Europa League - 2022-23

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    Terzo turno di qualificazioni

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    EUROPA LEAGUE—

    Il Ludogorets stacca il pass per i gironi pareggiando ai supplementari contro lo Zalgiris. Ok i ciprioti dell'Aek Larnaca contro il Dnipro-1 (3-0), il Fenerbahce (4-1 contro l'Austria Vienna) e Malmoe (0-2 sul Sivasspor). Si conferma la sorpresa Omonia che batte anche in casa (2-0) il Gent, dopo il successo in Belgio (0-2). Il Tiraspol supera il Pyunik ai rigori (1-0 d.c.r.), dopo il doppio 0-0 nei 210'. Lo Zurigo passa per 1-0 in Scozia contro l'Hearts, 45' anche per Gnonto nella ripresa. Lo Shamrock Rovers vince per 1-0 contro il Ferencvaros, dopo il 4-0 degli ungheresi dell'andata. L'Olympiakos si qualifica ai rigori contro l'Apollon.

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    Lazio, la prima in Europa è uno spettacolo: doppio Vecino e poker al Feyenoord

    Finisce 4-2 grande partita della squadra di Sarri, a segno con Luis Alberto, Felipe Anderson e la doppietta dell'ex interista. Inutili le due reti di Gimenez
    Elmar Bergonzini

    8 settembre - ROMA
    È la Lazio a dare lustro al calcio italiano nel giovedì di coppa. Dopo i deludenti risultati di Roma e Fiorentina, i biancocelesti battono il Feyenoord nell'esordio di Europa League. All'Olimpico finisce 4-2 con i gol di Luis Alberto (al 4'), Felipe Anderson (al 15') e Vecino (al 28' e 63'). Inutili le reti (la prima su rigore) di Gimenez (al 69' e all'88'). Nello stesso girone vince anche lo Sturm Graz che ha la meglio sul Midtjylland (1-0). Partita dominata fin dai primi minuti, fino a un leggero calo di tensione nel finale che non ha però messo in pericolo il risultato.

    LA GARA—
    Sarri dà un segnale già con la formazione, scegliendo il tridente titolare con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni, confermando in porta Provedel (ancora panchina per Maximiano), lasciando fuori solo Lazzari e Milinkovic dei big. La squadra recepisce il messaggio e al 4' si porta avanti: dopo uno scambio fra Cataldi e Immobile, il pallone arriva a Luis Alberto che lo gira a Vecino, bravissimo, di prima, a restituirlo allo spagnolo che si ritrova così solissimo contro il portiere avversario che batte con freddezza. Per l'ex Liverpool è il secondo gol stagionale dopo quello realizzato all'Inter in campionato. La Lazio è in serata e gestisce il vantaggio con facilità: la circolazione del pallone è veloce e sicura, e al 15' arriva anche il raddoppio con Felipe Anderson che, innescato da Immobile, salta Hartman e batte l'incerto Bijlow sul primo palo. Anche per il brasiliano è il secondo gol stagionale. Nonostante il doppio vantaggio la squadra di Sarri continua a spingere e sfiora il terzo gol in due occasioni prima del 25': la prima capita a Immobile, che al momento del tiro viene fermato da Hancko, la seconda a Vecino, sulla cui conclusione Bijlow è reattivo. Il 3-0 arriva però al 28': Marusic sfonda sulla sinistra, serve Zaccagni il cui cross viene respinto dal portiere avversario. Il pallone arriva a Vecino che da due passi segna il suo primo gol in biancoceleste. Al 36' Luis Alberto, direttamente da angolo, sorprende Bijlow ma colpisce la traversa. Il Feyenoord si vede solo in chiusura di tempo, con un tiro dalla distanza sul quale Provedel non ha però difficoltà. Nel secondo tempo il Feyenoord prova a farsi vedere, ma la Lazio gestisce il vantaggio non concedendo niente agli avversari e trovando perfino il quarto gol (ancora con Vecino, lanciato da Luis Alberto) e subendo rete nel finale prima su rigore (fallo di Vecino) al 69' e poi all'88'. Nulla che abbia messo in pericolo la centesima vittoria della Lazio in campo internazionale. Proprio nel giovedì di coppa in cui è l'unica italiana a vincere. E a convincere.
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    Shomurodov gol, ma non basta: la Roma perde in casa del Ludogorets

    All'esordio dei giallorossi in Europa League su un campo al di sotto di ogni standard: l’uzbeko nel finale trova l’1-1, ma due minuti dopo ecco la beffa firmata Nonato
    Andrea Pugliese

    8 settembre - ROMA
    Altro giro, altra sconfitta. La seconda in quattro giorni, dopo la figuraccia di Udine. Da capire se faccia più male questa o quella di domenica scorsa, considerando che stavolta la Roma capitola (2-1) davanti avversari modesti come i bulgari del Ludogorets. A conti fatti i giallorossi non avrebbero neanche meritato la sconfitta, ma le amnesie difensive hanno fatto la differenza. Eppure gli uomini di Mourinho erano anche riusciti a pareggiare la partita con Shomurodov, a poco dalla fine, ma poi si sono fatti infilzare ancora una volta da Nonato (il vantaggio bulgaro lo aveva segnato invece Cauly), tornando così a casa con il secondo ko consecutivo.

    CAMPO TERRIBILE —
    Mourinho cambia poco, se non gli esterni (che si alternano oramai da inizio stagione), il portiere (Svilar) e la punta centrale (Belotti). Del resto, con cinque giocatori ai box per infortuni di scelte ce ne sono poche altre da fare. In più c’è un campo impossibile, che non permette certo di poter giocare al meglio. Ed infatti la Roma fatica nella costruzione del gioco, a lungo lenta e compassata. Tanto che dopo appena 4 minuti di gioco rischia già di capitolare, con Despodov (il migliore dei suoi) ad andar via a Mancini e ad offrire a Tekpetey un pallone facile facile da spingere solo in porta, con il ghanese che arriva però in ritardo. Poco dopo c’è un rigore netto per fallo di Verdon su Pellegrini che non viene concesso, quindi una fatica immane nel rendere la sfida una partita di calcio. Nonostante il campo, però, la maggior qualità giallorossa viene fuori alla distanza, con la squadra di Mourinho che dal 34’ al 38’ si rende pericolosa in ben 4 occasioni (compreso il palo colpito da Mancini di testa). A guidare l’assalto giallorosso è Pellegrini, mentre Belotti (al debutto assoluto nei gironi delle coppe europee) gira spesso a vuoto, ancora fuori condizione.

    AMNESIE DIFENSIVE — Eppure la ripresa era iniziata bene, con Dybala e Pellegrini a scambiarsi favori e assist ed a rendersi pericolosi entrambi. Con il Ludogorets che aveva abbassato il baricentro, quasi rassegnato a difendere uno 0-0 che sembrava già oro per la squadra di casa. Ed invece a metà ripresa la prima amnesia difensiva giallorossa ha dato il via al gol di Cauly (con Ibanez che lascia la posizione apre lo spazio decisivo nella linea), bissata poi nel finale da un altro errore del brasiliano, che non tiene Nonato nel 2-1.

    In mezzo, appunto, il pareggio di Shomurodov di testa, Mourinho che passa al 4-2-3-1 per provare a riprendere la partita e un paio di occasioni importanti per la Roma: il tiro di Camara salvato sulla linea da Nedyalkov e un colpo di testa di Pellegrini fuori a botta sicura. Mourinho alla fine mastica amaro, perdere così fa ancora male.
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    Arsenal ok a Zurigo, tonfo United. Betis senza problemi in Finlandia

    CR7 battuto in casa dalla Real Sociedad. In Svizzera decide Nketiah, Batshuayi al 92' per la vittoria del Fenerbahce sulla Dinamo Kiev. Gli spagnoli superano 2-0 l'HJK Helsinki. Vince lo Sturm Graz nel girone della Lazio
    Gregorio Spigno- Francesco Calvi

    8 settembre - MILANO
    Prima giornata di Europa League, prime sorprese di quella che sarà una competizione che regalerà emozioni e risultati ben poco scontati fino - e ben oltre - il 90’. All’esordio europeo non stecca l’Arsenal, vincente sul campo dello Zurigo, mentre il Fenerbahce passa con brivido nel recupero. Ottima gara del Betis, bene il Braga, non smette di stupire il Bodo-Glimt. Alle 21 vittoria della Real Sociedad, che conquista tre punti a Old Trafford, piegando (0-1) lo United di CR7. Lo Sheriff torna da Nicosia con una goleada (0-3), il Trabzonspor si arrende contro il Ferencvaros (3-2) che rifila tre reti ai turchi nei primi 35’. Vincono pure Monaco e Friburgo (a segno con Grifo), rispettivamente impegnati contro Stella Rossa e Qarabag. Lo Sturm Graz, inserito insieme alla Lazio nel gruppo F, vince 1-0 contro il Midtjylland, mentre Guessand trascina il Nantes contro l’Olympiacos: il gol del 2-1, arrivato al 93’, porta la firma del 21enne francese.

    AEK LARNACA-RENNES 1-2
    Partono bene gli ospiti, che sbloccano il punteggio poco prima della mezz’ora con una vecchia (ma nemmeno troppo vecchia) conoscenza del nostro campionato: al 29’ è l’ex Bologna Athur Theate - venduto la scorsa sessione di calciomercato per circa 20 milioni - a sbloccare il punteggio con un gran tiro dalla distanza che supera il portiere Piric. Il vantaggio francese, però, dura ben poco, perché 4’ più tardi è lo spagnolo Oier a ristabilire l’equilibrio con un colpo di testa su cui il portiere Mandanda non risponde perfettamente. La seconda frazione non regala particolari occasioni, con entrambe le due squadre in versione più difensiva che offensiva, ma al 95’ c’è spazio per l’ultima, decisiva emozione: Sulemana scappa via sull’esterno e mette il pallone in mezzo, arriva Assignon che, di tacco, trova un gol senza senso e chiude i conti.

    FENERBAHCE-DINAMO KIEV 2-1
    All’ultimo respiro, il Fenerbahce passa. Al 92’ la decide l’ultimo arrivato Batshuayi: cross dentro, nessuna tocca e il pallone finisce sui piedi dell’ex Chelsea che spara in porta e regala la vittoria ai padroni di casa. In avvio il protagonista è l’ex Cagliari Joao Pedro, che però non sfrutta una grande occasione alla mezz’ora. Poco più tardi il gol arriva ugualmente: calcio d’angolo battuto da Rossi e colpo di testa di Gustavo Henrique che firma l’1-0. Il pari ospite arriva al 64’ con un sinistro magnifico di Tsygankov, ma a vanificarlo ci pensa - appunto - Batshuayi.

    HELSINKI-REAL BETIS 0-2
    Ritmi alti, palle gol, partita godibile: a Helsinki il Betis del tecnico Pellegrini vince convincendo e giocando un ottimo calcio. Dopo la traversa di William Carvalho, il 10 di casa Boujellab macchia la sua gara concedendo un rigore agli spagnoli: sul dischetto va Willian Jose, bravo a spiazzare il portiere Hazard per lo 0-1. Girandola di cambi ad inizio ripresa nel Betis ma risultato uguale: ancora Willian Jose in gol (dopo un clamoroso flipper all’interno dell’area di rigore finlandese) e raddoppio bianco-verde. L’Helsinki ci prova, ed effettivamente accorcia 3’ più tardi con gol di Aboubakari, ma il VAR rileva una posizione di offside e annulla. Qui comincia la gestione spagnola, che conduce fino al 90’.

    MALMOE-BRAGA 0-2
    In Svezia è monologo portoghese. Occasioni sbagliate, ottime trame, traverse colpite, gol annullati (due) e gol regolari (altri due), regalano allo Sporting Braga la vittoria. La prima occasione per gli ospiti arriva al 24’, con una traversa clamorosa colpita da Vitinha su colpo di testa. Poco più tardi, però, Bruno Rodrigues sblocca: corner in area Malmoe, colpo di tacco del difensore portoghese e gol. La ripresa si apre con lo stesso copione della prima frazione: 47’ e raddoppio di Vitinha, che però viene annullato dal VAR per fuorigioco. A chiudere i conti è un rigore trasformato da Horta al 70’.

    PSV-BODO GLIMT 1-1
    Continua a sorprendere il Bodo, dopo l’eliminazione last-minute ai preliminari di Champions per mano della Dinamo Zagabria. All’esordio in Europa League i norvegesi non sfigurano affatto, anzi. In un campo ostico come quello del Psv sbloccano il punteggio allo scadere del primo tempo, con un golasso di Gronbaek: conduce palla, entra in area, si prepara al tiro e con un destro a giro la manda alle spalle di Benitez. Il Psv, però, rientra in campo nella ripresa con piglio diverso, e al 63’ trova il pari con Gakpo. 1-1 il finale.

    UNION BERLINO-ROYALE UNION SG 0-1
    Ritmi blandi, poche occasioni da gol, pochi spunti. A Berlino la partita non regala particolari emozioni, prima della sorpresa. Al 39’ la squadra belga - sulla carta ampiamente sfavorita - trova il vantaggio dopo una ripartenza fulminea, a cui l’Union non riesce a opporsi: Boniface recupera il pallone, conduce e serve Lynch che, ritrovandosi completamente solo davanti a Ronnow, non può sbagliare. La gara, poi, non regala altre emozioni e a conquistare i primi tre punti europei sono gli ospiti.

    ZURIGO-ARSENAL 1-2
    Alla prima presenza assoluta con la maglia dei Gunners, il classe 2003 Marquinhos si rende subito decisivo. È proprio il brasiliano ex San Paolo a portare in vantaggio gli inglesi, al 16’, al termine di un contropiede perfetto condotto dagli uomini di Arteta. L’Arsenal, dopo esser passato in vantaggio, prova a gestire il possesso del pallone ma allo scadere della prima frazione subisce il pari da calcio di rigore: è il difensore centrale Kryeziu ad incaricarsi di calciare, spiazzando Turner (anche lui al debutto). Appresa la notizia della morte della Regina Elisabetta negli spogliatoi, il secondo tempo si apre con un minuto di silenzio in mezzo al campo per le due squadre. Poi il protagonista torna Marquinhos, che regala a Nketiah l’assist per l’1-2. E i tre punti all’Arsenal.

    MANCHESTER UNITED-REAL SOCIEDAD 0-1
    I Red Devils puntano su Ronaldo dal 1’, schierato in attacco con Antony ed Elanga. Dall’altra parte è titolare Sadiq Umar, ex punta della Roma. Nel primo tempo sono più pericolosi i padroni di casa, però all’intervallo il risultato è ancora di 0-0. CR7 si scatena all’inizio della ripresa, prima con un’incornata che finisce a lato e poi con un tiro dalla distanza che sfiora la traversa. Al 59’, la Real Sociedad sblocca il match: è decisivo Brais Mendez, che trasforma con freddezza il calcio di rigore concesso per fallo di Lisandro Martinez. Lo United è costretto a inseguire, ma gli ingressi in campo di Sancho e Garnacho non bastano a evitare la sconfitta.

    OMONIA-SHERIFF 0-3
    A Nicosia parte forte lo Sheriff, che dopo 2’ è in vantaggio grazie a una rete di Akanbi su assist di Koval. Il raddoppio degli ospiti arriva nella ripresa: l’arbitro concede un penalty per fallo di mano di Lang, sul dischetto si presenta Atiemwen, che non sbaglia e realizza il 2-0. L’esultanza dei giocatori dello Sheriff non è gradita dal pubblico di casa, che reagisce nel peggiore dei modi: un bicchiere lanciato dagli spalti finisce sul volto del guardalinee, l’arbitro interrompe il match e rimanda le squadre negli spogliatoi. Meno di cinque minuti di stop, poi si riparte. Lo Sheriff continua a dominare, nel finale Sen segna lo 0-3 su assist di Akanbi.

    STURM GRAZ-MIDTJYLLAND 1-0
    Gli austriaci entrano in campo con il piede giusto e all’8’ sono già in vantaggio: il timbro sull’1-0 è del 19enne Emegha, che al 23’ è di nuovo pericoloso con un tiro che si stampa sulla traversa. Poco prima dell’intervallo, lo Sturm Graz ha la chance di raddoppiare con Horvat: lo sloveno sbaglia però dagli 11 metri, tenendo il Midtjylland in partita. Al 73’ i padroni di casa rimangono in 10, per un fallo di capitan Hierlander, che era già ammonito: gli austriaci tengono botta fino al 90’, e riescono a conquistare la prima vittoria nella fase a gironi.

    FRIBURGO-QARABAG 2-1
    I padroni di casa passano subito in vantaggio, con un tiro dagli 11 metri dell’azzurro Grifo. Al 15’ la gara si mette in discesa per i tedeschi, che raddoppiano con una conclusione di Ritsu Doan. Poco prima dell’intervallo, il Qarabag accorcia le distanze: il gol che tiene vive le speranze degli azeri porta la firma di Vesovic, a segno su assist di Owusu. Nella ripresa i tedeschi amministrano il vantaggio, il Qarabag cerca il pareggio ma senza successo.

    FERENCVAROS-TRABZONSPOR 3-2
    Stryger Larsen, Vitor Hugo e Denswil: nella difesa dei turchi ci sono tanti ex “italiani”, che non resistono alle offensive del Ferencvaros e subiscono tre reti nei primi 45’. Segnano Nguen (doppietta) e Adama Traore, il Trabzonspor si ferma alla rete di Maxi Gomez. Gli ospiti cercano il riscatto nella ripresa e al 71’ accorciano le distanze con una manovra offensiva da applausi. Il pallone finisce dalle parti di Maxi Gomez: l’uruguagio premia l’inserimento di Umut Bozok, che incrocia e firma il 3-2. All’87’ arriva anche la rete del 3-3, annullata dall’arbitro su segnalazione del Var.

    NANTES-OLYMPIACOS 2-1
    La difesa dei greci è ricca… di Serie A: insieme a Manolas c’è l’ex Verona Retsos, mentre Sokratis parte dalla panchina insieme a Valbuena. Niente esordio, invece, per il neo-arrivato Marcelo. I francesi passano in vantaggio al 32’ con Mostafa Mohamed, l’Olympiacos pareggia al 50’ grazie a un’autorete di Moutoussamy: il difensore è tradito da un rimpallo, ma soprattutto da un’uscita a vuoto dell’ex portiere della Fiorentina Lafont. All’83’ Guessand segna il 2-1, però la rete del 21enne è viziata da un fuorigioco. L’attaccante non si arrende e, dieci minuti più tardi, trova l’incornata vincente su cross di Blas.
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    Disastro Lazio in Danimarca: con il Midtjylland finisce 5-1

    Gli uomini di Sarri crollano senza opporre resistenza ai danesi, che dilagano nella ripresa. Inutile il gol di Milinkovic. Girone rebus: dopo due partite, tutte le squadre a 3 punti
    15 settembre - MILANO

    La Lazio va in cortocircuito nella trasferta in Danimarca. Niente da fare con il Midtjylland, che vince 5-1 il secondo match del Girone F di Europa League. Devastante l'uno-due danese nel primo tempo: Paulinho segna al 26', Kaba raddoppia al 30'. Per la reazione della Lazio bisogna aspettare il terzo gol di Evander, su rigore in apertura del secondo tempo. Lì entra Milinkovic-Savic, che segna dalla distanza anche grazie a una deviazione. La serata, però, non migliora e il Midtjylland approfitta dei buchi in difesa e ne fa altri due con Isaksen (che ribatte in porta un rigore parato da Provedel a Evander) e Sviatchenko. Con la vittoria del Feyernoord sullo Sturm Graz e quella del Midtjylland, la seconda giornata si chiude con un Gruppo F con tutte le squadre a tre punti.
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    L'Helsinki in 10 regge un tempo, poi entra Dybala. E fa volare la Roma

    I giallorossi nel primo tempo non sfondano, poi Mou inserisce La Joya: un minuto e la sblocca, poi a segno anche Pellegrini e Belotti
    Chiara Zucchelli

    15 settembre - ROMA
    Vittoria doveva essere e vittoria è stata: dopo la sconfitta contro il Ludogorets all’esordio in Europa League, la Roma si riscatta battendo 3-0 l’Helsinki con i gol nel secondo tempo di Dybala, Pellegrini e Belotti. Tutti sotto la Curva Sud, impazzita d’amore come l’Olimpico (di nuovo sold out) al termine di 90’ stradominati dalla Roma (con la terza maglia, rosa e nera). Anche perché i finlandesi, in 10’ dal quarto d’ora del primo tempo, oppongono poca resistenza, anche se nei primi 45’ i giallorossi non trovano la via della rete. Poco male, visto che la squadra di Mou si riscatta ampiamente nella ripresa. Un’iniezione di fiducia importante in vista della partita di domenica contro l’Atalanta, sempre all’Olimpico e sempre da tutto esaurito.

    A RIPOSO—
    All’inzio Mou fa turnover. Mette la Roma 3-4-2-1 con Vina in difesa e Belotti in attacco, lasciando fuori tre pezzi da 90 come Smalling, Dybala e Abraham. I giallorossi creano, ma non riescono a sfondare il muro dell’Helsinki. I finlandesi restano in 10 dal 15’ perché l’arbitro, dopo essere andato al Var, toglie il giallo e dà il rosso a Tenho per fallo da ultimo uomo su Belotti. Il Gallo vuole segnare, si vede, e come lui Pellegrini, per dimenticare l’errore dal dischetto contro l’Empoli, ma la porta appare stregata. L’Helsinki si fa vedere solo al 26': Browne crossa per Hoskonen che salta indisturbato, colpisce di testa, la palla pizzica il palo. La Roma ci prova con Belotti e Pellegrini, ma si va al riposo sullo 0-0.

    SUPER PAULO— Nella ripresa Mou toglie Ibanez e Vina per Smalling e Dybala e la Roma subito cambia marcia: al primo minuto Spinazzola per Pellegrini, assist per l’argentino che in diagonale fa gol al primo pallone toccato. Sotto al Curva Sud che non aspettava altro. Poco dopo, al 4’, entra in scena Nicolò Zaniolo: supera un uomo dalla sinistra, arriva sul fondo e mette in mezzo per Pellegrini che di petto fa 2-0. La Roma gioca col 4-2-3-1 e si diverte in campo: si vede, l’Olimpico lo percepisce, ma alla festa manca qualcosa. Anzi qualcuno: Andrea Belotti. Il gol del Gallo però arriva quando deve solo spingere in rete un assist perfetto, sempre di Zaniolo. Nicolò lascia il campo, applauditissimo, per Abraham: l’inglese cerca anche lui gloria e sfiora la traversa su punizione. Finisce con tutto l’Olimpico che canta: "Se i tuoi colori sventolo i brividi mi vengono", il coro che la scorsa stagione ha accompagnato la Roma nella cavalcata europea, fino alla notte di Tirana. Che sia di buon auspicio è quello che sperano tutti i romanisti.
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    Si sblocca Ronaldo, il Feyenoord ne fa 6. Il Betis non si batte

    Lo United passa sul campo dello Sheriff. Il Saint-Gilloise continua a stupire. Il Friburgo domina l'Olympiacos, crollo Nantes col Qarabag. Pari tra Monaco e Ferencvaros
    Salvatore Malfitano

    15 settembre - MILANO
    È il Real Betis la squadra su cui fare la corsa, per la Roma, nel girone C di Europa League. Gli spagnoli hanno retto all’impeto del Ludogorets, senza mai mettere in discussione il punteggio e grazie alla classe dei veterani come Joaquin e Canales, per il 3-2 finale. Stesso risultato tra Union Saint-Gilloise e Malmoe, con i belgi in vetta nel gruppo D, dove il Braga la spunta contro l’Union Berlino grazie a Vitinha nel finale. Il Bodo/Glimt s’impone 2-1 sullo Zurigo, tra Rennes e Fenerbahce l’unico pareggio della serata, con Valencia che pareggia nel recupero dal dischetto. L’Aek Larnaca sorprende la Dinamo Kiev: a Cracovia finisce 0-1. Nelle gare delle 18.45 spicca il successo larghissimo del Feyenoord sullo Sturm Graz che rimescola le carte nel girone della Lazio. Cristiano Ronaldo ritrova il gol 136 giorni dopo e il Manchester United passa senza problemi contro lo Sheriff, la Real Sociedad fatica ma batte l’Omonia nel finale. Ottime prove di Friburgo e Qarabag, che ne fanno tre rispettivamente a Olympiacos e Nantes. Il Trabzonspor vince con la Stella Rossa con le reti di Hamsik e Trezeguet, il Ferencvaros beffa il Monaco nel finale.

    GIRONE A
    Non stecca, il Bodo/Glimt, che con pazienza attende il momento giusto della partita per pungere lo Zurigo. La gara è piuttosto equilibrata nel primo tempo, con i norvegesi più vivi nelle fasi iniziali mentre sul finire di frazione Tosin vede annullarsi una rete per fuorigioco. All’inizio della ripresa, il Bodo cambia marcia: al 54’ sfortunata deviazione di Selnaes che devia nella propria porta il vantaggio avversario, al 58’ è Vetlesen a chiudere una buona manovra sulla sinistra sul suggerimento di Solbakken. Le occasioni si susseguono ancora: Okita colpisce la traversa e sul ribaltamento di fronte Espejord si divora il gol del 3-0 (64’). Gli svizzeri non sbagliano all’81’, quando Avdijaj pesca l’incrocio con un destro a rientrare.

    GIRONE B
    Un uno-due ravvicinato, quasi pugilistico, sembrava poter bastare al Rennes per stanare il Fenerbahce, che agguanta il pari in pieno recupero. I turchi hanno la prima occasione dell’incontro con Batshuayi che sfonda centralmente ma conclude troppo debolmente. La squadra di Jorge Jesus cresce col passare del tempo, tuttavia viene punita proprio nel momento migliore. L’intuizione di Majer pesca in profondità Terrier, che infila Bayindir con un preciso diagonale al 52’; due minuti dopo si ripete esattamente la stessa azione ma a parti inverse: il centrocampista a tu per tu col portiere lo salta e deposita in rete. Il Fenerbahce riapre la partita con la magia di Kahveci, che da fuori area sorprende Mandanda sul primo palo. I francesi si difendono bene anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Traoré (manata a Kahveci rivista al Var) ma gli ospiti fissano il punteggio in parità su calcio di rigore con Valencia per il fallo di Bourigeaud. L’Aek Larnaca trova una sorprendente vittoria sul campo della Dinamo Kiev: decisiva la pennellata di destro direttamente su punizione di Gyurcso.

    GIRONE C
    Il Real Betis prende quota e resta a punteggio pieno, con il Ludogorets mai effettivamente in partita. Apre le marcature Luiz Henrique che segna di testa sul tocco di Miranda al 25’. Un quarto d’ora dopo, saggio di tecnica per Joaquin che lascia partire un pregevolissimo destro giro all’incrocio. Nel recupero del primo tempo, Despodov sorprende Bravo con un calcio di punizione da posizione molto defilata: il portiere para ma la palla è già entrata. Ottimo l’intervento del cileno su Thiago al 49’, così al 59’ Canales allunga con un diagonale insidioso su cui Padt non è esente da colpe. Ai bulgari resta l’onore delle armi: Lima accorcia con destro secco dal limite (75’), ma non basta.

    GIRONE D
    Non smette di stupire l’Union Saint-Gilloise, che rimonta il Malmo ed è in testa al gruppo D. Sono gli svedesi però a portarsi avanti, con la stoccata sul primo palo di Ceesay sul suggerimento di Olsson (6’). Il pari è di Burgess che corregge in rete il traversone di Teuma al 17’. Al rientro dagli spogliatoi, Thelin ripristina il vantaggio facendosi trovare bene a rimorchio sul passaggio di Bejimo (57’). Prima Teuma con un diagonale al 69’, poi Boniface con un’azione di forza in area due minuti più tardi sono i protagonisti del ribaltamento che vale la seconda vittoria per i belgi. Gara bloccata a larghi tratti a Braga, con l’Union Berlino che accarezza il vantaggio con Leite, il cui colpo di testa si stampa sul palo. Alla fine, al 77’, sono i portoghesi a centrare il successo: Andre Horta calcia da lontano, Ronnow respinge e sulla ribattuta il più rapido è Vitinha che trova lo spiraglio giusto.


    GIRONE E— Nessun problema per il Manchester United, alla prima trasferta in Moldavia della sua storia. Al 17’ i Red Devils passano in vantaggio grazie al gol di Sancho, trovato tra le linee da Eriksen: bravo poi l’inglese a mettere fuori causa la difesa con una finta e a mirare all’angolino. La gestione della gara si mette in discesa al 39’, quando Cristiano Ronaldo raddoppia su rigore per un fallo ingenuo su Dalot in area. Ad inizio ripresa Bruno Fernandes impegna Koval, che respinge la conclusione da fuori del portoghese. A San Sebastian l’Omonia mette paura alla Real Sociedad, che alla fine trova con Sorloth il gol vittoria. I baschi preferiscono inizialmente la soluzione da fuori area, Mendez ci prova subito in apertura e Fabiano gli respinge il tiro. Il portiere dei ciprioti non può nulla invece alla mezzora sul gran destro di Guevara che si infila poco lontano dall’incrocio dei pali. A un quarto d’ora dalla fine l’Omonia pareggia con Bruno Sousa, approfittando di un’indecisione in uscita di Remiro su una palla apparentemente in controllo. Nel finale, però, ottima ripartenza degli spagnoli: Kubo offre a Sorloth e l’attaccante sigla in spaccata la rete che vale i tre punti. Malore per uno spettatore sugli spalti pochi istanti prima del fischio finale, tempestivi i soccorsi.

    GIRONE F— Tutto fin troppo facile per il Feyenoord, che annulla lo Sturm Graz già nel primo tempo. Gli olandesi sbloccano l’incontro al 9’ con lo schema ben riuscito su punizione a premiare il taglio di Jahanbakhsh che beffa Siebenhandl sul primo palo. Tra il 31’ e il 41 la squadra di Slot va a segno altre tre volte: Hancko conclude dopo la bella triangolazione con Idrissi; quest’ultimo poi serve un assist soltanto da spingere in rete per Danilo, quindi ancora l’iraniano che approfitta di una deviazione per superare il portiere. La festa del gol prosegue con Gimenez, che svetta in area sul cross di Walemark al 66’; il punto esclamativo lo mette Idrissi con un destro dalla distanza che viene anche sporcato da un tocco avversario (78’) per il 6-0 finale.

    GIRONE G— Il Friburgo conferma quanto di buono sta facendo vedere in Bundesliga anche fuori dai confini nazionali. Contro l’Olympiacos si fa notare uno strepitoso Grifo, che al 6’ ispira su punizione la rete di testa di Hofler. Gregoritsch scalda il destro, prima colpendo il palo al 13’ poi andando in rete al 25’ dopo l’ottimo spunto di Kyereh. L’austriaco sigla la propria doppietta personale in apertura di ripresa sulla doppia sponda di Ginter e Lienhart, appoggiando a porta vuota dopo una leggera esitazione. Grande festa a Baku, dove il Nantes cade contro il Qarabag. Partono meglio i francesi, con Simon che chiama all’intervento Magomedaliyev al quarto d’ora, poi inizia il crescendo degli azeri. Ci tentano Owusu e Busenov, su cui Lafont è ottimo negli interventi, ma il muro dell’ex Fiorentina crolla due volte nel secondo tempo: Owusu è freddo sotto porta al termine di una bella azione corale (60’), quindi il diagonale di Zoubir cinque minuti più tardi che indirizza la gara. La ciliegina la mette Jankovic al 72’ con un rasoterra imparabile da fuori area.

    GIRONE H— Ottima prova del Trabzonspor, che si rilancia nel discorso qualificazione contro la Stella Rossa. Hamsik porta in vantaggio i campioni di Turchia, girando di testa il cross perfetto di Trezeguet al 16’. A metà ripresa i serbi restano in dieci per la doppia ammonizione rimediata da Kangwa e poco dopo si arrendono a Trezeguet, che approfitta di un errore in uscita di Kanga per scaricare un irresistibile tiro all’incrocio. Inutile il gol allo scadere di Nikolic. Un solo gol e pochissime emozione al Louis II, dove Monaco e Ferencvaros non danno vita ad uno spettacolo memorabile. Sono gli ungheresi a lasciarsi preferire nel primo tempo, in cui viene anche annullato un gol a Nguen per fuorigioco. L’uomo decisivo è Vecsei, che al 76’ calcia al volo e viene aiutato da due deviazioni che impediscono l’intervento efficace di Nubel.
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    Vittoria fin troppo sofferta contro una squadretta.
    Speriamo di sistemare un po' la squadra
     
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    Lazio, buon punto in Austria contro lo Sturm Graz. Gol annullato a Immobile

    Primo pareggio nel girone per la squadra di Sarri che negli ultimi 10’ ha giocato con l’uomo in più per l’espulsione di Gazibegovic
    Nicola Berardino

    6 ottobre - GRAZ (AUT)
    Un pareggio importante per la Lazio nella trasferta contro lo Sturm Graz. Resiste la squadra di Sarri agli assalti degli austriaci, più pericolosi nel primo tempo ed anche in avvio di ripresa. Poi i biancocelesti si mostrano più propositivi e imprecano per un gol annullato a Immobile per fuorigioco. Dopo il naufragio del 5-1 subito in casa del Midtjylland, la Lazio torna muovere la classifica dopo una prova comunque con troppe incertezze.

    DIFFICOLTÀ —
    Tre novità nella formazione rispetto a quella schierata domenica contro lo Spezia. In difesa entrano Hysaj e Gila per far rifiatare Lazzari e Patric, mentre in avanti Pedro avvicenda Zaccagni. Sarri non rinuncia a Milinkovic che nelle due gare precedenti di Europa League era partito dalla panchina. Gli austriaci partono all’attacco. Al 3’, Hysaj sventa su una punizione di Horvat dopo un’uscita a vuoto di Provedel. Al 12’ Lazio vicina al gol. Rapida ripartenza orchestrata da Luis Alberto che smista per Immobile, pronto a rilanciare lo spagnolo che però al tiro viene anticipato da Dante. Sul calcio d’angolo dello stesso Luis Alberto Siebenhandl è incerto nel controllo del pallone. Replica lo Sturm Graz. Provedel vola per neutralizzare la conclusione di Boving e un minuto dopo vigila su un colpo di testa di Ajeti. Al 19’ il portiere della Lazio pasticcia su un rilancio, Horvat è in agguato: tiro alto. Gara a tutto campo. Incursione di Pedro, Immobile tenta l’aggancio in area. Provedel si oppone a una botta di Stankovic. La Lazio soffre la profondità che gli austriaci riescono a dare alla manovra e non riesce a liberarsi dal pressing avversario per impostare il gioco più agevolmente. Al 33’, provvidenziale anticipo di Marusic su Boving in area. La squadra di Sarri fatica a esprimersi secondo le sue caratteristiche, ma mantiene la gara in controllo. Si va all’intervallo sullo 0-0.

    IMMOBILE — Nella ripresa, Sarri inserisce Lazzari e Zaccagni al posto rispettivamente di Marusic e Felipe Anderson. Di conseguenza Hysaj si sposta nel ruolo di terzino sinistro e Pedro in quello di ala destra. La formazione di Ilzer pericolosa al 6’, ma Affengruber da buonissima posizione non inquadra la porta. Al 16’, Siebenhandl in tuffo sventa su Pedro che però poi risulta in fuorigioco. Un minuto dopo, posizione regolare di Immobile, che calcia a volo su cross di Pedro: palla fuori. Milinkovic, meno brillante del solito, viene sostituito da Vecino. Due cambi nello Sturm Graz: Kiteishvili e Fuseini rilevano Horvat e Boving. Al 27’ Sarri avvicenda Pedro con Cancellieri. Che si fa notare subito, lanciando Immobile che da posizione decentrata conclude a rete ma il portiere austriaco rimedia in uscita. Patric subentra a Gila. Escono Ajeti e Hierlander, Ilzer innesta Sarkaria e Ljubic. Al 35’ lancio lungo di Hysaj, scatta Immobile che dribbla il portiere e insacca, ma la rete viene annullata per fuorigioco dopo il check del Var. Espulso Gazibegovic per fallo su Zaccagni: era già ammonito. Ora è la Lazio a spingere di più in attacco. Ci prova Cancellieri con un colpo di testa. Lo Sturm Graz si copre: fuori Prass per inserire un difensore in più, Ingolitsch. Cinque minuti di recupero. La Lazio fino all’ultimo cerca di sbloccare il risultato, ma la gara si conclude senza gol.
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    Dybala illude, poi il Betis gela la Roma all'88'. E Zaniolo si fa espellere

    Dopo il rigore firmato dall'argentino, i gol spagnoli di Rodriguez e Luiz Henrique. E nel finale c'è anche il rosso a Zaniolo
    Andrea Pugliese

    6 ottobre - ROMA
    A gelare l’Olimpico, a tre minuti dalla fine, è Luiz Henrique, che ricorda solo per assonanza fonetica l’ex allenatore della prima Roma americana. Conta poco, quel che conta davvero è che la sconfitta con il Betis per 2-1 complica maledettamente i piani dei giallorossi, che ora sono terzi nel girone e si ritrovano a dover fare obbligatoriamente risultato la prossima settimana in Spagna. Dopo il vantaggio iniziale di Dybala su rigore e il pareggio di Rodriguez, è stato proprio lo stacco imperioso di Luiz Henrique a chiudere i giochi a favore del Betis. Per la Roma tante cose da rivedere e la beffa finale del rosso a Zaniolo.

    PARI E PATTA—
    Mourinho rilancia Abraham dal via e lascia a riposo Pellegrini, infortunato. In mezzo giostrano sempre Cristante e Matic, con Zaniolo a dare una mano a Dybala alle spalle del centravanti inglese. Pellegrini, il cileno, invece costruisce una partita fatta di palleggio, uno-due e triangoli rapidi in profondità. Ed infatti il Betis fa la partita a lungo, con un possesso palla prolungato fatto anche di fraseggi nello stretto. Canales orchestra nella regia offensiva, Fekir prima s Luiz Henrique poi danno fastidio assai a destra. Mou, tra l’altro, è costretto a rinunciare dopo un solo minuto a Celik, infortunatosi al ginocchio destro per un colpo fortuito di Mancini. L’arbitro Jug poi grazia subito Pezzella per un fallo su Zaniolo lanciato da solo in porta, poi viene fuori il Betis con Canales (tiro parato) e Fekir (palo pieno). Ma il francese si deve arrendere anche lui dopo 22’ di gioco per un problema al flessore destro ed allora la Roma prova a respirare, ma ci riesce a tratti. Nel senso che il pallino del gioco resta sempre in mano al Betis, con i giallorossi che si raggomitolano e cercano di far male sulle ripartenze, soprattutto quelle di Zaniolo. e al 34’ i giallorossi passano con un rigore di Dybala (fallo di mano di Aitor Ruibal) e allora sembra nascere un’altra partita, Solo che sei minuti dopo è Rodriguez a centrare l’angolo giusto dai 20 metri ed a ristabilire l’equilibrio in campo. Poi due clamorose occasioni giallorosse: prima la traversa di Zaniolo, poi il miracolo di Bravo su un tiro al volo pazzesco di Dybala dal limite.

    GOL NEL FINALE — La ripresa si apre con la Roma ancora ad un soffio dal vantaggio (paratona di Bravo su tiro a botta sicura di Cristante), poi gli spazi iniziano ad aumentare e le squadre a sfilacciarsi. In casa giallorossa l’equilibrio e la compattezza del primo tempo iniziano a venir meno, anche perché Cristante e Matic accusano la stanchezza e le tre punte faticano ad aiutare in fase di ripiego. Pellegrini invece si gioca la carta Rodri, per cercare di dare più vivacità alla sua fase offensiva, che con il passare dei minuti ha perso smalto e brillantezza. Poi è il momento di Belotti, che entra per un Abraham ancora una volta deludente. Ma in campo oramai si vedono più duelli individuali che trame di gioco. Pezzella usa le maniere forti per fermare Belotti, poi a tre minuti dalla fine Luiz Henrique inventa un gol di testa pazzesco per stacco e tempismo, gelando l’Olimpico. Prima della fine arriva anche il rosso a Zaniolo, che prova a scalciare in corsa un avversario. Finisce così, con il Betis in festa e la Roma a leccarsi le ferite.
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    Lo United ribalta l'Omonia. Grifo lancia il Friburgo, bene Arsenal e Psv

    Il Ludogorets non va oltre l'1-1 contro l'Hjk nel girone della Roma. La Stella Rossa batte 4-1 il Ferencvaros
    Salvatore Malfitano


    6 ottobre - MILANO
    Le avversarie pareggiano, le italiane non vincono. Il Midtjylland rimonta il Feyenoord nel girone più equilibrato dell’Europa League, quello della Lazio, dove tutte le formazioni sono a 4 punti. Il Real Betis va in fuga sorprendendo la Roma, il Ludogorets non tiene il passo e non va oltre il pari in Finlandia. Il Friburgo non si ferma sulle ali di Grifo, il Qarabag rovina il debutto di Marcelo imponendosi ad Atene contro l’Olympiacos.
    L’Union Saint-Gilloise ribalta il Braga, mentre a Malmo il comportamento dei tifosi mette quasi in secondo piano la vittoria dell’Union Berlino. Fenerbahce e Rennes continuano la corsa a due, creando un distacco rassicurante su Aek Larnaca e Dinamo Kiev rispettivamente sconfitte. Il Manchester United vince soffrendo sul campo dell’Omonia, la capolista resta la Real Sociedad che passa anche in trasferta contro lo Sheriff. Incontenibile il Psv, che ne fa cinque allo Zurigo e aggrava la crisi degli svizzeri, l’Arsenal non ha problemi col Bodo/Glimt. Nel gruppo H si rimescolano le carte: poker della Stella Rossa al Ferencvaros, nell’altra sfida il Monaco supera 3-1 il Trabzonspor.

    GRUPPO C— Nel girone dei giallorossi, il Ludogorets si ferma sul campo dell’Helsinki ma allunga sui rivali. In vantaggio ci vanno i bulgari con Tissera, ben ispirato da Cauly, ma vengono raggiunti al 55’ con il gol di Hetemaj che corregge di testa un calcio di punizione dal vertice dell’area di rigore.

    GRUPPO F— Tra le rivali della Lazio, il Midtjylland riesce a rimettere in piedi la partita contro il Feyenoord. Al 21’ i Var italiani Fabbri e Pairetto convalidano la rete di Szymanski, in chiusura di primo tempo gli olandesi allungano con Kokcu che trasforma dal dischetto. I danesi riaprono la gara con il tiro al volo di Isaksen su cross di Pione Sisto e rimpiangono le traverse colpite proprio da questi giocatori direttamente da calcio di punizione al 7’ e al 76’. All’85’ però ci pensa Juninho a ripristinare la parità, appoggiando da distanza ravvicinata un cross insidioso di Evander.
    GRUPPO A — Tutto liscio per l’Arsenal, che ipoteca la gara già nel primo tempo. Fabio Vieira pizzica la traversa in apertura di gara, al 22’ Nketiah mette la firma ribadendo in rete la conclusione di Tierney sul palo. Cinque minuti dopo, Holding raddoppia di testa sul cross di Vieira. Il portoghese impreziosisce la sua prestazione segnando nel finale il 3-0 dopo la bella serpentina di Gabriel Jesus. Non serve molto nemmeno al Psv per indirizzare immediatamente la partita. Due fughe indisturbate di Vertessen, prima sul lancio di Obispo (10’) e poi sull’errore di Kryeziu (15’), valgono un rapido 2-0. Il piede di Gakpo è caldo e lo dimostra al 21’ quando pesca l’angolino da fuori area; al 34’ poi serve l’assist a Xavi Simons al termine di una triangolazione, con l’olandese che si incunea tra le maglie avversarie e anticipa il portiere in spaccata. Quindi al 55’ è ancora Gakpo con un altro destro preciso dalla distanza ad arrotondare il risultato. Di Okita il gol della bandiera, svizzeri comunque non pervenuti.

    GRUPPO B— Scatta in testa il Fenerbahce, vincendo contro l’Aek Larnaca senza rischiare troppo. Batshuayi la sblocca ispirato da Rossi (26’), la gioia di Emre Mor si infrange sul palo in apertura di ripresa. Al 79’ la sfortunata deviazione di Mamas nella propria porta rasserena i turchi per il successo finale. Anche il Rennes tiene il passo, mentre la Dinamo Kiev si scioglie. Terrier manda avanti i francesi con un sinistro potente sotto la traversa sul filtrante di Gouiri, il pareggio è opera di Tsygankov al termine di una splendida azione di squadra, con Mandanda che riesce ad opporsi solo sul primo tentativo e non sul secondo. A pochi secondi dallo scadere, il classe 2005 Doue decide l’incontro approfittando di una sciagurata uscita dal basso tentata dagli ucraini.

    GRUPPO D— Non smette di stupire l’Union Saint-Gilloise, con una pazza rimonta ai danni del Braga. Il solito asse Vitinha-Ruiz funziona per i portoghesi e al 49’ producono la rete del vantaggio. Ma non basta, perché all’86’ Nilsson è abile a controllare lo scavetto di Adingra e a concludere a rete con l’aiuto del palo. È sempre lo svedese in pieno recupero a regalare la vetta ai belgi, risolvendo una mischia in area di rigore. L’aspetto disciplinare è ben più interessante di quanto accade in campo, tra Malmo e Union Berlino. Nel recupero del primo tempo, i tedeschi restano in dieci per l’espulsione di Schafer, che perde goffamente palla da ultimo uomo e stende l’avversario che gli porta via il pallone. Al 58’ l’arbitro Meler, appoggiato dagli svedesi, è costretto ad interrompere la gara per il lancio di petardi e fumogeni da parte di entrambe le tifoserie. Per oltre venti minuti le squadre restano negli spogliatoi, poi si riprende dopo un breve riscaldamento. Nonostante l’inferiorità numerica a conquistare i tre punti è l’Union Berlino grazie al sigillo di Becker al 67’, ineccepibile in contropiede.

    GRUPPO E — Fatica molto più del previsto, ma alla fine il Manchester United supera l’Omonia. In avvio è già assedio dei Red Devils, l’occasione migliore capita a Bruno Fernandes che colpisce la traversa con un pallonetto. A sorpresa però a passare in vantaggio sono i ciprioti: Malacia perde un pallone sanguinoso a metà campo, il contropiede guidato da Bruno e concluso da Ansarifard è perfetto (34’). Nella ripresa, i cambi fanno la differenza: Rashford entra all’intervallo, trova un ottimo destro a giro per il pari (53’) e serve a Martial – subentrato anche lui – l’assist per completare la rimonta al 63’. Cristiano Ronaldo avrebbe anche il match point, ma a porta quasi vuota tira sul palo da pochi passi; rimedia Rashford all’83’, su assist del portoghese, per l’1-3. Un’altra ripartenza letale manda in gol Panagiotou, ma all’Omonia resta soltanto l’onore delle armi. Resta in vetta la Real Sociedad, che vince in casa dello Sheriff. Risultato maturato nel secondo tempo, apre le marcature Silva al 53’ con un sinistro imparabile all’incrocio dei pali. I moldavi restano in dieci per la doppia ammonizione di Kyabou, la squadra di Alguacil ne approfitta poco dopo con la rete di Elustondo, che devia di testa una punizione dalla sinistra (62’).

    GRUPPO G — Vola il Friburgo, che non lascia scampo al Nantes salvato nel primo tempo da Lafont. Non può nulla però il portiere sulla conclusione sotto misura di Kyereh, servito da Doan che approfitta di uno svarione della difesa (48’). Il gol della tranquillità lo firma Grifo, con un rasoterra all’angolino. Crolla l’Olympiacos nell’altra gara, con il Qarabag che passeggia ad Atene. Zubir mette paura ai greci al 4’, ma il suo gol viene annullato. Stessa sorte si era prospettata anche per Owusu, il check dalla sala video però rende valida la rete al 70’. Sul tiro-cross di Masouras, gli azeri vengono salvati dal palo e si scuotono: Vesovic all’82 salta il portiere e deposita a porta vuota, Sheydaev invece sceglie una soluzione di potenza che s’infila sotto la traversa per lo 0-3 (86’). Debutto amaro per Marcelo con la maglia dei greci.

    GRUPPO H— Lo show della Stella Rossa contro il Ferencvaros comincia al 27’, quando Kanga trasforma il rigore assegnato dopo on-field review per un tocco di mano di Wingo sulla cui punibilità si può discutere. Il raddoppio arriva al 35’ con Mitrovic, bravo a raccogliere il cross di Pesic e a concludere sotto la traversa. In apertura di ripresa i serbi allungano con Katai, che segna con un diagonale chirurgico (50’), ma la palma per il gol della serata è tutta per Kanga, che spara un destro da lontanissimo all’incrocio dei pali opposto. Al 70’ gli ungheresi accorciano con Zachariassen, che attacca bene il primo palo e brucia Borjan. Tutto in discesa anche per il Monaco, fin da subito. All’11’ il Trabzonspor rimane in dieci per l’espulsione di Maxi Gomez, che dopo aver subìto fallo rifila un calcio in faccia a Camara; puntuale il richiamo alla review di Guida e Chiffi dalla sala video. Tre minuti dopo, Embolo prende d’infilata Hamsik e serve a Ben Yedder un pallone solo da spingere in porta per il vantaggio. Lo svizzero colpisce anche una traversa al 24’ mentre il raddoppio porta sempre la firma del capitano, che trasforma il rigore procurato da Vanderson nel finale di primo tempo. Al 55’ gara praticamente chiusa: la sponda di Embolo su azione di calcio d’angolo premia Disasi, che di testa cala il tris. Utile solo alle statistiche la rete di Bakasetas, che con un sinistro secco da fuori area batte Nubel (72’).
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    Dico solo: MANNAGGIA LA MADONNA!
     
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    Feyenoord-Midtjylland pari, vince il Ludogorets. Urlo United al 93', in quattro già ai sedicesimi

    La sfida tra le rivali della Lazio finisce 2-2. I bulgari si portano a +3 sulla Roma. Si qualificano Friburgo, Real Sociedad, Rennes e Fenerbahçe
    Salvatore Malfitano
    @malfitoto

    13 ottobre - MILANO
    L’equilibrio regna sovrano dopo quattro turni nel girone F, con tutte le squadre a 5 punti: oltre alla Lazio, infatti, pareggiano anche Feyenoord e Midtjylland. Il Ludogorets invece aumenta la pressione sulla Roma battendo l’Helsinki senza troppe difficoltà. Il Manchester United passa con l’Omonia, salvato per quasi tutto l’incontro dal portiere, fino alla rete nel recupero di McTominay; la Real Sociedad conferma il percorso netto e stacca il pass per i sedicesimi di finale e lo stesso fanno Fenerbahççe, Rennes e Friburgo. L’Union Berlino si rilancia vincendo col Malmo, dopo il pari tra Union Saint-Gilloise e Braga. Tutto secondo i pronostici per Arsenal e Psv, che devono recuperare lo scontro diretto tra loro, rispettivamente contro Bodo/Glimt e Zurigo.

    GRUPPO A
    Arteta fa turnover ma il suo Arsenal non tradisce. I Gunners passano in vantaggio con Saka, che triangola con Sambi Lokonga, calcia e segna grazie ad un rimpallo con Hoibraten (24’). I norvegesi non ci stanno, nel primo tempo si rende molto pericoloso Pellegrini mentre ad inizio ripresa sono Solbakken ed Espejord a sciupare i palloni del pareggio. Il Psv conferma il successo largo dell’andata, imponendosi ancora sullo Zurigo senza difficoltà. Tutto ipotecato già nel primo tempo, con Gutierrez che al 9’ ribadisce in rete la respinta di Brecher sullo stacco di Obispo. Al quarto d’ora raddoppia Veerman con un preciso destro da fuori, al 34’ è già 3-0 per gli olandesi: a segnare è Sangaré, ancora in tap-in dopo il colpo di testa di Gakpo. Al 55’ Veerman scambia con Sangaré e chiude la sfida con un altro piazzato da fuori. L’assolo di El Ghazi è la ciliegina sulla torta per il 5-0 finale.

    GRUPPO B
    Pochissime emozioni a Cracovia, tra Dinamo Kiev e Rennes. L’incontro si decide all’inizio del secondo tempo con Wooh che al suo debutto in Europa League segna deviando in rete un calcio d’angolo dalla sinistra. Il Fenerbahce risponde con un successo contro l’Aek Larnaca. Joao Pedro porta avanti i turchi al 16’, appoggiando da pochi passi l’ottimo suggerimento di Alioski. Nel secondo tempo via al festival del rigore: al 52’ pareggia Trickovski, sempre dal dischetto Batshuayi segna all’80’ dopo un fallo di mano mentre Valencia sbaglia il match point all’86’. Su quest’ultimo penalty espulso Cabezali per doppia ammonizione, rendendo impossibile la rimonta nel finale nonostante l’errore.

    GRUPPO C
    Il Ludogorets detta la propria legge contro l’Helsinki, con un gol per tempo. Il primo è di Gropper al 38’, favorito dall’intervento approssimativo di Hazard che ha molte responsabilità. Allunga Lima al 64’, servito bene da Tekpetey che assiste il compagno dopo non esser riuscito a scartare il portiere.

    GRUPPO D
    Pioggia di gol a Lovanio tra Union Saint-Gilloise e Braga. Apre le danze Vitinha al 15’ con un destro dal limite agevolato da un goffo intervento di Moris. Boniface pareggia cinque minuti dopo: riceve in area e trova l’angolino con un preciso rasoterra. Nel finale di frazione, Vitinha firma la sua tripletta prima di testa su calcio di punizione (36’), poi con un delizioso tocco sotto sul filtrante di Ricardo Horta. Al rientro dagli spogliatoi i belgi si scuotono. Vanzeir accorcia al 49’ svettando sul primo palo da corner, quindi è ancora Boniface ad andare a segno girando di testa il traversone di Lapoussin (63’). Poche situazioni da segnalare nell’altra gara del girone, tra Union Berlino e Malmo, con i tedeschi che vincono allo scadere. La prima palla gol degna di nota è per l'Union, con Khedira che dal limite vede la sua conclusione fermarsi sul palo al 64’. Successivamente revocato un rigore inizialmente concesso all’Union dopo on-field review, confermato invece quello che realizza Knoche all’89’. Gli svedesi restano in dieci per gli ultimi secondi per il rosso diretto (grave fallo di gioco) mostrato a Lomotey.

    GRUPPO E

    Un assedio lungo più di novanta minuti alla fine produce i tre punti, per il Manchester United. La squadra di Ten Hag sbatte a ripetizione su Uzoho. Comincia Rashford, poi al 33’ il portiere alza quanto basta il tiro di Casemiro che sbatte sulla traversa. Nella ripresa, l’estremo difensore dei ciprioti si esalta su Rashford e Antony in rapida successione, quindi anche su Bruno Fernandes e McTominay. È lo scozzese a decidere la partita in pieno recupero: Sancho lo pesca in area, il centrocampista controlla e fredda un quasi insuperabile Uzoho. Tutto facile per la Real Sociedad, che piega ancora lo Sheriff. Il primo squillo è di Mendez al 24’, quando il suo sinistro a giro si stampa sul palo. Dieci minuti dopo gli spagnoli sono in superiorità numerica per l’espulsione (doppio giallo) di Zohouri. La resistenza degli ospiti crolla nel recupero del primo tempo, la butta giù l’attaccante norvegese con un bel sinistro dalla distanza. Il raddoppio di Diego Rico arriva con un diagonale chirurgico a concludere una manovra avvolgente (66’), la parola fine la scrive Navarro, calciando da pochi passi sulla sponda di Kubo.

    GRUPPO F
    Feyenoord e Midtjylland si affrontano senza esclusione di colpi. Martinez porta avanti i danesi con gran destro dalla distanza (16’), Trauner ha subito dopo una doppia occasione per il pareggio, impedito prima dal palo e poi da Bijlow. Timber ripristina la parità al 32’, Hancko completa la rimonta in apertura di ripresa spingendo in rete la sponda di tacco di Geertruida. Al 59’ però il risultato torna in perfetto equilibrio grazie allo stacco di Sviatchenko che di testa trova l’angolo lontano. Gli olandesi cercano fino alla fine il successo, le speranze però si spengono sul palo colpito da Walemark da pochi metri all’81’.

    GRUPPO G

    Gara piena di rimpianti per il Nantes, che parte subito forte col Friburgo ma vede i propri tentativi respinti dai legni, prima con la traversa di Sissoko (12’) e poi con il palo di Corchia (20’). Così in vantaggio ci vanno i tedeschi al 25’, con la bordata di Kubler bravo a calciare di prima sul cross respinto da Lafont. I francesi calano col passare dei minuti e gli ospiti ne approfittano: ottima ripartenza guidata da Gunter, Jeong fa da sponda per Gregoritsch che si gira e calcia, battendo ancora il portiere (71’). Chiude i conti Shade, che sfrutta lo scivolone di Castelletto e una deviazione sulla sua conclusione (82’), e nel finale c’è tempo anche per la rete di Jeong in tap-in dopo la parata di Lafont sul tiro di Gregoritsch (87’). A Baku il Qarabag non supera l’Olympiacos, anche se si lascia preferire. Non creano praticamente nulla entrambe le formazioni, se non per un destro interessante di Sheydaev al 71’ dal limite che termina di poco a lato.

    GRUPPO H

    Il Trabzonspor non lascia scampo al Monaco. Nel recupero del primo tempo, autogol rocambolesco dei francesi, con Nubel che nel tentativo di rinviare colpisce Sarr e la palla finisce in rete. Al rientro dagli spogliatoi, i turchi mettono subito in discesa la partita. Vitor Hugo sale altissimo deviando in porta un calcio d’angolo dalla sinistra al 48’, poi Bardhi tira una punizione sotto la barriera segnando con l’aiuto del palo (57’). Al posto del macedone entra Trezeguet, che a pochi minuti dal suo ingresso timbra con un diagonale indirizzato all’angolo lontano al 69’. Il Ferencvaros complica notevolmente il cammino della Stella Rossa e si vendica della sconfitta dell’andata. Zachariassen al 24’ sotto misura firma il vantaggio degli ungheresi, la partita si anima nella seconda metà. Pesic si vede annullare un gran gol per aver controllato il pallone con la mano, Ryan Mmaee dall’altro lato colpisce il palo. Al 55’ Mitrovic pareggia con una fuga da centrocampo che finisce con un destro all’angolino. Samy Mmaee, fratello dell’attaccante, riporta avanti il Ferencvaros con uno stacco imponente da corner.
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