Formula1 2021

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    Bahrain, Hamilton non cede lo scettro. Battuto Verstappen dopo un duello mozzafiato

    La prima gara della stagione si decide negli ultimi 3 giri: Lewis gestisce alla grande le gomme, subisce il sorpasso di Max che però allarga la traiettoria e deve restituire la posizione. McLaren terza forza, la Ferrari se la gioca. Bravissimo Tsunoda, male Vettel. E Alonso è sempre Alonso
    Giusto Ferronato

    28 marzo - MILANO
    Mai dare per morta la Mercedes, e soprattutto quel fenomeno di Lewis Hamilton. Il campione del mondo si è letteralmente inventato il successo nel GP del Bahrain gestendo nel finale di gara la furiosa rimonta di Max Verstappen e della Red Bull, in questo momento la squadra con la vettura probabilmente più a posto. Ma Lewis ha sette vite, e dopo i difficili test di due settimane fa, ha capitalizzato il lavoro fatto in fabbrica guidando magistralmente nella prima gara della stagione, una gara che dopo le qualifiche di ieri pareva solo una formalità per Verstappen. La gara si è decisa negli ultimi tre giri, con un attacco di Max andato a segno. Ma nella staccata dopo l’olandese è andato fuori pista e ha dovuto restituire la posizione al rivale, avendo tratto vantaggio dalla traiettoria. Non ha più ritrovato il ritmo e Lewis ha vinto la sua gara numero 96.

    CHE DUELLO—
    Un duello tra grandi campioni, con Valtteri Bottas relegato a 37 secondi (anche per un problema alla gomma anteriore destra al secondo pit stop). Se questa è la conferma che la Mercedes è sempre e soprattutto Hamilton, è anche un dato che spiega come il team di Stoccarda abbia recuperato in fretta dai problemi visti nel primo test. Hamilton ha anticipato le sue soste rispetto a Verstappen e il capolavoro lo ha costruito nel finale, dopo la seconda sosta del rivale olandese che, malgrado una gomma più fresca di dieci giri, non è riuscito a prevalere. Hamilton ha alternato velocità e gestione di gomma come solo lui sa fare. Certo è stato aiutato anche dall’uscita di pista di Max dopo aver subito il sorpasso. Ma l’impresa resta, perché la W12 non è la macchina migliore. Inciso, Lewis è diventato oggi il pilota della storia della F1 per giri condotti in testa a una gara.

    MCLAREN TERZA FORZA— Terza forza si conferma come nel 2020 la McLaren, con il quarto posto di Lando Norris davanti a Sergio Perez (appiedato da un problema nel giro di formazione che lo ha costretto a partire dai box). La Ferrari si consola col sesto posto di Charles Leclerc, nemmeno così male. Ma dopo il 4° in qualifica di ieri, i tifosi del Cavallino un pensierino a qualcosa di più lo avevano fatto. Carlos Sainz ha chiuso ottavo dietro a Ricciardo e dunque la prospettiva di una stagione a lottare con Woking si fa reale. La SF21 è migliorata ed è una buona notizia, la brutta è che per il podio servirà un bello sforzo.

    VETTEL MALE— Infine una nota sul resto del mondo. Promosso a pieni voti Yuki Tsunoda, che alla prima gara in F.1 conquista subito 2 punti con l’AlphaTauri davanti a Lance Stroll, che salva l’Aston Martin col punticino del decimo posto. Sebastian Vettel male, con un errore su Ocon in frenata nel finale che gli è costato 10 secondi di penalizzazione (dopo quella rimediata per bandiera gialle ignorate ieri in qualifica). Undicesimo e 12° posto per le Alfa Romeo di Kimi Raikkonen (20ª stagione in F1 per lui) e Antonio Giovinazzi. Sedicesimo Mick Schumacher all’esordio (con testacoda nei primi giri come il compagno di squadra Nikita Mazepin, che però ha sbattuto e si è ritirato). Ritiro per problema ai freni per Fernando Alonso con l’Alpine. Ma fino a quel momento Fernando stava dimostrando di essere sempre lui: ha davvero saltato due stagioni?
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Cambiato tutto rispetto al 2020 :hihi:
     
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    Imola, pole di Hamilton. Battute le Red Bull di Perez e Verstappen. Ferrari, Leclerc è 4°

    Il campione del mondo alla pole numero 99 della carriera precede i rivali blu con Sergio Perez che a sorpresa beffa Max Verstappen. Charles Leclerc precede Gasly e Ricciardo. Sainz eliminato in Q2 parte 11°
    17 aprile - MILANO
    Lewis Hamilton sempre più vicino a quota 100: l’inglese ha conquistato a Imola la pole numero 99 della carriera battendo le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen. Quarto è Charles Leclerc con la Ferrari, che dunque parte in seconda fila davanti a un ottimo Pierre Gasly con l’AlphaTauri. L’altra rossa di Carlos Sainz è stata eliminata in Q2 e partirà dall’11esima casella.

    LEWIS GRANDE MA SENZA SCUDIERO—
    Per Hamilton è l’ennesima impresa, ancora meglio definita dall’ottavo posto del compagno di squadra Valtteri Bottas, a dimostrazione che in questo momento la Mercedes è soprattutto Hamilton. Lewis ha piegato di un soffio le due Red Bull: ma la sorpresa è che in prima fila non ci sarà Verstappen bensì Sergio Perez, che ha interrotto dunque una striscia di 31 qualifiche in cui Max ha sempre preceduto il compagno di squadra. La conferma di come la Red Bull abbia fatto bene a ingaggiare Perez che domani con lo stesso Verstappen cercherà di azzannare Hamilton, rimasto senza scudiero.

    FERRARI, SORRISO LECLERC— La Ferrari si gode il quarto posto di Leclerc, una bella seconda fila favorita anche dal tempo cancellato a Lando Norris: l’inglese della McLaren ha superato il limite della pista in curva 9 e così dovrà partire settimo dietro al compagno di squadra Ricciardo. In casa Ferrari meno bene è andata a Carlos Sainz, eliminato in Q2: “Non ho fatto un bel giro in tutta la sessione - ha detto lo spagnolo - ho fatto anche un errore nel bilanciamento della frenata nel Q2. So dove devo migliorare per essere veloce in ogni curva, Ma devo esserlo nello stesso giro”.

    TSUNODA SBATTE— Tra gli altri da registrare la vittoria interna in Alpine di Ocon che è entrato in Q3 mentre Fernando Alonso è stato eliminato in Q2. Male ancora Sebastian Vettel, solo 13°. Eliminate in Q1 le Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Male Yuki Tsunoda, che ha sbattuto in Q1 danneggiando la sua AlphaTauri e dovrà partire ultimo.

    QUALIFICHE, COSÌ AL VIA DEL GP— I tempi delle qualifiche del GP dell’Emilia Romagna
    1. Hamilton (Mercedes) 1’14”411
    2. Perez (Red Bull) 1’14”446
    3. Verstappen (Red Bull) 1’14”498
    4. Leclerc (Ferrari) 1’14”740
    5. Gasly (AlphaTauri) 1’14”790
    6. Ricciardo (McLaren) 1’14”826
    7. Norris (McLaren) 1’14”875
    8. Bottas (Mercedes) 1’14”898
    9. Ocon (Alpine) 1’15”210
    10. Stroll (Aston Martin) 1’15”176
    11. Sainz (Ferrari) 1’15”199
    12. Russell (Williams) 1’15”261
    13. Vettel (Aston Martin) 1’15”394
    14. Latifi (Williams) 1’15”593
    15. Alonso (Alpine) 1’15”593
    16. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’15”974
    17. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’16”122
    18. Schumacher (Haas) 1’16”279
    19. Mazepin (Haas) 1’16”797
    20. Tsunoda (AlphaTauri) s.t.
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    Imola, Verstappen piega Hamilton. Le Ferrari non sfigurano: Leclerc 4°, Sainz 5°

    Emozionante GP dell’Emilia Romagna con l’olandese della Red Bull che vince autorevolmente davanti al campione del mondo che rimonta dopo un’escursione nella ghiaia. Incidente e bandiera rossa tra Russell e Bottas
    Giusto Ferronato

    18 aprile - MILANO
    Max Verstappen trionfa nel GP dell’Emilia Romagna, seconda prova del Mondiale di F1 (LEGGI LA CRONACA GIRO PER GIRO). L’olandese della Red Bull ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton, autore di una bella rimonta dopo un errore che ha rischiato di mettere fine alla sua gara al 31° giro. Grazie anche a un incidente tra George Russell e Valtteri Bottas, che ha causato la bandiera rossa con sospensione della gara, il campione del mondo è ripartito e ha rimontato fino al secondo posto. E grazie al giro veloce ha anche mantenuto la testa del Mondiale. Terzo posto per la McLaren di Lando Norris, quarto e quinto per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. A punti anche Ricciardo, Stroll, Gasly, Raikkonen e Ocon.

    LA RISPOSTA DI MAX—
    Verstappen ha insomma risposto a Hamilton e messo in chiaro che questo può essere davvero l’anno della consacrazione. L’aveva detto Max, prima del via, la macchina è veloce, andrà bene. E così è stato. Allo start su pista bagnata, per la pioggia arrivata a poco meno di un’ora dalla partenza, l’olandese è sgusciato tra la Mercedes del sette volte iridato e la Red Bull del compagno di squadra Sergio Perez, imprimendo subito il suo marchio al GP. Hamilton ha cercato di resistere, ma ha solo danneggiato una bandella dell’ala anteriore, iniziando una frustrante gara di rincorsa.

    FERRARI, BILANCIO ACCETTABILE— Charles Leclerc con la Ferrari ha approfittato di un errore di Perez ed è stato tutto sommato bravo a portare a casa un buon quarto posto, che unito al quinto di Carlos Sainz, rende accettabile il bilancio del Cavallino di questo weekend. La SF21 è migliorata, in questo momento la lotta con la McLaren, terza forza del Mondiale ribadita dal podio di Lando Norris, è una prospettiva da non disprezzare, soprattutto alla luce delle ultime deludenti stagioni.

    LEWIS, RIMONTA PREZIOSA— Oggi ci sarebbe scappato anche un podio se non ci fosse stato al 34° giro un tremendo incidente tra George Russell e Valtteri Bottas, che ha causato una bandiera rossa. In quel momento, infatti, Lewis Hamilton era fuori dai giochi per un errore che lo aveva visto finire nella ghiaia col muso danneggiato tre giri prima. Grazie alla sospensione di mezzora della corsa, l’inglese, che era nono, è potuto tornare ai box per le riparazioni. E con tutto il gruppo riallineato alla ripartenza dietro Safety Car, per Lewis è stato quasi un gioco risucchiare tutti i rivali, comprese le Ferrari e Norris, andando a prendersi un secondo posto che pesa moltissimo nell’economia di un campionato in cui la lotta con Verstappen potrebbe essere serrata e punto a punto. E a questo scopo Hamilton ha pure conquistato quello del giro veloce in gara, a dimostrazione di come non molli mai niente.

    RUSSELL-BOTTAS, GIUDIZIO DIFFICILE— L’incidente tra Bottas e Russell è stato l’altro momento clou della gara, perché dopo il botto, per fortuna senza conseguenze per i piloti, Russell è andato da Bottas per lamentarsi con un gestaccio. Il finlandese giura di aver lasciato abbastanza spazio a Russell, Russell giura che è finito nell’erba e perso il controllo perché Valtteri ha leggermente scartato a destra. Insomma, difficilissimo giudicare.

    ALFA ROMEO A PUNTI— Alfa Romeo a punti con l’intramontabile Kimi Raikkonen, nono, mentre Antonio Giovinazzi ha chiuso 14°, sfortunato con un pit stop extra a causa dell’occlusione di una pinza dei freni. Sorride anche Esteban Ocon, che prende un punticino col decimo posto davanti a Fernando Alonso, dopo un duello in casa Alpine in cui per il francese è stato importante non soccombere. Gara deludente per Mick schumacher, che è andato in testacoda con la sua Haas mentre cercava di tenere in temperatura le gomme durante la Safety Car nei primi giri, uscita per l’uscita di strada di Latifi. Un errore di apprendimento che servirà per il futuro.
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    F1 a Portimao, le qualifiche: Bottas batte Hamilton, Verstappen furioso

    Pole numero 17 in carriera per Valtteri Bottas, che regala alla Mercedes il primo posto in griglia per la 128esima volta. Secondo Lewis Hamilton e terzo un furioso Max Verstappen: prima si vede cancellare il tempo, poi viene rallentato da Vettel
    Dal nostro inviato Mario Salvini

    1 maggio - PORTIMAO (PORTOGALLO)
    Tutti aspettavano Lewis o Max, e invece in pole parte Valtteri Bottas. Niente numero 100 per Hamilton che ci contava, ci sperava, perché qui, il 1° maggio, per lui avrebbe avuto un significato speciale. Sarebbe stato un modo di celebrare il suo idolo Ayrton Senna che in Portogallo (ma a Estoril) fece la sua prima pole. E invece il sette volte campione è rimasto a soli 7 millesimi dal compagno. Una bella rivincita, per Bottas: uscito massacrato da Imola, non solo per l’incidente con George Russell, tutto il fine settimana era stato difficile per lui. Entrambi i piloti di Stoccarda hanno fatto il secondo tentativo della Q3 con le gomme gialle, senza riuscire a migliorarsi. Per Bottas 1’18”348, a 1”7 dalla pole del 2020 di Hamilton. Hamilton che oggi in Q2 era andato più veloce di quel che non è riuscito a fare in Q3, è stato il solo a scendere sotto l’1’18” (1’17”968). Per Bottas è la pole numero 17 con la quale eguaglia Jackie Stewart. Per la Mercedes è la numero 128, con la quale eguaglia la Williams: solo la McLaren (155) e la Ferrari (228) ne hanno di più.

    POI LA RED BULL—
    Se la prima fila è tutta Mercedes, la seconda è della Red Bull. Che ovviamente si aspettava molto di più, specie dopo le convincenti sessioni di venerdì, in cui la RB16B sembrava incollata al pur sdrucciolevole asfalto di Portimao. È da dire che il primo giro della Q3 di Verstappen, potenzialmente da pole, è stato annullato. L’olandese aveva portato tutte e quattro le ruote fuori dal limite alla curva 4. Così che gli è rimasto un solo tentativo, condizionato da un incrocio con Sebastian Vettel. Anche se comunque alla fine da Bottas paga 4 decimi e il gesto di stizza con cui ha allontanato le telecamere dice molto del suo disappunto. Buon quarto tempo per Sergio Perez.

    SAINZ DAVANTI IN CASA FERRARI— E siamo alla Ferrari. A quella di Carlos Sainz, prima di tutto, che per la prima volta si posiziona in griglia meglio di Charles Leclerc. “Sento la macchina più mia. Ho trovato un paio di cose che hanno funzionato e che mi hanno permesso di andare più forte”, ha detto Carlos. Per lui un ottimo quinto tempo, a sei decimi e mezzo da Bottas. Sainz davanti alla miglior McLaren, quindi, ancora una volta quella di Lando Norris, sesto. E meglio anche di Esteban Ocon, bravo, molto meglio del compagno Fernando Alonso.

    SI RIVEDE VETTEL— Ottavo tempo per Charles Leclerc, a quasi un secondo dalla pole (dunque a 3 decimi e mezzo da Sainz). Nono Pierre Gasly. Decimo un ritrovato Sebastian Vettel, una sorpresa dopo le difficoltà palesate al mattino in FP3. Seb non entrava in Q3 da Siverstone 1 dell’anno scorso, cioè da 15 GP. Non male, soprattutto se si considera la prestazione orribile dell’altra Aston Martin di Lance Stroll. In Q2 i big, ovvero i due Mercedes e i due Red Bull, si sono presi il tempo con le gomme gialle, così da partire con quelle domani. Stessa cosa per Leclerc, ma non per Sainz. “Sono un po’ geloso, anch’io preferirei partire con le gialle — ha detto Sainz — ma alla fine ho preferito non rischiare”. Per tutti l’intenzione è quella di affrontare una gara a una sola sosta, perché la pitlane qui a Portimao è molto lunga, per ogni cambio gomme si perdono almeno 27”. Fuori da ultimo della sessione di Q2 Kimi Raikkonen, quindicesimo. Davanti a lui Yuki Tsunoda. Smacco per Fernando Alonso, 13° e dunque ben staccato da Ocon. Bene Antonio Giovinazzi, dodicesimo, a riprova di come a Imola ha pagato oltremodo la manovra strampalata di Nikita Mazepin che lo aveva estromesso dalla Q2. Per Antonio una prestazione di un bel 6 decimi migliore di quella di Raikkonen. Primo degli esclusi dalla Q1, 11°, a sorpresa, George Russell, suo miglior piazzamento in carriera.

    RICCIARDO CHE NON TI ASPETTI— Già la Q1 aveva spiattellato qualche bella sorpresona. Era stato eliminato Lance Stroll, a fronte della bella prestazione di Sebastian Vettel. E soprattutto era rimasto fuori Daniel Ricciardo, in modo clamoroso, soprattutto in considerazione del fatto che Norris nel primo terzo di qualifica era dietro solo a Valtteri Bottas, il più veloce con 1’18”772. Più scontati gli altri tre eliminati : Nicholas Latifi 18° e poi i due della Haas, Michael Schumacher 19° e Nikita Mazepin ultimo.
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    F1 a Portimao: Hamilton, prova di forza. Che sorpassi con Verstappen!

    Lewis Hamilton trionfa nel GP Portogallo di Formula 1, davanti a Max Verstappen e Valtteri Bottas. L’olandese passa il britannico a inizio gara, poi il sette volte campione del mondo batte il rivale con la stessa arma. E la Mercedes è ancora il team da battere
    Giusto Ferronato

    2 maggio - MILANO
    Lewis Hamilton e Mercedes, che spallata! I campioni del mondo hanno dominato il GP del Portogallo e tutto sommato è una notizia perché oggi a Portimao si è rivista la coppia regina delle ultime stagioni. È vero, in Bahrain avevano già vinto. Ma a Sakhir e Imola era stato il duo Max Verstappen-Red Bull a fare più impressione. In questo fine settimana, invece, non c’è stata storia, né in qualifica né in gara. Trionfo completo quello della Mercedes, che porta a casa anche il punto del giro veloce con Valtteri Bottas, terzo dietro a Verstappen che comunque si consola coi punti del secondo posto. Ha perso una battaglia Max, ma la guerra è ancora molto lunga.

    FERRARI COSÌ COSÌ—
    La Ferrari? Non benissimo. L’obiettivo era quello di farsi trovare subito dietro ai primi, ma lì si è fatto trovare il solito e sempre più brillante Lando Norris con la McLaren. Per Charles Leclerc un sesto posto che va accettato, ma si sapeva: è una stagione in cui bisogna lottare e lavorare. Per Carlos Sainz 11° posto (e una bella partenza con sorpasso a Sergio Perez) appena fuori dalla zona punti davanti all’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi, tamponato al via da Kimi Raikkonen che ci ha rimesso l’ala anteriore e la gara.

    ZAMPATA MAX, RISPOSTA LEWIS— È stato l’incidente che ha causato l’ingresso dell’unica Safety Car della gara. Quella che ha consentito a Verstappen di piazzare la zampata: alla ripartenza del 7° giro, infatti, Bottas è schizzato via sorprendendo Hamilton, che è stato risucchiato da Max che lo ha infilato all’esterno. Si pensava che Verstappen potesse attaccare Bottas, ma oggi la RB16B non aveva visivamente il passo per fare il vuoto. E dopo pochi giri una sbavatura ha consentito a Hamilton di tornare all’attacco e riprendersi il secondo posto. Era l’11° giro e le speranze di vittoria di Verstappen si sono sostanzialmente chiuse qui.

    ASTON MARTIN BOCCIATA— Da quel momento è iniziata una gara di gestione gomme, con le Mercedes e la Red Bull a gestire le medie in attesa della sosta. Che ha cambiato però solo le sorti del secondo gradino del podio: quando Bottas ha infatti effettuato la sosta il giro dopo a Verstappen, è rientrato in pista ma non ha potuto fare niente per respingere l’assalto del rivale. Dietro di loro, invece, da sottolineare la gara di Lando Norris, capace di prendere un quinto posto dietro a Perez che è il primo degli altri. Ottima risalita anche dell’Alpine, che ha piazzato Esteban Ocon e Fernando Alonso al 7° e 8° posto in zona punti davanti alla McLaren di Ricciardo e all’Alpha Tauri di Pierre Gasly. Decisamente bocciata l’Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll, solo 13° e 14°. Per Mick Schumacher 17° posto con la Haas.
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    GP Spagna, pole di Hamilton: è la centesima in carriera. Quarto Leclerc

    Mostruoso Lewis davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Quarta la Ferrari del monegasco, sesta l’altra rossa di Carlos Sainz
    8 maggio - MILANO

    Stavolta è 100, nessuno può sfilargliela. Lewis Hamilton raggiunge un traguardo mostruoso nelle qualifiche del GP Spagna di Formula 1 2021: centesima pole in carriera (26 con la McLaren, 74 con la Mercedes) su una pista in cui parte in prima fila ininterrottamente dal 2013. Il sette volte campione del mondo scatterà dalla pole con il tempo di 1’16”741; al suo fianco il grande sfidante, Max Verstappen, a soli 36 millesimi. Quarta la Ferrari di Charles Leclerc, appena davanti all’Alpine di Esteban Ocon, poi l’altra rossa di Carlos Sainz. Terza la seconda Mercedes di Bottas.

    COSÌ IN Q2—
    La prova di forza della Red Bull e di Max Verstappen era iniziata in Q2: l’olandese era stato il primo a scendere sotto l’1’18” in FP3, ed è stato anche il primo a scendere sotto l’1’17” nella seconda frazione delle qualifiche. Il suo 1’16”922 gli era valso la miglior prestazione davanti alle Mercedes. Ancora negativa la qualifica Aston Martin: sia Vettel che Stroll out in Q2, insieme con Giovinazzi, Russell e Gasly, che completa la giornata poco felice di AlphaTauri iniziata con l’eliminazione in Q1 di un nervosissimo Yuki Tsunoda.

    IL RITARDO DELLA Q1— Le qualifiche al Montmelò erano iniziate alle 15.10, con dieci minuti di ritardo rispetto al previsto per la sistemazione di una barriera di protezione in curva 9. Norris era stato il migliore con gomma rossa, davanti a Bottas e Leclerc. “Sorpresa” in positivo era stato George Russell, capace di portare la Williams in Q2. Fuori le due Haas di Schumacher e Mazepin, Latifi, Raikkonen e del già citato Tsunoda, delusione delle qualifiche.

    LA GRIGLIA DI PARTENZA— Così al via del GP di Spagna
    1. Hamilton (Mercedes) 1’16”741
    2. Verstappen (Red Bull) 1’16”777
    3. Bottas (Mercedes) 1’16”873
    4. Leclerc (Ferrari) 1’17”510
    5. Ocon (Alpine) 1’17”868
    6. Sainz (Ferrari) 1’17”620
    7. Ricciardo (McLaren) 1’17”622
    8. Perez (Red Bull) 1’17”701
    9. Norris (McLaren) 1’18”010
    10. Alonso (Alpine) 1’18”147
    11. Stroll (Aston Martin) 1’17”974
    12. Gasly (AlphaTauri) 1’17”982
    13. Vettel (Aston Martin) 1’18”079
    14. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’18”356
    15. Russell (Williams) 1’19”154
    16. Tsunoda (AlphaTauri) 1’18”556
    17. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’18”917
    18. Schumacher (Haas) 1’19”117
    19. Latifi (Williams) 1’19”219
    20. Mazepin (Haas) 1’19”807
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    Mamma mia che palle

    Vuoi dire che hai guardato la gara?
     
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    F1, GP Spagna: vince Hamilton su Verstappen. Ferrari, Leclerc 4°

    Trionfo di testa e strategia di Lewis Hamilton, che allunga in campionato. Max Verstappen chiude secondo, a podio anche Valtteri Bottas. Ferrari: Charles Leclerc ai piedi del podio, Carlos Sainz è settimo
    Matteo Solinghi

    9 maggio - MILANO
    Un Gran Premio giocato sul filo dei millesimi, con Lewis Hamilton ora a zona Drs e ora no, all'inseguimento di un brillante Max Verstappen. L'olandese, al 100° GP con la Red Bull proprio sul tracciato dove conquistò la sua prima vittoria in quel rocambolesco GP di Spagna 2016, partito dalla seconda casella e dunque dal lato "sporco" della pista, attacca il britannico subito alla prima curva, prendendo il comando delle operazioni e dettando il proprio ritmo. Max non perde la lucidità nemmeno quando i suoi meccanici sbagliano il pit stop, con l'anteriore sinistra non pronta e facendo registrare un tempo (insolito, per gli uomini Red Bull) di 4"2 di stop. Una sfida di nervi che cresce esponenzialmente quando Lewis Hamilton opta per un secondo pit stop, montando un'altra gomma gialla.

    TATTICA MERCEDES—
    La strategia Mercedes si rivela corretta, con Hamilton che prima passa Bottas in curva 10 "in scioltezza" e poi fa registrare dei gran tempi sul giro per andare a prendersi la vittoria. Al 60° di 66 giri l'attacco decisivo alla fine del rettilineo: Lewis si prende l'esterno e vola dritto verso la vittoria numero 98 (le pole sono 100 tonde tonde, con l'ultima conquistata proprio in occasione del GP di Spagna). A podio anche Valtteri Bottas, che ha replicato la strategia del compagno di squadra ma montando la gomma rossa ad una dozzina di giri dalla bandiera a scacchi.

    LECLERC, BUON 4°— Charles Leclerc chiude ai piedi del podio con la Ferrari numero 16. Gara convincente del monegasco, aggressivo sin dalle battute iniziali e con un buon passo gara. I primi tre al momento non sono ancora agguantabili, ma la prestazione messa in atto dal classe 1997 fa ben sperare per il resto della stagione.

    GLI SPAGNOLI— Di fronte ad un pubblico di mille persone (estratte tra coloro che sono membri del circuito), non brillano gli spagnoli, che perdono entrambi il confronto interno con i rispettivi compagni di squadra: Carlos Sainz perde due posizioni al via, ritrovandosi ottavo, mentre Charles Leclerc effettua un sorpasso da manuale all'esterno di curva 3 lasciando di sasso Valtteri Bottas. Fernando Alonso "subisce" lo stato di forma di Esteban Ocon (9°), particolarmente ispirato negli ultimi due GP.

    SFORTUNATI PROTAGONISTI— Gran Premio tutto in salita per l'AlphaTauri, protagonista in negativo con entrambi i piloti: Pierre Gasly sbaglia a posizionare la monoposto in griglia, arrivando lungo nella casella e dunque partendo un metro più avanti del consentito (sconta la penalità di cinque secondi al primo pit stop utile), mentre la vettura di Yuki Tsunoda si ammutolisce in curva 10 nelle battute iniziali della gara, causando il ritiro del pilota giapponese e l'ingresso della Safety Car. Sfortunato anche Antonio Giovinazzi, alle prese con un lunghissimo pit stop a causa di una gomma con bassa pressione e conseguente cambio treno in corsa.

    F1, GP SPAGNA: ORDINE D'ARRIVO— Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio di Spagna:
    1. Hamilton (Mercedes)
    2. Verstappen (Red Bull) a 15”8
    3. Bottas (Mercedes) a 26”6
    4. Leclerc (Ferrari) a 54”6
    5. Perez (Red Bull) 1’03”6
    6. Ricciardo (McLaren) a 1’13”7
    7. Sainz (Ferrari) a 1’14”6
    8. Norris (McLaren) a 1 giro
    9. Ocon (Alpine) a 1 giro
    10. Gasly (AlphaTauri) a 1 giro
    11. Stroll (Aston Martin) a 1 giro
    12. Raikkonen (Alfa Romeo) a 1 giro
    13. Vettel (Aston Martin) a 1 giro
    14. Russell (Williams) a 1 giro
    15. Giovinazzi (Alfa Romeo) a 1 giro
    16. Latifi (Williams) a 1 giro
    17. Alonso (Alpine) a 1 giro
    18. Schumacher (Haas) a 2 giri
    19. Mazepin (Haas) a 2 giri
    20. Tsunoda (AlphaTauri) rit.

    F1, CLASSIFICA DI CAMPIONATO— Questa, invece, la situazione in campionato dopo il Gran Premio di Spagna.
    1. Lewis Hamilton (Mercedes) 94 punti
    2. Max Verstappen (Red Bull) 80
    3. Valtteri Bottas (Mercedes) 47
    4. Lando Norris (McLaren) 41
    5. Charles Leclerc (Ferrari) 40
    6. Sergio Perez (Red Bull) 32
    7. Daniel Ricciardo (McLaren) 24
    8. Carlos Sainz (Ferrari) 20
    9. Esteban Ocon (Alpine) 10
    10. Pierre Gasly (AlphaTauri) 8
    11. Lance Stroll (Aston Martin) 5
    12. Fernando Alonso (Alpine) 5
    13. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 2
    14. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) 0
    15. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 0
    16. George Russell (Williams) 0
    17. Sebastian Vettel (Aston Martin) 0
    18. Mick Schumacher (Haas) 0
    19. Nikita Mazepin (Haas) 0
    20. Nicholas Latifi (Williams) 0.

    F1, CLASSIFICA COSTRUTTORI— Questa la classifica costruttori dopo quattro Gran Premi:
    1. Mercedes 141 punti
    2. Red Bull 112
    3. McLaren 65
    4. Ferrari 60
    5. Alpine 15
    6. AlphaTauri 10
    7. Aston Martin 5
    8. Alfa Romeo 0
    9. Williams 0
    10. Haas 0.
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    Leclerc, pole e incidente: ora rischia 5 posizioni in griglia. Hamilton è settimo

    Il monegasco si scatena a casa sua con un giro capolavoro che mette in fila l’olandese e il finlandese, malgrado un botto nel finale alle Piscine. Sainz quarto. Ansia per il cambio della SF21: in caso di sostituzione, -5 posizioni in griglia
    Giusto Ferronato

    22 maggio - MONTECARLO (MONACO)
    Era matura, è arrivata! La Ferrari torna finalmente in prima fila in F1 e lo fa con uno straordinario Charles Leclerc, autore della pole position con un clamoroso 1’10”346. Dove conta di più, a Montecarlo. Dove ci teneva di più, a casa sua e vestito di rosso, dopo lo sfortunato esordio nel 2019 e dopo la cancellazione della gara per pandemia nel 2020. Due anni di carica esplosi in un giro magico al primo tentativo del Q3 con cui non ha lasciato scampo a Verstappen e Bottas. E ora, in vista della gara, è giusto sognare. Anche se il Cavallino non può del tutto gioire e resta col fiato sospeso perché proprio Leclerc, nel secondo tentativo, ha sbattuto alle Piscine causando bandiera rossa con sospensione finale della sessione. E ovviamente il giudizio finale di questo sabato dipenderà dalla gravità dei danni riportati dalla SF21, con la speranza che non siano necessarie sostituzioni di elementi e relative penalizzazioni: se dovesse sostituire il cambio, il pilota della Ferrari perderebbe 5 posizioni in griglia e partirebbe quindi sesto, non più primo.

    HAMILTON SENZA RITMO—
    Da ricordare anche perché l’altra Ferrari di Carlos Sainz è in seconda fila col quarto tempo e la Mercedes di Lewis Hamilton solo settima dietro alla McLaren di Lando Norris e all’AlphaTauri di Pierre Gasly. Il campione del mondo non ha mai trovato il ritmo e domani dovrà superarsi per rimediare a un weekend in cui non riesce a esprimersi come sempre. Ottimo decimo tempo per Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo.

    COSÌ Q2 E Q1— In Q2 gran tempo di Leclerc (1’10”597) davanti a Verstappen e Bottas. Bravo Giovinazzi a entrare nei 10 lasciando fuori Ocon, Ricciardo, Stroll, Raikkonen e Russell. In Q1 miglior tempo di Bottas davanti a Leclerc e Verstappen, col finlandese della Mercedes primo ad abbattere la barriera dell’1’11”. Sebastian Vettel è stato l’ultimo dei qualificati, da cui è rimasto escluso Fernando Alonso con l’Alpine. Sicuramente non un gran momento per lo spagnolo, che continua a essere battuto da Esteban Ocon in qualifica: il francese è riuscito ad artigliare l’11° tempo, è dunque difficile giustificare il 17° crono del due volte iridato, evidentemente non ancora al meglio. Mick Schumacher non ha partecipato alla qualifica per via dei troppi danni rimediati nell’incidente durante le FP3. Domani alle 15 il via del GP.

    COSÌ AL VIA DEL GP: I TEMPI— I tempi delle qualifiche del GP di Monaco:
    1. Leclerc (Ferrari) 1’10”346
    2. Verstappen (Red Bull) 1’10”576
    3. Bottas (Mercedes9 1’10”601
    4. Sainz (Ferrari) 1’10”611
    5. Norris (McLaren) 1’10”620
    6. Gasly (AlphaTauri) 1’10”900
    7. Hamilton (Mercedes) 1’11”095
    8. Vettel (Aston Martin) 1’11”419
    9. Perez (Red Bull) 1’11”573
    10. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’11”779
    11. Ocon (Alpine) 1’11”486
    12. Ricciardo (McLaren) 1’11”598
    13. Stroll (Aston Martin) 1’11”600
    14. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’11”642
    15. Russell (Williams) 1’11”830
    16. Tsunoda (AlphaTauri) 1’12”096
    17. Alonso (Alpine) 1’12”205
    18. Latifi (Williams) 1’12”366
    19. Mazepin (Haas) 1’12”958
    20. Schumacher (Haas) s.t.


    I TEMPI DELLE LIBERE 3— I tempi della seconda sessione di prove libere a Montecarlo:
    1. Verstappen (Red Bull) 1’11”294
    2. Sainz (Ferrari) 1’11”341
    3. Leclerc (Ferrari) 1’11”552
    4. Bottas (Mercedes) 1’11”765
    5. Perez (Red Bull) 1’11”817
    6. Norris (McLaren) 1’11”988
    7. Hamilton (Mercedes) 1’12”020
    8. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’12”298
    9. Gasly (AlphaTauri) 1’12”357
    10. Vettel (Aston Martin) 1’12”537
    11. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’12”539
    12. Stroll (Aston Martin) 1’12”700
    13. Ricciardo (McLaren) 1’12”959
    14. Schumacher (Haas) 1’13”139
    15. Alonso (Alpine) 1’13”329
    16. Mazepin (Haas) 1’13”390
    17. Russell (Williams) 1’13”447
    18. Latifi (Williams) 1’13”475
    19. Tsunoda (AlphaTauri) 1’13”522
    20. Ocon (Alpine) 1’13”614

    I TEMPI DELLE LIBERE 2— I tempi della seconda sessione di prove libere a Montecarlo:
    1. Leclerc (Ferrari) 1’11”684
    2. Sainz (Ferrari) 1’11”796
    3. Hamilton (Mercedes) 1’12”074
    4. Verstappen (Red Bull) 1’12”081
    5. Bottas (Mercedes) 1’12”107
    6. Norris (McLaren) 1’12”379
    7. Gasly (AlphaTauri) 1’12”498
    8. Perez (Red Bull) 1’12”708
    9. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’12”746
    10. Vettel (Aston Martin) 1’12”982
    11. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’13”065
    12. Alonso (Alpine) 1’13”175
    13. Stroll (Aston Martin) 1’13”195
    14. Ocon (Alpine) 1’13”199
    15. Ricciardo (McLaren) 1’13”257
    16. Russell (Williams) 1’13”509
    17. Latifi (Williams) 1’13”593
    18. Mazepin (Haas) 1’14”407
    19. Schumacher (Haas) 1’14”416
    20. Tsunoda (AlphaTauri) 1’14”829


    I TEMPI DELLE LIBERE 1— I tempi della prima sessione di prove libere:
    1. Perez (Red Bull) 1’12”487
    2. Sainz (Ferrari) 1’12”606
    3. Verstappen (Red Bull) 1’12”648
    4. Gasly (AlphaTauri) 1’12”929
    5. Hamilton (Mercedes) 1’12”995
    6. Bottas (Mercedes) 1’13”131
    7. Norris (McLaren) 1’13”236
    8. Vettel (Aston Martin) 1’13”732
    9. Tsunoda (AlphaTauri) 1’13”746
    10. Raikkonen (Alfa Romeo) 1’14”081
    11. Stroll (Aston Martin) 1’14”090
    12. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1’14”106
    13. Alonso (Alpine) 1’14”205
    14. Latifi (Williams) 1’14”268
    15. Ricciardo (McLaren) 1’14”281
    16. Ocon (Alpine) 1’14”320
    17. Mazepin (Haas) 1’14”616
    18. Schumacher (Haas) 1’14”801
    19. Russell (Williams) 1’14”840
    20. Leclerc (Ferrari) 1’19”618
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    El Psy Kongroo

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    Solo stamattina si saprà se devono cambiare il cambio, che lo avevano sostituito giusto in questo gp
     
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    Monaco, Verstappen trionfa ed è il nuovo leader! La Ferrari si consola con Sainz 2°

    A Montecarlo vince l’olandese della Red Bull che approfitta del k.o della SF21 di Charles che non parte (semiasse). Il Cavallino si consola col podio dello spagnolo su Norris. Male Hamilton, che è 7° e perde la testa della classifica

    Giusto Ferronato

    23 maggio - MONTECARLO (MONACO)
    È Max Verstappen il principe di Monaco e del campionato. Con la nettissima vittoria a Montecarlo, la numero 12 della carriera, l’olandese della Red Bull ha rivoluzionato la classifica del campionato mettendosi in testa e scavalcando Lewis Hamilton, che oggi si è dovuto accontentare di un deludente 7° posto. Dopo i successi di Lewis a Portimao e Montmeló, la Red Bull era chiamata alla reazione nel Principato. Guidata dal suo campione ci è riuscita, e ha capitalizzato al massimo il weekend no dell’inglese della Mercedes. Mercedes che ha completato la sua trasferta-no perdendo Valtteri Bottas al pit stop, mentre era secondo: gomma destra incastrata (dado spanato e impossibile da rimuovere) e ritiro per l’incolpevole Valtteri, che in questo fine settimana ha fatto meglio di Hamilton sino al ritiro.

    LECLERC, DRAMMA SPORTIVO —
    La Ferrari dovrebbe poter esultare per il bellissimo secondo posto di Carlos Sainz davanti alla McLaren di Lando Norris. Ma gioire proprio non si può. A pochi minuti dal via del GP, infatti, la macchina di Charles Leclerc ha dovuto spegnere il motore e rinunciare al GP! Ma come? Problemi al semiasse sinistro la versione fornita dal Cavallino. Come una secchiata d’acqua ghiacciata in testa a tutti i tifosi, inclusi quelli vip come il Principe Alberto di Monaco e il presidente John Elkann, occhi sbarrati e increduli. Tifosi che solo qualche ora prima avevano esultato saputo che il cambio della SF21 di Leclerc era stato dichiarato a posto dopo l’incidente di ieri in qualifica, e che così il monegasco sarebbe potuto partire dalla pole. Macché. Il dramma sportivo di Leclerc si è consumato così. “Ci vorrà qualche giorno per metabolizzarlo”. Quarto posto per Sergio Perez, davanti all’Aston Martin di Sebastian Vettel, finalmente nelle prime posizioni. Poi Pierre Gasly con l’Alpha Tauri. Sorride Antonio Giovinazzi, decimo e a punti con l’Alfa Romeo dietro a Hmilton, Stroll e Ocon. Solo 13° Fernando Alonso con l’Alpine.

    COSÌ LA PARTENZA— Al via spunto perfetto di Verstappen che ha tenuto dietro Bottas, pure scattato bene, ma costretto a una bloccatina in fondo al rettilineo d’arrivo. Max ha approfittato nel modo migliore del buco in griglia davanti a lui e preso il comando davanti al finlandese, alla Ferrari di Sainz, a Norris, Gasly e Hamilton, esattamente come dopo le qualifiche. Verstappen ha preso subito il ritmo seguito solo dalla Mercedes, mentre dopo 5 giri Sainz era già a 4 secondi, Hamilton a 9. Situazione fluida anche nei giri successivi, con la Red Bull in gestione e Bottas a 1”6 e Sainz a 4” al giro 15. Hamilton sesto al giro 15 aveva 12”8 di ritardo.

    PREVEDIBILE TRENINO FINO AL PIT STOP — Com’era prevedibile, in assenza di fattori esterni, problemi tecnici o Safety Car, il gruppo dei primi è andato avanti senza sussulti fino al momento del pit stop, arrivato per i primi al 30° giro, a sorpresa con Lewis Hamilton. L’inglese ha messo le dure ed è ripartito in ottava posizione. Poi altro colpo di scena al giro dopo, con Bottas piantato ai box con l’anteriore destra bloccata: per il finlandese clamoroso e amarissimo ritiro. Sainz e Norris si sono fermati il giro successivo, ma il colpaccio l’ha fatto l’Aston Martin con Vettel, che ha fatto un giro in più dei rivali fuori e al cambio gomme è così riuscito a recuperare due posizioni, passando sia Hamilton, sia Gasly.
    PEREZ, 4 SORPASSI AL BOX!— Ancora meglio dell’Aston Martin ha fatto la Red Bull con Sergio Perez, che è proseguito salendo in seconda posizione, restando lì dopo che Verstappen è rientrato al 34° giro. Al 35° il messicano è rientrato per il cambio gomme ed è ripartito quarto, recuperando quindi ben 4 posizioni (sorpassati Vettel, Hamilton, Gasly e Norris!). Così al giro 38 la nuova situazione dopo la sosta era la seguente: Verstappen, Sainz, Norris, Perez, Vettel, Gasly, Hamilton, Stroll, Raikkonen, Ocon e Giovinazzi. Poi il gran finale, con Verstappen in gestione fino alla vittoria senza ulteriori scossoni o ribaltoni. Ampiamente sufficienti quelli vissuti con la pole e la classifica del campionato. Va detto, sempre più appassionante.

    ORDINE D’ARRIVO— Questo l’ordine d’arrivo del GP di Monaco:
    1. Verstappen (Red Bull)
    2. Sainz (Ferrari) a 8”9
    3. Norris (McLaren) a 19”4
    4. Perez (Red Bull) a 20”4
    5. Vettel (Aston Martin) a 52”5
    6. Gasly (Alpha Tauri) a 53”8
    7. Hamilton (Mercedes) a 1’08”2
    8. Stroll (Aston Martin) a 1 giro
    9. Ocon (Alpine) a 1 giro
    10. Giovinazzi (Alfa Romeo) a 1 giro
    11. Raikkonen (Alfa Romeo) a 1 giro
    12. Ricciardo (McLaren) a 1 giro
    13. Alonso (Alpine) a 1 giro
    14. Russell (Williams) a 1 giro
    15. Latifi (Williams) a 1 giro
    16. Tsunoda (AlphaTauri) a 1 giro
    17. Mazepin (Haas) a 3 giri
    18. Schumacher (Haas) a 3 giri
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    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

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    Certo che hanno pure una sfiga colossale
     
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