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Deus ex machina
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Uscito nel 2014 a distanza di ben dodici anni dal precedente "Weiland", ne ricalca grossomodo le atmosfere.
Siamo dalle parti del nofolk music, ben distanti dal sound degli esordi e di quel monumentale “A Wintersunset…”, a parte qualche stacco e breve reminescenza che mettono i brividi e aumentano i rimpianti.
Faccio fatica a dimenticarmi chi sono stati, quindi il voto non sarà molto elevato, anche se per amor di verità il metal questi lo hanno abbandonato da decenni.
Chi ama atmosfere sognanti e classicheggianti però potrà apprezzare maggiormente questo album.
VOTO: 6.5
Tracce:
1. Saviour 06:32
2. Dead Winter Ways 05:27
3. In the Gutter of This Spring 07:00
4. The Days Before the Fall 05:38
5. We Are Alone 03:16
6. With the Current into Grey 07:32
7. The Turn of the Tides 08:04
Lineup:
Schwadorf Voce, chitarre, Basso, Basso, Percussioni
Helm Keyboards, Piano, Voce
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1 replies since 2/2/2023, 16:38 31 views
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