CITAZIONE
Complimenti e pacche sulle spalle di rito ad una band irriconoscibile in abiti borghesi (più che assatanati blacksters sembrano studentelli in gita scolastica!), sono però rinviati ad un locale di Donzorf, un prototipo mal riuscito del nostro Transilvania dove, tra spadoni medioevali, teschi e bandiere norvegesi, avrebbe avuto luogo il delirio alcolico travestito da cena a base di spaghetti scotti. Ecco quindi l’imponente Nick Barker rischiare di dar fuoco al locale prendendo a calci un cippo incandescente, ICS Vortex assurgere a novello samuai affettando con uno spadone rhapsodiano la torta gelato, e Mustis ingurgitare in catalessi tutto ciò che aveva una minima parvenza alcolica. L’unico, con fare timido e dismesso, a non cadere in tentazione era proprio Shagrath, viso angelico e fare da bravo ragazzo, apparentemente l’unico con un po’ di sale in zucca in mezzo a questa marmaglia esagitata, benevolmente fraterno quando si trattava di riportare sulla retta via l’esuberante tastierista. E quando, alle tre, giunge il momento di tornare in albergo, il delirio ha il suo compimento e la maschera viene definitivamente gettata. Su di un pullman modello “rave party” Nick imbonisce, bicchiere in mano, la folla, mentre ICS Vortex intona ‘Livin’On A Prayer’ con tanto di acuti e mossette bonjoviane presto seguito dai giornalisti presenti. Quando dagli altoparlanti della radio irrompono poi le note di ‘Love Gun’, è l’apoteosi: persino Mustis, destatosi dal suo stato catatonico, inizia a dare segni di vita, ballando come un ossesso prima di crollare tra le braccia del collega spagnolo, che dovrà curarsene nel conto si una lunga e travagliata notte. Manca solo il trenino per coronare questo insolito party itinerante! E quando la prossima volta vedremo le nuove foto dei Dimmu Borgir, tutto sangue e borchie, non potremo fare a meno di pensare a questo divertente siparietto e pensare che, anche nel cuore dei satanisti più estremi, alberga un sano spirito glam.