Conference League 2022-23

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    Primo turno di qualificazione:

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    Tre Fiori, il sogno continua: è al 2° turno di Conference. Col Falco protagonista!

    Dopo l'1-0 esterno dell'andata, è arrivato il 3-1 sui lussemburghesi del Fola Esch. Ora incontreranno una rappresentante delle Far Oer. Il tecnico Selva: "Due partite perfette"




    Il Tre Fiori esaudisce il sogno di una notte di mezza estate qualificandosi al secondo turno preliminare di Conference League. La squadra di San Marino rispedisce a casa i lussemburghesi del Fola Esch con un convincente 3-1 dopo la storica vittoria di misura maturata all’andata firmata da Nunez Mastroianni, la prima in trasferta nelle Coppe europee per un club di San Marino dopo 22 anni di tentativi. Record su record per i ragazzi del tecnico Andy Selva, che hanno recitato alla perfezione il copione meritandosi gli applausi grazie a un mix di bel gioco e cinismo sottoporta che ha annichilito la terza forza del campionato lussemburghese. Mai un club sammarinese si era imposto all’andata e al ritorno in Europa e così i gialloblù ottengono il secondo passaggio del turno nella propria storia, dopo quello del 2018 in Europa League contro i gallesi del Bala Town.

    I PROTAGONISTI—
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    Le lunghe falcate del centravanti classe ’99 Massimo N’Cede Goh, un passato nel settore giovanile della Juventus e un cugino illustre come il nazionale azzurro Moise Kean, unite alla doppietta europea del croato Bojan Gjurchinoski appena premiato come miglior straniero del campionato di San Marino, hanno messo i sigilli su un successo affatto scontato. Camei di una compagnia eterogenea ma ben strutturata, dove hanno trovato posto Nicola Della Valle, Andrea Tamagnini e Giacomo Pracucci, ultimi reduci dall’impresa di Europa League che confermano la crescita del calcio sammarinese, perché questa volta le vittorie non sono state frutto di episodi dopo partite sofferte, ma costruite da squadra vera capace di imporre il proprio gioco. Uno spettacolo che ha trovato solidità nell’ex professionista e capitano Andrea De Falco, centrocampista vanta una carriera con molti anni in serie B a Bari, Ancona Sassuolo e Benevento e che ha avuto il suo fiore all’occhiello in Mario Ferri, per tutti "Il Falco", che di strada ne ha fatta tanta dalle invasioni da irriverente disturbatore sui campi di mezzo mondo e dalla corsa in spiaggia durante il lockdown che lo hanno reso famoso. Tutti suoi i 50 tifosi al seguito arrivati da Pescara, che si sono uniti al tifo sammarinese chiedendo a gran voce il suo ingresso in campo. E lui, Il Falco, seppur con soli 3 minuti a disposizione, li ha ripagati con una giocata da applausi: un tunnel che da solo è valso il prezzo del biglietto e il viaggio a San Marino.

    "Quando sono entrato mi sono detto: cosa posso fare di buono in 3 minuti? Segnare, se riesco. Altrimenti posso fare un tunnel come faceva Andy Selva, che quando giocava veniva chiamato il Messi del Titano. Sono contento che il mister abbia apprezzato perché ci tengo tanto a questa squadra: siamo come una famiglia, c’è una sinergia particolare e ho voluto unirmi a questo gruppo nonostante i problemi fisici prima dell’inizio della preparazione. Sono felice di essere stato all’altezza e di aver contribuito a creare una bella situazione anche insieme ai miei amici sugli spalti e i miei follower sui social. Tutti sono entusiasti di questa vittoria perché siamo una squadra di lavoratori: c’è chi vende auto, chi fa il gommista e chi il cameriere e insieme, tutti uniti, abbiamo sconfitto una squadra di professionisti. Questo sì che ho un sogno e ora ho altri due obiettivi: ritagliarmi più spazio nelle prossime partite di Conference e venire a giocare al Tre Fiori una stagione intera".

    LA STORIA CONTINUA— A spiegare il segreto del successo è l’allenatore Andy Selva, ex attaccante e recordman della nazionale sammarinese, che vanta anche una stagione in serie B con il Sassuolo. "Due partite perfette in cui non abbiamo mai sofferto, con i ragazzi capaci di realizzare in campo tutto quello che avevamo in testa. Sono stati eccezionali in tutte le fasi di gioco, quella difensiva, nel possesso di palla e in quella realizzativa. Il Tre Fiori vuole scrivere una nuova storia per il calcio sammarinese e iniziare così questo progetto fa ben sperare". Dulcis in fundo, in ogni storia che si rispetti, non deve mancare un pizzico di romanticismo: qui arriva con la dedica del tecnico "per mia moglie Eleonora, un regalo per lei nel giorno del suo compleanno". Giovedì 21 luglio si gioca alle Far Oer contro il Torshavn, ritorno al San Marino Stadium giovedì 28. Per il Tre Fiori l’obiettivo è sempre quello: continuare il sogno di mezza estate.
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    Secondo turno di qualificazioni

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    Tante sconfitte di misura
     
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    Terzo turno di qualificazione

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    Fiorentina, due gol e 45’ da grande. Ma il Twente segna e tiene aperta la qualificazione

    Andata playoff Conference League: viola scatenati nel primo tempo, in gol Nico Gonzalez e Cabral, nella ripresa la rete di Cerny
    Francesco Calvi

    18 agosto - MILANO
    Apre Gonzalez, raddoppia Cabral: la Fiorentina rifila due gol al Twente ed esce vittoriosa dal primo impegno europeo dell’era-Commisso. La sfida del Franchi, valida per l’andata dei playoff di Conference League, finisce 2-1 per la squadra di Italiano, trascinata dalle giocate di Biraghi e Sottil, autori degli assist decisivi contro gli olandesi.

    TURNOVER VIOLA—
    Rispetto alla partita contro la Cremonese, i toscani cambiano sei undicesimi della formazione titolare. Fra i pali c’è Terracciano, in difesa Venuti e Nastasic prendono il posto di Benassi e Quarta. Duncan sostituisce Bonaventura al fianco di Amrabat e Maleh, in avanti c’è il tridente composto da Gonzalez, Cabral e il confermato Sottil. Il Twente scende in campo con il 4-2-3-1, con il fantasista Vlap – autore di due reti nel penultimo turno di preliminari – alle spalle del bomber Van Wolfswinkel.

    DOPPIO VANTAGGIO— Un minuto dopo il fischio d’inizio, la Fiorentina è già sull’1-0. Sottil serve Biraghi che crossa per Nico Gonzalez, l’argentino salta più in alto di tutti e trova l’incornata vincente. Al 15’ scalda il motore Cabral, che manca il raddoppio con un colpo di testa. Passa un quarto d’ora e proprio il brasiliano timbra il 2-0: Biraghi verticalizza per Sottil che scende sulla fascia sinistra, entra in area e offre al centravanti un pallone che è soltanto da spingere in rete. Prima dell’intervallo si accende Vlap, pericoloso su punizione, e Cabral sfiora il tris sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

    MOSSA VINCENTE— Nella ripresa, Italiano inserisce prima Mandragora e Ikone, poi Jovic, Dodò e Kouame. Il cambio più azzeccato, però, è quello del Twente, che schiera Cerny al posto di Rots. Al 65’ il ceco si sfugge alla difesa sul filo del fuorigioco e supera Terracciano. Si riaccendono così le speranze dei quasi 2500 olandesi arrivati a Firenze al seguito della squadra. La sfida di ritorno, decisiva per l’accesso alla fase a gironi, è in programma giovedì prossimo in Olanda.
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    Scamacca trascina il West Ham: 3-1 al Viborg e gironi vicini

    L'attaccante italiano sblocca il risultato con un bel colpo di testa, gli inglesi la chiudono nella ripresa. In campo anche Ogbonna
    Dal nostro corrispondente Davide Chinellato
    @dchinellato

    18 agosto - LONDRA
    La prima volta non si scorda mai. Quella di Gianluca Scamacca da titolare del West Ham è la sua indimenticabile prima volta in tante cose: primo gol con la nuova maglia, 24 minuti dopo il fischio d’inizio, primo dito agitato per i suoi nuovi tifosi nel suo nuovo stadio, primo gol in Europa nella sua prima presenza nelle coppe. Un trionfo, suo e del West Ham, che nell’andata degli spareggi di Conference League stende 3-1 i danesi del Viborg (ritorno giovedì prossimo in Danimarca). E riabbraccia Angelo Ogbonna, titolare e capitano 9 mesi dopo la rottura del crociato del ginocchio destro. I due italiani hanno entrambi giocato 66’.

    GLI ITALIANI—
    Scamacca finalmente dall’inizio era la certezza della vigilia. Ogbonna è la sorpresa dell’ultimo minuto. “Non è lontano dal rientro” aveva detto Billy McKinlay, rimpiazzo in panchina dello squalificato David Moyes, nella conferenza stampa della vigilia. Il 34enne fermo dal 7 novembre invece ritrova subito il campo, col London Stadium che lo applaude come si fa con gli eroi. Lui, che ha lavorato sodo tutta l’estate per accelerare il recupero ma che con la prima squadra finora non si era ancora visto, nemmeno in panchina, fa di tutto per meritarsi quegli applausi, con una partita senza incertezze. Come Scamacca. Il gol al 24’ è un assaggio del suo talento, un colpo di testa da scalata al cielo per raccogliere uno splendido cross da sinistra di Cornet, nuovo arrivato come lui che in Europa trova quei minuti che in Premier ancora non ha. La rete sblocca l’azzurro: Scamacca dopo aver fato centro è più nel vivo della manovra, dettando anche tempo e movimenti per i compagni. Sia lui che Ogbonna salutano tra gli applausi al 66’, subito dopo che Bowen ha fatto 2-0. Una partita così era quello che serviva a Scamacca per dimostrare al West Ham che puntare su di lui è stata la scelta giusta, per mostrare ai suoi nuovi tifosi che il loro attaccante italiano di cui hanno lentamente imparato a pronunciare il nome merita i loro applausi. Ora tocca a Moyes convincersi a dargli più spazio, anche in Premier. Come a Ogbonna, titolare inamovibile prima di farsi male che ora, finito l’incubo, punta a riprendersi lo spazio perduto.

    LA PARTITA— Scamacca ci prova subito, ma il suo tiro al 6’ viene respinto dal portiere Pedersen. Il gol salendo in cielo al 24’ è quello che fa esplodere lo stadio, mezzo vuoto anche per lo sciopero dei trasporti che nel tardo pomeriggio ha bloccato Londra. Scamacca dopo la rete è più intraprendente e ci riprova al 29’, con uno splendido destro a giro da fuori area che costringe Pedersen a mostrare tutto il suo talento da portiere. Nella ripresa un colpo di biliardo di Bowen, che al 64’ scaglia un imparabile sinistro da fuori, regala il 2-0 al West Ham. Il doppio vantaggio convince McKinlay a cambiare, anche i due azzurri, ma il Viborg subito dopo rientra in partita, con Jensen che al 69’ ripete per dinamica il gol di Scamacca. A chiudere il match ci pensa il cambio dell’azzurro, Antonio, che al 78’ appoggia in rete uno splendido passaggio di Benrahma. Gli Hammers sono ancora pericolosi, ma il risultato non cambia più.
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    Per come stava andando la partita della fiorentina nel primo tempo il risultato poteva essere ben altro
     
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    CONFERENCE LEAGUE— Il West Ham non ha problemi nel superare il Viborg anche nel ritorno, dopo aver vinto anche settimana scorsa. Gianluca Scamacca parte titolare e segna il suo secondo gol europeo che sblocca il match, con una bella girata al volo sul primo palo. Dopo aver perso all'andata, ribalta il discorso qualificazione il Molde che supera in Austria il Wolsberger per 0-4. Anche il Colonia rimonta il Mol Fehervar(0-3) e si qualifica ai gironi. L'AIK Stoccolma perde in casa (0-1) e viene eliminato dai cechi dello Slovacko. Il Basilea si qualifica con il 2-0 contro il Cska Mosca, così come il Cluj che batte il Maribor (1-0). In pieno recupero si regalano la qualificazione i rumeni del Fcsb (1-3) contro i norvegesi del Viking. Lo Slavia Praga vince (2-0) ai supplementari contro i polacchi dei Rakow. L'Hapoel Beer Sheva supera ai rigori (2-1 d.c.r.) il Craiova.Il Nizza ha bisogno dei supplementari per avere la meglio (2-0) e la qualificazione contro il Maccabi Tel Aviv. Stefano Okaka trascina il Basaksehir in Belgio sul campo dell'Antwerp: il centravanti italiano la rete dell'1-2 turco, nell'1-3 finale. Tutto facile per Az Alkmaar (1-2 in Portogallo contro il Gli Vicente) e Villarreal (0-2 sull'Hajduk Split). L'Anderlecht elimina lo Young Boys ai rigori. La squadra lettone del Rfs supera ai calci di rigore il Linfield, così come lo Slovan Bratislava con lo Zrinjski.
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    Miracolo di Terracciano al 97'! E la Fiorentina vola ai gironi di Conference League

    La squadra di Italiano sfiora un paio di volte il gol qualificazione ma nel finale rischia grosso: Igor espulso nel recupero, poi la paratona del portiere
    Salvatore Malfitano
    @malfitoto

    25 agosto - MILANO
    Regge ma non si arrocca, propone senza paura e alla fine è un atteggiamento che paga. Tanto che, alla maniera pugilistica, ai punti probabilmente vincerebbe la Fiorentina. Questo 0-0 però ha lo stesso valore, perché dopo il 2-1 dell’andata segna il ritorno dei viola in Europa a cinque anni dall’ultima volta. Non riesce la rimonta al Twente, non basta la bolgia del Grolsch Veste. Italiano centra l’obiettivo: la qualificazione alla fase a gironi della Conference League. Un traguardo reso possibile dalla compattezza ma soprattutto dalle mani di Terracciano, che all’ultimo respiro neutralizza il colpo di testa di Brenet.

    LA PARTITA—
    Italiano conferma Maleh in mediana e lascia fuori Duncan, a sorpresa Nico Gonzalez parte dalla panchina con il tecnico che punta ancora su Sottil; titolare il recuperato Igor al posto di Nastasic al centro della difesa. Qualche novità rispetto all’andata c’è anche nel Twente, che lancia dal primo minuto Cerny sulla trequarti, l’uomo che ha lasciato aperto il discorso qualificazione con la rete siglata al Franchi, e Hilger nel reparto arretrato. Jans voleva un approccio più coraggioso della sua squadra e lo ottiene. La partenza degli olandesi è molto intensa, la Fiorentina soffre la pressione molto alta nelle fasi iniziali della sfida, complice l’atmosfera ad Enschede. Il pubblico si fa notare non solo col sostegno, ma anche disturbando il gioco con il lancio dei bicchieri dagli spalti. Al 17’ è provvidenziale il salvataggio di Cabral, protagonista nella propria area deviando sulla linea di porta la conclusione ben indirizzata di Vlap, su cui Terracciano non sarebbe arrivato. I viola tentano di spaventare gli avversari in ripartenza, ma il primo pericolo creato è direttamente da calcio di punizione: Sottil ci prova dalla distanza, il pallone è sporcato da Van Wolfswinkel in barriera, Unnestall però è reattivo e non si fa ingannare dal cambio di traiettoria (38’). È ancora l’esterno della Fiorentina, il più attivo dei suoi, a tenere in apprensione la retroguardia del Twente. Lo fa al 41’, quando conclude troppo centralmente dopo un bello slalom.

    LA RIPRESA— Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo, a ritmi indiavolati. Il diagonale secco di Sottil dal limite viene neutralizzato dal portiere, sul capovolgimento di fronte Igor scherma in modo decisivo la conclusione a botta sicura di Cerny a centro area (52’). Tre minuti dopo, tante proteste di Italiano sull’intervento di Unnerstall su Ikoné lanciato a rete: il braccio è largo ma il portiere in realtà sfiora il pallone con la testa. Ottima in questa circostanza la mancata chiamata in presa diretta dell’arbitro Petrescu in una situazione che avrebbe potuto trarlo in inganno. Il piano partita comincia a svilupparsi nelle panchine. L’allenatore dei viola vuole più ordine a centrocampo, nel tentativo di disinnescare il Twente col palleggio, così inserisce Mandragora al posto di Maleh. Jans d’altro canto cambia dietro la punta mandando in campo Rots e Tzolis, che calcia due volte ai primi palloni toccati, ma Terracciano è attento su entrambi i tiri. La Fiorentina non vuole cali di tensione, a venti minuti dal termine è il turno di Jovic e Nico Gonzalez, che rilevano Sottil e Cabral. La strategia potrebbe premiare Italiano al 75’: l’attaccante serbo spizza per Nico Gonzalez, che a sua volta premia l’inserimento di Ikoné; a tu per tu con Unnerstall, però, l’ex Lille però non è freddo quanto basta. Fumogeni e oggetti provocano momenti di tensione fra le due panchine, con il direttore di gara che deve interrompere il gioco. I viola hanno un altro match point all’85’ con Mandragora: Jovic serve perfettamente il taglio del centrocampista, che si alza in rovesciata con la palla che si ferma sul palo. Il finale è tutto di sofferenza, a causa dell’inferiorità numerica. Quattro dei sette minuti di recupero si giocano senza Igor, espulso per somma d’ammonizioni dopo un giallo severo per perdita di tempo. Nonostante tutto, la Fiorentina spreca un’altra occasione enorme con Jovic e il miracolo di Terracciano sul colpo di testa di Brenet all’ultimo istante vale l’Europa.
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    Girone A -Basaksehir, Fiorentina, Hearts, RFS
    Girone B - West Ham, Steaua Bucarest, Anderlecht, Silkeborg

    Girone C - Villarreal, Beer-Sheva, Austria Vienna, Lech Poznań

    Girone D - Partizan, Colonia, Nizza, Slovácko

    Girone E - Az Alkmaar, Apollon, Vaduz , Dnipro-1

    Girone F - Gent, Molde, Shamrock Rovers, Djurgarden

    Girone G- Slavia Praga,Cluj, Sivasspor, Ballkani

    Girone H - Basilea, Slovan Bratislava, Žalgiris Vilnius, Pyunik
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    Beffa Fiorentina: domina, spreca, segna solo con Barak e alla fine è ripresa dal Riga

    Debutto amaro in Conference League: tante occasioni sbagliate da Ikoné e Cabral, poi dopo essere finalmente passata in vantaggio è ripresa nell'ultimo quarto d'ora dai lettoni
    Giovanni Sardelli

    8 settembre - FIRENZE
    Comincia con un passo falso interno la Conference League della Fiorentina, che al Franchi domina l'Rfs Riga ma non concretizza (solo a inizio ripresa, dopo mille occasioni soprattutto con Ikoné e Cabral), uscendo infine beffata dall'1-1 finale e con un solo punto in classifica. Il vantaggio viola è arrivato al 56' dai piedi di Antonin Barak a mandare in rete da centro area il cross dalla sinistra di Biraghi. Al 74' il pari ospite con Ilic bravo a infilarsi tra Ranieri e Martinez Quarta per andare a tu per tu con Gollini e infilare l'1-1. Prossimo impegno per la Fiorentina tra una settimana a Istanbul contro il Basaksehir.

    OCCASIONI SPRECATE —
    Pronti via e viola in controllo. Barack dopo pochi minuti colpisce il palo, poi Ikone e Kouame non trovano lo spunto giusto. L'assedio viola non porta però al colpo vincente anche grazie ad uno straordinario Steinbors che per tre volte intorno alla mezzora strozza in gola l'urlo di Cabral. Due minuti più tardi è Ranieri a mangiarsi il vantaggio calciando alto da pochi metri a porta vuota sugli sviluppi di un corner. Quando sbagli così tanto rischi ed i viola rischiano davvero. Prima con una mano sospetta in area di Quarta (il Var non c'è, ndr) e poi con la clamorosa occasione capitata ad Ilic. Il centravanti, lanciato da uno scivolone di Bonaventura da ultimo uomo, calcia sul fianco di Gollini in uscita tutto solo davanti alla porta.

    BOTTA E RISPOSTA — Italiano cambia subito: dentro Sottil per Kouame ed il numero 33 viola dimostra immediatamente di essere ispirato. La Viola attacca ed alla fine passa con un cross di Biraghi, perfetto, girato in porta da Barak al primo gol fiorentino. Sembra finita ma la Fiorentina improvvisamente si spenge, forse sottovaluta i lettoni e succede l'incredibile. Al minuto numero 74' Barak perde un brutto pallone, Friesenbicher taglia centrale per Ilic che si infila tra i centrali battendo Gollini. Il Franchi è gelato, la squadra pure. L'occasione finale sprecata da Jovic che calcia altissimo da ottima posizione spiega più di mille parole la serata. Alla fine arriva anche qualche fischio ad accompagnare l'uscita dal campo della squadra. Adesso la Fiorentina è attesa da due trasferte, prima in Turchia poi in Scozia.. Per rimettere a posto le cose del girone.
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    Emerson-gol nel tris West Ham. Basaksehir, che show in Scozia

    Gli Hammers battono 3-1 i romeni dello Steaua con il sigillo dell'azzurro. Rimontona Partizan, Anderlecht ok. Il Villarreal la spunta all'ultimo assalto: 4-3 in casa
    Salvatore Malfitano

    8 settembre - MILANO
    Ciò che non è riuscita a fare la Fiorentina tra mille rimpianti col Riga, l’ha saputo fare il Basaksehir in Scozia contro gli Hearts. Mai in discussione la supremazia dei turchi, rivali dei viola nel gruppo A, che hanno avuto le principali occasioni della partita senza perderne mai il controllo. Quello che non c’è stato a Nizza, dove prima della gara ci sono stati scontri feroci tra i tifosi locali e quelli del Colonia in particolare all’interno dello stadio, che hanno portato al ferimento di sette persone di cui uno in condizioni disperate dopo una caduta da cinque metri. Le autorità locali avrebbero preferito non disputare l’incontro, che alla fine è stato soltanto posticipato con fischio d’inizio alle 19.40 ed è terminato in parità. Succede di tutto - fortunatamente in campo - a Vila-Real, dove la squadra di Emery riesce all’ultimo respiro ad avare la meglio di un irriducibile Lech Poznan, costretto ad arrendersi sul 4-3. Tanta la commozione sui campi del Regno Unito per la scomparsa della regina Elisabetta II. Fra questi, a Londra il West Ham si regala un successo in rimonta sulla Steaua Bucarest.

    HEARTS-BASAKSEHIR 0-4—
    I primi venti minuti sono di studio e lasciano intendere che saranno i turchi a fare la partita. Aleksic è il primo a provarci, trovando l’opposizione di Gordon. Al 21' Duarte salva sulla linea in acrobazia sul colpo di testa di Haring, dopo l’uscita sbagliata di Sengezer. Alla fine però è il Basaksehir a portarsi avanti al 27’: Kaldirim raccoglie il pallone fuori area e lascia partire un sinistro imparabile dalla distanza. Gli Hearts non riescono a riorganizzarsi e rischiano di peggiorare il passivo, con Traoré che prima ci tenta da fuori (parata di Gordon al 35’) poi viene fermato dalla traversa al 50’. È soltanto questione di tempo: al 67’ Ndayishimiye svetta su calcio d’angolo dove il portiere non può arrivare e sigla il raddoppio. Il tris ha lo zampino di Okaka al 75’, che al termine di una bella azione personale approfitta della deviazione di Kingsley sul suo destro per beffare Gordon. C’è tempo anche per lo 0-4, sempre dopo un tiro sporcato, stavolta effettuato da Ozcan che può rivendicare la paternità della rete (82').

    VILLARREAL-LECH POZNAN 4-3— La gara comincia in salita per il Villarreal, perché al 3’ il Lech Poznan è già in vantaggio. I polacchi approfittano di una disattenzione difensiva, Ishak trova in mezzo Skoras che da pochi passi firma l’1-0. La squadra di Emery subisce il contraccolpo e soltanto dopo la mezzora riesce a trovare il pareggio: ci pensa Chukwueze con un bel tiro al volo sul traversone da sinistra di Mojica. Ma è soltanto l’inizio. Al 36’ Baena completa la rimonta anche grazie alla deviazione di Milic sulla sua conclusione, due minuti dopo sfuma il pareggio con Dagerstal che colpisce la traversa. Così il Villarreal allunga, ancora con Baena bravo a controllare e a indirizzare in porta il suggerimento di Chukwueze dalla destra (40’). Il Lech Poznan non molla e a pochi secondi dall’inizio del secondo tempo accorcia su rigore con Ishak, concesso per il tocco di mani di Mandi. Il centravanti svedese si ripete al 61’, quando buca con un preciso diagonale Jorgensen sul tocco di Skoras. L’incredibile prestazione dei polacchi viene vanificata dalla prodezza di Coquelin, che al volo da fuori area pesca l’angolo dove Bednarek non può arrivare (89’).

    WEST HAM-STEAUA BUCAREST 3-1— Il predominio territoriale è tutto degli Hammers, con i romeni che però sanno essere temibili. Al 18’ è Compagno a non andare lontano dal bersaglio, colpendo di testa su calcio d’angolo. Ci riesce invece Cordea, che al 34’ è puntuale sul secondo palo per spingere in rete la palla tagliata disegnata da Olaru. Nel finale di frazione Scamacca ha una buona occasione ma il suo diagonale non inquadra la porta. Moyes non è soddisfatto, all’intervallo cambia uomini e assetto, e la mossa sortisce gli effetti sperati. Tarnovanu sbaglia la presa alta e travolge Cornet, che è costretto a lasciare il campo dopo qualche minuto di stordimento. Per l’arbitro è rigore, che Bowen trasforma (69’). Cinque minuti e la rimonta è servita: Antonio si avventa su un rinvio approssimativo della difesa della Steaua, la palla arriva a Emerson che segna calciando di prima intenzione. Chiude i conti nel finale proprio Antonio, che di potenza si fa spazio tra le maglie della difesa avversaria e insacca il definitivo 3-1.

    NIZZA-COLONIA 1-1— L’atmosfera pesante con cui inizia la sfida sembra favorire il Nizza, che approccia meglio. Il primo squillo è la conclusione dal limite di Delort, che trova l’opposizione di Schwarf. Subito dopo il Colonia crea le uniche due occasioni della gara: prima il tiro di Ljubicic si ferma sul palo, poi al 19’ Tigges non sbaglia ben servito da Thielmann a centro area. La pressione dei francesi cresce col passare del tempo e raggiunge l’apice nella ripresa. Al 61’ il pareggio di Delort su calcio di rigore, dopo il mani di Hubers in barriera. Due minuti dopo è Laborde a sfiorare il gol della rimonta, ma colpisce la traversa. L’ultima situazione pericolosa capita sui piedi di Delort, sul cross di Diop, ma Schwarf è più bravo e sventa la minaccia.

    DNIPRO-AZ ALKMAAR 0-1— Sul neutro di Kosice, in Slovacchia, il Dnipro ospita l’Az Alkmaar. Non una sfida dalle grandi emozioni, le situazioni degne di nota sono davvero poche. La più importante del primo tempo nasce in modo rocambolesco, su una palla tesa da destra che Chatzidiakos devia sul proprio palo nel tentativo di allontanarla. Gli olandesi nel complesso si lasciano preferire per possesso e un’attitudine maggiormente offensiva, e vengono premiati al 63’: Sugawara suggerisce bene al centro per De Wit, che senza troppe difficoltà segna il gol della vittoria.

    LE ALTRE GARE— Menzione d’onore per il Partizan Belgrado, che rimonta due gol di svantaggio in dieci uomini sul campo dello Slovacko Uherske, anche se poi si ferma sul 3-3 per la rete fortuita dell’ex Lazio Kozak. L’Anderlecht batte 1-0 nel finale il Silkeborg grazie al rigore di Fabio Silva, il Cluj rovina l’esordio europeo del Balkani pareggiando 1-1 nel recupero, con Matias (su assist di Scuffet) che ha risposto a Thaqi. Il Pyunik Yerevan spaventa per un po’ il Basilea, che nella ripresa dilaga per il 3-1 finale, mentre il Sivasspor fa 1-1 con lo Slavia Praga sprecando un calcio di rigore in pieno recupero. Pari senza troppe emozioni invece in Austria Vienna-Hapoel Be’er Sheva, Shamrock-Djurgardens, Molde-Gent, Slovan Bratislava-Vilnius e Vaduz-Apollon Limassol, che non vanno oltre lo 0-0.
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    Papere in porta, attacco molle: la Fiorentina affonda a Istanbul. E a fine gara è contestata

    Serata da incubo per i viola che crollano nella ripresa sul campo del Basaksehir e finiscono in dieci per l'espulsione di Ikoné. Ora sono ultimi nel girone
    Michele Antonelli

    15 settembre - MILANO
    Serata nera per i viola. La Fiorentina perde 3-0 in Turchia contro il Basaksehir, nella seconda giornata del Gruppo A di Conference League: decidono la doppietta di Gurler (brutto errore di Gollini sulla seconda rete) e il tris di Traoré allo scadere. Dopo il pareggio nella prima gara contro il Riga si complica la situazione per i viola, al momento ultimi con un solo punto, al pari proprio dei lettoni.

    EQUILIBRIO—
    Poche emozioni e nessun gol nella prima frazione. La squadra di Italiano prova a lanciare qualche segnale in avvio, ma bussa dalle parti di Sengezer solo al 27’, con il destro a giro di Saponara, dal limite dell’area: conclusione debole e centrale, facile da neutralizzare. Il Basaksehir attende e risponde all’altezza della mezzora, con Chouiar: il tiro da fuori del francese finisce alto, senza impensierire Gollini. I viola tengono il possesso, ma il campo è difficile e i problemi in zona gol non aiutano: Cabral resta isolato, non bastano gli spunti di Terzic e Venuti sulle corsie esterne per rompere la compattezza degli uomini di Belozoglu. All’intervallo, domina l’equilibrio.

    SCATTO TURCO— La Fiorentina davanti non incide e Italiano inserisce forze fresche per cercare la sterzata. Fuori Cabral a inizio ripresa, spazio a Jovic. I viola provano allora ad alzare il baricentro, ma manca l’accelerata giusta e al 57’ arriva il vantaggio dei padroni di casa con Burler. Calcio d’angolo, tocco in area di Ndayishimiye e destro dell’attaccante, bravo a trafiggere Gollini. Il gol dà sicurezza alla squadra di Emre, che inizia a gestire il pallone con scioltezza. Italiano cambia ancora (fuori Maleh e Terzic, dentro Barak e Biraghi), la svolta non si vede. Al 71’, il pasticcio colossale di Gollini regala il raddoppio ai padroni di casa. Il portiere viola stoppa, fuori dall’area e cerca il palleggio: Gurler si avventa sulla sfera e fa 2-0 a porta vuota. La serataccia dei toscani si chiude con l’espulsione di Ikoné (76’) per un’entrata a gamba tesa su Touba (rosso diretto per l’attaccante, già ammonito nel primo tempo) e con il tris in contropiede di Traoré al 90’.
    FISCHI— E a fine gara i 50 tifosi viola presenti a Istanbul hanno fischiato e contestato i giocatori della Fiorentina. Quando questi si sono avvicinati ai fans sono stati riempiti da improperi, tanto che Biraghi e compagni sono rimasti per alcuni secondi immobili sotto il settore ospiti prima di far rientro a testa bassa nello spogliatoio.
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    Il West Ham ne fa tre: a segno anche Scamacca

    Gli inglesi battono 3-2 in trasferta i danesi del Silkeborg. Nel girone della Fiorentina finisce 0-2 la gara tra Riga e Heart of Midlothian, i prossimi avversari della squadra di Italiano
    Francesco Calvi

    15 settembre - MILANO
    Il gol di Gianluca Scamacca vale tre punti per il West Ham. Nella seconda giornata di Conference League, gli Hammers ottengono un successo prezioso in casa del Silkeborg (2-3), grazie alla rete e al contributo dell’ex bomber del Sassuolo. Festeggiano anche Colonia, Villareal, Lech Poznan e Heart of Midlothian. Il Nizza pareggia in casa del Partizan Belgrado, mentre la sfida tra Steaua Bucarest e Anderlecht è l’unica che termina a porte inviolate. Negli incontri del pomeriggio, invece, non si registra nemmeno un pareggio: vincono Az Alkmaar e Dnipro, Djurgardens e Gent, Slavia Praga e Sivasspor, Basilea e Pyunik.

    GRUPPO A —
    Nello stesso girone della Fiorentina, finisce 0-2 la gara tra Riga e Heart of Midlothian. Gli scozzesi dominano durante il primo tempo e al 43’ si portano avanti con un rigore di Shankland. Il centravanti sbaglia un gol a porta vuota prima di tornare negli spogliatoi. Nella ripresa gli Hearts riescono a gestire il vantaggio e, in pieno recupero, chiudono la partita con Forrest. Lo 0-2 ottenuto in Lettonia vale il secondo posto in classifica alle spalle dell’Istanbul Basaksehir.

    GRUPPO B — Gianluca Scamacca uomo di coppa. L’italiano gioca, segna e vince 2-3 in trasferta con il suo West Ham. Ospiti del Silkeborg, gli Hammers vanno sotto dopo 5’ per una rete di Kusk. Il vantaggio dei danesi dura pochissimo: Lanzini fa 1-1 dal dischetto, Scamacca al 25’ riceve palla da Cornet e, dal limite dell’area, timbra l’1-2 con un tiro di potenza. Nel finale del primo tempo si esalta pure Dawson, autore dell’1-3 con un colpo di testa su corner. Nel finale Tengstedt prova a riaccendere le speranze dei danesi, ma il suo gol non basta per evitare la sconfitta. A Bucarest, lo Steaua ottiene un pareggio contro l’Anderlecht di Sebastiano Esposito. L’ex Inter, entrato in campo all’83’, non riesce ad aiutare i belgi ad andare oltre lo 0-0.

    GRUPPO C — In casa dell’Hapoel Beer Sheva, il Villareal vince e si porta a +3 sul Lech Poznan, secondo nel girone. Gli spagnoli realizzano un gol per tempo: prima quello di Morales, al 28’ su calcio di rigore, poi quello di Baena, con una girata al volo al 67’. In mezzo c’è una gran rete dell’Hapoel: insacca Hatuel, dopo un cross di Safuri e uno splendido velo di Hemed. Nello stesso gruppo, il Lech Poznan supera l’Austria Vienna. Ishak firma l’1-0 per i polacchi, Braunoder pareggia prima del rigore sbagliato dal suo compagno di squadra Fischer. L’errore costa caro agli austriaci, perché al 64’ Skoras segna il 2-1 con un piattone all’angolino. Il Poznan prende fiducia e dilaga con Velde, autore di una doppietta nel quarto d’ora finale.

    GRUPPO D — Il Nizza pareggia a Belgrado, il Colonia vince contro lo Slovacko. I francesi lasciano in panchina Viti per fare spazio a Dante e Todibo: Bryan va a segno dopo 2’ di gioco, il Partizan pareggia al 60’ con un mancino a giro di Diabate. I tedeschi, invece, peccano di superbia e poi si rialzano. In Germania il primo tempo finisce 2-0, con reti di Admyan e Dietz. Nella ripresa, allo Slovacko bastano 5’ per tornare in parità: Kalabiska e Petrzela superano Schwabe con due sassate, poi il Colonia si sveglia e conquista tre punti grazie alla doppietta di Ljubcic.

    GRUPPO E — L’AZ Alkmaar si tiene stretta la vetta del girone, vincendo 4-1 contro il Vaduz. Al 19’ apre le marcature Barasi, centravanti classe 2003, ma il vantaggio degli olandesi dura appena 3’: Goelze riporta subito i liechtensteniani in parità con un tiro dal limite su assist di Cicek. L’AZ si rialza nel finale di gara: Beukema, dimenticato al centro dell’area dai difensori avversari, salta più in alto di tutti e, di testa, regala tre punti ai suoi. Il Vaduz accusa il colpo, l’AZ dilaga nel recupero con le reti di Sugawara e Kerkez. Nello stesso gruppo, il SC Dnipro vince 3-1 in casa dell’Apollon Limassol: segnano Rubchynskyi, Dovbyk e Busanello, nella ripresa Pittas timbra, in spaccata, il gol della bandiera per i ciprioti.

    GRUPPO F — Il Molde perde 3-2 in Svezia, piegandosi nel recupero all’assalto del Djurgardens. Al 39’ Fofana sblocca il match su calcio di rigore, assegnato per fallo di Lofgren su Brynhildsen. Nella ripresa, gli svedesi ribaltano il punteggio: Doumbouya pareggia con un’incornata a un passo dalla linea di porta, al 57’ proprio Fofana è espulso per doppia ammonizione. Il 2-1 nasce da un’intuizione di Eriksson, che sorprende la difesa avversaria con una punizione dal limite battuta velocemente. Il 32enne serve Banda in area, che supera il portiere avversario con un tiro centrale. Il Molde non si arrende, al 77’ pareggia con Berivik ma poi pasticcia in difesa. In pieno recupero il Durgardens segna infatti il definitivo 3-2, frutto di una serie di rimpalli e della zampata vincente di Asoro. Gli svedesi volano in cima al gruppo F a pari punti con il Gent, vittoriosi per 3-0 contro lo Shamrock Rovers. Già al 9’ di gioco, l’ex milanista Hauge e compagni mettono la gara in discesa. Cuypers firma subito l’1-0, al 18’ raddoppia Odjidja-Ofoe. Il belga è in ottima forma e, nella ripresa, trova la doppietta personale con una bordata che finisce sotto al sette.

    GRUPPO G — Lo Slavia Praga passa contro il Ballkani dopo un match (anzi, un tempo) ricco di emozioni. I primi 20’ sono piuttosto equilibrati, poi Krasniqi apre le danze in favore degli ospiti. Jurasek pareggia al 26’, Korenica fa 1-2 tre minuti più tardi. I cechi si rialzano con Olayinka e Masopust, a fine primo tempo il risultato è già di 3-2. Dopo l’intervallo succede quasi nulla, lo Slavia porta a casa un successo prezioso. È decisamente meno movimentato il match tra Cluj e Sivasspor, terminato sul punteggio di 0-1: ai turchi basta il gol di Max Gradel, su calcio di rigore, al 28’.

    GRUPPO H — I lituani dello Zalgiris resistono per un’ora prima di cedere alle giocate dei baby talenti del Basilea. Mamic sfiora persino l’1-0 ma colpisce la traversa, al 62’ Zeqiri porta avanti i rossoblù con una rete da vero centravanti: Males arriva sul fondo di destra con un’ottima giocata, poi pesca in mezzo all’area il bomber 23enne. La girata di Zeqiri vale tre punti per il Basilea, che conquista così la vetta solitaria del girone. Nulla da fare, invece, per lo Slovan Bratislava di Kucka, che va ko in Armenia contro il Pyunik. I padroni di casa segnano due gol in un minuto, tra il 35’ e il 36’ con Dashyan e Otubanjo.
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