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Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido
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Tex n. 673, novembre 2016
IL SEGNO DI YAMA
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Fabio Civitelli
Copertine: Claudio Villa
Che cosa porta il vento che soffia sulle desolate praterie del Nebraska e che urla con la voce di mille angeli neri? Davanti alla forza distruttrice del tornado cavalca l’ombra di colui che fu il Signore della Morte, con un messaggio degli Dei Oscuri... Nella notte, dentro un carrozzone solitario, Blacky Dickart è agitato da incubi tenebrosi, in cui risuona la voce di suo padre Mefisto... Il cielo tempestoso del West si popola di demoni e fantasmi!
Mentre, sulle tracce di quattro misteriosi assassini che hanno trafugato gli arredi sacri di una vecchia missione, Tex e i suoi pards si trovano alla prese con trappole mortali e sinistri presagi, la folgore traccia sulla loro pista il marchio fatale di Yama!. -
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Tex n. 674, dicembre 2016
I QUATTRO CAVALIERI
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Fabio Civitelli
Copertine: Claudio Villa
Tex e i pards hanno ormai compreso di avere a che fare ancora una volta con il figlio di Mefisto. Sarà El Morisco a iniziare a dissipare il mistero che circonda il furto degli arredi sacri da parte dei quattro cavalieri neri. Ma Yama è più temibile che mai, perché ora ha al suo fianco alleati che praticano come lui la magia nera. E i poteri ricevuti dalle forze del Male gli permettono di sferrare il suo attacco letale fin nella casa del Morisco.... -
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Tex n. 675, gennaio 2017
L'INFERNO CHE URLA
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Fabio Civitelli
Copertine: Claudio Villa
Invischiati nella tela di trappole e insidie tessuta da Yama e dai suoi quattro stregoni, Tex e i pards avanzano verso il nascondiglio del loro terribile nemico, affrontando mostri, magia nera, agguerriti avversari e lasciando il loro sangue sulla pista. La sfida finale si svolgerà nel tempio di Naraka, dove gli stessi demoni dell’inferno saranno al fianco del Signore della Morte!.... -
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Letto.
Boh...resto perplesso. -
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Finale pacchiano.
Però Civitelli. -
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Come il ritorno di Mefisto fu drammatico, anche in questo caso non possiamo certo parlare di un capolavoro. Certo, non tocchiamo le vette (o le bassezze) della mefistolata del degno erede, però il confronto con le vecchie storie appare impietoso.
Il problema è che forse siamo troppo smaliziati, ne abbiamo viste di tutte nella saga, ed in effetti Mefisto prima e Yama poi le hanno provate tutte contro Tex e soci: soldati messicani, Hualpai, maya, adepti voodoo, stregoni indiani, illusionsiti, ora persino vaccari adoratori del Diavolo.
Personalmente gli episodi che ricordo con più piacere sono quelli ambientati in Florida, tra giungla e sotterranei del castello di Baron Samedi Galep sapeva rendere quelle meravigliose atmosfere gotiche sapientemente immaginate da Bonelli. Ovvio che i tempi sono cambiati, però resta innegabile che io "Il figlio di Mefisto" lo rileggo sempre volentieri, questa storia non credo proprio che lo farò. E non per colpa di Boselli. Forse sono io che certe tematiche non le digerisco più, oppure perché oggettivamente sia diventato sempre più difficile usare questi cattivi.
Diciamo che Boselli tira fuori un buon soggetto, ma una sceneggiatura appena sufficiente, limitandosi al bel compitino. Parte bene (ma anche la mefistolata era partita bene), quasi commovente la mano dello scheletro che scrive le parole in apertura, ma poi si perde, mancando di pathos ma anche di inventiva.
Poi i soliti difetti: finale affrettato e un po' alla belino di segugio, Tex che si salva grazie al sacrificio di un cattivo (ma contro Mefisto e Yama storicamente le botte di fondoschiena hanno sempre avuto un ruolo importante, quasi una sorta di deus ex machina) e che con qualche candelotto di dinamite sistema tutto. Certo, nel prossimo episodio sarà interessante vedere Mefisto e Yama assieme (senza dimenticare che la signora Dickart è da qualche parte in carcere) ma difficilmente attenderò questo episodio con ansia.
Capitolo disegni: eccezzionali, anche se Civitelli forse non è il disegnatore più adatto per questo genere di storie. Ma visto che Villa sfornerà una tavola al mese, il buon Fabio rimane il mio disegnatore preferito.. -
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