Champions League 2022-23

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Turno Preliminare

    Opera_Snapshot_2022-06-25_191732_it
    Web
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Primo turno di qualificazione:

    Opera_Snapshot_2022-07-16_140602_it
    Web
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Secondo turno di qualificazione:

    Opera_Snapshot_2022-07-29_171356_it
    Web
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Terzo turno di qualificazione

    ch
    Web
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Pari show in Rangers-Psv, vincono Bodo/Glimt e Copenaghen

    Le gare di andata dell’ultimo turno preliminare: 2-2 a Ibrox tra scozzesi e olandesi. I norvegesi superano 1-0 la Dinamo Zagabria, i danesi battono 2-1 il Trabzonspor
    Salvatore Malfitano


    16 agosto - MILANO
    La pioggia e il fattore campo, confermato del tutto o quasi, sono le costanti della prima serata dell’ultimo turno preliminare della Champions League, al termine del quale si completerà la quarta fascia in vista dei sorteggi. Soltanto i Rangers non riescono ad imporsi, in una partita intensa e spettacolare col Psv dai ritmi altissimi, che finisce in pareggio. Prova di spessore del Bodo/Glimt, che domina nella fase iniziale e poi regge all’assalto della Dinamo Zagabria. Vince anche il Copenaghen contro il Trabzonspor: i danesi giocano di rimessa ma sono molto efficaci nell’area avversaria. In programma mercoledì 24 le gare di ritorno.

    RANGERS-PSV 2-2 —
    Il derby olandese in panchina tra Van Bronckhorst e Van Nistelrooy finisce senza vincitori ad Ibrox. Atmosfera incandescente a Glasgow, ma diluvio incessante con la direzione di Orsato. La prima occasione è degli ospiti, con De Jong che calcia al volo a centro area ma non inquadra la porta al 4’. Sono gli scozzesi a fare la partita, anche se non creano molto oltre ad una conclusione debole di Tillman dal limite che Benitez non ha problemi a bloccare. Al 37’ è il Psv ad andare in vantaggio, quando Sangaré risolve una mischia in area sugli sviluppi di un corner. L’equilibrio è ristabilito dopo tre minuti: al termine di un bel fraseggio sulla trequarti, Tavernier accomoda il pallone a Colak che apre il piatto e pesca l’angolino alla destra del portiere. L’inizio del secondo tempo è molto frenetico, sia negli interventi con Orsato che mostra in pochi minuti due cartellini gialli, sia nelle occasioni: prima Colak ci prova in diagonale, trovando l’opposizione di Benitez; poi Saibari sfida la difesa dei Rangers e prova il tocco di punta che finisce fuori (53’). Il marocchino, alla ricerca del primo gol con la maglia del Psv, ci riprova dal limite qualche minuto dopo ma alza troppo la traiettoria, quindi ancora con un diagonale che McLaughlin para. La svolta sembra verificarsi al 70’, sulla punizione calciata direttamente in porta da Lawrence: Benitez abbozza la presa ma non blocca e la palla scivola in rete. A salvare gli olandesi ci pensa sette minuti dopo Obispo, sempre su palla in attiva, girando di testa il bel cross di Gakpo. Una macchia sull’operato di Irrati al Var: nei minuti precedenti al pari, Colak rifila un colpo dietro la testa a Ramalho con la palla lontana, un gesto che avrebbe meritato la review di Orsato che non poteva vedere l’accaduto. La squadra di Van Nistelrooy ha anche la chance di ribaltare il risultato sull’incursione di Max, su cui però interviene tempestivamente McLaughlin in uscita.

    COPENAGHEN-TRABZONSPOR 2-1 — Pur essendo privi di Bruno Peres e Hamsik, sono i campioni di Turchia ad avere in mano l’iniziativa del gioco (64% di possesso), prendendosi anche qualche rischio di troppo. Proprio come accade al 9’: Denswil perde un pallone sanguinoso a ridosso dell’area, Claesson e Falk triangolano alla perfezione con lo svedese che in spaccata infila Cakir sul primo palo. Il possesso del Trabzonspor non trova sbocchi interessanti, così sono i danesi a sfiorare il raddoppio poco dopo la mezzora. È Haraldsson ad avere l’opportunità di segnare, su una bella palla che taglia l’area di rigore, ma a porta vuota non inquadra lo specchio. Ad inizio ripresa il Copenaghen trova anche il raddoppio: puntuale Lerager sul secondo palo a raccogliere la sponda di Diks da calcio d’angolo (48’). Poco dopo è Omur ad avere un’occasione molto interessante sull’iniziativa del neoentrato Djaniny, il colpo di testa da buona posizione però non è preciso. Il capoverdiano va molto vicino ad accorciare le distanze al 77’ sempre per via aerea, Ryan respinge. L’impegno del Trabzonspor viene premiato al 79’: Bakasetas tira dalla distanza, la deviazione col ginocchio di Khocholava è determinante per mettere fuori causa il suo portiere. Nel finale il capitano della nazionale greca rischia anche l’espulsione, con un tackle da cartellino arancione su Falk che Oliver sanziona soltanto col giallo.

    BODO/GLIMT-DINAMO ZAGABRIA 1-0 — A differenza del risultato, la supremazia in termini di gioco è piuttosto netta, per il Bodo/Glimt. Il primo squillo è di Wembangomo, che calcia da fuori dopo una sortita offensiva, il tiro però è centrale (14’). Decisamente più pericoloso Orsic, il cui destro secco viene neutralizzato da Khaikin con un intervento non semplice sul primo palo al 27’. La spinta dei norvegesi viene premiata al 36’: sul cross dalla destra di Mugisha, svetta il solito Pellegrino che firma la rete dell’1-0. Sul finale di primo tempo, gran colpo di testa di Salvessen che impatta la traversa. Al rientro dagli spogliatoi ci riprova subito Pellegrino, con un piazzato dal limite che termina di poco a lato. La Dinamo si affaccia in avanti intorno all’ora di gioco, con i tentativi di Orsic e Petkovic che impensieriscono più la difesa avversaria che il portiere. Chi va ad un passo dal pareggio è Ademi di testa, Khaikin però è più bravo e respinge. Un’ottima possibilità capita anche a Petkovic, che controlla in modo delizioso e resiste sul ritorno della difesa del Bodo, ma apre troppo il destro e spreca tutto.
    Web
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Il Benfica è con un piede già ai gironi, il Maccabi Haifa ne fa 3 alla Stella Rossa

    Ultimo turno dei playoff, i portoghesi vincono in trasferta contro la Dinamo Kiev 2-0. Gli israeliani vincono 3-2 contro la squadra allenata da Dejan Stankovic, pareggio a reti inviolate tra Qarabag e Viktoria Plzen
    Salvatore Malfitano
    @malfitoto

    17 agosto - MILANO
    Servirà l'impresa alla Dinamo Kiev per approdare alla fase a gironi della Champions League. A Lodz, infatti, il Benfica non ha lasciato scampo agli ucraini, rimaneggiati tra assenze (su tutti lo squalificato Sydorchuk) e partenze, ipotecando il passaggio del turno. Ad Haifa giostra del gol tra il Maccabi e la Stella Rossa di Stankovic. Alla lunga prevale la squadra israeliana (3-2), che ha l'ultima parola e si giocherà la qualificazione partendo in vantaggio, seppur minimo. Tutt’altro tasso di emozioni invece nella gara che ha aperto il programma della giornata, tra Qarabag e Viktoria Plzen, finita senza reti.

    DINAMO KIEV-BENFICA 0-2—
    Non c'è storia per la Dinamo Kiev, che crolla sotto i colpi del Benfica ed è già con un piede e mezzo fuori dalla Champions League. L'atteggiamento dei portoghesi è aggressivo fin da subito e infatti già al 9' si sblocca l'incontro: al termine di una bella azione manovrata da sinistra a destra, Joao Mario appoggia a Gilberto che fulmina sul primo palo Bushchan per il vantaggio degli ospiti. Tsygankov ci prova come può, prima con un sinistro a giro poco angolato (11') poi con una botta dalla distanza che finisce a pochi centimetri dal palo (34'). Nel mezzo una buona conclusione di Joao Mario a rientrare, ma la palla non gira a sufficienza. La pressione comunque resta molto alta e il Benfica viene premiato al 37': il retropassaggio di Tsygankov è interlocutorio, Neres intercetta il pallone e lo lavora per Ramos che non se lo fa dire due volte, siglando il raddoppio. Prima dell'intervallo la squadra di Schmidt cerca anche il colpo del k.o., ci va vicino Neres da posizione defilata ma non inquadra lo specchio al 42'. I ritmi si abbassano sensibilmente nella ripresa, per una situazione pericolosa bisogna aspettare la metà della frazione con il subentrato Karavajev che prima si fa murare in uscita da Valchodimos, poi ci riprova da fuori area all’81’ trovando ancora l’opposizione del portiere.

    MACCABI HAIFA-STELLA ROSSA 3-2— Lo spettacolo non è mancato ad Haifa. In un primo tempo dalle due facce, l'avvio è tutto in favore del Maccabi, che fa più possesso e passa in vantaggio alla prima situazione favorevole. Ottimo lo spunto di Navi sulla destra, Pierrot riceve a centro area e gira in rete al 18'. La Stella Rossa si scuote e al 27' ristabilisce l'equilibrio: Katai tenta la conclusione dal limite, sulla traiettoria c'è Pesic la cui deviazione è fondamentale per mettere fuori causa Cohen. Le squadre si affrontano a viso aperto, i serbi alzano il baricentro rispetto ad inizio gara e la rimonta è servita al 39', quando Bukari gestisce un pallone poco fuori area e serve l'accorrente Kanga, il cui piazzato è preciso quanto basta. Gli israeliani sembrano aver accusato il colpo, ma ad inizio ripresa si torna in parità. La firma è ancora di Pierrot, che si lancia in tuffo sul traversone di Haziza dalla sinistra e infila Borjan (51’). Tuttavia non è finita, perché lo slancio conduce anche al controsorpasso dieci minuti più tardi: Haziza va in percussione e cede a Chery poco fuori area, che ha il tempo di controllare e piazzare il sinistro all’angolino. La Stella Rossa si riversa in avanti ma non riesce ad organizzare un piano d’attacco efficace e il Maccabi difende il successo senza troppe difficoltà.

    QARABAG-VIKTORIA PLZEN 0-0— A Baku poche emozioni e nessun gol, tra i campioni di Azerbaigian e quelli della Repubblica Ceca. La partita la fa soprattutto il Qarabag, con il Viktoria Plzen che si fa vedere pochissimo in avanti, le occasioni infatti sono quasi tutte per gli azeri. La prima è al 6', quando Jankovic si coordina per calciare al volo ma la conclusione gli esce strozzata e Stanek blocca senza difficoltà; stesso epilogo nell'altra metà campo per il tiro da fuori di Bucha (22'). È Wadji ad avere la palla gol migliore della gara cinque minuti dopo: bravo ad infilarsi nel varco lasciato a sinistra dalla difesa avversaria, a tu per tu col portiere cerca il diagonale senza angolare a sufficienza, facendoselo respingere. Nel finale di frazione c'è tempo anche per il tentativo di Sheydayev, tutt'altro che irresistibile. Al rientro degli spogliatoi il Viktoria Plzen si compatta molto meglio, il Qarabag perde ritmo e la manovra non produce nessuna offensiva interessante. Non a caso, l'unico evento degno di nota è una stoccata da fuori area indirizzata all'incrocio dei pali, ma Ozobic non ha fatto i conti con Stanek che sventa la minaccia e salva il risultato.
    Web
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Stankovic, che beffa: passa il Maccabi nel recupero. Benfica a valanga, bene anche il Plzen

    L'incredibile autorete all'ultimo minuto di Pavkov condanna la Stella Rossa. Rimonta casalinga del Viktoria Plzen con il Qarabag. Il Benfica ne fa altri 3 alla Dinamo Kiev
    Salvatore Malfitano
    @malfitoto

    23 agosto - MILANO
    Dieci gol, ma anche emozioni e colpi di scena che si rincorrono sulla strada verso la fase a gironi della Champions League. Il Benfica rispetta le attese e ribadisce la propria superiorità sulla Dinamo Kiev anche al ritorno davanti al proprio pubblico. Missione che invece fallisce a sorpresa la Stella Rossa, che dopo lo svantaggio maturato all’andata era riuscita nella rimonta, poi un errore del portiere e l’autorete nel finale costano la qualificazione a Stankovic. Festeggia così il Maccabi Haifa, approda tra le 32 migliori d’Europa dopo dodici anni dall’ultima volta, e lo fa anche il Viktoria Plzen, che mancava dal 2019, dopo la vittoria sul Qarabag.

    BENFICA-DINAMO KIEV 3-0
    L’impresa sarebbe stata quasi impossibile, ma la Dinamo Kiev non riesce nemmeno ad opporre resistenza contro il Benfica. I segnali arrivano fin da subito, prima con l’incursione di Rafa Silva e poi col palo di Grimaldo su punizione (19’). Due minuti dopo, Neres prova il capolavoro in rovesciata trovando però la respinta di Bushchan. Il crollo degli ucraini comincia al 27’, quando Otamendi è puntuale sul secondo palo ad infilare in rete il cross dell’esterno brasiliano. Al 40’ tocca invece a Rafa Silva, che approfitta del retropassaggio folle di Syrota e supera il portiere. Il colpo di grazia è di Neres, con un delizioso sinistro a giro sull’appoggio di Ramos (42’). Come all’andata, la ripresa non è particolarmente intensa. Nel finale Karavayev da fuori non va lontano dal palo, ma sono comunque i portoghesi ad andare più vicini al quarto gol con Enzo Fernandez, che schiaccia troppo la conclusione da pochi passi.

    STELLA ROSSA-MACCABI HAIFA 2-2
    La notizia della serata arriva da Belgrado, dove la Stella Rossa sciupa un vantaggio di due reti e con due errori pesanti spiana la strada verso i gironi di Champions al Maccabi Haifa. I serbi sfruttano dalle prime battute la spinta del Marakana, nonostante i problemi di visibilità causati dai fumogeni. Al 12’ Kanga tenta il piazzato, ma la sua conclusione si stampa sul palo. Il vantaggio arriva un quarto d’ora dopo: Katai prende d’infilata la difesa israeliana, Goldberg non riesce a liberare l’area e Pesic ne approfitta per segnare a porta vuota. Chery cerca di rispondere dalla distanza, Borjan è attento e blocca (33’). Nel finale di primo tempo succede di tutto. La squadra di Stankovic si porta avanti nel computo totale al 43’: splendida azione tutta in verticale, con la palla che si muove velocemente da Katai a Pesic, fino all’inserimento dal lato sinistro di Ivanic che poi è bravo a calciare forte sul primo palo. Inizia il recupero e Pierrot gira di testa su calcio d’angolo, ma prima della sua deviazione c’è quella di mano di Srnic che il Var segnala. Dal dischetto si presenta Haziza che si fa parare il tiro da Borjan; pochi istanti dopo, Sundgren ci prova dalla distanza e il portiere sbaglia clamorosamente l’intervento su un tiro tutt’altro che irresistibile. Nella ripresa, gli ospiti sfiorano il pari con Conrud; impeccabile stavolta l’estremo difensore della Stella Rossa che sventa la minaccia con l’aiuto del palo (65’). Dove non arriva il Maccabi, ci pensano i serbi a farsi gol da soli. L’incubo prende forma al 90’: su un calcio di punizione dalla trequarti, Patkov svirgola e segna l’autorete che qualifica gli israeliani.

    VIKTORIA PLZEN-QARABAG 2-1
    I cechi fanno valere la legge della Doosan Arena, dove non perdono dal maggio 2021. A farne le spese nella circostanza è il Qarabag, che nelle fasi iniziali della partita è quasi del tutto assente. Kalvach ha già al 3’ un’ottima palla gol, ma calcia male dal limite. Gli azeri alzano il baricentro e alla prima occasione utile colpiscono: al 38’ Ozobic raccoglie una respinta della difesa, stop e tiro al volo sono pregevoli e precisi. Il Viktoria Plzen riprende ad attaccare con convinzione nel secondo tempo e approfitta degli interventi non impeccabili di Mahammadaliyev. Al 58’ un’uscita scriteriata del portiere su un calcio di punizione lascia la porta sguarnita, Kopic controlla al limite e pareggia. Un quarto d’ora e la rimonta è servita: la difesa del Qarabag è piazzata male, Mosquera sul fondo serve Kliment al centro che tocca sotto le gambe dell’estremo difensore.
    Web
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Champions, ci siamo: ok Rangers (a sorpresa), Copenaghen e Dinamo Zagabria

    Gli scozzesi vincono di misura contro il Psv, tanta fatica per i croati che ribaltano il gol di svantaggio dell'andata e ottengono la qualificazione dilagando nel finale dei tempi supplementari. Il pareggio a reti inviolate in Turchia condanna il Trabzonspor
    Francesco Calvi

    25 agosto - MILANO
    Passano Copenaghen, Dinamo Zagabria e Rangers. Il tabellone delle 32 squadre partecipanti alla prossima Champions League, adesso, è completo. Per i danesi, dopo la vittoria di una settimana fa, è sufficiente un pareggio (0-0) in casa del Trabzonspor per ottenere la qualificazione. I croati eliminano il Bodo Glimt ai supplementari mentre i Rangers, dopo il 2-2 dell’andata, superano il PSV con un gol di Colak.

    TRABZONSPOR-COPENAGHEN 0-0
    Per ribaltare l’1-2 della scorsa settimana, i turchi puntano su Cornelius, ex del match, al centro dell’attacco. In avvio di partita, gli ospiti sono pericolosi con Bardhi e Falk. Il Trabzonspor risponde con Djaniny, fermato dal portiere avversario. Proprio Cornelius, al 20’, per poco non trova l’1-0 su cross dell’ex Udinese Stryger Larsen. Nel finale del primo tempo, ancora il Copenaghen sfiora due volte il vantaggio. I padroni di casa spingono nella ripresa, ma il colpo di tacco di Siopis e il tiro dalla distanza di Bakasetas non bastano: il Copenaghen resiste all’assalto e conquista un biglietto per la fase a gironi.

    DINAMO ZAGABRIA- BODO GLIMT 4-1 D.T.S
    La vittoria dell’andata in Norvegia (2-1) tiene vive le speranze del Bodo Glimt, che punta a centrare la prima, storica qualificazione in Champions. A Zagabria, però, la Dinamo passa in vantaggio dopo 4’. Il timbro è di Orsic, bravo a battere Haikin al termine di un rapido contropiede dei suoi. I croati non si accontentano e raddoppiano con Bruno Petkovic: al 35’, l’ex Bologna controlla un pallone in area e poi lo spedisce in rete con una rovesciata. La reazione del Bodo arriva nell’ultima mezzora. Il primo lampo porta la firma di Mugisha, poi il neo-entrato Gronbaek, a tu per tu con il portiere, trova il gol che prolunga la sfida fino ai supplementari. Il sogno dei norvegesi tramonta al 117’, quando la Dinamo Zagabria approfitta di un buco nella difesa avversaria: il pallone finisce dalle parti di Drmic, che calcia dal limite e realizza il 3-1. Due minuti dopo, quando ormai il Bodo è sbilanciato in avanti, la gioia del gol arriva anche per Bockaj, autore del definitivo 4-1.

    PSV-RANGERS 0-1

    Dopo il pareggio dell’andata, entrambe le formazioni partono con il piede sull’acceleratore, cercando di passare subito in vantaggio. Gli olandesi ci provano con Gakpo e de Jong, ma i loro tiri sono respinti. I Rangers rispondono con Kent e Lundstram, nel finale di primo tempo il Psv spaventa gli scozzesi con Max, Sangarè e i soliti Gakpo e de Jong. All’inizio della ripresa spingono Tavernier e compagni, che prima colpiscono la traversa con Kent e poi sbloccano il match sfruttando un errore di Ramalho. Il centrale brasiliano si fa sorprendere da Tillma, che serve a Colak un pallone che è soltanto da appoggiare in rete. Nel finale il Psv cerca la rete che varrebbe l’accesso ai tempi supplementari, ma senza successo.
    Web
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    Opera_Snapshot_2022-08-27_170458_www
    Web
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Orsic fa volare la Dinamo: battuto il Chelsea! Dortmund sul velluto col Copenaghen

    I blues sono nel girone del Milan e cominciano l'avventura europea inseguendo. Tris del Borussia con Reus, Guerriero e Bellingham
    Salvatore Malfitano
    @malfitoto

    6 settembre - MILANO
    L’incredibile esito di Zagabria che fa sorridere il Milan, la prova quadrata del Borussia Dortmund: la fase a gironi della Champions League comincia rispettando, a tutti gli effetti, le aspettative di imprevedibilità e spettacolo. Il Chelsea, che sulla carta dovrebbe contendere ai rossoneri il primato del girone E, cade inaspettatamente contro la Dinamo grazie alla rete di Orsic, che conferma quanto il Maksimir sia un fattore: l’ultima sconfitta interna, per la formazione di Cacic, risale infatti al dicembre 2021. Tutto in discesa invece per il Bvb, che a parte il palo ad inizio partita rischia pochissimo e legittima il 3-0 maturato contro il Copenhagen.

    DINAMO ZAGABRIA-CHELSEA 1-0
    La squadra di Tuchel si riversa in massa fin da subito nella metà campo avversaria e fa possesso, come prevedibile. Sterling e Aubameyang si cercano e si trovano, forse anche troppo dal momento che in un paio di occasioni l’eccesso di altruismo non paga. A sorpresa, al 13’ sono i croati ad andare in vantaggio, su un’asse che sa d’Italia visti i trascorsi dei protagonisti: Petkovic prolunga di testa un lancio dalla difesa, Orsic brucia Fofana e davanti a Kepa lo beffa con un delizioso tocco d’esterno. L’inerzia della manovra resta ai Blues, che però risentono dello svantaggio. È la Dinamo a rendersi più pericolosa, con la conclusione di Ademi da fuori area che il portiere respinge alla mezzora. L’andamento della gara è sostanzialmente lo stesso nella ripresa: il Chelsea fa gioco, gli avversari creano palle gol. Ristovski lascia partire un gran destro dalla distanza, Kepa si esalta con l’aiuto della traversa (56’). Il forcing degli inglesi diventa più efficace verso la fine, con l’enorme doppia occasione all’86’: il tiro secco di James si stampa sul palo, sugli sviluppi dell’azione Jorginho crossa per Mount ma la sua girata viene neutralizzata da Livakovic.

    BORUSSIA DORTMUND-COPENHAGEN 3-0
    La partita sembra promettere equilibrio, dal momento che dopo soli diciotto secondi il Copenhagen sfiora il gol con Zeca, che calcia da fuori e colpisce il palo. In realtà, i tedeschi non si fanno spaventare e macinano gioco. Brandt ispira Modeste al 9’, servendogli un buon pallone a centro area che l’attaccante spara alto. La qualità nel palleggio resta invariata anche dopo l’uscita a metà primo tempo di Hazard, sostituito per un problema muscolare alla coscia. Al suo posto entra Reyna, che non lo farà rimpiangere. Il Borussia Dortmund va avanti al 35’: l’iniziativa è del solito Brandt, che serve il taglio di Reus; dribbling secco su Vavro e tiro sul primo palo che non lascia scampo a Ryan. Sette minuti e la formazione di Terzic ipoteca il successo. Stavolta Reus difende il possesso sulla trequarti, cede a Guerreiro che triangola con Reyna e segna a porta vuota. Al rientro dagli spogliatoi, i ritmi calano per poi intensificarsi a ridosso della fine. Brandt scalda i guanti di Ryan, Moukoko sbaglia a porta vuota in equilibrio precario (80’). A chiudere la partita ci pensa però Bellingham all’83’, quando conclude una bella azione corale sull’assist di Reyna.
    Web
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Uragano Mbappé per un tempo, poi la Juve si riprende: sconfitta con rimpianto

    Il primo tempo si chiude col doppio vantaggio francese firmato dall'attaccante, McKennie riapre il match nella ripresa. Occasione del 2-2 nel finale sprecata da Locatelli
    Livia Taglioli

    6 settembre - MILANO
    Al primo incrocio in Champions League fra Juve e Psg la squadra parigina abbatte un tabù: per la prima volta supera i bianconeri, al nono tentativo nelle competizioni europee. Al Parco dei Principi l’esordio stagionale in Champions finisce 2-1 a favore della squadra di Galtier, dopo una gara a due facce: nel primo tempo i padroni di casa giganteggiano giocando in totale controllo del match sia sul piano del collettivo che delle individualità e chiudono in vantaggio di due reti grazie alla doppietta di uno strepitoso Mbappé; nella ripresa esce invece la Juve, che dimezza il risultato col neo entrato McKennie e mostra importanti segnali di crescita, nella mentalità e nel gioco.

    IN&OUT—
    La Juventus già orfana di Szczesny, Chiesa e Pogba perde anche Di Maria, che non è stato convocato perché non ancora pronto dopo l’infortunio muscolare. Perso così il suo faro offensivo, Allegri decide per rimescolare a fondo le carte, optando per la prima volta in stagione per una difesa a tre. Il debuttante Bremer a destra, il rientrante dal 1’ Bonucci in mezzo e Danilo a sinistra ne sono gli interpreti, con Cuadrado e Kostic (l’altro esordiente) a stantuffare sulle fasce e il trio Rabiot-Paredes-Miretti a coprire la retroguardia e dettare i tempi in avanti, dove opera l’inedita coppia Milik-Vlahovic. Galtier, recuperato Vitinha, opta per il consueto 3-4-1-2, con Messi dietro a Neymar e Mbappé. Il trio delle meraviglie incanta, col francese imprendibile per chiunque, per velocità di testa e di gambe.

    DOPPIO VANTAGGIO PSG— La Juve parte in pressing alto, ma la coppia Neymar-Mbappé ne spegne gli ardori già dopo 5’: il brasiliano inventa un pallonetto millimetrico, il francese trafigge Perin con un violento destro al volo, in area. Il vantaggio non frena il Psg, che spinge alla ricerca del raddoppio, con Hakimi e Nuno Mendes attaccanti aggiunti sulle fasce, e obbliga i bianconeri a rinculare pericolosamente. La Juve si compatta e chiude gli spazi ma non riesce ad alleggerire la pressione parigina innescando azioni di rimessa. E quand’anche mette fuori la testa, l’area avversaria è meta troppo lontana per essere raggiunta. Tranne in un’occasione: al 19’ un colpo di testa di Milik chiama Donnarumma a battere un colpo, con Kostic che non trova poi lo specchio della porta. Resterà l’unico segnale di vita offensiva bianconera nell’arco dei primi 45’. Inevitabilmente arriva il raddoppio parigino: stavolta è una triangolazione velocissima con Hakimi ad armare il sinistro di Mbappé, che trafigge di nuovo Perin, al 22’. Poi il Psg addormenta il match, abbassando ritmo e volume di gioco, senza che la Juve riesca ad invertire il trend.
    NELLA RIPRESA JUVE TRASFORMATA— Nella ripresa McKennie prende il posto di Miretti, alla sua prima gara in Europa dal 1’ nonché il più giovane bianconero schierato dalla Juve in Champions/Coppa Campioni dopo Pioli, e la mossa si rivela vincente: già i primi battiti della gara vedono una Juve più reattiva e vigorosa, e al 53’ il texano trova di testa il gol del 2-1, complice un’uscita a vuoto di Donnarumma. Ora la gara è aperta e combattuta, con una Juve trasformata rispetto ai primi 45’. La rete le ha dato fiducia, il gioco appare più fluido e la testa più sgombra. In sintesi, la squadra si è sbloccata, ritrovando spirito e gioco senza palla. Tanto che al 55’ sfiora il pareggio, con Donnarumma che respinge un colpo di testa ravvicinato di Vlahovic. Mbappé, Messi e Neymar (gran parata di Perin nel finale) non lasciano tranquilli i bianconeri, ma la Juve ora non si ferma ad aspettare la prima mossa altrui. Locatelli rileva Milik, il Psg alterna possesso palla a folate in contropiede, ma non è più la squadra dominante del primo tempo. La squadra di Allegri gioca anche senza palla, ha idee e personalità, evita di abbassarsi troppo ed arriva dalle parti dell’area francese con buona continuità. Il gol del pari sembra alla portata, tantalico. Locatelli lo sfiora, il match finisce, ma la Juve almeno per un tempo c’è, e da qui dovrà ripartire.
    Web
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Deus ex machina
    ♣♣♣♣♣♣♣♣♣

    Group
    Black
    Posts
    196,426
    Location
    AUGUSTA TAURINORUM

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Milan, partenza lenta: Saelemaekers riprende il Salisburgo. Leao sfiora il colpo al 94'

    Partita equilibrata alla Red Bull Arena: austriaci avanti con Okafor, il belga trova il definitivo 1-1 prima dell'intervallo. Palo del portoghese nel recupero
    Stefano Cantalupi

    6 settembre - MILANO
    Se un anno fa il Milan aveva iniziato la Champions League con un'illusione e una sconfitta ad Anfield, stavolta parte con solide realtà: 1-1 a Salisburgo e via, rotto il ghiaccio in un gruppo E che si annuncia combattutissimo. Non un Diavolo scintillante come nel derby, ma senz'altro combattivo, contro un avversario che ha organizzazione, ritmo alto e un paio di elementi di gran talento. E per un pelo Leao non fa il colpo in pieno recupero.

    EQUILIBRIO—
    Il risultato di Zagabria, col Chelsea sconfitto dalla Dinamo, serve subito da monito per tutti quelli che consideravano i Blues e il Milan strafavoriti per la qualificazione. Il Salisburgo, poi, ha un curriculum recente che invita al rispetto, specialmente alla Red Bull Arena (3 vittorie nel girone e un pari col Bayern agli ottavi della scorsa Champions). Non stupisce, dunque, che i campioni d'Italia facciano "partita pari" in un bel primo tempo in terra d'Austria. Anzi, occorre rimediare allo svantaggio per andare all'intervallo sull'1-1, mostrando carattere nel momento più difficile.

    BOTTA E RISPOSTA— Le reti sono di Okafor e Saelemaekers. Lo svizzero forma con Fernando una coppia d'attacco di alto livello, com'è tradizione da queste parti (è passata di qui gente come Haaland e Mané). E i rossoneri soffrono le loro combinazioni, accese soprattutto da Capaldo - due volte al tiro già nel primo minuto di gioco - e Kameri. Va in difficoltà Kalulu, che al 28' perde l'equilibrio in area nell'uno contro uno con Okafor e finisce in terra goffamente: nemmeno Maignan può fare il miracolo, il pallone dell'1-0 gli passa in mezzo alle gambe. Il Diavolo, però, reagisce. La cosa che aveva funzionato meglio fin lì era stato l'assolo centrale di Hernandez, vanificato da un paio di letture poco felici di Giroud, ma il gol del pari al 40' nasce invece da un'opera collettiva dell'ingegno, come si direbbe per i giornali: De Ketelaere pulisce un bel pallone a metà campo, Bennacer lo raccoglie e lo mette sulla corsa di Leao, al centro c'è Saelemaekers che scaraventa in porta l'1-1, favorito anche dalla presenza di Giroud.

    BRIVIDO LEAO— Situazione raddrizzata, ma la ripresa si apre con un brivido: Kjaergaard centra da sinistra per Fernando, liberissimo sul palo opposto, con Maignan graziato dal brasiliano. Pioli ha visto abbastanza: dentro Pobega, Dest e Origi, fuori Bennacer, Calabria e Giroud. Ma il primo portiere a doversi esibire dopo i cambi è ancora Maignan, chiamato al tuffo da un bolide di Seiwald. Il gioiellino Sesko e il duo Diaz-Messias sono le mosse finali di Jaissle e Pioli per dare il colpo decisivo alla gara: Brahim quasi ci riesce, ma l'uscita bassa di Kohn sigilla il risultato. Poi Theo regala un brivido, ma ai tifosi rossoneri: passaggio da horror in zona pericolosa, tiro a giro di Sesko che non passa lontanissimo dal palo. Finita? Macché, c'è tempo per il rimpianto finale: palo di Leao al 94', con un destro deviato. Il Milan rivedrà gli austriaci tra un paio di mesi, il prossimo ostacolo a cui pensare sarà tra una settimana: a San Siro arriva la Dinamo Zagabria. Da capolista del girone. L'avreste detto?
    Web
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ♣♣♣♣♣♣

    Group
    Punk
    Posts
    7,316

    Status
    Offline
    Ieri sera una delle peggiori prestazioni del Milan. Perché contro il Salisburgo in un giorne così DEVI vincere.
    Mi preoccupano gli svarioni in difesa e l'evanescenza di molti giocatori.
    Male, male, male
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ♣♣♣♣♣♣

    Group
    Punk
    Posts
    7,316

    Status
    Offline
    Maignan: 5
    Calabria: 5
    Kalulu: 5.5
    Tomori: 5.5
    Hernandez: 5
    Bennacer: 6
    Tonali: 5.5
    Saelemaekers: 6
    De Ketelaere: 4.5
    Leão: 5
    Giroud: 5
    Origi5
    Brahim Diaz: 4
    Dest: sv
    Pobega: sv
    Messias: sv
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Black
    Posts
    36,736
    Location
    Vercelli

    Status
    Offline
    Partita assurda. Il primo tempo fosse finito 4-0 per il PSG non sarebbe stato uno scandalo.
    Nel secondo possiamo pure rammaricarci di non aver fatto punti
     
    Top
    .
138 replies since 25/6/2022, 18:19   590 views
  Share  
.