Certo che di merda ne è uscita in passato. Questo è il disco d'esordio di un gruppo copia carbone dei Cradle of Filth. Il cantante era o è tale Joe Kennedy, che aveva suonato il basso sul debutto dei COF, Principle of Evil Made Flesh; qui, invece, si piazza dietro al microfono e passa il tempo a fare l'imitazione di Dani Filth roba che manco il programma di Conti. Quindi ci sorbiamo screm acutissimi, growl catarrosi e le immancabili parti narrate e recitative. Fa cagare, ma tanto. E secondo molti questo è il loro lavoro migliore, pensate un po'
VOTO: 3
Tracklist 1. Goetia 2. Beneath a December Twilight 3. The Spell of the Winter Forest 4. Aflame in the Halls of Blasphemy 5. A Monument for Eternal Martyrdom 6. The Slaughter of Innocence, a Requiem for the Mighty 7. At the Haunted Gallows of Dawn 8. Christfire 9. Within the Ruins of Eden 10. The Danse Macabre 11. The Beckoning (An Eternity of Darkness)
Line Up Jon Kennedy (Voce) Marc (Chitarra) Nigel (Chitarra) Michael (Tastiera, Orchestrazioni) Paul Massey (Basso) Robert Kendrick (Batteria)
La notizia è passata piuttosto sotto silenzio sui principali siti metal, ma qui a Metal Skunk ci preme lo stesso omaggiare con un piccolo ricordo Jon Matthew Kennedy, scomparso oggi a soli 46 anni.
Jon è stato il primo cantante e tra i principali compositori degli Hecate Enthroned, per chi scrive uno dei più grandi gruppi black metal usciti dalla terra d’Albione, almeno per quel che concerne lo straordinario primo EP, Upon Promethean Shores, e i due full successivi. Il sestetto inglese purtroppo non ha mai avuto la cassa di risonanza che avrebbe meritato, se si escludono le prese per il culo ai tempi per il grottesco ma per certi versi indimenticabile video di An Ode from an Haunted Wood, che addirittura aveva avuto qualche passaggio sullo storico programma Headbanger’s Ball di Mtv, ovviamente ai soliti orari improponibili a cui eravamo abituati noi metallari nottambuli.
La cosa buffa è che spesso si è parlato degli Hecate come una sorta di cloni dei Cradle of Filth e soprattutto di come il cantante dell’epoca (Jon Kennedy per l’appunto) volesse a tutti i costi scimmiottare Dani Filth, salvo poi che si scoprì qualche anno più tardi che le cose non stavano proprio così: era stato proprio Jon infatti ad insegnare a Dani quel tipico cantato in falsetto che è poi diventato il suo marchio di fabbrica, precisamente quando venne chiamato ad occuparsi del basso nella versione embrionale di Dusk… And Her Embrace, uscita poi svariati anni dopo per i casini che ebbero i Cradle con la Cacophonous Records.
Purtroppo la notizia di Jon segue di una manciata di anni la scomparsa per suicidio di Marc Evans, un altro membro storico degli Hecate Enthroned degli anni d’oro, e anche lui presente in QUEL video indimenticabile, che mi sembra giusto riproporvi in tutta la sua bellezza. (Michele Romani)