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Samara, 2009: Sergei Gavrilov
Panorama su Samara dal balcone dove Gavrilov ha lasciato il corpo di sua madre
Ha mangiato pezzi di sua madre, ma i giudici gli hanno riconosciuto un'attenuante: il ragazzo aveva fame. Sergei Gavrilov, di 27 anni, ha dapprima ucciso la mamma, salvo poi usare alcune parti di corpo per cucinare zuppa e pasta. Ma davanti alla polizia si è giustificato dicendo che stava morendo di fame, perché non aveva i soldi per comperarsi da mangiare.
La corte, in una città nel sud della Russia, ha accettato questa spiegazione. Così, pur condannandolo per omicidio, i giudici hanno ridotto la pena dai 15 anni previsti a 14 anni e tre mesi di carcere. Sergei ha ammesso di aver ucciso la madre 55enne dopo che questa si era rifiutata di dargli la pensione. Quei soldi gli sarebbero però serviti per giocare e per bere. Arrabbiato dal suo rifiuto, l'ha colpita alla testa e strozzata con una corda elettrica, poi a trascinato il corpo sul balcone e li lo ha abbandonato.
Due settimane dopo, una volta spesi tutti i soldi della sua pensione, ha iniziato a tagliarla a fettine. Coltello alla mano, è partito dalle gambe, e per diverse settimane è riuscito a campare con zuppa di carne (materna). "La carne non mi è piaciuta - si è poi lamentato - Era troppo grassa".. -
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Allo stupratore francese Nicolas Cocaign, di 37 anni, sono stati inflitti trent’anni di galera per avere mangiato il polmone del suo compagno di cella, Thierry Baudry. I due galeotti si erano scontrati per un problema relativo alla condivisione del water. Cocaign, dopo avere estratto l’organo dal corpo ancora vivente della vittima – confondendolo tra l’altro per il cuore – lo ha poi fritto insieme con delle cipolle prima di consumarlo. Ha spiegato alla Corte che il suo gesto era da intendersi come un “grido d’aiuto” per segnalare alle autorità carcerarie la sua attitudine alla violenza di modo che gli venisse concesso di accedere alla terapia psichiatrica..