il proprio ginecologo perchè potrebbero essere segnali di una possibile infezione, come ad esempio clamidia, herpes genitale o gonorrea, che è bene trattare tempestivamente in maniera adeguata per evitare spiacevoli conseguenze.

    Ciclo particolarmente irregolare

    Può capitare, a causa di fattori esterni come stress, cambio di abitudini di vita, o assunzione di farmaci, che il ciclo presenti irregolarità, con ritardi o variazioni del flusso ematico come amenorrea o ipermenorrea. Se queste anomalie dovessero diventare particolarmente frequenti non sottovalutatele: a monte potrebbe esserci uno squilibrio ormonale o problematiche più serie.

    Se il rapporto sessuale è doloroso

    Tolto ogni inutile imbarazzo, è bene avvisare il proprio ginecologo anche nel caso in cui i rapporti sessuali diventino dolorosi. Utero retroverso, secchezza vaginale, possibile vaginite in corso sono solo alcune delle possibili cause che potrebbero trasformare un momento di piacere e intimità in un vero e proprio calvario. Parlarne con il ginecologo vi aiuterà ad individuare il problema e i possibili rimedi da adottare.

    Dolori mestruali molto forti

    Se il vostro ciclo mestruale è particolarmente abbondante e soprattutto doloroso potreste soffrire di dismenorrea o endometriosi. L’endometriosi è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, vagina o intestino. Parlarne al vostro ginecologo vi aiuterà a trovare una soluzione a questa condizione a volte invalidante.

    Perdite anomale dopo un rapporto

    Se vi è capitato più di una volta di avere delle strane perdite ematiche dopo un rapporto sessuale, + bene consultare subito il proprio ginecologo per prenotare una visita di controllo. Le perdite, in questo caso, possono essere causate da molteplici fattori come un’infezione, un problema di secchezza o problematiche più serie. La diagnosi precoce è uno dei più importanti metodi di prevenzioni che una donna possa attuare.

    Se fate sesso non protetto e a rischio

    E’ fondamentale informare il proprio ginecologo se avete avuto rapporti sessuali non protetti e/o a rischio. Questo genere di rapporti possono portare a contrarre malattie infettive sessualmente trasmissibili più o meno pericolose come candida, HPV o peggio ancora HIV.
     
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13 replies since 29/8/2013, 14:00   440 views
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