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Gioite stronzi, sono tornati i Blind Guardian, con un album che merita due righe in più di recensioni rispetto a quelle del disco sinfonico (Che furono "Vaffanculo ).
Fare peggio di quello era impossibile, ma non parliamo di rinascita per piacere.
I nostri bardi tolgono orchestrazioni, sinfonie e pompaggi vari ma il risultato delude. Ho letto che questo, su recensioni che si arrampicano sui vetri per non stroncarli che poi la casa discografica non gli fa fare le interviste o non manda loro i cd in edizione limitata ai recensori, sarebbe il miglior disco dai tempi di Beyond the Red Mirror. E grazie al cazzo. parliamo di merda pure. Io dovrei amarla ma con criterio.
Un disco che vorrebbe tornare alle origini, ma quei gloriosi Blind Guardian sono morti e quei capolavori dei primi anni non sarebbero più in grado di scriverli.
Quindi o ci si accontenta e magari il disco lo si trova pure discreto, oppure li si sfancula, si spera che tengano botta dal vivo per qualche tour celebrativo, altrimenti vale il discorso che si fa per i Metallica:"potevate anche sciogliervi, stronzi!"
VOTO: 5
Tracce
Testi e musiche di André Olbrich and Hansi Kürsch.
Deliver Us from Evil – 5:22
Damnation – 5:21
Secrets of the American Gods – 7:29
Violent Shadows – 4:18
Life Beyond the Spheres – 6:03
Architects of Doom – 6:21
Let It Be No More – 4:49
Blood of the Elves – 4:38
Destiny – 6:47
Formazione
Hansi Kürsch - voce
André Olbrich - chitarra solista
Marcus Siepen - chitarra ritmica
Frederik Ehmke - batteria e percussioni. -
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Hanno fatto un passo indietro verso sonorità delle vecchie glorie senza manco avvicinarsi a livello di qualità . -
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Ma no che fanno tour sugli album vecchi. -
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Giusto allora rimangano insieme solo per quello. -
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che rottura di palle di disco . -
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se paragonato al disco orchestrato questo album diventa Nightfall.
Se si avevano aspettative bassissime può anche piacere, ma rimane un dischetto. -
.Se si avevano aspettative bassissime può anche piacere, ma rimane un dischetto
guarda, questo discorso potevo farlo e rimanere fregato vent'anni fa.
Oggi no, fa cagare e basta.