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Allora gli Iron mi mancavano così ne approfittiamo di un week end libero, trovati il venerdì ancora due biglietti (quindi non era sold out) e primo pomeriggio si parte. Tra traffico e parcheggio ci perdiamo le esibizioni dei The Raven Age (frega un cazzo, questi suonano solo perché ci suona George Harris, sì figlio di Steve) e arriviamo a metà set dei Blind Channel. Completamente fuori contesto ad essere generosi. Propongono una sorta di violent pop ed hanno fatto pure una comparsata all'Eurosong festival l'anno della vittoria dei Maneskin. Ecco i nostri al loro confronto sono i Led Zeppelin, però devo dire che dal vivo sono coinvolgenti e il loro show non è stato poi così male. Noi ci piazziamo con la nostra copertina stile pic nic e ci godiamo il concerto come due vecchietti.
Ero curioso di vedere dal vivo gli Epica, non li conosco bene, anzi, però ne hanno sempre decantato le lodi. Lei bella, brava, assai sgnacchera e coi collant neri il 15 di luglio sotto il sole. Basterebbe questo a promuoverla. Scherzi a parte show massacrato da suoni osceni con le chitarre che spesso sparivano. Però sono dei gran professionisti, bravi ad intrattenere il pubblico e il palco lo sanno tenere eccome. Ho l'impressione che sia meglio vederli da headliner al chiuso dove la botta sonora e il calore dei fans migliorano l'impatto. Il genere da loro proposto però non mi scalda e sinceramente faccio fatica a comprendere i motivi del loro successo, a parte l'avvenenza della cantante.
Setlist: 1. Abyss of Time – Countdown to Singularity 2. Victims of Contingency 3. Unleashed 4. The Final Lullaby 5. The Skeleton Key 6. Beyond the Matrix 7. Consign to Oblivion
Poi il silenzio. Sarebbe toccato agli Stratovarius peccato che arrivino per noi con un incomprensibile ritardo. Un'infinità di tempo per allestire il palco, soundcheck infiniti e poi si svela l'arcano: i nostri hanno avuto il volo cancellato e poi gli si è rotto il bus in Svizzera. Arrivano suonano due canzoni, anzi una e mezza visto che in Black Diamond la voce non si sente. Meglio per Hunting High and Low. Esibizione surreale. Loro bravi e professionali però che cazzo. Non posso credere che tu sei headliner agli Iron Maiden e prendi il volo che dovrebbe portarti a Milano solo il giorno prima.
Sugli Iron Maiden posso solo dire cose positive. Era la prima volta che li vedevo, ormai sapevo che avrebbero suonato una scaletta strana con molti estratti da Somewhere in Time (bene!) e dall'ultimo album (male, anche se i dal vivo i brani acquistano un maggior pathos). Ormai lo hanno scritto tutti che hanno eseguito per la prima volta live Alexander the Great. Tecnicamente e come tengono il palco sono ancora i migliori. Non sto a dilungarmi su scenografie, luci, Eddie che interagisce con Bruce ed altre cose perché per me deve parlare prima di tutto la musica. Nicko a 71 anni sforna un'esibizione magistrale, su Bruce non ci sono più parole. Forse meglio vederli in qualche tour celebrativo, che magari The number of the beast farebbe piacere sentirla dal vivo, anche se mi rendo conto che sono 40 anni che la suonano e forse si sono rotti le palle; poi mi rendo conto con terrore che non so quanto possano andare avanti. Prima che peggiorino o vadano in pensione non perdetevi una loro esibizione live. Dico con terrore perché morti loro e i Metallica non vedo altri nomi così grossi e trasversali che possano riempire uno stadio (oddio, lo hanno fatto i Pinguini tattici nuclerari e Mengoni ma parlo di Hevy metal ovviamente) e fare da gruppo di entrata nel genere. Noto che per molti fans gli Iron Maiden sono una religione, guai a dire che sono tipo 15 anni che fanno cagare come uscite discografiche.
Setlist Iron Maiden: 1. Caught Somewhere in Time 2. Stranger in a Strange Land 3. The Writing on the Wall 4. Days of Future Past 5. The Time Machine 6. The Prisoner 7. Death of the Celts 8. Can I Play With Madness 9. Heaven Can Wait 10. Alexander the Great 11. Fear of the Dark 12. Iron Maiden 13. Hell on Earth 14. The Trooper 15. Wasted Years
Tutto bene? Un cazzo. Trentamila persone (sì ok tante, si potrebbe discutere di come alla fin fine non abbiano poi tirato su più persone ma 100€ a testa come minimo per un biglietto non sono certo alla portata di tutti) e nemmeno una zona d'ombra. Zero fontanelle d'acqua. I cessi pochi e vi lascio immaginare come fossero ridotti. Si pagava solo in token, con prezzi al limite dello strozzinaggio. 5€ una bibita, 8€ una birra e via discorrendo. Ovviamente i solerti addetti alla sicurezza ci hanno fatto lasciare la crema solare di mia moglie, che lei prontamente si è spalmata addosso ed ha offerto a tutti i passanti. Assurdo che si debba posare e quindi buttare via pure le batterie esterne dei telefoni. Poi è entrata gente cui non hanno manco scannerizzato il biglietto. Bene ma non benissimo. Location terribile, suoni bassi e spesso indegni di un nome come gli Iron Maiden. Poi ci chiediamo perché vengano meno in tour i grossi nomi nel nostro paese. Seriamente è andata bene che nessuno sia schiattato col caldo che faceva.
Ma in fondo chi glielo fa fare di sbattersi agli organizzatori? Dopo un concerto annullato a Bologna in quella maniera per una disorganizzazione micidiale quest'anno si era di nuovo tutti felici ad applaudire gli Iron. Tanto il metallaro si adegua no? Altra considerazione: la gente in Italia si muove solo per i grandi nomi. Che succederà quando i nostri, i Metallica, gli Helloween e chi altro appenderà gli strumenti al chiodo? E dove cazzo sono i metallari giovani? Non esistono. Seriamente ne avrò visti dieci sotto i quarant'anni.
Edited by feticistanylon - 16/8/2023, 16:33
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