Il calcio femminile sarà professionistico: ora manca tutto il resto dello sport

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Il calcio femminile sarà professionistico: ora manca tutto il resto dello sport

    Il passaggio è storico, anche se è il frutto limitato di una riforma timida e senza risorse. Facciamo in modo che la Serie A femminile non rimanga un'eccezione

    Un’adolescente che conosco, 15 anni, pochi giorni fa mi ha spiegato che sul campo si sente libera da giudizi e soprattutto pregiudizi. Per questo, mi raccontava questa figlia di un’amica, calciatrice in una squadra della periferia romana, preferisce che chi la conosce non vada a vedere le partite: “Se sono brava, ci sarà tempo per venire”. Sul rettangolo di gioco costruisce un’identità più libera di quanto le riesca in molti altri ambiti della sua vita e intende proteggere al massimo quel prezioso spazio di costruzione. Se lo vorrà, un giorno quella ragazza potrà diventare calciatrice professionista e non so se qualcuno gliel’ha già detto ma magari più tardi le invio un messaggio. Il 26 aprile, infatti, con un ritardo colpevole ma anche, come sempre accade in Italia, con un record sulle altre 44 federazioni italiane, il Consiglio federale della Figc ha completato le modifiche normative che sanciscono e danno base giuridica al passaggio al professionismo per la Serie A femminile a partire dalla prossima stagione, dunque dal primo luglio.

    I mondiali francesi del 2019 e il bel percorso delle ragazze di Milena Bertolini, uscite ai quarti contro l’Australia, avevano evidenziato il bisogno di fare presto e dare dignità alle atlete. Adesso quel percorso, come spiega giustamente Carolina Morace, dev’essere considerato solo all’inizio. Nessuno si illuda che con l’approvazione del professionismo per la massima serie non ci sia bisogno di proseguire con la Serie B e soprattutto con il resto del sistema sportivo italiano, impantanato nella solita melma normativa.

    Le tante lacune della legge
    Perché se è vero che dallo scorso anno un emendamento alla legge di bilancio del 2020 riconosce la possibilità del professionismo sportivo femminile, secondo le stesse tutele previste dalla legge 91 del 1981 per gli atleti, la norma resta vaga. Non specifica quali siano i rapporti di lavoro sportivo professionistico e rimanda l’aspetto al sistema sportivo. Avete capito bene: devono essere le singole federazioni a specificare quali atleti siano da considerarsi professionisti e per i quali, dunque, debbano scattare le tutele e le garanzie previste per legge.

    Al momento quella norma, nonché le altre che la accompagnano contenute nei cinque decreti legislativi, come il 36 del 28 febbraio 2021, che danno attuazione alla riforma dello sport voluta dall’allora ministro Vincenzo Spadafora, è sostanzialmente lettera morta. Tranne, appunto, che per lo sport più amato e seguito d’Italia che da questo punto di vista – e ne va riconosciuto il merito alla federazione, pur sostenuta dai fondi governativi – è il primo a muoversi in direzione obbligata.
    Per il resto, la quasi totalità delle atlete italiane è inquadrata come dilettante, costretta ad accettare contratti senza garanzie assicurative o contributive. E anche per questo un bel pezzo del sistema sportivo italiano è fortemente dipendente dai gruppi delle forze armate, dove atleti e atlete vengono formalmente inquadrati nei ranghi, ottengono uno stipendio da ispettori, marescialli o appuntati con relative tutele, e possono dedicarsi alla loro disciplina.

    C’è infatti da ricordare che anche per gli uomini il professionismo è cosa abbastanza rara: solo cinque federazioni (calcio fino alla Lega Pro, basket solo A1, ciclismo, golf e pugilato) lo riconoscono. In tutti gli altri casi gli sportivi sono appunto dilettanti: il loro lavoro è lo sport ma il riconoscimento è spesso sotto forma di rimborsi o accordi molto deboli, per lo più scritture private che nel caso femminile escludono categoricamente la maternità. Solo i più celebri se la cavano con le sponsorizzazioni. Le storie relativamente recenti delle pallavoliste Lara Lugli e, prima, Carli Ellen Lloyd sono solo la punta dell’iceberg della discriminazione.

    Mancanza di fondi
    I fondi della riforma dello sport, a cui la Figc di Gabriele Gravina ha attinto per sostenere la transizione, sono scarsi (3,9 milioni per il 2021 e 2022): se li mangerà appunto tutti il calcio e considerando che i decreti prevedono che non possano esistere per la stessa disciplina un professionismo maschile e un dilettantismo femminile, il paradosso è che se quel fondo non verrà rimpolpato, nessuna federazione in cui sia uomini che donne sono dilettanti, cioè 40 su 45, avrà interesse a compiere quel passo. Tant’è che nessuna ha presentato domanda per accedere ai fondi.

    A prescindere dal seguito, dall’interesse, dal pubblico, dalle tendenze, dai 90mila del Camp Nou per il clásico del mese scorso fra Barcellona e Real Madrid che contribuiscono a rivoluzionare la percezione delle donne nello sport, i quarant’anni trascorsi dalla legge del 1981 bastano da soli a ricordarci in che paese abbiamo vissuto e ancora viviamo. Il Coni e le federazioni non hanno mai deliberato quelle modifiche ai propri regolamenti che avrebbero consentito di estendere gli effetti di quella legge alle atlete, costringendo il legislatore a tornare sul tema anche se in clamoroso ritardo, timidamente e al solito con dotazioni insufficienti.

    La lacuna, che dai prossimi mesi e solo nel calcio sarà un po’ meno profonda, riguarda fra l’altro tutte le figure del mondo sportivo: non solo le atlete ma anche le allenatrici, le direttrici sportive, le istruttrici. Si tratta di una ferita profondissima non solo alla loro dignità ma anche alle potenzialità per la crescita del sistema sportivo italiano che, considerando il punto di partenza, fin troppi traguardi raggiunge nelle competizioni internazionali e spesso solo grazie alla stampella delle forze armate.
    Web
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    5,304

    Status
    Offline
    Pososno essere pure professioniste, le possono pagà pure come CR7, ma tanto nessuno le guarderà perché lo spettacolo offerto è come quello della serie C
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Black
    Posts
    10,310

    Status
    Offline
    C'è del commento in questo maschilismo :hihi:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Dio non ha mai ordinato a nessuno di essere stupido

    Group
    Progressive
    Posts
    77,696
    Location
    PD

    Status
    Offline
    Vado a prendere i pop corn
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    El Psy Kongroo

    Group
    Death
    Posts
    190,920

    Status
    Offline
    CITAZIONE (emperor1986 @ 1/5/2022, 09:32) 
    Pososno essere pure professioniste, le possono pagà pure come CR7, ma tanto nessuno le guarderà perché lo spettacolo offerto è come quello della serie C

    Ma appunto non va paragonato al calcio maschile
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Madre, donna, lesbica. What else?

    Group
    Folk
    Posts
    184,949
    Location
    Culla Bianconera

    Status
    Offline
    Oggettivamente il livello tecnico è scarsetto eh
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ♣♣♣♣♣

    Group
    Goth
    Posts
    3,461

    Status
    Offline
    QUOTE (emperor1986 @ 1/5/2022, 09:32) 
    Pososno essere pure professioniste, le possono pagà pure come CR7, ma tanto nessuno le guarderà perché lo spettacolo offerto è come quello della serie C

    guarda dal personaggio in questione non avevo dubbi su un'uscita del genere
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    5,304

    Status
    Offline
    Minchia ma le hai viste alcune loro partite?
    Non sanno fare tre passaggi di fila
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    El Psy Kongroo

    Group
    Death
    Posts
    190,920

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Divine Conspiracy @ 14/5/2022, 16:23) 
    CITAZIONE (emperor1986 @ 1/5/2022, 09:32) 
    Pososno essere pure professioniste, le possono pagà pure come CR7, ma tanto nessuno le guarderà perché lo spettacolo offerto è come quello della serie C

    guarda dal personaggio in questione non avevo dubbi su un'uscita del genere

    Non ha tutti i torti e te lo dice uno che il calcio femminile lo segue da quasi 20 anni
    E pensa che è pure migliorato rispetto a 20 anni fa
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Madre, donna, lesbica. What else?

    Group
    Folk
    Posts
    184,949
    Location
    Culla Bianconera

    Status
    Offline
    lo dico io da donna: il calcio femminile offre spesso spettacoli penosi.
     
    Top
    .
9 replies since 1/5/2022, 08:19   71 views
  Share  
.