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Dalla Grecia con furore abbiamo per me uno dei dischi dell'anno di questo 2023. Se non un capolavoro poco ci manca che conferma quanto di buono fatto vedere nel disco d'esordio e nonostante una formazione pesantemente rimaneggiata, ecco che i nostri baldi greci piazzano la loro seconda zampata, intitolata “Towers of Gold”: un concept album destinato a far breccia nel cuore di parecchi amanti del power metal. Il quartetto confeziona in conclusione un album sontuoso ed avvincente, dotato di ottimi spunti e melodie di grande impatto, impreziosito da una tenuta solida e una qualità complessiva che non scende mai sotto una certa soglia, peraltro piuttosto alta.
VOTO: 9
Tracklist 01 Through Lands Forgotten (At The Crossroads Of Fate) 02 The Flame Rekindled (Lurid Lights And Drunken Revelry) 03 The Voyage (Towards Immortality) 04 Into The Storm (Beyond The Lost Horizon) 05 Symphony Of The Night (The Curse Of The Blind) 06 A Midnight Reverie (Whispers In The Wind) 07 The Sweet Wine Of Betrayal (The Perennial Sin) 08 The City Of Stone (The Burden Of The Crownless Kings) 09 Towers Of Gold (Tempus Edax Rerum) 10 Where Crimson Shadows Dwell (And Ouroboros Dreamt)
Formazione Daniel Heiman (voce) Steve Lado (chitarre) Defkalion Dimos (batteria) George Apalodimas (basso) Musicisti ospiti: Jeff Black (chitarra a 12 corde sulle tracce 5, 10) Yorgos Karagiannis (chitarra acustica nelle tracce 1, 5, 6)
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