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Tornano le terribili ragazze danesi del funeral doom che tanto avevano impressionato col loro disco d'esordio. E la prova del secondo album spesso è quella fatidica, soprattutto se tanto bene avevano fatto col loro debut album. Beh aspettative mantenute, azzarderei che ci ritroviamo di fronte ad uno dei migliori album di questo inizio 2022, destinato a finire nella mia top finale se non verremo vaporizzati da qualche testata atomica. Stilisticamente siamo dalle parti di quel death doom stile Paradise Lost o Incantation, molto rallentato con una spruzzatina di sound stoner/sludge. Per me al limite della perfezione. Ha pure il vantaggio di non essere eccessivamente lungo.
VOTO: 8.5
Tracce: 1. Into the Distance 05:23 2. Sand is King 04:12 3. In the Soot 04:52 4. Grains 06:05 5. Fatamorgana 05:54 6. Interlude 02:00 7. Never Rest 05:39 8. Pipe Dreams 04:05 9. Harena 07:13
Formazione: Heidi Withington Brink Basso Sara Helena Nørregaard Chitarre Rikke Emilie List Voce Julie Simonsen Batteria
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Il primo non è male.
Ascolterò anche questo
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Era difficile confermarsi, ci sono riuscite
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QUOTE (Anubi95 @ 23/2/2023, 15:47) Era difficile confermarsi, ci sono riuscite
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John Lou
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Non male... per quanto non sia per nulla il mio genere (e per quanto mi urti allo stomaco, causando riflesso faringeo, il sentire i "conati di vomito al microfono") comunque riescono a piacermi... promosse a pieni voti
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6 replies since 21/3/2022, 17:09 141 views
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