Formula1 2022

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    F1 Bahrain: Leclerc in pole fa sognare la Ferrari! Verstappen in prima fila, Sainz 3°

    Strepitoso esordio del Cavallino nelle prime qualifiche della stagione col monegasco che piega il campione del mondo olandese della Red Bull. Lo spagnolo in seconda fila con Perez. Hamilton solo 5° con la Mercedes. Motore Ferrari superstar: Bottas 6° con l'Alfa Romeo e Magnussen 7° con la Haas
    Giusto Ferronato

    19 Marzo
    Che Ferrari ragazzi! Tutti aspettavano la prima qualifica della stagione in Bahrain, era la sessione più attesa per capire chi avrebbe messo in pista la monoposto più veloce della nuova era tecnica. Il verdetto è quello che milioni di tifosi del Cavallino sognavano, le rosse ci sono, le rosse sono da pole position. Merito di Charles Leclerc, che in un'emozionate Q3 ha piegato la resistenza di Max Verstappen. E il terzo posto di Carlos Sainz è la conferma che la F1-75 è una macchina nata bene. Quarto è Sergio Perez con la seconda Red Bull.

    CHE MOTORE!—
    La rossa è nata bene anche a livello di motore, come dimostrano il sesto e settimo posto di Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo e Kevin Magnussen con la Haas, vetture che impiegano la power unit di Maranello. Due piazzamenti impronosticabili alla vigilia. E che dire di Mick Schumacher, 12° con la seconda Haas davanti alla McLaren di Lando Norris?

    MERCEDES, C'È DA FARE— La Mercedes non aveva brillato nei test e nelle prime prove libere, la conferma è arrivata anche dalle qualifiche, con Lewis Hamilton quinto e George Russell nono. Per i campioni del mondo costruttori c'è tanto lavoro da fare. Ottavo Fernando Alonso con l'Alpine, 11° il compagno di marca Esteban Ocon. Male le Aston Martin, con Nico Hulkenberg (17°) che ha battuto Lance Stroll (19°).

    DUELLO SPETTACOLARE— Leclerc ha rifilato un decimo abbondante al campione del mondo e domani si preannuncia un duello spettacolare. Giustamente in Ferrari c'è soddisfazione, ma anche prudenza perché il verdetto più importante sarà quello della gara: c'è da verificare la velocità di questa rossa in un GP, il passo, il consumo delle gomme e poi ancora aspettare le conferme nei prossimi appuntamenti. Ma un inizio così fa inevitabilmente sognare.

    COSÌ AL VIA DEL GP— Così al via del GP del Bahrain:
    1. Leclerc (Ferrari) 1'30"558

    2. Verstappen (Red Bull) 1'30"681

    3. Sainz (Ferrari) 1'30"687

    4. Perez (Red Bull) 1'30"921

    5. Hamilton (Mercedes) 1'31"238

    6. Bottas (Alfa Romeo) 1'31"560

    7. Magnussen (Haas) 1'31"808

    8. Alonso (Alpine) 1'32"195

    9. Russell (Mercedes) 1'32"216

    10. Gasly (AlphaTauri) 1'32"338

    11. Ocon (Alpine) 1'31"782

    12. Schumacher (Haas) 1'31"998

    13. Norris (McLaren) 1'32"008

    14. Albon (Williams) 1'32"664

    15. Zhou (Alfa Romeo) 1'33"543

    16. Tsunoda (AlphaTauri) 1'32"750

    17. Hulkenberg (Aston Martin) 1'32"777

    18. Ricciardo (McLaren) 1'32"945

    19. Stroll (Aston Martin) 1'33"032

    20. Latifi (Williams) 1'33"634
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    La nuova F1 inizia nel segno Ferrari: doppietta con Leclerc e Sainz in Bahrain!


    62376187b788e.r_d.760-664-5597

    Prima gara della stagione e trionfo del Cavallino col monegasco che precede il compagno di squadra spagnolo. Terzo Hamilton. Ritirato Verstappen
    Giusto Ferronato

    20 Marzo
    Finalmente Ferrari, finalmente la rossa è tornata! E come nelle favole è stato un principino a rompere un incantesimo che durava dal 2019: Charles Leclerc ha vinto il GP del Bahrain e interrotto il digiuno che durava da Singapore 2019, quando Sebastian Vettel conquistò l’ultima vittoria del Cavallino. Una festa clamorosa perché al secondo posto si è piazzata l’altra rossa di Carlos Sainz, per una fantastica doppietta. E’ un trionfo che spazza via due anni di buio tecnico, di sofferenze, di critiche, di battute e anche di caricature in tv. “Due anni di in cui abbiamo lavorato come dei matti” aveva detto oggi prima della gara Leclerc. Ma all’alba della nuova era tecnica, con monoposto totalmente rivoluzionate, la Ferrari si è fatta trovare pronta: trionfo alla prima gara, un’indimenticabile doppietta.

    DISASTRO RED BULL —
    Niente da fare per i rivali, con la Red Bull di Max Verstappen che ha conteso il successo a Leclerc fino alla fine ma si è ritirato per un problema tecnico negli ultimi giri. Un disastro totale per la Red Bull, che ha perso all’ultimo giro anche Sergio Perez, finito in testacoda mentre era terzo. Così sul podio ci è finito Lewis Hamilton, peraltro mai in gara perché la Mercedes ha deluso e non è mai stata all’altezza di Ferrari e Red Bull. Ma bisogna arrivare al traguardo e alla fine ha chiuso lui sul podio davanti al compagno di squadra George Russell. Quinto posto per la Haas dell’incredibile Kevin Magnussen, fino a pochi giorni fa in vacanza prima che fosse chiamato a sostituire il licenziato Nikita Mazepin. Sesto posto per l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas, che meglio non avrebbe potuto iniziare la sua avventura. Per l’Alfa Romeo anche il punto di Guanyu Zhou, decimo.

    LA PARTENZA— La gara. Allo start ottimo avvio di Leclerc che ha puntato il lato destro e si è messo dietro Verstappen alla prima curva, mantenendo la prima posizione. Dietro di loro Sainz ha tenuto la terza piazza, mentre non altrettanto brillante è stato Perez, attaccato e infilato da Hamilton e Magnussen, scatenatissimo con la sua Haas. Settimo Russell davanti a Gasly, Alonso e Ocon. Al terzo giro errore di Magnussen in curva 1 e Perez ne ha approfittato, infilando il danese per la quinta posizione. Il danese è partito forte, ma al quinto giro si è dovuto arrendere anche alla seconda Mercedes di Russell, che lo ha passato in fondo al rettilineo d’arrivo. Nella bagarre del primo giro c’è stata anche una collisione tra Esteban Ocon e Mick Schumacher: il francese dell’Alpine si è preso 5 secondi di penalità.

    CHE LOTTA CHARLES-MAX— La prima parte di gara della Ferrari è stata buona, con Leclerc che ha mantenuto la testa della gara abbastanza agevolmente, lasciando Verstappen a circa 2 secondi, Sainz a 6 e Hamilton a 7. Poi al 10° giro momento di difficoltà per la Mercedes di Hamilton, passato dalla Red Bull di Perez: il messicano si è così ripreso la quarta posizione della qualifica. Hamilton è stato così subito richiamato ai box per il cambio gomme: al 12° giro pneumatici duri per lui e difficoltoso rientro in pista, con problemi in frenata di cui ha approfittato l’Alfa di Zhou che lo ha impietosamente infilato. Il giro dopo l’inglese si è però preso l’11esima posizione. Pit stop anche per Alonso, Mick Schumacher e Albon. Al 14° passaggio sosta contemporanea di Verstappen e Sainz, che hanno rimontato la soft. Tentativo di undercut della Red Bull parato però dalla Ferrari: Leclerc è rientrato il giro dopo ed è rimasto davanti all’olandese. Fase stupenda questa: Verstappen si è messo in scia alla Ferrari e tra il 16° e 18° passaggio doppio sorpasso di Max con doppio controsorpasso di Charles. E al 19° altro tentativo di Verstappen in frenata in fondo al rettilineo d’arrivo, stavolta un po’ troppo lungo con leggera spiattellata dell’anteriore destra: facile per Leclerc difendersi. La nuova F1 doveva dare spettacolo e spettacolo è stato. Esaurita la fase di assalto, Verstappen si è leggermente staccato da Leclerc, che si è portato a 3 secondi di vantaggio. Sainz a 10 secondi, pure lui con le soft, ha iniziato invece a vedere minacciosamente sempre più vicino Perez, che invece alla prima sosta ha montato le medie, strategia diversificata per i due della Red Bull. In difficoltà la Mercedes, a 25” con Hamilton e 31” con Russell, entrambi su gomma dura.

    EMOZIONE SAFETY CAR— Proprio la Mercedes ha inaugurato il secondo giro di soste con Hamilton, che è entrato montando le medie al 28° giro, mentre Russell è rimasto in pista. Al 30° ecco Verstappen in corsia box riprovare un undercut, montando le medie. Immediata risposta Ferrari e capolavoro servito: sosta velocissima e uscita dalla pit lane perfettamente davanti alla Red Bull! Al 34° giro doppia sosta di Sainz e Perez, col ferrarista che ha ovviamente montato le medie e il messicano le soft per il rush finale. Al 43° giro la Red Bull ha cambiato le gomme a Verstappen e Perez, seguita da Sainz. E al 45° giro colpo di scena con l’AlhaTauri di Gasly che ha preso fuoco, causando la chiamata della Safety Car. Leclerc ha così cambiato le gomme al 46° giro e tutti si sono allineati in attesa di rimuovere la vettura del francese. Al 50° giro ripartenza con gruppetto compatto e ancora pezzo di bravura di Leclerc, bravissimo a scattare lasciando Verstappen nelle grinfie di Sainz. Un finale emozionante: Verstappen è stato passato dallo spagnolo, ha poi perso potenza e si è ritirato. Stessa sorte per Perez, che è andato in testacoda e si è fermato, lasciando il podio alla Mercedes di Hamilton, riuscito a limitare i danni, ma davvero in difficoltà oggi. Domenica si replica in Arabia, Stefano Domenicali e la F1 si fregano le mani per un inizio così. I tifosi della Ferrari anche di più.

    ORDINE D'ARRIVO— Ordine d'arrivo del GP del Bahrain:
    1. Leclerc (Ferrari)

    2. Sainz (Ferrari) a 5"598

    3. Hamilton (Mercedes) a 9"675

    4. Russell (Mercedes) a 11"211

    5. Magnussen (Haas) a 14"754

    6. Bottas (Alfa Romeo) a 16"119

    7. Ocon (Alpine) a 19"423

    8. Tsunoda (AlhaTauri) a 20"386

    9. Alonso (Alpine) a 22"390

    10. Zhou (Alfa Romeo) a 23"064

    11. Schumacher (Haas) a 32"574

    12. Stroll (Aston Martin) a 45"873

    13. Albon (Williams) a 53"932

    14. Ricciardo (McLaren) a 54"975

    15. Norris (McLaren) a 56"335

    16. Latifi (Williams) 1'01"795

    17. Hulkenberg (Aston Martin) a 1'03"829

    CLASSIFICHE— Le classifiche del Mondiale dopo una gara.
    Piloti

    1. Leclerc (MON) 26 punti

    2. Sainz Jr (SPA) 18

    3. Hamilton (GB) 15

    4. Russell (GB) 12

    5. Magnussen (DAN) 10

    6. Bottas (FIN) 8

    7. Ocon (FRA) 6

    8. Tsunoda (GIA) 4

    9. Alonso (SPA) 2

    10. Zhou (CIN) 1

    Costruttori

    1. Ferrari 44 punti

    2. Mercedes 27

    3. Haas-Ferrari 10

    4. Alfa Romeo-Ferrari 9

    5. Alpine-Renault 8

    6. AlphaTauri-Red Bull 4
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    F1 Arabia, Perez in pole beffa la Ferrari! Leclerc 2° su Sainz. Paura per Mick Schumacher

    Incredibile zampata del messicano che strappa alle rosse la partenza al palo. Verstappen 4°. Grande apprensione per l'incidente del tedesco della Haas, portato in ospedale per accertamenti. Disastro Mercedes con Hamilton eliminato in Q1 mentre Russell è riuscito a chiudere sesto
    Giusto Ferronato

    26 marzo 2022 (modifica il 26 marzo 2022 | 20:39)
    Sembrava pronta un'altra serata Ferrari e invece in Arabia Sergio Perez si è travestito da guastafeste. Incredibile la zampata del messicano che per 25 millesimi si è regalato a Jeddah la prima pole della carriera, salvando l'onore della Red Bull che oggi ha visto il campione del mondo Max Verstappen solo quarto. La Ferrari però ha ben figurato, piazzando Charles Leclerc in prima fila e Carlos Sainz in seconda, la conferma che la F1-75 è una gran macchina, che reagisce bene alle regolazioni e ai comandi dei suoi piloti, che appena alza il ritmo fa la prestazione. Domani il Cavallino ha tutte le possibilità di giocarsi la vittoria, in una gara che si annuncia comunque difficile e insidiosa, tra muretti infidi che non perdonano alcun errore e che costringono la direzione gara a tenere sempre in allerta la Safety Car: sarà una domenica in cui cercare di essere perfetti in tutte le situazioni. Terza fila per Ocon e Russell, quarta per Alonso e Bottas, quinta per Gasly e Magnussen.

    SPAVENTOSO BOTTO DI MICK—
    E che questa pista sia insidiosa lo ha dimostrato anche la grande paura a 5 minuti dalla fine della Q2, quando Mick Schumacher ha perso il controllo della sua Haas salendo su un cordolo tra la 9 e la 10: la macchina si è intraversata ed è finita violentemente a sbattere sul muretto, picchiando sul fianco e venendo quasi completamente distrutta. Attimi di apprensione in attesa di una buona notizia che la Haas ha comunicato dopo qualche minuto: "Mick è cosciente, parla coi dottori e verrà portato al centro medico". Mick ha parlato al telefono con mamma Corinna e poi è stato trasportato in ospedale per accertamenti, più per escludere danni legati alla fortissima decelerazione subita. Il team principal Guenther Steiner ha chiarito che "Mick non ha parlato subito con noi perché la radio era danneggiata dall'impatto, siamo stati fortunati".

    SORPRESA HAMILTON— La Q1 era invece stata interrotta dopo pochi minuti per un incidente di Nicholas Latifi in curva 13: il canadese ha perso la sua Williams in frenata ed è finito a sbattere col fianco destro sulle barriere. Alla ripresa subito Ferrari scatenate con Carlos Sainz sotto l'1'29" in 1'28"855 davanti a Leclerc in 1'29"039. Poi Verstappen in 1'29"330 e Russell in 1'29"680. Ma la vera sorpresa è arrivata nel finale di sessione, con la clamorosa eliminazione di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato ha chiuso al 16° posto ed è stato il primo degli esclusi, mentre Russell si è qualificato col quarto tempo. Un clamoroso flop per Lewis, eliminato con Albon, Hulkenberg, Latifi e Tsunoda.
    RUSSELL SUL FILO— In Q2 rosso brillante con Leclerc veloce al primo colpo. Dopo l'interruzione per l'incidente di Schumacher, la sessione è ripresa e si è conclusa col miglior tempo di Sainz davanti a Leclerc, Perez e Verstappen. Anche in questa frazione eliminati eccellenti, in questo caso le due McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo. Fuori anche Zhou con l'Alfa Romeo, l'incidentato Mick Schumacher e Lance Stroll. Un disastro per la Mercedes, che è riuscita a piazzare in Q3 solo il motore della monoposto di Russell, decimo. Davvero incredibile, a Stoccarda hanno tanto da fare.

    COSÌ AL VIA DEL GP— Così al via del GP d'Arabia, seconda prova del Mondiale 2022:
    1. Sergio Perez, Red Bull, 1'28"200

    2. Charles Leclerc, Ferrari, 1:28.225

    3. Carlos Sainz, Ferrari, 1:28.402

    4. Max Verstappen, Red Bull, 1:28.461

    5. Esteban Ocon, Alpine, 1:29.068

    6. George Russell, Mercedes, 1:29.104

    7. Fernando Alonso, Alpine, 1:29.147

    8. Valtteri Bottas, Alfa Romeo, 1:29.183

    9. Pierre Gasly, AlphaTauri, 1:29.254

    10. Kevin Magnussen, Haas, 1:29.588

    11. Lando Norris, McLaren, 1:29.651

    12. Daniel Ricciardo, McLaren, 1:29.773

    13. Guanyu Zhou, Alfa Romeo, 1:29.819

    14. Mick Schumacher, Haas, 1:29.920

    15. Lance Stroll, A. Martin, 1:31.009

    16. Lewis Hamilton, Mercedes, 1:30.343

    17. Alexander Albon, Williams, 1:30.492

    18. Nico Hulkenberg, A. Matrin, 1:30.543

    19. Nicholas Latifi, Williams, 1:31.817

    20. Tsunoda, AlphaTauri, s.t.
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    16. Lewis Hamilton, Mercedes, 1:30.343

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    F1 Arabia, rivincita Verstappen! Ma la Ferrari è forte: podio per Leclerc e Sainz

    Il GP di Jeddah si decide nel finale con l'attacco decisivo del campione del mondo a Charles a 3 giri dalla fine. Lo spagnolo sul podio davanti a Perez e Russell. Decimo Hamilton

    Giusto Ferronato

    27 marzo 2022 (modifica il 27 marzo 2022 | 20:57)
    Max Verstappen si è preso la rivincita, ma la Ferrari e Charles Leclerc sono più forti che mai. In Arabia applausi per il campione del mondo della Red Bull, che è riuscito a imitare l’impresa di ieri compiuta dal suo compagno Sergio Perez, sgambettare lo scatenato monegasco del Cavallino. Perez ci è riuscito in qualifica, Max in gara, cioè quando conta di più. E pure in modo spettacolare perché il duello finale con la rossa è di quelli da ricordare. E conferma che la direzione presa dalla F1 è quella giusta, questi GP si possono decidere anche con sorpassi e duelli negli ultimi giri. Verstappen ha passato Charles a 3 giri dalla fine e non sarebbe ancora finita se non ci fosse stato un incidente tra Albon e Stroll nel primo settore: la doppia bandiera gialla ha vanificato l’ultima e possibile opportunità di attacco della Ferrari col Drs spalancato. Una disdetta, ma è giusto comunque applaudire Verstappen, la vittoria è meritata.

    UNA FERRARI CHE VA—
    Leclerc si consola col secondo posto, col punto addizionale del giro veloce e una classifica che lo vede sempre leader. Ma soprattutto pensando al mezzo che ha in mano, dimostratosi validissimo anche su questa pista, diversa rispetto al Bahrain. E’ mancata un po’ di velocità complessiva con la gomma dura, ma la F1-75 è lì, come dimostra anche il podio di Carlos Sainz davanti all’altra Red Bull di Sergio Perez. E quindi cresce già l’attesa per vedere la prossima gara in Australia tra due settimane. Niente da fare per la Mercedes, per ora non della partita. George Russell ha chiuso quinto a 32 secondi, Lewis Hamilton solo decimo, preceduto anche da Ocon (Alpine), Norris (McLaren), Gasly (AlphaTauri) e Magnussen (Haas).

    LA PARTENZA DEL GP— Alla partenza molto bravo Perez, scattato come un lampo dalla pole. Il messicano ha messo gli scarichi della sua Red Bull davanti a Leclerc che si è difeso bene da un tentativo di attacco di Verstappen, a sua volta deciso a tenere giù il piede contro Sainz, cui ha tolto la terza posizione. Tutto liscio in retrovia, con un bel sorpasso di Norris a Gasly e problemi di frizione per Zhou. Non è partito Tsunoda che si è piantato in pista con la sua AlphaTauri, bloccato da un problema di motore. Spettacolare il duello in casa Alpine tra Ocon e Alonso, che si è visto chiudere la porta in faccia dal francese al quinto e sesto giro, prima di passarlo al giro dopo. Ocon ha poi risorpassato Fernando all’ottavo, ma andando lungo in curva 1, e così ha restituito la posizione al compagno.

    PIT STOP CRUCIALE— Intanto davanti Perez in 10 giri ha guadagnato 2”3 a Leclerc, che a sua volta ne ha dati 2 a Verstappen, con Sainz a 7” dal leader della gara. Russell con la Mercedes si è staccato, prendendo 18 secondi da Perez in 11 giri. Hamilton, invece, dalle retrovie ha iniziato una faticosa risalita. Al 15° giro pit stop per Perez, sfortunato perché al 16° Latifi (sempre lui) è andato a muro e ha costretto la direzione gara a chiamare la prima Safety Car, rivelatasi perfetta per la Ferrari, che ha richiamato subito Leclerc, imitato da Verstappen: i due hanno così potuto approfittare dell’obbligato passo lento di Perez in pista per strappargli la testa della gara. Ferrari al comando, dunque! Con Sainz che ha seguito Leclerc ai box, ma è tornato in pista per un niente dietro a Perez. Episodio da Var, valutato dalla direzione gara, perché il messicano avrebbe dovuto lasciar sfilare lo spagnolo, a giudicare dalle righe orizzontali in regime di Safety Car. Per non rischiare sanzioni la Red Bull ha fatto cedere la posizione a Checo alla ripartenza della gara.

    DIFFICOLTÀ HAMILTON— La Safety Car è rientrata ai box al 20° giro e la gara è ripartita con Leclerc bravissimo a eludere l’attacco di Verstappen sul rettilineo, costringendo l’olandese sul lato destro della pista prima dell’ultima curva. L’interruzione di gara ha aiutato un po’ anche Hamilton, che si è portato in settima posizione dopo un duello a tutto motore con la Haas di Magnussen. Entrambi, però, con Hulkenberg, sono stati i soli in questa fase a essere ancora senza soste, essendo partiti con gomma dura. Chi invece è entrato ai box ha montato la stessa mescola hard, essendo partito con la media.

    IL GRAN FINALE— Nel finale grandi emozioni, a iniziare dai problemi tecnici di Alonso e Ricciardo, con quest’ultimo che ha parcheggiato a pochi metri dall’ingresso della corsia box e fatto chiamare la Virtual Safety Car al 39° dei 50 giri. Ripartenza e attacco dello squalo Verstappen al Cavallino, in un crescendo di adrenalina, in abitacolo e in tribuna. Al 42° il sorpasso di Max prima dell’ultima curva, ben studiato da Leclerc che così ha attivato il Drs e si è portato di nuovo in testa alla curva 1. Verstappen lo ha capito e nel giro successivo si è solo affiancato alla penultima curva inchiodando la macchina, così Leclerc ha mantenuto la testa in rettilineo. A 3 giri dalla fine Verstappen è riuscito ad aprire il Drs sul rettilineo, portandosi in testa. Eppure è proprio qui che si è vista una Ferrari che piace, perché Leclerc non si è perso d’animo e ha costruito l’attacco per l’ultimo giro. Solo la sfortuna delle bandiere gialle esposte gli hanno impedito di giocarsi la vittoria come avrebbe meritato. Resta il rimpianto, è vero. Ma per la Ferrari resta ugualmente un inizio da sballo.
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    La pacchia è già finita?
     
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    Non direi, la gara è stata tirata e ad oggi le due macchine sembrerebbero sullo stesso livello
    Forse ha qualcosa in più la Ferrari ma è difficile tirare somme dopo solo 2 gare
     
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    F1 Australia, fantastica pole di Leclerc! Ferrari davanti a Verstappen e Perez. Sainz 9°

    Spettacolare qualifica a Melbourne per il monegasco, unico sotto la barriera dell'1'18". Battute le Red Bull. Sbavatura decisiva per lo spagnolo che deve partire in quinta fila
    Giusto Ferronato

    Strepitoso Charles Leclerc! Serviva un numero per battere oggi a Melbourne le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, solidissimi. Il Principino ci è riuscito e forse è andato anche oltre, letteralmente volando all'Albert Park, con un giro clamoroso nell'ultimo tentativo del Q3, unico sotto la barriera dell'1'18" in 1'17"868. Le pole position sono emozionanti, quelle così ancora di più. Una pole importante per la Ferrari, che ritrova il posto migliore della griglia a Melbourne dopo 15 anni, quando nel 2007 toccò a Kimi Raikkonen. La conferma di come la F1-75 abbia il potenziale e come ne riesca a tirar fuori nel momento in cui serve. Ora c'è da completare l'opera, ma dalla pole si ragiona meglio.

    RED BULL BATTUTE—
    Max Verstappen e Sergio Perez si sono dovuti accodare, malgrado abbiano quasi sempre mostrato il potenziale per chiudere davanti a tutti questa qualifica. Leclerc li ha però bastonati sul più bello. Un peccato per Carlos Sainz, che aveva il potenziale per stare nei paraggi di Leclerc, ma ha vanificato il giro veloce con una sbavatura: per lui alla fine solo un nono posto che un po' compromette la gara di domani. In seconda fila ci è finito così Lando Norris con la McLaren che sta reuperando. Terza fila per le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, poi Daniel Ricciardo e Esteban Ocon. Decimo Alonso, che ha parcheggiato in Q3 dopo il primo tentativo, causando la bandiera rossa.

    COSÌ LA Q2— La Q2 ha visto prevalere Perez su Sainz, con Verstappen e Leclerc relegati al terzo e quarto posto. Un mezzo incidente di Russell ha causato all'inizio della sessione una bandiera gialla che Perez non pare aver rispettato, la direzione gara si esprimerà e il messicano potrebbe anche rischiare una penalità di 3 posizioni. Qualificate per un pelo le Mercedes di Russell e Hamilton col settimo e l'ottavo tempo.
    COSÌ LA Q1— In Q1 miglior tempo delle Red Bull di Verstappen e Perez, che hanno messo in fila le Ferrari. La sessione si è chiusa male per l'Aston Martin, che sta vivendo un weekend disastroso: dopo gli incidenti di Stroll e Vettel in Fp3, il canadese ha colpito involontariamente il connazionale della Williams Latifi che è finito a muro, causando la bandiera rossa. Un incidente che sarà investigato dalla direzione gara e potrebbe costare caro a Stroll, comunque senza tempo e già ultimo della classifica. Domani alle 7 il via del GP.

    I TEMPI— Così al via del GP d'Australia:
    1. Leclerc (Ferrari) 1’17”868

    2. Verstappen (Red Bull) 1’18”154

    3. Perez (Red Bull) 1’18”240

    4. Norris (McLaren) 1’18”703

    5. Hamilton (Mercedes) 1’18”825

    6. Russell (Mercedes) 1’18”933

    7. Ricciardo (McLaren) 1’19”032

    8. Ocon (Alpine) 1’19”061

    9. Sainz (Ferrari) 1’19”408

    10. Alonso (Alpine) s.t.

    11. Gasly (AlphaTauri) 1’19”226

    12. Bottas (Alfa Romeo) 1’19”410

    13. Tsunoda (AlphaTauri) 1’19”424

    14. Zhou (Alfa Romeo) 1’20”155

    15. Schumacher (Haas) 1’20”465

    16. Albon (Williams) 1’20”135

    17. Magnussen (Haas) 1’20”254

    18. Vettel (Aston Martin) 1’21”149

    19. Latifi (Williams) 1’21”372

    20. Stroll (Aston Martin) s.t.
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    F1 Australia, Leclerc e Ferrari da impazzire! Trionfo su Perez e Russell, Verstappen ritirato

    A Melbourne dominio del Cavallino col monegasco che tiene la testa per tutta la gara e vince davanti al messicano. Terzo Russell. Rompe il motore il campione del mondo olandese. Ritiro per la seconda rossa di Sainz
    Giusto Ferronato

    La capolista se ne va, la Ferrari se ne va! Bye Bye Red Bull, l’Australia è ai piedi di Charles Leclerc e di una F1-75 da sballo. E’ un trionfo pieno e senza storia quello del monegasco a Melbourne. Se in Bahrain e in Arabia Max Verstappen era rimasto incollato alla rossa, oggi la RB18 non ha proprio visto gli scarichi del Cavallino, scatenato al galoppo tra le curve dell’Albert Park. Anzi, la power unit della Red Bull è andata arrosto al giro 39, condannando Max Verstappen a un altro pesante zero in classifica, mentre Leclerc, autore di una gara magistrale, si è portato a casa altri 26 punti che pesano. L’onore dei rivali è stato salvato da Sergio Perez, secondo davanti alle Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Ma la seconda rottura di motore su tre gare è un campanello d’allarme forte per Milton Keynes. L’unico neo per il Cavallino è il ritiro di Carlos Sainz a inizio gara. A punti anche le McLaren di Norris e Ricciardo, l'Alpine di Ocon, l'Alfa Romeo di Bottas, l'AlphaTauri di Gasly e Williams di Albon.

    SUCCESSO TOTALE—
    Era molto atteso questo GP, dopo una gara a testa tra Leclerc e Verstappen. Ebbene, il giudizio pende clamorosamente dalla parte di Maranello. Weekend dominato in qualifica, gara dominata su gomma media, gara dominata su gomma dura, gara dominata sull’affidabilità. Un successo totale che esalta, ma richiede ancora più concentrazione per non sprecare questo tesoro, guai a specchiarsi, anche perché siamo solo alla terza gara.

    PECCATO PER SAINZ— Ottimo Leclerc allo start, con Hamilton che come un fulmine ha sorpreso Norris a destra e Perez a sinistra infilandosi al terzo posto davanti al messicano, a Russell e alle due McLaren. Più in difficoltà Sainz, che partito con gomma dura, è quasi rimasto piantato allo spegnimento dei semafori, si è così ritrovato 14° e poi al secondo giro ha chiuso ingloriosamente questo weekend perdendo la sua Ferrari nella esse di curva 10: frenata lunga nell’erba e tentativo di rientro in pista con testacoda e parcheggio nella ghiaia. Davvero gara da dimenticare per Carlos, ed è un peccato perché il potenziale c’era. Safety Car in pista per 3 giri a rimuovere la Ferrari e gara ripartita al sesto passaggio, con Leclerc seguito a distanza ravvicinata dalla Red Bull. Il monegasco ha spinto per uscire dal secondo di vantaggio e impedire a Max di usare il Drs, mentre dietro Hamilton non è riuscito a tenere il passo dei leader, bloccando però la seconda Red Bull di Perez. Il messicano ha colto la situazione e al 9° giro ha portato l’attacco in curva 4: niente da fare per la Mercedes di Lewis, che si è dovuto accodare. Perez ha così potuto allungare per andare ad aiutare Verstappen contro la Ferrari.

    PRIMA PARTE DI GARA— La prima parte di gara di Leclerc con la gomma media è stata ottima, con la F1-75 che tra il 9° e il 17° giro ha portato a 8” il vantaggio sulla Red Bull di Verstappen, più in difficoltà nella gestione della mescola. Tanto che dai box, al giro 18, hanno richiamato per il cambio gomme il campione del mondo. La Ferrari non è immediatamente andata in marcatura, mentre Perez ha copiato il compagno di squadra rientrando per il cambio il giro dopo. Con Verstappen scatenato su gomma nuova, la Ferrari alla fine si è decisa e al 22° sosta per Leclerc e Hamilton, che sono entrambi ripartiti davanti a Verstappen e Perez. Nemmeno il tempo di rifiatare e 23° giro giochi tutti da rifare: Vettel ha perso il controllo della sua Aston Martin intraversandosi e andando a muro. Safety Car e distacchi tutti azzerati.

    GRAN DIFESA— La vettura di sicurezza è rientrata ai box al 26° giro e la gara è ripartita, stavolta però con tutti su gomma dura. Ed è stato subito fiato sospeso perché Verstappen ha tentato l’assalto alla rossa sul rettilineo. Leclerc si è però difeso alla grande tenendo la traiettoria interna e puntando sul motore della sua Ferrari, che lo ha portato fino alla staccata della prima curva in posizione di vantaggio. Verstappen avrebbe solo potuto provare all’esterno, ma si è accodato e Charles se n’è andato. Regalando esaltazione, perché anche su mescola dura la F1-75 ha iniziato a macinare decimi di vantaggio rispetto alla Red Bull: in 6 giri sulla hard il monegasco ha portato a 3”6 il margine su Max. Scatenato!

    RB18 FERITA— Poi al 39° giro i contorni della vittoria hanno assunto quelli del trionfo, con la Red Bull di Verstappen che ha parcheggiato col motore in fumo. Stavolta nessuna paura di una rimonta con gomma dura come a Jeddah, stavolta solo gestione in attesa della bandiera a scacchi. A Verstappen non è rimasto che indicare ai marshal dove spruzzare la schiuma ignifuga per bloccare l’incendio sulla sua RB18 ferita. Leclerc invece è scappato via verso una vittoria che delinea una classifica meravigliosa. E tra due settimane c’è Imola, si prevede traffico da bollino estremamente rosso sull’A14.
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    Gara praticamente mai in discussione e di questo passo non lo sarà manco il mondiale
     
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    La Ferrari ha ripreso a fare cagare
     
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    Ma no, semplicemente Imola è un circuito completamente diverso da quelli visti fin qui
    Leclerc la cagata l'ha fatta da solo, altrimenti era podio, ma la macchina comunque c'è
    Spiaze per liuis
     
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