MotoGP stagione 2022

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    MotoGP, GP Qatar: pole di Martin, gran 2° Bastianini. Bagnaia 9°

    Nella qualifica di Lusail lo spagnolo della Ducati Pramac precede l'ottimo Enea Bastianini con la GP21 del team Gresini e Marc Marquez. Aprilia ok con Aleix Espargaro, Bagnaia in ombra (9°), Yamaha attardate
    Massimo Brizzi

    05 Marzo
    Fulmine Jorge Martin. Il bagliore della notte di Lusail è dello spagnolo della Ducati Pramac che conquista la pole del GP del Qatar della MotoGP con la sua GP22. Con il tempo di 1:53.011 Martin precede uno straordinario Enea Bastianini, secondo a 147 millesimi con la Ducati GP21 del team Gresini e autore del guizzo giusto proprio nel finale della sessione. A chiudere la prima fila c'è Marc Marquez, staccato di 0.272: lo spagnolo della Honda per alcuni minuti ha assaporato la pole, salvo essere poi scalzato da Martin e Bastianini, ma la sua prestazione resta da corsa. Attardato Francesco Bagnaia, solo nono con la Ducati a 4 decimi esatti, bene l'Aprilia di Aleix Espargaro, autore di un confortante quinto tempo a +0.308.

    SETTEBELLO DUCATI—
    La Ducati allunga quindi la sua striscia di pole position di fila, iniziata ad Aragon 2021 e ancora aperta: segnale del gran livello raggiunto dalle moto di Borgo Panigale che sui rettilinei di Lusail hanno sempre fatto la voce grossa. Lo conferma anche il 4. posto di Jack Miller (+0.287) per un tris di Desmosedici nei primi quattro posti. Gran feeling con Lusail anche per Joerge Martin, che proprio a Lusail l'anno scorso, ma targato GP di Doha, ha colto la prima delle sue 5 pole in carriera in MotoGP.

    I PRIMI DIECI— A completare i primi dieci, ecco: 6. Pol Espargaro (Honda Hrc) a 0.335; 7. Brad Binder (Ktm) a 0.339; 8. Joan Mir (+0.396) con una Suzuki meno pimpante di quanto visto nelle libere e che piazza Alex Rins al decimo posto (+0.470), alle spalle di Bagnaia. Il piemontese della Ducati è la vera delusione di queste qualifiche insieme alle Yamaha: sguardo basso per il campione in carica Fabio Quartararo, vincitore l'anno scorso in una delle due gare disputate qui e solo undicesimo davanti al compagno Franco Morbidelli.

    LA Q1 E GLI ALTRI ITALIANI— Promossi dal taglio della Q1 Brad Binder (1.53.512) e lo stesso Fabio Quartararo (+0.142), con il brivido di un dritto che non ha conseguenze per il suo passaggio alla Q2. Johann Zarco è il primo degli esclusi e partirà 13° davanti a Miguel Oliveira e Marco Bezzecchi, che scatterà 15° con la ducati VR46. Per il suo compagno Luca Marini c'è il 17° posto in griglia, poi 19° Maverick Vinales con l'Aprilia, 20° Andrea Dovizioso e 21° Fabio Di Giannantonio.
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    MotoGP Qatar Bastianini che vittoria sulla Ducati Gresini. Bagnaia, grave errore

    Il riminese trionfa a Losail e conquista il primo successo in MotoGP. Secondo Binder (Ktm), terzo Pol Espargaro (Honda). Bagnaia sbaglia e travolge Martin. Ottima Aprilia, quarta con Aleix Espargaro davanti a Marquez. L'Italia vince le tre classi dello stesso GP come non succedeva da Misano 2018
    Massimo Brizzi

    06 Marzo
    Il flash nella notte del Qatar è di Enea Bastianini. Il riminese della Ducati Gresini conquista la gara di Losail della MotoGP, primo appuntamento della stagione 2022 della top class, dando un segnale preciso delle sue potenzialità. Con la vecchia, ma collaudatissima GP21, Bastianini compie una gara prodigiosa: attende in avvio, quando le Honda con doppia gommatura soffice dettano il ritmo, per poi aumentare il ritmo e passare all'attacco nel finale con una mescola media che gli dà uno spunto in più. La vittoria della 'Bestia', la prima in MotoGP, consacra un talento molto atteso e consola la Ducati dall'harakiri di Pecco Bagnaia che al 12. giro sbaglia nella staccata alla fine del rettilineo e travolge pure la GP22 di Jorge Martin della Pramac: non il passo migliore per iniziare quella che dovrebbe essere la stagione della sua consacrazione iridata. Sul podio, grande e inatteso secondo, Brad Binder con una Ktm che in pochi potevano aspettarsi a questi livelli dopo le prove, e Pol Espargaro, che ha condotto la corsa per due terzi con una Honda rinvigorita, ma che si è dovuto inchinare al binomio Bastianini-Gresini.

    CHE TRICOLORE—
    Grande gioia per l'Italia, che torna a vincere le tre gare dello stesso GP come non capitava da Misano 2018 (Andrea Dovizioso in MotoGP; Francesco Bagnaia in Moto2 e Lorenzo dalla Porta in Moto3) e per Nadia Padovani che ha raccolto le redini del compianto marito Fausto alla guida del team Gresini: inizio più suggestivo e commovente di questo nuovo corso non poteva esserci. Erano 16 anni che il team Gresini non vinceva una gara in top class, l'ultimo urrà all'Estoril 2006 con il successo di Toni Elias in volata, 2 millesimi, su Valentino Rossi: digiuno finito.

    L'APRILIA C'È— Il tricolore sventola alto pure grazie all'Aprilia, che coglie un bellissimo quarto posto di spessore con il significativo sorpasso di Aleix Espargaro su Marc Marquez, quinto e non proprio sfavillante. Alle sue spalle la Suzuki di Joan Mir, davanti al compagno Alex Rins, per cinque case differenti nei primi sei posti: indizio di spettacolo. Deludente la Yamaha, che l'anno scorso aveva vinto le due gare su questa pista: la migliore M1 è quella di Fabio Quartararo, solo 9°, mentre Franco Morbidelli è 11°. Punti tricolori pure per Luca Marini, 13° e Andrea Dovizioso, 14°.

    LA GARA— Scelte di gomme variegate: tutti i big con la soft all'anteriore, mentre dietro optano per la morbida Martin, Miller, Marc Marquez, Pol Espargaro, mentre scelgono la media gli altri. Al via Marc Marquez scatta bene, ma è il suo compagno Pol a passarlo e andare in testa, con Binder terzo e Mir alle sue spalle. Marquez perde due posizioni, a favore di Binder e Bastianini, l'Aprilia di Alex Espargaro passa quinta, Marco Bezzecchi chiude la sua gara nella ghiaia, Jack Miller ai box per un problema di elettronica e Alex Marquez e Miguel Oliveira a terra. Dopo il patatrac Bagnaia-Martin, Bastianini passa secondo e risale su Pol Espargaro. L'affondo perentorio è al 18. giro, con lo spagnolo che resiste oltre misura e va largo, trovandosi terzo. C'è solo Binder a provare a rovinare la festa di Bastianini: si avvicina nel finale, ma resta a distanza. Lo spumante era già in ghiaccio, pronto per essere servito: brindisi per l'Italia, che nel primo week end senza Valentino Rossi risponde presente. Cin Cin Bastianini, ad maiora!

    MOTOGP GP QATAR 2022: L'ORDINE DI ARRIVO— L'ordine di arrivo del GP del Qatar della MotoGP a Losail:
    1. Bastianini (Ducati) in 42'13"198

    2. Brad Binder (Ktm) a 0"346

    3. Pol Espargaro (Honda) a 1"351

    4. Aleix Espargaro (Aprilia) a 2"242

    5. Marc Marquez (Honda) a 4"099

    6. Mir (Suzuki) a 4"843

    7. Rins (Suzuki) a 8"810

    8. Zarco (Ducati) a 10"536

    9. Quartararo (Yamaha) a 10"543

    10. Nakagami (Honda) a 14"967

    11. Morbidelli (Yamaha) a 16"712

    12. Vinales (Aprilia) a 23"216

    13. Marini (Ducati) a 27"283

    14. Dovizioso (Yamaha) a 27"374

    15. Gardner (Ktm) a 41"107

    16. Darryn Binder (Yamaha) a 41"119

    17. Di Giannantonio (Ducati) a 41"349

    18. Fernandez (Ktm) a 42"357
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    MotoGP GP Indonesia, pole di Quartararo, 6°Bagnaia. Marquez in tilt: due cadute, è 15°

    Il francese della Yamaha in pole a Mandalika: precede le due Ducati Pramac di Martin e Zarco. Quinto Bastianini, davanti a Bagnaia. Crisi Marc Marquez: lo spagnolo della Honda scivola due volte in Q1 ed è in quinta fila
    Massimo Brizzi

    19 Marzo
    Il ritorno del re. La pole del primo GP di Indonesia della MotoGP è del campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, che reagisce da fuoriclasse all'opaco GP del Qatar. Il francese della Yamaha conferma il buon feeling con il tracciato di Mandalika e con il tempo di 1.31.067 conquista la prima posizione in qualifica, precedendo le due Ducati Pramac di Jorge Martin, 2° 0.213, e Johann Zarco, 3° a 0.311. Il primo degli italiani è Enea Bastianini: il vincitore del GP del Qatar si conferma e piazza la sua Ducati Gresini al 5° posto (+0.437) alle spalle di Brad Binder (Ktm, +0.366) e davanti a Pecco Bagnaia, che con la Ducati chiude la seconda fila in sesta posizione a 0.440 dopo essere passato dalla Q1. Molto male Marc Marquez, solo 15° dopo due cadute, e attardato Franco Morbidelli: il pilota della Yamaha, prima scivola, poi è penalizzato di 3 posti per non aver osservato la corretta procedura delle prove di partenza e scatterà 15°. Per Fabio Di Giannantonio, pure lui promosso dalla Q1, un buon 11° posto con la Ducati Gresini.


    NEI DIECI—
    Completano i primi dieci dello schieramento: Miguel Oliveira, settimo con la Ktm (+0.499), ottavo Alex Rins con una Suzuki in particolare difficoltà (+0.515) dopo la paura delle fiamme nelle FP4, nono Jack Miller sulla Ducati (+0.647) e decimo Aleix Espargaro con l'Aprilia (+0.656), pure scivolato nelle fasi calde della qualifica.

    MARC IN CRISI— In confusione totale Marc Marquez: lo spagnolo della Honda scatterà solo 15° dopo due sanguinose scivolate in Q1, la seconda delle quali dopo aver sbagliato la tempistica dell'attacco al tempo, trovandosi in scia e in lotta con Nakagami proprio per il giro decisivo. Il 16° posto del suo compagno, Pol Espargaro, giusto alle sue spalle, evidenzia però le difficoltà della casa di Tokyo su questa pista. Molto attardati pure Joan Mir, 18° con la Suzuki e caduto a sua volta, e Maverick Vinlaes, solo 20° con un'Aprilia che ancora non riesce a sfruttare a dovere.

    IL TAGLIO DELLA Q1— Promossi da una Q1 nobile per l'altissima qualità dei presenti (Marc Marquez, Bagnaia, Mir, Pol Espargaro, fra gli altri), come detto, Pecco Bagnaia (1:31.219) e Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini, +0.412). Primo degli esclusi e 13° in griglia Marco Bezzecchi, pure scivolat0, mentre Andrea Dovizioso non va oltre la casella numero 17 in griglia con la Yamaha Rnf.
    rins

    LIBERE4 SCOTTANTI— Nelle FP4, non utili per lo schieramento di partenza, il principale protagonista è stato il fuoco: la Suzuki di Alex Rins è infatti stata avvolta dalla fiamme alla curva 13 con lo spagnolo che è saltato già dalla moto (sopra) per evitare sgradevoli conseguenze. Bandiera rossa e sessione poi ripresa dopo le necessarie operazioni di pulizia dell'asfalto, con l'olio versato da Rins diventato una trappola per Zarco, scivolato alla 10. Sessione tribolata, con il miglior tempo di Franco Morbidelli in 1:31.968, con doppia gomma nuova, davanti a Marco Bezzecchi (+0.452), Johann Zarco (+0.552), Fabio Quartararo (+0.554) e Alex Rins (+0.648).

    MOTOGP GP INDONESIA, LA GRIGLIA DI PARTENZA— Ecco la griglia di partenza del GP di Indonesia della MotoGP.
    prima fila: Quartararo, Martin, Zarco
    seconda fila: Brad Binder, Bastianini, Bagnaia
    terza fila: Oliveira, Rins, Miller
    quarta fila: Aleix Espargaro, Di Giannantonio, Morbidelli
    quinta fila: Marini, Bezzecchi, Marc Marquez
    sesta fila: Pol Espargaro, Dovizioso, Mir
    settima fila: Alex Marquez, Vinales, Fernandez
    ottava fila: Gardner, Darryn Binder, Nakagami
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    Indonesia, trionfa Oliveira dopo il diluvio. Bastianini resta in vetta al Mondiale

    Sulla pista bagnata il portoghese della Ktm trionfa davanti a Quartararo e Zarco. Morbidelli, 7° il primo degli italiani; Bastianini, 11°, resta leader del mondiale
    Massimo Brizzi

    20 Marzo
    Drop, drop Oliveira. Con la pioggia di Mandalika va a nozze Miguel Oliveira, che con la Ktm spariglia le carte e conquista un GP di Indonesia della MotoGP disputato in condizioni difficilissime: pista bagnata per il diluvio iniziato circa un'ora prima del via, gara accorciata, 20 giri invece di 27, per "preservare le condizioni della pista a causa dell'asfalto", come ha detto Franco Uncini, responsabile della sicurezza dei GP della MotoGP, e il via slittato alle ore 9.15 italiane, un'ora e un quarto dopo il previsto, per ragioni di sicurezza. Da questa lotteria emerge con caratura il portoghese, uno specialista del bagnato, che sul podio è accompagnato da Fabio Quartararo, secondo dopo un forcing finale che impensierisce un po' Oliveira, e Johann Zarco, terzo con la Ducati Pramac. Il primo degli italiani è Franco Morbidelli, 7° con la Yamaha, mentre Enea Bastianini, 11° in difesa con la Ducati Gresini, conserva la vetta del mondiale con 2 punti di vantaggio su Brad Binder, 8° con la Ktm, e 3 su Quartararo.

    BAGNAIA AFFONDA—
    Dopo il forfeit di Marc Marquez, fermato e 'unfit' dopo il terrificante volo del warm up, che toglie un probabile protagonista sul bagnato, è ovviamente la pioggia a stravolgere programma e gerarchie tratteggiate dalle prove. Dopo il fulmine che si abbatte sulla pista prima del via, in gara la saetta è dunque Oliveira, che scappa in avvio e regge alla distanza anche quando la pista inizia ad asciugarsi gradualmente e Quartararo recupera. Ai piedi del podio Jack Miller, 4° con la Ducati ufficiale che registra però la prova opaca di Pecco Bagnaia: il piemontese chiude solo 15° dopo aver rischiato anche di cadere.

    NEI DIECI— Chiudono nei dieci: 5. Alex Rins con la Suzuki, dopo un avvio che pareva potesse promettere meglio; 6. il suo compagno Joan Mir , 9° Aleix Espargaro, con l'Aprilia e 10°, bravo, il debuttante Darryn Binder. Gara da dimenticare per Andrea Dovizioso, che si ritira per un problema, mentre Luca Marini è 14° dopo aver regalato qualche sprazzo a metà corsa. Fuori dai punti Di Giannantonio, 18°, e Marco Bezzecchi, 20°.

    LA GARA— Al via scatta bene dalla pole Quartararo con Oliveira, Miller, Rins e le due Pramac alle sue spalle, mentre Bagnaia arretra e Morbidelli avanza. Tre giri e la coppia Miller-Oliveira si mette a fare l'andatura, con le Suzuki in risalita. Al 5. giro il portoghese della Ktm va al comando e imprime un ritmo perentorio, con Bagnaia che si gioca il jolly: resta in piedi per miracolo in staccata, ma precipita al 12. posto. Nello stesso punto del brivido di Pecco cade Jorge Martin mentre il suo compagno Zarco risale in terza posizione e ingaggia con Miller e Quartararo una bella battaglia per la seconda posizione. Negli ultimi giri il più veloce in pista è proprio Quartararo, che con meno acqua in pista si lancia all'assalto del fuggitivo Oliveira. Il cuscinetto del portoghese, però, regge, mentre Darryn Binder, Bastianini e Aleix Espargaro fanno a sportellate fino al traguardo. Nessuno dei primi cinque, Oliveira, Quartararo, Zarco, Miller e Rins è stato fra i primi 5 in Qatar: la pioggia spariglia sempre le carte. Mandalika lo ha confermato.

    MOTOGP GP INDONESIA, ORDINE DI ARRIVO— Ecco l'ordine di arrivo del GP di Indonesia della MotoGP:
    Miguel Oliveira
    Fabio Quartararo +2.205
    Johann Zarco +3.158
    Jack Miller +5.663
    Alex Rins +7.044
    Joan Mir +7.832
    Franco Morbidelli +21.115
    Brad Binder +32.413
    Aleix Espargaro +32.413
    Darryn Binder +32.901
    Enea Bastianini +33.116
    Pol Espargaro +33.599
    Alex Marquez +33.735
    Luca Marini +34.991
    Francesco Bagnaia +35.763
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    Finalmente Aprilia! Storica prima pole MotoGP con Aleix Espargaro. Marini in prima fila

    La casa di Noale conquista la prima partenza al palo dell'era a quattro tempi della classe regina. Battute le Ducati di Jorge Martin e Luca Marini. Fuari dalla Q2 Bastianini e Bagnaia

    Finalmente Aprilia, finalmente Noale fa la voce grossa in MotoGP. E' sicuramente storica la prima pole position nell'era della classe regina a quattro tempi firmata oggi a Termas de Rio Hondo da Aleix Espargaro. Lo spagnolo in 1'37"668 ha coronato una giornata che fin dalle prime libere del mattino aveva mostrato una moto molto a proprio agio su questa pista. Anche Maverick Vinales, alla fine quinto, si è infatti spesso alternato al comando col compagno di squadra, che però è stato più ficcante fino alla fine, bruciando la Ducati di Jorge Martin di 151 millesimi. La festa Italia è completata dalla prima fila di Luca Marini, terzo a 4 decimi.


    DUCATI UFFICIALE A PICCO —
    Dunque l'Aprilia festeggia questa prima pole MotoGP, mentre l'altra italiana, quella rossa, non può sorridere alla stessa maniera. Alla Q2 ha infatti avuto accesso solo Jack Miller, ma l'australiano si è praticamente estromesso subito dalla lotta per la pole scivolando in curva 1. Miller partirà 14°, penalizzato di 3 posti per aver ostacolato Quartararo, ma ancora peggio è andata al compagno di squadra Francesco Bagnaia, rimasto fuori dalla Q2 come il leader iridato Enea Bastianini: per loro un sabato poco brillante. Quindicesimo Franco Morbidelli, 17° Bezzecchi.

    POL SALVA L'HRC— Quarto tempo per la Honda ufficiale di Pole Espargaro, che è riuscito a qualificarsi dalla Q1 e alla fine ha un po' salvato la giornata dell'HRC. Il campione del mondo Fabio Quartararo ha chiuso sesto davanti alle due Suzuki di Alex Rins e Joan Mir. Nono tempo per Joan Zarco. Domani alle 20 italiane la partenza del GP.
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    MotoGP Argentina, storico primo trionfo Aprilia! Aleix Espargaro batte Martin

    Nel terzo appuntamento della stagione a Termas de Rio Hondo vittoria dello spagnolo di Noale davanti al connazionale e a Rins con la Suzuki. Bagnaia rimonta con la rossa ufficiale fino al quinto posto
    Giusto Ferronato

    Aleix Espargaro ha vinto il GP d'Argentina MotoGP, terza prova del Mondiale 2022. Ed è un trionfo storico perché finalmente c'è anche il nome Aprilia nell'elenco delle case che hanno una vittoria nella MotoGP. Lo spagnolo ha vinto con autorevolezza davanti alla Ducati Pramac di Jorge Martin e alla Suzuki di Alex Rins. Quarto Joan Mir con l'altra Suzuki, quinto Francesco Bagnaia con la Ducati ufficiale. Nono posto per Marco Bezzecchi, mentre Enea Bastianini ha chiuso decimo con la Ducati del Team Gresini.

    MARTIN PARTE BENE—
    Allo start partenza a fionda di Jorge Martin, che con la sua Ducati ha staccato Espargaro e Marini. Poi Pol Espargaro davanti a Rins e Vinales. Bastianini e Bagnaia si sono subito portati al decimo e undicesimo posto. Sfortunato Andrea Dovizioso, che si è praticamente ritirato subito per un problema tecnico. Il ritmo di Martin e Aleix Espargaro è parso subito superiore a quello della concorrenza: al 4° giro Pol Espargaro si è ritrovato a 1”3 dai primi due. In difficoltà il leader iridato Fabio Quartararo, intruppato in dodicesima posizione. La gara ha perso al 6° giro Joahann Zarco, scivolato in curva 2, mentre Bagnaia ha nel frattempo recuperato altre posizioni portandosi all’ottavo posto. Martin e Espargaro hanno preso in 10 giri 2”3 sulla Suzuki di Rins, ma lo spagnolo dell’Aprilia ha iniziato ad accusare qualche problema e ha perso contatto con la Ducati leader. Dietro di loro Bagnaia si è fatto sotto e ha spinto Vinales ad attaccare e passare Marini, per provare a raggiungere Mir, Pol Espargaro e Rins. Al 13° giro anche Bagnaia ha rotto gli indugi e si è liberato di Marini.

    CADUTA POL ESPARGARO— Al 15° giro nuova eliminazione di un protagonista: si è ritirato Pol Espargaro per una scivolata. Martin e il fratello dell’Aprilia sono rimasti incollati al comando, seguiti da Rins a 1”7 e da Mir a 3”8. In difficoltà Bastianini, che è andato largo in una curva e ha perso ulteriore terreno al 16° giro. Dunque duello a due per la vittoria? Al 18° giro Espargaro ha tentato il sorpasso sul rettilineo d’arrivo ma non ha completato la manovra, andando largo in frenata e consentendo a Martin di chiudere per primo il curvone a destra. Al 20° giro nuovo attacco di Aleix e nuova staccata vincente di Martin, che in frenata ha avuto ancora la meglio. Dietro di loro si è fatto piano piano sempre più vicino Rins con la Suzuki, mentre Mir e Vinales a 3 e 5 secondi sono risultati tagliati fuori.

    ATTACCO DECISIVO— Dopo due tentativi falliti, però, al terzo Espargaro è riuscito a completare il sorpasso al 21° giro in curva 1, portandosi al comando a 5 giri dalla fine. E’ stato l’attacco decisivo, la potenza del motore di Noale e la voglia di portare a casa il weekend perfetto hanno fatto il resto, per Martin non c’è più stata alcuna possibilità di un contrattacco. E la festa Aprilia è cominciata.
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    MotoGP GP Austin, pole di Martin. Storica Ducati: cinque moto ai primi cinque posti

    La casa di Borgo Panigale domina la qualifica in Texas occupando le prime cinque caselle della griglia. Lo spagnolo della Pramac precede Miller, Bagnaia, Zarco e Bastianini. Nono tempo per Marc Marquez
    Massimo Brizzi

    Monopolio Ducati ad Austin. Le Desmosedici di Borgo Panigale, infatti, conquistano i primi cinque posti della qualifica del GP delle Americhe, mai successo prima, sfoderando una prestazione di forza impressionante che scrive una pagina importante della storia Ducati. Pole di Jorge Martin, la seconda stagionale dopo quella in Qatar per lo spagnolo della Pramac che per riuscire nella sua impresa è addirittura dovuto passare dalla Q1. Con il tempo di 2:02.039 Jorge precede le due rosse ufficiali di Jack Miller, secondo a soli 3 millesimi, e Pecco Bagnaia, terzo a 0.128. Alle loro spalle ecco la GP22 di Johann Zarco (0.531) ed Enea Bastianini, quinto con la GP21 Gresini a +0.539 dopo essere anche caduto. Una superiorità perentoria per la casa bolognese, a questo punto da considerare assoluta favorita per la gara, che ribadisce la qualità della nuova moto, la GP22, che occupa l'intera prima fila.

    GLI ALTRI—
    Gli altri? Inseguono. A cominciare da Fabio Quartararo: il campione del mondo è sesto con la Yamaha a 0.595 dopo essere anche scivolato. Alle sue spalle c'è Alex Rins, pure lui passato dalla Q1, settimo a 0.655 con la Suzuki, poi il suo compagno Joan Mir (+0.908). Nono Marc Marquez, a 0.999 con la Honda e senza il guizzo finale tanto atteso su una delle sue piste preferite, e decimo Takaaki Nakagami a 1.015. Quinta fila per le due Aprilia, con Andrea Dovizioso (Yamaha Rnf) 15°, Marco Bezzecchi (Ducati VR46) 16°, Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini) 18° e Franco Morbidelli 19° in grossa difficoltà con la Yamaha.

    APRILIA RESPINTE IN Q1— Promossi dalla Q1, come detto, Jorge Martin (Ducati Pramac 2:02.487) e Alex Rins (Suzuki, +0.236). Respinte a sorpresa le due Aprilia, con Aleix Espargaro che scivola in modo sanguinoso ed è il primo degli esclusi, con il compagno Vinales alle sue spalle.
    LE LIBERE 4— Nella Libere4, non funzionali per lo schieramento, ma utili in chiave gara, si erano già avute ottime indicazioni per la Ducati con il miglior tempo di Bagnaia (2.02.983) e il terzo di Enea Bastianini (+0.186). Seconda prestazione per Marc Marquez (+0.132) e quarta per Fabio Quartararo, che precede l'Aprilia di Aleix Espargaro.

    LA GRIGLIA DI PARTENZA— La griglia di partenza di domani
    Prima fila: 1. Martin, 2. Miller, 3. Bagnaia

    Seconda fila: 4. Zarco, 5. Bastianini, 6. Quartararo

    Terza fila: 7. Rins, 8. Mir, 9. M. Marquez

    Quarta fila: 10. Nakagami, 11. Marini, 12. P. Espargaro

    Quinta fila: 13. A. Espargaro, 14. Vinales, 15. Dovizioso

    Sesta fila: 16. Bezzecchi, 17. B. Binder, 18. Di Giannantonio

    Settima fila: 19. Morbidelli, 20. Oliveira, 21. Fernandez

    Ottava fila: 22. Gardner, 23. A. Marquez, 24. D. Binder
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    MotoGP GP Austin, Bastianini vince sulla Ducati Gresini: è in testa al mondiale. 5° Bagnaia

    Il pilota del team Gresini si impone magistralmente in Texas, precedendo la Suzuki di Rins e la Ducati di Miller. 4° Mir davanti a Bagnaia e Marquez, che recupera dopo un problema in partenza
    Massimo Brizzi

    Bollicine Ducati ad Austin. La bottiglia era in fresco dal trionfale sabato del pokerissimo di Desmosedici in qualifica, la domenica si doveva solo stappare. A brindare ecco Enea Bastianini che si impone nel GP delle Americhe con la moto del team Gresini, regalando a Borgo Panigale il secondo successo stagionale dopo quello del Qatar. Non era stato dunque un abbaglio quello di Losail perché Bastianini sfodera velocità e strategia, attaccando a una manciata di giri dalla fine quando ha più ritmo degli altri, soprattutto nelle gomme, per portare a casa l'affondo che gli dà il successo. Trionfo che lo riporta anche in vetta al mondiale: ora ha 5 punti dio vantaggio su Alex Rins, 2° in grande rimonta con una Suzuki molto equilibrata che gli consente di strappare la piazza d'onore proprio all'ultimo giro, relegando al terzo gradino del podio Jack Miller, leader della gara per tre quarti della corsa, ma calato nel finale.

    OCCHIO ALLA SUZUKI—
    Ai piedi del podio ecco Joan Mir, a conferma che queste Suzuki, che non vengono più sverniciate sul dritto dalla Ducati e sono molto omogenee nel rendimento, sono agguerrite e possono dire la loro in chiave iridata. Quinto Bagnaia, non proprio spumeggiante sulla sua Ducati, ma migliore delle altre due Desmosedici Pramac, di Jorge Martin e Johann Zarco, che chiudono, rispettivamente all'8° e 9° posto dopo un avvio di gara che pareva più promettente.

    IL 'VECCHIO' MARQUEZ— Un capitolo a parte mertita Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda, molto atteso sulla pista dove ha vinto 7 volte su otto presenze e al rientro dopo aver saltato due GP per la recidiva della diplopia innescata dalla caduta in Indonesia, ha problemi in avvio che lo costringono a una gara di rincorsa in pratica dall’ultima posizione, ma con un ritmo incalzante arriva al sesto posto a soli 4" dal podio. Anche nel duello finale con Fabio Quartararo, settimo con grinta con una Yamaha non facile, si è rivisto il vecchio Marc, cattivo e deciso, che ora dovrà solo fare i conti con la gestione delle sue energie e con il feeling della sua Honda per rientrare nella corsa iridata.

    APRILIA INDIETRO— Dopo il trionfale GP di Argentina l’Aprilia deve accontentarsi del 10° posto di Maverick Vinales davanti al compagno Aleix Espargaro, che nel mondiale ora è terzo a 11 punti da Bastianini. 15° posto e 1 punto, che sa di consolazione, per Franco Morbidelli.


    MOTOGP GP AUSTIN, ORDINE DI ARRIVO— L'ordine di arrivo della gara della MotoGP ad Austin
    Bastianini, Ducati Gresini
    Rins, Suzuki +2.058
    Miller, Ducati +2.312
    Mir, Suzuki +3.975
    Bagnaia, Ducati +6.045
    M. Marquez, Honda +6.617
    Quartararo, Yamaha +6.760
    Martin, Ducati Pramac +8.441
    Zarco, Ducati Pramac +12.375
    Vinales, Aprilia +12.642
    A. Espargaro, Aprilia +12.947
    B. Binder, KTM +13.376
    P. Espargaro, Honda +17.961
    Nakagami, LCR Honda +18.770
    Morbidelli, Yamaha +29.129
    Dovizioso, Yamaha RNF +29.319
    Marini, Ducati VR46 +29.630
    Oliveira, KTM +32.002
    Fernandez, Tech3 KTM +37.062
    Gardner, Tech3 KTM +42.442
    Di Giannantonio, Ducati Gresini +42.887
    D. Binder, Yamaha RNF +1:42.17
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    MotoGP, a Portimao impenna Quartararo: vittoria e leadership. 2° Zarco, poi l'Aprilia. 8° Bagnaia

    Il francese della Yamaha coglie il primo successo stagionale e va in vetta al mondiale alla pari con Rins, 4° con la Suzuki. Ottimo 3° Aleix Espargaro con la moto di Noale, Marc Marquez 6°, Pecco 8°. Miller cade e travolge Mir, in quel momento terzo. Out pure Bastianini
    dal nostro inviato Paolo Ianieri

    24 aprile 2022 (modifica il 24 aprile 2022 | 15:13) - PORTIMAO (POR)
    Lo aspettavano al varco, e questa volta ha risposto presente. Fabio Quartararo gonfia i muscoli del campione del mondo in carica e manda in scena una gara da assoluto mattatore, gran partenza dalla quinta posizione sulla griglia e dopo una prima fase di studio di Joan Mir, che era scattato al comando, sorpasso e fuga per la vittoria. Ma anche per il Mondiale, visto che la giornata no di Enea Bastianini, caduto nel corso del 10° giro mentre stava risalendo nella top ten, gli consegna anche la vetta del campionato, seppure in coabitazione con Alex Rins, con Aleix Espargaro grandissimo secondo a soli 3 punti.

    COLPI DI SCENA—
    Un successo mai in discussione quello del Diablo, che dà alla Yamaha la prima vittoria della stagione, interrompendo anche una striscia negativa per le Case giapponesi che durava da sei gare, al termine di una corsa nella quale i colpi di scena sono stati davvero tanti. Perché Mir, due giri dopo essere stato scavalcato da Johann Zarco al secondo podio stagionale per il francese della Pramac -, è stato malamente abbattuto da Jack Miller, che aveva il ritmo per salire sul podio, ma invece forzando troppo la staccata alla curva 1, ha compromesso la sua gara e quella dello spagnolo della Suzuki. Ne ha così approfittato Espargaro, che stava risalendo con un gran ritmo, per andarsi a prendere con la sua Aprilia un gran terzo posto, secondo podio dopo la vittoria dell’Argentina.

    RINS C'È— Quarto, grandissima gara anche la sua, Rins, che scattava 23° e penultimo davanti a Francesco Bagnaia, che nonostante il dolore alla spalla destra dopo la caduta di ieri in qualifica, a sua volta ha disputato una prova maiuscola, che proprio all’ultimo giro con un bel sorpasso di cattiveria su Pol Espargaro gli ha regalato l’8° posto. Ha invece deluso Marc Marquez, dal quale ci si aspettava una gara delle sue: invece lo spagnolo è stato anonimo, esaltandosi solo nel finale nella battaglia con il fratello Alex, beffato per il 6° posto proprio sulla linea del traguardo.
    CHE CLASSIFICA— In generale, adesso, alle spalle del duo Quartararo-Rins e di Espargaro, Bastianini resta 4° a quota 61, con Johann Zarco 5° a 51 e Mir a sua volta fermo a quota 46, mentre Bagnaia aggancia Miller a quota 31, gli stessi punti anche di Marc Marquez
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    MotoGP Jerez, strepitoso Bagnaia: pole con record, Quartararo 2° a mezzo secondo

    Prima pole stagionale per Pecco, che con la sua Ducati fa un giro impossibile. Quartararo deve arrendersi, grande 3° Aleix Espargaro con l'Aprilia, Miller 4° davanti a Marquez
    dal nostro inviato Paolo Ianieri

    30 apr 2022 | 15:18 - 15:18 - JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA)
    Grande grandissimo Francesco Bagnaia. Lo aveva detto di essere in crescita con questa Ducati e finalmente sta iniziando a dimostralo. L’esame più grosso sarà quello di domani, quando alle 14 si spegnerà il semaforo che darà il via alle danze del GP di Spagna, ma intanto Bagnaia ci ha restituito la miglior versione di se stesso, quella che nella seconda parte del 2021 dominava le scene. Una prima pole position stagionale impressionante, quella di Pecco, che con il nuovo record della pista, 1’36”170, si lascia alle spalle di quasi mezzo secondo Fabio Quartararo, l’unico che sembrava essere in grado di contrastare il ducatista nella lotta per la pole position, e che negli ultimi quattro anni qui era sempre partito davanti a tutti. “La sfida per la pole non c’è stata, visto che mi ha dato mezzo secondo. Non so come ha fatto, ma il più importante arriva domani” si congratula Quartararo, mentre Bagnaia è semplicemente…”euforico” per dirla con le sue parole. “C’è tanto lavoro dietro questo risultato e sono contento per la gara di Portimao che mi ha riportato ad avere questo feeling. Il T4 meglio di così non avrei potuto farlo”. Erano 16 anni che a Jerez la pole position non era un affare di Yamaha o Honda: l’ultimo, nel 2006, era stato Loris Capirossi con la Ducati.

    CHE ESPARGARO—
    E a completare una grande giornata per i colori italiani, ecco in terza posizione Aleix Espargaro con l’Aprilia, sempre più convincente. “A vedere Pecco sembra che noi siamo lenti, ma non è così – racconta Aleix -. Io mi sento bene e la squadra ha fatto un gran lavoro, con le soft avevo tanto chattering. Ho un passo che è molto buono, ma serviva partire davanti e lo abbiamo fatto”. Con la zampata finale, Espargaro ha tlto dalla prima fila Jack Miller, 4° a 879 millesimi dal compagno e davanti a Marc Marquez, che ha sfruttato prima la scia di Bagnaia e oi quella di Quartararo per portarsi al 5° posto. Chiude la seconda fila Johann Zarc, con la Ducati Pramac, quindi in terza ecco Takaaki Nakagami, un ottimo Marco Bezzecchi e Joan Mir. Quarta fila per Jorge Martin, Enea Bastianini, caduto nel finale, e Maverick Viñales.

    Q1, BRAVO BEZZECCHI— Lo aveva fatto vedere già nelle FP4, dove aveva ottenuto il terzo tempo alle spalle di Bagnaia e Quartararo, e si è ripetuto in Q1, andandosi a prendere uno dei due posto in palio per la caccia alla pole. Con il secondo tempo alle spalle dell'altra Ducati di Johann Zarco, Marco Bezzecchi sta confermando i progressi in questo suo primo anno in MotoGP. Due le Rosse a passare la tagliola della Q1, fuori Pol Espargaro, 3°, Alex Rins, 4°, Franco Morbidelli, 6°, Luca Marini, 9°, Andrea Dovizioso, 13° e Luca Savadori, 14°.
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    Jerez, Bagnaia super, Quartararo si arrende. E con Espargaro sorride anche l'Aprilia

    Pecco in testa dall'inizio alla fine torna al successo dopo un duello di nervi con Quartararo: "Ho ritrovato la mia Ducati". E nel finale Aleix centra il terzo posto
    dall'inviato Paolo Ianieri

    Doveva vincere e lo ha fatto. Francesco Bagnaia scrive finalmente il proprio nome in questo Mondiale al termine di un duello da cuori saldi con Fabio Quartararo, con i due piloti di Ducati e Yamaha a martellare giri veloci su giri veloci, uno in scia all’altro per tutta la gara, mai oltre il secondo, un giro uno più veloce di un paio di decimi e l’altro a replicare subito dopo, senza respiro. Doveva vincere, Bagnaia, dopo quella pole straordinaria nella quale aveva sbriciolato il record di Jerez, e lo ha fatto, confermando che, adesso che ha ritrovato il feeling con la Ducati, la sua stagione è iniziata davvero. Partiva davanti, Pecco, e il primo imperativo era quello di non fare passare davanti alla prima curva Quartararo, pena una gara all’inseguimento. Non lo ha fatto, scatto perfetto proprio davanti a Fabio e via, per una gara a due mentre alle spalle tutti gli altri sparivano all’orizzonte, incapaci di tenere il ritmo folle dei primi due, capaci di girare fino a 6 decimi più veloci di tutti. Che Bagnaia fosse capace di reggere la pressione di un avversario alle spalle, lo aveva già fatto vedere lo scorso anno ad Aragon con Marquez, per la prima vittoria in MotoGP, e poi subito dopo a Misano contro Quartararo. Non ha tremato neanche questa volta, per quella che è la sua 5a vittoria in classe regina e che lo rilancia anche in campionato, dove ora è 5° a quota 56, 33 punti meno di Quartararo che, complice la giornataccia di Alex Rins, 19°, ora si trova solo in testa al Mondiale.

    ESPARGARO CHE GARA—
    Con 89 punti, Quartararo si trova ora con 7 lunghezze di vantaggio su Aleix Espargaro, ancora una volta straordinario con l’Aprilia, per un gran 3° posto, secondo podio consecutivo che vale anche la perdita delle concessioni per Noale. Una corsa solida, quella di Aleix, per tutta la gara in scia a Jack Miller e Marc Marquez, e poi bravissimo ad approfittarne a 5 giri dalla fine quando Marquez, che aveva appena scavalcato Miller con un sorpasso pazzesco alla curva 7, all’ultima curva ha perso l’anteriore, salvandosi da una caduta con il gomito: Marc è andato largo, Aleix si è infilato e ha fatto subito il break. “È stata dura, perché Marc era veloce e forte in staccata, aspettavo un errore che è arrivato, mi sono buttato e la mia gara è cambiata. Sono secondo in campionato, sto sognando” gioisce Aleix.

    PECCO: "SIAMO TORNATI"— Non trattiene la gioia, Pecco, che aspettava questo momento da inizio stagione e adesso vuole solo assaporare questa giornata straordinaria. “Abbiamo faticato tanto, ma non abbiamo mai smesso di lavorare. Questo weekend è andato bene, siamo tornati a sfruttare il potenziale della moto, anzi anche più del 2021 dove qui Fabio era imbattibile. Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato dopo l’infortunio di Portimao” racconta Bagnaia, che oltre a pole e vittoria firma anche il giro veloce, in testa dall’inizio alla fine. Felice anche Quartararo. “Pecco ha fatto un via e una gara fantastica, ho provato a passarlo al primo giro, ma lui era troppo veloce. Il nostro è stato un ritmo folle, sono contento di avere tenuto il suo passo. Non c’è stata battaglia ma ci siamo divertiti”. Un abisso quello creato dai due, con Espargaro che ha chiuso a 10”9 davanti a Marquez, bravo a ripassare Miller al penultimo giro, con Joan Mir 6°, Takaaki Nakagami 7° ed Enea Bastianini 8° che proprio all’ultimo ha scavalcato Marco Bezzecchi. In generale, Bastianini aggancia Rins al terzo posto a quota 69, con Bagnaia 5° con Mir a 56.
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    MotoGP Francia: pole strepitosa di Bagnaia. Doppietta Ducati, Aprilia terza

    Pecco a Le Mans sfodera una prestazione favolosa e in qualifica precede il compagno Miller e Aleix Espargaro. 4° Quartararo, che precede Bastianini. 10° Marc Marquez
    Dal nostro inviato Paolo Ianieri

    14 mag 2022 | 15:07 - 15:07 - LE MANS (FRANCIA)
    Grande, grandissima Ducati. Grande, grandissima Aprilia. Tutti si aspettavano la pole position di Fabio Quartararo, invece il sabato di Le Mans è tutto italiano, con Francesco Bagnaia in pole position nel GP di Francia davanti al compagno Jack Miller per 69 millesimi, e Aleix Espargaro a chiudere la prima fila con la RS-GP di Noale. “Lavorano molto bene insieme, gran lavoro di squadra” commenta a caldo Gigi Dall’Igna a fine qualifica, con la strategia della Rossa che ha funzionato alla grande, con Pecco a tirare Jack nel secondo run, dove il torinese ha impresso un ritmo imprendibile per tutti, aiutando il compagno australiano a recuperare posizioni importanti.

    QUARTARARO IN SECONDA FILA—
    Deluso, alla fine, Quartararo, che domani scatterà dalla quarta piazzola sulla griglia, staccato di 238 millesimi da Bagnaia, alla seconda pole position consecutiva. È accerchiato da moto italiane, il francese della Yamaha, visto che il quinto tempo è quello di un grande Enea Bastianini, con la GP21 colorata Gresini, mentre Johann Zarco, con quella Pramac, è 6°. Terza fila per Joan Mir, Alex Rins e Jorge Martin, quarta tutta Honda con Marc Marquez davanti a Pol Espargaro e Takaaki Nakagami.

    PECCATO BEZ— Solo 7 millesimi sono invece costati il passaggio in Q2 a Marco Bezzecchi, che alla fine ha dovuto arrendersi a Jorge Martin e Joan Mir, i due promossi. “Brucia un po’, ma a Jerez sono entrato io per 5. Però sono contento di come sono cresciuto”, il commento di Marco. Alle spalle del Bez, domani al centro della quinta fila partirà Maverick Viñales, quindi Luca Marini. Bella qualifica anche di Fabio Di Giannantonio, 6° in Q1, ancora un turno da dimenticare per Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, che sembrano avere sotto il sedere tutta un’altra Yamaha rispetto a quella di Quartararo: Franco domani partirà 19°, Dovi 20°.
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    MotoGP Francia, Bastianini vince a Le Mans. Aprilia terza, Bagnaia si butta via

    Enea centra il terzo successo stagionale con la Ducati Gresini: vince in rimonta e induce all'errore Pecco, che cade inopinatamente. A podio Miller e Aleix Espargaro. 4° Quartararo che resta leader ma con soli 4 punti sullo spagnolo di Noale
    Massimo Brizzi

    Ducati regina in Francia con quello che potrebbe essere il suo pilota del futuro. Enea Bastianini vince a Le Mans, imponendosi con carattere nel GP di Francia della MotoGP e rilanciandosi nel mondiale nel giorno in cui le speranze iridate di Pecco Bagnaia deragliano malamente. La Dersmosedici vola, in Francia centra una solida doppietta, con Jack Miller secondo alle spalle dell'alfiere del team Gresini, ma può recriminare per la caduta di Bagnaia che getta via la migliore occasione per rimettersi sui binari giusti della lotta iridata. Quella che, al momento, vede sempre in testa alla classifica Fabio Quartararo, 4° con una Yamaha più in difficoltà del previsto in gara dopo il gran passo delle prove, ma incalzato a soli 4 punti dall'Aprilia di Aleix Espargaro che, zitto zitto, chiude terzo e centra il quarto podio stagionale: dimostrazione di velocità e costanza.

    BASTIANINI TOP, BAGNAIA FLOP—
    Bastianini è stato molto bravo, con una scelta di gomme (media soft) differente dalle rosse ufficiali (doppia soft): ha atteso in avvio la lotta fra le due Ducati di Miller e Pecco, poi ha rotto gli indugi a due terzi di gara (21. giro) attaccando senza pietà il leader Bagnaia. Bel duello: affondo, replica di Pecco che però, prima va largo, poi scivola a metà delle ultime due curve. Forse un po' di nervoso per l'attacco. Dall'altare alla polvere. In pochi istanti Pecco rivede i fantasmi di Qatar e Indonesia e ora si ritrova con una montagna da scalare nel mondiale: 46 i punti di distacco dalla vetta e soprattutto sei piloti davanti. Per Enea, che si gioca con Jorge Martin, ancora caduto (ma può davvero esserci confronto fra i due al momento?), il posto nella Ducati ufficiale 2023 una conferma del suo spessore: il riminese ha doti di guida, temperamento e freddezza. A Borgo Panigale con lui possono sorridere.

    PODIO MANCATO— Alle spalle di Jack Miller, secondo di sostanza, c'è l'Aprilia di Aleix Espargaro che regge per buona parte della gara al pressing di Fabio Quartararo che davanti ai suoi tifosi sperava in un podio: il francese lo manca di poco a causa di una partenza infelice che lo ha costretto a una gara da inseguitore, terreno su cui la Yamaha arranca ancora anche su un traccato sulla carta congeniale alla M1 come Le Mans.

    SUZUKI A PICCO— Gara da dimenticare per la Suzuki: la casa di Hamamatsu, ‘dimissionaria’ a fine anno, va a fondo con entrambi i suoi piloti caduti: prima Alex Rins, scattato molto bene, che non riesce a imitare il taglio a tutta velocità sulla terra della prima variante riuscito a Zarco in prova e scivola al rientro sull’asfalto; poi Joan Mir, a terra al 15. giro quando era quarto.

    ITALIANI A PUNTI— Quinto Johann Zarco, tre le Ducati nei primi 5, che precede un Marc Marquez sempre in difficoltà, ma primo delle Honda. Nakagami (team Lcr) è settimo davanti a Brad Binder e Luca Marini, 9° e al miglior piazzamento stagionale. 10° Vinales con l'Aprilia, pochino considerando la gara del compagno Aleix Espargaro, mentre vanno a punti anche gli italiani Marco Bezzecchi (12°), Fabio Di Giannantonio (13°) e Franco Morbidelli (15°).

    NEL MONDIALE— Classifica corta in testa, con Quartararo a 102, Aleix Espargaro 98 e Bastianini 94: tre case differenti coiunvolte nella lotta iridata danno sale a un campionato che si presenterà al Mugello, fra 15 giorni, con molti temi gustosi.
    MOTOGP, GP FRANCIA: ORDINE DI ARRIVO— Ecco l'ordine di arrivo del GP di Francia della MotoGP:
    Bastianini, Ducati Gresini 41:34.613
    Miller, Ducati +2.718
    A. Espargaro, Aprilia +4.182
    Quartararo, Yamaha +4.288
    Zarco, Ducati Pramac +11.139
    M. Marquez, Honda +15.155
    Nakagami, LCR Honda +16.680
    B. Binder, KTM +18.459
    Marini, Ducati VR46 +20.541
    Vinales, Aprilia +21.486
    P. Espargaro, Honda +22.707
    Bezzecchi, Ducati VR46 +23.408
    Di Giannantonio, Ducati Gresini +26.432
    A. Marquez, LCR Honda +28.710
    Morbidelli, Yamaha +29.433
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    MotoGP Mugello, pole storica di Di Giannantonio davanti a Bezzecchi e Marini: tris Ducati. 5° Bagnaia

    Su una pista infida per l'umido il romano del team Gresini è splendido: prima pole alla prima Q2 in carriera davanti alle due Desmosedici VR46 di Bezzecchi e Marini. Bagnaia quinto, poi Quartararo e Aleix Espargaro. 10° Bastianini
    dall'inviato Massimo Brizzi

    28 maggio - SCARPERIA (FI)
    Il cielo capovolto. Dalle insidie del Mugello leggermente imperlato dalla pioggia emerge Fabio Di Giannantonio che con la sua Ducati Gresini conquista una pole semplicemente impensabile, considerando che, prima di queste qualifiche del GP d'Italia, non aveva mai centrato nemmeno una Q2. Con il tempo di 1.46.156 il romano precede altre due Ducati, quelle del team VR46, che forse in omaggio al ritiro del numero 46 del pigmalione Valentino Rossi completano la prima fila, con Marco Bezzecchi secondo a 88 millesimi e Luca Marini terzo a 171/1000. Tre italiani su tre Ducati italiane ai primi tre posti della qualifica del GP d'Italia: un trionfo tricolore che ha dell'incredibile. Completato da una seconda fila in cui ci sono Zarco quarto sulla Ducati Prima Racing, davanti a Pecco Bagnaia sulla rossa ufficiale e Fabio Quartararo con la Yamaha.

    LA BANDIERA ROSSA—
    Sessione complicata dalla pioggia iniziata a cadere durante le FP4 e interrotta con una bandiera rossa dopo pochi secondi di Q2 per un volo di Marc Marquez: lo spagnolo, con le slick come tutti gli altri, incappa in un high side alla curva 2, rimediando una bella botta con la mentoniera del casco, mentre la sua Honda si sgretola andando pure per qualche istante a fuoco: Marc finirà 12°, ma partirà 11° per il -3 di penalizzazione di Jorge Martin che lo precede. In terza fila ecco l'Aprilia di Aleix Espargaro davanti alla Honda Lcr di Takaaki Nakagami e a Pol Espargaro, mentre Enea Bastianini, con l'altra Ducati Gresini è decimo a circa mezzo secondo.

    GLI ALTRI— Michele Pirro scatterà tredicesimo, le Suzuki, rispettivamente al 17° con Joan Mir e al 21° con Alex Rins, mentre Lorenzo Savadori è 22° con l'Aprilia davanti a Franco Morbidelli e al titolare Maverick Vinales. Mestamente ultimo Andrea Dovizioso.

    Q1 PAZZA— In Q1, con pista umida in alcuni tratti e bagnata in altri e una pioggia non proprio battente, Brad Binder è il primo a osare le slick, imitato poi dagli altri visto il vantaggio considerevole che assicurano. Dalla giostra di emozioni ed equilibrismo che ne scatursice emergono Fabio Di Giannantonio, che conquista come detto la sua prima Q2 con un eccellente 1.47.219, senza scia, che gli vale la sua prima Q2 in carriera. Con lui avanza alla fase nobile della qualifica Marc Marquez, 2° a 75 millesimi da Diggia, che succhia la scia di Jack Miller, terzo a 0.402 e primo degli esclusi: la sua cavalleria verso lo spagnolo stavolta non lo ha ripagato.
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    MotoGP Mugello, trionfa Bagnaia davanti a Quartararo. Cade Bastianini, podio Aprilia

    Il pilota della Ducati si risolleva dalla scivolata di Le Mans e conquista il GP d'Italia precedendo il francese della Yamaha, sempre leader del mondiale, e l'Aprilia di Aleix Espargaro. Bene Bezzecchi (5°) e Marini (6°), caduto Bastianini, 11° Di Giannantonio
    dall'inviato Massimo Brizzi

    29 maggio - SCARPERIA (FI)
    La sinfonia tricolore al Mugello è intonata da Pecco Bagnaia che trionfa nel GP d'Italia con la Ducati che conferma in gara tutte le sue qualità emerse in qualifica. Successo prezioso e basilare per la stagione per Bagnaia, che con questa pista aveva un conto aperto dall'anno scorso, quando si sdraiò all'Arrrabiata, e che doveva cancellare il sanguinoso zero dello scorso GP, con la caduta a Le Mans. Stavolta Pecco, ispirato dal casco dedicato alle Frecce Tricolori, non fallisce la sua missione: inseguimento, scatto, progressione da solista e vittoria che gli ridà il sorriso e lo rilancia. Nel mondiale il ritardo da Quartararo resta elevato, 41 punti, ma Pecco, al secondo successo stagionale, ha fornito la risposta attesa da un campione. Il francese della Yamaha è ottimo secondo dopo una prestazione di caratura notevole e degna di un iridato: pieghe strepitose in curva, decisione nei sorpassi e tenuta ferrea in staccata per compensare il deficit di velocità sul dritto. La sua leadership nel mondiale non è casuale.

    APRILIA E DUCATI OK—
    Il grande week end dell'Aprilia, con il rinnovo della coppia attuale di piloti e l'annuncio del raddoppio delle moto dall'anno prossimo con l'accordo con il team RNF per la squadra satellite, si chiude con la ciliegina del podio di Aleix Espargaro. Lo spagnolo è gran terzo, in progressione, e resta il primo degli inseguitori di Quartararo nel mondiale: 8 punti il suo distacco attuale. Nulla di incolmabile. Ai piedi del podio ben tre Ducati: 4. Johann Zarco (Prima Pramac), 5. Marco Bezzecchi, autore di una gara solidissima e anche brillante nelle prime fasi condotte al comando e 6. il suo compagno nel team VR46 Luca Marini, buon sesto, concreto e finalmente redditizio alla distanza. A seguire: 7. Brad Binder con una Ktm emersa con gradualità, 8. Takaaki Nakagami con la Hondsa Lcr, 9. Miguel Oliveira e 10. il sofferente Marc Marquez. Punti pure per il polema Di Giannatonio, 1° e la seconda Aprilia, con Vionales 12°.

    LA GARA— Con pista asciutta e sotto un cielo velato dalla prima fila i tre rookie italiani scattano bene e occupano le prime posizioni con Bezzecchi su Marini e Di Giannantonio, mentre Quartararo lotta veementemente con Aleix Espargaro e Bagnaia deve risalire dall'8° posto del primo giro. Quartararo, con una gomma hard all'anteriore diversamente dagli altri, lotta al vertice insieme alle Ducati VR46, Pecco risale, Aleix Espargaro non perde terreno e Bastianini inizia a risalire dal 10. posto in griglia. Al 9. giro Bagnaia va al comando, mentre alle sue spalle Quartararo regge all'assalto delle Ducati VR46 e Bastianini, in quel momento il più veloce in pista, cade malamente. Aleix Espargaro si porta al terzo posto con buon piglio e davanti Bagnaia e Quartararo giocano a lepre-cacciatore. I balzi di Pecco però sono notevoli e lo portano a tagliare il traguardo per primo: onore al vincitore, ma anche Quartararo e Aleix Espargaro, sul podio, hanno di che sorridere.
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