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Quando questo disco uscì nel 2008 gli Slipknot erano ormai già finiti. Erano passati quasi dieci anni dal loro esordio micidiale, che sconvolse il mondo del metal (del nu metal, ma sulle riviste lo si chiamava ancora new metal, pensate un po'), spazzando via vecchi concetti e mostrando che si poteva suonare un nuovo tipo di musica pesante senza rappare o cercare di unire il grunge o post grunge a tutti i costi. Grande merito loro loro, hanno letteralmente salvato la scena, reclutando milioni di adolescenti e facendoli entrare nel mondo della musica estrema. Dagli Slipkont passare agli Slayer o al death metal era un attimo. Poi il giochino si ruppe presto, e non vollero più passare per dei cazzoni mascherati che facevano macello. Quindi assoli e riff, semiballad e testi che volevano essere intimisti. Insomma il giochino si era rotto già al terzo disco. Questo è il quarto e non aggiunge nulla di nuovo. Dodici tracce dove c'è poco da salvare. Mancano i pezzi, manca il tiro, manca la follia anarcoide dei primi due album. Oggi sono un gruppo i cui dischi vengono ascoltati dai papà trentenni mentre portano i i figli a scuola. Unica nota da tramandare ai posteri: questo è l'ultimo album con la formazione originale.
VOTO: 5
Tracce .execute. – 1:49 Gematria (the Killing Name) – 6:02 Sulfur – 4:38 Psychosocial – 4:44 Dead Memories – 4:29 Vendetta – 5:16 Butcher's Hook – 4:15 Gehenna – 6:53 This Cold Black – 4:40 Wherein Lies Continue – 5:37 Snuff – 4:36 All Hope Is Gone – 4:48
Formazione (#0) Sid Wilson – giradischi (#1) Joey Jordison – batteria, percussioni (#2) Paul Gray – basso (#3) Chris Fehn – percussioni, cori (#4) Jim Root – chitarra (#5) Craig Jones – tastiera, campionatore (#6) Shawn Crahan – percussioni, cori (#7) Mick Thomson – chitarra (#8) Corey Taylor – voce
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1 replies since 1/6/2023, 12:49 37 views
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