Negli anni Novanta per noi amanti del metal il nemico numero Uno erano le boyband. In realtà ci davano fastidio che monopolizzassero le radio e le tv, poiché non credo che nessuno avrebbe mai mollato gli Slayer per passare ai Backstreet Boys, e al movimento fece molti più danni il grunge ma eravamo giovani e teste di cazzo defender che cazzo ne sapevamo. Una cosa che molti ignorano è che dietro queste band c'era un unico signore, un certo Lou Pearlman. Sovrappeso, con una bella parlantina e il vizio di truffare la gente. Nato a Flushing, nello stato di New York, nel 1954 in una famiglia di umili origini, è sempre stato brutto, grasso ed asociale. Insomma, non scopa manco pagando. Fa comunella con un suo simile, Alan Gross che sarà il suo primo socio e vittima dei suoi affari, e come spesso accade ai reietti è costretto a maturare prima degli altri e capisce che se vuole uscire da una vita mediocre e vuole ficcare deve fare un bel po' di soldi. In poche parole è un redpill in anticipo di mezzo secolo. Il cervello lo ha e si laurea in economia e commercio e all'inizio viene assunto alla Good Year, per poi licenziarsi e coi risparmi di due anni fonda una società di dirigibili col suo socio. Ora a chi ha un po' di cultura la parola dirigibile fa venire in mente l'Hindenburg che esplode carbonizzando i suoi facoltosi passeggeri. Però negli USA venivano ancora usati per scopi pubblicitari e per sollevare tronchi nelle foreste al posto delle gru. Ed è proprio da un'impresa di tagliaboschi che compra un catorcio, lo dipinge d'oro, vende l'idea ad una società di abbigliamento proponendo loro di farlo volare ad un evento con il nome dell'azienda. Tutti entusiasti, gratta loro 50 mila dollari per le spese e la neonata Airship Enterprises Ltd può esibire il loro dirigibile per un volo inaugurale. Volo che si conclude poco dopo con uno schianto in un campo. Tragedia? Nì, il nostro Lou aveva assicurato il dirigibile per tre milioni di dollari.
Il nostro amico per prima cosa fotte soldi e amico e scappa fondando una nuova società, la Airship international dove vende e noleggia vecchi jet. Negli anni acquisisce una certa fama di efficiente uomo d'affari con base ad Orlando con qualche sospetto che sia abile nella pratica del “pump and dump”, ovvero far crescere in maniera artificiale il valore delle azione salvo poi vendere e far crollare il prezzo lasciando nella merda gli altri investitori. In ogni caso un giorno il nostro si ritrova come cliente un manager di una della prime boy band, i New Kids on the block. Scopre che questi ragazzi guadagnano un botto tra vendite di dischi, merchandising e concerti. Capisce di essere nel business sbagliato.
Da buon uomo d'affari studia il fenomeno. Capisce che le ragazzine non seguono questi bellocci perché sono bravi o talentuosi, ma proprio perché sono belli. Sono spogliarellisti per minorenni con gli ormoni infuocati. Ogni cantante deve avere la sua personalità e interpretare un personaggio. Buoni sentimenti e una sessualità accennata per non spaventare mamme e predicatori religiosi. All'epoca sono tutti bianchi WASP delle minoranze frega un cazzo a nessuno. Lou si fa vedere negli ambienti giusti, corrompe qualche giornalista ed apre un ufficio. In poche parole prepara il formaggio per la trappola per i topi.
La leggenda narra che Nick Carter sia stato agganciato da Lou in una pausa del suo lavoro a Disneyworld con lui che gli prometteva di trasformarlo in una star internazionale. Per prima cosa si presenta ai genitori dei ragazzi col trucco più vecchio del mondo: si presenta da loro in Rolls Royce. Chiaro che vengono facilmente irretiti. Mica può contare balle uno che arriva su un'auto da trecento mila dollari. E se uno così ti dice che tuo figlio è un genio o un talento incompreso gli credi. Mica può rimanere tutta la vita a friggere patatine o far ridere i bambini a Disneyworld. Oh lui è speciale. Il fatto che la sede della fantomatica Trans Continental sia ad Orlando e non a Los Angeles o New York mica li insospettisce. Insomma imbarcati figli e genitori fa firmare loro il più grande contratto capestro della storia. Roba che al confronto quello firmato da Tiziano Ferro è un bignè.
Praticamente li sequestra, li mette in una villa bunker dove devono nell'ordine: - conoscersi, visto che non si sono mai visti prima - imparare a cantare - imparare a danzare Sgobbano come schiavi fino a dieci ore al giorno. Sono appena nati i Backstreet Boys
Ungendo le ruote giuste li fa debuttare nei locali e teatri per famiglie (i soldi della Trans Continental provengono da altre truffe in perfetto schema di Ponzi) e li presenta a radio e tv locali e corrompe giornalisti e critici musicali (pratica che temo non sia andata del tutto in disuso leggendo certe recensioni).
Finché boom, la botta di culo. Nasce una trasmissione su MTV, TRL, Total Request Live, dove adolescenti arrapati e brufolosi sono loro a scegliere cosa mandare in onda. Basta che le ragazzine vedano per qualche minuti questi ragazzotti palestrati e non capiscono più nulla. Ve le ricordate le scene d'isteria di massa, come per i Thake That come in passato accadde per i Beatles? Ecco. Richiedono i video di continuo, E cominciano ad arrivare i soldi. A Lou, ovviamente. Il successo vero arrivò nel 1997 con il singolo “Quit Playing Games (With My Heart)”, il cui disco vendette in tutto 14 milioni di copie nel mondo. Curiosamente sfondano prima in Europa ed Asia che in patria, ma cambia poco perché sono una macchina per soldi.
Nel frattempo Lou apriva società fittizie col preciso scopo di trovare finanziatori ed investitori promettendo loro guadagni da capogiro. Gli interessi vengono puntualmente pagati con gli incassi dei Backstreet Boys. Dato che i soldi non bastano mai, cosa c'è di meglio che creare un avversario? E fu così che nacquero gli Nsync. Doppi guadagni, faide tra i due gruppi create a tavolino con i membri dei due gruppi che ignorano che dietro ad entrambe le band ci sia "Big Poppa". E in seguito ne lanciò molte altre che in Italia non hanno avuto grande successo: gli O-Town, LFO, Aaron Carter, Jordan Knight, i Take 5 e le Innosense (di cui fece parte brevemente anche una giovanissima Britney Spears). Tanto non hanno tempo di approfondire, i nostri sgobbano 18 ore al giorno tra set, prove, interviste e registrazioni.
Ovunque vadano, aerei, limousine, hotel, ristoranti i membri della band non pagano nulla, ma non incassano nulla. Da contratto avrebbero visto i primi guadagni dopo tre anni. Nel frattempo i genitori attendono fiduciosi e i membri dei Backstreet boys faticano a pagarsi affitto o rate dell'auto.
Quando il 26 maggio 1999 i Backstreet boys pubblicano Millennium, solo nella prima settimana vendono 1,130,000 copie. È ora di passare all'incasso. Lou porta ragazzi e famiglie nel ristorante più lussuoso di Orlando e da loro le buste. Dentro c'è un assegno di 10 000 dollari.
Sono schiavi del contratto e non hanno manco i soldi per rivolgersi ad un avvocato. Poi qualcuno con un po' di cervello si fa due domande e si chiede se siano poi così nemici degli Nsync. Ve la ricordate la rivalità creata ad arte da media compiacenti imbeccati da Lou? All'inizio avevano paura di essere accerchiati da band rivali. Scoprono che anche loro lavorano per due spicci. Fanno una colletta e denunciano il loro manager. La giustizia americana sarà imperfetta ma è abbastanza celere e in poco tempo si arriva a sentenza: vincono e sono liberi dai vincoli contrattuali. Il 21 marzo del 2000 gli Nsync pubblicano No strings attached che in una settimana vende 2,400,000 di copie, e li rende finalmente oscenamente ricchi. Per fortuna di Big Poppa nessuno legge le sentenze anche negli USA e tutti vogliono diventare una star e continua a sfornare band per pagare i suoi schemi di Ponzi. Finché arriva il ciclone Eminem
Dopo The real Slim Shady la gente vede le boyband come una roba da sfigati: le ragazzine non vogliono più bellocci con gli addominali scolpiti che sussurrano parole smielate ma essere chiamate troie. Un deciso passo avanti per la condizione femminile. Lou riesce a rinnovarsi almeno parzialmente mettendo su un reality su come si formino le band (sì, Amici).
Nel 2006 ormai le querele e denunce sono così tante che è costretto a scappare in Indonesia dopo aver dichiarato bancarotta e a vivere sotto falso nome. I suoi schemi di Ponzi crollano miseramente e si scopre che non ha mai posseduto alcuna flotta aerea ma che noleggiava di volta in volta aerei per le occasioni e che usava pubblicità con modellini per spillare soldi ad avidi gonzi. Viene arrestato dall'FBI e condannato nel 2008 a 25 anni di carcere da scontare in una prigione federale. Con chi truffa ed evade gli americani nn scherzano mica. Muore il 19 agosto 2016 l'uomo che ha creato un'era nella musica pop, da noi odiatissima inconsapevoli che dopo sarebbe arrivato molto di peggio.
Dai, non facciamo i boomer che dicono quanto faccia cagare il rap (anche se è VERISSIMO , e definirlo musica di merda è doppiamente sbagliato perché a) è RIDUTTIVO perché dire "di merda" è ancora poco e b) il rap/hip hop non è musica)... purtroppo è andata così, ai discografici costava meno produrre negroni che parlano di troje droga e sfascio e relativi cloni pallidi come il buon Marshall Maters(non che altri gruppi di musica arruock avessero testi molto più impegnati, eh? vedi alla voce WASP/GUNS etc., ma anche Led Zeppelin e compagnia ), anche perché costa molto meno campionare suoni e produrre basi che mettere band di drogalcolizzati in studi di registrazione per mesi per registrare "the next best thing", allagenteh (TM) ste merdate sono piaciute, sono piaciute ai cciuovini che si sono tutti buttati su felpe oversize e pantaloni a vita così bassa che sembrano mia figlia col pannolino pieno, e quindi tocca farcene una ragione, mi sa
le ragazzine non vogliono più bellocci con gli addominali scolpiti che sussurrano parole smielate ma essere chiamate troie. Un deciso passo avanti per la condizione femminile.
considerazione non priva di un gran fondo di verità
le ragazzine non vogliono più bellocci con gli addominali scolpiti che sussurrano parole smielate ma essere chiamate troie. Un deciso passo avanti per la condizione femminile.
considerazione non priva di un gran fondo di verità
c'è da dire che 'sta merda è piaciuta ai giovani perché 24 ore su 24 gliele passano in tv o radio
CITAZIONE (M@rta @ 19/7/2023, 18:23)
CITAZIONE
le ragazzine non vogliono più bellocci con gli addominali scolpiti che sussurrano parole smielate ma essere chiamate troie. Un deciso passo avanti per la condizione femminile.
considerazione non priva di un gran fondo di verità
Dai, non facciamo i boomer che dicono quanto faccia cagare il rap (anche se è VERISSIMO , e definirlo musica di merda è doppiamente sbagliato perché a) è RIDUTTIVO perché dire "di merda" è ancora poco e b) il rap/hip hop non è musica)... purtroppo è andata così, ai discografici costava meno produrre negroni che parlano di troje droga e sfascio e relativi cloni pallidi come il buon Marshall Maters(non che altri gruppi di musica arruock avessero testi molto più impegnati, eh? vedi alla voce WASP/GUNS etc., ma anche Led Zeppelin e compagnia ), anche perché costa molto meno campionare suoni e produrre basi che mettere band di drogalcolizzati in studi di registrazione per mesi per registrare "the next best thing", allagenteh (TM) ste merdate sono piaciute, sono piaciute ai cciuovini che si sono tutti buttati su felpe oversize e pantaloni a vita così bassa che sembrano mia figlia col pannolino pieno, e quindi tocca farcene una ragione, mi sa
ma non è un discorso di boomer o meno, ma di buongusto e di coerenza
per coerenza intendi per caso i benpensanti che si scandalizzavano per il satanismo da terza media del metallaro medio ma non hanno il coraggio di criticare il maschilismo del rap e i loro testi dove esaltano la vita da ganster perché sono neri e se li critichi sei razzista?
Nono, fermi tutti... qui non si parla di gusti, eh? attenzione, in generale oramai TUTTA la produzione musicale va al risparmio... e ve lo dico da "insider" (conosco diversi addetti ai lavori e gente che nel mondo "dorato" della musica ci lavora)... i merdosissimi Backstreet Boys avevano PRODUTTORI e AUTORI e ARRANGIATORI... burgudiu, ascoltatevi "I want it that way", che sarà una lagna pop, ma da autore (o aspirante tale) devo dire che come pezzo è stato costruito BENISSIMO, scritto ottimamente e con idee musicali interessanti (e badate, ho portato questo esempio perché ne ho parlato asssieme a un tizio che ha studiato alla Berklee e suona prog). Adesso? Adesso manco per il cazzo... Tones and I, ad esempio (pezzo che pochi anni orsono fece furore)... sono 4 accordi in fila (proprio 4 in tutto il pezzo), loop, ovviamente autotune e/o comunque voce processatissima in studio (live non è in grado di eseguirla). Ed è ancora fra le poche che si possono ascoltare.
Il problema è questo: al mercato discografico della coerenza frega SEGA. All'etichetta interessa che il disco venda. Se prima vendeva il macho tamarro a cavalcioni della motocicletta, con atteggiamento ambiguo e abbigliamento da gay represso con tendenze sadiste con corredo di chitarroni roventi, batteria rullante e coriste, ma poi hanno scoperto che mettere tre n*** a grugnire sopra basi del cazzo campionate vendeva uguale, secondo voi in che direzione sarebbero andati?
Produrre un disco rock (o pop rock dove vuoi che ci sia musica vera) costa. Tanto. I musicisti in studio costano, le registrazioni sono lunghe, le cose possono andare male e ... se il disco non vende sono tanti verdoni buttati nel cesso.
Al contrario, produrre un disco hip hop non costa letteralmente NULLA. Paradossalmente, è anche uno dei motivi della popolarità e del sucesso del genere. Per fare hiphop non serve saper cantare o essere intonati, non serve saper suonare... lo possono fare TUTTI, è DEMOCRATICO (nel senso che abbassa brutalmente l'asticella), alla portata di ogni ominide dotato di area di broca e di capacità di locuzione. Senza nulla togliere al "talento" del signor Mathers (il virgolettato è d'obbligo), il rap è letteralmente il "partito dell'uomo qualunque".
Spero di aver chiarito il punto, e che abbiate capito che la mia non è (né vuole essere) una "difesa" di determinati generi (l'hip hop mi fa schifo al cazzo in general, e in particolare detesto la maggior parte dei rapper, sia famosi che aspiranti), ma solo una presa d'atto della corsa al ribasso che ha preso l'industria musicale da trent'anni a questa parte.
Al contrario, produrre un disco hip hop non costa letteralmente NULLA. Paradossalmente, è anche uno dei motivi della popolarità e del sucesso del genere. Per fare hiphop non serve saper cantare o essere intonati, non serve saper suonare... lo possono fare TUTTI, è DEMOCRATICO (nel senso che abbassa brutalmente l'asticella), alla portata di ogni ominide dotato di area di broca e di capacità di locuzione. Senza nulla togliere al "talento" del signor Mathers (il virgolettato è d'obbligo), il rap è letteralmente il "partito dell'uomo qualunque".
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), anche perché costa molto meno campionare suoni e produrre basi che mettere band di drogalcolizzati in studi di registrazione per mesi per registrare "the next best thing", allagenteh (TM) ste merdate sono piaciute, sono piaciute ai cciuovini che si sono tutti buttati su felpe oversize e pantaloni a vita così bassa che sembrano mia figlia col pannolino pieno, e quindi tocca farcene una ragione, mi sa
CITAZIONE (M@rta @ 19/7/2023, 18:23)CITAZIONEle ragazzine non vogliono più bellocci con gli addominali scolpiti che sussurrano parole smielate ma essere chiamate troie. Un deciso passo avanti per la condizione femminile.
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