Deus ex machina
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Ai cetrioli piace il rock e dormire al caldo
Una ricerca decisamente insolita sulla sensibilità dei cetrioli svela come produrre la migliore guarnizione per il Gin&Tonic - e frutti felici, dolci, succosi. Il modo giusto per celebrare il World Cocumber Day del 14 giugno 2018
I cetrioli presentano le caratteristiche solitamente associate agli esseri senzienti, mostrano in maniera inequivocabile l’impressionante capacità di reagire agli stimoli esterni e l’utilizzo di metodi di coltivazione non convenzionali ne fa aumentare le dimensioni e la succosità. Tutto ciò è una chiara indicazione del fatto che siano piante profondamente consapevoli dell’ambiente che le circonda. Questo il risultato sbalorditivo di un inusuale esperimento scientifico promosso da Hendrick’s Gin e condotto con il ricercatore Graham Brown, dell’Università di Sydney, per quantificare la reale sensibilità dei cetrioli.
Un esperto di cetrioli per il Gin&Tonic Hendrick’s Gin viene prodotto con un infuso di cetriolo e petali di rosa, e la sua guarnizione eletta è proprio il frutto verde. Per sviluppare una maggiore comprensione della cucurbitacea, il brand scozzese ha quindi coinvolto il Prof. Graham Brown, che studia e coltiva le piante da oltre 30 anni, ha iniziato a lavorare con i cetrioli dieci anni fa nel suo laboratorio di ricerca a Sydney, dove dispone di tutte le attrezzature scientifiche disponibili per misurare le reazioni delle piante al mondo esterno.
Ora le persone possono verificare quanto scoperto da Graham e sperimentare le proprie idee fantasiose accompagnando la crescita dei frutti con il canto oppure leggendo alle piantine i classici della letteratura la sera. Per gli aspiranti botanici, i consigli di Graham sono una utile guida per la propria coltivazione, per esempio su come impollinare i fiori con un pennello morbido, per assicurare che il raccolto sia abbondante, e come posizionare i bastoncini di bambù intorno alle piante, per fornire loro una struttura su cui arrampicarsi. Gli individui dotati di pollice verde coltivando e prendendosi cura dei propri cetrioli daranno il loro contributo al World Cocumber Day, la Giornata Mondiale del Cetriolo, prevista per il 14 giugno.
I cetrioli sono rock Nella loro trasformazione da semplici piantine a maestosi frutti, tre gruppi di cetrioli sono stati esposti a diversi generi musicali, classico, jazz e rock, utilizzando uno stereo portatile al massimo volume. La crescita dei frutti appartenenti al quarto gruppo, invece, è stata accompagnata da uno sgradevole silenzio. I cetrioli che sono cresciuti ascoltando musica rock presentavano dimensioni maggiori e un sapore migliore, forma cilindrica, senza curva, e una buccia liscia di colore verde scuro. Al contrario, quelli che sono cresciuti ascoltando musica jazz hanno mostrato di non apprezzare tale genere sviluppando malformazioni con estremità curve e appuntite. Le piante esposte alle melodie classiche, come quelle di Beethoven e Bach, hanno mostrato una evidente inclinazione per tale genere, che ha consentito di produrre frutti sani e con buccia lucida. Mr. Brown commenta: “Sapevamo che le piante percepiscono e rispondono all’energia acustica, come le onde sonore che usano i tricomi, o peli, su frutti e foglie, ma non ci aspettavamo che mostrassero una predilezione così decisiva per la musica. L’accumulo di sostanza secca è stato più alto nelle piante trattate con la musica rock e infatti queste sono diventate più grandi perché sono state in grado di sfruttare la luce e aumentare il processo di fotosintesi. La crescita extra, forse attivata dagli ormoni, ha prodotto un raccolto più abbondante di frutti con dimensioni maggiori e più succosi. Le malformazioni riscontrate sui frutti cresciuti con la musica jazz potrebbero indicare che i flussi di acqua e nutrienti sono stati interrotti dalle vivaci onde sonore del genere”.
Sì all’aneto, no alla salvia I cetrioli non solo amano la musica, ma mostrano anche delle preferenze per alcuni odori, nonostante non abbiano alcun recettore sensoriale convenzionale associato all’odore (vale a dire un naso). Le specie coltivate sono state divise in tre gruppi: su uno è stato spruzzato aneto, su un altro salvia e sull’ultimo nulla. Dopo aver assaggiato i cetrioli è stato osservato che quelli su cui era stato spruzzato aneto erano i più saporiti, mentre la salvia aveva reso gli altri più amari, forse a indicare che i cetrioli hanno una certa predilezione per la conservazione in salamoia. Mr. Brown spiega: “Le piante sono in grado di percepire gli elementi chimici presenti nell’aria, come le sostanze volatili rilasciate dagli erbivori mentre sono al pascolo, e rispondono aumentando la produzione di elementi chimici di protezione. Quando si coltivano i cetrioli, sarebbe saggio evitare di indossare o spruzzare qualsiasi profumo troppo acre vicino alle piante, per evitare che queste lo assorbano. Dopo tutto non vorrete mica un cetriolo che sa di dopobarba!”
Un sacco a pelo per frutti più dolci Per eseguire il test finale i cetrioli sono stati avvolti in minuscoli sacchi a pelo per dare loro un maggiore senso di comfort e protezione e ciò ha consentito di ottenere una buccia più soffice e leggera e una polpa più dolce rispetto a quelli lasciati esposti, senza alcuna protezione. Graham racconta: “Sembra che i frutti siano risultati più teneri e dolci avendo protetto durante la crescita la buccia dall’atmosfera e dalla luce, che hanno un effetto essiccante”. Inoltre, gli umili frutti verdi aiutano la propria crescita attraverso uno sviluppato senso del tatto, utilizzando i viticci per sentire e raggiungere le superfici su cui aggrapparsi come supporto, specialmente durante la notte. Sembra che siano consapevoli di ciò che li circonda e che possano percepire gli oggetti vicino a loro attraverso i sensi.
Non sono solo i cetrioli a esseri più sensitivi di quanto potessimo immaginare. Gli studi precedenti avevano dimostrato che le piante in generale hanno 20 sensi diversi, rispetto ai cinque degli esseri umani* e che sono di natura intelligenti. Comunicano tra di loro e con il resto del mondo attraverso dei segnali elettrici, lanciano degli avvisi quando sono in pericolo e sviluppano relazioni con altre specie e insetti per sopravvivere e prosperare.
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