Formula1 2023

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    Bahrain, pole di Verstappen! Ferrari in seconda fila con Leclerc e Sainz

    Prima sessione emozionante a Sakhir con l'olandese della Red Bull che precede di un soffio il compagno di squadra. Poi le rosse
    Giusto Ferronato

    04 marzo - SAKHIR (BAHRAIN)
    Doveva essere Red Bull contro Ferrari e così è stato. Le prime qualifiche dell’anno in Bahrain hanno confermato che è già sfida tra le due rivali del 2022, con un Max Verstappen scatenato in pole position davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Ma il divertimento non è mancato perché le Ferrari hanno lottato molto bene e in seconda fila ci sono entrate entrambe con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Quinto tempo per l’Aston Martin di Fernando Alonso, autore di un vero exploit perché si è messo alle spalle le due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Hanno chiuso la top 10 Lance Stroll, Esteban Ocon e Nico Hulkenberg. Ora la curiosità è capire i valori in pista anche in condizioni di passo gara, solitamente terreno di caccia preferito delle Red Bull. La grande sfida Ferrari è dimostrare di aver recuperato soprattutto in questo fattore.

    COSÌ LA Q1—
    In Q1 Leclerc e Sainz sono subito usciti con gomma gialla, ma la sessione non è partita bene per le rosse, in particolare per Leclerc, che ha perso un pezzo dell’ala protettiva della ruota anteriore destra, costringendo la direzione gara alla bandiera rossa per rimuovere il detrito rimasto in carreggiata. La perdita di tempo ha costretto il Cavallino ad abbandonare l’idea di qualificarsi con la gomma media e alla ripartenza ecco le SF-23 in pista con le gomme soft. Prima raffica di tempi ed ecco Sainz in 1’30”993 davanti a Russell, Leclerc, Alonso, Verstappen, Perez e Hamilton.

    NORRIS PER UN SOFFIO— Col secondo "lancio" si è salvato dal taglio Lance Stroll che si è portato in quinta posizione davanti a Hulkenberg e Verstappen. Salvataggio in extremis anche per Norris con la McLaren, che è passato in Q2 con lo stesso tempo di 1’31”652 fatto da Logan Sargeant con la Williams, eliminato perché ha fatto il tempo dopo l’inglese. Eliminati anche Gasly (Alpine, retrocesso 20° per tempo cancellato), Magnussen (Haas), Piastri (McLaren) e De Vries (AlphaTauri).

    COSÌ Q2 E Q3— In Q2 primo tentativo spaziale delle due Red Bull, con Verstappen davanti a tutti in 1’30”503 seguito dal compagno di squadra Sergio Perez, staccato di 2 decimi. Terzo e quarto posto per le Mercedes di Hamilton e Russell, staccati di 4 e 5 decimi. Poi l’Aston Martin di Alonso e le due Ferrari (con gomma usata) di Sainz e Leclerc, molto staccati a 9 decimi e 1 secondo. Le Ferrari sono così uscite per un secondo tentativo e Leclerc si è scatenato mettendosi al comando in 1’30”282, facendo sognare per il Q3. Eliminati invece Norris (McLaren), Bottas (Alfa Romeo), Zhou (Alfa Romeo), Tsunoda (AlphaTauri) e Albon (Williams). Nell’ultima frazione Verstappen ha poi messo il turbo, segnando un primo giro in 1’29”897 e un secondo giro in 1’29”708, con Leclerc che è sceso dall’abitacolo dopo il primo tentativo per risparmiare un set di gomme per la gara. È domenica che la Ferrari vuole la rivincita.
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    Bahrain, Verstappen detta legge. Ferrari, Leclerc fuori e Sainz 4°. Alonso, podio magico

    Nel primo GP della stagione dominio Red Bull col campione del mondo davanti a Perez e al due volte iridato dell'Aston Martin, autore di una gara capolavoro. Il Cavallino chiude con il quarto posto dello spagnolo e il ritiro per problemi di motore per il monegasco
    Giusto Ferronato

    05 marzo - SAKHIR (BAHRAIN)
    Tutti dietro alla Red Bull e a super Max Verstappen! Eh si, purtroppo anche la Ferrari che chiude solo al quarto posto con Carlos Sainz il primo GP della stagione in Bahrain. Niente da fare per Charles Leclerc, che si è ritirato al 41° giro per un problema tecnico di motore quando era in terza posizione. E soprattutto si è lasciato andare a uno sconfortante: “Sono di un’altra categoria” riferito ai rivali della Red Bull. Sul podio dietro allo scatenato campione del mondo e al compagno di squadra Sergio Perez c’è finito l’altro trionfatore di questo fine settimana, Fernando Alonso con l’Aston Martin, in festa coi suoi meccanici come se avesse vinto. Legittimamente. Per il team di Lawrence Stroll, che ha messo dietro al pronti-via Ferrari e Mercedes, è decisamente così. Quinto posto per la Mercedes di Lewis Hamilton, sesto per Lance Stroll, settimo per George Russell. Buona zona punti per l’Alfa Romeo con Valtteri Bottas, ottavo. Punti anche per Pierre Gasly, nono con l’Alpine e Alexander Albon, decimo con la Williams.

    COSÌ LA PARTENZA—
    La partenza è stata lineare, con Verstappen scattato bene e le Ferrari meglio di Perez. Max ha mantenuto il comando dalla pole, mentre Leclerc è stato bravo a sfilare il messicano alla prima curva. Sainz gli si è invece accodato, mentre Alonso è stato prima infilato da Hamilton e poi in curva 4 toccato da Lance Stroll: per fortuna dell’Aston Martin nessuna conseguenza, ma solo una perdita di aderenza per Fernando, che nella curva successiva non si è potuto difendere da Russell, che ha così guadagnato la sesta posizione dietro al compagno di squadra. Dietro i primi, Bottas, Ocon, Albon, Norris e Sargeant.

    MAX IN FUGA— Verstappen nella prima parte di gara è decisamente scappato. In 11 giri ha preso 7”8 alla Ferrari di Leclerc, 9”5 a Perez e 16”5 a Sainz. E qui si è già iniziata a intuire la superiorità delle RB19 sul passo gara. Il giro dei pit stop dei primi è stato inaugurato da Hamilton al 13° giro, proprio quando dietro di lui è andato in scena il bellissimo attacco e sorpasso di Alonso a Russell nella sequenza tra curve 3, 4 e 5. Al 14° giro sosta contemporanea delle due Ferrari che hanno montato la gomma dura, mentre al giro 15 ecco la risposta della Red Bull che si è fermata con Verstappen, rimontando la gomma soft e lasciando in pista Perez. Il messicano si è poi fermato al giro 18, anche lui montando ancora la gomma soft.

    DOPPIA STRATEGIA— Dunque strategia differenziata tra Red Bull e Ferrari, con Verstappen che nella fase centrale contro la gomma dura delle Ferrari ha portato il vantaggio a 13 secondi abbondanti su Leclerc. Una situazione agonisticamente un po’ noiosa, per la verità, tutta incentrata sulla gestione delle gomme da parte dei protagonisti. L’unica emozione la penalità di 5 secondi inflitta a Ocon per errato posizionamento in griglia di partenza. Più altri 10 perché nella fase di svolgimento della penalizzazione ha sbagliato la procedura e altri 5 per limite di velocità infranto in corsia box. Un mezzo disastro per l’Alpine. Perez tra il 22° e il 24° giro si è avvicinato a Leclerc e al 25° è entrato in zona ala mobile. E al 26° giro ecco l’attacco con sorpasso di Checo ai danni di Charles. Dietro i primi 4 Alonso si è piazzato negli scarichi di Hamilton in sesta posizione davanti a Russell.

    LET'S GO!— Si è così arrivati alla seconda sosta, inaugurata da Hamilton al giro 31. Al giro 32 ecco la sosta di Sainz e Russell. Leclerc si è fermato due giri dopo, rimontando le gomme dure, seguito il giro successivo da Perez e Alonso. Poi al giro 37 ecco la sosta del leader Verstappen, perfettamente eseguita a 20 giri dalla fine. Poche emozioni davanti, spettacolo invece grazie al duello tra Alonso e Hamilton per la quinta posizione. Prima Fernando ha passato l’inglese che però ha risposto immediatamente. Ma al 39° giro Fernando è tornato davanti sfruttando un incrocio di traiettoria e caricando via radio il suo box: “Let’s go!”. Alla faccia dei 41 anni e di chi lo vorrebbe sul viale del tramonto, una furia! E non si è accontentato con Hamilton. Al giro 41 problema tecnico sulla SF-23 di Leclerc e primo ritiro della stagione per il Cavallino. Poi Alonso ha infierito sui cuori infranti dei ferraristi infilando Sainz per andare a prendersi un eccezionale terzo posto. Per la Ferrari, invece, c’è tanto da lavorare.
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    sento odore di mondiale già assegnato dopo un week end
     
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    Arabia a sorpresa: Verstappen rompe, pole di Perez! Ferrari, Sainz 4°, Leclerc parte 12°

    Problemi in Q2 all'albero della trasmissione per l'olandese della Red Bull: davanti a tutti partirà il compagno di squadra messicano davanti ad Alonso e Russell
    Giusto Ferronato

    18 marzo 2023 ( modifica il 18 marzo 2023 | 19:18) - JEDDAH (ARABIA)
    Al secondo GP la F1 tira un sospiro di sollievo, anche la Red Bull è (quasi) mortale! Nelle qualifiche del GP d’Arabia Max Verstappen è rimasto appiedato in Q2 per un problema all'albero della trasmissione e domani scatterà 15°. Il team di Milton Keynes si è consolato con la pole position di Sergio Perez, che evidentemente da queste parti ha sempre il vento favorevole: questa in 1’28”265 è la seconda pole della carriera, l’altra era arrivata proprio qui l’anno scorso. Secondo tempo per la Ferrari di Charles Leclerc, strepitoso. Ma per effetto della penalità per l’uso della terza centralina partirà 12°.

    TALENTO PIASTRI—

    Così la prima fila è di Fernando Alonso con l’Aston Martin, bravo a precedere la Mercedes di George Russell e la seconda Ferrari di Carlos Sainz, che dunque scatterà dalla seconda fila. Lance Stroll scatterà quinto davanti all’Alpine di Esteban Ocon, mentre per Lewis Hamilton con la Mercedes partenza dalla settima casella. Inizia a intravedersi anche il talento di Oscar Piastri, bravo a raggiungere la Q3 con la McLaren e a portare a casa un ottavo posto davanti all’Alpine di Gasly.

    COSÌ LA Q1— In Q1 subito velocissime le due Red Bull che si sono facilmente messe al comando a dettare il passo con Verstappen (1’28”761) e Perez. Dietro di loro bene inizialmente Leclerc che ha preceduto le Mercedes e Sainz. Qualche problema per Alonso che è andato in testacoda in curva 2 al primo tentativo lanciato. Poi il due volte iridato ci ha riprovato e si è messo in quarta posizione dietro alla Ferrari di Charles. Bandiera gialla negli ultimi 4 minuti per Logan Sargeant, in testacoda in curva 23 nel finale della pista: lo statunitense della Williams è però riuscito a ripartire e la sessione è continuata. Si è così chiuso il Q1 con Verstappen e Perez davanti alle Aston Martin di Alonso e Stroll e alle Ferrari di Leclerc e Sainz. Eliminati Tsunoda (AlphaTauri), Albon (Williams), De Vries (AlphaTauri), Norris (McLaren) e Sargeant (Williams).

    COSÌ LA Q2— In Q2 subito scatenato Alonso, che ha abbassato di 4 millesimi il miglior tempo di Verstappen nel Q1. Lo spagnolo ha preceduto al primo tentativo la Ferrari di Leclerc e il compagno di squadra Lance Stroll. Poi il colpo di scena: Verstappen ha rallentato in pista durante il suo tentativo veloce con l'albero della trasmissione in panne e per lui clamorosa eliminazione col 15° tempo. Così la seconda frazione delle qualifiche si è chiusa con Perez davanti ad Alonso, Leclerc, Sainz, Stroll, Russell, Ocon, Hamilton, Pistri e Gasly. Eliminati dunque Hulkenberg, Zhou, Magnussen, Bottas e Verstappen. Poi in Q3 il miglior tempo di Perez con una RB19 che vola e una Charles Leclerc che ha fatto la differenza per stargli a poco più di un decimo. Peccato per la penalità. Domani il via del GP alle 18.
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    GP Arabia, Red Bull di un altro pianeta: Perez-Verstappen! Ferrari, Sainz-Leclerc 6° e 7°

    Nel secondo appuntamento della stagione dominio delle vetture campioni col messicano che precede l'olandese, autore di una grande rimonta. Sul podio l'Aston Martin di Alonso
    Giusto Ferronato

    19 marzo 2023 ( modifica il 19 marzo 2023 | 19:42) - JEDDAH (ARABIA SAUDITA)
    Red Bull show anche in Arabia: ha proprio ragione Charles Leclerc, questi sono di un altro pianeta. A Jeddah è stata una questione tra Sergio Perez e Max Verstappen, che pur partito dal 15° posto, a metà gara esatta era già in seconda posizione pronto a giocarsi la vittoria col compagno di squadra messicano. Ha trionfato però Perez, oggi davvero perfetto e anche un po’ aiutato da un problema nel finale sulla macchina di Verstappen, che non ha potuto forzare. Questioni tutte loro, problemi di affidabilità che non hanno impedito la seconda doppietta stagionale. E adesso se tutta la concorrenza non si darà una mossa in fretta, viene davvero il sospetto che quest’anno sia già segnato per tutte le gare. Dopo il Bahrain, George Russell lo aveva detto senza mezzi termini, le vinceranno tutte. Se in una pista come quella dell’Arabia, in cui c’è poco degrado, nessuno è riuscito ad avvicinare le prestazioni delle RB19, è difficile immaginare esiti differenti quando si correrà su piste in cui le gomme daranno più problemi a chi ne ha più rispetto ai due "missili blu".

    SOLO PER IL 3° POSTO—
    Si è giocato solo per il podio e Fernando Alonso ha confermato la qualità dell’Aston Martin, centrando il terzo posto davanti alle Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Alonso è però sotto investigazione per aver scontato una penalità in regime di Safety Car, possibile una penalità in arrivo. La Ferrari puntava almeno al terzo gradino del podio, ma si è ritrovata quarta forza del campionato dopo questa gara, con Carlos Sainz junior sesto e Charles Leclerc 7°. Lo spagnolo, che partiva quarto, fin dalle prime battute non è riuscito a creare problemi ad Alonso e Russell. Anzi, Carlos è stato anche sfilato dopo poche curve dalla seconda Aston Martin di Lance Stroll. Leclerc è stato un leone nel risalire dalla 12esima posizione, poi dietro al compagno di squadra la sua rimonta si è arrestata. In generale, però, i tempi sul passo gara della SF-23 non hanno convinto, la concorrenza al momento è messa decisamente meglio. Questa Ferrari va forte in qualifica ma in gara ancora soffre, è su questo che bisogna lavorare duro a Maranello.

    RIMONTE CHARLES E MAX— Allo start Alonso aveva beffato Perez, ma avendo posizionato male la macchina in piazzola, è stato penalizzato di 5 secondi. Perez, comunque, aveva sistemato tutto già al 4° giro, passando lo spagnolo non appena è stato abilitato il Drs. Nei primi 15 giri i protagonisti sono stati Leclerc e Verstappen, partiti rispettivamente 12° e 15°. Il monegasco a suon di sorpassi si è portato al 5° posto, con Verstappen che lo ha praticamente seguito, replicandone tutti i sorpassi.

    BUONE CHIAMATE— Per la Ferrari era stata buona la prima chiamata del pit stop, con Sainz e Leclerc che si sono fermati al 16° e 17° giro sopravanzando così Stroll. Ma proprio il giro dopo, il canadese si è fermato con la sua Aston Martin in panne e questo ha fatto chiamare la Safety Car alla direzione gara. La situazione perfetta per i primi 4 che non avevano ancora effettuato il cambio gomme: Perez, Alonso (che ha scontato i 5 secondi), Russell e Verstappen hanno sostato con la vettura di sicurezza in pista e si sono ritrovati comodamente davanti alle Ferrari.

    RIPARTENZA— Così alla ripartenza della gara al giro 21, Verstappen ci ha messo poco e si è liberato presto di Russell e si è lanciato all’inseguimento di Perez. Per sua sfortuna ha sentito un rumore strano e dai box gli hanno suggerito di non forzare, di fatto decretando la vittoria di Perez. Nel finale poche emozioni, a parte il sorpasso con cui Kevin Magnussen ha preso il 10° posto ai danni di Tsunoda e il duello tra i due della McLaren vinto da Piastri ai danni di Norris, con l’australiano che è stato lanciato all’inseguimento (riuscito) di Sargeant per il 15° posto.
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    annamo bene: pure la Aston martin è meglio della Ferrari
     
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    Pazza F1 in Australia: tre partenze, vince Verstappen. Ferrari, Sainz 12°, Leclerc fuori

    A Melbourne gara con tante polemiche, trionfa l'olandese della Red Bull su Hamilton e Alonso. Le rosse deluse: lo spagnolo da 4° retrocesso al 12° posto, il monegasco fuori al primo giro per incidente con Stroll
    Giusto Ferronato

    02 aprile 2023 MELBOURNE (AUSTRALIA)
    Tre partenze, incidenti, tante polemiche e alla fine ha vinto Max Verstappen. Un GP d'Australia lungo come un romanzo quello vissuto oggi a Melbourne, con l'olandese della Red Bull che alla fine ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e l'Aston Martin di Fernando Alonso. Poi Lance Stroll e Sergio Perez, partito dalla corsia box. Per la Ferrari gara da dimenticare, con Carlos Sainz junior 12° per una penalità rimediata alla terza partenza (incidente con Alonso). Charles Leclerc, invece, si è ritirato al primo giro in un incidente con Lance Stroll.

    FINALE ROVENTE—
    Forse per raccontare questa gara bisogna partire dalla fine, da quell’interruzione a due giri dalla conclusione decisa dalla direzione gara per rimuovere i detriti della gomma della Haas di Kevin Magnussen. Con due giri da disputare e partenza da fermo, si è scatenato l’invitabile appetito di chi voleva giocarsi una miglior posizione ed è stato il patatrac. Incidente alla prima curva tra Sainz e Alonso (il ferrarista, che era quarto, è stato penalizzato e si è preso 5 secondi chiudendo così 12°), incidente e ritiro delle due Alpine e nuova bandiera rossa. Stavolta, però, per poi chiudere dietro alla Safety Car senza nuove ripartenze da fermo una gara in cui sostanzialmente ne escono più delusi di tutti soprattutto gli incidentati, la Ferrari di Sainz e le due Alpine di Gasly e Ocon, che prima di quest’ultima partenza erano quinto e decimo e hanno chiuso fuori dai punti.

    DIREZIONE GARA SOTTO PRESSIONE— Probabilmente la comprensibile fame di spettacolo ha giocato un brutto scherzo alla direzione gara, sempre più pressata da esigenze di garantire la sicurezza (la decisione di bloccare la corsa, va ricordato, è stata presa per rimuovere i detriti della Haas dalla pista) e l’ovvia esigenza di regalare al pubblico show e incertezza. In questo scenario, probabilmente, ne fa le spese una situazione di gara che ormai è vista come fumo negli occhi, la chiusura di un GP dietro a una Safety Car. Ma alla fine oggi, nonostante tutto, la gara è finita dietro alla Safety Car (rientrata per lasciare il rettilineo d'arrivo ai protagonisti). Con polemiche inevitabili e altrettanto probabili future riletture e valutazioni di come migliorare le procedure. Il rischio di apparire cervellotici o di falsare il risultato della pista, in questi casi, è sempre dietro l’angolo. Oggi da Verstappen ad Alonso, in pochi hanno capito bene le reali esigenze di interrompere la gara in quel finale. Un eccesso di prudenza in nome della sicurezza o anche altro? Le discussioni non mancheranno.
    Succede di tutto a Melbourne. Tra incidenti, bandiere rosse e ripartenze il finale del GP Australia è un vero caos e scatena i social: ecco le reazioni e i meme più divertenti

    LA FERRARI SI DIFENDE— A due giri dalla fine la gara aveva detto che la Red Bull di Verstappen è sempre la vettura di riferimento. Fino a quel momento Max aveva dominato sulla Mercedes di Hamilton e l’Aston Martin di Fernando Alonso, passando anche l’insidia di una seconda partenza causata dall’incidente di Alex Albon al 7° giro. Il thailandese ha perso la sua Williams e ha sbattuto contro le barriere, costringendo la direzione gara a un’interruzione sicuramente più necessaria dell’ultima, a causa dei detriti e della ghiaia in carreggiata. Dopo quella partenza, Max ha solo dovuto seguire Hamilton e fulminarlo alla prima occasione utile, troppo superiore la sua RB19. In questo “secondo GP” la Ferrari di Sainz si era difesa bene, risalendo fino al quarto posto e tenendo un buon passo rispetto a Red Bull, Mercedes e Aston Martin, pur non riuscendo a mostrare lo spunto per un attacco, il lavoro a Maranello non mancherà.

    LA PRIMA PARTENZA— La prima partenza, invece, aveva detto e confermato che le Mercedes partono come razzi. Russell (poi ritirato per un problema al motore) e Hamilton, avevano sorpreso la Red Bull di Verstappen. Alla curva 3, invece, Leclerc si è toccato con Stroll ed è finito nella ghiaia, chiudendo subito la corsa e questo weekend non fortunato per lui. Sorride anche Sergio Perez, che perde la testa del Mondiale, ma limita bene i danni risalendo dall’ultimo posto fino al quinto dietro alle Aston Martin di Alonso e Stroll. Soddisfazione anche per le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, sesto e ottavo con Nico Hulkenebrg in mezzo. A punti anche l’Alfa Romeo con Zhou e l’AlphaTauri con Tsunoda. Prossima gara il 30 aprile a Baku, in Azerbaigian. E sarà anche il primo fine settimana con la Sprint Race...
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    F1 Baku, grande pole di Leclerc! La Ferrari batte le Red Bull di Verstappen e Perez

    Il monegasco precede il campione del mondo e il messicano. Poi l'altra SF-23 di Sainz e Hamilton con la Mercedes. Alonso sesto, eliminato Russell in Q2
    Giusto Ferronato
    Giornalista
    28 aprile 2023
    Charles Leclerc è sempre più re delle pole position a Baku. Il monegasco della Ferrari ha conquistato oggi in Azerbaigian la terza pole consecutiva sulla pista cittadina affacciata sul Mar Caspio, a conferma del suo amore per i tracciati di città, da vero pilota di F1 nato e cresciuto a Monte Carlo. Una bella risposta da parte di Charles a chi lo vede un po’ disamorato per la difficile situazione della Ferrari: il Principino, alla pole numero 19 della carriera, non molla la presa e regala al Cavallino un bel venerdì, in attesa della Sprint che domani pomeriggio vivrà una storia a sé con la mini qualifica del mattino.

    CHE RISPOSTA—
    E’ una bella risposta anche perché Leclerc ha battuto piuttosto nettamente le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. L’assetto della Ferrari SF-23 è sembrato più convincente rispetto a quello delle vetture iridate. Che restano sempre il riferimento da seguire sul passo gara, ma finalmente non sono sembrate così imprendibili. La speranza è che il Cavallino abbia trovato la giusta alchimia per questo fine settimana. E una buona conferma arriva in questo senso dal quarto posto di Carlos Sainz davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Solo sesto Fernando Alonso con l’Aston Martin, oggi meno brillante del solito. Sembrano invece aver dato buoni risultati gli sviluppi portati dalla McLaren, che ha piazzato Lando Norris settimo e Oscar Piastri 10°. Bravo Yuki Tsunoda, ottavo con l'AlphaTauri.

    COSÌ LA Q1— In Q1 il più veloce era stato Leclerc davanti a Verstappen, ma la mini frazione è stata molto complicata a causa delle bandiere rosse. Il primo a sbattere è stato Nyck De Vries con l’AlphaTauri, infilatosi nelle barriere in curva 3. Rimossa la vettura dell’olandese è toccato a Pierre Gasly sbattere nello stesso punto, vanificando il grande lavoro dei suoi meccanici, che dopo la rottura del motore nelle libere 1 erano riusciti a effettuare tutte le riparazioni e mandarlo in pista in qualifica. Per il francese amara eliminazione con Zhou, Hulkenberg, Magnussen e il già citato De Vries. Con tutte queste interruzioni ha un po’ rischiato Sainz, che è riuscito a entrare in Q2 con poco tempo a disposizione.

    RUSSELL FUORI IN Q2— Poi nella Q2 sono tornate a fare la voce grossa le Red Bull. Perez e Verstappen si sono portati davanti, prima della zampata di Leclerc. Nello stesso momento Sainz è andato lungo nella via di fuga di curva 3 e alla ripresa Verstappen si è messo davanti a tutti. E’ invece andata male alla Mercedes, che ha perso George Russell come primo degli eliminati, con Hamilton dentro per un soffio. Fuori con l’inglese della Mercedes anche Ocon, Albon, Bottas e Sargeant. Serviranno ulteriori conferme sui reali valori in pista, questo primo weekend con il nuovo format Sprint e una sola sessione di prove libere ha sicuramente condizionato il lavoro delle scuderie. La F1 che va in cerca di divertimento, comunque, con queste variazioni sul tema regala sicuramente più imprevedibilità.

    GRIGLIA GP AZERBAIGIAN— Così al via del GP Azerbaigian a Baku di domenica 30 aprile:

    Charles Leclerc (Mon/Ferrari)-Max Verstappen (Ola/Red Bull-Honda)
    Sergio Perez (Mes/Red Bull-Honda)-Carlos Sainz (Spa/Ferrari)
    Lewis Hamilton (GB/Mercedes)-Fernando Alonso (Spa/Aston Martin-Mercedes)
    Lando Norris (GB/McLaren-Mercedes)-Yuki Tsunoda (Giap/AlphaTauri-Honda)
    Lance Stroll (Can/Aston Martin-Mercedes)-Oscar Piastri (Aus/McLaren-Mercedes)
    George Russell (GB/Mercedes)-Esteban Ocon (Fra/Alpine-Renault)
    Alexander Albon (Tha/Williams-Mercedes)-Valtteri Bottas (Fin/Alfa Romeo-Ferrari)
    Logan Sargeant (Usa/Williams-Mercedes)-Zhou Guanyu (Cin/Alfa Romeo-Ferrari )
    Nico Hülkenberg (Ger/Haas-Ferrari)-Kevin Magnussen (Dan/Haas-Ferrari)
    Pierre Gasly (Fra/Alpine-Renault)-Nyck de Vries (Ola/AlphaTauri-Honda)
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    F1 Shootout pole a Baku: Leclerc ancora leone con la Ferrari

    Dopo la pole di venerdì valida per la griglia del GP, il monegasco firma il bis e partirà davanti a tutti anche nella Sprint del pomeriggio. Poi Perez e Verstappen

    29 aprile 2023 - MILANO
    Charles Leclerc, già in pole per il GP Azerbaigian F1, ha ottenuto il miglior tempo anche nella Shootout Pole di Baku: il pilota della Ferrari partirà davanti a tutti anche nella Sprint del pomeriggio con la SF-23. Al suo fianco Perez, terzo Verstappen, entrambi su Red Bull. Il monegasco ha picchiato il muro nella parte finale ma sembra non aver danneggiato la sua monoposto.
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    F1 Baku, Leclerc tra le Red Bull nella Sprint. Vince Perez su Charles e Verstappen

    Il monegasco guida nella prima parte di gara poi subisce il sorpasso del messicano. Vani i tentativi di riprendersi la prima posizione

    Giusto Ferronato
    La Red Bull non si batte, nemmeno sulla breve distanza della Sprint Race. Aveva ragione Charles Leclerc a temere le vetture campioni del mondo. Il monegasco della Ferrari, che scattava dalla pole, si è arreso a Sergio Perez nella prima Sprint di questo 2023, conquistando un buon secondo posto. Buono perché comunque davanti alla Red Bull di Max Verstappen, che si è dovuto accontentare del podio, anche un po' penalizzato da un contatto con George Russell nelle prime fasi della corsa, contatto che ha aperto un buco nella carrozzeria della sua monoposto. Quinto posto per la seconda Ferrari di Carlos Sainz, sesto per l'Aston Martin di Fernando Alonso, settimo per la Mercedes di Lewis Hamilton.

    BRAVO PEREZ—
    Perez si è dunque portato a casa i primi 8 punti della Sprint, autore di una giornata pressoché ideale. Due i meriti di Checo, aver guadagnato la prima fila nella Shootout del mattino, la miniqualifica in cui ha battuto Verstappen, e poi aver attaccato al momento giusto la Ferrari non appena la gara è ripartita dopo la momentanea neutralizzazione con Safety Car per via della ruota ballerina in pista, staccatasi dall'AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Leclerc si è potuto barcamenare per un giro, ma appena Perez ha potuto aprire il Drs, sul rettilineo di Baku la Ferrari non si è potuta difendere. Quinto posto per Carlos Sainz dietro a George Russell, per il Cavallino, tutto sommato, una giornata positiva in cui si sono portati a casa buoni punti come voleva il team principal Fred Vasseur.

    VERSTAPPEN POLEMICO CON RUSSELL— Bravo Perez, ma domani sarà Verstappen a poter attaccare Leclerc perché nella qualifica di venerdì è stato l'olandese a conquistare la prima fila con Leclerc. Oggi l'olandese è apparso contrariato al termine della gara, andando da Russell per cercare di chiarire il contatto nelle primissime fasi della gara. L'inglese della Mercedes è stato molto aggressivo, andandosi a prendere la terza posizione a sportellate col campione del mondo. Forse esagerando, anche perché appena le posizioni si sono sgranate, Max lo ha sverniciato senza problemi in rettilineo, non è con quell'aggressività che Russell avrebbe potuto spuntare il terzo posto. D'altra parte i duelli fanno parte delle corse e chi ha ideato la Sprint, in fondo, cercava anche questo.
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    F1 GP Baku, Red Bull troppo forti: vince Perez, 2° Verstappen. Podio Leclerc

    Il monegasco della Ferrari parte bene ma le RB19 sono imprendibili: il messicano precede Max, sempre leader del Mondiale. Quarto Alonso, Sainz davanti a Hamilton
    Giusto Ferronato

    30 aprile 2023
    Red... Bullizzati tutti. Nuova dura lezione del team campione del mondo alla concorrenza: a Baku è doppietta con Sergio Perez che ha battuto Max Verstappen nel quarto GP del Mondiale. Ecco, se vogliamo a questo punto, il vero motivo di interesse è diventato il possibile disturbo che il messicano può costituire per la riconferma iridata di Verstappen. Che resta lo strafavorito di questo Mondiale, ma non potrà permettersi distrazioni perché in questo fine settimana Checo è stato micidiale nello sfruttare le uniche finestre che gli si sono aperte: lo Shootout di sabato (con prima fila e poi vittoria nella Sprint) e la Safety Car di oggi in gara, sfruttata per prendere la testa e gestire la situazione. Checo ha guidato benissimo una macchina che in questo momento straccia tutti con una facilità disarmante. E nel Mondiale i due sono praticamente incollati in classifica, la lotta tra i due Tori si fa davvero bollente.

    BUON LECLERC—
    Charles Leclerc alla fine è stato bravo a portare il massimo di quello che si poteva ottenere, cioè il terzo posto. Ma appena è stato passato dalle due Red Bull, Charles non ha potuto che guardarle scappare. A fine gara si è ritrovato con 20 secondi di distacco. Un weekend con la pole in qualifica, quella nello Shootout e il terzo posto in gara è un bottino positivo, ma non è quello per cui vuole correre Charles e per cui compete la Ferrari. Bene aver preceduto l’Aston Martin del solito Fernando Alonso, cui solo all’ultimo giro Russell ha soffiato il punto del giro veloce in gara. Quinto Carlos Sainz con la seconda rossa, poi Lewis Hamilton con la Mercedes, Lance Stroll, George Russell, Esteban Ocon e Lando Norris.

    LA GARA— Al via Leclerc ha fatto il suo, tenendo la testa sulle Red Bull, stavolta guidate da Verstappen. E come ieri nella Sprint, appena è stato attivato il Drs, la SF-23 non ha potuto difendersi. Un giro per prendere le misure e un giro per passare, così Verstappen si è preso la testa al 4° passaggio. Due giri dopo, il replay con Perez, che si è liberato della Ferrari e si è messo a caccia di Verstappen. L’olandese ha iniziato a soffrire con le gomme e all’11° giro gli ha detto male perché è tornato ai box per il cambio gomme proprio mentre c’era De Vries fermo in pista, a forte rischio di chiamata di Safety Car, puntualmente schierata proprio mentre Max stava cambiando le coperture. Una situazione che lo ha penalizzato perché è tornato in pista mentre gli altri hanno effettuato la loro sosta e si è così ritrovato terzo dietro a Perez e Leclerc.

    SENZA SCOSSONI— L’olandese è stato bravo alla ripartenza del 14° giro, passando subito Leclerc in curva 3 per non perdere terreno da Perez. Lo stesso ha fatto Alonso con Sainz, portandosi in quarta posizione. Al 20° giro bel sorpasso di Hamilton ai danni di Stroll per la sesta posizione. Gara abbastanza incanalata in questa fase: le Red Bull, finalmente con pista libera, si sono allontanate con facilità, rifilando alla Ferrari 11 secondi al 24° dei 51 giri previsti. In sostanza si è andati avanti così fino al traguardo, senza ulteriori scossoni. La prossima settimana si riprende subito, si va a Miami.
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    F1 Miami, succede di tutto: pole Perez, Leclerc ancora a muro, Verstappen è nono

    Sul circuito americano il campione del mondo beffato da... Leclerc. La sua Ferrari va a muro in Q3 regalando la prima posizione al messicano davanti ad Alonso e Sainz. Hamilton eliminato in Q2, Stroll addirittura in Q1
    Giusto Ferronato

    06 maggio 2023
    È proprio il momento di Sergio Perez. Il messicano ha conquistato la pole position del GP di Miami facendo bene il suo compito, ma non molto di più. Senza togliere meriti al messicano, oggi si è visto che quando tutto gira bene, tutto si incastra alla perfezione. Dopo il weekend perfetto di Baku, oggi nel Q3 Checo ha stampato il miglior tempo al primo tentativo e contemporaneamente Max Verstappen e Charles Leclerc hanno sbagliato entrambi il primo affondo, con errori nel loro giro veloce.

    TESTACODA—
    Poi al secondo e decisivo tentativo Leclerc ha perso la sua Ferrari, testacoda, barriere e bandiera rossa a 1'36" dalla fine. E quindi fine della sessione, non c'era più tempo per un altro giro veloce: classifica congelata e pole per Perez (la seconda stagionale) che domani correrà per vincere con Fernando Alonso al suo fianco e l'altra Ferrari, quella di Carlos Sainz, in terza posizione. Quarto addirittura uno straordinario Kevin Magnussen con la Haas.

    RUSSELL SALVA LA MERCEDES— Quinto tempo per Pierre Gasly davanti alla Mercedes di George Russell e alla Ferrari di Leclerc. Che purtroppo ha perso ancora la sua macchina e non è riuscito a confermare la buona prestazione complessiva di Baku. Ora lo aspetta una gara in salita dalla quarta fila, mentre Sainz ha fornito una bella risposta. Tra le migliori prestazioni della giornata da segnalare certamente la decima posizione di Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo. Il finlandese domani scatterà al fianco di Verstappen e oggi ha contribuito a lasciare fuori dalla Q3 nientemeno che Hamilton.

    VERSTAPPEN DIETRO— Peggio è certamente andata a Max Verstappen, che fino all'inizio del Q3 aveva dominato questa giornata. Invece l'errore al primo tentativo lo ha costretto a giocarsi tutto nel secondo tentativo. E si sa che in questi casi c'è sempre il potenziale rischio di bandiere gialle o interruzioni. Come purtroppo per lui è accaduto e dunque domani sarà costretto a partire dalla nona casella. L'altro deluso di giornata, come detto, è certamente Lewis Hamilton, eliminato in Q2: per Lewis domenica una brutta partenza dalla 13esima posizione.

    LA GRIGLIA DEL GP MIAMI F1— Così al via della gara di Miami, quinta prova del Mondiale F1 2023:

    Sergio Perez (Mes/Red Bull-Honda)-Fernando Alonso (Spa/Aston Martin-Mercedes)
    Carlos Sainz (Spa/Ferrari)-Kevin Magnussen (Dan/Haas-Ferrari)
    Pierre Gasly (Fra/Alpine-Renault)-George Russell (GB/Mercedes)
    Charles Leclerc (Mon/Ferrari)-Esteban Ocon (Fra/Alpine-Renault)
    Max Verstappen (Ola/Red Bull-Honda)-Valtteri Bottas (Fin/Alfa Romeo-Ferrari)
    Alexander Albon (Tha/Williams-Mercedes)-Nico Hülkenberg (Ger/Haas-Ferrari)
    Lewis Hamilton (GB/Mercedes)-Zhou Guanyu (Cin/Alfa Romeo-Ferrari)
    Nyck de Vries (Ola/AlphaTauri-Honda)-Lando Norris (GB/McLaren-Mercedes)
    Yuki Tsunoda (Gia/AlphaTauri-Honda)-Lance Stroll (Can/Aston Martin-Mercedes)
    Oscar Piastri (Aus/McLaren-Mercedes)-Logan Sargeant (Usa/Williams-Mercedes)
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    Verstappen marziano: rimonta da fantascienza e trionfo a Miami. Malissimo le Ferrari

    Il campione del mondo della Red Bull partiva 9°: con gomme dure ha rimontato tutti, battendo il compagno Perez (2°) e Alonso (3°). Per Sainz e Leclerc flop di prestazioni e guida
    Giusto Ferronato

    07 maggio 2023
    Semplicemente mostruoso. La 38esima vittoria in F1 di Max Verstappen, oggi nel GP di Miami, è forse una delle più belle se non la più bella della carriera, una di quelle che segnano per sempre il ricordo di un campione nei ricordi degli appassionati. Non tanto, e non solo perché il due volte iridato ha rimontato e vinto partendo dalla nona casella. Quanto perché ha dato spettacolo con la gestione delle gomme dure con cui è partito: dopo la rimonta è riuscito a tenere il ritmo del compagno di squadra Sergio Perez che avrebbe dovuto raggiungerlo con le gomme medie montate al giro 21. Max è andato invece avanti con le dure fino al giro 46, tenendo in questa frazione di gara il messicano a 17 secondi. Contro ogni logica, contro le leggi della fisica. Come abbia fatto non si sa. Però lo ha fatto. Così quando è rientrato in pista dopo la sua sosta, Perez era a soli 2 secondi, lo ha facilmente raggiunto, superato e probabilmente anche un po' umiliato.

    TUTTI COMPRIMARI—
    Una gara del genere suona anche un po' a campana a morto per il campionato perché come a Baku le Red Bull hanno fatto quello che volevano. Nemmeno avere un pilota che partiva in quinta fila ha scongiurato un finale con la quarta doppietta in cinque gare. Fernando Alonso, bravissimo, è tornato sul podio dopo la "pausa" in Azerbaigian. Ma l'Aston Martin oggi è stata comprimaria, fermatasi a 26 secondi. E comprimari sono stati anche in casa Mercedes e Ferrari, con George Russell quarto e Carlos Sainz quinto. Sesto Lewis Hamilton, settimo Charles Leclerc, purtroppo mai in partita. Non appena le rosse hanno montato le gomme dure non sono riuscite a confermarsi veloci come con le medie. Ma non è un problema di rendimento con una mescola piuttosto dell'altra. Per il Cavallino è un problema di velocità, si continua a brancolare un po' nel buio, la velocità per stare là davanti e provare a vincere ancora non c'è, manca costanza di rendimento nell'arco di tutto un GP. Emblematica la sofferenza di Leclerc nei testa a testa con la Haas di un gladiatore come Kevin Magnussen, alla fine meritatamente a punti col decimo posto.

    PEREZ RIDIMENSIONATO— Il GP è stato molto lineare, senza interruzioni per incidenti o Safety Car schierate. Perez ha preso la testa seguito da Alonso e Sainz, mentre dietro, Verstappen ha dato vita al suo personalissimo show falciando come fili d'erba tutti gli avversari che aveva davanti: Ocon, Leclerc, Russell, Gasly, Magnussen, Sainz e Alonso. Tutto in soli 15 giri! Perez esce ridimensionato da questa gara: da potenziale rivale per il titolo si è ritrovato schiacciato dal compagno di squadra che con la gomma usata della partenza ha girato sui suoi stessi tempi per tutto il tempo in cui Checo avrebbe dovuto fare meglio con la gomma media. Ci sarà da fare tutte le analisi possibili, ma l'impatto di una prestazione simile, quella di Super Max, può essere un brutto colpo per l'autostima di Checo. E forse per le speranze di Liberty Media di proporre un campionato che dopo 5 gare sembra già finito.

    ORDINE D'ARRIVO— Questo l'ordine d'arrivo del GP di Miami:
    1. Verstappen (Red Bull)

    2. Perez (Red Bull) a 5"3

    3. Alonso (Aston Martin) a 26"3

    4. Russell (Mercedes) a 33"2

    5. Sainz (Ferrari) a a 47"5

    6. Hamilton (Mercedes) a 51"2

    7. Leclerc (Ferrari) a 52"9

    8. Gasly (Alpine) a 55"6

    9. Ocon (Alpine) a 58"1

    10. Magnussen (Haas) a 1'02"9

    11. Tsunoda (AlphaTauri) a 64.309

    12. Stroll (Aston Martin) +64.754

    13. Bottas (Alfa Romeo) +71.637

    14. Albon (Williams) +72.861

    15. Hulkenberg (Haas) +74.950

    16. Zhou (Alfa Romeo) +78.440

    17. Norris (McLaren) +87.717

    18. De Vries (AlphaTauri) +88.949

    19. Piastri (Aus/McLaren) a 1 giro

    20. Sargeant (Williams) a 1 giro

    CLASSIFICA PILOTI— Questa la classifica piloti dopo il GP di Miami:
    1. Max Verstappen (Ola) 119 punti

    2. Sergio Perez (Mes) 105

    3. Fernando Alonso (Spa) 75

    4. Lewis Hamilton (GB) 56

    5. Carlos Sainz (Spa) 44

    6. George Russell (GB) 40

    7. Charles Leclerc (Mon) 34

    8. Lance Stroll (Can) 27

    9. Lando Norris (GB) 10

    10. Pierre Gasly (Fra) 8

    11. Nico Hulkenberg (Ger) 6

    12. Esteban Ocon (Fra) 6

    13. Valtteri Bottas (Fin) 4

    14. Oscar Piastri (Aus) 4

    15. Guan Yu Zhou (Cin) 2

    16. Yuki Tsunoda (Gia) 2

    17. Kevin Magnussen (Dan) 2

    18. Alexander Albon (Tha) 1
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    GP Montecarlo, super pole di Verstappen! Battuto Alonso di 84 millesimi. Leclerc è 3°

    Nelle qualifiche stupenda battaglia per il miglior tempo con l'olandese eccezionale nell'ultimo settore contro lo spagnolo. Bene la Ferrari con Charles in seconda fila davanti a Ocon e Sainz. Sesto Hamilton, Perez sbatte e parte ultimo
    Giusto Ferronato

    27 maggio 2023 - MONTECARLO (MONACO)
    Strepitosa pole position di Max Verstappen a Montecarlo, la prima della carriere per l'olandese nel Principato. Il campione del mondo della Red Bull ha preceduto di 84 millesimi l'Aston Martin di Fernando Alonso e poi la Ferrari di Charles Leclerc. In seconda fila anche l'Alpine di Esteban Ocon. Sesto Hamilton con la Mercedes. Ultimo posto per Sergio Perez che ha sbattuto con la sua Red Bull in curva 1 proprio nella Q1.
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