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Rotten Rossonero.
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Ixnay On The Hombre è l’unico esito possibile quando vendi qualche milionata di album e non sai neanche tu bene come sia potuto succedere. A quel punto arriva il contratto con l’etichetta grossa e insieme con quello pure la ballad, gli autoplagi e i mid-tempo faciloni. E non basta chiamare Jello Biafra a dire quattro cazzate per ottenere il certificato di vera autenticità punk. Non si tratta di fare i talebani, Smash era melodico e accessibile ma non sbagliava un colpo, questo al contrario è veramente un disco fatto per compiacere qualcun altro. E’ difficile da spiegare, si sente e basta. Per gli Offspring il 1997 è artisticamente il punto di non ritorno, e questo nonostante due singoli grandiosi quali All I Want e Meaning Of life. Ixnay On The Hombre è quello che succede quando ad un certo punto tutti quelli intorno a te ripetono la parola ‘punk’ ma nessuno sa di cosa sta parlando.
Ad ogni modo, riascoltato adesso, il disco ha una manciata di buoni pezzi e qualche riempitivo, ma mai nulla di davvero orribile, però per apprezzare la loro discografia successiva bisognava dimenticarsi i fasti del passato e far finta che si trattasse di una nuova band
VOTO: 5.5
Tracce
Disclaimer - 0:44
The Meaning of Life - 2:55
Mota - 2:56
Me & My Old Lady - 4:31
Cool to Hate - 2:47
Leave It Behind - 1:56
Gone Away - 4:27
I Choose - 3:53
Intermission - 0:48
All I Want - 1:52
Way Down the Line - 2:35
Don't Pick It Up - 1:52
Amazed - 4:25
Change the World - 6:23 - dopo 1:30 minuti dal termine del brano (4:47-6:17) inizia la traccia fantasma Kiss My Ass
Formazione
Dexter Holland - voce, chitarra
Noodles - chitarra, cori
Greg K. - basso, cori
Chris "X-13" Higgins - cori in Mota[13], I Choose ed in Gone Away[14], percussione in I Choose
Ron Welty - batteria. -
.CITAZIONEbisognava dimenticarsi i fasti del passato e far finta che si trattasse di una nuova band
Come nel 90% dei gruppi
Al di là del discorso punk o meno. -
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Da (ex) fan, devo dire che la tracklist è piuttosto deludente ... però scavando nel lotto si trovano alcuni fra i loro pezzi migliori (leave it behind, cool to hate, all I want e soprattutto "Gone Away", bellissima canzone che tratta a mio avviso magistralmente il tema della perdita e del lutto).
Sui capitoli successivi non saprei che dire, perché su Americana sono di parte (come per molti è stato il primo disco loro che io abbia sentito, e quindi ci sono legato per motivi "affettivi", ed ho smesso di seguirli dopo Original Prankster).. -
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Si, credo che quelli indicati da Martybatta siano di fatto i migliori di un album che però risulta fiaccio e di poca ispirazione, surclassato sia da quello che precede che dal futuro trionfo commerciale del successivo Americana (che, dite un po' quel che volete, resta un gran bell'album) .