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Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido
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Uscito a cavallo tra il 2000 e il 2001, è tra i dischi storici dei Labyrinth il più debole per una serie di motivi.
Veniva dopo quel capolavoro che era Return to Heaven Denied, forse l'apice compositivo del gruppo; era figlio di vari dissidi interni (Frank Andiver era già andato via, Olaf Thorsen lo avrebbe seguito l'anno dopo per dedicarsi anima e corpo ai Vision Divine) e poi ha una produzione oscena.
Aggiungiamoci che il concept cervellottico sull'innamoramento di re Luigi XIV per una donna di nome Kathryn, che egli scopre dopo averla vista raffigurata su un dipinto non aiuta.
Peccato, perché qualche freccia buona al suo arco il disco la ha sicuramente. Kathryn la si può definire un mezzo capolavoro, Touch the Rainbow ha belle melodie di chitarra, Rage of the King è spettacolare, ma non c'è molto altro da salvare.
Fortunatamente seppero riprendersi alla grande.
VOTO: 5
Tracce
Chapter 1 – 6:02
Kathryn – 5:04
Sons of Thunder – 5:02
Elegy – 4:40
Behind the Mask – 4:29
Touch the Rainbow – 5:17
Rage of the King – 4:55
Save Me – 6:10
Love – 4:35
I Feel You – 4:17
Formazione
Rob Tyrant – Voce
Andrew McPauls – Tastiere
Anders Rain – Chitarra
Olaf Thorsen – Chitarra
Mat Stancioiu – Batteria
Gabriele D'Ascoli - Basso. -
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Un brutto scivolone, senza alcun dubbio .