5 cose sulla Signora in giallo che ancora non sapete

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    5 cose sulla Signora in giallo che ancora non sapete

    Per 12 stagioni e 264 episodi, fino al 19 maggio 1996, Angela Lansbury ha interpretato la mitica Jessica Fletcher. E nonostante la sua performance da detective non abbia segreti – complici le innumerevoli repliche del telefilm – c’è ancora qualcosa da svelare

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    Dodici stagioni, 264 episodi e innumerevoli omicidi: La Signora in giallo non è stato solo il più eclatante caso di successo per un telefilm murder mystery, ma anche un vero e proprio fenomeno di costume. Complice l’indimenticabile protagonista, Jessica Fletcher interpretata da Angela Lansbury, icona della Hollywood vecchio stile e dei musical di Broadway che ha saputo diventare in un’umanissima scrittrice e un po’ la nonna di tutti gli spettatori. Si diceva del successo spropositato, eppure il 19 maggio 1996, 25 anni fa, la serie volgeva al termine, lasciandoci un’eredità di ricordi e di repliche infinite. Ma se nella nostra memoria sono stampati i paesaggi di Cabot Cove, le location esotiche, le innumerevoli guest star e soprattutto le impagabili espressioni del viso di Jessica, ci sono retroscena che ancora non sono del tutto noti. Eccone alcuni:

    1.Questione di ispirazioni




    L’ispirazione più chiara dietro al personaggio di Jessica Fletcher è il mondo letterario di Agatha Christie e in particolare il personaggio di Miss Marple. I produttori della serie, Peter S. Fischer, Richard Levinson e William Link, volevano attualizzare le storie mystery di Christie mettendo al centro un personaggio femminile e cercando di replicare negli Stati Uniti l’enorme successo che negli anni ’80 aveva ottenuto sulla Bbc una serie proprio incentrata su Miss Marple. Anche il titolo originale, Murder, She Wrote, fa il verso a un film del 1961 intitolato Murder, She Said (noto in italiano come Assassinio sul treno), tratto dal romanzo di Christie Instantanea di un delitto. Nella stessa scelta di Angela Lansbury ha influito il fatto che l’attrice fosse pratica delle storie della scrittrice britannica, avendo partecipato ai film Assassinio sul Nilo e, proprio nei panni di Miss Marple come si vede nella foto qui, Assassinio allo specchio.

    2.Un’altra Jessica



    Anche se in seguito i produttori dissero che Angela Lansbury fosse la scelta più naturale per questo progetto, il ruolo fu prima proposto a vecchie glorie hollywoodiane come Doris Day e Jean Stapleton. In realtà temevano che Lansbury, ancora molto impegnata al cinema, non fosse interessata alla televisione. A quasi 60 anni, però, lei era invece intenzionata a trovare una maggiore stabilità con un ruolo nel piccolo schermo. In interviste successive raccontò che a quel tempo riceveva solo copioni pessimi, che volevano ridurla a parti minori come quelle di cameriera o vecchia parente. Con La Signora in giallo, invece, non solo sistemò la sua carriera ma divenne per sempre legata a un personaggio indimenticabile. Tanto che, quando nel 2013 la rete Cbs aveva intenzione di fare un remake della serie coinvolgendo l’attrice Octavia Spencer, Lansbury si oppose: “Almeno non lo chiamassero La Signora in giallo*”*, dichiarò.

    3.Omicidi da record



    Com’è noto, praticamente ogni episodio della serie seguiva la stessa formula: nella sua città di residenza oppure in viaggio nel mondo, la scrittrice Jessica Fletcher incappava puntualmente in un omicidio che riusciva a risolvere grazie al suo intuito e spesso nonostante gli errori delle indagini ufficiali. Questa ripetizione continua di delitti e risoluzioni è diventata con il tempo quasi paradossale, tanto che c’è stato chi ha calcolato che Cabot Cove, la ridente cittadina del Maine dov’è ambientata la serie (che fu però in realtà girata altrove), sarebbe di sicuro stata la capitale mondiale degli omicidi. Con una popolazione di poco più di 3500 abitanti e un numero di 5,3 omicidi a stagione (quindi ogni anno), la città atlantica avrebbe avuto un tasso di crimini violenti del 60% più alto dell’intero Honduras (che ha il triste primato di circa 90 omicidi ogni 100mila abitanti). Non solo, la stessa Jessica Fletcher è da record, essendo entrata nel Guinness World Record come il detective amatoriale con il maggior numero di casi risolti nella sua carriera.

    4.Le assenze di Jessica



    Dopo quattro fortunatissime stagioni, Angela Lansbury, che allora aveva 63 anni, espresse i suoi dubbi sul continuare a interpretare un personaggio che la costringeva a girare sette o otto giorni di seguito per ogni episodio. Per ovviare alla situazione, e per evitare che la serie chiudesse prematuramente, si escogitò un modo per ridurre la sua presenza negli episodi, facendole narrare solo alcuni monologhi iniziali e lasciando condurre ad altri personaggi minori, come l’investigatore privato Harry McGraw e l’agente dell’MI5 Michael Hagarty, le indagini vere e proprie. I fan si accorsero subito che, a partire dalla quinta stagione, qualcosa era cambiato, e non tutti accettarono di buon grado che Jessica Fletcher non fosse sullo schermo. L’esperimento si concluse allora nel 1991, quando la stessa Lansbury fu coinvolta nella produzione come produttrice esecutiva e fece in modo di organizzare le proprie riprese con ritmi più rilassati.

    5.Una fine complicata




    Nonostante più volte, appunto, Angela Lansbury avesse ipotizzato di ritirarsi dalle scena, La Signora in giallo era arrivata nel 1995 con notevole successo alla sua undicesima stagione. In una mossa rivelatasi poi scellerata, la rete americana Cbs decise di spostare la messa in onda della dodicesima dalla domenica sera, dove dominava gli ascolti e aveva il suo zoccolo duro di fan, al giovedì, guidata invece dalle sitcom di Nbc campioni di ascolti, in particolare Friends. Come prevedibile, gli ascolti nella nuova collocazione crollarono e a poco servì rimettere gli ultimi episodi alla domenica: il telefilm crollò dall’ottava alla 58esima posizione dei titoli più visti dell’anno e fu di conseguenza cancellato, anche se fra il 1997 e il 2003 furono realizzati quattro film tv. Saputa la decisione della nuova fascia oraria e poi della cancellazione, gli autori e la stessa Lansbury non lesinarono le frecciatine: un episodio è ambientato sul set di una serie comica che è una chiara parodia di Friends (si chiamava infatti Buds), mentre l’ultima puntata in assoluto si svolge in una stazione radio che decide di cancellare un suo programma storico nel mero tentativo di ingraziarsi il pubblico più giovane.

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